Isosorbide Mononitrato Sandoz

    Ultimo aggiornamento: 29/08/2022

    Cos'è Isosorbide Mononitrato Sandoz?

    Isosorbide Mononitrato Sandoz è un farmaco a base del principio attivo Isosorbide Mononitrato, appartenente alla categoria degli Nitrati e nello specifico Nitrati organici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Sandoz S.p.A..

    Isosorbide Mononitrato Sandoz può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Isosorbide Mononitrato Sandoz 20 mg 50 compresse
    Isosorbide Mononitrato Sandoz 40 mg 30 compresse
    Isosorbide Mononitrato Sandoz 60 mg 30 compresse rilascio prolungato

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Sandoz S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Isosorbide Mononitrato
    Gruppo terapeutico: Nitrati
    ATC: C01DA14 - Isosorbide mononitrato
    Forma farmaceutica: compressa


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    Indicazioni

    Perché si usa Isosorbide Mononitrato Sandoz? A cosa serve?
    Terapia di mantenimento dell'insufficienza coronarica, prevenzione degli attacchi di angina pectoris. Trattamento post-infarto cardiaco e dell'insufficienza cronica del miocardio, anche in associazione a cardiotonici e diuretici. Per il suo profilo farmacologico, la sostanza non è idonea al controllo degli episodi stenocardici acuti.

