Pravastatina Sun

    Ultimo aggiornamento: 09/02/2023

    Cos'è Pravastatina Sun?

    Pravastatina Sun è un farmaco a base del principio attivo Pravastatina Sale Sodico, appartenente alla categoria degli Ipolipemizzanti statine e nello specifico Inibitori della HMG CoA reduttasi. E' commercializzato in Italia dall'azienda SUN Pharmaceuticals Italia S.r.l..

    Pravastatina Sun può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Pravastatina Sun 20 mg 10 compresse
    Pravastatina Sun 40 mg 14 compresse

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: SUN Pharmaceutical Industries Europe B. V.
    Concessionario: SUN Pharmaceuticals Italia S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Pravastatina Sale Sodico
    Gruppo terapeutico: Ipolipemizzanti statine
    ATC: C10AA03 - Pravastatina
    Forma farmaceutica: compressa


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    Indicazioni

    Perché si usa Pravastatina Sun? A cosa serve?
    Ipercolesterolemia
    Trattamento dell'ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta, quando la risposta alla dieta o ad altri trattamenti non farmacologici (ad es. esercizio fisico, riduzione del peso) è inadeguata.
    Prevenzione primaria
    Riduzione della mortalità e morbilità cardiovascolari in pazienti con ipercolesterolemia moderata o grave e a rischio elevato di un primo evento cardiovascolare, in aggiunta alla dieta (vedere paragrafo 5.1).
    Prevenzione secondaria
    Riduzione della mortalità e morbilità cardiovascolari in pazienti con anamnesi di infarto del miocardio o angina instabile, con colesterolo normale o aumentato, in aggiunta alla correzione di altri fattori di rischio (vedere paragrafo 5.1).
    Post-trapianto
    Riduzione della iperlipidemia post-trapianto in pazienti in terapia immunosoppressiva a seguito di trapianto d'organo (vedere paragrafi 4.2, 4.5 e 5.1).

