Pramiperal

    Ultimo aggiornamento: 28/08/2023

    Cos'è Pramiperal?

    Pramiperal è un farmaco a base del principio attivo Pramipexolo Dicloridrato Monoidrato, appartenente alla categoria degli Antiparkinson dopaminergici e nello specifico Agonisti della dopamina. E' commercializzato in Italia dall'azienda Ralpharma S.r.l..

    Pramiperal può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Pramiperal 0,26 mg 10 compresse a rilascio prolungato
    Pramiperal 0,52 mg 10 compresse a rilascio prolungato
    Pramiperal 1,05 mg 30 compresse a rilascio prolungato
    Pramiperal 2,1 mg 30 compresse a rilascio prolungato

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Ralpharma S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Pramipexolo Dicloridrato Monoidrato
    Gruppo terapeutico: Antiparkinson dopaminergici
    ATC: N04BC05 - Pramipexolo
    Forma farmaceutica: compressa a rilascio prolungato


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    Indicazioni

    Perché si usa Pramiperal? A cosa serve?
    Pramiperal è indicato negli adulti per il trattamento dei segni e dei sintomi della malattia di Parkinson idiopatica, da solo (senza levodopa) o in associazione con levodopa, cioè nel corso della malattia, in fase avanzata quando l'effetto della levodopa svanisce o diventa discontinuo ed insorgono fluttuazioni dell'effetto terapeutico (fluttuazioni di fine dose o “on/off“).

