Kerendia

    Ultimo aggiornamento: 28/07/2023

    Cos'è Kerendia?

    Kerendia è un farmaco a base del principio attivo Finerenone, appartenente alla categoria degli Farmaci per il trattamento della malattia renale cronica associata a diabete di tipo 2 e nello specifico Antagonisti dell'aldosterone. E' commercializzato in Italia dall'azienda Bayer S.p.A..

    Kerendia può essere prescritto con Ricetta RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti.


    Confezioni

    Kerendia 10 mg 28 compresse rivestite con film
    Kerendia 20 mg 28 compresse rivestite con film

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Bayer AG
    Concessionario: Bayer S.p.A.
    Ricetta: RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
    Classe: C
    Principio attivo: Finerenone
    Gruppo terapeutico: Farmaci per il trattamento della malattia renale cronica associata a diabete di tipo 2
    ATC: C03DA05 - Finerenone
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


    Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it

    Indicazioni

    Perché si usa Kerendia? A cosa serve?
    Kerendia è indicato per il trattamento dei pazienti adulti con malattia renale cronica (con albuminuria) associata a diabete di tipo 2.
    Per i risultati degli studi relativi agli eventi renali e cardiovascolari, vedere paragrafo 5.1.

    Posologia

    Come usare Kerendia: Posologia
    Posologia
    La dose target raccomandata è di 20 mg di Finerenone una volta al giorno.
    La dose massima raccomandata è di 20 mg di finerenone una volta al giorno.
    Inizio del trattamento
    È necessario misurare preventivamente il potassio sierico e la velocità di filtrazione glomerulare stimata (eGFR) per poter stabilire se il trattamento con finerenone possa essere iniziato e determinarne la dose iniziale.
    Se il potassio sierico è ≤ 4,8 mmol/L, il trattamento con finerenone può essere iniziato. Per il monitoraggio del potassio sierico vedere di seguito “Proseguimento del trattamento”.
    Se il potassio sierico è > 4,8 e fino a 5,0 mmol/L, si può considerare di iniziare il trattamento con finerenone con monitoraggio addizionale del potassio sierico durante le prime 4 settimane in base alle caratteristiche del paziente e ai livelli di potassio sierico (vedere paragrafo 4.4).
    Se il potassio sierico è > 5,0 mmol/L, il trattamento con finerenone non deve essere iniziato (vedere paragrafo 4.4).
    La dose iniziale raccomandata di finerenone si basa sull'eGFR ed è indicata nella tabella 1.
    Tabella 1: Inizio del trattamento con finerenone e dose raccomandata
    eGFR (mL/min/1,73 m2)
    Dose iniziale (una volta al giorno)
    ≥ 60
    20 mg
    da ≥ 25 a < 60
    10 mg
    < 25
    Non raccomandato
    Proseguimento del trattamento
    Potassio sierico ed eGFR devono essere nuovamente misurati 4 settimane dopo l'inizio o il riavvio del trattamento con finerenone o dopo un incremento della dose (vedere tabella 2 per stabilire la possibilità di proseguire il trattamento con finerenone e il momento in cui aggiustare la dose).
    Successivamente, il potassio sierico deve essere nuovamente misurato regolarmente e al bisogno in base alle caratteristiche del paziente e ai livelli di potassio sierico.
    Vedere paragrafi 4.4 e 4.5 per maggiori informazioni.
    Tabella 2: Proseguimento del trattamento con finerenone e aggiustamento della dose
     
