Pantoprazolo ABC - Compresse/capsule Gastroresistenti

    Ultimo aggiornamento: 14/06/2023

    Cos'è Pantoprazolo ABC - Compresse/capsule Gastroresistenti?

    Pantoprazolo ABC - Compresse/capsule Gastroresistenti è un farmaco a base del principio attivo Pantoprazolo Sale Sodico Sesquidrato, appartenente alla categoria degli Antiulcera e nello specifico Inibitori della pompa acida. E' commercializzato in Italia dall'azienda ABC Farmaceutici S.p.A..

    Pantoprazolo ABC - Compresse/capsule Gastroresistenti può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Pantoprazolo ABC 20 mg 14 compresse gastroresistenti
    Pantoprazolo ABC 20 mg 28 compresse gastroresistenti

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: ABC Farmaceutici S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Pantoprazolo Sale Sodico Sesquidrato
    Gruppo terapeutico: Antiulcera
    ATC: A02BC02 - Pantoprazolo
    Forma farmaceutica: compresse/capsule gastroresistenti


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    Indicazioni

    Perché si usa Pantoprazolo ABC? A cosa serve?
    Pantoprazolo ABC 20 mg compresse gastro-resistenti è indicato negli adulti ed adolescenti di 12 anni ed oltre per:
    Sintomi da reflusso gastroesofageo.
    Trattamento a lungo termine e prevenzione delle recidive delle esofagiti da reflusso.
    Pantoprazolo ABC 20 mg compresse gastro-resistenti è indicato negli adulti per:
    Prevenzione delle ulcere gastroduodenali indotte da farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) non selettivi in pazienti a rischio che necessitano di un trattamento continuativo con FANS (vedere paragrafo 4.4).

