Rabex

    Ultimo aggiornamento: 29/01/2024

    Cos'è Rabex?

    Rabex è un farmaco a base del principio attivo Rabeprazolo Sodico, appartenente alla categoria degli Antiulcera e nello specifico Inibitori della pompa acida. E' commercializzato in Italia dall'azienda SF Group S.r.l..

    Rabex può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Rabex 10 mg 14 compresse gastroresistenti
    Rabex 20 mg 14 compresse gastroresistenti

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: SF Group S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Rabeprazolo Sodico
    Gruppo terapeutico: Antiulcera
    ATC: A02BC04 - Rabeprazolo
    Forma farmaceutica: compressa gastroresistente


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    Indicazioni

    Perché si usa Rabex? A cosa serve?
    RABEX compresse è indicato per il trattamento di:
    • Ulcera duodenale attiva
    • Ulcera gastrica benigna attiva
    • Malattia da reflusso gastroesofageo erosiva o ulcerosa sintomatica (MERG)
    • Gestione a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo (terapia di mantenimento della MERG)
    • Trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo da moderata a molto grave (MRGE sintomatica)
    • Sindrome di Zollinger-Ellison.
    In associazione con regimi terapeutici antibatterici appropriati per l'eradicazione di Helicobacter pylori in pazienti affetti da ulcera peptica. Vedere paragrafo 4.2