    Dose attuale di finerenone (una volta al giorno)
    10 mg
    20 mg
    Potassio sierico attuale (mmol/L)
    ≤ 4,8
    Aumentare la dose a 20 mg di finerenone una volta al giorno*
    Mantenere la dose di 20 mg una volta al giorno
    da > 4,8 a 5,5
    Mantenere la dose di 10 mg una volta al giorno
    Mantenere la dose di 20 mg una volta al giorno
    > 5,5
    Sospendere il trattamento con finerenone.
    Valutare di ricominciare il trattamento con 10 mg una volta al giorno se i valori di potassio sierico risultano ≤ 5,0 mmol/L.
    Sospendere il trattamento con finerenone.
    Ricominciare il trattamento con 10 mg una volta al giorno se i valori di potassio sierico risultano ≤ 5,0 mmol/L.
    * mantenere la dose di 10 mg una volta al giorno se l'eGFR è diminuita > 30% rispetto alla misurazione precedente
    Dimenticanza di una dose
    Se viene dimenticata una dose, questa deve essere assunta non appena il paziente se ne ricorda, purché ciò avvenga nello stesso giorno in cui la dose è stata dimenticata.
    Il paziente non deve assumere una dose doppia per compensare quella dimenticata.
    Popolazioni speciali
    Anziani
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2).
    Compromissione renale
    Inizio del trattamento
    Nei pazienti con eGFR < 25 mL/min/1,73 m2 il trattamento con finerenone non deve essere iniziato a causa di dati clinici limitati (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
    Proseguimento del trattamento
    Nei pazienti con eGFR ≥ 15 mL/min/1,73 m2, il trattamento con finerenone può essere proseguito con aggiustamenti della dose in base ai livelli di potassio sierico. L'eGFR deve essere misurato 4 settimane dopo l'inizio del trattamento per stabilire se la dose iniziale possa essere aumentata alla dose giornaliera raccomandata di 20 mg (vedere “Posologia, Proseguimento del trattamento” e tabella 2).
    A causa di dati clinici limitati, il trattamento con finerenone deve essere interrotto nei pazienti con malattia renale giunta allo stadio terminale (eGFR < 15 mL/min/1,73 m2) (vedere paragrafo 4.4).
    Compromissione epatica
    Pazienti con
    • compromissione epatica grave:
    Il trattamento con finerenone non deve essere iniziato (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Non ci sono dati disponibili.
    • compromissione epatica moderata:
    Non è richiesto alcun aggiustamento iniziale della dose. Considerare il monitoraggio addizionale del potassio sierico e adeguare il monitoraggio in funzione delle caratteristiche del paziente (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
    • compromissione epatica lieve:
    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose iniziale.
    Medicinali concomitanti
    Nei pazienti che assumono finerenone in concomitanza con inibitori moderati o deboli del CYP3A4, integratori di potassio, trimetoprim o trimetoprim/sulfametossazolo, devono essere presi in considerazione un ulteriore monitoraggio del potassio sierico e un adeguamento del monitoraggio in base alle caratteristiche del paziente (vedere paragrafo 4.4). Le decisioni sul trattamento con finerenone devono essere prese come indicato nella tabella 2 (“Posologia, Proseguimento del trattamento”).
    Nei casi in cui un paziente debba assumere trimetoprim o trimetoprim/sulfametossazolo può rendersi necessaria un'interruzione temporanea di finerenone. Vedere paragrafi 4.4 e 4.5 per maggiori informazioni.
    Peso corporeo
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose in base al peso corporeo (vedere paragrafo 5.2).
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di finerenone nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili.
    Modo di somministrazione
    Uso orale
    Le compresse possono essere assunte con un bicchiere d'acqua con o senza cibo (vedere paragrafo 5.2).
    Le compresse non devono essere assunte con pompelmo o succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.5).
    Frantumazione delle compresse
    Per i pazienti che non sono in grado di deglutire le compresse intere, le compresse di Kerendia possono essere frantumate e mescolate con acqua o con cibo semiliquido, ad esempio purea di mela, subito prima dell'assunzione orale (vedere paragrafo 5.2).

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Kerendia
    • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • Trattamento concomitante con potenti inibitori del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5), ad es.:
      • itraconazolo
      • ketoconazolo
      • ritonavir
      • nelfinavir
      • cobicistat
      • claritromicina
      • telitromicina
      • nefazodone
    • Malattia di Addison