    Posologia

    Come usare Pravastatina Sun: Posologia
    Prima di iniziare la terapia con Pravastatina SUN compresse, devono essere escluse le cause secondarie di ipercolesterolemia e i pazienti devono essere sottoposti ad una dieta standard povera di grassi che deve continuare durante il trattamento.
    Posologia
    Ipercolesterolemia
    L'intervallo di dose raccomandato è 10–40 mg una volta al giorno. La risposta terapeutica si osserva entro una settimana e il pieno effetto della dose compare entro 4 settimane, pertanto devono essere effettuate determinazioni periodiche dei lipidi ed il dosaggio deve essere adeguato di conseguenza. La dose massima giornaliera è 40 mg.
    Prevenzione cardiovascolare
    In tutti gli studi di prevenzione della mortalità e morbilità, la sola dose iniziale e di mantenimento studiata è stata quella di 40 mg al giorno.
    Dosaggio dopo il trapianto
    Dopo trapianto d'organo si raccomanda una dose iniziale di 20 mg al giorno nei pazienti con terapia immunosoppressiva (vedere paragrafo 4.5). In accordo con la risposta dei parametri lipidici, la dose può essere aggiustata fino a 40 mg sotto attenta supervisione medica (vedere paragrafo 4.5).
    Popolazione pediatrica
    Bambini ed adolescenti (8-18 anni di età) con ipercolesterolemia familiare eterozigote: l'intervallo della dose raccomandata è di 10-20 mg, una volta al giorno, tra 8 e 13 anni di età, poichè dosi maggiori di 20 mg non sono state studiate in questa popolazione e di 10-40 mg al giorno tra 14 e 18 anni di età (per bambini e adolescenti femmine in età fertile vedere paragrafo 4.6; per i risultati dello studio vedere paragrafo 5.1).
    Non vi sono dati clinici in bambini al di sotto di 8 anni di età.
    Pazienti anziani
    In questi pazienti non è necessario un aggiustamento della dose a meno che non vi siano fattori predisponenti di rischio (vedere paragrafo 4.4).
    Compromissione della funzionalità renale o epatica
    Nei pazienti con compromissione renale moderata o grave o con significativa compromissione epatica si raccomanda una dose iniziale di 10 mg al giorno. La dose deve essere aggiustata secondo la risposta dei parametri lipidici e sotto supervisione medica.
    Terapia concomitante
    Gli effetti ipolipidemizzanti della pravastatina sul colesterolo totale e sull'LDL vengono aumentati dall'associazione con resine sequestranti degli acidi biliari (ad es.: colestiramina e colestipolo). Pravastatina SUN deve essere somministrata o un'ora prima o almeno 4 ore dopo queste resine (vedere paragrafo 4.5).
    Nei pazienti che assumono ciclosporina con o senza altri medicinali immunosoppressori, il trattamento deve iniziare con 20 mg una volta al giorno e il graduale aumento a 40 mg deve essere fatto con cautela (vedere paragrafo 4.5).
    Modo di somministrazione
    Pravastatina SUN compresse va somministrata per via orale una volta al giorno preferibilmente alla sera con o senza cibo.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Pravastatina Sun
    • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • Malattie epatiche in fase attiva inclusi aumenti inspiegabili e persistenti delle transaminasi sieriche che superano di 3 volte il limite superiore della norma (ULN) (vedere paragrafo 4.4).
    • Gravidanza e allattamento al seno (vedere paragrafo 4.6).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Pravastatina Sun
    La pravastatina non è stata valutata in pazienti con ipercolesterolemia omozigote familiare. La terapia non è adatta quando l'ipercolesterolemia è dovuta ad elevati livelli di colesterolo HDL.
    Come per gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, l'associazione della pravastatina con i fibrati non è raccomandata.
    Popolazione pediatrica
    Nei bambini in età prepubere il rischio/beneficio del trattamento deve essere attentamente valutato dal medico prima di iniziare il trattamento.
    Disturbi epatici
    Come con gli altri agenti ipolipemizzanti, sono stati osservati moderati aumenti dei livelli delle transaminasi epatiche. Nella maggioranza dei casi i livelli delle transaminasi epatiche sono tornati ai valori basali senza bisogno dell'interruzione della terapia. Si deve prestare particolare attenzione ai pazienti che sviluppino aumenti delle transaminasi e la terapia deve essere sospesa se gli aumenti delle SGOT ed SGPT superano di 3 volte in modo persistente il limite superiore della norma.
    Si deve esercitare cautela quando si somministra pravastatina a pazienti con anamnesi di malattie epatiche o di forte consumo di alcool.
    Patologie muscolari
