Visublend

    Ultimo aggiornamento: 19/12/2022

    Cos'è Visublend?

    Visublend è un farmaco a base del principio attivo Bimatoprost + Timololo, appartenente alla categoria degli Antiglaucoma e nello specifico Sostanze betabloccanti. E' commercializzato in Italia dall'azienda Visufarma S.p.A..

    Visublend può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Visublend 0,3 mg/ml + 5 mg/ml collirio, soluzione 1 flacone da 3 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Visufarma S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Bimatoprost + Timololo
    Gruppo terapeutico: Antiglaucoma
    ATC: S01ED51 - Timololo, associazioni
    Forma farmaceutica: collirio


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    Indicazioni

    Perché si usa Visublend? A cosa serve?
    Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti adulti con glaucoma ad angolo aperto o con ipertensione oculare, che non rispondono adeguatamente ai beta-bloccanti o agli analoghi delle prostaglandine per uso topico.

    Posologia

    Come usare Visublend: Posologia
    Posologia
    Dosaggio raccomandato negli adulti (compresi gli anziani)
    La dose raccomandata è una goccia di Visublend nell'occhio o negli occhi affetti, una volta al giorno, somministrata al mattino o alla sera. Deve essere somministrato ogni giorno alla stessa ora.
    I dati di letteratura disponibili su bimatoprost + timololo suggeriscono che la somministrazione serale possa essere più efficace rispetto alla somministrazione mattutina nella riduzione della PIO. Tuttavia, è necessario prendere in considerazione la probabilità di compliance nel decidere per la somministrazione mattutina o serale (vedere paragrafo 5.1).
    Se viene dimenticata una dose, il trattamento deve essere continuato con la dose successiva, come previsto. La dose non deve superare quella di una goccia al giorno nell'occhio o negli occhi affetti.
    Insufficienza renale ed epatica
    Bimatoprost + timololo non è stato studiato in pazienti con insufficienza epatica o renale, per cui è necessario procedere con cautela nel trattamento di pazienti affetti da tali patologie.
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di bimatoprost + timololo nei bambini di età compresa tra 0 e 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
    Modo di somministrazione
    Uso oftalmico.
    Qualora fosse necessario l'impiego di più di un medicinale oftalmico per uso topico, instillare ciascun medicinale con un intervallo di almeno 5 minuti l'uno dall'altro.
    Praticando un'occlusione nasolacrimale o chiudendo le palpebre per 2 minuti, l'assorbimento sistemico è ridotto. Ciò potrebbe comportare una riduzione degli effetti indesiderati sistemici e un aumento dell'attività locale.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Visublend
    • Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • Patologie delle vie aeree di tipo reattivo, comprese l'asma bronchiale in atto o pregressa e la broncopneumopatia cronica ostruttiva severa.
    • Bradicardia sinusale, sindrome del seno malato, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado, non controllato da pacemaker. Insufficienza cardiaca manifesta, shock cardiogeno.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Visublend
    Come altri medicinali oftalmici per uso topico, i principi attivi (timololo/bimatoprost) presenti in Visublend possono essere assorbiti a livello sistemico. Non è stato osservato alcun incremento dell'assorbimento sistemico dei singoli principi attivi. A causa della componente beta- adrenergica, per il timololo, potrebbero verificarsi gli stessi tipi di reazioni avverse cardiovascolari, polmonari e altre reazioni avverse che si verificano con i beta-bloccanti sistemici. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione di medicinali oftalmici per uso topico è inferiore rispetto a quella di reazioni conseguenti alla somministrazione sistemica. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
    Patologie cardiache
    I pazienti con patologie cardiovascolari (per es. cardiopatia coronarica, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) e in terapia ipotensiva con beta-bloccanti devono essere valutati criticamente e deve essere considerata la terapia con altri principi attivi. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere monitorati per segni di peggioramento delle patologie ed eventi avversi.
    A causa del loro effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela a pazienti con blocco cardiaco di primo grado.
    Patologie vascolari
    I pazienti con disturbo/disordine circolatorio periferico severo (cioè forme avanzate della malattia di Raynaud o della sindrome di Raynaud) devono essere trattati con cautela.
    Patologie respiratorie
    In seguito alla somministrazione di alcuni beta-bloccanti oftalmici sono state segnalate reazioni respiratorie, incluso il decesso per broncospasmo in pazienti asmatici.
    Visublend deve essere usato con cautela in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) lieve/moderata e solo se il potenziale beneficio supera il potenziale rischio.
    Patologie endocrine
    I medicinali che inducono un blocco beta-adrenergico devono essere somministrati con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o nei pazienti con diabete instabile, dal momento che i beta-bloccanti possono mascherare i segni e i sintomi dell'ipoglicemia acuta.
    I beta-bloccanti possono inoltre mascherare i segni di ipertiroidismo.
    Patologie corneali
    I β-bloccanti oftalmici potrebbero indurre secchezza degli occhi. I pazienti con patologie corneali devono essere trattati con cautela.
    Altri agenti beta-bloccanti
    L'effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti noti dei beta-bloccanti sistemici possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato a pazienti già in trattamento con un beta- bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere attentamente monitorata. L'uso di due agenti topici beta-bloccanti adrenergici non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