    Posologia

    Come usare Pantoprazolo ABC: Posologia
    Posologia
    Dose raccomandata
    Adulti e adolescenti di 12 anni ed oltre
    Sintomi da reflusso gastroesofageo
    La dose raccomandata per somministrazione orale è di una compressa gastroresistente di Pantoprazolo ABC 20 mg al giorno. Il sollievo dei sintomi si ottiene generalmente in 2-4 settimane. Se tale periodo non è sufficiente, il sollievo dei sintomi si otterrà, normalmente, prolungando la terapia per ulteriori 4 settimane. Una volta ottenuto il sollievo dei sintomi, si può controllare il ripresentarsi dei sintomi utilizzando, quando necessario, un trattamento al bisogno con 20 mg una volta al giorno. Nei casi in cui con la somministrazione al bisogno non può essere mantenuto un soddisfacente controllo dei sintomi andrebbe valutato il passaggio ad una terapia continuativa.
    Trattamento a lungo termine e prevenzione delle recidive delle esofagiti da reflusso.
    Per il trattamento a lungo termine, si raccomanda una dose di mantenimento con una compressa gastroresistente di Pantoprazolo ABC 20 mg al giorno, aumentando a 40 mg di pantoprazolo al giorno in caso di recidiva. Per questi casi è disponibile Pantoprazolo ABC da 40 mg. Dopo guarigione della recidiva la dose può essere ridotta nuovamente a 20 mg di pantoprazolo.
    Adulti
    Prevenzione delle ulcere gastriche e duodenali indotte da farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) non selettivi in pazienti a rischio che necessitano di un trattamento continuativo con FANS.
    La dose raccomandata per somministrazione orale è di una compressa gastroresistente di Pantoprazolo ABC 20 mg al giorno.
    Pazienti con insufficienza epatica
    Nei pazienti con funzionalità epatica gravemente compromessa non si deve superare una dose giornaliera di 20 mg di pantoprazolo (vedere paragrafo 4.4).
    Pazienti con insufficienza renale
    Non è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con funzionalità renale compromessa. (vedere sezione 5.2)
    Persone anziane
    Non è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti anziani. (vedere sezione 5.2)
    Popolazione pediatrica
    L'uso di Pantoprazolo ABC non è raccomandato nei bambini al di sotto di 12 anni di età a causa dei dati limitati sulla sicurezza ed efficacia in questa fascia di età (vedi sezione 5.2).
    Modo di somministrazione
    Uso orale
    Le compresse non devono essere masticate o frantumate, e devono essere deglutite intere con un po' di acqua 1 ora prima di un pasto.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Pantoprazolo ABC
    Ipersensibilità al principio attivo, ai derivati benzimidazolici o ad uno qualsiasi degli altri eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Pantoprazolo ABC
    Insufficienza epatica
    Nei pazienti con grave compromissione epatica, gli enzimi epatici devono essere controllati regolarmente durante la terapia con pantoprazolo, specialmente nell'uso a lungo termine. In caso di aumento degli enzimi epatici si deve sospendere il trattamento (vedere paragrafo 4.2).
    Co-somministrazione con FANS
    L'impiego di Pantoprazolo ABC 20 mg nella prevenzione delle ulcere gastroduodenali indotte da farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) non selettivi deve essere limitato ai pazienti che richiedano un trattamento continuativo con FANS e che presentino un aumentato rischio di complicanze gastrointestinali. La valutazione dell'accresciuto rischio deve essere effettuata in base alla presenza di fattori di rischio individuali, es. l'età elevata (>65 anni), l'anamnesi positiva per ulcera gastrica o duodenale o per il sanguinamento del tratto gastrointestinale superiore.
    Neoplasia gastrica
    La risposta sintomatica del pantoprazolo può mascherare i sintomi di una neoplasia gastrica e può ritardarne la diagnosi.
    In presenza di qualsiasi sintomo allarmante (es. significativa perdita di peso non intenzionale, vomito ricorrente, disfagia, ematemesi, anemia o melena) e quando si sospetta o è confermata la presenza di ulcera gastrica, la natura maligna deve essere esclusa, in quanto il trattamento con pantoprazolo può alleviare i sintomi e ritardare la diagnosi.
