Bisoprololo Aurobindo Pharma Italia

    Ultimo aggiornamento: 23/04/2024

    Cos'è Bisoprololo Aurobindo Pharma Italia?

    Bisoprololo Aurobindo Pharma Italia è un farmaco a base del principio attivo Bisoprololo Fumarato, appartenente alla categoria degli Betabloccanti selettivi e nello specifico Betabloccanti selettivi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Aurobindo Pharma (Italia) S.r.l..

    Bisoprololo Aurobindo Pharma Italia può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Bisoprololo Aurobindo Pharma Italia 10 mg 28 compresse riv.
    Bisoprololo Aurobindo Pharma Italia 2,5 mg 28 compresse rivestite con film
    Bisoprololo Aurobindo Pharma Italia 5 mg 28 compresse rivestite con film

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Aurobindo Pharma (Italia) S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Bisoprololo Fumarato
    Gruppo terapeutico: Betabloccanti selettivi
    ATC: C07AB07 - Bisoprololo
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


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    Indicazioni

    Perché si usa Bisoprololo Aurobindo Pharma Italia? A cosa serve?
    Trattamento dell'insufficienza cardiaca cronica stabile con ridotta funzione sistolica del ventricolo sinistro, in aggiunta a terapia con ACE inibitori e diuretici ed eventualmente glicosidi cardiaci (per ulteriori informazioni vedere paragrafo 5.1).

    Posologia

    Come usare Bisoprololo Aurobindo Pharma Italia: Posologia
    Modo di somministrazione
    Le compresse di bisoprololo devono essere prese al mattino e possono essere assunte con del cibo. Devono essere inghiottite con del liquido e non devono essere masticate.
    Trattamento dell'insufficienza cardiaca cronica stabile
    Il trattamento standard dell'insufficienza cardiaca cronica consiste in un ACE inibitore (o un antagonista dei recettori dell'angiotensina in caso di intolleranza agli ACE inibitori), un beta-bloccante, diuretici e, se appropriato glicosidi cardioattivi. All'inizio del trattamento con il bisoprololo, i pazienti devono essere in condizioni cliniche stabili (senza scompenso acuto).
    È raccomandabile che il medico curante abbia esperienza clinica nel trattamento dell'insufficienza cardiaca cronica.
    Durante la fase di titolazione e successivamente, possono manifestarsi transitorio peggioramento dell'insufficienza cardiaca, ipotensione e bradicardia.
    Posologia
    Fase di titolazione
    La terapia dell'insufficienza cardiaca cronica stabile con bisoprololo richiede una fase di titolazione.
    Il trattamento con bisoprololo deve essere iniziato con un graduale aumento della dose secondo lo schema seguente.
    1,25 mg una volta al giorno per una settimana, se ben tollerato aumentare a
    2,5 mg una volta al giorno per la settimana successiva, se ben tollerato aumentare a
    3,75 mg una volta al giorno per la settimana successiva, se ben tollerato aumentare a
    5 mg una volta al giorno per le seguenti 4 settimane, se ben tollerato aumentare a
    7,5 mg una volta al giorno per le seguenti 4 settimane, se ben tollerato aumentare a
    10 mg una volta al giorno per la terapia di mantenimento
    La dose massima raccomandata è 10 mg una volta al giorno.
    Durante la fase di titolazione, si raccomanda uno stretto monitoraggio dei segni vitali (frequenza cardiaca, pressione arteriosa) e dei sintomi di un peggioramento dell'insufficienza cardiaca. I sintomi possono iniziare già durante il primo giorno di trattamento.
    Modifiche del trattamento
    Se la dose massima raccomandata non viene ben tollerata, si può prendere in considerazione la graduale riduzione della dose.
    In caso di transitorio peggioramento dell'insufficienza cardiaca, di ipotensione o di bradicardia, si raccomanda di riesaminare i dosaggi o la posologia della terapia concomitante. Può anche essere necessario ridurre temporaneamente la dose di bisoprololo o prendere in considerazione l'interruzione del trattamento.
    Vanno presi sempre in considerazione la reintroduzione e/o l'aumento graduale della dose del bisoprololo, quando il paziente raggiunge di nuovo la stabilità. Se si decide per l'interruzione, si raccomanda la diminuzione graduale della dose, perchè la sospensione brusca può portare a deterioramento acuto delle condizioni del paziente. Il trattamento dell'insufficienza cardiaca cronica stabile con bisoprololo è generalmente un trattamento a lungo termine.
    Compromissione della funzione renale o epatica
    Non ci sono informazioni riguardo la farmacocinetica del bisoprololo nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica e con alterazione della funzionalità epatica o renale. Gli aumenti di dose in questi pazienti devono essere fatti con maggiore cautela.
    Anziani
    Non sono richiesti aggiustamenti della dose.
    Popolazione pediatrica
    Non vi è esperienza con il bisoprololo nei bambini, pertanto il suo uso non può essere raccomandato in questo gruppo di pazienti.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Bisoprololo Aurobindo Pharma Italia
    Il bisoprololo è controindicato nei pazienti con:
    • Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1
    • Insufficienza cardiaca acuta o episodi di insufficienza cardiaca scompensata che richiedono terapia inotropa via endovena
    • Shock cardiogeno
    • Arresto atrio-ventricolare di secondo o terzo grado (senza pacemaker)
    • Sindrome del seno malato
    • Blocco seno-atriale
    • Bradicardia sintomatica
    • Ipotensione sintomatica
    • Asma bronchiale grave o malattia polmonare cronica ostruttiva grave
    • Forma gravi di occlusione arteriosa periferica o forme gravi della sindrome di Raynaud
    • Feocromocitoma non trattato (vedere paragrafo 4.4)
    • Acidosi metabolica

