Lansoprazolo Alter - Compressa Orodispersibile

    Ultimo aggiornamento: 13/03/2024

    Cos'è Lansoprazolo Alter - Compressa Orodispersibile?

    Lansoprazolo Alter - Compressa Orodispersibile è un farmaco a base del principio attivo Lansoprazolo, appartenente alla categoria degli Antiulcera e nello specifico Inibitori della pompa acida. E' commercializzato in Italia dall'azienda Laboratori Alter S.r.l..

    Lansoprazolo Alter - Compressa Orodispersibile può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Lansoprazolo Alter 15 mg 14 compresse orodispersibili
    Lansoprazolo Alter 15 mg 28 compresse orodispersibili
    Lansoprazolo Alter 30 mg 14 compresse orodispersibili
    Lansoprazolo Alter 30 mg 28 compresse orodispersibili

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Laboratori Alter S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Lansoprazolo
    Gruppo terapeutico: Antiulcera
    ATC: A02BC03 - Lansoprazolo
    Forma farmaceutica: compressa orodispersibile


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    Indicazioni

    Perché si usa Lansoprazolo Alter? A cosa serve?
    • Trattamento delle ulcere gastriche e duodenali.
    • Trattamento dell'esofagite da reflusso.
    • Profilassi dell'esofagite da reflusso.
    • Eradicazione dell'Helicobacter pylori (H. pylori) somministrato in concomitanza con appropriata terapia antibiotica per il trattamento delle ulcere associate a H. pylori.
    • Trattamento delle ulcere gastriche e duodenali benigne associate all'uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) in pazienti che richiedono un trattamento cronico con FANS.
    • Profilassi delle ulcere gastriche e duodenali associate all'uso di FANS in pazienti a rischio (vedere paragrafo 4.2) che richiedono un trattamento cronico.
    • Malattia da reflusso gastroesofageo sintomatica.
    • Sindrome di Zollinger-Ellison.
    Lansoprazolo Laboratori Alter è indicato negli adulti.

