Carvipress è un farmaco a base del principio attivo
Carvedilolo, appartenente alla categoria degli
Betabloccanti e nello specifico
Bloccanti dei recettori alfa- e beta-adrenergici. E' commercializzato in Italia dall'azienda
Visufarma S.p.A..
Carvipress può essere prescritto con
Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.
Carvipress 25 mg 30 compresse divisibili
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Visufarma S.p.A.Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
Classe: A
Principio attivo: CarvediloloGruppo terapeutico: Betabloccanti
Forma farmaceutica: compressa divisibile
Trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale.
Carvedilolo è indicato per il trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale. Può essere usato da solo o in associazione con altri antiipertensivi, specialmente con i diuretici tiazidici.
Trattamento dell'angina pectoris.
Trattamento dello scompenso cardiaco.
Le compresse devono essere assunte con una sufficiente quantità di liquido.
Non è necessario assumere le compresse con i pasti; tuttavia, nei pazienti affetti da scompenso cardiaco,
Carvedilolo dovrebbe essere somministrato in concomitanza dei pasti per rallentare l'assorbimento e ridurre l'incidenza di effetti posturali quali l'ipotensione ortostatica.
Trattamento dell'ipertensione arteriosa essenziale
Adulti: il dosaggio consigliato per l'inizio della terapia è di 12,5 mg una volta al giorno per i primi due giorni. Successivamente, il dosaggio raccomandato è di 25 mg una volta al giorno. Se necessario il dosaggio può essere gradualmente aumentato ad intervalli non inferiori alle due settimane, fino al raggiungimento della dose massima consigliata di 50 mg al giorno da assumersi in un'unica somministrazione o frazionata in 25 mg due volte al giorno.
Anziani: la dose raccomandata per l'inizio della terapia è di 12,5 mg una volta al giorno. Tale dosaggio ha permesso di ottenere un adeguato controllo dei valori pressori in una parte dei pazienti. Se la risposta dovesse essere inadeguata, il dosaggio potrà essere aumentato ad intervalli non inferiori alle due settimane fino al raggiungimento della dose massima consigliata di 50 mg, da assumersi frazionata in 25 mg due volte al giorno.
Trattamento dell'angina pectoris
Adulti: il dosaggio raccomandato per l'inizio della terapia è di 12,5 mg due volte al giorno per i primi due giorni. Successivamente, il dosaggio consigliato è di 25 mg due volte al giorno.
Si raccomanda di non superare tale posologia.
Anziani: la dose raccomandata per l'inizio della terapia è di 12,5 mg due volte al giorno. Successivamente la dose può essere aumentata, dopo un intervallo di almeno due giorni, a 25 mg due volte al giorno (dose massima da non superare).
Trattamento dello scompenso cardiaco
IL DOSAGGIO DEVE ESSERE PERSONALIZZATO ED IL PAZIENTE DEVE ESSERE ATTENTAMENTE SEGUITO DAL MEDICO DURANTE TUTTO IL PERIODO NECESSARIO PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL DOSAGGIO ADEGUATO.
I pazienti devono sempre essere stabili dal punto di vista clinico e per i pazienti in trattamento con digitale, diuretici e ACE-inibitori, il dosaggio di tali farmaci dovrebbe essere stabilizzato prima di iniziare il trattamento con
Carvedilolo.
La dose raccomandata per l'inizio della terapia è di 3,125 mg due volte al giorno almeno per due settimane. Se tale dosaggio è ben tollerato, la posologia può essere in seguito aumentata, ad intervalli non inferiori alle due settimane, e portata prima a 6,25 mg due volte al giorno, poi a 12,5 mg due volte al giorno ed infine a 25 mg due volte al giorno. Il dosaggio dovrebbe essere aumentato fino alla dose più alta tollerata dal paziente.
La dose massima raccomandata è di 25 mg due volte al giorno in tutti i pazienti con scompenso cardiaco severo e nei pazienti con scompenso cardiaco lieve o moderato con peso corporeo inferiore a 85 kg. In pazienti con scompenso cardiaco lieve o moderato con peso corporeo superiore a 85 kg la dose massima raccomandata è di 50 mg due volte al giorno.
Prima di ogni aumento del dosaggio, il paziente dovrebbe essere esaminato dal medico per accertare eventuali segni di peggioramento dell'insufficienza cardiaca o di vasodilatazione. Un temporaneo peggioramento dell'insufficienza cardiaca o la ritenzione idrica dovrebbero essere trattati con un aumento del dosaggio dei diuretici, sebbene occasionalmente possa essere necessario diminuire la dose di
Carvedilolo o sospenderne temporaneamente l'assunzione.