    Reazioni anafilattiche
    Durante il trattamento con i beta-bloccanti, i pazienti con anamnesi positiva di atopia o di reazioni anafilattiche severe causate da allergeni di varia natura possono essere più responsivi allo stimolo ripetuto con tali allergeni e non rispondere alla dose di adrenalina impiegata abitualmente per il trattamento delle reazioni anafilattiche.
    Distacco di coroide
    Il distacco di coroide è stato riportato con la somministrazione di terapie inibenti la produzione dell'acqueo (es. timololo, acetazolamide) dopo procedure di filtrazione.
    Anestesia chirurgica
    Le preparazioni oftalmiche a base di β-bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici dei β- agonisti, per esempio dell'adrenalina. L'anestesista deve essere informato se il paziente assume timololo.
    Alterazioni epatiche
    Nei pazienti con anamnesi positiva di epatopatia lieve o con livelli iniziali anomali di alanina aminotransferasi (ALT), aspartato aminotransferasi (AST) e/o bilirubina, il bimatoprost non ha causato reazioni avverse relative alla funzione epatica per oltre 24 mesi. Non si conoscono reazioni avverse causate dal timololo per via oftalmica sulla funzione epatica.
    Alterazioni oculari
    Prima di iniziare il trattamento, i pazienti devono essere informati della possibilità di allungamento delle ciglia, scurimento delle palpebre o della pelle perioculare e aumento della pigmentazione marrone dell'iride poiché tali reazioni sono state rilevate durante il trattamento con bimatoprost e con bimatoprost + timololo. L'aumento della pigmentazione iridea potrebbe essere permanente e causare differenze di aspetto tra i due occhi quando è solo un occhio ad essere sottoposto a trattamento. Dopo la sospensione di bimatoprost + timololo la pigmentazione dell'iride può essere permanente. Dopo 12 mesi di trattamento con bimatoprost + timololo, l'incidenza della pigmentazione dell'iride è risultata pari allo 0,2%. Dopo 12 mesi di trattamento con un collirio contenente il solo bimatoprost, l'incidenza è stata dell'1,5% e non è aumentata dopo 3 anni di trattamento. Il cambiamento della pigmentazione dipende dall'aumento del contenuto di melanina nei melanociti, piuttosto che dall'aumento del numero di melanociti. Gli effetti a lungo termine della maggiore pigmentazione iridea non sono noti. Le variazioni di colore dell'iride rilevate con la somministrazione oftalmica di bimatoprost potrebbero non essere osservabili per diversi mesi o anni. Né i nevi né le macchie iridee sembrano essere influenzati dal trattamento. Per alcuni pazienti è stata riportata la reversibilità della pigmentazione del tessuto periorbitale.
    Casi di edema maculare, compreso edema maculare cistoide, sono stati riportati con bimatoprost + timololo. Visublend deve quindi essere impiegato con cautela nei pazienti afachici, nei pazienti pseudoafachici con rottura della capsula posteriore del cristallino o nei pazienti con fattori di rischio noti per l'edema maculare (ad esempio intervento chirurgico intraoculare, occlusioni venose retiniche, malattia infiammatoria oculare e retinopatia diabetica).
    Visublend deve essere utilizzato con cautela nei pazienti affetti da infiammazione intraoculare attiva (ad esempio uveite) poiché l'infiammazione potrebbe essere esacerbata.
    Cute
    Esiste la possibilità che si verifichi crescita di peli nelle aree cutanee che vengono ripetutamente in contatto con bimatoprost + timololo. Pertanto, è importante applicare Visublend secondo le istruzioni ed evitare che coli sulla guancia o su altre aree cutanee.
    Eccipienti
    Il conservante presente in Visublend, il benzalconio cloruro, può irritare gli occhi. Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell'applicazione e si devono attendere almeno 15 minuti prima di riapplicarle. È noto che il benzalconio cloruro opacizza le lenti a contatto morbide. Il contatto con le lenti morbide deve essere evitato.
    Sono stati riportati casi di irritazione agli occhi, occhio secco, alterazione del film e della superficie corneale a seguito di somministrazione oftalmica di benzalconio cloruro. Da usare con cautela nei pazienti con occhio secco o con compromissione della cornea.
    I pazienti devono essere monitorati in caso di uso prolungato.
    Altre condizioni
    Bimatoprost + timololo non è stato studiato in pazienti affetti da malattie infiammatorie oculari, glaucoma neovascolare, infiammatorio, ad angolo chiuso, glaucoma congenito o ad angolo stretto.
    In studi riguardanti la somministrazione di bimatoprost 0.3 mg/ml in pazienti affetti da glaucoma o ipertensione oculare, è stato dimostrato che una più frequente esposizione dell'occhio a più di 1 dose giornaliera di bimatoprost potrebbe abbassare l'effetto di riduzione della PIO. I pazienti che utilizzano Visublend con altri analoghi delle prostaglandine devono essere sottoposti a monitoraggio delle variazioni della pressione intraoculare.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Visublend
    Non sono stati effettuati studi d'interazione specifici con l'associazione fissa di bimatoprost/timololo.
    Esiste la possibilità di ottenere effetti additivi, quali ipotensione e/o bradicardia marcata quando la soluzione di beta-bloccanti oftalmici è somministrata in modo concomitante a preparati orali di calcio-antagonisti, guanetidina, agenti bloccanti beta-adrenergici, parasimpaticomimetici, antiaritmici (incluso amiodarone) e glicosidi digitalici.
    È stato osservato un potenziamento del beta-blocco sistemico (ad esempio riduzione della frequenza cardiaca, depressione) durante il trattamento combinato con inibitori di CYP2D6 (es. chinidina, fluoxetina, paroxetina) e timololo.
    Occasionalmente è stata riportata midriasi risultante dall'uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina).


