Triazolam Zentiva

    Ultimo aggiornamento: 08/03/2024

    Cos'è Triazolam Zentiva?

    Triazolam Zentiva è un farmaco a base del principio attivo Triazolam, appartenente alla categoria degli Ipnotici e sedativi benzodiazepinici e nello specifico Derivati benzodiazepinici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Zentiva Italia S.r.l..

    Triazolam Zentiva può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Triazolam Zentiva 0,125 mg 20 compresse
    Triazolam Zentiva 0,25 mg 20 compresse

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Zentiva Italia S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: C
    Principio attivo: Triazolam
    Gruppo terapeutico: Ipnotici e sedativi benzodiazepinici
    ATC: N05CD05 - Triazolam
    Forma farmaceutica: compressa


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    Indicazioni

    Perché si usa Triazolam Zentiva? A cosa serve?
    Trattamento a breve termine dell'insonnia.
    Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando l'insonnia è grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave disagio.

    Posologia

    Come usare Triazolam Zentiva: Posologia
    La durata del trattamento deve essere la più breve possibile.
    Generalmente tale durata varia da alcuni giorni a due settimane, fino ad un massimo di quattro settimane, compreso un periodo di sospensione graduale. Talvolta può rendersi necessario prolungare il periodo massimo di trattamento; in tal caso, è necessario rivalutare la condizione del paziente.
    Il trattamento deve essere iniziato con la dose consigliata più bassa.
    La dose massima non deve essere superata.
    Posologia
    Adulti: 0,125 - 0,25 mg.
    Anziani: 0,125 mg.
    Pazienti con funzionalità epatica e/o renale alterata: 0,125 mg.
    Il trattamento deve essere iniziato alla minima dose raccomandata.
    Modo di somministrazione
    Triazolam Zentiva va ingerito senza masticare con un po' di acqua o altro liquido prima di coricarsi.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Triazolam Zentiva
    Triazolam Zentiva è controindicato in pazienti con nota ipersensibilità alle benzodiazepine, al triazolam o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Triazolam Zentiva è controindicato anche in pazienti con miastenia grave, insufficienza respiratoria grave, sindrome da apnea durante il sonno, insufficienza epatica grave. É controindicata la somministrazione a bambini, durante la gravidanza e l'allattamento.
    La somministrazione contemporanea di triazolam con ketoconazolo, itraconazolo, nefazodone ed efavirenz è controindicata.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Triazolam Zentiva

    Cautela deve essere usata nel trattare pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata.

    Nei pazienti con compromissione della funzione respiratoria, sono stati riportati non frequentemente casi di depressione respiratoria e apnea (vedere paragrafo 4.3).

    Le benzodiazepine producono un effetto clinico potenziato quando somministrate contemporaneamente ad alcool o ad altre sostanze che deprimono il Sistema Nervoso Centrale. L'assunzione contemporanea con alcool è da evitare. Triazolam deve essere usato con cautela quanto associato a sostanze che deprimono il Sistema Nervoso Centrale (vedere paragrafo 4.5).

    Le benzodiazepine devono essere usate con estrema cautela in pazienti con precedenti di abuso di alcool o di droghe.

    Tolleranza
    Si può verificare una certa riduzione dell'efficacia degli effetti ipnotici delle benzodiazepine dopo un uso ripetuto per alcune settimane. 

    Dipendenza
    L'uso delle benzodiazepine può portare a dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Il rischio di dipendenza aumenta in funzione della dose e della durata del trattamento; è inoltre maggiore nei pazienti con precedenti di abuso di alcool o di droghe.

    Sintomi da astinenza: Nei casi in cui si sia sviluppata dipendenza, l'interruzione brusca del trattamento provocherà sintomi da astinenza, che possono includere: cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, agitazione, confusione e irritabilità.

    In casi gravi possono verificarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio alle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o attacchi epilettici.

