Lercanidipina Ratiopharm Italia

    Ultimo aggiornamento: 19/09/2022

    Cos'è Lercanidipina Ratiopharm Italia?

    Lercanidipina Ratiopharm Italia è un farmaco a base del principio attivo Lercanidipina Cloridrato, appartenente alla categoria degli Calcioantagonisti e nello specifico Derivati diidropiridinici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Teva Italia S.r.l. - Sede legale.

    Lercanidipina Ratiopharm Italia può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Lercanidipina ratiopharm Italia 10 mg 28 compresse rivestite con film
    Lercanidipina ratiopharm Italia 20 mg 28 compresse rivestite con film

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Teva B.V.
    Concessionario: Teva Italia S.r.l. - Sede legale
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Lercanidipina Cloridrato
    Gruppo terapeutico: Calcioantagonisti
    ATC: C08CA13 - Lercanidipina
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


    Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it

    Indicazioni

    Perché si usa Lercanidipina Ratiopharm Italia? A cosa serve?
    Lercanidipina ratiopharm Italia è indicata negli adulti per il trattamento dell'ipertensione essenziale da lieve a moderata.

    Posologia

    Come usare Lercanidipina Ratiopharm Italia: Posologia
    Posologia
    Il dosaggio raccomandato è di 10 mg per via orale una volta al giorno almeno 15 minuti prima dei pasti; la dose può essere aumentata a 20 mg in funzione della risposta individuale del paziente.
    La titolazione della dose deve essere graduale, poiché il massimo effetto antipertensivo può manifestarsi dopo circa 2 settimane.
    Alcuni pazienti, non adeguatamente controllati con un singolo farmaco antipertensivo, possono trarre beneficio dall'associazione della lercanidipina alla terapia con un farmaco beta-bloccante (atenololo), un diuretico (idroclorotiazide) o un inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina (captopril o enalapril).
    Poiché la curva dose-risposta è ripida e presenta un plateau a dosi comprese tra 20 e 30 mg, è improbabile che dosi più elevate inducano una maggiore efficacia; per contro, può verificarsi un aumento degli effetti indesiderati.
    Anziani
    Sebbene i dati farmacocinetici e l'esperienza clinica non suggeriscano la necessita di una correzione della posologia giornaliera, la terapia negli anziani deve essere iniziata con particolare cautela.
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di lercanidipina nei bambini fino a 18 anni non sono state stabilite.
    Non ci sono dati disponibili.
    Danno renale o compromissione epatica
    È necessario prestare particolare cautela quando si inzia il trattamento in pazienti con disfunzione renale o epatica da lieve a moderata. Sebbene sia possibile che questi sottogruppi tollerino la dose abituale giornaliera raccomandata, l'aumento della dose giornaliera a 20 mg deve essere valutato con attenzione. Nei pazienti con compromissione epatica l'effetto antipertensivo risulta elevato e, quindi, è necessario prendere in considerazione un aggiustamento del dosaggio.
    Il trattamento con lercanidipina è controindicato nei pazienti con compromissione epatica grave e nei pazienti con compromissione renale grave (velocità di filtrazione glomerulare < 30 ml/min) inclusi i pazienti sottoposti a dialisi (vedi paragrafo 4.3 e 4.4).
    Modo di somministrazione
    Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale:
    - Il trattamento deve essere somministrato preferibilmente al mattino almeno 15 minuti prima della colazione.
    - Questo prodotto non deve essere somministrato con pompelmo o succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.3 e 4.5)