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Kerendia
    Iperkaliemia
    L'iperkaliemia è stata osservata in pazienti trattati con Finerenone (vedere paragrafo 4.8).
    Alcuni pazienti hanno un rischio maggiore di sviluppare iperkaliemia.
    I fattori di rischio includono bassi valori di eGFR, elevati valori di potassio sierico ed episodi pregressi di iperkaliemia. In questi pazienti si deve prendere in considerazione un monitoraggio più frequente.
    Inizio e proseguimento del trattamento (vedere paragrafo 4.2)
    Se il potassio sierico è > 5,0 mmol/L, il trattamento con finerenone non deve essere iniziato.
    Se il potassio sierico è > 4,8 e fino a 5,0 mmol/L, si può considerare di iniziare il trattamento con finerenone con monitoraggio addizionale del potassio sierico durante le prime 4 settimane in base alle caratteristiche del paziente e ai livelli di potassio sierico.
    Se il potassio sierico è > 5,5 mmol/L, il trattamento con finerenone deve essere sospeso. Occorre seguire le linee guida locali sulla gestione dell'iperkaliemia.
    Quando i livelli di potassio sierico sono ≤ 5,0 mmol/L, il trattamento con finerenone può essere ricominciato con 10 mg una volta al giorno.
    Monitoraggio
    Il potassio sierico e l'eGFR devono essere nuovamente misurati in tutti i pazienti 4 settimane dopo l'inizio, il riavvio del trattamento o a seguito dell'aumento della dose di finerenone. Successivamente, il potassio sierico deve essere valutato regolarmente e al bisogno in base alle caratteristiche del paziente e ai livelli di potassio sierico (vedere paragrafo 4.2).
    Medicinali concomitanti
    Il rischio di iperkaliemia può aumentare anche con l'assunzione concomitante di medicinali che possano aumentare i livelli di potassio sierico (vedere paragrafo 4.5). Vedere anche “Uso concomitante di sostanze che incidono sull'esposizione a finerenone”.
    Finerenone non deve essere somministrato in concomitanza con
    • diuretici risparmiatori di potassio (ad es. amiloride, triamterene) e
    • altri antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi (MRA), ad es. eplerenone, esaxerenone, spironolattone, canrenone.
    Finerenone deve essere usato con cautela ed è necessario monitorare il potassio sierico quando assunto in concomitanza con
    • integratori di potassio.
    • trimetoprim o trimetoprim/sulfametossazolo. Può rendersi necessaria un'interruzione temporanea del trattamento con finerenone.
    Compromissione renale
    Il rischio di iperkaliemia aumenta con la diminuzione della funzionalità renale. Occorre effettuare un monitoraggio continuo della funzionalità renale, secondo necessità e in base alla pratica standard (vedere paragrafo 4.2).
    Inizio del trattamento
    Poiché i dati clinici sono limitati, il trattamento con finerenone non deve essere iniziato nei pazienti con eGFR < 25 mL/min/1,73 m2 (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
    Proseguimento del trattamento
    A causa di dati clinici limitati, il trattamento con finerenone deve essere interrotto nei pazienti con malattia renale giunta allo stadio terminale (eGFR < 15 mL/min/1,73 m2).
    Compromissione epatica
    Il trattamento con finerenone non deve essere iniziato nei pazienti con compromissione epatica grave (vedere paragrafo 4.2). Questi pazienti non sono stati studiati (vedere paragrafo 5.2) ma ci si aspetta un aumento significativo dell'esposizione a finerenone.
    L'uso di finerenone nei pazienti con compromissione epatica moderata può richiedere un monitoraggio addizionale a causa di un'aumentata esposizione a finerenone. Occorre considerare il monitoraggio addizionale del potassio sierico e un adeguamento del monitoraggio in funzione delle caratteristiche del paziente (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
    Insufficienza cardiaca
