Triasporin - Capsula

    Ultimo aggiornamento: 24/07/2023

    Cos'è Triasporin - Capsula?

    Triasporin - Capsula è un farmaco a base del principio attivo Itraconazolo, appartenente alla categoria degli Antimicotici e nello specifico Derivati triazolici e tetrazolici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Italfarmaco S.p.A..

    Triasporin - Capsula può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Triasporin 100 mg 8 capsule rigide

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Italfarmaco S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Itraconazolo
    Gruppo terapeutico: Antimicotici
    ATC: J02AC02 - Itraconazolo
    Forma farmaceutica: capsula


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    Indicazioni

    Perché si usa Triasporin? A cosa serve?
    TRIASPORIN è indicato per le seguenti infezioni micotiche:
    Micosi superficiali: candidosi vulvovaginale, pityriasis versicolor, dermatofitosi, candidosi orale e cheratite fungina. Onicomicosi sostenute da dermatofiti e/o lieviti.
    Micosi sistemiche: aspergillosi e candidosi, criptococcosi (compresa la meningite criptococcica): in pazienti immunocompromessi con criptococcosi e in tutti i pazienti con criptococcosi del sistema nervoso centrale, TRIASPORIN è indicato solo quando il trattamento di prima linea è considerato inappropriato o si è dimostrato inefficace; istoplasmosi, sporotricosi (compresa la sporotricosi linfocutanea e cutanea), paracoccidioidomicosi, blastomicosi e altre rare micosi sistemiche.

    Posologia

    Come usare Triasporin: Posologia
    Al fine di assicurare un assorbimento ottimale, è essenziale assumere il farmaco immediatamente dopo uno dei pasti principali.
    La capsula non deve essere aperta e deve essere deglutita intera.
    Terapia delle infezioni micotiche superficiali
    INDICAZIONE
    DOSE
    DURATA
    Pityriasis versicolor
    200 mg 1 volta al giorno
    7 giorni
    Dermatomicosi
    200 mg 1 volta al giorno
    7 giorni
    Il trattamento delle aree particolarmente cheratinizzate, come nelle forme plantari di tinea pedis e palmari di tinea manus, richiede una posologia di 200 mg 2 volte al giorno per 7 giorni.
    Onicomicosi
    1 ciclo = 200 mg 2 volte al giorno per una settimana
    2 cicli per le infezioni ungueali delle mani, 3 cicli per quelle dei piedi. Ogni ciclo deve essere seguito da 3 settimane di non trattamento
    Candidosi vulvovaginale
    200 mg 1 volta al giorno
    oppure
    200 mg 2 volte al giorno
    3 giorni
    1 giorno
    Candidosi orale
    100 mg 1 volta al giorno
    15 giorni
    Nei pazienti immunodepressi la biodisponibilità orale del farmaco può risultare diminuita. In tali casi pertanto la dose può essere raddoppiata.
    Cheratite fungina
    200 mg 1 volta al giorno
    21 giorni
    Poiché l'eliminazione del farmaco dalla pelle è più lenta di quella plasmatica, gli effetti clinici e antimicotici ottimali sono raggiunti 2-4 settimane dopo la fine del ciclo di trattamento.
    Nelle onicomicosi la risposta clinica si evidenzia con la ricrescita delle unghie, da 6 a 9 mesi dopo il termine dei trattamenti.
    Terapia delle infezioni micotiche sistemiche
    Gli schemi di trattamento raccomandati variano a seconda dell'infezione trattata.
    INDICAZIONE
    DOSE
    DURATA MEDIA1
    OSSERVAZIONI
    Aspergillosi
    Candidosi
    200 mg 1 volta al giorno
    100-200 mg 1 volta al giorno
    2-5 mesi
    3 settimane-7 mesi
    200 mg b.i.d. nel caso di infezioni invasive o disseminate
    Criptococcosi non meningea
    200 mg 1 volta al giorno
    2 mesi - 1 anno
     
    Meningite criptococcica
    200 mg 2 volte al giorno
    2 mesi - 1 anno
    Terapia di mantenimento: vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego
    Istoplasmosi
    da 200 mg 1 volta al giorno a 200 mg 2 volte al giorno
    8 mesi
     
    Sporotricosi linfocutanea e cutanea
    100 mg o 200 mg - 1 volta al giorno (per le lesioni localizzate)
    o
    200 mg 2 volte al giorno (per le lesioni estese)
    da 3 a 6 mesi
    da 3 a 6 mesi
     
    Paracoccidioidomicosi 100 mg 1 volta al giorno 6 mesi  
    Cromomicosi 100-200 mg 1 volta al giorno 6 mesi  
    Blastomicosi
    da 100 mg 1 volta al giorno a 200 mg 2 volte al giorno
    6 mesi  
    1La durata del trattamento deve essere regolata in base alla risposta clinica