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Visublend" insieme ad altri farmaci come “Almeida”, “Altiazem”, “Angizem”, “Biwind”, “Breva”, “Broncovaleas - Sciroppo”, “Broncovaleas - Soluzione”, “Broncovaleas - Sospensione”, “Butapral”, “Clenil Compositum 0,8 Mg + 1,6 mg”, “Clenil Compositum”, “Diladel”, “Diltiazem DOC Generici”, “Diltiazem EG”, “Diltiazem Mylan Generics”, “Diltiazem Ratiopharm”, “Diltiazem Sandoz”, “Dilzene”, “Inasal”, “Isoptin - Compressa A Rilascio Modificato, Compresse Rivestite”, “Isoptin - Soluzione (uso Interno)”, “Menyeles”, “Naos”, “Plenaer”, “Salbutamolo E Ipratropio Bromuro EG”, “Salbutamolo Sandoz”, “Sosaria”, “Tildiem”, “Ventolin - Soluzione”, “Ventolin - Sospensione”, “Verapamil DOC Generici”, “Verapamil EG”, “Verapamil Hexal”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non ci sono dati adeguati sull'uso dell'associazione fissa di bimatoprost/timololo in donne in gravidanza. Visublend non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
    Bimatoprost
    Non sono disponibili dati clinici adeguati relativi a gravidanze esposte al medicinale. Gli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva a dosi elevate tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3).
    Timololo
    Gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti di malformazione, ma hanno mostrato un rischio di rallentamento della crescita intrauterina durante la somministrazione di beta-bloccanti per via orale. Inoltre, nel neonato, sono stati osservati segni e sintomi di beta-blocco (es. bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) quando i beta-bloccanti venivano somministrati alla madre fino al parto. Se si somministra Visublend fino al parto, il neonato deve essere monitorato accuratamente durante i primi giorni di vita. Gli studi condotti sugli animali trattati con timololo hanno mostrato tossicità riproduttiva a dosi significativamente più elevate rispetto a quelle impiegate nella pratica clinica (vedere paragrafo 5.3).
    Allattamento
    Timololo
    I beta-bloccanti vengono escreti nel latte umano. Tuttavia, a dosi terapeutiche di timololo in collirio, è improbabile che nel latte materno siano presenti quantità sufficienti a produrre sintomi clinici dell'azione beta-bloccante nel neonato. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
    Bimatoprost
    Non è noto se il bimatoprost sia escreto nel latte materno umano, ma viene escreto nel latte dei ratti. Visublend non deve quindi essere utilizzato durante l'allattamento.
    Fertilità
    Non esistono dati relativi agli effetti di bimatoprost + timololo sulla fertilità nell'uomo.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Bimatoprost + timololo altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Come per altri trattamenti per uso oftalmico, nel caso si verifichi un transitorio offuscamento della vista al momento dell'applicazione delle gocce, il paziente deve aspettare che la visione torni nitida prima di guidare o utilizzare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Visublend
    Visublend
    Riepilogo del profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse segnalate negli studi clinici che utilizzavano bimatoprost + timololo sono state limitate a quelle riportate in precedenza per i singoli principi attivi Bimatoprost + Timololo. Nessuna nuova reazione avversa specifica per bimatoprost + timololo è stata osservata durante gli studi clinici.
    La maggior parte delle reazioni avverse riportate negli studi clinici che utilizzavano bimatoprost + timololo ha riguardato gli occhi, le reazioni avverse sono state lievi e nessuna è stata grave. In base ai dati clinici a 12 mesi, la reazione avversa più comunemente riportata è stata l'iperemia congiuntivale (prevalentemente da, in traccia a lieve, e ritenuta di natura non infiammatoria) all'incirca nel 26% dei pazienti e ha portato alla sospensione del trattamento nell'1,5% dei pazienti.
    Tabella delle reazioni avverse
    La tabella 1 riporta le reazioni avverse che sono state segnalate durante gli studi clinici con tutte le formulazioni di bimatoprost + timololo (multidose e monodose) (all'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità) o nel periodo post-marketing.
    La frequenza delle possibili reazioni avverse elencate qui di seguito è definita mediante la seguente convenzione:
    Molto comune
    ≥1/10
    Comune
    ≥1/100, <1/10
    Non comune
    ≥1/1.000, <1/100
    Raro
    ≥1/10.000, <1/1.000
    Molto raro
    <1/10.000
    Non nota
    La frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili
    Tabella 1
    Classificazione per sistemi e organi
    Frequenza
    Reazione avversa
    Disturbi del sistema immunitario
    Non nota
    Reazioni di ipersensibilità inclusi segni o sintomi di dermatite allergica, angioedema, allergia oculare
    Disturbi psichiatrici
    Non nota
    Insonnia2, incubo2
    Patologie del sistema nervoso
    Comune
    Cefalea
    Non nota
    Disgeusia2, capogiro
    Patologie dell'occhio
    Molto comune
    Iperemia congiuntivale
     