    Insonnia da rimbalzo: Alla sospensione del trattamento può verificarsi insonnia da rimbalzo, una sindrome transitoria che consiste nella ricomparsa, in forma accentuata rispetto al basale, dei sintomi (insonnia) che avevano portato al trattamento con la benzodiazepina. Essa può essere accompagnata da altre reazioni quali cambiamenti d'umore, ansia e irrequietezza o disturbi del sonno. Poiché il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore in seguito ad un'interruzione brusca del trattamento, si raccomanda di diminuire gradualmente il dosaggio.

    Sebbene le benzodiazepine non siano farmaci depressogeni, esse potrebbero essere associate a depressione mentale, che potrebbe o no associarsi all'idea del suicidio o a tentativi di suicidio. Ciò può verificarsi in modo raro e imprevedibile. Pertanto triazolam deve essere usato con cautela e la quantità di farmaco prescritta a pazienti con segni e sintomi di disturbi depressivi o tendenze al suicidio deve essere limitata. 

    Durata del trattamento
    Triazolam deve principalmente essere usato per il trattamento occasionale a breve termine dell'insonnia, in genere sino a 7 – 10 giorni. L'uso per più di sue settimane richiede una completa rivalutazione del paziente.

    La durata del trattamento deve essere quanto più breve possibile (vedere anche il paragrafo 4.2), e non deve superare le quattro settimane, compreso il periodo di sospensione graduale. Talvolta può rendersi necessario prolungare il periodo massimo di trattamento; in tal caso, è necessario rivalutare in maniera più generale la situazione clinica del paziente.

    Può essere utile informare il paziente, all'inizio del trattamento, che questo sarà di durata limitata e spiegare esattamente come si dovrà ridurre progressivamente il dosaggio.
    Inoltre, è importante che il paziente sia a conoscenza della possibilità che si verifichino fenomeni di rimbalzo riducendo così al minimo l'ansia provocata da tali sintomi nel caso questi dovessero insorgere nella fase di sospensione del farmaco.

    É riportato in letteratura che, nel caso di benzodiazepine con una durata breve di azione, i fenomeni da astinenza possano manifestarsi nell'intervallo di un'assunzione tra una dose e l'altra, soprattutto a dosaggi elevati.

    Amnesia
    Le benzodiazepine possono provocare amnesia anterograda. Il più delle volte questo effetto si manifesta diverse ore dopo l'assunzione del farmaco. Per ridurre tale rischio, si dovrebbe accertare che i pazienti possano avere un periodo ininterrotto di sonno di 7-8 ore (vedere anche il paragrafo 4.8).

    Gruppi specifici di pazienti
    L'impiego di triazolam nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni non è raccomandato, non essendoci dati sufficienti sulla sicurezza ed efficacia d'uso.

    Deve essere usata cautela negli anziani e nei pazienti debilitati.

    Negli anziani e/o nei pazienti debilitati si raccomanda di iniziare il trattamento con triazolam alla dose di 0,125 mg, ciò al fine di ridurre la possibilità di sviluppare eccessiva sedazione, capogiri, o ridotta coordinazione. Negli altri adulti la dose raccomandata è di 0,25 mg (vedere paragrafo 4.2).

    Reazioni psichiatriche e paradosse
    É noto che durante l'uso di benzodiazepine si possono verificare reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delirio, allucinazioni, collera, incubi, psicosi, comportamento inappropriato e altri disturbi del comportamento. All'insorgere di questi effetti, l'uso del farmaco deve essere sospeso.
    La comparsa di tali reazioni è più frequente nei bambini e negli anziani.

