Cromezin

    Ultimo aggiornamento: 24/01/2023

    Cos'è Cromezin?

    Cromezin è un farmaco a base del principio attivo Cefazolina Sodica, appartenente alla categoria degli Antibatterici cefalosporinici e nello specifico Cefalosporine di prima generazione. E' commercializzato in Italia dall'azienda So.Se.Pharm S.r.l..

    Cromezin può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Cromezin im 1 flac. 1 g + fiala 4 ml solv.

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: So.Se.Pharm S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: C
    Principio attivo: Cefazolina Sodica
    Gruppo terapeutico: Antibatterici cefalosporinici
    ATC: J01DB04 - Cefazolina
    Forma farmaceutica: Polvere


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    Indicazioni

    Perché si usa Cromezin? A cosa serve?
    Infezioni sostenute da germi sensibili a carico dell'apparato respiratorio, dell'apparato genito-urinario, delle vie biliari, della pelle e dei tessuti molli, delle ossa e delle articolazioni.
    Endocarditi, flebiti, tromboflebiti, peritoniti, sepsi puerperali, setticemia.

    Posologia

    Come usare Cromezin: Posologia
    Leggere attentamente le istruzioni per l'uso.
    Adulti. Il dosaggio usuale di cefazolina è di 1-3 g/die, da suddividere in 2-3 somministrazioni uguali a seconda del tipo e della gravità dell'infezione, come riportato nella seguente tabella:
    DOSAGGIO NEGLI ADULTI
     
    Tipo di infezione
    Dose
    Frequenza
    Polmonite pneumococcica
    500 mg
    ogni 12 ore
    Infezioni lievi causate da ceppi sensibili di cocchi Gram-positivi
     
    500 mg
     
    ogni 8 ore
    Infezioni acute e non complicate del tratto urinario
     
    1 g
     
    ogni 12 ore
    Infezioni da moderate a gravi
    0,5-1g
    ogni 6-8 ore
    Infezioni molto gravi, con pericolo di vita (es. endocarditi e setticemie)*
     
    1-1,5 g
     
    ogni 6 ore
    *in casi eccezionali sono state utilizzate dosi di cefazolina fino a 12 g/die.
    Bambini. Il dosaggio totale giornaliero consigliato è di 25-50 mg/kg di peso corporeo, da suddividere in 3-4 somministrazioni uguali; ciò risulta efficace nel trattamento della maggior parte delle infezioni lievi o moderatamente gravi. Il dosaggio totale giornaliero può essere aumentato fino a 100 mg/kg di peso corporeo nelle infezioni gravi.
    Non essendo nota la sicurezza di impiego nei prematuri e nei neonati di età inferiore a 1 mese, non si raccomanda la somministrazione di cefazolina in questi pazienti.
    Linee guida per il dosaggio pediatrico
     
    Peso Corporeo
    5 kg
    10 kg
    15 kg
    20 kg
    25 kg
    Ogni 12 ore 25 mg/kg di peso corporeo al giorno in due somministrazioni
    63 mg
    125 mg
    188 mg
    250 mg
    313 mg
    Ogni 8 ore 25 mg/kg di peso corporeo al giorno in tre somministrazioni
    42 mg
    85 mg
    125 mg
    167 mg
    208 mg
    Ogni 6 ore 25 mg/kg di peso corporeo al giorno in quattro somministrazioni
    31 mg
    62 mg
    94 mg
    125 mg
    156 mg
    Ogni 12 ore 50 mg/kg di peso corporeo al giorno in due somministrazioni
    125 mg
    250 mg
    375 mg
    500 mg
    625 mg
    Ogni 8 ore 50 mg/kg di peso corporeo al giorno in tre somministrazioni
    83 mg
    166 mg
    250 mg
    333 mg
    417 mg
    Ogni 6 ore 50 mg/kg di peso corporeo al giorno in quattro somministrazioni
    63 mg
    125 mg
    188 mg
    250 mg
    313 mg
    Ogni 8 ore 100 mg/kg di peso corporeo al giorno in tre somministrazioni
    167 mg
    333 mg
    500 mg
    667 mg
    833 mg
    Ogni 6 ore 100 mg/kg di peso corporeo al giorno in quattro somministrazioni
    125 mg
    250 mg
    375 mg
    500 mg
    625 mg
     