    Posologia

    Come usare Lansoprazolo Alter: Posologia
    Posologia
    Trattamento dell'ulcera duodenale:
    La dose raccomandata è di 30 mg una volta al giorno per 2 settimane. Nei pazienti non completamente guariti entro questo periodo, la somministrazione va proseguita alla stessa dose per altre due settimane.
    Trattamento dell'ulcera gastrica:
    La dose raccomandata è di 30 mg una volta al giorno per 4 settimane. L'ulcera guarisce solitamente entro 4 settimane, ma nei pazienti non completamente guariti entro questo periodo, il trattamento può essere continuato alla stessa dose per altre 4 settimane.
    Trattamento dell'esofagite da reflusso:
    La dose raccomandata è di 30 mg una volta al giorno per 4 settimane. Nei pazienti non completamente guariti entro questo periodo, è possibile continuare la somministrazione alla stessa dose per altre 4 settimane.
    Profilassi dell'esofagite da reflusso:
    15 mg una volta al giorno. Se necessario, è possibile aumentare la dose fino a 30 mg una volta al giorno.
    Eradicazione di Helicobacter pylori:
    La scelta della terapia di combinazione adeguata dovrà tener conto delle linee guida ufficiali locali relativamente alla resistenza batterica, alla durata del trattamento (solitamente 7 giorni, ma talvolta fino a 14 giorni) e all'uso appropriato degli agenti antibatterici.
    La dose raccomandata è di 30 mg di Lansoprazolo Laboratori Alter due volte al giorno per 7 giorni in combinazione con una delle seguenti opzioni:
    claritromicina 250-500 mg due volte al giorno + amoxicillina 1 g due volte al giorno
    claritromicina 250 mg due volte al giorno + metronidazolo 400-500 mg due volte al giorno
    Si ottengono tassi di eradicazione dell'H. pylori fino al 90% quando la claritromicina è associata ad amoxicillina o metronidazolo e Lansoprazolo Laboratori Alter.
    Sei mesi dopo il trattamento di successo dell'eradicazione, il rischio di reinfezione è basso e, di conseguenza, eventuali recidive risultano improbabili.
    È stato inoltre esaminato un regime che include lansoprazolo 30 mg somministrato due volte al giorno, amoxicillina 1 g due volte al giorno e metronidazolo 400-500 mg due volte al giorno. I risultati di tale combinazione hanno portato a tassi più bassi di eradicazione rispetto ai regimi a base di claritromicina. Di conseguenza, quest'opzione potrebbe essere adatta a pazienti che non possono assumere claritromicina come parte della terapia di eradicazione, in presenza di bassi tassi di resistenza locale al metronidazolo.
    Trattamento delle ulcere gastriche e duodenali benigne associate all'uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) nei pazienti che richiedono un trattamento cronico con FANS:
    30 mg una volta al giorno per 4 settimane. Nei pazienti non completamente guariti, è possibile proseguire il trattamento per altre 4 settimane. Per i pazienti a rischio o affetti da ulcere difficili da trattare, deve essere considerato un periodo di trattamento più lungo e/o un trattamento con dosi più alte.
    Profilassi delle ulcere gastriche e duodenali associate all'uso di FANS nei pazienti a rischio (ad es. età > 65 anni o storia di ulcera gastrica o duodenale) che richiedono un trattamento prolungato con FANS: 15 mg una volta al giorno. Se il trattamento fallisce, deve essere utilizzata una dose da 30 mg una volta al giorno.
    Malattia da reflusso gastroesofageo sintomatica:
    La dose raccomandata è di 15 mg o 30 mg una volta al giorno. Il miglioramento dei sintomi si ottiene rapidamente. Si deve considerare un aggiustamento individuale della dose. Se i sintomi non migliorano entro 4 settimane con una dose di 30 mg una volta al giorno, si raccomandano ulteriori esami.
    Sindrome di Zollinger-Ellison:
    La dose iniziale raccomandata è di 60 mg una volta al giorno. La dose deve essere aggiustata individualmente e il trattamento deve essere continuato per il tempo necessario. Sono state utilizzate dosi giornaliere fino a 180 mg. Se la dose giornaliera richiesta supera i 120 mg, la somministrazione deve essere effettuata in due dosi separate.
    Compromissione della funzionalità renale:
    Non è necessario aggiustare la dose nei pazienti con compromissione della funzionalità renale.
    Compromissione della funzionalità epatica:
    I pazienti affetti da malattia epatica moderata o grave devono essere monitorati regolarmente si raccomanda una riduzione del 50% della dose giornaliera (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
    Anziani:
    A causa della riduzione della clearance del lansoprazolo negli anziani potrebbe essere necessario un aggiustamento della dose su base individuale. Negli anziani non deve essere superata una dose giornaliera di 30 mg a meno che non vi siano indicazioni cliniche impellenti.
