Verapamil EG

    Ultimo aggiornamento: 22/04/2022

    Cos'è Verapamil EG?

    Verapamil EG è un farmaco a base del principio attivo Verapamil Cloridrato, appartenente alla categoria degli Calcioantagonisti e nello specifico Derivati fenilalchilaminici. E' commercializzato in Italia dall'azienda EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AG.

    Verapamil EG può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Verapamil EG 120 mg 30 compresse a rilascio modificato
    Verapamil EG 240 mg 30 compresse a rilascio modificato

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AG
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Verapamil Cloridrato
    Gruppo terapeutico: Calcioantagonisti
    ATC: C08DA01 - Verapamil
    Forma farmaceutica: compressa a rilascio modificato


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    Indicazioni

    Perché si usa Verapamil EG? A cosa serve?
    Verapamil EG 120 mg compresse a rilascio modificato
    Insufficienza coronarica acuta e cronica. Trattamento dei postumi dell'infarto miocardico. Aritmie ipercinetiche sopraventricolari come tachicardia parossistica sopraventricolare, fibrillazione e flutter atriali a risposta ventricolare rapida, extrasistolie. Ipertensione arteriosa. Prevenzione del reinfarto in pazienti che non tollerano i beta-bloccanti e che non hanno segni di scompenso cardiaco.
    Verapamil EG 240 mg compresse a rilascio modificato
    Trattamento dell'ipertensione arteriosa di grado lieve e moderato.