    Posologia

    Come usare Pramiperal: Posologia
    Pramiperal compresse a rilascio prolungato è una formulazione orale di pramipexolo per somministrazione singola giornaliera.
    Posologia
    Trattamento iniziale
    Le dosi devono essere gradualmente aumentate iniziando da una dose di partenza di 0,26 mg di base (pari a 0,375 mg di sale) al giorno e quindi incrementate ogni 5-7 giorni. Ai pazienti la dose deve essere adattata in maniera tale da raggiungere l'effetto terapeutico massimo, purché non compaiano intollerabili effetti indesiderati.
    Schema posologico ascendente di Pramiperal compresse a rilascio prolungato
    Settimana
    Dose giornaliera (mg di base)
    Dose giornaliera (mg di sale)
    1
    0,26
    0,375
    2
    0,52
    0,75
    3
    1,05
    1,5
    Se è necessario un ulteriore incremento della dose, la dose giornaliera può essere aumentata di 0,52 mg di base (0,75 mg di sale) ad intervalli settimanali fino ad una dose massima di 3,15 mg di base (4,5 mg di sale) al giorno. Comunque, va notato che a dosi superiori a 1,05 mg di base (1,5 mg di sale) al giorno risulta aumentata l'incidenza della sonnolenza (vedere paragrafo 4.8).
    I pazienti che già assumono pramipexolo compresse possono passare nel corso di una notte a Pramiperal compresse a rilascio prolungato, alla stessa dose giornaliera. Dopo il passaggio a Pramiperal compresse a rilascio prolungato, la dose può essere adattata in funzione della risposta terapeutica del paziente (vedere paragrafo 5.1).
    Trattamento di mantenimento
    La dose individuale di pramipexolo deve essere compresa tra 0,26 mg di base (0,375 mg di sale) e un massimo di 3,15 mg di base (4,5 mg di sale) al giorno. In studi pivotal, durante l'incremento della dose, il pramipexolo si è dimostrato efficace a partire da un dosaggio di 1,05 mg di base (1,5 mg di sale) al giorno. Ulteriori adattamenti del dosaggio devono essere effettuati tenendo conto della risposta clinica e della comparsa delle reazioni avverse. Negli studi clinici circa il 5% dei pazienti sono stati trattati con dosaggi inferiori a 1,05 mg di base (1,5 mg di sale). Nella malattia di Parkinson in fase avanzata dosi giornaliere superiori a 1,05 mg di base (1,5 mg di sale) possono essere efficaci in pazienti dove si desidera attuare una riduzione della terapia con levodopa. Si raccomanda di ridurre la dose di levodopa sia durante l'incremento del dosaggio di Pramiperal, sia durante la terapia di mantenimento, in base alla risposta individuale dei pazienti (vedere paragrafo 4.5).
    Dosi dimenticate
    Quando non viene effettuata l'assunzione di una dose, Pramiperal compresse a rilascio prolungato deve essere assunto nelle 12 ore successive all'orario regolarmente previsto. Trascorse 12 ore la dose dimenticata deve essere tralasciata e la successiva assunta il giorno dopo all'orario consueto.
    Interruzione del trattamento
    L'interruzione brusca della terapia dopaminergica può portare allo sviluppo di una sindrome neurolettica maligna. La dose di pramipexolo deve essere gradualmente ridotta in quantità di 0,52 mg di base (0,75 mg di sale) al giorno fino alla dose quotidiana di 0,52 mg di base (0,75 mg di sale). Successivamente la dose deve essere ridotta di 0,26 mg di base (0,375 mg di sale) al giorno (vedere paragrafo 4.4).
    Pazienti con danno renale
    L'eliminazione di pramipexolo dipende dalla funzionalità renale. Si suggerisce il seguente schema posologico:
    Pazienti con clearance della creatinina superiore a 50 ml/min non richiedono una riduzione della dose giornaliera o della frequenza di somministrazione.
    In pazienti con clearance della creatinina compresa tra 30 e 50 ml/min, il trattamento deve essere iniziato con 0,26 mg di Pramiperal compresse a rilascio prolungato a giorni alterni. Prima di passare alla somministrazione giornaliera dopo una settimana, si deve usare cautela ed effettuare un'attenta valutazione della risposta terapeutica e della tollerabilità. Se è necessario un ulteriore incremento della dose, si deve aumentare di 0,26 mg di pramipexolo base ad intervalli settimanali fino ad una dose massima di 1,57 mg di pramipexolo base (2,25 mg di sale) al giorno.