    Bambini:
    L'uso di Lansoprazolo Laboratori Alter nei bambini non è raccomandato, poichè i dati clinici sono limitati (vedere anche paragrafo 5.2). La somministrazione ai bambini al di sotto di un anno d'età deve essere evitata in quanto i dati disponibili non hanno evidenziato benefici nel trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo.
    Modo di somministrazione
    Per un effetto ottimale, Lansoprazolo Laboratori Alter deve essere assunto una volta al giorno al mattino, tranne che per la terapia di eradicazione dell'H. pylori, che prevede due assunzioni al giorno, una la mattina e una la sera. Lansoprazolo Laboratori Alter deve essere assunto almeno 30 minuti prima dei pasti (vedere paragrafo 5.2). Lansoprazolo Laboratori Alter deve essere posizionato sulla lingua e quindi succhiato con delicatezza. La compressa si dissolve rapidamente nel cavo orale rilasciando microgranuli gastroresistenti che vengono inghiottiti con l'aiuto di un bicchiere d'acqua.
    Le compresse orodispersibili possono inoltre venire miscelate con una piccola quantità d'acqua e quindi somministrate mediante un sondino nasogastrico o una siringa orale.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Lansoprazolo Alter
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Lansoprazolo Alter
    Come per altre terapie antiulcera, nel corso del trattamento dell'ulcera gastrica con Lansoprazolo è necessario escludere la presenza di un tumore gastrico maligno, poichè il lansoprazolo può mascherarne i sintomi e ritardarne la diagnosi.
    La somministrazione concomitante di lansoprazolo non è raccomandata con gli inibitori della proteasi del HIV il cui assorbimento dipende dal pH acido intragastrico, come atazanavir e nelfinavir, a causa della riduzione significativa della loro biodisponibilità (vedere paragrafo 4.5).
    È stato osservato che gli inibitori della pompa protonica (PPI), come il lansoprazolo, in pazienti trattati per almeno tre mesi ed in molti casi per un anno, possono causare grave ipomagnesemia. L'ipomagnesemia può manifestarsi con sintomi gravi quali stanchezza, tetania, delirio, convulsioni, capogiri e aritmia ventricolare; tuttavia, tali sintomi possono essere di insorgenza insidiosa e pertanto potrebbero non venire rilevati. Nella maggior parte dei pazienti affetti da ipomagnesemia sono stati osservati miglioramenti a seguito di supplementazione di magnesio e di interruzione dell'assunzione dei PPI.
    Nei pazienti ai quali viene prescritto un regime di trattamento prolungato o una terapia a base di PPI associati a digossina o a farmaci che potrebbero causare ipomagnesemia (ad es. diuretici), gli operatori sanitari devono valutare se effettuare una misurazione dei livelli di magnesio prima e durante il trattamento con i PPI ad intervalli regolari.
    Influenza sull'assorbimento della vitamina B12:
    Lansoprazolo, come tutti i farmaci inibitori della secrezione acida, può ridurre l'assorbimento della vitamina B12 (cianocobalamina) a causa di ipocloridia o acloridria. Questo dovrebbe essere considerato nei pazienti con riserve corporee ridotte o fattori di rischio per ridotto assorbimento della vitamina B12 nella terapia a lungo termine o se si osservano i relativi sintomi.
    Il lansoprazolo deve essere usato con cautela nei pazienti con disfunzione epatica moderata e grave (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
    Lansoprazolo, come tutti gli inibitori di pompa protonica (PPI) può aumentare la conta dei batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale. Questo può aumentare il rischio di infezioni gastrointestinali causati da batteri come Salmonella, Campylobacter e Clostridium difficile.
    L'infezione da H. pylori va considerata come un fattore eziologico nei pazienti che soffrono di ulcere gastro-duodenali.
    In caso di impiego di lansoprazolo in associazione ad antibiotici per la terapia di eradicazione di H. pylori, seguire le istruzioni per l'impiego degli antibiotici utilizzati.
    A causa della disponibilità limitata di dati sulla sicurezza dei pazienti che seguono una terapia di mantenimento per oltre 1 anno, sarà necessario effettuare delle revisioni regolari del trattamento nonché una valutazione accurata del rapporto rischi/benefici per tali pazienti.
    Sono stati segnalati molto raramente casi di colite nei pazienti che assumono lansoprazolo. Pertanto, nei pazienti con diarrea grave e/o persistente, si deve considerare l'interruzione della terapia.