    Eventi complessi correlati ai disturbi comportamentali del sonno, come ad esempio sonnolenza durante la guida (ovvero, quando si guida mentre non si è pienamente vigili dopo aver assunto un ipnotico-sedativo, con amnesia dell'evento) sono stati segnalati in pazienti che non erano pienamente vigili dopo aver assunto un ipnotico-sedativo, incluso il triazolam. Questi ed altri eventi complessi correlati ai disturbi comportamentali del sonno possono verificarsi con ipnotici sedativi, incluso il triazolam assunto da solo a dosi terapeutiche. Il consumo di alcool ed altre sostanze che deprimono il Sistema Nervoso Centrale assieme a ipnotici-sedativi sembra aumentare il rischio di tali comportamenti, così come gli ipnotici-sedativi assunti a dosi superiori la massima dose raccomandata. A causa del rischio per il paziente e per la comunità, l'interruzione del trattamento con ipnotici-sedativi deve essere fortemente presa in considerazione nei pazienti che riportano tali eventi (vedere il paragrafo 4.8).

    Reazioni anafilattoidi e reazioni anafilattiche gravi, inclusi rari casi fatali di anafilassi, sono stati segnalati in pazienti in trattamento con triazolam. Casi di angioedema, incluso quello della lingua, della glottide, o della laringe sono stati riportati in pazienti che avevano assunto la prima dose o dosi successive di ipnotici-sedativi, incluso il triazolam (vedere il paragrafo 4.8).

    Rischio dall'uso concomitante di oppioidi:
    L'uso concomitante di Triazolam Zentiva ed oppioidi può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di medicinali sedativi quali le benzodiazepine o farmaci correlati ad esse come Triazolam Zentiva con gli oppioidi, deve essere riservata ai pazienti per i quali non sono possibili opzioni alternative di trattamento. Se si decide di prescrivere Triazolam Zentiva in concomitanza agli oppioidi, deve essere usata la dose efficace più bassa possibile e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere anche le raccomandazioni generali sul dosaggio al paragrafo 4.2).

    I pazienti devono essere attentamente seguiti per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A tale riguardo, è fortemente raccomandato di informare i pazienti e le persone che se ne prendono cura (dove applicabile) di essere consapevoli di questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).

    Informazioni importanti su alcuni eccipienti
    Il medicinale contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.


    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Triazolam Zentiva

    Interazioni farmacocinetiche possono verificarsi quando triazolam viene somministrato insieme a farmaci che interferiscono con il suo metabolismo.
    Sostanze che inibiscono alcuni enzimi epatici (in particolare il citocromo P4503A4) possono aumentare la concentrazione di triazolam e potenziare la sua attività. Dati provenienti da studi clinici e da studi in vitro con triazolam, e da studi clinici con farmaci metabolizzati in modo simile a triazolam hanno fornito evidenze su vari gradi di interazione e di possibile interazione tra triazolam e un certo numero di farmaci.
    Sulla base del grado di interazione e del tipo di dato disponibile, sono state elaborate le seguenti raccomandazioni:

    • È controindicata la co-somministrazione di triazolam con ketoconazolo, itraconazolo, e nefazodone (vedere paragrafo 4.3).
    • Non è raccomandata la co-somministrazione di triazolam con altri antifungini azolici.
    • Si raccomanda cautela e una valutazione in merito alla riduzione della dose quando triazolam è somministrato con cimetidina o antibiotici macrolidi come l'eritromicina, la claritromicina e la troleandomicina.
    • Si raccomanda cautela quando triazolam è co-somministrato con isoniazide, fluvoxamina, sertralina, paroxetina, diltiazem e verapamil.
    • I contraccettivi orali e l'imatinib possono indurre un'accentuazione degli effetti clinici di triazolam, in seguito all'inibizione dell'isoenzima CYP3A4. Pertanto si raccomanda cautela in caso di uso concomitante con triazolam.
    • Rifampicina e carbamazepina sono induttori del CYP3A4; pertanto, l'efficacia di triazolam può diminuire in modo significativo durante la terapia con rifampicina o carbamazepina. I pazienti devono passare ad una terapia con ipnotici alternativi, che siano eliminati principalmente come glucuronidi.
    • Le interazioni che coinvolgono gli inibitori della proteasi HIV (ad esempio ritonavir) e il triazolam sono complesse e dipendenti dal tempo. Basse dosi di ritonavir determinano una marcata compromissione della clearance di triazolam, prolungano la sua emivita di eliminazione e accentuano i suoi effetti clinici. Tuttavia, dopo una prolungata esposizione a ritonavir, l'induzione di CYP3A compensa tale inibizione. Questa interazione richiede o una riduzione della dose o l'interruzione della terapia con triazolam.

