Tolvaptan Teva Italia

    Ultimo aggiornamento: 22/11/2023

    Cos'è Tolvaptan Teva Italia?

    Tolvaptan Teva Italia è un farmaco a base del principio attivo Tolvaptan, appartenente alla categoria degli Diuretici e nello specifico Antagonisti della vasopressina. E' commercializzato in Italia dall'azienda Teva Italia S.r.l. - Sede legale.

    Tolvaptan Teva Italia può essere prescritto con Ricetta RNRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti.


    Confezioni

    Tolvaptan Teva Italia 15 mg 10 compresse
    Tolvaptan Teva Italia 30 mg 10 compresse

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Teva B.V.
    Concessionario: Teva Italia S.r.l. - Sede legale
    Ricetta: RNRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
    Classe: H
    Principio attivo: Tolvaptan
    Gruppo terapeutico: Diuretici
    ATC: C03XA01 - Tolvaptan
    Forma farmaceutica: compressa


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    Indicazioni

    Perché si usa Tolvaptan Teva Italia? A cosa serve?
    Tolvaptan Teva Italia è indicato negli adulti per il trattamento dell'iponatremia secondaria a sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH).

    Posologia

    Come usare Tolvaptan Teva Italia: Posologia
    Considerata l'esigenza di una fase iniziale di aggiustamento della dose, con attento monitoraggio dei livelli di sodio sierico e della volemia (vedere paragrafo 4.4), il trattamento con Tolvaptan Teva Italia deve essere avviato in ambito ospedaliero.
    Posologia
    Tolvaptan deve essere iniziato a una dose di 15 mg una volta al giorno. La dose può essere aumentata fino a un massimo di 60 mg una volta al giorno, in base alla tollerabilità, per raggiungere il livello desiderato di sodio.
    Per pazienti a rischio di correzione troppo rapida del sodio, per esempio pazienti oncologici, pazienti con livelli molto bassi di sodio al basale, che assumono diuretici o integratori a base di sodio, deve essere presa in considerazione una dose da 7,5 mg (vedere paragrafo 4.4).
    Durante l'aggiustamento della dose, monitorare lo stato dei pazienti relativamente al livello di sodio sierico e alla volemia (vedere paragrafo 4.4). In caso di insufficiente miglioramento dei livelli di sodio, devono essere considerate altre opzioni terapeutiche, in sostituzione di tolvaptan o in aggiunta a tolvaptan. L'uso di tolvaptan in associazione con altre opzioni terapeutiche può aumentare il rischio di correzione eccessivamente rapida del sodio sierico (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Per i pazienti con appropriato aumento dei livelli di sodio, la patologia di base e il sodio sierico devono essere monitorati con frequenza regolare, per valutare l'ulteriore esigenza di trattamento con tolvaptan. Nel contesto dell'iponatremia, la durata del trattamento è determinata dalla patologia di base e dalla sua terapia. Si prevede di proseguire la terapia con tolvaptan fino a trattare in misura adeguata la patologia di base, oppure fino a quando l'iponatremia cessa di essere un problema clinico.
    Non prendere Tolvaptan Teva Italia con succo di pompelmo (vedere paragrafo 4.5).
    Popolazioni speciali
    Compromissione renale
    Tolvaptan è controindicato nei pazienti anurici (vedere paragrafo 4.3).
    Tolvaptan non è stato studiato in pazienti con grave insufficienza renale. L'efficacia e la sicurezza in questa popolazione non sono state ben determinate.
    Sulla base dei dati disponibili, non è necessario aggiustare la dose nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata.
    Compromissione epatica
    Non sono disponibili informazioni su pazienti con grave compromissione epatica (classe C di Child- Pugh). In tali pazienti la posologia deve essere gestita con cautela e deve essere monitorato lo stato degli elettroliti e della volemia (vedere paragrafo 4.4). Non è necessario aggiustare la dose in pazienti con compromissione epatica lieve o moderata (Classi A e B di Child-Pugh).
    Anziani
    Non è necessario aggiustare la dose nei pazienti anziani.
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di tolvaptan nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state ancora stabilite. Tolvaptan non è raccomandato nella popolazione pediatrica.
    Modo di somministrazione
    Uso orale.
    Da somministrare preferibilmente al mattino, indipendentemente dai pasti. Le compresse devono essere ingerite con un bicchiere d'acqua, senza masticare.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Tolvaptan Teva Italia
    • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 o alla benzazepina o ai derivati della benzazepina (vedere paragrafo 4.4)
    • Anuria
    • Deplezione volemica
    • Iponatremia ipovolemica
    • Ipernatremia
    • Pazienti non in grado di avvertire la sete
    • Gravidanza (vedere paragrafo 4.6)
    • Allattamento (vedere paragrafo 4.6)