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Bisoprololo Aurobindo Pharma Italia
    Avvertenze speciali:
    Il trattamento dell'insufficienza cardiaca cronica stabile con bisoprololo si inizia con una speciale fase di titolazione (vedere paragrafo 4.2).
    Specialmente nei pazienti con cardiopatia ischemica la sospensione della terapia con bisoprololo non deve avvenire bruscamente se ciò non è chiaramente indicato, in quanto questo può portare a un peggioramento transitorio della condizione cardiaca (vedere paragrafo 4.2).
    Precauzioni:
    All'inizio del trattamento con bisoprololo è necessario un monitoraggio costante del paziente. Per la posologia e il modo di somministrazione vedere paragrafo 4.2.
    Non c'è esperienza terapeutica con bisoprololo nell'insufficienza cardiaca in pazienti con le seguenti malattie e condizioni:
    • diabete mellito dipendente da insulina (Tipo I)
    • grave alterazione della funzionalità renale
    • grave alterazione della funzionalità epatica
    • cardiomiopatia restrittiva
    • malattie cardiache congenite
    • malattie valvolari organiche emodinamicamente significative
    • infarto del miocardio (nei 3 mesi precedenti)

    Il bisoprololo deve essere usato con cautela in caso di:

    • diabete mellito con glicemia instabile; sintomi di ipoglicemia (es. tachicardia, palpitazioni o sudorazione) potrebbero essere mascherati,
    • digiuno stretto,
    • terapia di sensibilizzazione in corso. Come altri beta bloccanti, il bisoprololo potrebbe aumentare sia la sensibilità verso gli allergeni sia la gravità delle reazioni anafilattiche. Il trattamento con epinefrine non sempre può produrre l'effetto terapeutico previsto
    • blocco atrioventricolare di primo grado,
    • angina di Prinzmetal,
    • sindrome da occlusione arteriosa periferica. Un aumento dei disturbi potrebbero verificarsi specialmente all'inizio della terapia.
    Nei pazienti con psoriasi o con una storia di psoriasi, va valutato attentamente il rapporto rischio-beneficio prima della somministrazione di beta-bloccanti (es. bisoprololo).
    Durante la terapia con bisoprololo possono essere mascherati i sintomi di una tireotossicosi.
    Nei pazienti con feocromocitoma, il bisoprololo non deve essere somministrato disgiuntamente da un alfa-bloccante.
    Nei pazienti sottoposti ad anestesia generale il blocco beta riduce l'incidenza di aritmie e di ischemia miocardica durante l'induzione e l'intubazione, e nel periodo post-operatorio. Viene correntemente raccomandato che un eventuale trattamento betabloccante di mantenimento sia continuato nel periodo peri-operatorio. L'anestesista deve essere informato dell'uso del beta bloccante a causa delle potenziali interazioni con altri farmaci che possono provocare bradiaritmie, attenuazione della tachicardia riflessa e diminuzione della capacità di compensare in via riflessa la perdita di sangue. Se si ritiene necessario interrompere la terapia betabloccante prima di un intervento chirurgico, l'interruzione deve essere fatta gradualmente e completata circa 48 ore prima dell'anestesia.
    Nell'asma bronchiale o in altre malattie polmonari croniche che possono causare sintomi deve essere somministrata una terapia concomitante con broncodilatatori. Occasionalmente può manifestarsi un aumento della resistenza delle vie aeree, quindi può essere necessario un aumento della dose di beta2 stimolanti.
    All'inizio del trattamento con bisoprololo è necessario un monitoraggio costante del paziente. Per la posologia e il modo di somministrazione, vedere paragrafo 4.2