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Triasporin
    • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • La co-somministrazione di un numero di substrati di CYP3A4 è controindicata con TRIASPORIN capsule. L'aumento della concentrazione plasmatica di questi medicinali, causata dalla co-somministrazione con Itraconazolo, può aumentare o prolungare sia gli effetti terapeutici sia gli eventi avversi al punto che potrebbero verificarsi situazioni potenzialmente gravi. Ad esempio, l'aumento della concentrazione plasmatica di alcuni di questi medicinali può portare ad un prolungamento del QT ed a tachiaritmie ventricolari incluso qualche caso di torsione di punta, una aritmia potenzialmente fatale (esempi specifici sono elencati al paragrafo 4.5).
    • TRIASPORIN capsule non deve essere somministrato a pazienti con evidenza di disfunzione ventricolare, per esempio pazienti che hanno o hanno avuto insufficienza cardiaca congestizia, ad eccezione dei casi in cui vi è la necessità di trattare infezioni potenzialmente pericolose per la vita o altre gravi infezioni. Vedere paragrafo 4.4.
    • TRIASPORIN capsule non deve essere utilizzato durante la gravidanza (ad eccezione di situazioni che rappresentano pericolo per la vita) (vedere paragrafo 4.6).
      Tutte le donne in età fertile, pertanto, devono utilizzare adeguate misure contraccettive durante il trattamento con TRIASPORIN e devono mantenerle fino al ciclo mestruale successivo alla fine della terapia.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Triasporin
    Ipersensibilità crociata
    Sono disponibili informazioni limitate sulla ipersensibilità crociata tra Itraconazolo ed altri agenti antimicotici azolici. É necessaria cautela nella prescrizione di TRIASPORIN capsule ai pazienti con ipersensibilità ad altri azoli.
    Effetti cardiaci
    In uno studio sul volontario sano con itraconazolo i.v. è stata osservata una transitoria riduzione asintomatica della frazione di eiezione ventricolare sinistra; l'evento si è risolto prima dell'infusione successiva. Il significato clinico di questo evento per quanto riguarda la formulazione orale è sconosciuto.
    Itraconazolo ha mostrato di avere un effetto inotropo negativo e TRIASPORIN è stato associato a episodi di insufficienza cardiaca congestizia.
    Casi di insufficienza cardiaca sono stati riportati più frequentemente fra i pazienti che avevano assunto una dose giornaliera totale di 400 mg rispetto ai pazienti che avevano assunto dosi giornaliere totali inferiori; ciò suggerisce che il rischio di insufficienza cardiaca può aumentare con l'aumentare della dose giornaliera totale di itraconazolo.
    TRIASPORIN non deve essere utilizzato in pazienti con insufficienza cardiaca congestizia o con storia di insufficienza cardiaca congestizia a meno che il beneficio atteso non sia chiaramente superiore al rischio. La valutazione individuale del rapporto rischio/beneficio deve prendere in considerazione fattori come la gravità della condizione, il regime posologico (per esempio la dose giornaliera totale) ed i fattori di rischio individuali per insufficienza cardiaca congestizia. Questi fattori di rischio comprendono patologie cardiache, come la patologia ischemica e valvolare; patologie polmonari significative come la malattia polmonare cronica ostruttiva; insufficienza renale ed altri disordini edematosi. Questi pazienti devono essere informati riguardo i segni e i sintomi dell'insufficienza cardiaca congestizia, trattati con attenzione e monitorati durante il trattamento per quanto riguarda i segni e i sintomi dell'insufficienza cardiaca congestizia. Se questi segni o sintomi dovessero comparire durante il trattamento, TRIASPORIN deve essere sospeso.
    I calcio antagonisti possono avere effetti inotropi negativi che possono aggiungersi a quelli dell'itraconazolo. Inoltre, itraconazolo può inibire il metabolismo dei calcio antagonisti. Pertanto, è necessario usare prudenza nella co-somministrazione di itraconazolo e calcio antagonisti per un aumentato rischio di insufficienza cardiaca congestizia (vedere paragrafo 4.5).
    Effetti epatici
    Con l'utilizzo di TRIASPORIN si sono verificati casi molto rari di grave epatotossicità, inclusi alcuni casi fatali di insufficienza epatica acuta. La maggior parte di questi casi ha coinvolto pazienti che avevano una pre-esistente epatopatia, che erano stati trattati per indicazioni sistemiche, che avevano altre condizioni mediche concomitanti significative e/o stavano assumendo altri farmaci epatotossici. Alcuni pazienti non avevano evidenti fattori di rischio per patologie epatiche. Alcuni di questi casi si sono verificati nel primo mese di trattamento, inclusi alcuni casi osservati durante la prima settimana. Nei pazienti in trattamento con TRIASPORIN deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzionalità epatica. I pazienti devono essere istruiti a segnalare prontamente al proprio medico segni e sintomi indicativi di epatite come anoressia, nausea, vomito, astenia, dolore addominale o urine scure. In questi pazienti il trattamento deve essere immediatamente interrotto e devono essere condotti test sulla funzionalità epatica.
    Sono disponibili dati limitati sull'uso orale di itraconazolo nei pazienti con insufficienza epatica. Deve essere prestata cautela quando il medicinale viene somministrato in questa popolazione di pazienti. Si raccomanda un attento monitoraggio dei pazienti con funzionalità epatica compromessa quando assumono itraconazolo.
    Si raccomanda di tenere in considerazione l'emivita di eliminazione prolungata osservata in uno studio clinico con itraconazolo capsule a dose orale singola nei pazienti cirrotici, anche quando si decide di iniziare una terapia con altri medicinali metabolizzati da CYP3A4.
    Nei pazienti con livelli elevati o anormali di enzimi epatici o patologia attiva del fegato o che hanno già sperimentato tossicità epatica con altri medicinali, il trattamento con TRIASPORIN è fortemente sconsigliato a meno che non ci sia una grave situazione o il pericolo di vita, dove il beneficio atteso supera i rischi. Si raccomanda di monitorare la funzionalità epatica nei pazienti con preesistenti anomalie nella funzionalità epatica o in coloro che hanno già sperimentato tossicità epatica con altri medicinali (vedere paragrafo 5.2).