    Il trattamento con Pramiperal compresse a rilascio prolungato non è raccomandato in pazienti con clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min, poiché non sono disponibili dati per questa popolazione di pazienti. Deve essere preso in considerazione l'uso di pramipexolo compresse.
    Se la funzionalità renale diminuisce durante la terapia di mantenimento, devono essere seguite le raccomandazioni sopra riportate.
    Pazienti con compromissione epatica
    Nei pazienti affetti da insufficienza epatica probabilmente non è necessario un adattamento della dose, poiché circa il 90% del principio attivo assorbito è escreto attraverso i reni. Ad ogni modo non è nota la potenziale influenza dell'insufficienza epatica sulla farmacocinetica di Pramiperal.
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di Pramiperal nei bambini di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non c'è un uso rilevante di Pramiperal compresse a rilascio prolungato nella malattia di Parkinson nella popolazione pediatrica.
    Modo di somministrazione
    Le compresse devono essere deglutite intere con acqua e non devono essere masticate, divise o frantumate. Le compresse possono essere assunte con o senza cibo e devono essere assunte ogni giorno indicativamente alla stessa ora.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Pramiperal
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Pramiperal
    Quando Pramiperal viene prescritto a pazienti affetti da malattia di Parkinson e con compromissione renale, si suggerisce una riduzione della dose come descritto nel paragrafo 4.2.
    Allucinazioni
    Le allucinazioni sono un noto effetto indesiderato del trattamento con agonisti della dopamina e levodopa. I pazienti devono essere informati che possono verificarsi allucinazioni (soprattutto visive).
    Discinesia
    Nella malattia di Parkinson in fase avanzata, e nel trattamento in associazione con levodopa, nel corso dell'aggiustamento iniziale della dose di Pramiperal si può manifestare discinesia. Se ciò avviene la dose di levodopa deve essere ridotta.
    Distonia
    La distonia assiale, inclusi torcicollo anteriore, camptocormia e pleurototono (sindrome di Pisa), è stata occasionalmente riportata in pazienti con morbo di Parkinson a seguito dell'inizio o dell'aumento progressivo della dose di pramipexolo. Malgrado la distonia possa essere un sintomo del morbo di Parkinson, i sintomi in questi pazienti sono migliorati dopo la riduzione o l'interruzione di pramipexolo. In caso di distonia, è necessario rivedere la terapia farmacologica dopaminergica e considerare un aggiustamento della dose di pramipexolo.
    Esordio improvviso di episodi di sonno e sonnolenza
    Pramipexolo è stato associato a sonnolenza e ad episodi di sonno ad esordio improvviso, particolarmente in pazienti con malattia di Parkinson. In alcuni casi è stato riportato sonno ad esordio improvviso durante le attività diurne, talvolta senza consapevolezza o segni premonitori. I pazienti in trattamento con Pramiperal devono essere informati di questo e avvertiti di prestare cautela durante la guida di autoveicoli o durante l'utilizzo di macchinari. I pazienti che hanno manifestato sonnolenza e/o un episodio di sonno ad esordio improvviso, devono astenersi dalla guida o dall'uso di macchinari. Inoltre, potrebbe essere considerata una riduzione della dose o l'interruzione della terapia. A causa di possibili effetti additivi, occorre raccomandare attenzione quando i pazienti assumono medicinali sedativi o alcool in associazione a pramipexolo (vedere paragrafi 4.5, 4.7 e 4.8).
    Disturbi del controllo degli impulsi