    Come con gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi (statine), la pravastatina è stata associata all'insorgenza di mialgia, miopatia e molto raramente di rabdomiolisi. La miopatia deve essere presa in considerazione in ogni paziente in terapia con statine che presenti sintomi muscolari inspiegabili come dolore o sensibilità, debolezza muscolare o crampi muscolari. In questi casi devono essere misurati i livelli di creatin-chinasi (CK) (vedere sotto). La terapia con statine deve essere temporaneamente interrotta quando i livelli di CK sono maggiori di 5 volte il limite superiore della norma o quando vi siano gravi sintomi clinici. Molto raramente (in circa 1 caso su 100.000 pazienti-anno), compare rabdomiolisi, con o senza insufficienza renale secondaria. La rabdomiolisi è una condizione acuta, potenzialmente fatale, dei muscoli scheletrici che può comparire in ogni momento durante il trattamento ed è caratterizzata da massiva distruzione muscolare associata con forte aumento della CK (di solito > 30 o 40 volte il limite superiore della norma) che porta alla mioglobinuria.
    Il rischio di miopatia con le statine sembra essere dipendente dall'esposizione e pertanto può variare con diversi farmaci (a causa della lipofilia e delle differenze farmacocinetiche) e dipende dal loro dosaggio e dal potenziale di interazioni con gli altri farmaci. Benché non vi siano controindicazioni muscolari alla prescrizione delle statine, certi fattori predisponenti possono aumentare il rischio di tossicità muscolare e pertanto giustificano un'attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio e uno speciale monitoraggio clinico delle CK è indicato prima di iniziare la terapia con statine in questi pazienti (vedere sotto).
    Il rischio e la gravità di disturbi muscolari durante la terapia con statine, viene aumentato dalla co-somministrazione di medicinali che possono interagire. L'uso di fibrati da soli è occasionalmente associato con miopatia. L'uso combinato di statine e fibrati deve in generale essere evitato. La co-somministrazione di statine e acido nicotinico deve essere fatta con cautela. Un aumento dell'incidenza di miopatia è stato anche descritto in pazienti che ricevevano altre statine in associazione con inibitori del metabolismo del Citocromo P450. Questo può essere il risultato di interazioni farmacocinetiche che non sono state documentate per la pravastatina (vedere paragrafo 4.5). Quando associati alla terapia con statine, di solito i sintomi muscolari si risolvono dopo interruzione della terapia.
    Misurazione e interpretazione della creatin-chinasi
    Il monitoraggio di routine della creatin-chinasi (CK) o di altri enzimi muscolari non è raccomandato in pazienti asintomatici in terapia con statine. Tuttavia, la misurazione della CK è raccomandata prima dell'inizio della terapia in pazienti con particolari fattori predisponenti e in pazienti che sviluppino sintomi muscolari durante la terapia con statine, come descritto più sotto. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (> 5 volte il valore superiore della norma), i livelli di CK devono essere misurati dopo circa 5-7 giorni per confermare i risultati. Quando vengono misurati, i livelli di CK devono essere interpretati nel contesto di altri potenziali fattori che possono causare transitori danni muscolari, come lo strenuo esercizio fisico o traumi muscolari.
    Prima dell'inizio del trattamento
    Si deve usare cautela in pazienti con fattori predisponenti come compromissione renale, ipotiroidismo, anamnesi di tossicità muscolare con statine o fibrati, anamnesi personale o familiare di disturbi muscolari ereditari o abuso di alcool. In questi casi, il livelli di CK devono essere misurati prima dell'inizio della terapia. La misurazione della CK prima dell'inizio del trattamento, deve essere presa in considerazione anche in pazienti di oltre 70 anni, specialmente in presenza di altri fattori predisponenti di questa popolazione. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (> 5 volte il valore superiore della norma), il trattamento non deve iniziare e i risultati devono essere rimisurati dopo circa 5-7 giorni. I valori basali di CK possono inoltre essere utili come riferimento in caso di successivi aumenti durante la terapia con statine.
    Durante il trattamento
    I pazienti devono essere avvisati di segnalare prontamente dolori muscolari inspiegabili, sensibilità, debolezza o crampi. In questi casi si devono misurare i livelli di CK. Se si trova un livello marcatamente elevato di CK (> 5 volte il limite superiore della norma) la terapia con la statina deve essere sospesa. L'interruzione del trattamento deve inoltre essere considerata se i sintomi muscolari sono gravi e causano disturbo durante il giorno, anche se l'aumento della CK rimane ≤5 volte il limite superiore della norma. Se i sintomi si risolvono ed i livelli di CK ritornano nella norma, può essere considerata la ripresa della statina alla dose minima e con attento monitoraggio. Se si sospetta una malattia muscolare ereditaria, la ripresa della statina in quel paziente non è raccomandata.