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Tolvaptan Teva Italia
    Urgente esigenza di elevare i livelli di sodio sierico in acuto
    Tolvaptan non è stato studiato in situazioni in cui è necessario con urgenza elevare i livelli di sodio sierico in acuto. Per tali pazienti, deve essere considerato un trattamento alternativo.
    Accesso all'acqua
    Tolvaptan può causare reazioni avverse correlate a perdita idrica, come sete, secchezza della bocca e disidratazione (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, i pazienti devono avere accesso all'acqua ed essere in grado di bere quantità sufficienti di acqua. Se pazienti soggetti a limitata assunzione di acqua vengono trattati con tolvaptan, deve essere prestata particolare cautela per evitare il rischio di una eccessiva disidratazione.
    Disidratazione
    Lo stato volemico deve essere monitorato nei pazienti che assumono tolvaptan, poiché il trattamento con tolvaptan può causare grave disidratazione, un fattore di rischio per la disfunzione renale. Se i pazienti evidenziano disidratazione, adottare misure adeguate, che possono includere la necessità di interrompere o ridurre la dose di tolvaptan e aumentare l'assunzione di liquidi.
    Ostruzione dell'efflusso urinario
    Deve essere assicurato l'efflusso urinario. I pazienti con parziale ostruzione dell'efflusso urinario, ad esempio pazienti con ipertrofia prostatica o compromissione della minzione, sono a maggior rischio di sviluppo di ritenzione acuta.
    Equilibrio idrosalino
    Lo stato idrosalino deve essere monitorato in tutti i pazienti, e specialmente nei pazienti con compromissione renale ed epatica. La somministrazione di tolvaptan può causare innalzamenti troppo rapidi del sodio sierico (≥ 12 mmol/L ogni 24 ore, vedere sotto); pertanto, il monitoraggio dei livelli sierici di sodio in tutti i pazienti deve avvenire non più tardi di 4-6 ore dall'inizio del trattamento. Nei primi 1-2 giorni e fino alla stabilizzazione della dose di tolvaptan, i livelli di sodio e la volemia devono essere monitorati almeno ogni 6 ore.
    Correzione troppo rapida del sodio sierico
    I pazienti che presentano concentrazioni sieriche molto basse di sodio al basale possono essere maggiormente a rischio di una correzione troppo rapida del sodio.
    Se la velocità di correzione dell'iponatremia è eccessiva (aumento ≥ 12 mmol/L/24 ore) vi è la possibilità di demielinizzazione osmotica, con conseguente disartria, mutismo, disfagia, letargia, turbe della sfera affettiva, tetraparesi spastica, crisi convulsive, coma o decesso. Pertanto, dopo l'inizio del trattamento devono essere attentamente monitorati i livelli di sodio e la volemia (vedere sopra).
    Per minimizzare il rischio di una correzione troppo rapida dell'iponatremia, l'aumento del sodio nel siero deve essere inferiore a 10 mmol/L/24 ore fino a12 mmol/L/24 ore e inferiore a 18 mmol/L/48 ore. Pertanto, nelle prime fasi del trattamento si applicano i limiti più prudenti.
    Se la correzione del sodio supera rispettivamente 6 mmol/L nelle prime 6 ore dalla somministrazione o 8 mmol/L durante le prime 6 a 12 ore dalla somministrazione, deve essere considerata la possibilità che tale correzione possa essere stata eccessivamente rapida. In tali pazienti il sodio sierico deve essere monitorato con maggior frequenza e si raccomanda la somministrazione di una soluzione ipotonica. In presenza di innalzamenti del sodio sierico ≥ 12 mmol/L entro 24 ore, o ≥ 18 mmol/L entro 48 ore, interrompere in modo temporaneo o permanente il trattamento con tolvaptan e somministrare una soluzione ipotonica.