    Ridotta acidità gastrica
    L'assorbimento di TRIASPORIN capsule è ridotto se l'acidità gastrica diminuisce. Nei pazienti con ridotta acidità gastrica dovuta a patologia (es. pazienti con acloridria) o a causa della somministrazione concomitante di medicinali (es. pazienti che assumono medicinali per ridurre l'acidità gastrica) è consigliabile somministrare TRIASPORIN capsule con una bevanda acida (come una cola non dietetica). L'attività antimicotica deve essere monitorata e la dose di itraconazolo aumentata, se ritenuto necessario (vedere paragrafi 4.5 e 5.2).
    Uso nei bambini
    I dati clinici sull'uso di TRIASPORIN capsule nei pazienti pediatrici sono limitati. L'uso di TRIASPORIN capsule non è raccomandato nei pazienti pediatrici a meno che il beneficio atteso superi il rischio potenziale.
    Uso nei pazienti anziani
    I dati clinici sull'uso di TRIASPORIN capsule nei pazienti anziani sono limitati. TRIASPORIN capsule non deve essere utilizzato in questi pazienti a meno che il beneficio atteso non superi il rischio potenziale. In generale si raccomanda che la scelta della dose per un paziente anziano debba tenere in considerazione la maggiore frequenza di diminuzione della funzionalità epatica, renale o cardiaca e la presenza concomitante di patologie o altre terapie farmacologiche.
    Insufficienza epatica
    Sono disponibili dati limitati sull'uso di itraconazolo somministrato per via orale in pazienti con insufficienza epatica. Bisogna somministrare con cautela il farmaco in questa popolazione di pazienti (vedere paragrafo 5.2).
    Insufficienza renale
    Sono disponibili dati limitati sull'uso di itraconazolo somministrato per via orale in pazienti con insufficienza renale. La biodisponibilità orale dell'itraconazolo può essere ridotta nei pazienti con insufficienza renale. Bisogna somministrare con cautela il farmaco in questa popolazione di pazienti. In questi pazienti è quindi opportuno monitorare i livelli plasmatici del farmaco e, ove necessario, correggere il dosaggio.
    Perdita dell'udito
    È stata riportata perdita transitoria o permanente dell'udito in pazienti trattati con itraconazolo. Molte di queste segnalazioni hanno riportato la somministrazione contemporanea di chinidina che è controindicata (vedere i paragrafi 4.3 e 4.5).
    Solitamente la perdita dell'udito si risolve con la sospensione del trattamento ma in alcuni pazienti tale perdita può essere permanente.
    Pazienti immunocompromessi
    In alcuni pazienti immunocompromessi (per esempio pazienti affetti da neutropenia o AIDS o pazienti sottoposti ad un trapianto d'organo), la biodisponibilità orale di TRIASPORIN capsule può risultare diminuita.
    Pazienti con micosi sistemiche ad immediato pericolo di vita
    A causa delle sue caratteristiche farmacocinetiche (vedere paragrafo 5.2) TRIASPORIN capsule non è raccomandato come terapia antimicotica iniziale in pazienti ad immediato pericolo di vita.
    Pazienti con AIDS
    Per pazienti affetti da AIDS, già trattati per un'infezione sistemica come sporotricosi, blastomicosi, istoplasmosi o criptococcosi (meningea e non-meningea) e che sono considerati a rischio di ricaduta, il medico curante deve valutare l'opportunità di una terapia di mantenimento.
    Fibrosi cistica
    Nei pazienti affetti da fibrosi cistica, la variabilità dei livelli terapeutici di itraconazolo è stata osservata con un dosaggio allo steady state di itraconazolo soluzione orale di 2,5 mg/kg due volte al giorno. Le concentrazioni allo steady state > 250 ng/ml sono state raggiunte all'incirca nel 50% dei soggetti con età superiore ai 16 anni, ma in nessuno dei pazienti con età inferiore ai 16 anni. Se un paziente affetto da fibrosi cistica non ha risposto a TRIASPORIN capsule, bisogna prendere in considerazione il passaggio ad una terapia alternativa.
    Neuropatia
    L'eventuale insorgenza di una neuropatia, correlata all'assunzione di TRIASPORIN capsule, deve indurre alla sospensione del trattamento.
    Disturbi del metabolismo dei carboidrati
    I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi-isomaltasi non devono assumere questo medicinale.
    Resistenza crociata
    Nelle candidosi sistemiche, se si sospettano resistenze crociate alle specie di candida sensibili al fluconazolo, non è detto che queste resistenze si verifichino anche con itraconazolo, in ogni caso la loro sensibilità deve essere testata prima dell'inizio della terapia con itraconazolo.
    Sostituibilità
    Non è raccomandata la sostituibilità tra TRIASPORIN capsule e TRIASPORIN soluzione orale. Questo perché l'esposizione al medicinale è maggiore con la soluzione orale rispetto alle capsule quando viene somministrata la stessa dose di medicinale.
    Potenziali interazioni
    La co-somministrazione di itraconazolo con specifici medicinali può comportare modifiche nell'efficacia di itraconazolo e/o del medicinale somministrato contemporaneamente, pericolo di vita e/o morte improvvisa. I medicinali controindicati, non raccomandati o raccomandati per l'uso con cautela in associazione ad itraconazolo sono elencati al paragrafo 4.5.
    L'itraconazolo non deve essere utilizzato nelle due settimane successive all'interruzione del trattamento con induttori dell'enzima CYP3A4 (rifampicina, rifabutina, fenobarbitale, fenitoina, carbamazepina, Hypericum perforatum (erba di San Giovanni). L'uso di itraconazolo con questi farmaci può portare a livelli plasmatici sub terapeutici di itraconazolo e quindi al fallimento della terapia.
    Informazioni importanti su alcuni eccipienti
    Triasporin capsule contiene saccarosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Triasporin
    Itraconazolo è metabolizzato principalmente attraverso il citocromo CYP3A4. Altre sostanze che condividono la stessa via metabolica o che modificano l'attività del CYP3A4 possono influenzare la farmacocinetica di itraconazolo. In maniera analoga, l'itraconazolo può modificare la farmacocinetica di altre sostanze che condividono questa via metabolica. L'itraconazolo è un potente inibitore del CYP3A4 e un inibitore della glicoproteina-P. In caso di uso concomitante di medicinali, si raccomanda di consultare il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, per informazioni sulla via metabolica e l'eventuale necessità di aggiustamento delle dosi.