    Posologia

    Come usare Verapamil EG: Posologia
    VERAPAMIL EG 120 mg compresse a rilascio modificato semplifica la terapia a lungo termine in pazienti che necessitano di dosaggio pari o superiore a 240 mg/giorno. Nell'insufficienza coronarica di media gravità e per la profilassi dei disturbi tachicardici, è generalmente sufficiente somministrare 1 compressa alla mattina e 1 alla sera (240 mg/giorno). Se necessario questa dose può essere aumentata a 2 compresse 2 volte al giorno (480 mg/giorno).
    La dose di VERAPAMIL EG 240 mg compresse a rilascio modificato deve essere adattata al singolo paziente mediante titolazione ed il farmaco deve essere somministrato con il cibo. La dose giornaliera abituale di VERAPAMIL EG 240 mg compresse a rilascio modificato, nelle sperimentazioni cliniche, è stata di 240 mg somministrati per via orale una volta al giorno al mattino. Tuttavia possono essere somministrate dosi iniziali di 120 mg al giorno in pazienti che potrebbero avere una maggiore risposta al verapamil (per esempio: persone anziane, di piccola corporatura, etc.). La determinazione della dose deve basarsi sull'efficacia terapeutica e sugli effetti indesiderati che devono essere valutati circa 24 ore dopo la somministrazione del farmaco. Gli effetti anti-ipertensivi di VERAPAMIL EG 240 mg compresse a rilascio modificato sono evidenti entro la prima settimana di terapia.
    Se con 1 compressa non si ottiene una risposta adeguata, la dose può essere aumentata nel seguente modo:
    a) 240 mg (1 compressa) ogni mattina più 120 mg ogni sera;
    b) 240 mg (1 compressa) ogni 12 ore.
    Popolazione pediatrica
    Non sono disponibili dati relativi alla sicurezza e l'efficacia di verapamil compresse a rilascio modificato nei bambini e negli adolescenti.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Verapamil EG
    Questo medicinale è controindicato nei seguenti casi:
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1
    Shock cardiogeno.
    Infarto miocardico acuto complicato da bradicardia marcata.
    Insufficienza contrattile del ventricolo sinistro.
    Gravi disturbi di conduzione come blocco AV totale, blocco AV parziale; blocco di branca incompleto, malattia del nodo del seno (eccetto quelli con pacemaker artificiale), blocco AV di II e III grado (eccetto in pazienti con pacemaker artificiale funzionante).
    Insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta inferiore al 35% e/o pressione polmonare superiore a 20 mm Hg (tranne se derivata da tachicardia sopraventricolare sensibile alla terapia con verapamil).
    Tachicardia ventricolare a complessi larghi.
    Fibrillazione atriale/flutter in portatori di bypass (cioè sindromi di Wolff-Parkinson-White, Lown-Ganong-Levine e da PR corto). Questi pazienti sono a rischio di sviluppare tachiaritmia ventricolare inclusa la fibrillazione ventricolare se viene somministrato Verapamil Cloridrato.
    Spiccata bradicardia (< 50 battiti/min).
    Ipotensione (pressione sistolica < 90 mmHg) (vedere anche paragrafo 4.4).
    Associazione con inibitori delle MAO e beta-bloccanti e dopo trattamenti chinidinici.
    Assunzione concomitante con ivabradina (vedere il paragrafo 4.5).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Verapamil EG
    • Insufficienza cardiaca: verapamil ha un effetto inotropo negativo che, nella maggior parte dei pazienti, è compensato dalle sue proprietà di riduzione dell'afterload (diminuite resistenze periferiche) senza alterazione netta della funzione ventricolare.
      I pazienti con insufficienza cardiaca con una frazione di eiezione superiore al 35%, dovrebbero essere compensati prima di iniziare il trattamento con verapamil e dovrebbero essere adeguatamente trattati durante il trattamento.
    • Ipotensione
      Talvolta l'azione farmacologica di verapamil può produrre una diminuzione della pressione arteriosa al di sotto dei livelli normali, il che può provocare stordimento od ipotensione sintomatica.
      In pazienti ipertesi è insolita una diminuzione della pressione arteriosa al di sotto della norma.
    • Inibitori dell'HMG-CoA Reduttasi (Statine)
      Vedere il paragrafo 4.5.
    • Aumento degli enzimi epatici: sono stati segnalati aumenti delle transaminasi con e senza concomitante aumento della fosfatasi alcalina e della bilirubina. Questi aumenti sono stati talvolta transitori e possono scomparire anche continuando il trattamento con verapamil. Alcuni casi di danno epatocellulare sono stati correlati a verapamil mediante la tecnica del "rechallenge"; metà di questi casi presentavano sintomi clinici (malessere, febbre e/o dolore al quadrante superiore destro) oltre ad aumento della SGOT, della SGPT e della fosfatasi alcalina. È quindi consigliabile un monitoraggio periodico della funzionalità epatica in pazienti trattati con verapamil.
    • Via di conduzione accessoria (Wolff-Parkinson-White o Lown-Ganong-Levine): pazienti affetti da flutter o fibrillazione atriale parossistica e/o cronica con una coesistente via AV accessoria hanno sviluppato un aumento della conduzione anterograda attraverso la via accessoria che bypassa il nodo AV determinando una risposta ventricolare molto rapida o fibrillazione ventricolare dopo aver ricevuto verapamil o digitale per via endovenosa. Sebbene questo fenomeno non sia stato segnalato con verapamil per via orale, esso deve essere considerato un rischio potenziale. Il trattamento di solito consiste nella cardioversione a corrente continua. La cardioversione è stata usata con sicurezza ed efficacia dopo la somministrazione di VERAPAMIL EG.
    • Arresto cardiaco/Blocco atrioventricolare/Bradicardia/Asistolia: Verapamil Cloridrato agisce sui nodi AV e SA e prolunga il tempo di conduzione AV. Usare con cautela in quanto lo sviluppo di un blocco AV di secondo o terzo grado (controindicazioni) o un blocco di branca unifascicolare, bifascicolare o trifascicolare richiede l'interruzione nelle successive dosi di verapamil cloridrato e l'istituzione di una terapia appropriata, se necessario. Verapamil cloridrato agisce sui nodi AV e SA e raramente può provocare blocco AV di secondo o terzo grado, bradicardia e, in casi rari, asistolia. È molto più probabile che ciò si verifichi nei pazienti affetti da malattia del nodo del seno (una patologia del nodo SA), che interessa soprattutto i soggetti più anziani. L'asistolia che può verificarsi nei pazienti che hanno assunto verapamil, eccetto quelli che sono affetti da malattia del nodo del seno, è solitamente di breve durata (alcuni secondi o meno), con un ripristino spontaneo del ritmo normale del seno o del nodo AV. Se ciò non si realizza rapidamente, deve essere effettuato immediatamente un trattamento appropriato. Vedere il paragrafo 4.8.
    • Antiaritmici, Beta-bloccanti
      Potenziamento reciproco degli effetti cardiovascolari (blocco AV di grado più elevato, abbassamento di grado più elevato della frequenza cardiaca, induzione di scompenso cardiaco e ipotensione potenziata). Nei soggetti che assumevano timololo in gocce oculari (bloccante beta-adrenergico) associato a verapamil per via orale si è osservata una bradicardia asintomatica (36 battiti al minuto) con “Wandering atrial pacemaker“.
    • Digossina
      Se verapamil viene somministrato in concomitanza con digossina, ridurre il dosaggio di digossina. Vedere il paragrafo 4.5.
    • Disordini della trasmissione neuromuscolare
      Utilizzare con cautela in pazienti con disturbi nei quali è interessata la trasmissione neuromuscolare (miastenia grave, sindrome di Lambert-Eaton, avanzata distrofia muscolare di Duchenne).
    Popolazioni speciali:
    Insufficienza epatica: dato che verapamil viene prevalentemente metabolizzato dal fegato, esso deve essere somministrato con cautela a pazienti con alterata funzione epatica. Una grave disfunzione epatica prolunga l'emivita di eliminazione di verapamil a circa 14-16 ore; quindi a questi pazienti si deve somministrare circa il 30% della dose usuale impiegata nei pazienti con normale funzionalità epatica. Bisogna adottare un accurato monitoraggio per riconoscere un anormale prolungamento dell'intervallo PR o altri segni di effetti farmacologici eccessivi.
    Insufficienza renale: circa il 70% di una dose somministrata di verapamil viene escreto sotto forma di metaboliti nell'urina. Fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati, verapamil deve essere somministrato con cautela a pazienti con alterata funzione renale. Questi pazienti devono essere seguiti accuratamente per accertare un eventuale prolungamento dell'intervallo PR o altri segni di sovradosaggio.
    Anche se consistenti dati clinici emersi da studi comparativi condotti in pazienti con insufficienza renale allo stadio terminale hanno dimostrato che la ridotta funzionalità renale non ha alcun effetto sulla farmacocinetica di verapamil, casi clinici verificatisi suggeriscono che verapamil deve essere usato con cautela e sotto stretto monitoraggio in pazienti con alterata funzionalità renale. Verapamil non può essere rimosso attraverso emodialisi.