    Nei pazienti a maggior rischio di sindromi demielinizzanti, ad esempio i pazienti con ipossia, alcolismo o denutrizione, può essere indicata una velocità di correzione del sodio inferiore rispetto ai pazienti privi di fattori di rischio; tali pazienti devono essere gestiti con molta cautela.
    I pazienti che hanno ricevuto altri trattamenti per l'iponatremia o medicinali che aumentano la concentrazione sierica di sodio (vedere paragrafo 4.5) prima dell'inizio della terapia con Tolvaptan Teva Italia devono essere gestiti con molta cautela. Questi pazienti possono essere a rischio maggiore di sviluppare una correzione rapida del sodio sierico nei primi 1 a 2 giorni di trattamento, a causa di possibili effetti additivi.
    La somministrazione concomitante di Tolvaptan Teva Italia con altri trattamenti per l'iponatremia e medicinali che aumentano la concentrazione sierica di sodio non è raccomandata durante il trattamento iniziale o per altri pazienti con concentrazioni iniziali di sodio nel siero molto basse (vedere paragrafo 4.5).
    Diabete mellito
    I pazienti diabetici con elevata concentrazione di glucosio (ad es. oltre 300 mg/dL) possono presentare pseudoiponatremia. Questa condizione deve essere esclusa prima e durante il trattamento con tolvaptan.
    Tolvaptan può causare iperglicemia (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, i pazienti diabetici trattati con tolvaptan devono essere gestiti con cautela. Questo vale in particolare per i pazienti con diabete di tipo II non adeguatamente controllato.
    Tossicità epatica idiosincratica
    Sono state osservate lesioni al fegato indotte dal tolvaptan in studi clinici relativi a una diversa indicazione (malattia policistica renale autosomica dominante [ADPKD]) con l'uso a lungo termine di tolvaptan a dosi superiori all'indicazione autorizzata (vedere paragrafo 4.8).
    Nell'esperienza post-marketing con tolvaptan nell'ADPKD, è stata riportata insufficienza epatica acuta che ha richiesto il trapianto di fegato (vedere paragrafo 4.8).
    In questi studi clinici, aumenti clinicamente significativi (maggiori di 3 volte il limite superiore del normale, Upper Limit of Normal [ULN]) nella alanina-aminotransferasi sierica (ALT), insieme ad aumenti clinicamente significativi (maggiori di 2 × ULN) nella bilirubina sierica totale, sono stati osservati in 3 pazienti trattati con tolvaptan. Inoltre, una maggiore incidenza di aumenti significativi della ALT è stata osservata in pazienti trattati con tolvaptan [4,4% (42/958)] rispetto ai soggetti trattati con placebo [1,0% (5/484)]. Un aumento (> 3 × ULN) nella aspartato-aminotransferasi sierica (AST) è stato osservato nel 3,1% (30/958) dei pazienti trattati con tolvaptan e nello 0,8% dei pazienti (4/484) che hanno ricevuto placebo. La maggior parte delle anomalie degli enzimi epatici è stata osservata durante i primi 18 mesi di trattamento. Gli aumenti sono gradualmente migliorati dopo l'interruzione di tolvaptan. Questi risultati possono suggerire che tolvaptan può causare lesioni epatiche irreversibili e potenzialmente fatali.
    In uno studio post-autorizzativo sulla sicurezza di tolvaptan nell'iponatremia secondaria a SIADH, sono stati osservati numerosi casi di disturbi epatici e transaminasi elevate (vedere paragrafo 4.8).
    Devono essere tempestivamente eseguite prove di funzionalità epatica in pazienti trattati con tolvaptan che riportano sintomi indicativi di danno epatico, comprendenti affaticamento, anoressia, dolore al quadrante superiore destro dell'addome, urine scure o ittero. Se si sospetta un danno epatico, tolvaptan deve essere tempestivamente interrotto, deve essere iniziato un trattamento adeguato ed eseguite indagini per determinare la causa probabile. Tolvaptan non deve essere ri-somministrato nei pazienti a meno che la causa della lesione epatica osservata non sia stata definitivamente stabilita come non correlata al trattamento con tolvaptan.