    Aggiustamento della posologia in pazienti con insufficienza renale
    Nei pazienti con insufficienza renale le dosi vanno opportunamente ridotte in funzione del grado di compromissione renale, come riportato nella seguente tabella:
    DOSAGGIO NELL'INSUFFICENZA RENALE
     
     
    Insufficienza
    renale
    Clearance
    Creatinina
    (ml/min.)
    Creatininemia
    (mg %)
    Dosaggio
    Intervallo di somministrazione
    ADULTI
    lieve
    ≥ 55
    £ 1,5
    dosi piene
    6 - 8 h
    moderata
    35 - 54
    1,6 - 3,0
    dosi piene
    ≥ 8 h
    marcata
    11 - 34
    3,1 – 4,5
    50% dose
    12 h
    grave
    £ 10
    ≥ 4,6
    50% dose
    18 – 24 h
    BAMBINI
    lieve – moderata
    40 - 70
     
    60% dose
    12 h
    moderata
    20 - 39
    25% dose
    12 h
    grave
    5 - 19
    10% dose
    24 h
    N.B. Nelle infezioni di particolare gravità si consiglia una dose di carico appropriata prima di procedere alla riduzione dei dosaggi come sopra riportato.
    Uso in pazienti in emodialisi peritoneale. Vedereparagrafo5.2.
    Uso nella profilassi perioperatoria
    Per prevenire le infezioni post-chirurgiche in interventi a rischio di potenziale contaminazione batterica, il dosaggio raccomandato è:
    •  1 g IM somministrato da 30 a 60 minuti prima dell'intervento;
    •  per interventi lunghi (es. 2 ore o più), 0,5-1 g IM durante l'intervento (da modificare in accordo con la durata dell'operazione);
    •  0,5-1 g IM ogni 6-8 ore per 24 ore dopo I'operazione.
    È importante che:
    (1) la dose iniziale venga somministrata da mezz'ora ad un'ora prima dell'inizio dell'intervento per garantire adeguati livelli ematici e tissutali dell'antibiotico al momento dell'incisione;
    (2) se è molto probabile l'esposizione ad agenti patogeni, la cefazolina venga somministrata ad intervalli regolari durante l'intervento, per garantire livelli ematici costanti;
    (3) l'impiego di cefazolina a scopo profilattico termini entro 24 ore dalla fine dell'intervento;
    (4) negli interventi chirurgici dove il prodursi dell'infezione può risultare particolarmente devastante (es. operazioni a cuore aperto, impianti di artroprotesi), la profilassi con cefazolina possa continuare per 3-5 giorni dopo l'intervento.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Cromezin
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1.
    Ipersensibilità al principio attivo, alla penicillina, cefalosporine e altri antibiotici beta-lattamici o ad uno qualsiasi degli eccipienti, alla lidocaina ad altri anestetici locali di tipo amidico.
    Controindicato nei prematuri e nei neonati al di sotto di 1 mese.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Cromezin
    In caso di marcata insufficienza renale la posologia delle cefalosporine deve essere opportunamente ridotta sulla base delle prove di funzionalità renale.
    Clearance della creatinina   Dose iniziale   Dose di mantenimento Intervallo approssimativo delle somministrazioni
    25 ml/min      0,5 - 1 gr     1/2 dose iniziale      8 ore
    20 ml/min      0,5 - 1 gr     1/2 dose iniziale      9-10 ore
    15 ml/min    0,5 - 1 gr     1/2 dose iniziale      12 ore
    10 ml/min    0,5 - 1 gr    1/2 dose iniziale      16 ore
     5 ml/min    0,5 - 1 gr     1/2 dose iniziale      24 ore
     0 ml/min    0,5 - 1 gr     1/2 dose iniziale      48 ore
     
