Carin

    Ultimo aggiornamento: 20/07/2021

    Cos'è Carin?

    Carin è un farmaco a base del principio attivo Acido Acetilsalicilico + Acido Ascorbico, appartenente alla categoria degli Antiaggreganti piastrinici, Antipiretici, Analgesici FANS e nello specifico Acido salicilico e derivati. E' commercializzato in Italia dall'azienda Farmakopea S.p.A.

    Carin può essere prescritto con Ricetta SOP - medicinali non soggetti a prescrizione medica ma non da banco.


    Confezioni

    Carin 200 mg + 330 mg 10 compresse effervescenti
    Carin 200 mg + 330 mg 20 compresse effervescenti

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Farmakopea S.p.A
    Ricetta: SOP - medicinali non soggetti a prescrizione medica ma non da banco
    Classe: C
    Principio attivo: Acido Acetilsalicilico + Acido Ascorbico
    Gruppo terapeutico: Antiaggreganti piastrinici, Antipiretici, Analgesici FANS
    ATC: N02BA51 - Acido acetilsalicilico, associazioni esclusi gli psicolettici
    Forma farmaceutica: compressa effervescente


    Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it

    Indicazioni

    Perché si usa Carin? A cosa serve?
    Terapia sintomatica delle forme influenzali, raffreddori, cefalee, emicranie, dolori muscolari e reumatici, nevralgie, dolori periodici.