    Medicinali che possono diminuire la concentrazione plasmatica di itraconazolo.
    I medicinali che riducono l'acidità gastrica (es. farmaci neutralizzanti l'acidità come idrossido di alluminio o soppressori della secrezione acida come gli antagonisti del recettore H2 e gli inibitori della pompa protonica) interferiscono con l'assorbimento di itraconazolo dalle capsule di itraconazolo. Si raccomanda di usare con cautela questi medicinali quando co-somministrati con itraconazolo capsule:
    Si raccomanda di somministrare itraconazolo con una bevanda acida (come una cola non dietetica) dopo il trattamento concomitante con medicinali che riducono l'acidità gastrica.
    Si raccomanda di somministrare i medicinali che neutralizzano l'acido (es. alluminio idrossido) al massimo 1 ora prima o 2 ore dopo aver assunto TRIASPORIN capsule.
    Dopo la co-somministrazione, si raccomanda di monitorare l'attività antimicotica, e aumentare la dose di itraconazolo se ritenuto opportuno.
    La co-somministrazione di itraconazolo con potenti induttori enzimatici del CYP3A4 può diminuire la biodisponibilità di itraconazolo e di idrossi-itraconazolo di entità tale da poter ridurre l'efficacia. Gli esempi includono:
    Antibatterici: isoniazide, rifabutina (vedere anche Medicinali la cui concentrazione plasmatica può essere aumentata dall'itraconazolo), rifampicina.
    Anticonvulsivi: carbamazepina (vedere anche Medicinali la cui concentrazione plasmatica può essere aumentata dall'itraconazolo), fenobarbitale, fenitoina.
    Antidepressivi: Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum).
    Antivirali: efavirenz, nevirapina.
    Pertanto, la somministrazione di potenti induttori di CYP3A4 con itraconazolo non è raccomandata. Si raccomanda di evitare l'uso di questi medicinali da due settimane prima e durante il trattamento con itraconazolo, a meno che i benefici superino i rischi di una riduzione potenziale di efficacia di itraconazolo. Dopo la co-somministrazione, si raccomanda di monitorare l'attività antimicotica e, se necessario, aumentare la dose di itraconazolo.
    Medicinali che possono aumentare la concentrazione plasmatica di itraconazolo.
    Potenti inibitori di CYP3A4 possono aumentare la biodisponibilità di itraconazolo. Gli esempi includono:
    Antibatterici: ciprofloxacina, claritromicina, eritromicina.
    Antivirali: darunavir potenziato con ritonavir, fosamprenavir potenziato con ritonavir, indinavir, ritonavir (vedere anche Medicinali la cui concentrazione plasmatica può essere aumentata dall'itraconazolo) e telaprevir.
    Si raccomanda di usare con cautela questi medicinali quando co-somministrati con itraconazolo capsule. Si raccomanda di monitorare attentamente i pazienti che prendono itraconazolo in concomitanza a potenti inibitori di CYP3A4 per segni o sintomi di aumento o prolungamenti degli effetti farmacologici di itraconazolo e, se necessario, diminuire la dose di itraconazolo. Quando appropriato, si raccomanda di misurare la concentrazione plasmatica di itraconazolo.
    Medicinali la cui concentrazione plasmatica può essere aumentata dall'itraconazolo
    Itraconazolo e il suo maggior metabolita, idrossi-itraconazolo, possono inibire il metabolismo dei medicinali metabolizzati da CYP3A4 e possono inibire il trasporto dei medicinali mediante la glicoproteina-P, che può risultare in un aumento delle concentrazioni plasmatiche di questi medicinali e/o dei loro metaboliti attivi, quando somministrati con itraconazolo. Queste concentrazioni plasmatiche elevate possono aumentare o prolungare sia gli effetti terapeutici sia gli eventi avversi di questi medicinali.
    I medicinali metabolizzati da CYP3A4 che prolungano l'intervallo QT possono essere controindicati con itraconazolo, in quanto l'associazione può portare a tachiaritmia ventricolare, incluso casi di torsione di punta, una aritmia potenzialmente fatale. Una volta terminato il trattamento, la concentrazione plasmatica di itraconazolo diminuisce fino ad una concentrazione non rilevabile entro 7-14 giorni, in base alla dose e alla durata del trattamento. Nei pazienti con cirrosi epatica o in soggetti che ricevono inibitori del CYP3A4, la diminuzione della concentrazione plasmatica può essere più graduale. Questo è particolarmente importante quando viene iniziata una terapia con medicinali il cui metabolismo è influenzato dall'itraconazolo.
    I medicinali che interagiscono sono classificati come segue:
    • “Controindicato“: in nessun caso il medicinale deve essere co-somministrato con itraconazolo per le due settimane successive l'interruzione del trattamento con itraconazolo.
    • “Non raccomandato“: si raccomanda di evitare l'uso del medicinale durante e per due settimane dopo l'interruzione del trattamento con itraconazolo, a meno che i benefici superino i rischi, potenzialmente aumentati, degli eventi avversi. Se non si può evitare la co-somministrazione, si raccomanda un monitoraggio clinico dei segni o sintomi di aumento o prolungamento degli effetti terapeutici o degli eventi avversi del medicinale interagente e, se necessario, ridurre la dose o interrompere il trattamento. Quando appropriato, si raccomanda di misurare la concentrazione plasmatica.
    • “Usare con cautela“: si raccomanda un attento monitoraggio quando il medicinale è co-somministrato con itraconazolo. Dopo la co-somministrazione, si raccomanda di monitorare attentamente i pazienti sui segni o sintomi di aumento o prolungamento degli effetti terapeutici o degli eventi avversi del medicinale interagente e, se necessario, di ridurne la dose. Quando appropriato, si raccomanda di misurare la concentrazione plasmatica.
    Esempi di medicinali la cui concentrazione plasmatica può essere aumentata dall'itraconazolo, presentati per classe farmacologica con consigli riguardanti la co-somministrazione con itraconazolo:
    Classe farmacologica
    Controindicato
    Non raccomandato
    Usare con cautela
    Alfa-bloccanti
     