    Informazioni importanti su alcuni eccipienti
    Questo medicinale contiene lattosio, per cui i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio galattosio, non devono assumere questo medicinale.
    Questo medicinale contiene 43 mg di sodio per compressa, equivalente al 2,15% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.


    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Verapamil EG
    In rare occasioni, incluse quelle in cui pazienti con gravi cardiomiopatie, insufficienza cardiaca congestizia o recente infarto del miocardio sono stati trattati con somministrazioni endovenose di beta-bloccanti adrenergici o disopiramide in associazione a verapamil cloridrato endovena, si sono verificati seri effetti avversi. L'uso concomitante di verapamil cloridrato iniettabile con agenti che deprimono la funzione adrenergica può tradursi in una risposta ipotensiva eccessiva.
    Studi in vitro hanno dimostrato come verapamil sia metabolizzato dal citocromo P450 CYP3A4, CYP1A2, CYP2C8, CYP2C9 e CYP2C18. Inoltre è stato provato come verapamil sia un inibitore di CYP3A4 e della glicoproteina P (P-gp). I pazienti che si sottopongono a terapie concomitanti durante la somministrazione di verapamil devono essere monitorati attentamente in quanto sono state dimostrate interazioni clinicamente significative con farmaci inibitori del CYP3A4 (che portano ad un innalzamento dei livelli plasmatici di verapamil) e con quelli induttori del CYP3A4 (che invece ne provocano un abbassamento).
    La tabella seguente fornisce un elenco dei farmaci con cui è possibile che si verifichino interazioni per ragioni farmacocinetiche: 

    Potenziali interazioni associate con il sistema enzimatico CYP-450 
    Farmaco associato
    Potenziale effetto su verapamil o sul farmaco associato
    Commento
    Alfa-bloccanti 
    Prazosina
    Aumento della Cmax della prazosina (~40%) senza effetto sulla emivita
    Potenziamento dell'effetto ipotensivo.
    Terazosina
    Aumento dell'AUC (~24%) e della Cmax (~25%) della terazosina
    Antiaritmici 
    Flecainide
    Effetto minimo sulla clearance plasmatica della flecainide (<~10%); nessun effetto sulla clearance plasmatica del verapamil
    Vedere anche il paragrafo 4.4.
    Chinidina
    Diminuzione della clearance orale della chinidina (~35%)
    Ipotensione.
    Può verificarsi edema polmonare in pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. 
    Antiasmatici 
    Teofillina
    Diminuzione della CL orale e sistemica del 20%
    La riduzione della clearance risulta maggiormente diminuita nei fumatori (~11%) 
    Anticoagulanti 
    Dabigatran etexilato
    Aumento della Cmax di dabigatran di circa il 180% e dell'AUC di circa il 150%
    Osservato con la prima dose di una formulazione orale a rilascio immediato di verapamil 
    Aumento della Cmax di dabigatran di circa il 90% e dell'AUC di circa il 70%
    Osservato con la somministrazione di una formulazione orale a rilascio prolungato di verapamil 
    Anticonvulsivanti/Antiepilettici 
    Carbamazepina
    Aumento dell'AUC della carbamazepina (~46%) nei pazienti affetti da epilessia parzialmente refrattaria
    Aumentati livelli di carbamazepina.
    Questo può produrre effetti collaterali carbamazepina dipendenti quali diplopia, mal di testa, atassia o vertigini. 
    Fenitoina
    Diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di verapamil
     
    Antidepressivi 
    Imipramina
    Aumento dell'AUC dell'imipramina (~15%)
    Non ha effetto sul livello di metabolita attivo desipramina 
    Antidiabetici 
    Gliburide
    Aumento della Cmax (~28%) e dell'AUC (~26%) della gliburide
     
    Anti-gotta 
    Colchicina
    Aumento dell'AUC (~2,0 volte) e della Cmax (~1,3 volte)
    Ridurre la dose di colchicina (vedere le informazioni relative alla colchicina). 
    Antiinfettivi 
    Claritromicina
    Possibile aumento dei livelli di verapamil
     
    Eritromicina
    Possibile aumento dei livelli di verapamil
     
    Rifampicina
    Diminuzione dell'AUC (~94%), della Cmax (~97%) e della biodisponibilità orale (~92%) del verapamil
    Può ridurre l'effetto ipotensivante del verapamil.
    Nessun cambiamento della farmacocinetica con somministrazione endovenosa di verapamil
    Telitromicina
    Possibile aumento dei livelli di verapamil
     