    Se i sintomi persistono nonostante un trattamento adeguato deve essere considerata un'ulteriore indagine.
    Co-somministrazione con inibitori della proteasi dell'HIV
    Non è raccomandata la co-somministrazione di inibitori della pompa protonica con inibitori della proteasi dell'HIV, per i quali l'assorbimento dipende dal pH acido intragastrico, come ad esempio quello dell'atazanavir, a causa della notevole riduzione della loro biodisponibilità (vedere paragrafo 4.5). Se la combinazione di atazanavir con un inibitore della pompa protonica è ritenuta inevitabile, si raccomanda uno stretto monitoraggio clinico (es. carica virale) in combinazione con un aumento della dose di atazanavir a 400 mg utilizzando 100 mg di ritonavir. Non si deve superare una dose di pantoprazolo di 20 mg al giorno.
    Influenza sull'assorbimento della vitamina B12
    Nei pazienti con sindrome di Zollinger-Ellison e altre condizioni patologiche caratterizzate da ipersecrezione acida che richiedono un trattamento a lungo temine, pantoprazolo, come tutti i farmaci inibenti la secrezione acida, può ridurre l'assorbimento della vitamina B12 (cianocobalamina) causato da ipo o acloridria. Questa eventualità deve essere considerata nella terapia a lungo termine o nel caso si osservino i relativi sintomi clinici in pazienti con ridotte riserve corporee o fattori di rischio per un ridotto assorbimento della vitamina B12.
    Trattamento a lungo termine
    Nel trattamento a lungo termine, specialmente quando si supera un periodo di trattamento di 1 anno, i pazienti devono essere tenuti sotto regolare sorveglianza.
    Infezioni gastrointestinali causate da batteri
    Ci si potrebbe attendere che pantoprazolo, come tutti gli inibitori della pompa protonica (PPI), aumenti la conta dei batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale superiore. Il trattamento con Pantoprazolo ABC può portare ad un modesto incremento del rischio di infezioni gastrointestinali causate da batteri quali Salmonella e Campylobacter e C. difficile.
    Ipomagnesiemia
    Nei pazienti trattati con IPP come pantoprazolo per almeno 3 mesi, e nella maggior parte dei casi per un anno, è stata riferita grave ipomagnesiemia. Possono verificarsi gravi manifestazioni di ipomagnesiemia quali affaticamento, tetania, delirio, convulsioni, capogiri e aritmia ventricolare, ma possono iniziare in maniera insidiosa ed essere trascurati. Nella maggior parte dei pazienti colpiti, l'ipomagnesiemia è migliorata dopo l'integrazione di magnesio e l'interruzione dell'IPP.
    Per i pazienti per i quali è previsto un trattamento prolungato o che assumono IPP con digossina o altri medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad es. diuretici), il personale medico deve prendere in considerazione la misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con IPP e periodicamente durante il trattamento.
    Fratture dell'osso
    Gli inibitori della pompa protonica, in particolare se utilizzati a dosi elevate e per periodi lunghi (>1 anno), possono aumentare in maniera modesta il rischio di frattura dell'anca, del polso e della colonna, principalmente negli anziani e in presenza di altri fattori di rischio riconosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori della pompa protonica possono aumentare il rischio globale di frattura del 10-40%. Parte di questo aumento può essere dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosi devono essere trattati in base alle linee guida attuali e devono ricevere un apporto adeguato di vitamina D e calcio.
    Lupus eritematoso cutaneo subacuto (LECS)
    Gli inibitori della pompa protonica sono associati a casi estremamente infrequenti di LECS. In presenza di lesioni, soprattutto sulle parti cutanee esposte ai raggi solari, e se accompagnate da artralgia, il paziente deve rivolgersi immediatamente al medico e l'operatore sanitario deve valutare l'opportunità di interrompere il trattamento con Pantoprazolo ABC. La comparsa di LECS in seguito a un trattamento con un inibitore della pompa protonica può accrescere il rischio di insorgenza di LECS con altri inibitori della pompa protonica.
    Interferenza con esami di laboratorio