    tamsulosina
     
    Analgesici
    levacetilmetadolo (levometadile),
    metadone
    fentanil
    alfentanil,
    buprenorfina ev e sublinguale,
    oxicodone, sufentanil
    Antiaritmici
    disopiramide,
    dofetilide,
    dronedarone,
    chinidina
     
    digossina
    Antibatterici
    telitromicina, in soggetti con compromissione renale grave o con compromissione epatica grave
    rifabutinaa
    telitromicina
    Anticoagulanti e Farmaci antiaggreganti piastrinici
    ticagrelor
    apixaban
    rivaroxaban
    cumarinici
    cilostazolo
    dabigatran
    Anticonvulsivanti
     
    carbamazepinaa
     
    Antidiabetici
     
     
    repaglinide,
    saxagliptin
    Antielmintici e Antiprotozoari
    alofantrina
     
    praziquantel
    Antiistaminici
    astemizolo,
    mizolastina,
    terfenadina
     
    bilastina,
    ebastina
    Farmaci antiemicrania
    alcaloidi dell'ergot come
    diidroergotamina,
    ergometrina (ergonovina),
    ergotamina,
    metilergometrina (metilergonovina)
    eletriptan
     
     
    Antineoplastici
    irinotecan
    axitinib,
    dabrafenib,
    dasatinib,
    ibrutinib,
    nilotinib,
    sunitinib
    trabectedin
    bortezomib,
    busulfano,
    docetaxel,
    erlotinib,
    gefitinib,
    imatinib,
    ixabepilone,
    lapatinib,
    ponatinib,
    trimetrexate,
    alcaloidi della vinca
    Antipsicotici, Ansiolitici ed Ipnotici
    lurasidone,
    midazolam orale,
    pimozide,
    quetiapina,
    sertindolo,
    triazolam
     
    alprazolam,
    aripiprazolo,
    brotizolam,
    buspirone,
    aloperidolo,
    midazolam ev,
    perospirone,
    ramelteon,
    risperidone
    Antivirali
     
    simeprevir
    maraviroc,
    indinavirb,
    ritonavirb,
    saquinavir
    Beta-bloccanti
     
     
    nadololo
    Bloccanti dei canali del calcio
    bepridil,
    felodipina,
    lercanidipina,
    nisoldipina
     
    altre diidropiridine, verapamil
    Farmaci cardiovascolari, Vari
    aliskiren
    ivabradina,
    ranolazina
    sildenafil, per il trattamento dell'ipertensione polmonare
    bosentan
    riociguat
    Diuretici
    eplerenone
     
     
    Farmaci gastrointestinali
    Cisapride
    domperidone
     
    aprepitant,
     
    Immunosoppressori
     
    everolimus
    budesonide,
    ciclesonide,
    ciclosporina,
    desametasone,
    fluticasone,
    metilprednisolone,
    rapamicina (anche nota come sirolimus),
    tacrolimus,
    temsirolimus
    Farmaci regolanti i lipidi
    lovastatina,
    simvastatina,
    atorvastatina
     
     
    Farmaci respiratori
     
    salmeterolo
     
    SSRI, Triciclici e Antidepressivi correlati
     
     
    reboxetina
    Farmaci urologici
    fesoterodina, in soggetti con compromissione renale da moderata a grave, o compromissione epatica da moderata a grave,
    solifenacina, in soggetti con compromissione renale severa, o compromissione epatica da moderata a severa
    darifenacina
    vardenafil
    fesoterodina.
    imidafenacina,
    ossibutinina,
    sildenafil per il trattamento della disfunzione erettile,
    solifenacin,
    tadalafil,
    tolterodina
    Altri
    colchicina, nei soggetti con insufficienza renale o epatica
    Colchicina
    conivaptan
    tolvaptan
    Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum)
    alitretinoina (formulazione orale),
    cinacalcet,
    mozavaptan,
    tolvaptan
     