    Antineoplastici 
    Doxorubicina
    Aumento dell'AUC della doxorubicina (104%) e della Cmax (61%) a seguito della somministrazione orale di verapamil
    In pazienti con cancro ai polmoni a piccole cellule 
    Nessun cambiamento significativo della farmacocinetica della doxorubicina a seguito della somministrazione endovenosa di verapamil
    In pazienti affetti da neoplasie in stato avanzato 
    Barbiturici 
    Fenobarbital
    Aumento della clearance (~5 volte) del verapamil somministrato per via orale
     
    Benzodiazepine ed altri ansiolitici 
    Buspirone
    Aumento dell'AUC e della Cmax del buspirone di ~3,4 volte
     
    Midazolam
    Aumento dell'AUC (~3 volte) e della Cmax (~2 volte) del midazolam
     
    Beta-bloccanti 
    Metoprololo
    Aumento dell'AUC (~32,5%) e della Cmax (~41%) del metoprololo nei pazienti con angina
    Vedere il paragrafo 4.4.
    Propranololo
    Aumento dell'AUC (~65%) e della Cmax (~94%) del propranololo nei pazienti con angina
    Glicosidi cardioattivi 
    Digitossina
    Diminuzione della clearance totale corporea (~27%) e della clearance extrarenale (~29%) della digitossina
     
    Digossina
    Pazienti sani: aumento della Cmax (~44%), aumento della C12h (~53%), aumento della Css (44%) e aumento dell'AUC (50%) della digossina
    Ridurre il dosaggio di digossina.
    Vedere il paragrafo 4.4.
    Antagonisti del recettore H2 
    Cimetidina
    Aumento dell'AUC R-(~25%) e S-(~40%) di verapamil con corrispondente diminuzione della clearance di verapamil R- e S-
    La cimetidina riduce la clearance di verapamil dopo somministrazione endovenosa di verapamil. 
    Immunologici/immunosoppressori 
    Ciclosporine
    Aumento dell'AUC, Css, Cmax delle ciclosporine circa del 45%
     
    Everolimus
    Everolimus: aumento dell'AUC (~3,5 volte) e aumento della Cmax (~2,3 volte); verapamil: aumento della Ctrough (~2,3 volte)
    Possono essere necessari determinazioni della concentrazione e un aggiustamento della dose di everolimus. 
    Sirolimus
    Sirolimus: aumento dell'AUC (~2,2 volte); S-verapamil: aumento dell'AUC (~1,5 volte)
    Possono essere necessari determinazioni della concentrazione e un aggiustamento della dose di sirolimus. 
    Tacrolimus
    Possibile aumento dei livelli di tacrolimus
     
    Agenti ipolipidemizzanti (Inibitori dell'HMG-CoA reduttasi o statine) 
    Atorvastatina
    Possibile aumento dei livelli di atorvastatina, aumento dell'AUC di verapamil di ~43%
    Seguono informazioni aggiuntive.
    Lovastatina
    Possibile aumento dei livelli di lovastatina, aumento dell'AUC (~63%) e della Cmax (~32%) del verapamil
    Simvastatina
    Aumento dell'AUC (~2,6 volte) e della Cmax (~4,6 volte) della simvastatina
    Agonisti del recettore della Serotonina 
    Almotriptan
    Aumento dell'AUC (~20%) e della Cmax (~24%) dell'almotriptan
     
    Agenti uricosurici 
    Sulfinpirazone
    Aumento della clearance (~3 volte) e diminuzione della biodisponibilità (~60%) del verapamil dopo somministrazione orale
    Può ridurre l'effetto ipotensivante del verapamil.
    Nessun cambiamento della farmacocinetica con somministrazione endovenosa di verapamil
    Altri
     
     
    Succo di Pompelmo
    Aumento dell'AUC del verapamil R-(~49%) e S-(~37%), aumento della Cmax del verapamil R-(~75%) e S-(~51%)
    Evitare la contemporanea assunzione di verapamil e succo di pompelmo. 
    Erba di San Giovanni (Iperico)
    Diminuzione dell'AUC del verapamil R-(~78%) e S-(~80%) con corrispondente riduzione della Cmax
     