Nell'eventualità in cui il trattamento con
Carvedilolo venga interrotto per più di due settimane, la terapia dovrà essere nuovamente iniziata con l'assunzione di 3,125 mg due volte al giorno e successivamente la posologia dovrà essere aumentata tenendo conto delle precedenti raccomandazioni.
I sintomi di vasodilatazione possono essere inizialmente trattati con una riduzione del dosaggio dei diuretici. Se i sintomi persistono la dose di ACE-inibitore (se usato) può essere diminuita e, se ritenuto necessario, si potrà successivamente effettuare una riduzione del dosaggio di
Carvedilolo. In tali circostanze, la dose di
Carvedilolo non dovrebbe essere aumentata fino a quando i sintomi di peggioramento dell'insufficienza cardiaca o di vasodilatazione non siano stati stabilizzati.
La tollerabilità e l'efficacia di
Carvedilolo in pazienti al di sotto dei 18 anni di età non sono state stabilite.
Ipersensibilità al carvedilolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
Insufficienza cardiaca instabile/scompensata
Disfunzione epatica clinicamente manifesta
Blocco atrio-ventricolare di 2° e 3° grado (a meno che sia stato posto un peacemaker permanente)
Bradicardia grave (< 50 bpm)
Malattia del nodo del seno (compreso blocco seno-atriale)
Ipotensione grave (pressione sistolica <85 mmHg)
Shock cardiogeno
Precedenti di broncospasmo o asma
Scompenso cardiaco in Classe IV NYHA (classificazione della “New York Heart Association“) non rispondente a terapia standard che richieda terapia con inotropi per via endovenosa.
Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) con componente broncospastica.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Interazioni farmacocinetiche
Carvedilolo è un substrato nonché un inibitore della Glicoproteina P. Pertanto la biodisponibilità di tutti quei farmaci trasportati dalla Glicoproteina P potrebbe essere aumentata in seguito alla somministrazione ...
Vedi la Scheda Tecnica del farmaco - RCP - completa: accedi al sito www.codifa.itInterazioni riportate su letteratura scientifica internazionalePrima di prendere
"Carvipress" insieme ad altri farmaci come
“Altiazem”,
“Angizem”,
“Diladel”,
“Diltiazem DOC Generici”,
“Diltiazem EG”,
“Diltiazem Mylan Generics”,
“Diltiazem Ratiopharm”,
“Diltiazem Sandoz”,
“Dilzene”,
“Isoptin - Compressa A Rilascio Modificato, Compressa Rivestita, Compresse Rivestite”,
“Isoptin - Soluzione (uso Interno)”,
“Tildiem”,
“Verapamil DOC Generici”,
“Verapamil EG”,
“Verapamil Hexal”,
“Votrient”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Assumere Carvipress durante la gravidanza e l'allattamento
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non sono stati effettuati studi per determinare gli effetti del
Carvedilolo sulla idoneità dei pazienti a guidare o a operare su macchinari.
A causa delle diverse reazioni individuali variabili da un soggetto all'altro (es. capogiri, stanchezza), la capacità di guidare, di utilizzare macchinari o di lavorare senza un solido sostegno può essere compromessa. Ciò vale in particolare all'inizio del trattamento, dopo aumenti di dose, col cambiamento del medicinale e in combinazione con alcol.
Sintomi e segni
In caso di sovradosaggio si possono verificare grave ipotensione, bradicardia, insufficienza cardiaca, shock cardiogeno ed arresto cardiaco. Si possono, inoltre, presentare problemi respiratori, broncospasmo, vomito, alterazioni della coscienza e crisi convulsive generalizzate.
Trattamento
In aggiunta ai normali protocolli di intervento, i parametri vitali devono essere monitorati e corretti, se necessario, in condizioni di terapia intensiva.
L'atropina (da 0,5 a 2 mg e.v) può essere utilizzata in caso di eccessiva bradicardia mentre, per sostenere la funzione ventricolare, si raccomanda glucagone per via endovenosa (inizialmente da 1 a 10 mg e.v., poi da 2 a 5 mg/h per infusione a lungo termine) o simpaticomimetici da somministrare in funzione del peso corporeo e dell'effetto ottenuto (dobutamina, isoprenalina, orciprenalina o adrenalina).
Se è richiesto un effetto inotropo positivo, si devono prendere in considerazione gli inibitori della fosfodiesterasi (PDE).
Se la vasodilatazione periferica domina il profilo di intossicazione si devono somministrare norfenefrina o noradrenalina monitorando continuamente la circolazione.