    I pazienti devono essere monitorati regolarmente per lo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi. I pazienti e chi se ne prende cura devono essere avvertiti che sintomi comportamentali di disturbi del controllo degli impulsi, inclusi gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, spese o acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata ed alimentazione compulsiva possono manifestarsi in pazienti trattati con dopamino agonisti, incluso Pramiperal. Se si sviluppano tali sintomi, devono essere prese in considerazione riduzione della dose/sospensione graduale.
    Mania e delirium
    I pazienti devono essere regolarmente controllati per verificare lo sviluppo di mania e delirium. I pazienti e chiunque li accudisca devono essere consapevoli che mania e delirium possono manifestarsi nei pazienti trattati con pramipexolo. Se si sviluppano tali sintomi, la riduzione della dose/sospensione graduale devono essere prese in considerazione.
    Pazienti con disturbi psicotici
    Pazienti con disturbi psicotici devono essere trattati con agonisti della dopamina solo se i potenziali benefici superano i rischi. La co-somministrazione di medicinali antipsicotici con il pramipexolo deve essere evitata (vedere paragrafo 4.5).
    Controlli oftalmologici
    Si raccomandano controlli oftalmologici ad intervalli regolari o qualora si verifichino alterazioni della visione.
    Gravi malattie cardiovascolari
    In caso di gravi malattie cardiovascolari è necessaria particolare attenzione. Si raccomanda di controllare la pressione arteriosa, specialmente all'inizio del trattamento, a causa del generale rischio di ipotensione posturale associata alla terapia dopaminergica.
    Sindrome maligna da neurolettici
    A seguito di brusca interruzione della terapia dopaminergica, sono stati osservati sintomi da sindrome maligna da neurolettici (vedere paragrafo 4.2).
    Sindrome da disregolazione dopaminergica
    La sindrome da disregolazione dopaminergica (DDS) è un disturbo additivo caratterizzato da un uso eccessivo del farmaco riscontrato in alcuni pazienti trattati con farmaci dopaminergici, tra cui il pramipexolo. Prima di iniziare il trattamento, i pazienti e chi fornisce loro assistenza devono essere avvertiti del rischio potenziale di sviluppare la DDS.
    Sindrome da astinenza di agonisti dopaminergici
    Per interrompere il trattamento nei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson, il pramipexolo deve essere diminuito progressivamente (vedere paragrafo 4.2). In caso di riduzione del dosaggio o interruzione degli agonisti dopaminergici, tra cui il pramipexolo, possono verificarsi eventi avversi non motori. I sintomi comprendono apatia, ansia, depressione, senso di affaticamento, sudorazione e dolore che possono essere di entità severa. I pazienti devono essere informati di ciò prima di ridurre il dosaggio dell'agonista dopaminergico e successivamente monitorati regolarmente. Nel caso in cui i sintomi persistano, può essere necessario aumentare temporaneamente il dosaggio del pramipexolo (vedere paragrafo 4.8).
    Resti nelle feci
    Alcuni pazienti hanno segnalato la presenza di residui nelle feci che possono assomigliare a Pramiperal compresse a rilascio prolungato. Se i pazienti segnalano tale osservazione, il medico deve riesaminare la risposta del paziente alla terapia.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Pramiperal
    Legame alle proteine plasmatiche
    Il pramipexolo ha affinità molto bassa per le proteine plasmatiche (< 20%) e la biotrasformazione osservata nell'uomo è minima. Quindi sono improbabili interazioni con altri medicinali che influiscono sul legame alle proteine plasmatiche o sull'eliminazione mediante biotrasformazione. Poiché gli anticolinergici sono eliminati principalmente per biotrasformazione, la possibilità di interazione è limitata, anche se un'interazione con anticolinergici non è stata studiata. Non c'è interazione farmacocinetica con selegilina e levodopa.
    Inibitori/competitori della eliminazione renale attiva