    Altre interazioni ed informazioni addizionali
    Agenti anti-HIV: la concentrazione plasmatica del verapamil può aumentare grazie alla potenziale capacità di inibizione metabolica di alcuni degli agenti anti-HIV come il ritonavir. Per questo deve essere prestata molta cautela nell'associazione o deve essere diminuita la dose di verapamil.
    Agenti bloccanti neuromuscolari: dati clinici e studi sugli animali suggeriscono che verapamil può potenziare l'azione degli agenti bloccanti neuromuscolari (curaro simili e depolarizzanti). Per questo motivo può essere necessario diminuire la dose di verapamil e/o quella del bloccante neuromuscolare quando i due farmaci vengono assunti in associazione.
    Acido Acetilsalicilico: aumento della tendenza al sanguinamento.
    Etanolo (alcool): innalzamento dei livelli plasmatici di etanolo.
    Inibitori dell'HMG-CoA reduttasi (statine): il trattamento con gli inibitori dell'HMG-CoA reduttasi (cioè simvastatina, atorvastatina o lovastatina) in pazienti che assumono verapamil, dovrebbe essere iniziato alle dosi più basse possibili che successivamente devono essere corrette. Se a pazienti che assumono inibitori dell'HMG-CoA reduttasi (come simvastatina, atorvastatina o lovastatina) viene prescritta una terapia a base di verapamil, è necessario valutare una riduzione della dose di statina ed esaminare nuovamente i valori sierici del colesterolo. Fluvastatina, pravastatina e rosuvastatina non sono metabolizzati dal CYP3A4 e hanno meno probabilità di interagire con verapamil.
    Digitale: l'impiego clinico di verapamil in pazienti digitalizzati ha dimostrato che l'associazione è ben tollerata se le dosi di digossina sono adeguatamente regolate. Il trattamento cronico con verapamil può aumentare i livelli di digossina del siero del 50-75% durante la prima settimana di terapia, il che può provocare una tossicità digitalica. Le dosi di mantenimento di digitale devono essere ridotte quando si somministra verapamil e bisogna controllare accuratamente il paziente per evitare una iper o ipodigitalizzazione. Ogni volta che si sospetta una iperdigitalizzazione bisogna ridurre o sospendere temporaneamente la dose di digossina. Dopo la sospensione di VERAPAMIL EG il paziente deve essere riesaminato, per evitare una ipodigitalizzazione.
    • Farmaci anti-ipertensivi, diuretici e vasodilatatori: verapamil somministrato contemporaneamente ad altri farmaci anti-ipertensivi orali (per esempio: vasodilatatori, inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina I, diuretici, beta-bloccanti) di solito ha un effetto additivo sull'abbassamento della pressione arteriosa. In uno studio la contemporanea somministrazione di verapamil e prazosina ha determinato un'eccessiva caduta della pressione.
    • Disopiramide: fino a quando non saranno stati ottenuti dati sulle possibili interazioni fra verapamil e disopiramide, la disopiramide non deve essere somministrata nelle 48 ore precedenti o 24 ore seguenti la somministrazione di verapamil.
    • Nitrati: verapamil è stato somministrato in concomitanza con nitrati a breve e lunga durata d'azione, senza alcuna interazione farmacologica indesiderabile.
    • Cimetidina: la cimetidina riduce la clearance di verapamil e ne aumenta l'emivita di eliminazione.
    • Litio: è stata dimostrata un'accresciuta sensibilità agli effetti del litio (neurotossicità) durante la terapia d'associazione con verapamil, senza comunque cambiamento o crescita dei livelli sierici del litio. La terapia orale con verapamil può provocare un abbassamento dei livelli sierici di litio in pazienti che ricevono una terapia orale, stabile e cronica con litio. I soggetti che sono sottoposti ad una terapia associata devono essere monitorati attentamente.
    Dabigatran: quando verapamil è stato co-somministrato per via orale con dabigatran etexilato (150 mg), un substrato della P-gp, la Cmax e l'AUC di dabigatran sono aumentati, ma la dimensione di questo cambiamento variava in funzione del tempo di somministrazione e della formulazione di verapamil. La co-somministrazione di verapamil 240 mg a rilascio prolungato, allo stesso tempo, come dabigatran etexilato ha comportato un aumento dell'esposizione a dabigatran (aumento di Cmax di circa il 90% e dell'AUC di circa il 70%). È richiesto un attento monitoraggio clinico quando verapamil è associato con dabigatran etexilato e in particolare nel caso di sanguinamento, soprattutto in pazienti con un danno renale da lieve a moderato.
    Dronedarone: occorre prestare cautela quando verapamil è somministrato in associazione con dronedarone. Somministrare verapamil inizialmente a basse dosi e incrementare il dosaggio solo dopo valutazione mediante ECG.