    I pazienti con diagnosi di insufficienza cardiaca con ridotta frazione di eiezione di classe II-IV secondo la New York Heart Association sono stati esclusi dagli studi clinici di fase III (vedere paragrafo 5.1).
    Uso concomitante di sostanze che incidono sull'esposizione a finerenone
    Inibitori moderati e deboli del CYP3A4
    È necessario monitorare il potassio sierico durante l'uso concomitante di finerenone con inibitori moderati o deboli del CYP3A4 (vedere paragrafi 4.2 e 4.5).
    Induttori potenti e moderati del CYP3A4
    Finerenone non deve essere usato in concomitanza con induttori potenti o moderati del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5).
    Pompelmo
    Il pompelmo e il succo di pompelmo non devono essere consumati durante il trattamento con finerenone (vedere paragrafi 4.2 e 4.5).
    Tossicità embrio-fetale
    Finerenone non deve essere usato durante la gravidanza salvo dopo attenta valutazione del beneficio per la madre e del rischio per il feto. Se una donna entra in gravidanza mentre assume finerenone, deve essere informata dei potenziali rischi per il feto
    Le donne in età fertile devono essere avvisate della necessità di usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento con finerenone.
    Occorre avvisare le donne di non allattare con latte materno durante il trattamento con finerenone.
    Vedere paragrafi 4.6 e 5.3 per maggiori informazioni.
    Informazioni sugli eccipienti
    Kerendia contiene lattosio
    I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
    Kerendia contiene sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè è essenzialmente ‘senza sodio'.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Kerendia
    Sono stati effettuati studi d'interazione solo negli adulti.
    Finerenone viene eliminato quasi esclusivamente attraverso il metabolismo ossidativo mediato dal citocromo P450 (CYP) (principalmente dal CYP3A4 [90%] e in misura minore dal CYP2C8 [10%]).
    Uso concomitante controindicato
    Inibitori potenti del CYP3A4
    L'uso concomitante di Kerendia con itraconazolo, claritromicina ed altri potenti inibitori del CYP3A4 (ad es. ketoconazolo, ritonavir, nelfinavir, cobicistat, telitromicina o nefazodone) è controindicato (vedere paragrafo 4.3) poiché ci si attende un notevole aumento dell'esposizione a finerenone.
    Uso concomitante non raccomandato
    Induttori potenti e moderati del CYP3A4
    Kerendia non deve essere usato in concomitanza con rifampicina ed altri potenti induttori del CYP3A4 (ad es. carbamazepina, fenitoina, fenobarbitale, iperico) o con efavirenz ed altri moderati induttori del CYP3A4. Si prevede che questi induttori del CYP3A4 determinino una notevole riduzione della concentrazione plasmatica di finerenone, con conseguente diminuzione dell'effetto terapeutico (vedere paragrafo 4.4).
    Determinati medicinali che aumentano il potassio sierico
    Kerendia non deve essere usato in concomitanza con diuretici risparmiatori di potassio (ad es. amiloride, triamterene) ed altri MRA (ad es. eplerenone, esaxerenone, spironolattone, canrenone). Si prevede che questi medicinali aumentino il rischio di iperkaliemia (vedere paragrafo 4.4).
    Pompelmo
    Il pompelmo e il succo di pompelmo non devono essere consumati durante il trattamento con finerenone poiché si prevede un aumento delle concentrazioni plasmatiche di finerenone per inibizione del CYP3A4 (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
    Uso concomitante che richiede cautela
    Inibitori moderati del CYP3A4
    Nell'ambito di uno studio clinico, l'uso concomitante di eritromicina (500 mg tre volte al giorno) ha determinato un aumento di 3,5 volte dell'AUC e di 1,9 volte della Cmax di finerenone. In un altro studio clinico, verapamil (compressa a rilascio controllato da 240 mg una volta al giorno) ha indotto un aumento dell'AUC e della Cmax di finerenone rispettivamente di 2,7 volte e di 2,2 volte.