    Efavirenz inibisce il metabolismo ossidativo del triazolam e può indurre effetti pericolosi per la vita quali la sedazione prolungata e la depressione respiratoria. Come precauzione il trattamento concomitante è pertanto controindicato (vedere paragrafo 4.3). Aprepitant: l'accentuazione degli effetti clinici può verificarsi in caso di concomitante somministrazione con triazolam a causa della inibizione del CYP3A4. Questa interazione può richiedere una riduzione del dosaggio di triazolam. Le benzodiazepine producono un effetto clinico potenziato quando somministrate in associazione con alcool o altre sostanze che deprimono il SNC. L'assunzione concomitante con alcool deve essere evitata. Triazolam deve essere usato con cautela in combinazione con sostanze che deprimono il SNC. Un'accentuazione dell'effetto depressivo centrale può verificarsi in caso di uso concomitante con antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici / sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, farmaci antiepilettici, anestetici e antistaminici sedativi. Nel caso di analgesici narcotici si può manifestare anche una accentuazione dell'euforia che induce un aumento della dipendenza psichica (vedere paragrafo 4.4). Aumento della biodisponibilità del triazolam è stato osservato quando assunto contemporaneamente con succo di pompelmo.

    • Oppioidi: l'uso concomitante di medicinali sedativi quali le benzodiazepine o farmaci correlati ad esse quali Triazolam Zentiva con gli oppioidi aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell'effetto depressivo aggiuntivo sul SNC. La dose e la durata dell'uso concomitante devono essere limitate (vedere paragrafo 4.4).