    Ivabradina: verapamil determina un aumento della concentrazione di ivabradina (aumento dell'AUC di 2-3 volte) e una diminuzione aggiuntiva della frequenza cardiaca di 5 bpm. L'uso concomitante di verapamil con ivabradina è controindicato (vedere paragrafo 4.3).
    Aliskiren: la somministrazione concomitante di verapamil e aliskiren ha determinato un aumento del 97% dell'AUC di aliskiren, come effetto dell'attività inibitoria sulla P-gp di verapamil.
    Dantrolene: in studi su animali, sono stati osservati casi di fibrillazione ventricolare mortali durante la somministrazione di verapamil e di dantrolene per via endovenosa. L'associazione di verapamil e dantrolene è quindi potenzialmente pericolosa.
    La somministrazione concomitante di verapamil e metformina può ridurre l'efficacia della metformina.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Verapamil EG" insieme ad altri farmaci come “Acarden”, “Aloneb - Compresse Rivestite”, “Amiodar - Compressa”, “Amiodarone Cloridrato Bioindustria L.I.M.”, “Amiodarone Hikma”, “Amiodarone Mylan”, “Amiodarone Ratiopharm Italia”, “Amiodarone Sandoz”, “Amiodarone Zentiva”, “Amiodar - Soluzione (uso Interno)”, “Aptivus”, “Atazanavir Krka”, “Atazanavir Mylan”, “Atazanavir Sandoz”, “Atenigron”, “Atenol”, “Atenololo ABC”, “Atenololo Ahcl”, “Atenololo Almus”, “Atenololo Alter”, “Atenololo Aurobindo Italia”, “Atenololo DOC Generici”, “Atenololo + Clortalidone DOC Generici - Compressa”, “Atenololo + Clortalidone EG - Compressa”, “Atenololo + Clortalidone Hexal - Compresse Rivestite”, “Atenololo + Clortalidone Mylan Generics”, “Atenololo + Clortalidone Ratiopharm - Compressa”, “Atenololo EG”, “Atenololo FG”, “Atenololo Git”, “Atenololo Hexal”, “Atenololo Mylan Generics”, “Atenololo Pensa”, “Atenololo Ratiopharm”, “Atenololo Zentiva”, “Azarga”, “Betaclar”, “Betoptic”, “Bimatoprost E Timololo EG”, “Bimatoprost E Timololo Mylan”, “Bimatoprost E Timololo Sandoz”, “Bimatoprost E Timololo Teva”, “Bimatoprost E Timololo Zentiva”, “Bisantim”, “Bisoprololo + Idroclorotiazide Mylan Generics”, “Blocadren”, “Brevibloc - Soluzione (uso Interno)”, “Brilique - Compresse Rivestite”, “Brimocomb”, “Brimonidina E Timololo EG”, “Brimonidina E Timololo Mylan”, “Brintidox”, “Brinzolamide E Timololo Accord”, “Brinzolamide E Timololo EG”, “Brinzolamide E Timololo Mylan”, “Buccolam”, “Caravel”, “Carvedilolo Accord”, “Carvedilolo Almus”, “Carvedilolo Alter”, “Carvedilolo Aurobindo”, “Carvedilolo DOC Generici”, “Carvedilolo EG”, “Carvedilolo Hexal”, “Carvedilolo Mylan Generics”, “Carvedilolo Pensa”, “Carvedilolo Ratiopharm”, “Carvedilolo Sandoz”, “Carvedilolo Sun”, “Carvedilolo Tecnigen”, “Carvedilolo Zentiva”, “Carvipress”, “Clamodin”, “Claritrol”, “Claritromicina Accord”, “Claritromicina Almus”, “Claritromicina Altan”, “Claritromicina Alter”, “Claritromicina DOC Generici”, “Claritromicina EG”, “Claritromicina EG Stada”, “Claritromicina HCS”, “Claritromicina Hexal”, “Claritromicina Hikma”, “Claritromicina Mylan Generics”, “Claritromicina Pensa”, “Claritromicina Sandoz”, “Claritromicina Sandoz GmbH - Granulato”, “Claritromicina Sun”, “Claritromicina Sun Pharma - Compresse Rivestite”, “Claritromicina Teva”, “Claritromicina Zentiva”, “Clarmac”, “Clortanol”, “Colchicina Lirca”, “Colver”, “Combigan”, “Cordarone - Compressa”, “Cordarone - Soluzione (uso Interno)”, “Cordiax”, “Corlentor”, “Cosopt - Collirio”, “Cosyrel - Compresse Rivestite”, “Curcix”, “Cusimolol”, “Dantrium”, “Dificlir”, “Dilatrend”, “Dortoz”, “Dorzamox”, “Dorzolamide + Timololo Aurobindo”, “Dorzolamide + Timololo EG”, “Dorzolamide + Timololo Mylan Generics”, “Dorzolamide + Timololo Pensa”, “Dorzolamide E Timololo Sandoz”, “Dorzolamide + Timololo Zentiva”, “Droplacomb”, “Droptimol”, “Duotrav”, “Ecbirio”, “Equiton”, “Eritromicina Idi - Crema, Soluzione”, “Eritromicina Idi - Gel”, “Eritromicina Lattobionato Fisiopharma”, “Esmocard”, “Esmololo Cloridrato Hikma”, “Eudigox”, “Eupres”, “Evotaz”, “Eyroobi”, “Fixapost”, “Ganfort - Collirio”, “Gilenya”, “Hemangiol”, “Ialutim”, “Igroseles”, “Imbruvica - Capsula”, “Imbruvica - Compresse Rivestite”, “Imolast”, “Inderal”, “Ipnovel”, “Ivabradina Accord”, “Ivabradina Aristo”, “Ivabradina Aurobindo”, “Ivabradina Doc Generici”, “Ivabradina EG”, “Ivabradina Krka”, “Ivabradina Mylan Pharma”, “Ivabradina Teva Italia”, “Ivabradina Zentiva”, “Kerlon”, “Klacid - Compresse Rivestite, Granulato”, “Klacid - Granulato”, “Klacid - Polvere”, “Klacid Rm”, “Kloreniss”, “Kruklar”, “Labetalolo S.A.L.F.”, “Lanoxin”, “Latafix”, “Latanoprost + Timololo Aurobindo Italia”, “Latanoprost + Timololo EG”, “Latanoprost + Timololo Teva Italia”, “Latanoprost + Timololo Zentiva”, “Latatim”, “Lauromicina”, “Lobidiur - Compresse Rivestite”, “Lobivon”, “Locard”, “Lodoz”, “Lojuxta”, “Lopresor”, “Loyada”, “Macladin - Compresse