    Uso nei bambini: Nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico. La soluzione già preparata va conservata, se necessario, in frigorifero e comunque va utilizzata entro 48 ore.
    Prima di iniziare la terapia con CROMEZIN occorre accertare che il paziente non abbia avuto in precedenza reazioni di ipersensibilità verso la cefazolina, cefalosporine, penicillina, altri antibiotici beta-Iattamici o altri farmaci. È verosimile l'esistenza di un'allergia crociata parziale tra le cefalosporine e le penicilline. È stato riferito di pazienti che hanno avuto reazioni gravi (inclusa I'anafilassi) ad entrambe queste classi di farmaci. È stato accertato, infatti, che pazienti allergici alla penicillina possono essere allergici ad altri antibiotici beta-Iattamici comprese le cefalosporine.
    Inoltre occorre accertare che il paziente non abbia avuto in precedenza reazioni di ipersensibilità verso la lidocaina o gli altri anestetici locali di tipo amidico.
    Inoltre, per quanto rari, sono stati segnalati casi di pazienti che hanno presentato gravi reazioni di tipo anafilattico, specialmente dopo somministrazione di medicinali iniettabili.
    Se dovessero verificarsi reazioni allergiche alla cefazolina, la somministrazione del farmaco deve essere interrotta ed il paziente deve essere trattato con farmaci appropriati (ad es. adrenalina ed altre amine pressorie, antistaminici o corticosteroidi).
    Le cefalosporine dovrebbero essere usate con cautela nei pazienti con una storia di malattie gastrointestinali ed in particolare di colite. La terapia antibatterica può provocare lo sviluppo di germi non sensibili e, raramente, un'alterazione della normale flora del colon con possibile selezione di clostridi responsabili di colite pseudomembranosa. È importante considerare questa patologia nella diagnosi differenziale dei pazienti che presentano diarrea dopo l'uso di un antibiotico. Colite pseudomembranosa è stata riportata durante terapia con quasi tutti gli antibiotici ad ampio spettro (inclusi i macrolidi, le penicilline semisintetiche e le cefalosporine); è quindi importante considerarne la diagnosi in pazienti che hanno diarrea durante antibiotico-terapia. La colite può variare da lieve a grave con rischio di morte del paziente. Le dovute misure di trattamento devono essere adottate nei casi di gravità moderata o severa. Nelle forme di media e grave entità il trattamento di elezione è rappresentato dalla vancomicina per uso orale integrato dalla somministrazione di fluidi, elettroliti e proteine. Casi lievi di colite pseudomembranosa possono regredire con l'interruzione del trattamento. L'uso contemporaneo di farmaci che favoriscono la stasi fecale deve essere assolutamente evitato.
    Sono stati segnalati casi di disturbi della coagulazione in pazienti in trattamento con cefazolina. Un appropriato monitoraggio deve essere effettuato nel caso di somministrazione concomitante di anticoagulanti. Per mantenere il livello desiderato di anticoagulazione possono essere necessari aggiustamenti del dosaggio degli anticoagulanti orali (vedere paragrafo4.5).
    In corso di trattamento con cefalosporine sono state segnalate positività dei test di Coombs (sia diretto che indiretto); ciò può verificarsi anche in neonati le cui madri hanno ricevuto cefalosporine prima del parto.
    Attenzione: la fiala solvente da 3ml e 4ml annessa alle confezioni da 500mg e 1g, contenente lo 0.5% di lidocaina cloridrato, è riservata al solo uso intramuscolare.
    In pazienti con bassa escrezione urinaria dovuta ad insufficienza renale, il dosaggio giornaliero di cefazolina deve essere opportunamente ridotto (v. Posologia e modo di somministrazione). Nei pazienti con sospetta patologia renale, in particolare, un'attenta valutazione della funzione renale, clinica e di laboratorio, deve essere condotta prima e durante la terapia con cefalosporine. Gli effetti nefrotossici sono più probabili nei pazienti di età superiore a 50 anni, in quelli con precedenti patologie renali e nel caso di concomitanti somministrazioni di altri farmaci nefrotossici (vedere paragrafo 4.5).
    Si sconsiglia la somministrazione intratecale di CROMEZIN. A seguito di somministrazione intratecale di cefazolina sono stati riportati casi gravi di tossicità a livello del sistema nervoso centrale, incluse convulsioni.
    In caso di infezioni, il microrganismo responsabile dovrebbe sempre essere isolato e la terapia antibatterica dovrebbe essere basata su test di sensibilità condotti su campioni raccolti prima dell'inizio della terapia.
    La sensibilità alla cefazolina deve essere confermata con metodi standardizzati (dischi per antibiogramma contenenti 30µg di principio attivo -Test di Kirby Bauer).
    La terapia con cefazolina può comunque essere iniziata in attesa dei risultati di queste analisi. Prima di impiegare CROMEZIN in associazione con altri antibiotici, dovrebbero essere attentamente valutati le relative interazioni, controindicazioni, avvertenze, precauzioni ed effetti indesiderati.
    La somministrazione delle cefalosporine può interferire con i risultati di alcune prove di laboratorio causando falsa positività della glicosuria con i metodi di Benedict, Fehling e "Clinitest", ma non con i metodi enzimatici (v. par. 4.5).
    Sono state segnalate, in corso di trattamento con cefalosporine, positività dei test di Coombs (talora false).
    Nei pazienti con ipertensione o insufficienza cardiaca si dovrebbe tener conto del contenuto di sodio della soluzione iniettabile.