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Triazolam Zentiva" insieme ad altri farmaci come “Atazanavir Krka”, “Atazanavir Mylan”, “Atazanavir Sandoz”, “Clamodin”, “Claritrol”, “Claritromicina Accord”, “Claritromicina Almus”, “Claritromicina Altan”, “Claritromicina Alter”, “Claritromicina DOC Generici”, “Claritromicina EG”, “Claritromicina EG Stada”, “Claritromicina HCS”, “Claritromicina Hexal”, “Claritromicina Hikma”, “Claritromicina Mylan Generics”, “Claritromicina Sandoz”, “Claritromicina Sandoz GmbH - Granulato”, “Claritromicina Sun”, “Claritromicina Sun Pharma - Compresse Rivestite”, “Claritromicina Teva”, “Claritromicina Tillomed”, “Claritromicina Zentiva”, “Clarmac”, “Daktarin - Gel”, “Darunavir Accord - Compresse Rivestite”, “Darunavir Aurobindo - Compresse Rivestite”, “Darunavir KRKA - Compresse Rivestite”, “Darunavir Mylan - Compresse Rivestite”, “Darunavir Sandoz - Compresse Rivestite”, “Darunavir Tillomed - Compresse Rivestite”, “Darunavir Zentiva - Compresse Rivestite”, “Decoderm”, “Diladel”, “Diltiazem DOC Generici”, “Diltiazem EG”, “Diltiazem Mylan Generics”, “Diltiazem Sandoz”, “Dilzene”, “Dronedarone Aristo”, “Evotaz”, “Firacrono”, “Genvoya”, “Itraconazolo DOC Generici”, “Itraconazolo EG”, “Itraconazolo Mylan Generics”, “Itraconazolo Sandoz”, “Itraconazolo Teva”, “Itragerm”, “Kaletra - Compresse Rivestite”, “Kaletra - Soluzione”, “Ketoconazole HRA”, “Ketonova”, “Klacid - Compresse Rivestite, Granulato”, “Klacid - Granulato”, “Klacid - Polvere”, “Klacid Rm”, “Kloreniss”, “Kruklar”, “Lopinavir E Ritonavir Mylan”, “Loramyc”, “Macladin - Compresse Rivestite”, “Macladin - Compresse Rivestite, Granulato”, “Macladin - Granulato”, “Macladin - Polvere”, “Miconal - Lavaggio/bagni”, “Micotef - Crema”, “Micotef - Gel”, “Micotef - Soluzione”, “Multaq”, “Neomedil - Soluzione”, “Neoxinal Alcolico”, “Nervaxon”, “Nizacol”, “Nizoblue”, “Nizoral - Crema”, “Nizoral - Shampoo”, “Norvir - Compresse Rivestite”, “Norvir - Polvere Per Sospensione”, “Orkambi - Compresse Rivestite”, “Orkambi - Granulato”, “Paxlovid”, “Prezista - Compressa”, “Prezista - Sospensione”, “Provigil”, “Reyataz - Capsula”, “Rezolsta”, “Rifadin”, “Rifater”, “Rifinah”, “Rifocin”, “Ritonavir Mylan”, “Ritonavir Sandoz”, “Spendor”, “Sporanox - Capsula”, “Sporanox - Soluzione”, “Stadmycin”, “Stribild”, “Symtuza”, “Tildiem”, “Trazer”, “Triasporin - Capsula”, “Triasporin - Soluzione”, “Tukysa”, “Veclam - Compresse Rivestite”, “Veclam - Compresse Rivestite, Granulato”, “Veclam - Granulato”, “Veclam - Polvere”, “Vfend - Compresse Rivestite”, “Vfend - Polvere”, “Voriconazolo Accord”, “Voriconazolo Aristo”, “Voriconazolo Aurobindo”, “Voriconazolo Hikma”, “Voriconazolo Ibisqus”, “Voriconazolo Mylan”, “Voriconazolo Sandoz GMBH”, “Voriconazolo Sandoz”, “Voriconazolo Teva”, “Zydelig - Compresse Rivestite”, “Zykadia”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Non sono disponibili dati sul Triazolam sufficienti ad accertarne la sicurezza d'impiego durante la gravidanza e l'allattamento.
    Se triazolam viene utilizzato durante la gravidanza, o se la paziente rimane incinta durante il trattamento con triazolam, la paziente deve essere informata dei potenziali rischi per il feto.
    I dati riguardanti gli effetti teratogeni e gli effetti sullo sviluppo e sul comportamento post-natale, successivi al trattamento con benzodiazepine, sono inconsistenti. Da alcuni studi preliminari con altri farmaci della classe delle benzodiazepine si è evidenziato che l'esposizione uterina può essere associata a malformazioni.
    Studi successivi con farmaci della classe delle benzodiazepine non hanno fornito alcuna prova chiara di qualsiasi tipo di malformazione.
    Inoltre, i neonati esposti alle benzodiazepine durante l'ultimo trimestre di gravidanza o durante il travaglio, possono aver sviluppato dipendenza fisica alle benzodiazepine e presentare sia la sindrome del bambino flaccido che sintomi da astinenza neonatale o depressione respiratoria moderata.
    Triazolam non deve essere utilizzato da madri che allattano al seno.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Triazolam può fortemente influenzare la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
    I pazienti devono essere avvertiti di non guidare o usare macchinari durante il trattamento fino a quando sia evidente che non soffrono di fenomeni di sonnolenza diurna o vertigini.
    Nel caso di insufficiente durata del sonno, può aumentare la probabilità di una ridotta vigilanza (vedere paragrafo 4.4).