In caso di bradicardia resistente alla terapia farmacologica, si deve iniziare un trattamento con pace-maker.
In caso di broncospasmo, devono essere somministrati medicinali beta-simpaticomimetici (per aerosol e via endovenosa) oppure aminofillina per via e-v. somministrata per iniezione o per infusione lenta.
In caso di crisi convulsive si raccomanda la somministrazione di diazepam o clonazepam per iniezione endovenosa lenta.
In caso di grave sovradosaggio con sintomi da shock, il trattamento di supporto deve essere continuato per un periodo di tempo sufficientemente lungo, ossia fino a quando le condizioni del paziente si sono stabilizzate, in considerazione di un prolungamento dell'emivita di eliminazione e della ridistribuzione di
Carvedilolo dai compartimenti più profondi.
La durata della terapia con antidoti è correlata all'entità del sovradosaggio; la terapia e le misure di sostegno dovrebbero essere continuate fino a quando il paziente non si sia stabilizzato.
In aggiunta ai normali protocolli di intervento, i parametri vitali devono essere monitorati e riportati nella norma, se necessario, in condizioni di terapia intensiva. Possono essere utilizzate le seguenti terapie di supporto:
Atropina: da 0,5 a 2 mg e.v. (in caso di eccessiva bradicardia)
Glucagone: inizialmente da 1 a 10 mg e.v., poi da 2 a 5 mg/h per infusione a lungo termine (per sostenere le funzioni cardiovascolari). Farmaci simpaticomimetici da somministrare in funzione del peso corporeo e dell'effetto ottenuto: dobutamina, isoprenalina, orciprenalina o adrenalina.
Nel caso in cui le manifestazioni prevalenti del sovradosaggio siano rappresentate da una vasodilatazione periferica si dovrebbero somministrare norfenefrina o adrenalina sotto costante monitoraggio delle condizioni del sistema circolatorio.
In caso di bradicardia resistente alla terapia farmacologica, dovrebbe essere iniziato un trattamento con pace-maker. In caso di broncospasmo, dovrebbero essere somministrati farmaci beta-simpaticomimetici (per aerosol o, se non efficaci, anche per via e.v.) o aminofillina e.v.. In caso di convulsioni, è raccomandata la somministrazione lenta per via e.v. di Diazepam o Clonazepam.
Nota:
In caso di grave intossicazione con sintomi di shock, il trattamento di supporto con gli antidoti deve essere continuato per un periodo di tempo sufficientemente lungo, in considerazione della prolungata emivita di eliminazione e del rilascio di
Carvedilolo dai compartimenti tissutali. La durata della terapia con antidoti è correlata all'entità del sovradosaggio; la terapia e le misure di sostegno dovrebbero essere continuate fino a quando il paziente non si sia stabilizzato.
Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: bloccanti dei recettori alfa e beta-adrenergici, codice ATC: C07AG02.
Carvedilolo è un beta-bloccante non selettivo che esplica attività vasodilatante mediata principalmente attraverso un blocco selettivo dei recettori alfa1-adrenergici,
...
Proprietà farmacocinetiche
La biodisponibilità assoluta di
Carvedilolo nell'uomo è circa del 25%. Il picco plasmatico viene raggiunto circa 1 ora dopo somministrazione orale. Esiste una relazione lineare tra dose e concentrazione nel ...
Dati preclinici di sicurezza
Negli studi di cancerogenesi effettuati nel ratto e nel topo utilizzando, rispettivamente, dosaggi fino a 75 mg/kg/die e 200 mg/kg/die (da 38 a 100 volte la massima dose raccomandata nell'uomo), ...
Compresse da 3,125 mg:
saccarosio, lattosio monoidrato, polivinilpirrolidone, silice colloidale anidra, crospovidone, magnesio stearato, ferro ossido rosso.
Compresse da 6,25 mg:
saccarosio, lattosio monoidrato, polivinilpirrolidone, silice colloidale anidra, crospovidone, magnesio
I farmaci equivalenti di
Carvipress a base di
Carvedilolo sono:
Caravel, Carvedilolo Accord, Carvedilolo Almus, Carvedilolo Alter, Carvedilolo Aurobindo, Carvedilolo DOC Generici, Carvedilolo EG, Carvedilolo Hexal, Carvedilolo Mylan Generics, Carvedilolo Pensa, Carvedilolo Ratiopharm, Carvedilolo Sandoz, Carvedilolo Sun, Carvedilolo Tecnigen, Carvedilolo Zentiva, Colver, Curcix, Dilatrend, Locard, Omeria