    La cimetidina ha determinato una riduzione nella clearance renale del pramipexolo del 34% circa, presumibilmente tramite l'inibizione della secrezione cationica da parte del sistema di trasporto dei tubuli renali. Pertanto, i medicinali che inibiscono questa via di eliminazione renale attiva o che sono eliminati attraverso questa via, quali la cimetidina, la amantadina, la mexiletina, la zidovudina, il cisplatino, la chinina e la procainamide, possono interagire con il pramipexolo determinandone una diminuzione della clearance. Quando questi medicinali sono somministrati contemporaneamente a Pramiperal si deve valutare l'opportunità di una riduzione della dose di pramipexolo.
    Associazione con levodopa
    Quando Pramiperal è somministrato in associazione con levodopa si raccomanda di ridurre la dose di levodopa e di mantenere costante la dose degli altri medicinali antiparkinsoniani durante l'incremento della dose di Pramiperal.
    A causa di possibili effetti additivi, occorre raccomandare cautela quando i pazienti assumono medicinali sedativi o alcool in associazione con pramipexolo (vedere paragrafi 4.4, 4.7 e 4.8).
    Medicinali antipsicotici
    La co-somministrazione di medicinali antipsicotici con il pramipexolo deve essere evitata (vedere paragrafo 4.4) per esempio se possono essere attesi effetti antagonistici.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Pramiperal" insieme ad altri farmaci come “Aloperidolo Galenica Senese”, “Aloperidolo Pensa”, “Aloperidolo Salf”, “Clopixol - Compresse Rivestite”, “Clopixol - Gocce”, “Clopixol - Soluzione (uso Interno)”, “Clopixol - Soluzione (uso Interno)”, “Difmetre”, “Droperidolo Hikma”, “Droperidolo Kalceks”, “Geffer”, “Haldol - Compressa, Soluzione”, “Haldol Decanoas”, “Haldol - Soluzione”, “Isaprandil”, “Largactil”, “Maalox Nausea”, “Metoclopramide Accord”, “Metoclopramide Salf”, “Mutabon Ansiolitico”, “Mutabon Antidepressivo”, “Mutabon Forte”, “Mutabon Mite”, “Neuleptil”, “Nozinan”, “Plasil - Compressa”, “Plasil - Sciroppo”, “Plasil - Soluzione (uso Interno)”, “Serenase”, “Stemetil”, “Trilafon”, “Xomolix”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non sono stati studiati nella donna gli effetti sulla gravidanza e l'allattamento. Il pramipexolo non si è dimostrato teratogeno nel ratto e nel coniglio, ma è risultato embriotossico nel ratto a dosaggi tossici per la madre (vedere paragrafo 5.3). Pramiperal non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che non sia strettamente necessario, cioè solo se i potenziali benefici giustificano i potenziali rischi per il feto.
    Allattamento
    Poiché nell'uomo il trattamento con pramipexolo inibisce la secrezione di prolattina, si può verificare un'inibizione della lattazione. Nella donna non sono stati effettuati studi sull'escrezione di pramipexolo nel latte materno. Nel ratto la concentrazione di principio attivo, valutata mediante radiomarcatura è risultata maggiore nel latte rispetto a quella ematica.
    Non essendo disponibili dati nell'uomo, Pramiperal non deve essere somministrato durante l'allattamento. Comunque, se la sua somministrazione è inevitabile, l'allattamento deve essere interrotto.
    Fertilità
    Non sono stati condotti studi sugli effetti di pramipexolo sulla fertilità nell'uomo. Negli studi sugli animali il pramipexolo ha alterato i cicli estrali e ridotto la fertilità nelle femmine, come atteso per un agonista della dopamina. Tuttavia questi studi non hanno evidenziato effetti diretti o indiretti dannosi sulla fertilità maschile.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Pramiperal può compromettere la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
    Possono verificarsi allucinazioni o sonnolenza.
    I pazienti in trattamento con Pramiperal che presentano sonnolenza e/o episodi di sonno ad esordio improvviso, devono essere informati di non guidare né di intraprendere attività in cui un insufficiente stato di vigilanza potrebbe porre loro o altri a rischio di gravi incidenti o di morte (ad es. macchine in funzione) fino a quando la ricorrenza di tali episodi e la sonnolenza siano scomparsi (vedere anche paragrafi 4.4, 4.5, e 4.8).