    Dal momento che può verificarsi un aumento del potassio sierico, se ne raccomanda il monitoraggio, specialmente all'inizio del trattamento o in occasione di modifiche del dosaggio di finerenone o dell'inibitore del CYP3A4 (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
    Inibitori deboli del CYP3A4
    Le simulazioni di farmacocinetica su base fisiologica (Physiologically Based PharmacoKinetic, PBPK) suggeriscono che fluvoxamina (100 mg due volte al giorno) aumenti sia l'AUC (di 1,6 volte) sia la Cmax (di 1,4 volte) di finerenone.
    Dal momento che può verificarsi un aumento del potassio sierico, se ne raccomanda il monitoraggio, specialmente all'inizio del trattamento o in occasione di modifiche del dosaggio di finerenone o dell'inibitore del CYP3A4 (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
    Determinati medicinali che aumentano il potassio sierico (vedere paragrafo 4.4)
    Ci si attende che l'uso concomitante di Kerendia con integratori di potassio e trimetoprim o trimetoprim/sulfametossazolo aumenti il rischio di iperkaliemia. È richiesto il monitoraggio del potassio sierico.
    Può essere necessaria un'interruzione temporanea di Kerendia per la durata del trattamento con trimetoprim o trimetoprim/sulfametossazolo.
    Medicinali antipertensivi
    Il rischio di ipotensione aumenta con l'uso concomitante di altri medicinali antipertensivi. In questi pazienti si raccomanda il monitoraggio della pressione sanguigna.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Kerendia" insieme ad altri farmaci come “Aldactazide”, “Aldactone”, “Aurantin - Soluzione (uso Interno)”, “Carbamazepina EG”, “Carbamazepina Zentiva - Compressa A Rilascio Modificato”, “Clamodin”, “Claritrol”, “Claritromicina Accord”, “Claritromicina Almus”, “Claritromicina Altan”, “Claritromicina Alter”, “Claritromicina DOC Generici”, “Claritromicina EG”, “Claritromicina EG Stada”, “Claritromicina HCS”, “Claritromicina Hexal”, “Claritromicina Hikma”, “Claritromicina Mylan Generics”, “Claritromicina Sandoz”, “Claritromicina Sandoz GmbH - Granulato”, “Claritromicina Sun”, “Claritromicina Sun Pharma - Compresse Rivestite”, “Claritromicina Teva”, “Claritromicina Zentiva”, “Clarmac”, “Dintoina”, “Dintoinale”, “Efavirenz E Emtricitabina E Tenofovir Disoproxil Aurobindo”, “Efavirenz + Emtricitabina + Tenofovir Disoproxil Mylan”, “Efavirenz Emtricitabina Tenofovir Disoproxil Krka”, “Efavirenz Emtricitabina Tenofovir Disoproxil Teva”, “Efavirenz / Emtricitabina / Tenofovir Disoproxil Zentiva”, “Efavirenz Teva”, “Eplerenone Accord”, “Eplerenone Doc Generici”, “Eplerenone Krka”, “Eplerenone Mylan”, “Evotaz”, “Fenitoina Hikma”, “Fenobarbitale Sodico Salf”, “Firacrono”, “Fluss 40”, “Gamibetal Complex”, “Gardenale”, “Genvoya”, “Inspra”, “Itraconazolo DOC Generici”, “Itraconazolo EG”, “Itraconazolo Mylan Generics”, “Itraconazolo Sandoz”, “Itraconazolo Teva”, “Itragerm”, “Kaletra - Compresse Rivestite”, “Kaletra - Soluzione”, “Ketoconazole HRA”, “Ketonova”, “Klacid - Compresse Rivestite, Granulato”, “Klacid - Granulato”, “Klacid - Polvere”, “Klacid Rm”, “Kloreniss”, “Kruklar”, “Lasitone”, “Lopinavir E Ritonavir Mylan”, “Luminale - Compressa”, “Luminale - Soluzione (uso Interno)”, “Luvion”, “Lysodren”, “Macladin - Compresse Rivestite”, “Macladin - Compresse Rivestite, Granulato”, “Macladin - Granulato”, “Macladin - Polvere”, “Moduretic”, “Mysoline”, “Nervaxon”, “Nizoblue”, “Nizoral - Crema”, “Nizoral - Shampoo”, “Norvir - Compresse Rivestite”, “Norvir - Polvere Per Sospensione”, “Noxafil - Compressa Gastroresistente”, “Noxafil - Sospensione”, “Posaconazolo Accord”, “Posaconazolo AHCL”, “Posaconazolo EG”, “Posaconazolo EG STADA”, “Posaconazolo Fresenius Kabi”, “Posaconazolo Mylan Pharma”, “Posaconazolo