    La terapia per la prevenzione dell'ulcera peptica nei pazienti che hanno bisogno di un trattamento continuo con FANS deve essere limitata esclusivamente ai pazienti a rischio elevato (ad esempio storia di emorragia gastrointestinale, perforazione dell'ulcera, età avanzata, uso concomitante di medicinali che aumentano le probabilità di eventi avversi del tratto gastrointestinale superiore [ad esempio, corticosteroidi o anticoagulanti], presenza di un grave fattore di comorbidità o uso prolungato di FANS alle dosi massime raccomandate).
    Gli inibitori della pompa protonica, soprattutto se usati a dosi elevate e per periodi prolungati (>1 anno), possono aumentare lievemente il rischio di fratture d'anca, del polso e della colonna vertebrale, soprattutto nei pazienti anziani e in associazione ad altri noti fattori di rischio. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori della pompa protonica possono aumentare il rischio globale di fratture del 10-40%. Ad ogni modo, tale aumento potrebbe anche essere dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosi devono ricevere cure adeguate in conformità con le linee guida cliniche attuali e devono assumere una quantità adeguata di vitamina D e calcio.
    Lupus eritematoso cutaneo subacuto (LECS)
    Gli inibitori della pompa protonica sono associati a casi estremamente infrequenti di LECS. In presenza di lesioni, soprattutto in zone della pelle esposte ai raggi solari, e se accompagnate da artralgia, il paziente deve rivolgersi immediatamente al medico e l'operatore sanitario deve valutare l'opportunità di interrompere il trattamento con Lansoprazolo Laboratori Alter. La comparsa di LECS in seguito a un trattamento con un inibitore della pompa protonica può accrescere il rischio di insorgenza di LECS con altri inibitori della pompa protonica.
    Interferenza con esami di laboratorio
    Un livello aumentato di Cromogranina A (CgA) può interferire con gli esami diagnostici per tumori neuroendocrini. Per evitare tale interferenza, il trattamento con Lansoprazolo Laboratori Alter deve essere sospeso per almeno 5 giorni prima delle misurazioni di CgA (vedere paragrafo 5.1). Se i livelli di CgA e di gastrina non sono tornati entro il range di riferimento dopo la misurazione iniziale, occorre ripetere le misurazioni 14 giorni dopo l'interruzione del trattamento con inibitore della pompa protonica.
    Dato che Lansoprazolo Laboratori Alter contiene saccarosio, i pazienti che presentano rara intolleranza ereditaria al fruttosio, malassorbimento di glucosio o galattosio o nei pazienti con deficienza di saccarosio-isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Lansoprazolo Alter
    Effetti del lansoprazolo su altri medicinali
    Prodotti medicinali con assorbimento pH-dipendente
    Il lansoprazolo può interferire con l'assorbimento di farmaci nei quali il pH gastrico è fondamentale ai fini della biodisponibiltà.
    Inibitori delle proteasi dell'HIV:
    La somministrazione concomitante di lansoprazolo non è raccomandata con gli inibitori della proteasi del HIV il cui assorbimento dipende dal pH acido intragastrico, come atazanavir e nelfinavir, a causa della riduzione significativa della loro biodisponibilità (vedere paragrafo 4.4).
    Ketoconazolo e itraconazolo:
    La presenza di acido gastrico contribuisce a potenziare l'assorbimento di ketoconazolo e itraconazolo dal tratto gastrointestinale. La somministrazione di lansoprazolo può portare a concentrazioni subterapeutiche di ketoconazolo e itraconazolo; di conseguenza, tale combinazione deve essere evitata.
    Digossina:
    La co-somministrazione di lansoprazolo e digossina può condurre ad un aumento dei livelli di digossina nel plasma. I livelli plasmatici di digossina devono pertanto essere monitorati e, se necessario, la dose di digossina va aggiustata all'inizio ed al termine della terapia a base di lansoprazolo.
    Metotrexato:
    L'uso concomitante con alte dosi di metotressato può aumentare e prolungare i livelli sierici di metotressato e/o del suo metabolita, che possono portare a tossicità da metotressato.
    Warfarin:
    La somministrazione concomitante di lansoprazolo 60 mg e warfarin non ha influenzato la farmacocinetica di warfarin o INR. Sono stati segnalati aumenti di INR e tempo di protombina in pazienti che assumevano PPI e warfarin contemporaneamente. Gli aumenti di INR e tempo di protombina possono portare a un sanguinamento anomalo e persino al decesso. I pazienti trattati contemporaneamente con lansoprazolo e warfarin necessitano di monitoraggio per l'aumento di INR e tempo di protombina.
    Prodotti medicinali metabolizzati dagli enzimi del citocromo P450:
    Il lansoprazolo può provocare un aumento delle concentrazioni plasmatiche dei farmaci metabolizzati dal CYP3A4. Pertanto, è necessario adottare cautela nei casi di impiego di lansoprazolo in associazione a farmaci metabolizzati da questo enzima e con un basso indice terapeutico.
    Teofillina:
    Il lansoprazolo riduce le concentrazioni plasmatiche della teofillina, con conseguente potenziale abbassamento degli effetti clinici previsti per la dose somministrata. I pazienti che assumono contemporaneamente lansoprazolo e teofillina devono essere monitorati.
    Tacrolimus:
    La co-somministrazione di lansoprazolo e tacrolimus (un substrato del citocromo CYP3A e della Pglicoproteina) provoca un aumento delle concentrazioni plasmatiche di quest'ultimo. È stato osservato come l'esposizione al lansoprazolo possa condurre ad un aumento dell'esposizione media al tacrolimus pari a fino l'81%. Pertanto, le concentrazioni plasmatiche del tacrolimus vanno monitorate attentamente all'inizio ed al termine del trattamento concomitante con lansoprazolo.
    Medicinali trasportati dalla P-glicoproteina
    È stato osservato come il lansoprazolo possa inibire la proteina di trasporto P-glicoproteina (P-gp) in vitro. Non sono però note le implicazioni cliniche di tale fenomeno.
    Effetti di altri medicinali sul lansoprazolo
    Inibitori del CYP2C19
    Fluvoxamina:
    Durante la terapia di combinazione con lansoprazolo e l'inibitore del CYP2C19 fluvoxamina, potrebbe esser necessario considerare una riduzione della dose. Uno studio ha evidenziato infatti un aumento fino a 4 volte delle concentrazioni plasmatiche del lansoprazolo.
    Induttori di CYP2C19 e CYP3A4
    Gli induttori enzimatici di CYP2C19 e CYP3A4, come la rifampicina e l'erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum) possono ridurre sostanzialmente le concentrazioni plasmatiche del lansoprazolo.
    Altri
    Sucralfato/antiacidi:
    Il sucralfato e gli antiacidi possono diminuire la biodisponibilità del lansoprazolo. Pertanto, il lansoprazolo deve essere assunto almeno un'ora prima della somministrazione di questi farmaci.
    Non sono state dimostrate interazioni clinicamente significative tra il lansoprazolo ed i FANS, anche se non sono stati effettuati alcuni studi formali di interazione.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Lansoprazolo Alter - Compressa Orodispersibile" insieme ad altri farmaci come “Afslamet”, “Atazanavir Krka”, “Atazanavir Mylan”, “Atazanavir Sandoz”, “Calquence - Capsula”, “Calquence - Compresse Rivestite”, “Cefodox - Compresse Rivestite”, “Cefodox - Granulato”, “Cefpodoxima Mylan - Compresse Rivestite”, “Cefpodoxima Mylan - Polvere”, “Cefpodoxima Sandoz - Compresse Rivestite”, “Cefpodoxima Sandoz - Polvere”, “Dasatinib EG”, “Dasatinib Krka”, “Dasatinib Mylan”, “Dasatinib Sandoz”, “Dasatinib Zentiva”, “Edurant”, “Erlotinib Mylan”, “Erlotinib Sandoz”, “Eviplera”, “Evotaz”, “Gefitinib Accord”, “Gefitinib EG”, “Gefitinib Medac”, “Gefitinib Teva”, “Immutrex”, “Iressa”, “Isentress - Compressa Masticabile”, “Isentress - Compresse Rivestite”, “Juluca”, “Lumykras”, “Methotrexate - Compressa, Soluzione (uso Interno)”, “Methotrexate - Soluzione (uso Interno)”, “Metother”, “Metotressato Teva”, “Metotrexato Accord - Fiale Flaconcini Fialoidi”, “Metotrexato Accord - Soluzione (uso Interno)”, “Metotrexato Doc Generici”, “Odefsey”, “Otreon - Compresse Rivestite”, “Otreon - Granulato”, “Pemazyre”, “Rekambys”, “Reumaflex”, “Reyataz - Capsula”, “Sprycel - Compresse Rivestite”, “Tarceva”, “Trexother”, “Tyverb”, “Velos”, “Votrient”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Vi è una quantità limitata di dati relativi all'uso del Lansoprazolo in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti durante la gravidanza, lo sviluppo embrionale/fetale, il parto o lo sviluppo post-natale.
    Come misura precauzionale, è preferibile evitare l'uso del lansoprazolo durante la gravidanza.
    Allattamento
    Non è noto se il lansoprazolo sia escreto nel latte materno. Studi sugli animali hanno evidenziato come il lansoprazolo venga escreto nel latte.
    Deve essere presa la decisione se interrompere o meno l'allattamento o interrompere o meno la terapia con lansoprazolo tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia con lansoprazolo per la donna.
    Fertilità
    Non sono disponibili dati sull'uomo dell'effetto di lansoprazolo sulla fertilità. Gli studi sulla riproduzione in ratti e conigli gravidi non hanno rivelato alcuna compromissione della fertilità correlata al lansoprazolo.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Potrebbero insorgere reazioni avverse al farmaco quali capogiri, vertigini, disturbi della vista e sonnolenza (vedere paragrafo 4.8). In condizioni del genere, la capacità di reazione può essere compromessa.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Lansoprazolo Alter
    Le frequenze sono definite come comune ( >1/100, <1/10), non comune ( >1/1.000, <1/100), rara ( >1/10.000, <1/1.000), molto rara (<1/10.000) o non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
     