Rivestite”, “Macladin - Compresse Rivestite, Granulato”, “Macladin - Granulato”, “Macladin - Polvere”, “Mayzent”, “Metoprololo Accord”, “Metoprololo Aurobindo”, “Metoprololo DOC Generici”, “Metoprololo EG - Compressa A Rilascio Modificato”, “Metoprololo EG - Compressa”, “Metoprololo Hexal”, “Midazolam Accord Healthcare”, “Midazolam B. Braun - Soluzione (uso Interno)”, “Midazolam Bioindustria L.I.M.”, “Midazolam Hameln Pharmaceuticals”, “Midazolam Ibi”, “Midazolam Kalceks”, “Naegoti”, “Nebicard”, “Nebilox”, “Nebiscon”, “Nebivololo ABC”, “Nebivololo Alter”, “Nebivololo Aurobindo Italia”, “Nebivololo DOC”, “Nebivololo EG”, “Nebivololo E Idroclorotiazide Accord”, “Nebivololo E Idroclorotiazide Doc Generici”, “Nebivololo E Idroclorotiazide EG”, “Nebivololo E Idroclorotiazide Mylan”, “Nebivololo E Idroclorotiazide Sandoz”, “Nebivololo E Idroclorotiazide Teva Italia”, “Nebivololo KRKA”, “Nebivololo Mylan Italia”, “Nebivololo Pensa”, “Nebivololo Sandoz”, “Nebivololo Tecnigen”, “Nebivololo Teva Italia”, “Nebivololo Zentiva”, “Nervaxon”, “Nivolon”, “Nobistar”, “Nobizide - Compresse Rivestite”, “Normopress”, “Omeria”, “Omkipo”, “Procoralan”, “Rafanix”, “Reagila”, “Reyataz - Capsula”, “Rifadin”, “Rifater”, “Rifinah”, “Rifocin”, “Rytmobeta”, “Sectral”, “Seles Beta”, “Seloken - Compressa A Rilascio Modificato”, “Seloken - Compressa”, “Seloken - Soluzione (uso Interno)”, “Silodosina Aristo”, “Silodosina Aurobindo”, “Silodosina Doc”, “Silodosina EG”, “Silodosina Krka”, “Silodosina Mylan”, “Silodosina Sandoz”, “Silodosina Teva”, “Silodosina Zentiva”, “Silodyx - Capsula”, “Sirturo”, “Soriclar”, “Sotalex”, “Sotalolo Hexal”, “Sotalolo Mylan Generics”, “Sotalolo Teva”, “Talentum”, “Tanof”, “Target”, “Telzir”, “Tenomax”, “Tenoretic - Compressa”, “Tenormin”, “Tensiblock”, “Tidocomb”, “Timod”, “Timogel”, “Timolabak”, “Timololo Omnivision”, “Timoptol”, “Timoptol XE”, “Trandate”, “Travofix”, “Travoprost E Timololo EG”, “Travoprost E Timololo Mylan”, “Travoprost E Timololo Zentiva”, “Urorec - Capsula”, “Veclam - Compresse Rivestite”, “Veclam - Compresse Rivestite, Granulato”, “Veclam - Granulato”, “Veclam - Polvere”, “Visken”, “Visublend”, “Votrient”, “Xalacom”, “Zineryt”, “Zitodor”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non sono disponibili dati adeguati e ben controllati in donne gravide. Verapamil attraversa la barriera placentare ed è stato ritrovato nel cordone ombelicale. Poiché gli studi sulla riproduzione nell'animale non sono sempre in grado di far prevedere la risposta nell'uomo, verapamil deve essere usato durante la gravidanza solo se strettamente necessario (vedere il paragrafo 5.3).
    Allattamento
    Il Verapamil Cloridrato e i suoi metaboliti sono escreti nel latte materno. Dati limitati relativamente alla somministrazione orale hanno dimostrato che la dose di verapamil che attraverso il latte viene ingerita dal lattante è bassa (0,1-1% della dose orale assunta dalla madre). Tuttavia non può essere escluso un rischio per i neonati/lattanti. A causa della gravità dei potenziali effetti indesiderati nel lattante, verapamil deve essere somministrato alla donna durante l'allattamento solo nel caso in cui lo si ritenga indispensabile al benessere della madre.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    A causa dell'effetto antipertensivo, dipendente dalla risposta individuale, verapamil può influenzare la capacità di reagire fino al punto di compromettere la capacità di guidare veicoli, di usare macchinari o di lavorare in condizioni pericolose. Ciò si verifica per lo più all'inizio della terapia, quando la dose viene incrementata, quando si cambia trattamento passando da un farmaco diverso a verapamil ed assumendo alcool in concomitanza. Verapamil può aumentare i livelli ematici di alcool e rallentare la sua eliminazione. Pertanto, gli effetti dell'alcool possono essere potenziati.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Verapamil EG
    Le reazioni avverse riportate di seguito si riferiscono a somministrazioni di verapamil in studi clinici, di sorveglianza post-marketing o in sperimentazioni cliniche di fase IV e sono di seguito elencate per classificazione sistemica organica. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100); raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000) e non nota (che non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Le reazioni avverse più comunemente riportate sono state cefalea, vertigini, disturbi gastrointestinali: nausea, costipazione e dolore addominale così come bradicardia, tachicardia, palpitazioni, ipotensione, vampate, edema periferico e fatica.
    Tabella: Reazioni avverse riportate con somministrazione di verapamil in studi clinici e in attività di sorveglianza post-marketing 