     


    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Cromezin
    La concomitante somministrazione di Probenecid può ridurre l'escrezione renale delle cefalosporine, i cui livelli ematici risulterebbero perciò aumentati e persisterebbero più a lungo.
    Una reazione falsamente positiva per la glicosuria può verificarsi impiegando le soluzioni di Bendict o di Feeling, o con le compresse di Clinitest; ciò non si verifica con i test enzimatici, come il Clinistix® ed il Tes-tape® (cartina per la determinazione della glicosuria).
    Farmaci nefrotossici - L'uso concomitante di farmaci nefrotossici come aminoglicosidi, colistina, polimixina B o vancomicina può aumentare il rischio di nefrotossicità con alcune cefalosporine e probabilmente dovrebbe essere evitato, se possibile.
    Alcool - Non sono stati riportati effetti disulfiram-simili in pazienti che hanno assunto alcool durante il trattamento con cefazolina.
    Altri antibatterici - Studi in vitro indicano che aminoglicosidi, penicilline o cloramfenicolo possono avere un effetto additivo o sinergico sull'attività antibatterica delle cefalosporine verso alcuni microrganismi.
    Anticoagulanti orali - Le cefalosporine molto raramente possono portare a disturbi della coagulazione (vedere paragrafo 4.4).
    se è necessaria la co-somministrazione di anticoagulanti orali o eparina a dosi elevate, il tempo di protrombina o il rapporto internazionale normalizzato devono essere attentamente monitorati nel caso di aggiunta o sospensione di cefazolina. Inoltre, possono essere necessari aggiustamenti del dosaggio degli anticoagulanti.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Cromezin" insieme ad altri farmaci come “Aloneb - Compresse Rivestite”, “Lobidiur - Compresse Rivestite”, “Lobivon”, “Nebilox”, “Nebiscon”, “Nebivololo ABC”, “Nebivololo Alter”, “Nebivololo Aurobindo Italia”, “Nebivololo DOC”, “Nebivololo EG”, “Nebivololo E Idroclorotiazide Doc Generici”, “Nebivololo E Idroclorotiazide EG”, “Nebivololo E Idroclorotiazide Mylan”, “Nebivololo E Idroclorotiazide Sandoz”, “Nebivololo E Idroclorotiazide Teva Italia”, “Nebivololo KRKA”, “Nebivololo Mylan Italia”, “Nebivololo Pensa”, “Nebivololo Sandoz”, “Nebivololo Tecnigen”, “Nebivololo Teva Italia”, “Nebivololo Zentiva”, “Nivolon”, “Nobistar”, “Nobizide - Compresse Rivestite”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Non esistono studi adeguati e ben controllati effettuati su donne gravide per cui questo farmaco, durante la gravidanza, dovrebbe essere usato solo in casi di effettiva necessità.
    La somministrazione di cefazolina prima dell'intervento di parto cesareo determina livelli ematici nel cordone ombelicale variabili da 1/4 a 1/3 delle concentrazioni ematiche presenti nella madre. La cefazolina non sembra capace di procurare effetti collaterali sul feto. In ogni caso la cefazolina può essere somministrata soltanto dopo la legatura del cordone ombelicale.
    La cefazolina è presente in concentrazioni bassissime nel latte materno: è bene comunque usare cautela nel somministrare la cefazolina a donne in allattamento.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono descritti effetti sulla capacità di guidare o sull'uso di macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Cromezin
    Reazioni di ipersensibilità - Orticaria, prurito, eruzioni cutanee (maculopapulari, eritematose o morbilliformi), febbre e brividi, reazioni simil malattia da siero (febbre, orticaria, artralgia, edema e linfoadenopatia), eosinofilia, artralgia, edema, eritema, prurito anale e genitale, angioedema, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica, dermatite esfoliativa.
    Raramente sono state riportate reazioni anafilattiche: gravi reazioni acute e generalizzate caratterizzate da dispnea, spesso seguita da collasso cardiovascolare o da shock, manifestazioni cutanee (essenzialmente prurito ed orticaria con o senza angioedema) e gastrointestinali (nausea, vomito, dolori addominali crampiformi e diarrea).
    Reazioni di ipersensibilità si verificano con maggiore frequenza nei pazienti con una storia di allergia, in particolare verso la penicillina.
    Effetti ematologici - Nel 3% e oltre, dei pazienti trattati con una cefalosporina è riscontrabile un test di Coombs, diretto ed indiretto, positivo.