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Lercanidipina Ratiopharm Italia
    • Ipersensibilità al principio attivo, ad una qualsiasi diidropiridina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • Ostruzione all'eiezione ventricolare sinistra.
    • Insufficienza cardiaca congestizia non trattata.Angina pectoris instabile o recente (da meno di un mese) infarto cardiaco.
    • Compromissione epatica di grado severo.
    • Compromissione renale di grado severo (GFR< 30mL/min), inclusi i pazienti sottoposti a dialisi.
    • Trattamento concomitante con:
      • potenti inibitori dell'enzima CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5),
      • ciclosporina (vedere paragrafo 4.5),
      • pompelmo o succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.5).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Lercanidipina Ratiopharm Italia
    Sindrome da disfunzione del nodo del seno
    La lercanidipina deve essere somministrata con cautela in pazienti con sindrome da disfunzione del nodo del seno ( senza un pacemaker).
    Disfunzione ventricolare sinistra
    Sebbene studi controllati di emodinamica non abbiano dimostrato alcuna compromissione della funzione ventricolare, è richiesta cautela nei pazienti con disfunzione ventricolare sinistra.
    Ischemia cardiaca
    È stato suggerito che alcune diidropiridine a breve durata d'azione possano essere associate ad un incremento del rischio cardiovascolare in pazienti affetti da ischemia cardiaca. Sebbene la lercanidipina sia un farmaco a lunga durata d'azione, in tali pazienti è richiesta cautela.
    Alcune diidropiridine possono raramente provocare dolore precordiale o angina pectoris. Molto raramente può verificarsi un aumento della frequenza, della durata o della gravità di questi episodi acuti nei pazienti con angina pectoris pre-esistente. Sono stati osservati casi isolati di infarto miocardico (vedere paragrafo 4.8).
    Compromissione renale e epatica
    È necessaria particolare cautela quando si inizia il trattamento di pazienti con compromissione renale da lieve a moderata. Anche se l'abituale posologia giornaliera raccomandata di 10 mg al giorno è risultata ben tollerata, l'aumento della dose giornaliera a 20 mg deve essere valutato con attenzione. Poiché nei pazienti con compromissione epatica l'effetto antipertensivo può risultare potenziato, in questa popolazione deve essere preso in considerazione un aggiustamento del dosaggio.
    L'uso della lercanidipina è controindicato in pazienti con compromissione epatica grave e nei pazienti con compromissione renale (velocità di filtrazione glomerulare < 30 ml/min), inclusi i pazienti sottoposti ad emodialisi (vedere paragrafi 4.2 e 4.3).
    Dialisi peritoneale
    La lercanidipina è stata associata allo sviluppo di un fluido peritoneale torbido in pazienti sottoposti a dialisi peritoneale. La torbidità è dovuta ad una maggiore concentrazione di trigliceridi nel fluido peritoneale. Sebbene il meccanismo sia sconosciuto, la torbidità tende a risolversi subito dopo la sospensione della lercanidipina. Si tratta di un'associazione importante da riconoscere in quanto il fluido peritoneale torbido può essere confuso per una peritonite infettiva con conseguente non necessaria ospedalizzazione e terapia antibiotica empirica.
    Induttori del CYP3A4
    Induttori del CYP3A4, come gli anticonvulsivanti (per es. fenitoina, carbamazepina), e la rifampicina possono ridurre i livelli plasmatici della lercanidipina e, quindi, l'efficacia della lercanidipina può risultare inferiore a quella attesa (vedere paragrafo 4.5).
    Alcool
    L'assunzione di alcool deve essere evitata, in quanto può potenziare l'effetto vasodilatatore dei farmaci antipertensivi (vedere paragrafo 4.5).
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia della lercanidipina non sono state dimostrate nei bambini.
    Eccipienti
    Sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente “senza sodio“.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Lercanidipina Ratiopharm Italia
    Controindicazioni per l'uso concomitante
    Inibitori dei CYP3A4
