Università degli Studi di MilanoFederazione Ordini Farmacisti Italiani
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Pantoprazolo





A cosa serve

Il Pantoprazolo è impiegato per ridurre i sintomi del reflusso gastroesofageo, in modo da consentire la guarigione dell’esofago e prevenire ulteriori danni. Si tratta di un farmaco utilizzato in prevalenza nel trattamento di condizioni quali la Sindrome di Zollinger-Ellison, nonché nel trattamento di altre condizioni in cui lo stomaco produce troppi acidi.


Indicazioni

Il Pantoprazolo agisce riducendo la produzione di acidi nello stomaco, ed è un inibitore della pompa protonica.


Posologia

Il Pantoprazolo può essere assunto sotto forma di granulato per sospensioni o compresse a rilascio ritardato per via orale. Un sondino nasograstrico inoltre consente l’assunzione delle sospensioni. Le compresse di Pantoprazolo vanno assunte 1 o 2 volte al giorno. Il granulato può essere disciolto anche in succo o polpa di mela e deve essere assunto 30 minuti prima dei pasti, di solito 1 o 2 volte al giorno.


Medicinali che contengono il Principio Attivo Pantoprazolo


Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo, ai benzimidazoli sostituiti, o ad uno qualsiasi degli eccipienti.


Avvertenze

Prima di assumere pantoprazolo è bene avvisare il medico:

  • di eventuali allergie al farmaco, ai suoi principi attivi o a dexlansoprazolo, esomeprazolo, lansoprazolo, omeprazolo, raberazolo o altri farmaci
  • degli altri medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, ricordandosi soprattutto di menzionare antibiotici, anticoagulanti, atazanavir, digossina, diuretici, integratori di ferro, ketoconazolo, metotressato e nelfinavir
  • se si soffre (o si ha sofferto) di bassi livelli ematici di magnesio o di infezioni da Helicobacter pylori.

Interazioni

Pantoprazolo 20 mg può influenzare l'efficacia di altri medicinali, così informi il medico se sta assumendo

  • Medicinali quali ketoconazolo, itraconazolo e posaconazolo (utilizzati per trattare infezioni fungine) o erlotinib (utilizzato per alcuni tipi di cancro) poiché pantoprazolo può impedire a questi e ad altri medicinali di agire correttamente.
  • Warfarin e fenprocumone, che influenzano l'addensamento, o la diluizione del sangue. Lei può avere bisogno di ulteriori controlli.
  • Atazanavir (usato per trattare l'infezione da HIV).

Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.


Effetti Indesiderati

Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.
La frequenza dei possibili effetti indesiderati sotto elencati è definita utilizzando la seguente convenzione: molto comune (interessa più di 1 paziente su 10), comune (interessa da 1 a 10 pazienti su 100), non comune (interessa da 1 a 10 pazienti su 1.000), raro (interessa da 1 a 10 pazienti su 10.000), molto raro (interessa meno di 1 paziente su 10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

  • Reazioni allergiche serie (frequenza rara): gonfiore della lingua e/o della gola, difficoltà nella deglutizione, orticaria, difficoltà nella respirazione, gonfiore allergico al volto (edema di Quincke/angioedema), grave capogiro con battito cardiaco molto veloce e forte sudorazione
  • Patologie serie della cute (frequenza non nota): comparsa di vesciche cutanee e deperimento rapido delle sue condizioni generali, erosione (inclusa lieve emorragia) degli occhi, naso, bocca/labbra o genitali (sindrome di Stevens-Johnson, sindrome di Lyell, Eritema multiforme) e sensibilità alla luce
  • Altre patologie serie (frequenza non nota): ingiallimento della pelle o del bianco degli occhi (severo danno alle cellule epatiche, ittero) o febbre, eruzione cutanea, e ingrossamento dei reni talvolta con dolore ad urinare o dolore lombare (grave infiammazione dei reni)
Altri effetti indesiderati sono:
  • Non Comune (interessa da 1 a 10 pazienti su 1.000) cefalea; capogiro; diarrea; senso di nausea, vomito; distensione addominale e flatulenza (aria); stipsi; bocca secca; dolore addominale e sensazione di malessere; eruzione cutanea, esantema, eruzione; prurito; sensazione di debolezza, spossatezza o malessere generale; disturbi del sonno
  • Raro (interessa da 1 a 10 pazienti su 10.000) disturbi della vista come annebbiamento; orticaria; dolore alle articolazioni; dolori muscolari; variazioni di peso; aumento della temperatura corporea; gonfiore delle estremità (edema periferico); reazioni allergiche; depressione, aumento del volume della mammella negli uomini
  • Molto Raro (interessa meno di 1 paziente su 10.000) disorientamento - Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili): Allucinazioni, confusione (specialmente nei pazienti con un'esperienza di questi sintomi); diminuzione dei livelli di sodio nel sangue

Effetti indesiderati identificati attraverso le analisi del sangue:

  • Non Comune (interessa da 1 a 10 pazienti su 1.000) un aumento degli enzimi epatici
  • Raro (interessa da 1 a 10 pazienti su 10.000) un aumento della bilirubina; aumento dei grassi nel sangue
  • Molto Raro (interessa meno di 1 paziente su 10.000) una riduzione del numero delle piastrine, che può causare sanguinamento o ecchimosi più del normale; una riduzione del numero dei globuli bianchi, che può portare a infezioni più frequenti.

Sovradosaggio

Se prende più pantoprazolo di quanto deve consulti il medico o il farmacista. Non sono noti sintomi da sovradosaggio. Non prenda una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose. Prenda la normale dose successiva al momento previsto. Non interrompa il trattamento con queste compresse senza prima aver consultato il medico o il farmacista. Se ha qualsiasi dubbio sull'uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista


Gravidanza e Allattamento

Gravidanza
Un moderato numero di dati in donne in gravidanza (tra 300 e 1000 gravidanze esposte) indica che Pantecta non causa malformazioni o tossicità fetale/neonatale.
Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). A scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di Pantecta durante la gravidanza
.
Allattamento
Studi sugli animali hanno dimostrato l’escrezione di pantoprazolo nel latte materno. Esistono informazioni insufficienti sull’escrezione di pantoprazolo nel latte materno, ma è stata riportata escrezione nel latte materno umano. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. Pertanto, si deve decidere se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Pantecta tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia con Pantecta per la donna.
Fertilità
Non c’è stata evidenza di alterata fertilità in seguito alla somministrazione di pantoprazolo in studi su animali.

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