Aldomet è indicato nel trattamento dell'ipertensione moderata o grave.
Aldomet è disponibile in compresse da 250 e 500 mg di Metildopa, per uso orale.
Di solito si inizia la terapia somministrando, nelle prime 48 ore, 250 mg due o tre volte al giorno. Successivamente la dose giornaliera può essere regolata, preferibilmente ad intervalli non inferiori a due giorni fino a raggiungere una risposta adeguata. Una volta raggiunta la dose efficace, nella maggior parte dei pazienti si osserva una graduale risposta della pressione arteriosa già entro 12-24 ore.
La posologia di Aldomet consigliata pro die va da 500 mg fino a 2 g in dosi suddivise. Benché alcuni pazienti abbiano risposto a dosi più elevate non è risultato utile superare la dose massima pro die di 3 g.
Le compresse da 500 mg sono state studiate per la terapia dei pazienti che richiedono due compresse da 250 mg per ogni dose somministrata. Questo tipo di posologia non è stato studiato per la terapia iniziale di pazienti ipertesi precedentemente mai trattati.
Uso con tiazidici
Qualora con una posologia giornaliera di 2 g di metildopa non si riesca a mantenere un efficace controllo della pressione arteriosa, si consiglia l'associazione con un diuretico tiazidico.
Poiché è stato dimostrato che i tiazidici completano l'efficacia della metildopa, i pazienti dovrebbero essere seguiti attentamente in modo da scoprire variazioni della pressione arteriosa. Per prevenire un'eccessiva caduta dei valori pressori, il medico potrà scegliere, non appena associato un tiazidico, di ridurre del 50% la posologia di Aldomet oppure di continuare, se lo preferisce, con l'intera posologia di Aldomet associando un tiazidico con piccoli aumenti graduali della posologia in modo da determinare l'effetto potenziante. Aldomet può essere introdotto nella terapia antiipertensiva di pazienti trattati con tiazidici. La posologia di Aldomet dovrebbe essere limitata inizialmente a non più di 375 mg al giorno durante le prime 48 ore ed aumentata gradualmente ad intervalli non inferiori a due giorni fino a che venga ottenuta una risposta adeguata.
Trasferimento da altri farmaci antiipertensivi.
La terapia con Aldomet può essere iniziata nella maggior parte dei pazienti già trattati con altri farmaci antiipertensivi sospendendo le somministrazioni di questi farmaci antiipertensivi gradualmente se richiesto (prima di sospendere questi farmaci consultare la scheda tecnica).
Aldomet, somministrato susseguentemente in pazienti già trattati con i precedenti antiipertensivi, deve essere limitato ad una dose iniziale di non più di 375 mg al giorno ed aumentata secondo bisogno ad intervalli non inferiori ai due giorni.
Informazioni generali
La metildopa è abbondantemente eliminata per via renale. Pertanto, i pazienti con funzione renale compromessa possono rispondere a dosi di farmaco inferiori a quelle necessarie per i pazienti con funzione renale integra. Casi di sincope, verificatisi nei pazienti più anziani, sono stati messi in relazione ad una maggiore sensibilità dei pazienti con avanzata vasculopatia arteriosclerotica: ciò può essere evitato riducendo la posologia di Aldomet.
In molti pazienti si verifica un effetto sedativo per la durata di due o tre giorni dall'inizio della terapia con Aldomet o quando si aumenta la dose.
Quando si aumenta la posologia è consigliabile incominciare incrementando la dose serale; in tal modo si minimizza l'effetto sedativo senza che l'ipotensione posturale del mattino venga accentuata.
Talora, sia in fase iniziale che in fase avanzata di trattamento, può verificarsi assuefazione; è più probabile però che ciò si verifichi tra il secondo ed il terzo mese di terapia. L'aumento della posologia di Aldomet o l'adozione di una terapia associata con tiazidici frequentemente ristabilisce un controllo efficace della pressione arteriosa.
Dato che la metildopa ha una durata di azione relativamente breve, l'interruzione del trattamento è seguita da un graduale ritorno ai precedenti livelli pressori di solito entro 48 ore. Ciò non viene complicato da un rimbalzo pressorio.
Malattie epatiche in atto, quali epatite acuta e cirrosi attiva; gravi nefropatie con valori dell'azotemia molto elevati.
Ipersensibilità (incluso disordini epatici associati ad una precedente terapia con Metildopa) al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
L'uso di metildopa è controindicato in pazienti in terapia con i farmaci inibitori delle monoaminoossidasi (MAO).
La metildopa deve essere usata con cautela nei pazienti con dati anamnestici di epatopatia o di disfunzioni epatiche (vedere paragrafo “Speciali avvertenze precauzioni per l'uso“).
La metildopa non è consigliata per il trattamento di pazienti con feocromocitoma.
Il paziente deve essere avvisato sui possibili effetti indesiderati che possono compromettere l'acuità mentale, come sedazione e senso di testa vuota, ed interferire con la capacità di guidare e di usare macchinari.
Un sovradosaggio acuto può produrre ipotensione acuta ed altre reazioni attribuibili a disfunzioni cerebrali e gastrointestinali (eccessiva sedazione, debolezza, bradicardia, vertigini, senso di testa vuota, costipazione, distensione, flatulenza, diarrea, nausea, vomito).
Non esiste un antidoto specifico. In caso di sovradosaggio vanno utilizzate misure sintomatiche e di supporto. Se l'ingestione è recente una lavanda gastrica o il vomito può ridurre l'assorbimento; quando è passato più tempo dall'ingestione, per promuovere l'escrezione urinaria possono essere d'aiuto delle fleboclisi. Altrimenti, il trattamento va effettuato con speciale riguardo alla gettata ed alla frequenza cardiaca, alla volemia, al bilancio elettrolitico, all'ileo paralitico, alla funzione urinaria ed all'attività cerebrale.
La somministrazione di farmaci simpaticomimetici può essere indicata. La Metildopa è dializzabile.