    La lercanidipina viene metabolizzata dall'enzima CYP3A4 e, pertanto, gli inibitori del CYP3A4 somministrati contemporaneamente possono interagire con il metabolismo e l'eliminazione della lercanidipina. Uno studio di interazione con chetoconazolo, un potente inibitore del CYP3A4, ha mostrato un considerevole aumento dei livelli plasmatici di lercanidipina (un aumento di 15 volte dell'AUC e di 8 volte della Cmax per l'eutomero S-lercanidipina).
    Si deve evitare la somministrazione concomitante della lercanidipina con inibitori del CYP3A4 (per es. chetoconazolo, itraconazolo, ritonavir, eritromicina, troleandomicina, claritromicina) (vedere paragrafo 4.3).
    Ciclosporina
    La ciclosporina e la lercanidipina non devono essere somministrate insieme (vedere paragrafo 4.3).
    In seguito a somministrazione concomitante di lercanidipina e ciclosporina è stato osservato un aumento dei livelli plasmatici di entrambi i principi attivi. Uno studio condotto su giovani volontari sani ha dimostrato che, quando la ciclosporina veniva somministrata 3 ore dopo l'assunzione di lercanidipina, i livelli plasmatici di lercanidipina non cambiavano, mentre l'AUC della ciclosporina aumentava del 27%. Tuttavia, la co-somministrazione di lercanidipina e ciclosporina produceva un aumento di 3 volte dei livelli plasmatici di lercanidipina e un aumento del 21% dell'AUC della ciclosporina.
    Pompelmo o succo di pompelmo
    La lercanidipina non deve essere assunta con pompelmo o succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.3).
    Come per le altre diidropiridine, la lercanidipina è sensibile all'inibizione metabolica causata dal pompelmo o succo di pompelmo, con un conseguente aumento della sua disponibilità sistemica e un aumento del suo effetto ipotensivo.
    Uso concomitante non raccomandato
    Induttori del CYP3A4
    La somministrazione concomitante della lecarnidipina con induttori del CYP3A4 come i farmaci anticonvulsivanti (per es. fenitoina, fenobarbital e carbamazepina) e rifampicina deve essere effettuata con cautela, poiché l'effetto antipertensivo può essere ridotto; è inoltre opportuno monitorare con maggiore frequenza la pressione arteriosa (vedere paragrafo 4.4).
    Alcool
    Si deve evitare il consumo di alcool, poiché può potenziare l'effetto vasodilatatore dei medicinali antipertensivi (vedere paragrafo 4.4).
    Precauzioni incluso l'aggiustamento della dose
    Substrati del CYP3A4
    Cautela deve essere esercitata quando la lercanidipina viene prescritta in associazione ad altri substrati del CYP3A4, come terfenadina, astemizolo, farmaci antiaritmici di classe III come amiodarone, chinidina, sotalolo.
    Midazolam
    Quando somministrata alla dose di 20 mg in concomitanza con midazolam per via orale in volontari anziani, l'assorbimento della lercanidipina è aumentato (approssimativamente del 40%) e la tasso di assorbimento è diminuita (tmax è stato ritardato da 1,75 a 3 ore). Le concentrazioni di midazolam non sono state modificate.
    Metoprololo
    Dopo somministrazione di lercanidipina in associazione a metoprololo, un beta-bloccante eliminato principalmente dal fegato, la biodisponibilità del metoprololo è rimasta inalterata, mentre quella della lercanidipina si è ridotta del 50%. Questo effetto può essere ascritto alla riduzione del flusso sanguigno epatico causato dai beta-bloccanti e può pertanto verificarsi con altri medicinali di questa classe. Conseguentemente, la lercanidipina può essere somministrata con sicurezza con farmaci beta-bloccanti, anche se può essere necessaria una correzione della dose.
    Digossina
    In pazienti sottoposti a trattamento cronico con ß-metildigossina, la co-somministrazione di 20 mg di lercanidipina non ha comportato alcuna interazione farmacocinetica. Comunque è stato mostrato un aumento medio del 33% della Cmax della digossina, mentre l'AUC e la clearance renale non sono state significativamente modificate. È opportuno monitorare con attenzione i pazienti in trattamento concomitante con digossina per individuare eventuali segni di tossicità da digossina.
    Uso concomitante con altri farmaci
    Fluoxetina
    Uno studio di interazione con fluoxetina (un inibitore del CYP2D6 e del CYP3A4), condotto su volontari di età media pari a 65 ± 7 anni (media ± SD), non ha mostrato variazioni clinicamente rilevanti nella farmacocinetica della lercanidipina.