    Miopatia necrotizzante immuno-mediata (IMNM)
     Vi sono state segnalazioni molto rare di miopatia necrotizzante immuno-mediata (Immune-Mediated Necrotizing Myopathy, IMNM) durante o dopo il trattamento con alcune statine. L'IMNM è caratterizzata clinicamente da debolezza muscolare prossimale persistente e da un'elevata creatinchinasi sierica, che permangono nonostante l'interruzione del trattamento con statine.
    Malattia polmonare interstiziale
    Sono stati segnalati casi eccezionali di malattia polmonare interstiziale con alcune statine, soprattutto con la terapia a lungo termine (vedere paragrafo 4.8).
    I sintomi manifestabili possono includere dispnea, tosse non produttiva e deperimento dello stato generale di salute (affaticamento, perdita di peso e febbre). Se si sospetta che un paziente abbia sviluppato la malattia polmonare interstiziale, la terapia con le statine deve essere interrotta.
    Diabete mellito
    Alcune evidenze suggeriscono che le statine, come effetto di classe, aumentano la glicemia e in alcuni pazienti, ad alto rischio di sviluppare diabete, possono indurre un livello di iperglicemia tale per cui è appropriato il ricorso a terapia antidiabetica. Questo rischio, tuttavia, è superato dalla riduzione del rischio vascolare con l'uso di statine e pertanto non deve essere motivo di interruzione del trattamento. I pazienti a rischio (glicemia a digiuno 5,6 - 6,9 mmol/L, BMI >30 kg/m2, livelli elevati di trigliceridi, ipertensione) devono essere monitorati sia a livello clinico che a livello biochimico in accordo con le linee-guida nazionali.
    Acido fusidico
    La pravastatina non deve essere somministrata contemporaneamente con formulazioni sistemiche di acido fusidico o entro 7 giorni dalla sospensione del trattamento con acido fusidico. Nei pazienti in cui l'uso sistemico di acido fusidico è considerato essenziale, il trattamento con la statina deve essere sospeso per tutta la durata del trattamento con acido fusidico. Sono stati riferiti casi di rabdomiolisi (inclusi alcuni fatali) in pazienti che avevano assunto questa associazione (vedere paragrafo 4.5). Il paziente deve essere avvertito di rivolgersi immediatamente al medico se si manifestano sintomi di debolezza muscolare, dolore o indolenzimento.
    La terapia con le statine può essere reintrodotta sette giorni dopo l'assunzione dell'ultima dose di acido fusidico.
    In circostanze eccezionali, per cui è necessario il trattamento prolungato con acido fusidico, ad esempio, per il trattamento di infezioni gravi, la necessità di somministrazione contemporanea di Pravastatina SUN e acido fusidico deve essere considerata solo sulla base di ogni singolo caso e sotto stretto controllo medico.
    Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Pravastatina Sun
    Fibrati
    L'uso di fibrati da soli è occasionalmente associato a miopatia. Un aumentato rischio di eventi avversi di tipo muscolare, inclusa la rabdomiolisi, è stato segnalato quando i fibrati vengono associati con altre statine. Questi eventi avversi non possono essere esclusi con pravastatina, pertanto l'uso combinato di pravastatina e fibrati (es. gemfibrozil, fenofibrato) deve in generale essere evitato (vedere paragrafo 4.4). Se questa associazione è considerata necessaria, è richiesto un attento monitoraggio clinico e della CK dei pazienti in questo regime terapeutico.
    Colestiramina/Colestipolo
    La somministrazione concomitante porta ad una diminuzione di circa il 40 – 50% della biodisponibilità della pravastatina. Non vi è una diminuzione clinicamente significativa della biodisponibilità o dell'effetto terapeutico se la pravastatina viene somministrata un'ora prima o 4 ore dopo la colestiramina o un'ora prima del colestipolo (vedere paragrafo 4.2).
    Ciclosporina
    La somministrazione concomitante di pravastatina e ciclosporina porta ad un aumento di circa 4 volte dell'esposizione sistemica alla pravastatina. In alcuni pazienti, tuttavia, l'aumento dell'esposizione alla pravastatina può essere anche maggiore. Si raccomanda un monitoraggio clinico e biochimico dei pazienti che ricevono questa associazione (vedere paragrafo 4.2).
    Antagonisti della vitamina K:
    come con altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, l'inizio del trattamento o un aumento del dosaggio di pravastatina in pazienti trattati in concomitanza con antagonisti della vitamina K (ad esempio warfarin o altro anticoagulante cumarinico) può portare ad un aumento del rapporto normalizzato internazionale (INR). La sospensione o la riduzione del dosaggio di pravastatina può comportare una diminuzione del INR. In tali situazioni, è necessario un adeguato monitoraggio del INR.
    Prodotti metabolizzati dal Citocromo P450