    Posologia

    Come usare Rabex: Posologia
    Adulti/anziani
    Ulcera duodenale attiva o ulcera gastrica benigna attiva: la dose orale raccomandata per l'ulcera duodenale attiva e per l'ulcera gastrica benigna attiva è 20 mg da assumere una volta al giorno al mattino.
    La maggior parte dei pazienti affetti da ulcera duodenale attiva guarisce in quattro settimane. Tuttavia alcuni pazienti possono avere bisogno di altre quattro settimane di terapia per ottenere la guarigione. La maggior parte dei pazienti affetti da ulcera gastrica benigna attiva guarisce in sei settimane. Anche in questo caso, alcuni pazienti possono però necessitare di altre sei settimane di terapia per ottenere la guarigione.
    Malattia da reflusso gastroesofageo erosiva o ulcerosa (MERG): la dose orale raccomandata per questa patologia è 20 mg da assumere una volta al giorno per quattro-otto settimane.
    Gestione a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo: per la gestione a lungo termine, è possibile usare una dose di mantenimento di RABEX 20 mg o 10 mg una volta al giorno, a seconda della risposta del paziente.
    Trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo da moderata a molto grave (MRGE sintomatica): 10 mg una volta al giorno in pazienti senza esofagite. Se dopo quattro settimane non si raggiunge il controllo dei sintomi, il paziente deve essere sottoposto a ulteriori indagini mediche. Una volta risolti i sintomi, il successivo controllo della sintomatologia può essere ottenuto adottando un regime al bisogno con l'assunzione di 10 mg una volta al giorno, quando necessario.
    Sindrome di Zollinger-Ellison: la dose iniziale raccomandata nell'adulto è 60 mg una volta al giorno. La dose può essere titolata fino a 120 mg/giorno in base alle esigenze dei singoli pazienti. È possibile somministrare singole dosi giornaliere fino a 100 mg/giorno. Il dosaggio da 120 mg può richiedere la suddivisione in dosi da 60 mg due volte al giorno. Il trattamento deve continuare finché clinicamente indicato.
    Eradicazione di H. pylori: i pazienti con infezione da H. pylori devono essere trattati con la terapia di eradicazione. Si raccomanda la seguente associazione da somministrare per 7 giorni.
    RABEX 20 mg due volte al giorno + claritromicina 500 mg due volte al giorno e amoxicillina 1 g due volte al giorno.
    Per le indicazioni che richiedono il trattamento una volta al giorno, le compresse di RABEX devono essere assunte al mattino prima di mangiare; sebbene né l'ora del giorno né l'assunzione di alimenti abbia mostrato di avere effetto sull'attività del Rabeprazolo Sodico, questo regime faciliterà l'aderenza al trattamento.
    I pazienti devono essere informati che le compresse di RABEX non devono essere frantumate o masticate, ma ingerite intere.
    Compromissione della funzionalità epatica e renale: non è necessario l'aggiustamento della dose per i pazienti con compromissione della funzionalità renale o epatica.
    Vedere paragrafo 4.4 per l'uso di RABEX nel trattamento di pazienti con grave compromissione della funzionalità epatica.
    Popolazione pediatrica
    RABEX non è raccomandato nei bambini a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e sull'efficacia.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Rabex
    • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti usati nella formulazione.
    • Gravidanza.
    • Allattamento.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Rabex
    La risposta sintomatica alla terapia con Rabeprazolo Sodico non preclude la presenza di patologie maligne a livello gastrico o esofageo, pertanto occorre escludere tale possibilità prima di iniziare il trattamento con RABEX.
    I pazienti sottoposti a trattamento a lungo termine (in particolare se trattati per oltre un anno) devono essere monitorati con regolarità.
    Non è possibile escludere il rischio di reazioni da ipersensibilità crociata con altri inibitori della pompa protonica o sostituti benzimidazolici.
    I pazienti devono essere informati che le compresse di RABEX non devono essere rotte o masticate, ma ingerite intere.
    RABEX non è raccomandato nei bambini a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e sull'efficacia.
    Sono state riportate segnalazioni post-marketing di discrasia ematica (trombocitopenia e neutropenia). Nella maggior parte dei casi in cui non è stato possibile individuare un'eziologia alternativa, gli eventi non hanno presentato complicazioni e si sono risolti con la sospensione del rabeprazolo.
    In alcuni studi clinici e anche dopo l'autorizzazione all'immissione in commercio sono stati segnalati valori anormali degli enzimi epatici. Nella maggior parte dei casi in cui non è stato possibile individuare un'eziologia alternativa, gli eventi non hanno presentato complicazioni e si sono risolti con la sospensione del rabeprazolo.