    Classificazione sistemica organica
    Comune
    Non comune
    Raro
    Non nota
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
     
    Ipersensibilità
    Patologie del sistema nervoso
    Capogiro, mal di testa
     
    Parestesia, tremore
    Disturbi extrapiramidali, paralisi (tetraparesi)1, convulsioni
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
     
     
    Iperkaliemia
    Patologie psichiatriche
     
     
    Sonnolenza
     
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
     
     
    Tinnito
    Vertigine
    Patologie cardiache
    Bradicardia
    Palpitazioni, tachicardia
     
    Blocco atrioventricolare (1°, 2°, 3°), insufficienza cardiaca, arresto sinusale, bradicardia sinusale, asistolia
    Patologie vascolari
    Vampate, Ipotensione
     
     
     
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
     
     
    Broncospasmo, dispnea
    Patologie gastrointestinali
    Costipazione, nausea
    Dolore addominale
    Vomito
    Disagio addominale, iperplasia gengivale, ileo
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
     
    Iperidrosi
    Angioedema, Sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, alopecia, rash cutaneo, prurito, porpora, rash maculopapulare, orticaria
    Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo
     
     
     
    Artralgia, debolezza muscolare, mialgia
    Patologie renali ed urinarie
     
     
     
    Insufficienza renale
    Patologie del sistema riproduttivo e della mammella
     
     
     
    Disfunzione erettile, galattorrea, ginecomastia
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Edema periferico
    Affaticamento
     
     
    Esami diagnostici
     
     
     
    Innalzamento dei livelli di prolattina, innalzamento degli enzimi epatici
    Patologie endocrine
     
     
     
    Tolleranza al glucosio alterata

    1 Nell'esperienza post-marketing è stato riportato un caso di paralisi (tetraparesi) associato alla co-somministrazione di verapamil e colchicina. Ciò può essere stato causato dal fatto che la colchicina attraversa la barriera emato-encefalica a causa dell'inibizione del CYP3A4 e della P-gp da parte del verapamil. L'uso combinato di verapamil e colchicina non è raccomandato. Vedere il paragrafo 4.5 “Interazioni con altri medicinali e altre forme d'interazione“.
    Nella sperimentazione clinica relativa al controllo della risposta ventricolare in pazienti digitalizzati che avevano fibrillazione o flutter atriali, una frequenza ventricolare inferiore a 50 battiti/min a riposo si è verificata nel 15% dei pazienti ed ipotensione asintomatica nel 5% dei pazienti.
    Trattamento di effetti indesiderati cardiovascolari acuti
    La frequenza di effetti indesiderati cardiovascolari che richiedano una terapia è rara; quindi l'esperienza con il loro trattamento è limitata. Ogni volta che si verificano una ipotensione grave o un blocco AV completo dopo somministrazione orale di verapamil, bisogna applicare immediatamente le misure d'urgenza appropriate, per esempio somministrazione endovenosa di isoproterenolo, norepinefrina, atropina (tutti alle dosi abituali) o gluconato di calcio (soluzione al 10%). Se è necessario un ulteriore sostegno, si possono somministrare farmaci inotropi (dopamina o dobutamina). Il trattamento e la dose devono dipendere dalla gravità e dalla situazione clinica nonché dal giudizio e dall'esperienza del medico.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Verapamil EG
    Sintomi
    Ipotensione, bradicardia fino a blocco AV di grado elevato ed arresto sinusale, iperglicemia, apatia, acidosi metabolica, sindrome da distress respiratorio acuto. In seguito ad overdose si sono verificati decessi.
    Trattamento
    Il trattamento del sovradosaggio deve essere di sostegno e individualizzato. La stimolazione beta-adrenergica e/o la somministrazione parenterale di soluzioni di calcio (cloruro di calcio) e l'irrigazione intestinale possono aumentare il flusso di ioni calcio attraverso i canali lenti e questi metodi sono stati usati con successo nel trattamento di un sovradosaggio volontario con verapamil.
    Reazioni ipotensive clinicamente significative o blocco AV di grado elevato devono essere trattati rispettivamente con vasopressori o "pacing" cardiaco. L'asistolia deve essere trattata con le misure consuete, fra cui l'uso di una stimolazione beta adrenergica (cioè isoproterenolo cloridrato), altri agenti vasopressori o la rianimazione cardiopolmonare.
    A causa del ritardato assorbimento dei prodotti a rilascio modificato, alcuni pazienti potrebbero richiedere ulteriore osservazione ed ospedalizzazione per un periodo superiore alle 48 ore.
    Verapamil non può essere eliminato tramite emodialisi.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Verapamil EG a base di Verapamil Cloridrato sono: Isoptin - Compressa A Rilascio Modificato, Compresse Rivestite, Verapamil DOC Generici, Verapamil Hexal

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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