    Anafilassi
    Nell'esperienza post-commercializzazione, l'anafilassi (inclusi shock anafilattico e rash generalizzato) è stata riferita molto raramente dopo la somministrazione di tolvaptan. I pazienti devono essere monitorati attentamente durante il trattamento. I pazienti con note reazioni di ipersensibilità alla benzazepina o ai derivati della benzazepina (es. benazepril, conivaptan, fenoldopam mesilato o mirtazapina) possono essere a rischio di reazione di ipersensibilità a tolvaptan (vedere paragrafo 4.3 Controindicazioni).
    In presenza di una reazione anafilattica o di altra grave reazione allergica, la somministrazione di Tolvaptan Teva Italia deve essere interrotta immediatamente e deve essere iniziata una terapia appropriata. Poiché l'ipersensibilità rappresenta una controindicazione (vedere paragrafo 4.3), il trattamento non deve mai essere ripreso in seguito a una reazione anafilattica o altra reazione allergica grave
    Lattosio
    Tolvaptan Teva Italia contiene lattosio come eccipiente. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
    Sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè è essenzialmente “senza sodio”.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Tolvaptan Teva Italia
    Co-somministrazione con altri trattamenti per l'iponatremia e altri prodotti medicinali che innalzano la concentrazione sierica di sodio
    Non c'è esperienza in studi clinici controllati relativamente all'uso concomitante di Tolvaptan con altri trattamenti per l'iponatremia quali soluzione ipertonica di cloruro di sodio, formulazioni orali di sodio e medicinali che aumentano la concentrazione di sodio nel siero. I medicinali ad elevato contenuto di sodio, come preparati analgesici effervescenti e alcuni trattamenti per la dispepsia contenenti sodio, possono anch'essi aumentare la concentrazione di sodio nel siero. L'uso concomitante di Tolvaptan Teva Italia con altri trattamenti per l'iponatremia o altri medicinali che aumentano la concentrazione di sodio nel siero può determinare un rischio maggiore di sviluppare una rapida correzione del sodio nel siero (vedere paragrafo 4.4) e pertanto non è raccomandato durante il trattamento iniziale o per altri pazienti con concentrazioni iniziali di sodio nel siero molto basse nei quali la correzione rapida può rappresentare un rischio per la demielinizzazione osmotica (vedere paragrafo 4.4).
    Effetto di altri medicinali sulla farmacocinetica di tolvaptan
    Inibitori del CYP3A4
    Le concentrazioni plasmatiche di tolvaptan sono aumentate fino a 5,4 volte l'area sotto la curva concentrazione/tempo (AUC) in seguito alla somministrazione di forti inibitori del CYP3A4. Deve essere prestata cautela nel co-somministrare inibitori del CYP3A4 (ad es. ketoconazolo, antibiotici macrolidi, diltiazem) e tolvaptan. La co-somministrazione di succo di pompelmo e tolvaptan ha portato a un aumento dell'esposizione a tolvaptan di 1,8 volte. I pazienti che assumono tolvaptan devono evitare l'ingestione di succo di pompelmo.
    Induttori del CYP3A4
    Le concentrazioni plasmatiche di tolvaptan sono state ridotte fino a 87% (AUC) in seguito alla somministrazione di induttori del CYP3A4. Esercitare cautela nella co-somministrazione di induttori del CYP3A4 (ad es. rifampicina, barbiturici) e tolvaptan.
    Effetto di tolvaptan sulla farmacocinetica di altri medicinali