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Pramiperal
    Sulla base dell'analisi dei dati accorpati degli studi clinici controllati verso placebo, comprendenti un totale di 1.778 pazienti affetti dalla malattia di Parkinson e trattati con pramipexolo e 1.297 pazienti trattati con placebo, le reazioni avverse sono state frequentemente riportate in entrambi i gruppi. Il 67% dei pazienti trattati con pramipexolo ed il 54% dei pazienti trattati con placebo ha segnalato almeno una reazione avversa.
    Solitamente la maggior parte delle reazioni avverse al farmaco si manifesta all'inizio della terapia e la maggior parte di esse tende a scomparire continuando il trattamento.
    All'interno delle classi per sistema e organi, le reazioni avverse sono elencate per frequenza (numero di pazienti che si prevede manifestino la reazione), utilizzando i seguenti valori: (molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000).
    Le reazioni avverse al farmaco maggiormente segnalate (≥5%) in pazienti con la malattia di Parkinson, più frequenti con il trattamento con pramipexolo rispetto a placebo, sono state nausea, discinesia, ipotensione, capogiri, sonnolenza, insonnia, stipsi, allucinazioni, cefalea e senso di affaticamento. L'incidenza della sonnolenza è più alta a dosi maggiori di 1,5 mg di sale al giorno (vedere paragrafo 4.2). La discinesia è stata la reazione avversa al farmaco più frequente quando somministrato in associazione con levodopa. L'ipotensione può verificarsi all'inizio del trattamento, specialmente se pramipexolo è titolato troppo velocemente.
    Classificazione per sistemi e organi
    Reazione avversa al farmaco
    Infezioni e infestazioni
    Non comune
    polmonite
    Patologie endocrine
    Non comune
    inappropriata secrezione di ormone antidiuretico1
    Disturbi psichiatrici
    Comune
    sogni anormali, sintomi comportamentali di disturbi del controllo degli impulsi e compulsioni; stato confusionale, allucinazioni, insonnia
    Non comune
    alimentazione incontrollata1, acquisti compulsivi, delirium, iperfagia1, ipersessualità, disturbi della libido, paranoia, gioco d'azzardo patologico, irrequietezza
    Raro
    mania
    Patologie del sistema nervoso
    Molto comune
    capogiri, discinesia, sonnolenza
    Comune
    cefalea
    Non comune
    amnesia, ipercinesia, episodi di sonno ad esordio improvviso, sincope
    Patologie dell'occhio
    Comune
    compromissione della visione inclusa diplopia, visione offuscata e acuità visiva ridotta
    Patologie cardiache
    Non comune
    insufficienza cardiaca1
    Patologie vascolari
    Comune
    ipotensione
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Non comune
    dispnea, singhiozzo
    Patologie gastrointestinali
    Molto comune
    nausea
    Comune
    stipsi, vomito
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Non comune
    ipersensibilità, prurito, eruzione cutanea
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comune
    senso di affaticamento, edema periferico
    Non nota
    sindrome da astinenza di agonisti dopaminergici accompagnata da apatia, ansia, depressione, senso di affaticamento, sudorazione e dolore.
    Esami diagnostici
    Comune
    calo di peso incluso da calo di appetito
    Non comune
    aumento di peso
    1Questo effetto indesiderato è stato osservato nell'esperienza post-marketing. Con una certezza del 95%, la categoria frequenza non è maggiore di non comune, ma potrebbe essere minore. Non è possibile una stima precisa della frequenza poiché l'effetto indesiderato non si è verificato nel database di studi clinici di 2.762 pazienti con la malattia di Parkinson trattati con pramipexolo.
    Sonnolenza
    Pramipexolo è comunemente associato a sonnolenza ed è stato associato non comunemente a sonnolenza eccessiva diurna e ad episodi di sonno ad esordio improvviso (vedere anche paragrafo 4.4).
    Alterazioni della libido
    Pramipexolo può essere associato non comunemente ad alterazioni della libido (aumento o diminuzione).
    Disturbi del controllo degli impulsi
    Gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, spese o acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata ed alimentazione compulsiva possono manifestarsi in pazienti trattati con dopamino agonisti, incluso Pramiperal (vedere paragrafo 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego“).
    In uno studio trasversale, di screening retrospettivo e caso-controllo condotto su 3.090 pazienti con malattia di Parkinson, il 13,6% di tutti i pazienti trattati con dopaminergici o non-dopaminergici, durante i sei mesi precedenti ha manifestato sintomi di disturbo del controllo degli impulsi. Le manifestazioni osservate includevano gioco d'azzardo patologico, acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata e comportamento sessuale compulsivo (ipersessualità). Possibili fattori di rischio indipendenti per i disturbi del controllo degli impulsi includevano trattamenti dopaminergici e dosi più elevate di trattamento dopaminergico, età inferiore (≤ 65 anni), il non essere sposati e familiarità riferita dal paziente con il gioco d'azzardo patologico.
    Insufficienza cardiaca
    Negli studi clinici e nell'esperienza post-marketing, l'insufficienza cardiaca è stata osservata in pazienti trattati con pramipexolo. In uno studio farmaco-epidemiologico l'uso di pramipexolo è stato associato con un aumentato rischio di insufficienza cardiaca quando paragonato al non-uso di pramipexolo (rapporto di rischio osservato pari a 1,86; 95% CI, 1,21-2,85).
    Sindrome da astinenza di agonisti dopaminergici
    Gli effetti indesiderati non motori possono manifestarsi quando si diminuisce il dosaggio o si interrompono gli agonisti dopaminergici, compreso il pramipexolo. I sintomi comprendono apatia, ansia, depressione, senso di affaticamento, sudorazione e dolore (vedere paragrafo 4.4).
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Pramiperal
    Non vi è esperienza clinica di forti sovradosaggi. Comunque le reazioni avverse attese sarebbero quelle correlate al profilo farmacodinamico di un agonista della dopamina, che comprende: nausea, vomito, ipercinesia, allucinazioni, agitazione e ipotensione. Non vi è un antidoto prestabilito in caso di sovradosaggio da agonista dopaminergico. Se sono presenti i segni di una stimolazione del sistema nervoso centrale, può essere impiegato un agente neurolettico. Il trattamento del sovradosaggio può richiedere misure generali di supporto insieme a lavanda gastrica, somministrazione di liquidi per via endovenosa, somministrazione di carbone attivo e monitoraggio elettrocardiografico.

    Scadenza

    3 anni

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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