    Cimetidina
    I livelli plasmatici della lercanidipina non subiscono variazioni significative nei pazienti in trattamento concomitante con 800 mg/die di cimetidina, ma a dosi più elevate è necessaria cautela poiché la biodisponibilità e l'effetto ipotensivo della lercanidipina possono aumentare.
    Simvastatina
    In seguito alla co-somministrazione ripetuta di una dose di 20 mg di lercanidipina con 40 mg di simvastatina, l'AUC della lercanidipina non è stata significativamente modificata, mentre l'AUC della simvastatina è aumentata del 56% e quella del suo metabolita attivo β-idrossiacido del 28%. È poco probabile che questi cambiamenti siano di rilevanza clinica. Somministrando la lercanidipina al mattino e la simvastatina la sera, come indicato per questi medicinali, non sono previste interazioni.
    Diuretici e ACE inibitori
    La lercanidipina è stata somministrata in modo sicuro con diuretici e ACE inibitori.
    Altri medicinali che influenzano la pressione sanguigna
    Come per tutti i farmaci antipertensivi, si può osservare un aumento degli effetti ipotensivi quando la lercanidipina viene somministrata con altri farmaci che influenzano la pressione sanguigna, come ad esempio gli alfabloccanti per il trattamento dei sintomi urinari, antidepressivi triciclici, neurolettici. Al contrario, una riduzione dell'effetto ipotensivo può essere osservata con l'uso concomitante di corticosteroidi.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Lercanidipina Ratiopharm Italia" insieme ad altri farmaci come “Alozof”, “Aptivus”, “Atazanavir Accord”, “Atazanavir Krka”, “Atazanavir Mylan”, “Atazanavir Sandoz”, “Aurantin - Soluzione (uso Interno)”, “Aviflucox”, “Azonal”, “Canacid”, “Carbamazepina EG”, “Carbamazepina Zentiva”, “Clamodin”, “Claritrol”, “Claritromicina Accord”, “Claritromicina Almus”, “Claritromicina Altan”, “Claritromicina Alter”, “Claritromicina DOC Generici”, “Claritromicina EG - Compresse Rivestite”, “Claritromicina EG Stada”, “Claritromicina HCS”, “Claritromicina Hexal”, “Claritromicina Hikma”, “Claritromicina Mylan Generics”, “Claritromicina Pensa”, “Claritromicina Sandoz”, “Claritromicina Sandoz GmbH - Granulato”, “Claritromicina Sun”, “Claritromicina Sun Pharma - Compresse Rivestite”, “Claritromicina Teva”, “Claritromicina Zentiva”, “Clarmac”, “Crinozol”, “Daktarin - Crema”, “Daktarin Dermatologico”, “Daktarin - Gel”, “Darunavir Accord - Compresse Rivestite”, “Darunavir Aurobindo - Compresse Rivestite”, “Darunavir Dr. Reddy's - Compresse Rivestite”, “Darunavir EG - Compresse Rivestite”, “Darunavir KRKA - Compresse Rivestite”, “Darunavir Mylan - Compresse Rivestite”, “Darunavir Sandoz - Compresse Rivestite”, “Darunavir Tillomed - Compresse Rivestite”, “Darunavir Zentiva - Compresse Rivestite”, “Decoderm”, “Diflucan - Capsula”, “Diflucan - Polvere”, “Diflucan - Soluzione (uso Interno)”, “Dintoina”, “Dintoinale”, “Dizolo”, “Elazor”, “Eritromicina Idi - Crema, Soluzione”, “Eritromicina Idi - Gel”, “Eritromicina Lattobionato Fisiopharma”, “Evotaz”, “Fenitoina Hikma”, “Fluconazolo ABC”, “Fluconazolo Acord”, “Fluconazolo Almus”, “Fluconazolo Aurobindo”, “Fluconazolo B. Braun”, “Fluconazolo Bioindustria L.I.M.”, “Fluconazolo DOC Generici”, “Fluconazolo EG”, “Fluconazolo Galenica Senese”, “Fluconazolo Hexal”, “Fluconazolo Hikma”, “Fluconazolo Kabi”, “Fluconazolo Mylan”, “Fluconazolo Pensa”, “Fluconazolo Ratiopharm”, “Fluconazolo Sandoz”, “Fluconazolo Sun”, “Fluconazolo Zentiva”, “Flucostenol”, “Flukimex”, “Flumicon”, “Flumos”, “Fluores”, “Fungus”, “Gamibetal Complex”, “Gardenale”, “Gemiflux”, “Itraconazolo DOC Generici”, “Itraconazolo EG”, “Itraconazolo Mylan Generics”, “Itraconazolo Sandoz”, “Itraconazolo Teva”, “Itragerm”, “Kaletra - Compresse Rivestite”, “Kaletra - Soluzione”, “Ketoconazole HRA”, “Ketonova”, “Klacid - Compresse Rivestite, Granulato”, “Klacid - Granulato”, “Klacid - Polvere”, “Klacid Rm”, “Klaider”, “Kloreniss”, “Kruklar”, “Lauromicina”, “Lefunzol”, “Lopinavir E Ritonavir Mylan”, “Loramyc”, “Lucandiol”, “Luminale - Compressa”, “Macladin - Compresse Rivestite”, “Macladin - Compresse Rivestite, Granulato”, “Macladin - Granulato”, “Macladin - Polvere”, “Miconal - Crema”, “Miconal - Crema, Polvere”, “Miconal - Lavaggio/bagni”, “Miconal - Ovulo”, “Miconix”, “Micotef - Crema”, “Micotef - Crema, Ovulo”, “Micotef - Gel”, “Micotef - Soluzione”, “Mukes”, “Mysoline”, “Nizacol”, “Nizoblue”, “Nizoral - Crema”, “Nizoral - Shampoo”, “Noxafil - Compressa Gastroresistente”, “Noxafil - Sospensione”, “Posaconazolo AHCL”, “Posaconazolo EG”, “Posaconazolo EG STADA”, “Posaconazolo Fresenius Kabi”, “Posaconazolo Mylan Pharma”, “Posaconazolo Mylan”, “Posaconazolo Sandoz”, “Posaconazolo Teva”, “Posaconazolo Zentiva”, “Prezista - Compressa”, “Prezista - Sospensione”, “Prilagin - Crema, Emulsione”, “Prilagin - Crema”, “Reyataz - Capsula”, “Rezolsta”, “Rifadin”, “Rifater”, “Rifinah”, “Riflax”, “Rifocin”, “Soriclar”, “Spendor”, “Sporanox - Capsula”, “Sporanox - Soluzione”, “Symtuza”, “Tedim”, “Tegretol”, “Telzir - Compresse Rivestite”, “Telzir - Sospensione”, “Trazer”, “Triasporin - Capsula”, “Triasporin - Soluzione”, “Trimikos”, “Veclam - Compresse Rivestite”, “Veclam - Compresse Rivestite, Granulato”, “Veclam - Granulato”, “Veclam - Polvere”, “Vfend - Compresse Rivestite”, “Vfend - Polvere”, “Voriconazolo Accord”, “Voriconazolo Aristo”, “Voriconazolo Aurobindo”, “Voriconazolo Dr Reddy's”, “Voriconazolo Ibisqus”, “Voriconazolo Mylan”, “Voriconazolo Sandoz GMBH”, “Voriconazolo Sandoz”, “Voriconazolo Teva”, “Winch”, “Zamizol”, “Zerfun”, “Zineryt”, “Zoloder”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non ci sono dati sull'utilizzo della lecarnidipina in gravidanza. Studi effettuati negli animali non hanno evidenziato effetti teratogeni (vedere paragrafo 5.3), ma sono stati osservati con altri composti appartenenti alla classe delle diidropiridine. La lercanidipina non è raccomandata durante la gravidanza o nelle donne in età fertile che non utilizzino un efficace metodo anticoncezionale.
    Allattamento
    Non è noto se lercanidipina/metaboliti siano escreti nel latte umano. Un rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. La lercanidipina non deve essere usata durante l'allattamento.
    Fertilità
    Non sono disponibili dati clinici con la lercanidipina. In alcuni pazienti trattati con bloccanti dei canali sono stati riportate variazioni biochimiche reversibili nella testa degli spermatozoi, che potrebbero pregiudicare la fecondazione. A fronte di ripetute fecondazioni in-vitro non riuscite, e in mancanza di altre spiegazioni, è possibile attribuire la causa ai calcio-antagonisti.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    La lercanidipina altera lievemente la capacità del paziente di guidare veicoli o usare macchinari. Tuttavia, occorre prestare attenzione perché possono insorgere capogiro, astenia, affaticamento e, raramente, sonnolenza.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Lercanidipina Ratiopharm Italia
    Riassunto del profilo di sicurezza
    La sicurezza di lercanidipina alla dose di 10-20 mg una volta al giorno è stata valutata in studi clinici in doppio cieco, controllati verso placebo (con 1200 pazienti trattati con lercanidipina e 603 pazienti trattati con placebo) e in studi clinici a lungo termine controllati e non controllati su un totale di 3676 pazienti ipertesi trattati con lercanidipina.
    Le reazioni avverse più comunemente riportate negli studi clinici e nell'esperienza post-marketing sono: edema periferico, mal di testa, arrossamento, tachicardia e palpitazioni.
    Elenco tabulato delle reazioni avverse
    La tabella sotto riportata mostra l'incidenza delle reazioni avverse riportate in studi clinici e nell'esperienza post-marketing mondiale, con un nesso di causalità almeno possibile, raggruppate secondo la classificazione sistemica organica MedDRA e ordinate secondo la frequenza: molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1.000 a <1/100); raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non noto (non può essere stimato dai dati disponibili). All'interno di ciascun gruppo di frequenza le reazioni avverse osservate sono riportate in ordine di decrescente gravità.
    Classificazione sistemica secondo MedDRA
    Comune
    Non comune
    Raro
    Non nota
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
    Ipersensibilità
     