    Posologia

    Come usare Isosorbide Mononitrato Sandoz: Posologia
    Salvo diversa prescrizione medica, viene consigliata per terapie prolungate la seguente posologia:
    Isosorbide Mononitrato Sandoz 20 mg compresse
    1 compressa da 20 mg 3 volte al giorno. Grazie alla buona tollerabilità del medicinale la dose può essere aumentata senza alcun rischio a 2 compresse 3 volte al giorno.
    Isosorbide Mononitrato Sandoz 40 mg compresse
    1 compressa da 40 mg 2-3 volte al giorno.
    In caso di particolare sensibilità dei pazienti è possibile evitare la comparsa di cefalea o di ipotensione arteriosa iniziando il trattamento con mezza compressa al mattino e alla sera.
    Isosorbide Mononitrato Sandoz 60 mg compresse a rilascio prolungato
    1 compressa a rilascio prolungato da 60 mg al giorno, assunta al mattino salvo diversa prescrizione medica. Il dosaggio può essere adattato dal medico curante al caso singolo. In caso di particolare sensibilità dei pazienti è possibile evitare la comparsa di cefalea o di ipotensione arteriosa iniziando il trattamento con una compressa da 20 mg o 40 mg e aumentando progressivamente la posologia.
    Modo di somministrazione:
    Le compresse non devono essere masticate e devono essere assunte con mezzo bicchiere di acqua (compresse da 20 e 40 mg dopo i pasti).
    Per dividere la compressa, occorre porla su una superficie rigida con l'incisione mediana rivolta verso l'alto. Con una leggera pressione del pollice, la compressa si spezza in due parti uguali.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Isosorbide Mononitrato Sandoz
    • Ipersensibilità al principio attivo, ai nitroderivati o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • Infarto miocardico in fase acuta
    • Insufficienza circolatoria acuta (shock, collasso circolatorio)
    • Shock cardiogeno (a meno che sia mantenuta una sufficiente pressione telediastolica per mezzo di adeguati provvedimenti)
    • Grave ipotensione arteriosa (pressione sistolica < 90 mmHg)
    • Cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva
    • Pericardite costrittiva
    • Grave ipovolemia
    • Tamponamento cardiaco
    • Pazienti con ipertensione polmonare primaria
    Gli inibitori della fosfodiesterasi (sildenafil, vardenafil, tadalafil) potenziano gli effetti ipotensivi dei nitrati e, pertanto, la loro co-somministrazione con nitrati organici è controindicata (vedere paragrafo 4.5).
    Riociguat stimola la guanilato ciclasi solubile e, pertanto, la co-somministrazione con nitrati organici è controindicata (vedere paragrafo 4.5).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Isosorbide Mononitrato Sandoz
    Isosorbide Mononitrato Sandoz deve essere usato con particolare cautela e sotto controllo medico nelle seguenti condizioni:
    • glaucoma
    • anemia marcata
    • ipertiroidismo
    • trauma cranico
    • emorragia cerebrale
    • stenosi aortica o mitralica
    • soggetti con predisposizione all'ipotensione ortostatica
    • soggetti affetti da ipertensione endocranica, anche se un ulteriore aumento della pressione è stato osservato solo dopo l'assunzione di dosi intravenose di nitroglicerina
    • pazienti con insufficienza renale
    L'insorgenza dell'effetto di Isosorbide mononitrato Sandoz non è sufficientemente rapida per il trattamento di un attacco anginoso acuto.
    Isosorbide mononitrato Sandoz dilatando i vasi endocranici, può provocare, nel periodo iniziale della terapia, cefalea che, in soggetti sensibili, può essere grave e persistente; talora può essere prevenuta somministrando dosi inferiori nei primi giorni di cura (vedere paragrafo 4.2).
    Durante il trattamento con isosorbide mononitrato può verificarsi una ipossiemia temporanea, a causa della ridistribuzione relativa del flusso sanguigno in aree alveolari ipoventilate. Questo può portare a ipossia miocardica, in particolare in pazienti con coronaropatie (vedere paragrafo 4.8).
    Come per altri vasodilatatori Isosorbide mononitrato Sandoz può causare effetti paradossi in pazienti sensibili, questi effetti possono aumentare l'ischemia e anche portare all'estensione del danno miocardico e scompenso cardiaco congestizio avanzato.
    Qualora insorgesse cianosi senza pneumopatia intercorrente dovrebbe essere misurato il livello di metaemoglobina (le metaemoglobinemie insorgono più frequentemente durante i trattamenti con dosi elevate).
    Un incremento della dose e/o modifiche dell'intervallo tra le dosi possono portare ad una attenuazione o perdita di efficacia.
    È possibile la comparsa di tolleranza (riduzione di efficacia) e di tolleranza crociata con altri nitroderivati (diminuzione dell'effetto in caso di terapia antecedente con un altro nitrato organico). Per ridurre o eliminare la tolleranza dovrebbe essere evitata una terapia prolungata ad alto dosaggio.
    I pazienti sottoposti a terapia di mantenimento con Isosorbide mononitrato Sandoz devono essere informati che non devono usare prodotti contenenti inibitori della fosfodiesterasi utilizzati nel trattamento della disfunzione erettile (es. sildenafil, vardenafil, tadalafil).
    La terapia con Isosorbide mononitrato Sandoz non deve essere interrotta per assumere prodotti contenenti inibitori della fosfodiesterasi perche questo può incrementare il rischio di comparsa di un attacco di angina pectoris (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
    L'assunzione contemporanea di isosorbide mononitrato con calcio-antagonisti può potenziare l'effetto ipotensivo (vedere paragrafo 4.5).
    In studi clinici su pazienti con angina pectoris sono stati segnalati attacchi anginosi provocati come “rebound“ di effetti emodinamici. Sembra prudente, quindi, sospendere gradualmente la somministrazione del medicinale quando si deve terminare la terapia, specialmente nel caso di uso di dosi elevate.
    L'assunzione contemporanea di alcool può aumentare gli effetti ipotensivi dei nitrati e ridurre i riflessi ad esempio nella guida o nel controllo di macchinari che richiedono particolare attenzione.
    Informazioni importanti su alcuni eccipienti
    Isosorbide mononitrato Sandoz 20 mg compresse contiene 151,7 mg di lattosio.
    Isosorbide mononitrato Sandoz 40 mg compresse contiene 131,5 mg di lattosio.
    Isosorbide mononitrato Sandoz 60 mg compresse a rilascio prolungato contiene 215 mg di lattosio.
    I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
    Isosorbide mononitrato Sandoz 40 mg compresse contiene 0,2 mg di giallo tramonto FCF (E110) che può causare reazioni allergiche.
    Isorbide mononitrato Sandoz 40 mg compresse contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.
    Può verificarsi un ridotto rilascio del principio attivo nei pazienti con diminuito tempo di transito gastrointestinale che usano una formulazione a rilascio prolungato di isosorbide mononitrato.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Isosorbide Mononitrato Sandoz
    La contemporanea somministrazione di medicinali con proprietà ipotensive (es. betabloccanti, vasodilatatori, diuretici, calcio-antagonisti, ACE-inibitori), di neurolettici e antidepressivi triciclici può potenziare l'effetto ipotensivo di isosorbide mononitrato.