    Posologia

    Come usare Carin: Posologia
    Adulti e ragazzi di età superiore ai 16 anni: 1 o 2 compresse ogni tre ore, secondo necessità.
    Non superare 8 compresse nelle 24 ore.
    Non superare le dosi consigliate.
    Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Carin
    Malattia ulcerosa gastro-duodenale. Ipersensibilità all'acido acetilsalicilico ed ai salicilati.
    Diatesi emorragiche.
    L'uso di questo medicinale è controindicato nei bambini e nei ragazzi di età inferiore ai 16 anni.
    Dosi superiori a 100 mg/die durante il terzo trimestre di gravidanza.
    Severa insufficienza cardiaca.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Carin
    L'assunzione delle preparazioni per uso orale deve avvenire a stomaco pieno.
    Utilizzare con prudenza nei casi di asma e gotta.
    È richiesta cautela (discutere con il proprio medico o farmacista) prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poichè in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema.
    Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della più bassa dose efficace per la più breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari).
    Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus).
    Non sono attualmente disponibili dati sufficienti per escludere un rischio simile per l'acido acetilsalicilico, quando esso è somministrato alla dose giornaliera di 330-2640 mg.
    Questa specialità medicinale non deve essere utilizzata nei bambini e nei ragazzi di età inferiore ai 16 anni (vedi controindicazioni).
    I soggetti di età superiore ai 70 anni di età, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare questo medicinale solo dopo aver consultato il medico.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Carin
    Il farmaco può interagire con anticoagulanti, uricosurici, sulfaniluree e ipoglicemizzanti.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Carin" insieme ad altri farmaci come “Abidol”, “Actalide”, “Actisinu”, “Algimesil”, “Algofen”, “Algolider”, “Algopirina Febbre E Dolore”, “Algopirindol”, “Antalfebal”, “Antalgil”, “Aulin - Compressa, Granulato”, “Aulin - Gel”, “Benatia”, “Brufecod”, “Brufen - Compressa A Rilascio Modificato”, “Brufen - Compressa Rivestita, Compresse Rivestite, Granulato, Granulato Effervescente”, “Brufenlik”, “BuscofenAct”, “Buscofen - Capsula Molle”, “Buscofen - Granulato”, “Buscofen Pocket”, “Cibalgina Due Fast”, “Clexane T - Soluzione (uso Interno)”, “Coumadin”, “Dicloreum Unidie”, “Difmetre”, “Dolibloc”, “Domes”, “Efridol”, “Eiren”, “Enoxaparina Rovi”, “Erreflog”, “Fevralt”, “Fluibron Febbre E Dolore”, “Fluifort Febbre E Dolore”, “Fraxodi”, “Ghemaxan”, “Ibumal”, “Ibuprofene Alter”, “Ibuprofene Aristo - Compresse Rivestite”, “Ibuprofene Aurobindo Italia”, “Ibuprofene Aurobindo Pharma Italia”, “Ibuprofene B. Braun Melsungen - Soluzione (uso Interno)”, “Ibuprofene DOC - Compressa Rivestita”, “Ibuprofene DOC Generici”, “Ibuprofene Dr. Reddy's”, “Ibuprofene EG”, “Ibuprofene Eurogenerici”, “Ibuprofene FG”, “Ibuprofene Pensa Pharma”, “Ibuprofene Pharmeg”, “Ibuprofene Sandoz”, “Ibuprofene Teva”, “Ibuprofene Zentiva”, “Ibuprofene Zentiva Italia - Compressa Rivestita”, “Iburpofene Aristo Pharma”, “Ilmodol Antinfiammatorio E Antireumatico”, “Indocollirio”, “Indom”, “Indoxen”, “Inhixa - Soluzione”, “Innohep - Soluzione, Soluzione (uso Interno)”, “Innohep - Soluzione”, “Isodol”, “Kendo”, “Laser”, “Lasonil Antinfiammatorio E Antireumatico - Compressa A Rilascio Modificato”, “Lasonil Antinfiammatorio E Antireumatico - Compressa Rivestita, Compresse Rivestite”, “Ledoren”, “Levifen”, “Liometacen”, “Momendol - Capsula Molle”, “Momendol - Compressa Rivestita”, “Momendol - Gel”, “Momendol - Gel”, “Momenflogo”, “Momentact - Capsula Molle”, “Momentact - Compressa Rivestita”, “Momentact - Sospensione”, “Moment - Capsula Molle”, “Moment - Compressa Rivestita”, “Momentfene”, “Moment - Granulato”, “Momentkid”, “Moment - Sospensione”, “Momenxsin”, “Naprossene Angelini”, “Naprossene EG”, “Naprosyn - Compressa A Rilascio Modificato, Compressa Gastroresistente, Granulato, Supposta”, “Naprosyn - Gel”, “Naproxene Git - Compressa”, “Naproxene Git - Gel”, “Naproxene Sodico DOC Generici”, “Naproxene Sodico HCS”, “Neo Borocillina Infiammazione E Dolore”, “Nimesulene”, “Nimesulide Almus”, “Nimesulide Alter”, “Nimesulide Big”, “Nimesulide DOC Generici”, “Nimesulide EG”, “Nimesulide Git”, “Nimesulide Mylan Generics”, “Nimesulide Pensa”, “Nimesulide Ratiopharm”, “Nimesulide Sandoz”, “Nurofencaps”, “Nurofen Febbre E Dolore - Sospensione”, “Nurofen”, “Nurofen Influenza E Raffreddore”, “Nurofenkid Febbre E Dolore”, “Nurofenteen - Compressa Orodispersibile”, “Nuroflex Dolori Muscolari E Articolari”, “Paidofen”, “Pavik”, “Pedea”, “Riflonet”, “Rovinadil”, “Seledie”, “Seleparina”, “Sintrom”, “Sulidamor”, “Surgamyl”, “Synflex”, “Tachifene”, “Vegetallumina Dolore E Febbre”, “Vicks Flu Action”, “Vimovo”, “Zerinoactiv”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    L'impiego in gravidanza per lunghi periodi e la somministrazione negli ultimi tre mesi della gravidanza devono avvenire soltanto dietro prescrizione medica poichè l'acido acetilsalicilico può provocare fenomeni emorragici nel feto e nella madre, ritardi di parto e, nel nascituro, precoce chiusura del dotto di Botallo.
    Basse dosi (fino a 100 mg/die):
    Gli studi clinici indicano che le dosi fino a 100 mg/die possono essere considerate sicure limitatamente ad un impiego in ambito ostetrico, che richiede un monitoraggio specialistico.
    Dosi di 100-500 mg/die:
    Ci sono insufficienti ati clinici relativi all'uso di dosi superiori a 100 mg/die fino a 500 mg/die. Quindi le raccomandazioni di seguito riportate per le dosi di 500 mg/die ed oltre si applicano anche a questo range di dosaggio.
    Dosaggi di 500 mg/die e oltre:
    L'inibizione delle sintesi delle prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/ fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza.Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell'1% fino a circa l'1,5% è stato stimato che i rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post impianto e di mortalità embrione/fetale. Inoltre, un aumento di incidenza delle varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
    Se l'acido acetilsalicilico è usato da una donna in attesa di concepimento o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili.
    Durante il terzo trimestre di gravidanza tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a:
    • tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare)
    • disfunzione renale (che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios)
    e la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:
    • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento ed effetto antiaggregante (che può occorrere anche a dosi molto basse)
    • inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
    Conseguentemente l'acido acetilsalicilico a dosi superiori a 100 mg/die è controindicato durante l'ultimo trimestre di gravidanza.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono noti effetti negativi sulla capacità di guida e sull'uso di macchine.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Carin
    Disturbi otovestibolari (ronzii, ecc.), gastrointestinali (dolori, ecc.), fenomeni emorragici (epistassi, gengivoraggie), fenomeni di ipersensibilità (eruzioni cutanee, ecc.).
    In associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema.
    Studi clinici e dati epidemiologici sugggerisono che l'uso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus).
    Vedere sez 4.4

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Carin
    Nel caso di sovradosaggio è necessario limitare l'assorbimento del farmaco dal tratto gastrointestinale (lavanda gastrica, carbone attivo), abbassare la temperatura corporea (spugnatura con acqua tiepida), compensare la disidratazione con adeguato apporto di fluidi, correggere l'acidosi (bicarbonato di sodio e.v.) e l'eventuale ipoglicemia.
    Anche nel caso di intossicazione accidentale di Carin, la forma effervescente presenta un massimo grado di sicurezza sia per la diminuzione del rischio di una somministrazione massiva che per la necessità di ingerire forti quantità d'acqua.

    Scadenza

    3 anni a confezionamento integro.

    Conservazione

    Chiudere accuratamente il tubetto dopo l'uso. Conservare a temperatura non superiore a 25°C.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


       © 2022 EDRA S.p.A. - P.iva 08056040960
      DPO - dpo@lswr.it