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Triazolam Zentiva
    Sonnolenza durante il giorno, intorpidimento, riduzione della vigilanza, confusione, affaticamento, mal di testa, vertigini, debolezza muscolare, atassia o sdoppiamento della visione. Questi fenomeni possono verificarsi principalmente all'inizio della terapia e solitamente scompaiono proseguendo il trattamento.
    Occasionalmente sono stati riportati altri effetti indesiderati quali: disturbi gastrointestinali, cambiamenti della libido o reazioni cutanee.
    Amnesia
    Amnesia anterograda può verificarsi anche a dosaggi terapeutici ma il rischio aumenta con l'aumentare delle dosi. Gli effetti amnesici possono associarsi ad alterazioni del comportamento (vedere anche il paragrafo 4.4).
    Depressione
    Durante l'uso di benzodiazepine possono rendersi manifesti stati di depressione pre-esistenti.
    Reazioni psichiatriche e paradosse
    Tali reazioni possono essere gravi e sono più frequenti nei bambini e negli anziani.
    Dipendenza
    L'uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) può portare allo sviluppo di dipendenza fisica: l'interruzione della terapia può causare fenomeni di rimbalzo o astinenza (vedere il paragrafo 4.4). Si può verificare dipendenza psichica. É stato segnalato abuso di benzodiazepine.
    Tabella 1. Reazioni avverse
    Frequenza delle reazioni avverse osservate in studi clinici controllati con placebo e nell'esperienza post-marketing con frequenza “Non nota“ (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Molto comune
    (≥1/10)
    Comune
    (≥1/100, <1/10)
    Non comune
    (≥1/1.000, <1/100)
    Raro
    (≥ 1/10.000, <1/1.000)
    Molto raro
    (< 1/10.000)
    Non nota
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
     
     
     
    Shock anafilattico
    Reazione anafilattoide
    Angioedema
    Edema allergico
    Ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4)
    Disturbi Psichiatrici
     
     
    Stato confusionale
    Insonnia *
     
     
    Aggressività
    Allucinazioni
    Sonnambulismo
    Amnesia anterograda
    Irrequietezza
    Agitazione
    Irritabilità,
    Delirio
    Collera,
    Incubi notturni,
    Psicosi,
    Comportamento inappropriato (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie del sistema nervoso
     
    Sonnolenza
    Capogiri
    Atassia
    Cefalea
    Compromissione della memoria
     
     
    Sincope,
    Sedazione,
    Riduzione del livello di coscienza,
    Disturbi del linguaggio,
    Disturbi dell'attenzione,
    Disgeusia
    Patologie dell'occhio
     
     
    Compromissione della vista
     
     
     
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
     
     
     
     
    In pazienti con compromissione della funzione respiratoria: Depressione respiratoria
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
     
     
    Eruzione cutanea
     
     
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
     
     
    Miastenia
     
     
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
     
     
     
     
     
    Cambiamenti nella libido
    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
     
     
     
     
     
    Caduta
    * queste reazioni avverse si sono verificate anche nella fase post-marketing.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Triazolam Zentiva
    I sintomi da sovradosaggio con Triazolam sono amplificazioni della sua azione farmacologica e comprendono sonnolenza, disturbi del linguaggio, incoordinazione motoria, coma, e depressione respiratoria.
    Le conseguenze gravi sono rare a meno che non siano stati ingeriti in concomitanza altri farmaci e/o etanolo.
    In caso di sovradosaggio il trattamento è principalmente di supporto alla funzione respiratoria e cardiovascolare.
    L'utilità della dialisi non è stata determinata.
    Il flumazenil può essere impiegato in aggiunta ai trattamenti di supporto delle funzioni respiratoria e cardiovascolare, associati al sovradosaggio.
    Nel trattamento del sovradosaggio di qualsiasi farmaco, si deve considerare la contemporanea assunzione di altre sostanze.
    In caso di sovradosaggio di benzodiazepine per uso orale, bisogna indurre il vomito (entro 1 ora) se il paziente è cosciente oppure effettuare una lavanda gastrica, con protezione delle vie aeree, se il paziente è in stato di incoscienza.
    Se lo svuotamento dello stomaco non porta ad alcun vantaggio, somministrare carbone attivo per ridurre l'assorbimento. Le funzioni cardiovascolari e respiratorie devono essere attentamente controllate nell'unità di terapia intensiva.

    Scadenza

    3 anni

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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