    Comune
    Non comune
    Rara
    Molto rara
    Non nota
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
    Trombocitopenia, eosinofilia, leucopenia
    Anemia
    Agranulocitosi, pancitopenia
     
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
     
    Shock
    anafilattico
     
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
     
     
     
    Ipomagnesemia
    (vedere paragrafo 4.4)
    Disturbi psichiatrici
     
    Depressione
    Insonnia, allucinazioni, confusione
     
    Allucinazioni visive
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalee, capogiri
     
    Irrequietezza, vertigini, parestesia, sonnolenza, tremore
     
     
    Patologie dell'occhio
     
     
    Disturbi della vista
     
     
    Patologie gastrointestinali
    Nausea, diarrea, mal di stomaco, costipazione, vomito, flatulenza, secchezza delle fauci o della gola, polipi della ghiandola fundica
     
    Glossite, candidiasi esofagea, pancreatite, alterazioni del gusto
    Colite, stomatite
     
     
    (benigni)
     
     
     
     
    Patologie epatobiliari
    Aumento dei
    livelli di enzimi epatici
     
    Epatite, ittero
     
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Orticaria, prurito, eruzione cutanea
     
    Petecchie, porpora, alopecia, eritema multiforme, fotosensibilità
    Sindrome di
    StevensJohnson, necrolisi epidemica tossica
    Lupus eritematoso cutaneo subacuto (vedere il paragrafo 4.4).
    Patologie del sistema
    muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
    Artralgia, mialgia Fratture d'anca, del polso o della colonna vertebrale
    (vedere paragrafo
    4.4)
     
     
     
    Patologie renali e urinarie
     
     
    Nefrite interstiziale
     
     
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
     
     
    Ginecomastia
     
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Affaticamento
    Edema
    Piressia, iperidrosi, angioedema, anoressia, impotenza
     
     
    Esami diagnostici
     
     
     
    Aumento dei
    livelli di colesterolo e trigliceridi, iponatriemia
     
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse 

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Lansoprazolo Alter
    Gli effetti del sovradosaggio di Lansoprazolo negli esseri umani non sono noti (sebbene è probabile che vi sia una bassa tossicità acuta); di conseguenza, non è possibile fornire istruzioni per il trattamento. In ogni caso, le dosi somministrate durante le sperimentazioni cliniche (fino a 180 mg di lansoprazolo per via orale e fino a 90 mg di lansoprazolo per via endovenosa) non hanno prodotto effetti indesiderati significativi.
    Fare riferimento al paragrafo 4.8 per l'elenco dei possibili sintomi da sovradosaggio di lansoprazolo.
    In caso di sospetto sovradosaggio, monitorare attentamente il paziente. Il lansoprazolo non viene eliminato in maniera significativa dall'emodialisi. Se necessario, si raccomanda lo svuotamento gastrico, la somministrazione di carbone e la terapia sintomatica.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Non conservare a temperature superiori ai 30ºC.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Lansoprazolo Alter - Compressa Orodispersibile a base di Lansoprazolo sono: Ermes, Frilans, Krovaneg, Lansodor, Lansoprazolo ABC, Lansoprazolo Almus, Lansoprazolo Alter - Compresse/capsule Gastroresistenti, Lansoprazolo Aristo, Lansoprazolo Aristo Pharma, Lansoprazolo Aurobindo, Lansoprazolo Doc, Lansoprazolo Eg, Lansoprazolo EG Stada - Compressa, Lansoprazolo EG Stada - Compressa Orodispersibile, Lansoprazolo FG, Lansoprazolo GIT, Lansoprazolo Hexal, Lansoprazolo KRKA, Lansoprazolo Mylan Generics Italia, Lansoprazolo Mylan Generics, Lansoprazolo Pensa, Lansoprazolo Sandoz BV, Lansoprazolo Sun, Lansoprazolo Tecnigen - Capsula Gastroresistente, Lansoprazolo Tecnigen - Compressa Orodispersibile, Lansoprazolo Teva Italia, Lansoprazolo Zentiva, Lansox - Capsula, Capsula Gastroresistente, Lansox - Compressa Orodispersibile, Levogenix, Limpidex - Capsula, Limpidex - Compressa Orodispersibile, Peptirex, Pergastid, Tanzolan, Zoton

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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