    Substrati del CYP3A4
    In soggetti sani tolvaptan, un substrato del CYP3A4, non ha avuto effetti sulle concentrazioni plasmatiche di alcuni altri substrati del CYP3A4 (ad es. warfarin o amiodarone). Tolvaptan ha aumentato tra 1,3 volte a 1,5 volte i livelli plasmatici di lovastatina. Sebbene tale aumento non abbia rilevanza clinica, indica che tolvaptan può potenzialmente aumentare l'esposizione ai substrati del CYP3A4.
    Substrati dei trasportatori
    Substrati della glicoproteina-P
    Studi in vitro indicano che tolvaptan è un substrato e un inibitore competitivo della glicoproteina-P (P-gp). Le concentrazioni allo stato stazionario della digossina sono risultate aumentate (aumento di 1,3 volte della concentrazione plasmatica massima osservata [Cmax] e di 1,2 volte dell'area sottesa alla curva concentrazione plasmatica-tempo nel corso dell'intervallo di somministrazione [AUCτ]) quando co-somministrata con dosi multiple di 60 mg di tolvaptan una volta al giorno. I pazienti in terapia con digossina o altri substrati della P-gp con ristretto indice terapeutico (per es. dabigatran etexilato) devono pertanto essere gestiti con cautela e valutati per rilevare effetti eccessivi quando trattati con tolvaptan.
    BCRP e OCT1
    La co-somministrazione di tolvaptan (90 mg) e di rosuvastatina (5 mg), un substrato di BCRP, ha aumentato la Cmax e l'AUCt di rosuvastatina rispettivamente del 54% e del 69%. Se i substrati di BCRP (per es. sulfasalazina) sono somministrati in concomitanza con tolvaptan, i pazienti devono essere gestiti con cautela e valutati per rilevare effetti eccessivi di tali medicinali.
    Se substrati di OCT1 (per es. metformina), sono somministrati in concomitanza con tolvaptan, i pazienti devono essere gestiti con cautela e valutati per rilevare effetti eccessivi di tali medicinali.
    Diuretici
    Sebbene non sembri esservi un effetto sinergico o additivo con l'uso concomitante di tolvaptan e diuretici dell'ansa e tiazidici, ciascuna di queste classi di sostanze può potenzialmente causare grave disidratazione, un fattore di rischio per la disfunzione renale. Se i pazienti evidenziano disidratazione o disfunzione renale, adottare misure adeguate, che possono includere la necessità di interrompere o ridurre le dosi di tolvaptan e/o dei diuretici, aumentare l'assunzione di liquidi, valutare ed affrontare altre potenziali cause di disfunzione renale o disidratazione.
    Co-somministrazione con analoghi della vasopressina
    Oltre al suo effetto acquaretico renale, tolvaptan è in grado di bloccare i recettori vascolari V2 della vasopressina coinvolti nel rilascio di fattori della coagulazione (es. fattore di von Willebrand) dalle cellule endoteliali. Pertanto, l'effetto degli analoghi della vasopressina come la desmopressina può essere attenuato in pazienti che usano tali analoghi per la prevenzione o il controllo delle emorragie, se somministrati in concomitanza con tolvaptan.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Tolvaptan Teva Italia" insieme ad altri farmaci come “Aprepitant Accord”, “Aprepitant Teva”, “Atanto”, “Aurantin - Soluzione (uso Interno)”, “Aviflucox”, “Azonal”, “Canacid”, “Carbamazepina EG”, “Carbamazepina Zentiva - Compressa A Rilascio Modificato”, “Clamodin”, “Claritrol”, “Claritromicina Accord”, “Claritromicina Almus”, “Claritromicina Altan”, “Claritromicina Alter”, “Claritromicina DOC Generici”, “Claritromicina EG”, “Claritromicina EG Stada”, “Claritromicina HCS”, “Claritromicina Hexal”, “Claritromicina Hikma”, “Claritromicina Mylan Generics”, “Claritromicina Sandoz”, “Claritromicina Sandoz GmbH - Granulato”, “Claritromicina Sun”, “Claritromicina Sun Pharma - Compresse Rivestite”, “Claritromicina Teva”, “Claritromicina Zentiva”, “Clarmac”, “Crinozol”, “Diflucan - Capsula”, “Diflucan - Polvere”, “Dintoina”, “Dintoinale”, “Dizolo”, “Elazor”, “Emend”, “Fenitoina Hikma”, “Firacrono”, “Fluconazolo ABC”, “Fluconazolo Acord”, “Fluconazolo Almus”, “Fluconazolo Aurobindo”, “Fluconazolo B. Braun”, “Fluconazolo Bioindustria L.I.M.”, “Fluconazolo DOC Generici”, “Fluconazolo EG”, “Fluconazolo Galenica Senese”, “Fluconazolo Hexal”, “Fluconazolo Kabi”, “Fluconazolo Mylan”, “Fluconazolo Pensa”, “Fluconazolo Ratiopharm”, “Fluconazolo Sandoz”, “Fluconazolo Sun”, “Fluconazolo Zentiva”, “Flucostenol”, “Flukimex”, “Flumicon”, “Flumos”, “Fluores”, “Fungus”, “Gamibetal Complex”, “Gardenale”, “Gemiflux”, “Klacid - Compresse Rivestite, Granulato”, “Klacid - Granulato”, “Klacid - Polvere”, “Klacid Rm”, “Klaider”, “Kloreniss”, “Kruklar”, “Lefunzol”, “Lucandiol”, “Luminale - Compressa”, “Macladin - Compresse Rivestite”, “Macladin - Compresse Rivestite, Granulato”, “Macladin - Granulato”, “Macladin - Polvere”, “Miconix”, “Mukes”, “Mysoline”, “Rifadin”, “Rifater”, “Rifinah”, “Riflax”, “Rifocin”, “Stadmycin”, “Tedim”, “Tegretol”, “Trimikos”, “Trittico - Compressa A Rilascio Modificato”, “Trittico - Compressa Divisibile, Gocce”, “Trittico - Compresse Rivestite”, “Trittico - Soluzione (uso Interno)”, “Veclam - Compresse Rivestite”, “Veclam - Compresse Rivestite, Granulato”, “Veclam - Granulato”, “Veclam - Polvere”, “Winch”, “Zamizol”, “Zerfun”, “Zoloder”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    I dati riguardanti l'uso di Tolvaptan in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.
    Tolvaptan Teva Italia è controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento con tolvaptan.
    Allattamento
    Non è noto se tolvaptan sia escreto nel latte materno.
    Dati farmacodinamici/tossicologici disponibili negli animali hanno mostrato l'escrezione di tolvaptan nel latte materno (per ulteriori dettagli vedere il paragrafo 5.3).
    Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.
    Tolvaptan è controindicato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.3).
    Fertilità
    Studi condotti sugli animali hanno mostrato effetti sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Tolvaptan non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Tuttavia, al momento di guidare o di usare macchinari, si deve considerare la possibilità del verificarsi di occasionali capogiri, astenia o sincope.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Tolvaptan Teva Italia
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Il profilo di reazioni avverse di Tolvaptan nella SIADH si basa su un database di studi clinici comprendente 3.294 pazienti trattati con tolvaptan ed è coerente con la farmacologia del principio attivo. Le reazioni avverse più comuni e prevedibili dal punto di vista farmacodinamico sono: sete, bocca secca e pollachiuria, riportate approssimativamente nel 18%, 9% e 6% dei pazienti.
    Tabella delle reazioni avverse
    Le frequenze delle reazioni avverse da studi clinici corrispondono a molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), rara (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto rara (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
    Non è possibile determinare la frequenza delle reazioni avverse segnalate durante l'uso post-marketing poiché i dati derivano da segnalazioni spontanee. Di conseguenza, la frequenza di queste reazioni avverse è indicata come "non nota".
    Classificazione per sistemi e organi
    Frequenza
     