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Bisoprololo Aurobindo Pharma Italia
    Associazioni non raccomandate
    Farmaci antiaritmici di classe-I (es. chinidina, disopiramide, lidocaina, fenitoina, flecainide, propafenone): l'effetto sul tempo di conduzione atrio-ventricolare può essere potenziato e l'effetto inotropo negativo aumentato.
    Calcio antagonisti del tipo verapamil e, in misura minore, diltiazem: influenza negativa sulla contrattilità e sulla conduzione atrioventricolare. La somministrazione per via endovenosa di verapamil in pazienti in trattamento con betabloccanti può causare profonda ipotensione e blocco atrioventricolare.
    Farmaci antiipertensivi ad azione centrale (es. clonidina, metildopa, moxonidina, rilmenidina):
    L'uso concomitante di farmaci antiipertensivi che agiscono centralmente possono diminuire ulteriormente il tono simpatico centrale e possono quindi portare alla riduzione della frequenza e della gittata cardiaca e della vasodilatazione. La brusca sospensione, in particolare se precedente all'interruzione del beta-bloccante può aumentare il rischio di ipertensione di rimbalzo.
    Associazioni da usare con cautela
    Calcio antagonisti diidropiridinici come felodipina e amlodipina: nei pazienti con insufficienza cardiaca, l'uso concomitante può aumentare il rischio di ipotensione e non può essere escluso il rischio di un ulteriore peggioramento dello stato funzionale della pompa ventricolare.
    Farmaci antiaritmici di classe III (es. amiodarone): l'effetto sul tempo di conduzione atrio-ventricolare può essere potenziato.
    Farmaci parasimpaticomimetici: l'uso concomitante può aumentare il tempo di conduzione atrioventricolare e il rischio di bradicardia.
    I beta-bloccanti topici (ad esempio gocce oftalmiche per il trattamento del glaucoma) possono avere un effetto additivo agli effetti sistemici del bisoprololo.
    Insulina e antidiabetici orali: aumento dell'effetto ipoglicemico. Il blocco dei recettori beta può mascherare la comparsa di sintomi da ipoglicemia.
    Agenti anestetici: attenuazione della tachicardia riflessa e aumento del rischio di ipotensione (per maggiori informazioni relative all'anestesia generale vedere anche paragrafo 4.4).
    Glicosidi digitalici: aumento del tempo di conduzione atrio-ventricolare, riduzione della frequenza cardiaca.
    Farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS): i FANS possono ridurre l'effetto ipotensivo del bisoprololo.
    Agenti simpaticomimetici β (es. isoprenalina, dobutamina): l'associazione con il bisoprololo può ridurre l'effetto di tali farmaci.
    Simpaticomimetici che attivano sia i recettori adrenergici sia α sia β (come noradrenalina, adrenalina): l'associazione con il bisoprololo può smascherare gli effetti vasocostrittori di questi agenti mediati dai recettori α-adrenergici, causando un aumento della pressione sanguigna e un peggioramento della claudicatio intermittens. Tali interazioni sono considerate più probabili con i beta-bloccanti non selettivi.
    L'uso concomitante di agenti antiipertensivi così come di altri farmaci con un potenziale effetto di abbassamento della pressione sanguigna (come antidepressivi triciclici, barbiturici, fenotiazine) possono aumentare il rischio di ipotensione.
    Associazioni da tenere presente
    Meflochina: aumento del rischio di bradicardia.
    Inibitori delle monoaminossidasi (eccetto inibitori delle MAO-B): aumento dell'effetto ipotensivo dei beta-bloccanti ma anche rischio di crisi ipertensive.