    Raramente, e in forma lieve e transitoria, neutropenia, trombocitemia o trombocitopenia e leucopenia. Raramente sono stato riferite anemia e agranulocitosi, così come anemia aplastica, pancitopenia, anemia emolitica ed emorragia.
    Effetti epatici - Aumento di transaminasi (AST/SGOT, ALT/SGPT), fosfatasi alcalina, lattico deidrogenasi (LDH), gamma-glutamil-transpeptidasi (GGTP) o bilirubina e disfunzioni epatiche, compresa la colestasi. Questi effetti sono generalmente lievi e scompaiono con la sospensione della terapia.
    Effetti renali - Occasionalmente, aumento transitorio di azotemia e creatininemia. Raramente, insufficienza renale acuta associata a nefrite interstiziale.
    Effetti gastrointestinali - Gli effetti indesiderati di più frequente riscontro dopo somministrazione orale di cefalosporine sono: nausea, vomito e diarrea e candidiasi orale (mughetto). Generalmente sono lievi e transitori ma raramente possono essere tali da richiedere la sospensione del farmaco. Altri effetti osservati sono: dolore addominale, tenesmo, dispepsia, glossite e pirosi gastrica.
    Durante e dopo l'antibiotico-terapia può manifestarsi la sintomatologia della colite pseudomembranosa.
    Gli effetti gastrointestinali delle cefalosporine possono verificarsi anche dopo somministrazione intramuscolare.
    Raramente, durante il trattamento con cefalosporina o dopo la sua sospensione, è stata riferita la comparsa di colite pseudomembranosa causata da clostridi antibiotico-resistenti produttori di tossine (es. C. difficile); alcuni casi letali sono stati riportati.
    Effetti locali - Reazioni locali sono piuttosto comuni con alcune cefalosporine: dolore, indurimento dei tessuti e dolorabilità dopo somministrazione intramuscolare.
    Effetti neurologici - Dopo somministrazione intramuscolare è possibile la comparsa di vertigini, cefalea, malessere, stanchezza.
    Altri: Raramente, dolore in corrispondenza della sede dell'iniezione dopo somministrazione intramuscolare, alcune volte con edema indurativo. Flebiti in corrispondenza della sede dell'iniezione. Prurito in sede genitale ed anale, moniliasi e vaginite.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
    Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo “www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili“.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Cromezin
    Segni e sintomi
    Segni e sintomi di tossicità per sovradosaggio di cefazolina possono includere: dolore, infiammazione e flebite nel sito di iniezione, senso di mancamento, parestesie, cefalea. Il sovradosaggio con alcune cafalosporine può scatenare convulsioni, particolarmente in pazienti con insufficienza renale nei quali può verificarsi un accumulo del farmaco. Alterazioni dei parametri di laboratorio: aumento della creatininemia, dell'azotemia, degli enzimi epatici e della bilirubina, positività al test di Coombs, trombocitosi, trombocitopenia, eosinofilia, leucopenia ed allungamento del tempo di protrombina.
    Trattamento
    Nel trattamento del sovradosaggio, considerare sempre la possibilità che possa trattarsi di sovradosaggi multipli, di interazione tra farmaci o di una particolare farmacocinetica nel paziente.
    Se insorgono convulsioni, interrompere immediatamente la somministrazione del farmaco e, se clinicamente indicato, effettuare una terapia anticonvulsivante.
    Garantire la pervietà delle vie aeree del paziente e sostenere la ventilazione e la perfusione.
    Monitorare attentamente e mantenere, entro limiti accettabili, i segni vitali del paziente, l'emogasanalisi, gli elettroliti sierici, ecc….
    In casi di grave sovradosaggio, specialmente nel paziente con insufficienza renale, può essere utile l'impiego combinato dell'emodialisi e dell'emoperfusione, dopo il fallimento di terapie più conservative. Non esistono, comunque, dati certi a supporto dell'efficacia di tale approccio terapeutico.

    Scadenza

    3 anni.
    La soluzione ricostituita va utilizzata entro 24 ore.

    Conservazione

    Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Cromezin a base di Cefazolina Sodica sono: Cefazolina Teva

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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