    Molto comune
    Comune
    Non comune
    Non noto
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
     
    Shock anafilattico,
    Eruzione cutanea generalizzata
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
    Polidipsia,
    Disidratazione,
    Iperkaliemia,
    Iperglicemia,
    Ipoglicemia1,
    Ipernatremia1,
    Iperuricemia1,
    Appetito ridotto
     
     
    Patologie del sistema nervoso
     
    Sincope1,
    Cefalea1,
    Capogiro1
    Disgeusia
     
    Patologie vascolari
     
    Ipotensione ortostatica
     
     
    Patologie gastrointestinali
    Nausea
    Stipsi,
    Diarrea1,
    Secchezza delle fauci
     
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Ecchimosi,
    Prurito
    Rash pruriginoso1
     
    Patologie renali e urinarie
     
    Pollachiuria,
    Poliuria
    Compromissione renale
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Sete
    Astenia,
    Piressia,
    Malessere1
     
     
    Patologie epatobiliari
     
     
     
    Disturbi epatici2
    Insufficienza epatica acuta3
    Esami diagnostici
     
    Ematuria1,
    Alanina aminotransferasi aumentata (vedere paragrafo 4.4)1,
    Aspartato aminotransferasi aumentata (vedere paragrafo 4.4)1,
    Creatinina ematica aumentata
    Bilirubina aumentata (vedere paragrafo 4.4)1
    Transaminasi elevate2
    Procedure mediche e chirurgiche
    Rapida correzione dell'iponatremia, talvolta con conseguenti sintomi neurologici
     
     
     
    1 osservati in studi clinici per altre indicazioni
    2 da studio di sicurezza post-autorizzativo nell'iponatremia secondaria a SIADH
    3 osservata nel post-marketing con tolvaptan nell'ADPKD. È stato necessario il trapianto di fegato.
    Descrizione di reazioni avverse particolari
    Rapida correzione dell'iponatremia
    In uno studio di sicurezza post-autorizzativo di tolvaptan nell'iponatremia secondaria a SIADH, che includeva un'alta percentuale di pazienti con tumori (in particolare il carcinoma polmonare a piccole cellule), pazienti con bassi livelli sierici di sodio al basale nonché pazienti che utilizzavano anche diuretici e/o soluzione di cloruro di sodio, l'incidenza di rapida correzione dell'iponatremia è risultata essere più elevata rispetto agli studi clinici.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante. in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Tolvaptan Teva Italia
    Dosi singole fino a 480 mg e dosi multiple fino a 300 mg al giorno, per 5 giorni, sono state ben tollerate in studi clinici su volontari sani. Non esiste alcun antidoto specifico per l'intossicazione da Tolvaptan. Si può prevedere che segni e sintomi del sovradosaggio acuto siano quelli tipici di un eccessivo effetto farmacologico: aumento delle concentrazioni sieriche di sodio, poliuria, sete e disidratazione/ipovolemia (acquaresi profusa e prolungata).
    Nei pazienti con sospetto sovradosaggio di tolvaptan si raccomanda la valutazione di parametri vitali, concentrazione degli elettroliti, ECG e volemia. Un'adeguata integrazione di acqua e/o elettroliti deve proseguire fino alla risoluzione dell'acquaresi. La dialisi può non essere efficace nell'eliminare tolvaptan in considerazione della sua elevata affinità di legame per le proteine plasmatiche umane (> 98%).

    Scadenza

    2 anni

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede temperatura particolare di conservazione.
    Conservare nella confezione originale a per proteggere il medicinale dalla luce.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Tolvaptan Teva Italia a base di Tolvaptan sono: Samsca

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


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