    La pravastatina non viene metabolizzata in modo clinicamente significativo dal sistema del citocromo P450. Questo è il motivo per cui prodotti che sono metabolizzati dal sistema del citocromo P450 o che lo inibiscono, possono essere associati a un regime stabile di pravastatina senza causare significativi cambiamenti dei livelli plasmatici della pravastatina, come sono invece stati osservati con altre statine. L'assenza di una significativa interazione farmacocinetica con la pravastatina è stata specificatamente dimostrata per diversi prodotti, particolarmente quelli che sono substrati o inibitori del CYP3A4 ad es.: diltiazem, verapamil, itraconazolo, ketoconazolo, inibitori della proteasi, succo di pompelmo e inibitori del CYP2C9 (ad es. fluconazolo).
    Tuttavia, si deve tenere in considerazione la comparsa di disturbi muscolari in pazienti che assumono in concomitanza amiodarone, specialmente in quelli anziani in trattamento farmacologico multiplo.
    In uno di due studi di interazione con pravastatina ed eritromicina, è stato osservato un aumento statisticamente significativo dell'AUC della pravastatina (70%) e della Cmax (121%). In uno studio simile con la claritromicina, è stato osservato un aumento statisticamente significativo dell'AUC della pravastatina (110%) e della Cmax (127%). Benché questi cambiamenti siano di scarsa importanza, si deve usare cautela quando si associano pravastatina con eritromicina o claritromicina.
    Nelfinavir
    La somministrazione contemporanea di pravastatina e nelfinavir porta ad una sostanziale riduzione delle concentrazioni di pravastatina nel sangue. Possono essere necessarie dosi più alte di pravastatina al fine di raggiungere un'attività ottimale di abbassamento dei lipidi.
    Altri medicinali
    In studi di interazione non sono state osservate differenze significative nella biodisponibilità quando la pravastatina è stata somministrata con acido acetilsalicilico, antiacidi (quando somministrati un'ora prima della pravastatina), acido nicotinico o probucolo.
    Acido fusidico
    Il rischio di miopatia, compresa la rabdomiolisi, può essere aumentato dalla somministrazione concomitante di acido fusidico sistemico con le statine. Il meccanismo di questa interazione (che sia farmacodinamica o farmacocinetica, o entrambe) non è ancora noto. Sono stati riferiti casi di rabdomiolisi (inclusi alcuni fatali) in pazienti che assumevano questa associazione.
    Se il trattamento sistemico con acido fusidico è considerato essenziale, Pravastatina SUN deve essere sospesa per tutta la durata del trattamento con acido fusidico. Vedere anche paragrafo 4.4.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Pravastatina Sun" insieme ad altri farmaci come “Acido Fusidico Teva”, “Dermomycin Cort”, “Fucicort”, “Fucidin”, “Fucidin H”, “Fucimixbeta”, “Fucithalmic”, “Fusapielbeta”, “Fusicutanbeta”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    La pravastatina è controindicata in gravidanza e deve essere somministrata a donne potenzialmente fertili solo se è improbabile che queste pazienti possano concepire e sono state informate del rischio potenziale. Si raccomanda particolare cautela nelle adolescenti in età fertile per assicurare una corretta comprensione del rischio potenziale associato alla terapia con pravastatina durante la gravidanza. Se una paziente sta pianificando una gravidanza o inizia una gravidanza, il medico deve essere immediatamente informato e la pravastatina deve essere interrotta a causa del potenziale rischio per il feto.
    Allattamento
    Una piccola quantità di pravastatina viene escreta nel latte umano, pertanto la pravastatina è controindicata durante l'allattamento al seno (vedere paragrafo 4.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    La pravastatina non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Tuttavia, quando si guidano veicoli o si usano macchinari deve essere tenuto presente che durante il trattamento possono verificarsi capogiri e disturbi visivi.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Pravastatina Sun
    Studi clinici
    La pravastatina è stata studiata alla dose di 40 mg in sette studi randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, che hanno coinvolto oltre 21.000 pazienti trattati con pravastatina (N=10.764) o placebo (N=10.719), corrispondenti a oltre 47.000 pazienti-anno di esposizione alla pravastatina. Oltre 19.000 pazienti sono stati seguiti per una mediana di 4,8-5,9 anni.
    Sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati, nessuno dei quali è comparso con una frequenza superiore allo 0,3% nel gruppo della pravastatina rispetto a quello del placebo.
    Classificazione per sistemi e organi
    Comune (≥1/100, <1/10)
    Non comune (≥1/1000, <1/100)
    Raro (≥1/10.000, <1/1000)
    Molto raro (<1/10.000)
    Non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Patologie del sistema nervoso
     