Mylan”, “Posaconazolo Sandoz”, “Posaconazolo Teva”, “Posaconazolo Tillomed”, “Posaconazolo Zentiva”, “Rezolsta”, “Rifadin”, “Rifater”, “Rifinah”, “Rifocin”, “Ritonavir Mylan”, “Ritonavir Sandoz”, “Spendor”, “Spiridazide”, “Spirofur”, “Spirolang”, “Sporanox - Capsula”, “Sporanox - Soluzione”, “Stadmycin”, “Stribild”, “Symtuza”, “Tegretol”, “Trazer”, “Triasporin - Capsula”, “Triasporin - Soluzione”, “Uractone”, “Veclam - Compresse Rivestite”, “Veclam - Compresse Rivestite, Granulato”, “Veclam - Granulato”, “Veclam - Polvere”, “Vfend - Compresse Rivestite”, “Vfend - Polvere”, “Voriconazolo Accord”, “Voriconazolo Aristo”, “Voriconazolo Aurobindo”, “Voriconazolo Hikma”, “Voriconazolo Ibisqus”, “Voriconazolo Mylan”, “Voriconazolo Sandoz GMBH”, “Voriconazolo Sandoz”, “Voriconazolo Teva”, “Xtandi”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Contraccezione nelle donne
    Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento con Finerenone (vedere paragrafo 4.4).
    Gravidanza
    Non esistono dati relativi all'uso di finerenone in donne in gravidanza.
    Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
    Kerendia non deve essere usato durante la gravidanza a meno che le condizioni cliniche della donna rendano necessario il trattamento con finerenone. Se una donna entra in gravidanza mentre assume finerenone deve essere informata dei potenziali rischi per il feto (vedere paragrafo 4.4).
    Allattamento
    Non è noto se finerenone/metaboliti siano escreti nel latte materno.
    Dati farmacocinetici/tossicologici disponibili in animali hanno mostrato l'escrezione di finerenone/metaboliti nel latte. I cuccioli di ratto esposti per questa via hanno manifestato reazioni avverse (vedere paragrafo 5.3).
    Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
    Si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Kerendia tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna (vedere paragrafo 4.4).
    Fertilità
    Non esistono nell'uomo dati relativi all'effetto di finerenone sulla fertilità.
    Gli studi sugli animali hanno dimostrato una compromissione della fertilità femminile a esposizioni considerate superiori alla massima esposizione nell'uomo, indicando una scarsa rilevanza clinica (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Kerendia non altera la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Kerendia
    Riassunto del profilo di sicurezza
    La reazione avversa più frequentemente riportata in corso di trattamento con Finerenone è stata l'iperkaliemia (14,0%). Vedere “Descrizione di reazioni avverse selezionate, Iperkaliemia” di seguito e il paragrafo 4.4.
    Elenco tabellare delle reazioni avverse
    La sicurezza di finerenone in pazienti con malattia renale cronica (Chronic Kidney Disease, CKD) e diabete di tipo 2 (Type 2 Diabetes, T2D) è stata valutata in 2 studi pivotal di fase III, FIDELIO-DKD (Diabetic Kidney Disease, nefropatia diabetica) e FIGARO-DKD. Nello studio FIDELIO-DKD, 2827 pazienti hanno ricevuto finerenone (10 o 20 mg una volta al giorno) per una durata media del trattamento di 2,2 anni. Nello studio FIGARO-DKD, 3683 pazienti hanno ricevuto finerenone (10 o 20 mg una volta al giorno) per una durata media di trattamento di 2,9 anni.
    Le reazioni avverse osservate sono elencate nella tabella 3, secondo la classificazione per sistemi e organi e la convenzione sulla frequenza MedDRA.
    Le reazioni avverse sono raggruppate in base alla frequenza in ordine decrescente di gravità.
    Le frequenze sono definite come segue:
    Molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1 000, <1/100), raro (≥1/10 000, <1/1 000), molto raro (<1/10 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Tabella 3: Reazioni avverse
    Classificazione per sistemi e organi
    (MedDRA)
    Molto comune
    Comune
     