    Un aumentato livello di Cromogranina A (CgA) può interferire con gli esami diagnostici per tumori neuroendocrini. Per evitare tale interferenza, il trattamento con Pantoprazolo ABC deve essere sospeso per almeno 5 giorni prima delle misurazioni della CgA (vedere paragrafo 5.1). Se i livelli di CgA e di gastrina non sono tornati entro il range di riferimento dopo la misurazione iniziale, occorre ripetere le misurazioni 14 giorni dopo l'interruzione del trattamento con inibitore della pompa protonica.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Pantoprazolo ABC
    Prodotti medicinali con assorbimento dipendente del pH
    Farmacocinetica
    A causa della inibizione marcata e di lunga durata della secrezione acida gastrica, pantoprazolo può interferire con l'assorbimento di altri medicinali per la biodisponibilità orale, es. alcuni antifungini azolici come ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo e altri medicinali come ad esempio l'erlotinib.
    Medicinali inibitori della proteasi dell'HIV
    La co-somministrazione di pantoprazolo non è raccomandata con inibitori della proteasi dell'HIV per i quali l'assorbimento dipende dal pH acido intragastrico come ad esempio atazanavir, a causa della notevole riduzione della loro biodisponibilità (vedere paragrafo 4.4).
    Se la combinazione di inibitori della proteasi dell'HIV con un inibitore della pompa protonica è ritenuta inevitabile, si raccomanda uno stretto monitoraggio clinico (ad es. la carica virale). Non deve essere superata la dose giornaliera di 20 mg di pantoprazolo. Puo' essere necessario regolare il dosaggio dell'inibitore della proteasi dell'HIV.
    Anticoagulanti cumarinici (fenprocumone o warfarin)
    La co-somministrazione di pantoprazolo con warfarin o fenprocumone non ha influenzato la farmacocinetica di warfarin, fenprocumone o dell'INR. Tuttavia, ci sono state segnalazioni di aumento del tempo di protrombina INR nei pazienti in trattamento con inibitori della pompa protonica in concomitanza di trattamento con warfarin e fenprocumone. L'incremento del tempo di protrombina INR può portare a sanguinamenti anomali e persino alla morte. Pazienti trattati con pantoprazolo e fenprocumone o warfarin, potrebbero necessitare di essere monitorati per l'aumento del tempo di protrombina/INR.
    Metrotrexato
    È stato osservato che l'uso concomitante di Metotrexato ad alte dosi (ad esempio 300 mg) e inibitori di pompa protonica porta ad un aumento dei livelli di metototrexato in alcuni pazienti. Pertanto, in situazioni in cui vengono utilizzate alte dosi di metotrexato, ad esempio il cancro e la psoriasi, può essere necessario considerare la sospensione temporanea di pantoprazolo.
    Altri studi di interazioni
    Pantoprazolo è ampiamente metabolizzato nel fegato dal sistema enzimatico del citocromo P450. La principale via di metabolizzazione è la demetilazione da parte del CYP2C19 e altre vie metaboliche includono l'ossidazione mediante il CYP3A4.
    Studi di interazione con sostanze anch'esse metabolizzate attraverso questi sistemi enzimatici, come carbamazepina, diazepam, glibenclamide, nifedipina, e un contraccettivo orale contenente levonorgestrel ed etinilestradiolo non hanno rivelato interazioni clinicamente significative.
    Non può essere esclusa un'interazione di Pantoprazolo con altri medicinali o composti che vengano metabolizzati attraverso lo stesso sistema enzimatico.
    I risultati di una serie di studi di interazione dimostrano che pantoprazolo non influenza il metabolismo di sostanze attive metabolizzate dal CYP1A2 (come caffeina, teofillina), CYP2C9 (come piroxicam, diclofenac, naprossene), CYP2D6 (come metoprololo), CYP2E1 (come etanolo) e non interferisce con l'assorbimento della digossina mediato dalle p-glicoproteine.
    Non si sono evidenziate interazioni con antiacidi somministrati contemporaneamente.
    Sono stati anche condotti studi di interazione somministrando pantoprazolo in concomitanza con i rispettivi antibiotici (claritromicina, metronidazolo, amoxicillina). Non sono state evidenziate interazioni clinicamente significative.
    Prodotti medicinali che inibiscono o inducono il CYP2C19