    a Vedere anche Medicinali che possono diminuire la concentrazione plasmatica di itraconazolo
    b Vedere anche Medicinali che possono aumentare la concentrazione plasmatica di itraconazolo
    Medicinali la cui concentrazione plasmatica può essere diminuita dall'itraconazolo
    La co-somministrazione di itraconazolo con il FANS meloxicam può diminuire la concentrazione plasmatica di meloxicam. Si raccomanda di usare meloxicam con cautela quando co-somministrato con itraconazolo e di monitorare i suoi effetti o eventi avversi. Si raccomanda, se necessario, di adattare la dose di meloxicam se co-somministrato con itraconazolo.
    Popolazione pediatrica
    Gli studi di interazione sono stati eseguiti solo negli adulti.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Triasporin - Capsula" insieme ad altri farmaci come “Abriff”, “Abstral”, “Actiq”, “Afinitor”, “AirBuFo Forspiro”, “Aircort - Sospensione”, “Aircort - Spray”, “Airflusal Sprayhaler”, “Airsusgen”, “Airsus”, “Alghedon”, “Aliflus Diskus”, “Aliflus”, “Alpheus”, “Alunbrig”, “Amiodar - Compressa”, “Amiodarone Cloridrato Bioindustria L.I.M.”, “Amiodarone EG”, “Amiodarone Hikma”, “Amiodarone Mylan”, “Amiodarone Ratiopharm Italia”, “Amiodarone Sandoz”, “Amiodarone Zentiva”, “Amiodar - Soluzione (uso Interno)”, “Amisitela”, “Anasso”, “Ancilleg”, “Antunes”, “Arkas”, “Assieme”, “Assieme Mite”, “Atoris - Compresse Rivestite”, “Atorvastatina ABC - Compresse Rivestite”, “Atorvastatina Accord”, “Atorvastatina Almus Pharma”, “Atorvastatina Alter”, “Atorvastatina Aristo Pharma”, “Atorvastatina Aurobindo”, “Atorvastatina DOCgen”, “Atorvastatina EG”, “Atorvastatina Git - Compresse Rivestite”, “Atorvastatina Krka”, “Atorvastatina Mylan Generics Italia”, “Atorvastatina Nisura”, “Atorvastatina Pensa”, “Atorvastatina Sandoz GmbH”, “Atorvastatina Sun”, “Atorvastatina Tecnigen”, “Atorvastatina Teva Italia”, “Atorvastatina Viatris”, “Atorvastatina Zentiva”, “Atover - Compresse Rivestite”, “Atover - Compresse Rivestite”, “Aurantin - Soluzione (uso Interno)”, “Ayvakyt”, “Bidien”, “Biskus - Polvere Per Inalazione”, “Bodinet”, “Bodix”, “Bosulif”, “Botam”, “Braftovi”, “Brilique - Compresse Rivestite”, “Buccolam”, “Budesonide DOC”, “Budesonide Sandoz”, “Budesonide Teva”, “Budesonide Viatris Novolizer - Polvere”, “Budexan”, “Budineb”, “Cafergot”, “Calquence”, “Cardiovasc - Compresse Rivestite”, “Certican - Compressa”, “Certican - Compressa Orodispersibile”, “Chinina Cloridrato Agenzia Ind Difesa”, “Chinina Cloridrato Galenica Senese”, “Chinina Cloridrato Salf”, “Cholib - Compresse Rivestite”, “Colchicina Lirca”, “Cordarone - Compressa”, “Cordarone - Soluzione (uso Interno)”, “Coripren - Compresse Rivestite”, “Corlentor”, “Cortiment”, “Cotellic”, “Dasatinib EG”, “Dasatinib Krka”, “Dasatinib Mylan”, “Dasatinib Sandoz”, “Dasatinib Zentiva”, “Diidergot”, “Dintoina”, “Dintoinale”, “Dogetic”, “Domperidone ABC”, “Domperidone DOC Generici”, “Domperidone EG”, “Domperidone Giuliani”, “Domperidone Mylan Generics”, “Domperidone Sandoz”, “Domperidone Teva”, “Dronedarone Aristo”, “Duoresp Spiromax - Aerosol”, “Durfenta”, “Durogesic”, “Dutasteride E Tamsulosina Aristo”, “Dymista”, “Effentora”, “Eldisine”, “Elebrato Ellipta”, “Eliquis - Compresse Rivestite”, “Eltair”, “Eltairneb”, “Enalapril E Lercanidipina Doc”, “Enalapril E Lercanidipina EG”, “Enalapril E Lercanidipina EG Stada”, “Enalapril E Lercanidipina KRKA”, “Enalapril E Lercanidipina Mylan Pharma”, “Enalapril E Lercanidipina Teva - Compresse Rivestite”, “Entocir”, “Eritromicina Idi - Crema, Soluzione”, “Eritromicina Idi - Gel”, “Eritromicina Lattobionato Fisiopharma”, “Everolimus Ethypharm”, “Everolimus Medac”, “Everolimus Sandoz GmbH”, “Ezetimibe E Atorvastatina Doc”, “Ezetimibe E Atorvastatina EG”, “Ezetimibe E Simvastatina Accord”, “Ezetimibe E Simvastatina Almus”, “Ezetimibe E Simvastatina Alter”, “Ezetimibe E Simvastatina Aurobindo”, “Ezetimibe E Simvastatina Doc Generici”, “Ezetimibe E Simvastatina EG”, “Ezetimibe E Simvastatina Krka”, “Ezetimibe E Simvastatina Mylan”, “Ezetimibe E Simvastatina Sandoz”, “Ezetimibe E Simvastatina Sun”, “Ezetimibe E Simvastatina Tecnigen”, “Ezetimibe E Simvastatina Teva B.V.”, “Ezetimibe E Simvastatina Zentiva”, “Ezevast”, “Felodipina Mylan Generics - Compressa A Rilascio Modificato”, “Felodipina Ratiopharm”, “Felodipina Sandoz”, “Felodipina Zentiva”, “Fenitoina Hikma”, “FenPatch”, “Fenroo”, “Fentalgon”, “Fentanest”, “Fentanil Aristo”, “Fentanil Kalceks”, “Fentanil Zentiva”, “Fentanyl Hameln”, “Fenticer”, “Fenvel”, “Firacrono”, “Flutiformo”, “Fobuler - Polvere Per Inalazione”, “Gamibetal Complex”, “Gavreto”, “Gibiter - Polvere Per Inalazione”, “Goltor”, “Halcion”, “Himavat”, “Ifyltan”, “Imbruvica - Capsula”, “Imbruvica - Compresse Rivestite”, “Inegy”, “Instanyl”, “Intesticort”, “Intesticortmono”, “Ipnovel”, “Ivabradina Accord”, “Ivabradina Aristo”, “Ivabradina Aurobindo”, “Ivabradina Doc Generici”, “Ivabradina EG”, “Ivabradina Krka”, “Ivabradina Mylan Pharma”, “Ivabradina Teva Italia”, “Ivabradina Zentiva”, “Jorveza”, “Kerendia”, “Kesol”, “Kexrolt”, “Kisqali”, “Kolester”, “Krustat”, “Lauromicina”, “Lercadip - Compresse Rivestite”, “Lercanidipina Aurobindo”, “Lercanidipina DOC Generici”, “Lercanidipina EG”, “Lercanidipina Mylan”, “Lercanidipina Ratiopharm Italia”, “Lercanidipina Sandoz”, “Lercanidipina Sun”, “Lercanidipina Tecnigen”, “Lercanidipina Zentiva”, “Lercaprel - Compresse Rivestite”, “Lercaprel - Compresse Rivestite”, “Lipenil”, “Liponorm”, “Lisitens”, “Lojuxta”, “Lovastatina Doc”, “Lovastatina EG”, “Lovastatina Mylan Pharma”, “Lovastatina Teva”, “Lovinacor”, “Lupkynis”, “Lura”, “Lynparza”, “Marxide”, “Matrifen”, “Medipo”, “Melemib”, “Methergin”, “Midazolam