    Non Comune
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Iperkaliemia
    Iponatriemia
    Iperuricemia
     
    Patologie vascolari
     
    Ipotensione
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Prurito
     
    Esami diagnostici
     
    Velocità di filtrazione glomerulare ridotta
    Emoglobina ridotta
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Iperkaliemia
    Dai dati aggregati degli studi FIDELIO-DKD e FIGARO-DKD, eventi di iperkaliemia sono risultati nel 14,0% dei pazienti trattati con finerenone rispetto al 6,9% di quelli trattati con placebo. Nel primo mese di trattamento con finerenone si è osservato un aumento medio del potassio sierico dal basale rispetto al placebo pari a 0,17 mmol/L, che si è poi mantenuto stabile. La maggior parte degli eventi di iperkaliemia nei pazienti trattati con finerenone è stata di intensità da lieve a moderata e si è risolta.
    Eventi gravi di iperkaliemia sono stati riportati più frequentemente per finerenone (1,1%) che per il placebo (0,2%). Concentrazioni di potassio sierico > 5,5 mmol/L e > 6,0 mmol/L sono state riportate, rispettivamente, nel 16,8% e 3,3% dei pazienti trattati con finerenone e nel 7,4% e 1,2% di quelli trattati con placebo. Il tasso di iperkaliemia con conseguente interruzione permanente del trattamento registrato nei pazienti che hanno ricevuto finerenone è stato del 1,7%, rispetto allo 0,6% nel gruppo placebo. Il tasso di ospedalizzazione per iperkaliemia è stato dell'0,9% e dello 0,2% rispettivamente nel gruppo finerenone rispetto al gruppo placebo.
    Per le raccomandazioni specifiche vedere paragrafi 4.2 e 4.4.
    Ipotensione
    Dai dati aggregati degli studi FIDELIO-DKD e FIGARO-DKD, eventi di ipotensione sono risultati nel 4,6% dei pazienti trattati con finerenone rispetto al 3,0% di quelli trattati con placebo. In 3 pazienti (< 0,1%), il trattamento con finerenone è stato interrotto permanentemente a causa di ipotensione. Il tasso di ospedalizzazione per ipotensione è risultato identico nei pazienti che ricevevano finerenone o placebo (< 0,1%).
    La maggior parte degli eventi di ipotensione nei pazienti trattati con finerenone è stata di intensità da lieve a moderata e si è poi risolta. Si sono registrati un calo della pressione arteriosa sistolica media di 2-4 mm Hg e un calo pressorio diastolico medio di 1-2 mm Hg al 1° mese, con valori che si sono mantenuti stabili successivamente.
    Iperuricemia
    Dai dati aggregati degli studi FIDELIO-DKD e FIGARO-DKD, eventi di iperuricemia sono risultati nel 5,1% dei pazienti trattati con finerenone rispetto al 3,9% di quelli trattati con placebo. Tutti gli eventi sono stati non gravi e non hanno determinato l'interruzione permanente del trattamento nei pazienti che ricevevano finerenone. Nel gruppo finerenone si è osservato un aumento medio dell'acido urico sierico dal basale pari a 0,3 mg/dL rispetto al placebo fino al 16° mese, che si è poi attenuato nel tempo. Non è stata osservata alcuna differenza tra il gruppo finerenone e il gruppo placebo per gli eventi di gotta riportati (3,0%).
    Velocità di filtrazione glomerulare (GFR) ridotta
    Dai dati aggregati degli studi FIDELIO-DKD e FIGARO DKD, eventi di riduzione della GFR sono risultati nel 5,3% dei pazienti trattati con finerenone rispetto al 4,2% di quelli trattati con placebo. Il tasso di eventi di riduzione della GFR con conseguente interruzione permanente del trattamento è stato lo stesso nei pazienti che hanno ricevuto finerenone o placebo (0,2%). Il tasso di ospedalizzazione per riduzione della GFR è stato lo stesso nei pazienti che hanno ricevuto finerenone o placebo (<0,1%). La maggior parte degli eventi di riduzione della GFR nei pazienti trattati con finerenone è stata di intensità lieve o moderata e si è risolta. I pazienti sottoposti a trattamento con finerenone hanno presentato un'iniziale riduzione della eGFR (mediamente di 2 mL/min/1,73 m2) che, rispetto al placebo, si è attenuata nel corso del tempo. Tale riduzione è sembrata reversibile durante il trattamento continuo.
    Emoglobina ridotta
    Dai dati aggregati degli studi FIDELIO-DKD e FIGARO-DKD, finerenone è risultato associato a una diminuzione assoluta, corretta per il placebo, dell'emoglobina media di 0,15 g/dL e dell'ematocrito medio dello 0,5% dopo 4 mesi di trattamento. La segnalazione degli eventi di anemia è risultata incomparabile nei pazienti trattati con finerenone (6,5%) e nei pazienti trattati con placebo (6,1%). La frequenza degli eventi gravi di anemia è risultata bassa sia nei pazienti trattati con finerenone che nei pazienti trattati con placebo (0,5%). I cambiamenti nell'emoglobina e nell'ematocrito sono risultati transitori e hanno raggiunto livelli comparabili a quelli osservati nel gruppo trattato con placebo dopo circa 2432 mesi.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Kerendia
    È prevedibile che la manifestazione più probabile di un sovradosaggio sia l'iperkaliemia. In caso di sviluppo di iperkaliemia, si dovrà avviare il trattamento standard.
    A causa della frazione legata alle proteine plasmatiche, pari a circa il 90%, è improbabile che Finerenone possa essere efficacemente rimosso mediante emodialisi.

    Scadenza

    3 anni

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


       © 2022 EDRA S.p.A. - P.iva 08056040960
      DPO - dpo@lswr.it