    In uno studio su pazienti con compromissione della funzionalità epatica da lieve a moderata non si è osservata evidenza di problemi di sicurezza significativi correlati al farmaco rispetto al gruppo di controllo di età e sesso corrispondenti. Tuttavia, poiché non sono disponibili dati clinici sull'uso del rabeprazolo nel trattamento di pazienti con disfunzione epatica grave, il medico deve prestare cautela quando somministra RABEX per la prima volta a questa popolazione di pazienti.
    È sconsigliata la somministrazione concomitante di atazanavir con rabeprazolo (vedere paragrafo 4.5).
    La riduzione dell'acidità gastrica ottenuta con qualsiasi mezzo, compreso l'uso di inibitori della pompa protonica, aumenta le conte gastriche dei batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale. Il trattamento con inibitori della pompa protonica può determinare un lieve aumento del rischio di infezioni gastrointestinali, ad esempio da Salmonella e Campylobacter.
    Gli inibitori di pompa protonica, specialmente se utilizzati a dosaggi elevati e per periodi prolungati (> 1 anno), potrebbero causare un lieve aumento di rischio di fratture dell'anca, del polso e della colonna vertebrale, soprattutto in pazienti anziani o in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori di pompa protonica potrebbero aumentare il rischio complessivo di frattura dal 10% al 40%. Tale aumento potrebbe essere in parte dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosi devono ricevere le cure in base alle attuali linee guida di pratica clinica e devono assumere un'adeguata quantità di vitamina D e calcio.
    Ipomagnesiemia
    È stato osservato che gli inibitori di pompa protonica come il rabeprazolo, in pazienti trattati per almeno tre mesi e in molti casi per un anno, possono causare grave ipomagnesiemia.
    Gravi sintomi di ipomagnesiemia includono stanchezza, tetania, delirio, convulsioni, vertigini e aritmia ventricolare. Essi, inizialmente, si possono manifestare in modo insidioso ed essere trascurati.
    L'ipomagnesiemia, nella maggior parte dei pazienti, migliora dopo l'assunzione di magnesio e la sospensione dell'inibitore di pompa protonica.
    Gli operatori sanitari devono considerare l'eventuale misurazione dei livelli di magnesio all'inizio e periodicamente nei pazienti in trattamento con PPI per un periodo prolungato o in terapia con digossina o medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad esempio diuretici).
    Uso concomitante di rabeprazolo con metotrexato
    La letteratura suggerisce che l'uso concomitante di PPI con metotrexato (soprattutto ad alte dosi; vedere il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di metotrexato) può aumentare e prolungare i livelli sierici di metotrexato e/o del suo metabolita, il che può portare a tossicità da metotrexato. In caso di somministrazione di alte dosi di metotrexato, in alcuni pazienti, può essere presa in considerazione una sospensione temporanea dei PPI.
    Influenza sull'assorbimento della vitamina B12
    Il rabeprazolo sodico, come tutti i farmaci acido-bloccanti, può ridurre l'assorbimento della vitamina B12 (cianocobalamina) a causa di ipo- o a-cloridria. Ciò deve essere preso in considerazione nei pazienti in terapia a lungo termine con ridotte riserve corporee o fattori di rischio che riducano l'assorbimento della vitamina B12 o se vengono osservati i rispettivi sintomi clinici.
    Lupus eritematoso cutaneo subacuto (LECS)
    Gli inibitori della pompa protonica sono associati a casi estremamente infrequenti di LECS. In presenza di lesioni, soprattutto sulle parti cutanee esposte ai raggi solari, e se accompagnate da artralgia, il paziente deve rivolgersi immediatamente al medico e l'operatore sanitario deve valutare l'opportunità di interrompere il trattamento con RABEX. La comparsa di LECS in seguito a un trattamento con un inibitore della pompa protonica può accrescere il rischio di insorgenza di LECS con altri inibitori della pompa protonica.
    Interferenza con esami di laboratorio
    Un livello aumentato di Cromogranina A (CgA) può interferire con gli esami diagnostici per tumori neuroendocrini. Per evitare tale interferenza, il trattamento con RABEX deve essere sospeso per almeno 5 giorni prima delle misurazioni della CgA (vedere paragrafo 5.1). Se i livelli di CgA e di gastrina non sono tornati entro il range di riferimento dopo la misurazione iniziale, occorre ripetere le misurazioni 14 giorni dopo l'interruzione del trattamento con inibitore della pompa protonica.
    Compromissione renale
    In pazienti che assumono rabeprazolo è stata osservata la nefrite tubulo-interstiziale acuta (TIN) e può verificarsi in qualsiasi momento durante la terapia con rabeprazolo (vedere paragrafo 4.8). La nefrite tubulo-interstiziale acuta può progredire a insufficienza renale.
    Rabeprazolo deve essere sospeso in caso di sospetta TIN, e deve essere prontamente intrapreso un trattamento appropriato.
    Sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè ‘essenzialmente senza sodio'.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Rabex