    capogiri, cefalea, disturbi del sonno, insonnia
     
     
     
    Patologie dell'occhio
     
    disturbi della visione (inclusa visione annebbiata e diplopia)
     
     
     
    Patologie gastrointestinali
     
    dispepsia/bruciore epigastrico, dolore addominale, nausea/vomito, stitichezza, diarrea, flatulenza
     
     
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    prurito, eruzione cutanea, orticaria, anomalie del cuoio capelluto o dei capelli (inclusa alopecia)
     
     
     
    Patologie renali ed urinarie
     
    minzione anormale (incluse disuria, aumentata frequenza della minzione, nicturia)
     
     
     
    Patologie congenite, familiari e genetiche
     
    disfunzione sessuale
     
     
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
     
    Affaticamento
     
     
     
    Eventi di interesse clinico speciale
    Apparato muscolo-scheletrico: negli studi clinici sono stati osservati effetti sul muscolo scheletrico, ad esempio: dolore muscolo-scheletrico inclusa artralgia, crampi muscolari, mialgia, debolezza muscolare ed elevati livelli di CK. La percentuale di mialgia (1,4% pravastatina vs 1,4% placebo) e di debolezza muscolare (0,1% pravastatina vs < 0,1% placebo) e l'incidenza dei livelli di CK > 3 volte superiore il limite della norma e > 10 volte superiore il limite della norma negli studi CARE, WOSCOPS e LIPID sono simili a quelli osservati nei gruppi trattati con placebo (rispettivamente 1,6% pravastatina vs 1,6% placebo e 1,0% pravastatina vs 1,0% placebo) (vedere paragrafo 4.4).
    Effetti epatici: sono stati osservati innalzamenti delle transaminasi sieriche. Nei tre studi clinici a lungo termine, controllati verso placebo, CARE, WOSCOPS e LIPID, si sono verificate marcate alterazioni nei livelli di ALT e AST (> 3 volte superiori il limite della norma) ad una frequenza simile (≤ 1,2%) in entrambi i gruppi di trattamento.
    Esperienza successiva alla commercializzazione
    In aggiunta a quanto sopra, successivamente alla commercializzazione di Pravastatina SUN sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati:
    Classificazione per sistemi e organi
    Comune (≥1/100, <1/10)
    Non comune (≥1/1000, <1/100)
    Raro (≥1/10.000, <1/1000)
    Molto raro (<1/10.000)
    Non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
     
    reazioni di ipersensibilità: anafilassi, angioedema, sindrome lupus eritematoso-simile
     
    Patologie del sistema nervoso
     
     
     
    polineuropatia periferica, in particolare se usata per un lungo periodo di tempo, parestesia.
     
    Patologie gastrointestinali
     
     
     
    pancreatite
     
    Patologie epatobiliari
     
     
     
    ittero, epatite, necrosi epatica fulminante
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
     
     
     
    dermatomiosite
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
     
     
    rabdomiolisi, che può essere associata ad insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria, miopatia (vedere paragrafo 4.4) miosite, polimiosite.
    Casi isolati di disturbi dei tendini, a volte complicati da rottura
    Miopatia necrotizzante immuno-mediata (vedere paragrafo 4.4)
    Effetti di classe:
    • Incubi
    • Perdita di memoria
    • Depressione
    • Casi eccezionali di malattia polmonare interstiziale, la specialmente nella terapia a lungo termine (vedere paragrafo 4.4).
    • Diabete mellito: la frequenza dipende dalla presenza o assenza di fattori di rischio (glicemia a digiuno ≥ 5,6 mmol/L, BMI >30 kg/m2, livelli elevati di trigliceridi, storia di ipertensione).
    • Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: Miopatia necrotizzante immuno-mediata (frequenza non nota) (vedere paragrafo 4.4)
    Ci si aspetta che il tipo e la gravità degli effetti indesiderati nei bambini siano gli stessi degli adulti.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Pravastatina Sun
    Ad oggi, l'esperienza sul sovradosaggio con pravastatina è limitata. Non vi è trattamento specifico in caso di sovradosaggio. In tal caso il paziente deve essere trattato sintomaticamente e, se richiesto, devono essere instaurate misure di supporto.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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