    Rifampicina: possibile una leggera riduzione dell'emivita del bisoprololo a causa della induzione degli enzimi epatici che metabolizzano il farmaco. Normalmente non sono necessari aggiustamenti posologici.
    Derivati dell'ergotamina: esacerbazione dei disturbi circolatori periferici.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Bisoprololo Aurobindo Pharma Italia" insieme ad altri farmaci come “Abriff”, “Assieme”, “Assieme Mite”, “Atimos”, “Beclometasone E Formoterolo DOC Generici”, “Beclometasone E Formoterolo Mylan”, “Bevespi Aerosphere”, “Brimica Genuair”, “Budesonide E Formoterolo Sandoz - Polvere Per Inalazione”, “Duaklir Genuair”, “Duoresp Spiromax - Aerosol”, “Flutiformo”, “Fobuler - Polvere Per Inalazione”, “Foradil”, “Formodual - Aerosol”, “Formodual - Polvere Per Inalazione”, “Formoterolo EG”, “Formoterolo Viatris”, “Forotan”, “Fortasint”, “Foster - Polvere Per Inalazione”, “Foster - Spray”, “Gibiter - Polvere Per Inalazione”, “Gilenya”, “Inuver - Aerosol”, “Inuver - Polvere Per Inalazione”, “Kurovent”, “Levovent”, “Liferol”, “Naegoti”, “Oxis Turbohaler - Polvere”, “Pulmelia”, “Sinestic Turbohaler - Aerosol”, “Symbicort - Aerosol”, “Symbicort Mite”, “Trimbow - Polvere”, “Trimbow - Soluzione”, “Trixeo Aerosphere”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza:
    Il bisoprololo possiede proprietà farmacologiche potenzialmente nocive sulla gravidanza e/o sul feto/neonato. In generale, i bloccanti dei recettori β-adrenergici riducono la perfusione placentare, associata a ritardi della crescita, morte intrauterina, aborto o parto anticipato. Nel feto e nel neonato si possono verificare reazioni avverse (ad es. ipoglicemia e bradicardia). Qualora sia necessario ricorrere a bloccanti dei recettori β-adrenergici, è preferibile la terapia con i bloccanti β1.
    Il bisoprololo non va somministrato durante la gravidanza a meno che non sia strettamente necessario. In tal caso, occorre monitorare il flusso ematico uteroplacentare e la crescita del feto. In caso di effetti nocivi sulla gravidanza o sul feto, è necessario considerare una terapia alternativa. Il neonato deve essere sottoposto ad un attento monitoraggio. Sintomi di ipoglicemia e bradicardia sono generalmente previsti entro i primi 3 giorni.
    Allattamento:
    Non è noto se il bisoprololo viene secreto nel latte materno, né la sicurezza dell'esposizione al bisoprololo nei neonati. Pertanto, durante la somministrazione del bisoprololo l'allattamento non è raccomandato.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    In uno studio clinico condotto su pazienti affetti da malattia coronarica, la somministrazione di bisoprololo non ha influenzato negativamente la capacità di guidare. Tuttavia, tenendo conto delle variazioni individuali circa le reazioni al medicinale, non si esclude un effetto negativo sulle capacità di guidare un veicolo o utilizzare un macchinario. Occorre quindi procedere con cautela soprattutto all'inizio della terapia e a un cambio di farmaco, nonché quando si fa uso di bevande alcoliche.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Bisoprololo Aurobindo Pharma Italia
    I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati durante il trattamento con bisoprololo con le seguenti frequenze:
    Molto comune (≥ 1/10)
    comune (≥1/100, <1/10)
    non comune (≥1/1000, < 1/100)
    raro (≥ 1/10.000, < 1/1000)
    molto raro (< 1/10000)
    Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Patologie cardiache
    Molto comune: bradicardia
    Comune: peggioramento dell'insufficienza cardiaca
    Non comune: disturbi dello conduzione atrioventricolare,
    Esami di laboratorio
    Raro: aumento dei trigliceridi, aumento degli enzimi epatici (ALT, AST)