    Il rabeprazolo sodico determina un'inibizione profonda e duratura della secrezione di acido gastrico. Può verificarsi un'interazione con composti il cui assorbimento dipende dal pH. La somministrazione concomitante di rabeprazolo sodico con ketoconazolo o itraconazolo può determinare una riduzione significativa dei livelli plasmatici degli antimicotici. Pertanto può essere necessario monitorare singoli pazienti per stabilire l'eventuale necessità di un aggiustamento del dosaggio durante l'assunzione concomitante di ketoconazolo o itraconazolo con rabeprazolo.
    In studi clinici sono stati somministrati antiacidi in concomitanza a rabeprazolo e, in uno studio specifico di interazione farmaco-farmaco, non è stata osservata alcuna interazione con gli antiacidi liquidi.
    La somministrazione concomitante di atazanavir 300 mg/ritonavir 10 mg con omeprazolo (40 mg una volta al giorno) o atazanavir 400 mg con lansoprazolo (60 mg una volta al giorno) a volontari sani ha determinato una riduzione sostanziale dell'esposizione ad atazanavir. L'assorbimento di atazanavir dipende dal pH. Sebbene non siano disponibili dati di studi clinici, si attendono risultati simili con altri inibitori della pompa protonica. Per questo motivo, gli inibitori della pompa protonica, compreso il rabeprazolo, non devono essere somministrati in concomitanza con atazanavir (vedere paragrafo 4.4).
    Metotrexato
    Casi clinici, studi pubblicati di farmacocinetica di popolazione e analisi retrospettive suggeriscono che la somministrazione concomitante di PPI e metotrexato (soprattutto ad alte dosi; vedere il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di metotrexato) può aumentare e prolungare i livelli sierici di metotrexato e/o del suo metabolita idrossimetotrexato. Tuttavia, non sono stati condotti studi formali di interazione farmacologica tra metotrexato e PPI.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Rabex" insieme ad altri farmaci come “Afslamet”, “Atazanavir Krka”, “Atazanavir Mylan”, “Atazanavir Sandoz”, “Calquence - Capsula”, “Calquence - Compresse Rivestite”, “Cefodox - Compresse Rivestite”, “Cefodox - Granulato”, “Cefpodoxima Mylan - Compresse Rivestite”, “Cefpodoxima Mylan - Polvere”, “Cefpodoxima Sandoz - Compresse Rivestite”, “Cefpodoxima Sandoz - Polvere”, “Dasatinib EG”, “Dasatinib Krka”, “Dasatinib Mylan”, “Dasatinib Sandoz”, “Dasatinib Zentiva”, “Edurant”, “Erlotinib Mylan”, “Erlotinib Sandoz”, “Erlotinib Tillomed”, “Eviplera”, “Evotaz”, “Gefitinib Accord”, “Gefitinib EG”, “Gefitinib Medac”, “Gefitinib Teva”, “Immutrex”, “Iressa”, “Isentress - Compressa Masticabile”, “Isentress - Compresse Rivestite”, “Juluca”, “Lumykras”, “Methotrexate - Compressa, Soluzione (uso Interno)”, “Methotrexate - Soluzione (uso Interno)”, “Metother”, “Metotressato Teva”, “Metotrexato Accord - Fiale Flaconcini Fialoidi”, “Metotrexato Accord - Soluzione (uso Interno)”, “Metotrexato Doc Generici”, “Odefsey”, “Otreon - Compresse Rivestite”, “Otreon - Granulato”, “Pemazyre”, “Rekambys”, “Reumaflex”, “Reyataz - Capsula”, “Sprycel - Compresse Rivestite”, “Tarceva”, “Trexother”, “Tyverb”, “Velos”, “Votrient”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non sono disponibili dati sulla sicurezza del rabeprazolo nella donna in gravidanza. Studi sulla riproduzione condotti in ratti e conigli non hanno evidenziato compromissione della fertilità o danno al feto a causa del Rabeprazolo Sodico, sebbene nei ratti si verifichi un minimo passaggio feto-placentare. RABEX è controindicato durante la gravidanza.
    Allattamento
    Non è noto se il rabeprazolo sodico sia escreto nel latte materno umano. Non sono stati condotti studi clinici su donne che allattano al seno. Il rabeprazolo sodico tuttavia viene escreto nelle secrezioni mammarie nei ratti. Pertanto RABEX non deve essere usato durante l'allattamento.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Sulla base delle proprietà farmacodinamiche e del profilo degli eventi avversi, è improbabile che RABEX possa compromettere la capacità di guidare o di usare macchinari. Se, tuttavia, lo stato di vigilanza è ridotto a causa della sonnolenza, si raccomanda di evitare di guidare e utilizzare macchinari complessi.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Rabex
    Le reazioni avverse al farmaco segnalate con maggiore frequenza negli studi clinici controllati con rabeprazolo sono state cefalea, diarrea, dolore addominale, astenia, flatulenza, rash e secchezza delle fauci. La maggior parte degli eventi avversi osservati durante gli studi clinici è stata di gravità lieve o moderata e di natura transitoria.
    Dagli studi clinici e dall'esperienza post-marketing sono stati segnalati i seguenti eventi avversi.
    Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Classificazione per sistemi e organi
    Comune
    Non comune
    Raro
    Molto raro
    Non nota
    Infezioni ed infestazioni
    Infezione
     