    Gli inibitori di CYP2C19 come fluvoxamina potrebbero aumentare l'esposizione sistemica di pantoprazolo. Può essere considerata una riduzione della dose per i pazienti trattati a lungo termine con alte dosi di pantoprazolo, o quelli con insufficienza epatica.
    Gli induttori enzimatici che influenzano il CYP2C19 e il CYP3A4 come la rifampicina e l'erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono ridurre le concentrazioni plasmatiche degli IPP che vengono metabolizzati attraverso questi sistemi enzimatici.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Pantoprazolo ABC - Compresse/capsule Gastroresistenti" insieme ad altri farmaci come “Afslamet”, “Atazanavir Krka”, “Atazanavir Mylan”, “Atazanavir Sandoz”, “Calquence”, “Cefodox - Compresse Rivestite”, “Cefodox - Granulato”, “Cefpodoxima Mylan - Compresse Rivestite”, “Cefpodoxima Mylan - Polvere”, “Cefpodoxima Sandoz - Compresse Rivestite”, “Cefpodoxima Sandoz - Polvere”, “Dasatinib EG”, “Dasatinib Krka”, “Dasatinib Mylan”, “Dasatinib Sandoz”, “Dasatinib Zentiva”, “Edurant”, “Erlotinib Mylan”, “Erlotinib Sandoz”, “Erlotinib Tillomed”, “Eviplera”, “Evotaz”, “Gefitinib Accord”, “Gefitinib EG”, “Gefitinib Medac”, “Gefitinib Teva”, “Immutrex”, “Iressa”, “Isentress - Compressa Masticabile”, “Isentress - Compresse Rivestite”, “Juluca”, “Lumykras”, “Methotrexate - Compressa, Soluzione (uso Interno)”, “Methotrexate - Soluzione (uso Interno)”, “Metother”, “Metotressato Teva”, “Metotrexato Accord”, “Metotrexato Doc Generici”, “Odefsey”, “Orelox - Compresse Rivestite”, “Orelox - Granulato”, “Otreon - Compresse Rivestite”, “Otreon - Granulato”, “Pemazyre”, “Rekambys”, “Reumaflex”, “Reyataz - Capsula”, “Sprycel - Compresse Rivestite”, “Tarceva”, “Trexother”, “Tyverb”, “Velos”, “Votrient”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Una modesta quantità di dati in donne gravide (tra 300-1000 esiti di gravidanza) non indicano malformazioni feto/ neonatali causate dalla tossicità di pantoprazolo.
    Gli studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
    In via precauzionale, è preferibile evitare l'uso di Pantoprazolo durante la gravidanza
    Allattamento
    Studi sugli animali hanno dimostrato l'escrezione di pantoprazolo nel latte materno. Non ci sono informazioni sufficienti sull'escrezione di pantoprazolo nel latte materno, anche se è stata riportata l'escrezione nel latte materno. Non può essere escluso un rischio per il neonato/lattante. Pertanto, deve essere presa una decisione circa la sospensione dell'allattamento al seno o la sospensione/astensione dalla terapia con Pantoprazolo ABC, tenendo conto del beneficio dell'allattamento al seno per il neonato e del beneficio della terapia con Pantoprazolo ABC per le madri.
    Fertilità
    Studi su animali non hanno evidenziato la diminuzione della fertilità in seguito alla somministrazione di pantoprazolo (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Pantoprazolo non altera o influenza in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e l'uso di macchinari.
    Possono manifestarsi reazioni avverse al farmaco quali capogiro e disturbi visivi (vedere paragrafo 4.8). In tali casi, i pazienti non devono guidare veicoli o usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Pantoprazolo ABC
    Ci si può aspettare che circa il 5% dei pazienti manifesti reazioni avverse al farmaco (ADRs). Le ADRs più comunemente riportate sono diarrea e mal di testa, entrambe riscontrabili in circa l'1% dei pazienti.
    La tabella seguente elenca le reazioni avverse riportate con pantoprazolo, disposte secondo la seguente classificazione di frequenza:
    Molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Per tutte le reazioni avverse rilevate nell'esperienza post-marketing, non è possibile stabilire alcuna frequenza di Reazione Avversa e quindi esse sono indicate con frequenza “non nota”.
    All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
    Tabella 1. Reazioni avverse con pantoprazolo negli studi clinici e nell'esperienza post-marketing
    Classificazione per organi e sistemi
    Comune
    Non comune
    Raro
    Molto Raro
    Non nota
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
     