    La co-somministrazione di inibitori della fosfodiesterasi (es. sildenafil, vardenafil e tadalafil) utilizzati nel trattamento della disfunzione erettile potenzia l'effetto ipotensivo dei nitrati organici (vedere paragrafo 4.3). Questo può portare a complicanze cardiovascolari con pericolo di vita; pertanto in pazienti in terapia con Isosorbide mononitrato Sandoz l'uso degli inibitori della fosfodiesterasi (es. sildenafil, vardenafil, tadalafil) è controindicato.
    L'uso concomitante di isosorbide mononitrato con Riociguat, uno stimolatore della guanilato ciclasi solubile, è controindicato in quanto può causare ipotensione.
    Alcune segnalazioni suggeriscono che la concomitante somministrazione di Isosorbide mononitrato Sandoz può aumentare i livelli ematici di diidroergotamina e il suo effetto.
    Isosorbide mononitrato può agire come antagonista fisiologico di norepinefrina, acetilcolina, istamina, ecc.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Isosorbide Mononitrato Sandoz" insieme ad altri farmaci come “Adcirca”, “Azurvig”, “Balcoga”, “Cialis - Compressa Rivestita, Compresse Rivestite”, “Cialis - Compressa Rivestita”, “Dalerpen - Compressa Rivestita”, “Dymavig - Compresse Rivestite”, “Elutatis”, “Granpidam”, “Levitra”, “Mysildecard”, “Prelud”, “Prescofil”, “Rabestrom”, “Revatio - Compressa Rivestita”, “Revatio - Polvere”, “Revatio - Soluzione (uso Interno)”, “Sildenafil ABC”, “Sildenafil Accord”, “Sildenafil Actavis - Compressa Rivestita”, “Sildenafil Almus”, “Sildenafil Alter”, “Sildenafil Aristo Pharma”, “Sildenafil Aurobindo Italia”, “Sildenafil Aurobindo”, “Sildenafil DOC Generics”, “Sildenafil Doc”, “Sildenafil Dr. Reddy's”, “Sildenafil EG”, “Sildenafil Git”, “Sildenafil Maxmind - Compresse Rivestite”, “Sildenafil Mylan”, “Sildenafil Pensa Pharma”, “Sildenafil Sandoz”, “Sildenafil Sun - Compressa Rivestita”, “Sildenafil Tecnigen - Compressa Rivestita”, “Sildenafil Teva Italia”, “Sildenafil Teva”, “Sildenafil Viatris”, “Sildenafil Zentiva”, “Siler”, “Tadalafil Accord - Compressa Rivestita”, “Tadalafil Alter - Compressa Rivestita”, “Tadalafil Aristo - Compressa Rivestita”, “Tadalafil Aurobindo - Compressa Rivestita”, “Tadalafil - Compressa Rivestita”, “Tadalafil Doc Generici - Compressa Rivestita, Compresse Rivestite”, “Tadalafil Doc Generici - Compressa Rivestita”, “Tadalafil EG Stada - Compressa Rivestita”, “Tadalafil Krka - Compresse Rivestite”, “Tadalafil Mylan - Compressa Rivestita”, “Tadalafil Pensa - Compressa Rivestita”, “Tadalafil Sandoz”, “Tadalafil Sun”, “Tadalafil Tecnigen - Compressa Rivestita”, “Tadalafil Teva - Compressa, Compressa Rivestita”, “Tadalafil Teva - Compressa Rivestita”, “Tadap”, “Talmanco”, “Telefil - Compressa Rivestita”, “Vardenafil Accord”, “Vardenafil Aristo Pharma”, “Vardenafil Aristo”, “Vardenafil Doc”, “Vardenafil Eg Stada”, “Vardenafil EG”, “Vardenafil Krka”, “Vardenafil Mylan”, “Vardenafil Pensa - Compressa Orodispersibile”, “Vardenafil Pensa - Compressa Rivestita”, “Vardenafil Sandoz”, “Vardenafil Tecnigen”, “Vardenafil Teva Generics”, “Vardenafil Teva Italia”, “Vardenafil Zentiva”, “Viagra - Compressa Orodispersibile”, “Viagra - Compressa Rivestita”, “Vintox - Compressa Rivestita”, “Vizarsin - Compressa Orodispersibile”, “Vizarsin - Compressa Rivestita”, “Zakfil”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Studi sulla riproduzione, condotti su ratti e conigli con dosi fino a tossicità materna, non hanno rivelato alcuna evidenza di danno per il feto a causa di Isosorbide Mononitrato.
    Tuttavia, non ci sono adeguati e ben controllati studi nelle donne durante la gravidanza.
    Poiché gli studi sugli animali non sono sempre predittivi della risposta nell'uomo,
    Isosorbide mononitrato Sandoz può essere usato in gravidanza solo se strettamente necessario e dietro prescrizione e continua supervisione medica.
    Allattamento
    Le evidenze disponibili sono inadeguate o non conclusive nel determinare il rischio per il neonato quando Isosorbide mononitrato Sandoz è utilizzato durante l'allattamento. Ci sono dati che dimostrano che i nitrati sono escreti nel latte materno e possono causare metaemoglobinemia nei neonati. L'entità dell'escrezione di isosorbide mononitrato e dei suoi metaboliti nel latte umano non è stata determinata. Pertanto, va esercitata particolare cautela se Isosorbide mononitrato Sandoz viene somministrato a donne che allattano.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Isosorbide Mononitrato Sandoz può alterare le capacità di reazione e ridurre i riflessi nel guidare veicoli e usare macchinari. Questo effetto può essere potenziato dal consumo di alcool.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Isosorbide Mononitrato Sandoz
    La maggior parte delle reazioni avverse sono ascrivibili all'attività farmacodinamica e sono dose dipendenti. È possibile la comparsa di cefalea all'inizio del trattamento, che solitamente scompare con la prosecuzione della terapia. All'inizio della terapia o con l'aumento della dose si possono osservare comunemente (1-10% dei pazienti) ipotensione e/o sensazione di testa vuota in posizione eretta. Questi sintomi possono essere associate a senso di instabilità, sonnolenza, tachicardia riflessa e senso di debolezza e scompaiono generalmente durante la prosecuzione della terapia.
    La frequenza degli effetti indesiderati è definita utilizzando la seguente convenzione: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100, <1/10), Non comune (≥1/1.000, <1/100), Raro (≥1/10.000, <1/1.000), Molto raro (<1/10.000), Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Patologie del sistema nervoso
    Molto comune: cefalea
    Comune: capogiro (incluso capogiro posturale), sonnolenza
    Patologie cardiache
    Comune: tachicardia (riflessa)
    Non comune: peggioramento dell'angina pectoris
    Patologie vascolari
    Comune: ipotensione ortostatica
    Non comune: collasso circolatorio (talvolta accompagnato da bradiaritmia e sincope), rossore
    Non nota: ipotensione
    Patologie gastrointestinali
    Comune: nausea
    Non comune: vomito, diarrea
    Molto raro: pirosi
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Non comune: dermatite allergica
    Non nota: dermatite esfoliativa, angioedema
    Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo
    Molto raro: mialgia
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
    Comune: astenia
    Non nota: sviluppo di tolleranza e di tolleranza crociata ad altri nitrati
    Durante il trattamento con Isosorbide Mononitrato Sandoz può verificarsi una ipossiemia temporanea, a causa della ridistribuzione relativa del flusso sanguigno in aree alveolari ipoventilate. Questo può portare ad ipossia miocardica, in particolare in pazienti con coronaropatia. Con i nitrati organici sono state riportate risposte ipotensive gravi, che includono nausea, vomito, agitazione, pallore e sudorazione eccessiva.
    Isosorbide mononitrato Sandoz 20 mg e 40 mg compresse
    Manifestazioni quali rossore e cefalea, possono essere eliminate o ridotte iniziando il trattamento con mezza compressa da 20 mg al mattino e alla sera.
    Isosorbide mononitrato Sandoz 60 mg compresse a rilascio prolungato
    Manifestazioni quali rossore e cefalea, possono essere eliminate o ridotte iniziando il trattamento con una compressa da 20 mg o 40 mg.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse .

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Isosorbide Mononitrato Sandoz
    Sintomi:
    • Caduta pressoria ≤ 90 mmHg
    • Pallore
    • Sudorazione
    • Pulsazioni deboli
    • Tachicardia
    • Vertigine posturale
    • Cefalea
    • Astenia
    • Vertigine
    • Nausea
    • Vomito
    • Diarrea
    • Sonnolenza
    • Vampate
    È stata segnalata metaemoglobinemia in pazienti in trattamento con altri nitrati organici. Durante la biotrasformazione di Isosorbide Mononitrato si liberano ioni nitrito che possono causare metaemoglobinemia e cianosi con conseguente tachipnea, ansia, perdita di coscienza e arresto cardiaco. Non si può escludere che un'overdose di isosorbide mononitrato possa causare questa reazione avversa. Con dosaggi molto elevati la pressione intracranica può essere aumentata. Questo può comportare sintomi di natura cerebrale.
    Procedura ordinaria:
    • Interruzione dell'assunzione del medicinale
    • Procedure ordinarie in caso di ipotensione nitro-derivata
    • Il paziente deve essere posto in posizione orizzontale con la testa abbassata e le gambe sollevate
    • Somministrazione di ossigeno
    • Aumento del volume plasmatico (liquidi endovena)
    • Trattamenti specifici anti-shock (ricovero del paziente in terapia intensiva)
    Procedura speciale:
    • Fare in modo di aumentare la pressione arteriosa se essa è molto bassa
    • Agenti vasopressori devono essere utilizzati solo in quei pazienti che non rispondono ad un'adeguata reintegrazione dei liquidi
    • Trattamento della metaemoglobinemia: a partire da un livello di 0,8 g/100 ml di metaemoglobinemia, il trattamento consisterà in una somministrazione intravenosa all'1% di blu di metilene (1-2 mg/Kg). In casi meno gravi, la dose di 50 mg/Kg dovrebbe essere somministrata per via orale. Si raccomanda un trattamento in un centro specializzato.
    • Procedure di rianimazione
    In caso di segni di arresto respiratorio e circolatorio iniziare immediatamente le procedure di rianimazione.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Conservare a temperatura inferiore a 25°C.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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