    Patologie del sistema nervoso
    Comune: vertigini, mal di testa
    Raro: sincope
    Patologie dell'occhio
    Raro: riduzione della lacrimazione (da tenere presente nel caso di uso di lenti a contatto)
    Molto rari: congiuntivite
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Raro: disturbi dell'udito
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Non comune: broncospasmo in pazienti con asma bronchiale o anamnesi di malattia ostruttiva delle vie aeree
    Raro: rinite allergica
    Patologie gastrointestinali
    Comune: disturbi gastrointestinali quali nausea, vomito, diarrea, stipsi.
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Raro: reazioni di ipersensibilità come prurito, arrossamento ed eruzione cutanea
    Molto raro: i β-bloccanti possono provocare o esacerbare la psoriasi o causare eruzione di tipo psoriasico, alopecia.
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Non comune: debolezza muscolare, crampi muscolari
    Patologie vascolari
    Comuni: sensazione di freddo o intorpidimento degli arti, ipotensione
    Patologie generali
    Comuni: astenia, affaticamento
    Patologie epatobiliari
    Raro: epatite
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Raro: disturbi della funzione sessuale maschile
    Disturbi psichiatrici
    Non comuni: depressione, disturbi del sonno
    Rari: incubi, allucinazioni.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Bisoprololo Aurobindo Pharma Italia
    In generale i sintomi più comuni attesi in caso di sovradosaggio sono: bradicardia, ipotensione, broncospasmo, insufficienza cardiaca acuta e ipoglicemia. L'esperienza sul sovradosaggio del bisoprololo è limitata, sono stati riportati solo pochi casi di sovradosaggio con bisoprololo. Sono stati osservati casi di bradicardia e/o ipotensione. Tutti i pazienti sono guariti. C'è un'ampia variabilità individuale di sensibilità ad una singola dose elevata di bisoprololo e i pazienti affetti da insufficienza cardiaca sono probabilmente molto sensibili.
    In generale, in caso di sovradosaggio, il trattamento con bisoprololo deve essere interrotto ed instaurata una terapia di supporto e sintomatica.
    In base alle azioni farmacologiche attese e alle raccomandazioni di altri beta-bloccanti, devono essere prese in considerazione le seguenti misure generali, quando giustificato clinicamente.
    Bradicardia: somministrare atropina per endovena. Se la risposta è inadeguata, può essere somministrata con cautela isoprenalina o un altro farmaco con proprietà cronotrope positive. In alcune circostanze può essere necessario l'inserimento di un pace-maker transvenoso.
    Ipotensione: devono essere somministrati liquidi e vasopressori per via endovenosa. Può essere utile glucagone per via endovenosa.
    Blocco atrio-ventricolare (II o III grado): i pazienti devono essere attentamente monitorati e trattati con isoprenalina per infusione o mediante stimolazione temporanea.
    Peggioramento acuto dell'insufficienza cardiaca: somministrare diuretici per via endovenosa, farmaci inotropi, vasodilatatori.
    Broncospasmo: somministrare broncodilatatori come isoprenalina, simpaticomimetici beta2 e/o aminofillina.
    Ipoglicemia: somministrare glucosio endovena.
    Dati limitati suggeriscono che il bisoprololo è difficilmente dializzabile.

    Scadenza

    2 anni
    Per i flaconi HDPE [500 compresse] dalla prima apertura: 6 mesi

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
    Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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