    Agranulocitosi
    Trombocitopenia; 
    Leucopenia; 
    Pancitopenia
     
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
    Ipersensibilità (incluse reazioni anafilattiche e shock anafilattico)
     
     
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
     
    Iperlipidemia e aumento dei lipidi(trigliceridi, colesterolo); Cambiamenti di peso
     
    Iponatriemia
    Ipomagnesiemia (Vedere paragrafo 4.4)
    Ipocalcemia1;
    Ipopotassiemia
    Disturbi psichiatrici
     
    Disturbi del sonno
    Depressione (e tutti gli aggravamenti)
    Disorientamento (e tutti gli aggravamenti)
    Allucinazioni;
    confusione (specialmente nei pazienti predisposti, come anche il peggioramento di questi sintomi nel caso di pre-esistenza)
    Patologie del sistema nervoso
     
    Cefalea
    Capogiri
    Disturbi nel gusto
     
    Parestesia
    Patologie dell'occhio
     
     
    Disturbi della visione/visione offuscata
     
     
    Patologie gastrointestinali
    Polipi della ghiandola fundica (benigni)
    Diarrea;
    Nausea / vomito; Distensione addominale e gonfiore;
    Stipsi;
    Bocca secca;
    Dolore e disturbi addominali
     
     
    Colite microscopica
    Patologie epatobiliari
     
    Aumento degli enzimi epatici (transaminasi, γ – GT)
    Aumentata bilirubina
     
    Lesione epatocellulare; itterizia; compromissione epatocellulare
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Rash/esantema/ eruzione cutanea; prurito
    Orticaria; angioedema
     
     
    Sindrome di Stevens-Johnson;
    Sindrome di Lyell;
    Eritema multiforme; Fotosensibilità;
    Lupus eritematoso cutaneo subacuto (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
    Frattura dell'anca, del polso e della colonna (vedere paragrafo 4.4)
    Artralgia;
    Mialgia
     
    Spasmi muscolari2
    Patologie renali e urinarie
     
     
     
     
    Nefrite interstiziale (con possibile progressione ad insufficienza renale)
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
     
     
    Ginecomastia
     
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
    Astenia, affaticamento e malessere
    Elevata temperatura corporea; edema periferico
     
     
    1 In associazione a ipomagnesiemia
    2 come conseguenza di disturbi elettrolitici
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Pantoprazolo ABC
    Non sono noti sintomi da sovradosaggio nell'uomo.
    È stata ben tollerata l'esposizione sistemica fino a 240 mg somministrati per via endovenosa in 2 minuti.
    Poiché pantoprazolo è ampiamente legato alle proteine, non è prontamente dializzabile.
    In caso di sovradosaggio con segni clinici di intossicazione, non possono essere fatte specifiche raccomandazioni terapeutiche, tranne per un trattamento sintomatico e di supporto.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore a 30 °C.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Pantoprazolo ABC - Compresse/capsule Gastroresistenti a base di Pantoprazolo Sale Sodico Sesquidrato sono: Gastroloc - Compressa Gastroresistente, Compresse/capsule Gastroresistenti, Inizol - Compressa Gastroresistente, Nolpaza - Compressa Gastroresistente, Pantopan - Compresse Rivestite, Pantoprazolo Accord Healthcare - Compressa Gastroresistente, Compresse/capsule Gastroresistenti, Pantoprazolo Almus - Compressa Gastroresistente, Pantoprazolo Alter - Compressa Gastroresistente, Compresse/capsule Gastroresistenti, Pantoprazolo Aristo - Compressa Gastroresistente - Antiulcera, Pantoprazolo Aristo Pharma - Compressa Gastroresistente, Pantoprazolo Aurobindo - Compresse/capsule Gastroresistenti, Pantoprazolo DOC - Compresse/capsule Gastroresistenti, Pantoprazolo EG - Compressa Gastroresistente, Compresse/capsule Gastroresistenti, Pantoprazolo Git - Compressa Gastroresistente, Compresse/capsule Gastroresistenti - Antiulcera, Pantoprazolo KRKA - Compresse/capsule Gastroresistenti, Pantoprazolo Mylan - Compresse/capsule Gastroresistenti, Pantoprazolo Pensa - Compressa Gastroresistente, Pantoprazolo Sandoz - Compressa Gastroresistente, Compresse/capsule Gastroresistenti, Pantoprazolo Sun Pharmaceutical Industries Limited - Compressa Gastroresistente, Compresse/capsule Gastroresistenti, Pantoprazolo Tecnigen Italia - Compressa Gastroresistente, Pantoprazolo Teva Italia - Compressa Gastroresistente, Pantoprazolo Zentiva Italia, Pantorex - Compressa Gastroresistente, Peptazol - Compressa Gastroresistente, Compresse Rivestite, Compresse/capsule Gastroresistenti, Zolium - Compressa Gastroresistente, Zolonib - Compressa Gastroresistente, Compresse/capsule Gastroresistenti

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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