     
     
     
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
     
    Neutropenia,
    Leucopenia,
    Trombocitopenia,
    Leucocitosi
     
     
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
    Ipersensibilità1,2
     
     
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
     
    Anoressia
     
    Iponatriemia,
    Ipomagnesiemia (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego)
    Disturbi psichiatrici
    Insonnia
    Nervosismo
    Depressione
     
    Confusione
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea,
    Capogiro
    Sonnolenza
     
     
     
    Patologie dell'occhio
     
     
    Alterazione della vista
     
     
    Patologie vascolari
     
     
     
     
    Edema periferico
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Tosse,
    Faringite,
    Rinite
    Bronchite,
    Sinusite
     
     
     
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea,
    Vomito,
    Nausea,
    Dolore addominale
    Stipsi,
    Flatulenza, polipi della ghiandola
    fundica (benigni)
    Dispepsia,
    Secchezza delle fauci,
    Eruttazione
    Gastrite,
    Stomatite,
    Alterazione del gusto
     
    Colite microscopica
    Patologie epatobiliari
     
     
    Epatite,
    Ittero,
    Encefalopatia epatica
     
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Rash
    Eritema2
     
    Prurito,
    Sudorazione,
    Reazioni bollose2
    Eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica (TEN), sindrome di Stevens-Johnson (SJS)
    Lupus eritematoso cutaneo subacuto (vedere il paragrafo 4.4).
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Dolore non specifico,
    Dolore alla schiena
    Mialgia,
    Crampi alle gambe,
    Artralgia,
    Frattura dell'anca, del polso o della colonna vertebrale (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego)
     
     
     
    Patologie renali e urinarie
     
    Infezione delle vie urinarie
    Nefrite interstiziale
     
     
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
     
     
     
     
    Ginecomastia
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Astenia,
    Sindrome simil-influenzale
    Dolore al petto,
    Brividi,
    Piressia
     
     
     
    Esami diagnostici
     
    Aumento degli enzimi epatici3
    Aumento di peso
     
     
    1 Comprende gonfiore del viso, ipotensione e dispnea.
    2 L'eritema, le reazioni bollose e le reazioni da ipersensibilità si sono generalmente risolte dopo la sospensione della terapia.
    3 Sono state ricevute rare segnalazioni di encefalopatia epatica in pazienti con cirrosi preesistente. Nel trattamento di pazienti affetti da disfunzione epatica grave, il medico è tenuto a prestare cautela quando somministra la prima volta la terapia con RABEX a questa popolazione di pazienti (vedere paragrafo 4.4).
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazione-reazione-avversa

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Rabex
    Ad oggi esiste un'esperienza limitata con il sovradosaggio intenzionale o accidentale. L'esposizione massima stabilita non deve superare 60 mg due volte al giorno o 160 mg una volta al giorno. Gli effetti sono in genere minimi, rappresentativi del profilo noto degli eventi avversi e reversibili senza ulteriore intervento medico. Non è noto alcun antidoto specifico. Il Rabeprazolo Sodico si lega ampiamente alle proteine, pertanto non è dializzabile. Come in qualsiasi caso di sovradosaggio, il trattamento deve essere sintomatico e occorre utilizzare misure di supporto generale.

    Scadenza

    3 anni

    Conservazione

    Blister: conservare a temperatura inferiore a 25°C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidità.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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