Accord Healthcare”, “Midazolam B. Braun - Soluzione (uso Interno)”, “Midazolam Bioindustria L.I.M.”, “Midazolam Hameln Pharmaceuticals”, “Midazolam Ibi”, “Midazolam Kalceks”, “Motilium”, “Multaq”, “Mycobutin”, “Navelbine - Capsula Molle”, “Navelbine - Soluzione (uso Interno)”, “Nidipress”, “Olanix”, “Omegastatin”, “Omistat”, “Omnic”, “Orap”, “Orvatez”, “PecFent”, “Peridon”, “Plendil”, “Pradaxa - Capsula”, “Pradaxa - Granulato”, “Prevex”, “Procoralan”, “Pulmaxan - Polvere”, “Pulmaxan - Sospensione”, “Pulmelia”, “Quviviq”, “Ranexa - Compressa A Rilascio Modificato”, “Rapamune - Compresse Rivestite”, “Rapamune - Soluzione”, “Rasilez”, “Raxar”, “Reagila”, “Relvar Ellipta - Polvere Per Inalazione”, “Revinty Ellipta - Polvere Per Inalazione”, “Rextat”, “Rifadin”, “Rifater”, “Rifinah”, “Rifocin”, “Riges”, “Rizmoic”, “Rolenium”, “Rosim”, “Rozlytrek”, “Rurik”, “Ryeqo”, “Safubref”, “Safumix”, “Salmeterolo E Fluticasone Doc Generici”, “Salmeterolo E Fluticasone Doc”, “Salmeterolo E Fluticasone EG”, “Salmeterolo E Fluticasone Eg Stada”, “Salmeterolo E Fluticasone Mylan”, “Salmeterolo E Fluticasone Sf - Aerosol”, “Salmeterolo E Fluticasone Zentiva Italia”, “Salmeterolo Fluticasone Sandoz”, “Seglor”, “Seretide Diskus”, “Seretide”, “Setorilin”, “Silodosina Aristo”, “Silodosina Aurobindo”, “Silodosina Doc”, “Silodosina EG”, “Silodosina Krka”, “Silodosina Mylan”, “Silodosina Sandoz”, “Silodosina Teva”, “Silodosina Zentiva”, “Silodyx - Capsula”, “Simbatrix”, “Simvastatina Abc”, “Simvastatina Accord”, “Simvastatina Almus”, “Simvastatina Alter”, “Simvastatina Aurobindo”, “Simvastatina Doc”, “Simvastatina EG”, “Simvastatina Hexal”, “Simvastatina KRKA”, “Simvastatina Mylan Generics”, “Simvastatina Pensa”, “Simvastatina Sandoz”, “Simvastatina Sun”, “Simvastatina Tecnigen”, “Simvastatina Teva Italia”, “Simvastatina Zentiva - Compresse Rivestite”, “Sincol”, “Sinestic Turbohaler - Aerosol”, “Sinvacor”, “Sinvalip”, “Sinvat”, “Sivastin”, “Songar”, “Sopavi”, “Sprycel - Compresse Rivestite”, “Stadmycin”, “Staticol”, “Stivarga”, “Sublifen”, “Sulotam”, “Sunitinib Accord”, “Sunitinib Dr. Reddy’s”, “Sunitinib EG”, “Sunitinib Mylan”, “Sunitinib Sandoz”, “Sunitinib Teva”, “Sunitinib Zentiva”, “Sutent”, “Symbicort - Aerosol”, “Symbicort Mite”, “Talentum”, “Tamlic”, “Tamsulosina ABC”, “Tamsulosina Accord”, “Tamsulosina Almus”, “Tamsulosina Aristo Pharma”, “Tamsulosina Aurobindo”, “Tamsulosina EG”, “Tamsulosina Hexal”, “Tamsulosina Krka”, “Tamsulosina Sandoz”, “Tamsulosina Sun”, “Tamsulosin DOC Generici”, “Tamsulosin Mylan Generics”, “Tamsulosin Pensa”, “Tamsulosin Teva”, “Tamsulosin Zentiva”, “Tasigna”, “Tavacor”, “Taxat”, “Tepmetko”, “Torastin”, “Torisel”, “Torvacol”, “Torvast - Compressa, Compresse Rivestite”, “Torvast - Compressa Masticabile”, “Totalip - Compressa”, “Totalip - Compressa Masticabile”, “Tovanira”, “Tovastibe”, “Trelegy Ellipta”, “Triapin”, “Triazolam DOC Generici”, “Triazolam EG”, “Triazolam Mylan Generics”, “Triazolam Pensa”, “Triazolam Ratiopharm Italia”, “Triazolam Zentiva”, “Trinocard”, “Triveram”, “Trixeo Aerosphere”, “Tyverb”, “Urisax”, “Uromen”, “Urorec - Capsula”, “Vastat”, “Vastgen”, “Vastin”, “Velbe”, “Vellofent”, “Verzenios”, “Vincristina EG”, “Vincristina Pfizer Italia”, “Vincristina Teva Italia”, “Virdex”, “Votrient”, “Votubia”, “Vydura”, “Vytorin”, “Xalkori”, “Xarator”, “Xarelto - Compresse Rivestite”, “Xarelto - Granuli”, “Xipocol”, “Zanedip - Compresse Rivestite”, “Zanipril - Compresse Rivestite”, “Zepatier”, “Zestan”, “Zevistat”, “Zineryt”, “Zocor”, “Zykadia”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    TRIASPORIN non deve essere utilizzato in gravidanza tranne che in caso di micosi sistemiche ad elevato pericolo di vita dove il beneficio atteso per la madre sia superiore al rischio potenziale per il feto (vedere paragrafo 4.3).
    In studi su animali l'Itraconazolo ha mostrato tossicità riproduttiva e teratogenicità (vedere paragrafo 5.3).
    Sono disponibili poche informazioni sull'uso di TRIASPORIN durante la gravidanza. Nella fase di farmacovigilanza post-marketing, si sono riscontrati casi di anomalie congenite, come malformazioni alla muscolatura scheletrica, al tratto genito-urinario, all'apparato cardiovascolare, agli occhi ed anche malformazioni cromosomiche e multiple. Non è stata, però, definita una relazione causale fra la comparsa di queste anomalie e l'utilizzo di TRIASPORIN.
    Studi epidemiologici sull'esposizione a TRIASPORIN durante il primo trimestre di gravidanza (la maggior parte delle pazienti si era sottoposta ad un breve trattamento per una candidosi vulvovaginale) non hanno evidenziato un aumento del rischio di malformazioni rispetto a soggetti che non si sono mai esposti a farmaci teratogeni noti.
    Pazienti in età fertile
    Le donne in età fertile devono utilizzare misure contraccettive durante il trattamento con TRIASPORIN e di continuare ad usarle fino alla mestruazione successiva alla fine della terapia con TRIASPORIN.
    Allattamento
    Solo una piccola quantità di itraconazolo viene escreto nel latte materno. Nel somministrare TRIASPORIN ad una donna in allattamento è necessario valutare il rischio potenziale in funzione del beneficio atteso. In caso di dubbio la donna non deve allattare.
    Fertilità
    Per informazioni sui dati di fertilità nell'animale vedere paragrafo 5.3.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. Durante la guida di veicoli e l'uso di macchinari deve essere tenuta in considerazione la possibilità che si verifichino reazioni avverse in alcune circostanze come ad esempio capogiri, disturbi della vista, e perdita dell'udito (vedere paragrafo 4.8).