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea
     Capogiri
    Sonnolenza
    Sincope
     
    Patologie cardiache
    Tachicardia
    Palpitazioni
     
    Angina Pectoris
     
    Patologie vascolari
    Rossore
    Ipotensione
     
     
    Patologie gastrointestinali
     
    Nausea, dispepsia, dolore addominale
    Diarrea
    Vomito
    Ipertrofia gengivale1
     Effluente peritoneale torbido1
    Patologie epatobiliari
     
     
     
    Aumento della transaminasi sierica1
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Eruzione cutanea
    Prurito
    Orticaria
    Angioedema1
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
    Mialgia
     
     
    Patologie renali e urinarie
     
    Poliuria
    Pollachiuria
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     Edema Periferico
     Astenia
    Affaticamento
    Dolore toracico
     
    1Reazioni avverse da segnalazioni spontanee nell'esperienza post-marketing mondiale
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Negli studi clinici controllati con placebo l'incidenza di edema periferico è stata dello 0,9% con lercanidipina 10-20 mg e dello 0,83% con placebo. Questa frequenza ha raggiunto il 2% nella popolazione complessiva degli studi, compresi gli studi clinici a lungo termine.
    Alcune diidropiridine possono provocare raramente dolore precordiale o angina pectoris. Molto raramente può verificarsi un aumento della frequenza, della durata o della gravità di questi episodi acuti nei pazienti con angina pectoris pre-esistente. Possono essere osservati casi isolati di infarto miocardico.
    Non risultano effetti negativi della lercanidipina sulla glicemia o sulla lipemia.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Lercanidipina Ratiopharm Italia
    Nel corso dell'esperienza post-marketing di lecarnidipina, alcuni casi di sovradosaggio sono stati riportati con un intervallo che va da 30-40 mg fino a 800 mg, incluse le segnalazioni di tentativo di suicidio. 
    Sintomi
    Analogamente ad altre diidropiridine, il sovradosaggio di lecarnidipina causa un'eccessiva vasodilatazione periferica con ipotensione marcata e tachicardia riflessa. Comunque, a dosaggi molto elevati, la selettività periferica può essere persa, causando bradicardia e un effetto inotropo negativo. Le più comuni reazioni avverse associate ai casi di sovradosaggio sono state ipotensione, capogiro, mal di testa e palpitazioni.
    Trattamento
    L'ipotensione clinicamente significativa richiede un supporto cardiovascolare attivo, che include il monitoraggio frequente della funzione cardiaca e respiratoria, il sollevamento degli arti e l'attenzione al volume dei fluidi circolanti e alla produzione di urina.
    In considerazionne del prolungato effetto farmacologico della lercanidipina, è necessario monitorare per almeno 24 ore la funzione cardiovascolare del paziente.
    Dato che il prodotto ha un elevato legame proteico, la dialisi non è probabilmente efficace. I pazienti nei quali ci si aspetta un'intossicazione da moderata a grave devono essere tenuti in osservazione in ospedale.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore a 30 °C.
    Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


       © 2022 EDRA S.p.A. - P.iva 08056040960
      DPO - dpo@lswr.it