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Triasporin
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse (ADR) più comunemente riportate durante il trattamento con Itraconazolo capsule identificate negli studi clinici e/o derivanti da segnalazioni spontanee sono mal di testa, dolore addominale e nausea. Le ADR più gravi sono reazioni allergiche gravi, insufficienza cardiaca, insufficienza cardiaca congestizia, edema polmonare, pancreatite, epatotossicità grave (inclusi alcuni casi di insufficienza epatica acuta fatale) e reazioni cutanee gravi. Fare riferimento alla sottosezione Tabella riassuntiva delle reazioni avverse per le frequenze e per le altre ADR osservate. Fare riferimento al paragrafo 4.4 per informazioni aggiuntive sugli altri effetti gravi.
    Tabella riassuntiva delle reazioni avverse
    Le reazioni avverse elencate nella tabella seguente derivano da studi clinici in aperto e in doppio cieco con itraconazolo capsule che hanno coinvolto 8499 pazienti nella terapia delle dermatomicosi e onicomicosi e da segnalazioni spontanee.
    La seguente tabella riporta le reazioni avverse classificate per sistemi e organi.
    Nell'ambito di ogni classificazione per sistemi e organi, le ADR sono state ordinate in base alla frequenza, usando la seguente convenzione:
    Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, < 1/100); Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); Molto raro (<1/10.000), non noto (la frequenza non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili).
    Reazioni avverse
    Infezioni ed infestazioni
    Non comune
    Sinusite, infezione al tratto respiratorio superiore, rinite
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Raro
    Leucopenia
    Disturbi del sistema immunitario
    Non comune
    Ipersensibilità*
    Raro
    Malattia da siero, edema angioneurotico, reazione anafilattica
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Raro
    Ipertrigliceridemia
    Patologie del sistema nervoso
    Comune
    Mal di testa
    Non comune
    Disgeusia, parestesia, confusione
    Raro
    Tremore, ipoestesia
    Patologie dell'occhio
    Raro
    Disturbi visivi (inclusi diplopia ed annebbiamento della vista)
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Raro
    Perdita dell'udito transitoria o permanente*, tinnito
    Patologie cardiache
    Raro
    Insufficienza cardiaca congestizia*
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Raro
    Dispnea
    Patologie gastrointestinali
    Comune
    Dolore addominale, nausea
    Non comune
    Diarrea, vomito, costipazione, dispepsia, flatulenza, alterazioni del gusto
    Raro
    Pancreatite
    Patologie epatobiliari
    Non comune
    Anormale funzionalità epatica, iperbilirubinemia
    Raro
    Grave epatotossicità (inclusi alcuni casi di insufficienza epatica acuta fatale)*
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Non comune
    Orticaria, eruzione cutanea, prurito, alopecia
    Raro
    Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, pustolosi esantematica acuta generalizzata, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, vasculite leucocitoclastica, fotosensibilità
    Patologie renali e urinarie
    Raro
    Pollachiuria
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Non comune
    Disordini mestruali
    Raro
    Disfunzione erettile
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Non comune
    Edema
    Raro
    Febbre
    Esami diagnostici
    Raro
    Aumento della creatininfosfochinasi ematica
    *vedere paragrafo 4.4.
    Descrizione delle reazioni avverse selezionate
    La seguente lista elenca le ADR associate ad itraconazolo che sono state riportate negli studi clinici con itraconazolo soluzione orale e/o itraconazolo ev, con esclusione del termine “Infiammazione al sito di iniezione“, che è specifico per la via di somministrazione iniettiva.
    Patologie del sistema emolinfopoietico: granulocitopenia, trombocitopenia
    Disturbi del sistema immunitario: reazione anafilattoide
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione: iperglicemia, iperkaliemia, ipokaliemia, ipomagnesiemia
    Disturbi psichiatrici: stato confusionale
    Patologie del sistema nervoso: neuropatia periferica*, capogiri, sonnolenza
    Patologie cardiache: insufficienza cardiaca, insufficienza ventricolare sinistra, tachicardia
    Patologie vascolari: ipertensione, ipotensione
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: edema polmonare, disfonia, tosse, dolore toracico
    Patologie gastrointestinali: disturbi gastrointestinali
    Patologie epatobiliari: insufficienza epatica*, epatiti, ittero
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eruzione cutanea eritematosa, iperidrosi
    Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo: mialgia, artralgia
    Patologie renali e urinarie: insufficienza renale, incontinenza urinaria
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: edema generalizzato, edema facciale, piressia, dolore, fatica, brividi
    Esami diagnostici: aumento dei livelli di alanina aminotransferasi, aumento dei livelli di aspartato aminotransferasi, aumenti dei livelli di fosfatasi alcalina ematica, aumento dei livelli di lattato deidrogenasi ematica, aumento dei livelli di urea ematica, aumento dei livelli di gamma-glutamiltransferasi, aumento degli enzimi epatici, analisi delle urine anormali.
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza di itraconazolo capsule è stata valutata in 165 pazienti pediatrici di età compresa tra 1 e 17 anni che hanno partecipato a 14 studi clinici (4 in doppio cieco controllati con placebo; 9 in aperto; 1 studio con una fase in aperto seguita da una fase in doppio cieco). Questi pazienti hanno ricevuto almeno una dose di itraconazolo capsule per il trattamento di infezioni micotiche e hanno fornito dati di sicurezza.
    Sulla base di dati aggregati sulla sicurezza provenienti da questi studi clinici, le reazioni avverse al farmaco (ADR) più comunemente riportate nei pazienti pediatrici erano mal di testa (3,0%), vomito (3,0%), dolore addominale (2,4%), diarrea (2,4%), anormale funzionalità epatica (1,2%), ipotensione (1,2%), nausea (1,2%) e orticaria (1,2%). In generale, la natura delle ADR nei pazienti pediatrici è simile a quanto osservato nei soggetti adulti, ma l'incidenza è maggiore nei pazienti pediatrici.
    Sono stati segnalati alcuni casi di arresto cardiaco.
    Esperienza post-marketing
    Di seguito sono riportate reazioni avverse identificate nel post-marketing con itraconazolo (tutte le formulazioni)
    Disturbi del sistema immunitario: malattia da siero, edema angioneurotico, reazione anafilattica
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipertrigliceridemia
    Patologie dell'occhio: disturbi visivi (compresi diplopia e visione offuscata)
    Patologie dell'orecchio e del labirinto: perdita dell'udito transitoria o permanente
    Patologie cardiache: insufficienza cardiaca congestizia
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: dispnea
    Patologie gastrointestinali: pancreatite
    Patologie epatobiliari: epatotossicità grave (compresi alcuni casi di insufficienza epatica acuta)
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: necrolisi epidermica tossica, Sindrome di Stevens-Johnson, pustolosi esantematica generalizzata acuta, eritema multiforme, dermatite esfoliativa, vasculite leucocito clastica, alopecia, fotosensibilità
    Esami diagnostici: aumento dei livelli di creatinfosfochinasi ematica
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Triasporin
    Sintomi e segni
    In generale, le reazioni avverse riportate in caso di sovradosaggio sono in linea con quelle riportate per l'uso di Itraconazolo (vedere paragrafo 4.8).
    Trattamento
    In caso di sovradosaggio devono essere adottate misure di supporto. Se ritenuto opportuno si può somministrare carbone attivo.
    Itraconazolo non viene rimosso dall'emodialisi.
    Non si dispone di un antidoto specifico.

    Scadenza

    3 anni.


    Conservazione

    Conservare a temperatura inferiore ai 25° C.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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