    Comune
    Cheratite puntata, erosione della cornea2, sensazione di bruciore2, irritazione della congiuntiva1, prurito oculare, sensazione di fitte di dolore all'occhio2, sensazione di corpo estraneo, occhio secco, eritema della palpebra, dolore oculare, fotofobia, secrezione oculare, disturbo visivo2, prurito della palpebra, peggioramento dell'acuità visiva2, blefarite2, edema della palpebra, irritazione oculare, lacrimazione aumentata, crescita delle ciglia
    Non comune
    Irite2, edema congiuntivale2
     
    Dolore della palpebra2, sensazione anomala nell'occhio1, astenopia, trichiasi2, iperpigmentazione dell'iride2, approfondimento del solco palpebrale, retrazione della palpebra2, alterazione del colore (scurimento) delle ciglia1
    Non nota
    Edema maculare cistoide2, tumefazione degli occhi, visione offuscata2, fastidio oculare
    Patologie cardiache
    Non nota
    Bradicardia
    Patologie vascolari
    Non nota
    Ipertensione
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Comune
    Rinite2
    Non comune
    Dispnea
    Non nota
    Broncospasmo (prevalentemente in pazienti con broncospasmo preesistente)2,
    asma
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Comune
    Pigmentazione palpebrale2, irsutismo2, iperpigmentazione della cute (perioculare)
    Non nota
    Alopecia, alterazione del colore della pelle (perioculare)
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Non nota
    Stanchezza
    1Reazioni avverse osservate solo con la formulazione monodose di bimatoprost + timololo
    2Reazioni avverse osservate solo con la formulazione multidose di bimatoprost + timololo
    Come altri medicinali oftalmici per uso topico, Visublend (bimatoprost/timololo) viene assorbito nella circolazione sistemica. L'assorbimento del timololo può causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con i beta-bloccanti sistemici. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione di medicinali oftalmici per uso topico è inferiore rispetto a quella di reazioni conseguenti alla somministrazione sistemica. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
    Altre reazioni avverse che sono state osservate con uno dei principi attivi (bimatoprost o timololo) e potrebbero quindi verificarsi anche con Visublend sono elencate qui di seguito nella Tabella 2:
    Tabella 2
    Classificazione per sistemi e organi
    Reazione avversa
    Disturbi del sistema immunitario
    Reazioni allergiche sistemiche inclusa anafilassi1
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Ipoglicemia1
    Disturbi psichiatrici
    Depressione1, perdita di memoria1, allucinazione1
    Patologie del sistema nervoso
    Sincope1, accidente cerebrovascolare1, aumento dei segni e dei sintomi della miastenia gravis1, parestesia1, ischemia cerebrale1
    Patologie dell'occhio
    Sensibilità corneale ridotta1, diplopia1, ptosi1, distacco di coroide in seguito a chirurgia filtrante (vedere paragrafo 4.4)1, cheratite1, blefarospasmo2, emorragia retinica2, uveite2
    Patologie cardiache
    Blocco atrio-ventricolare1, arresto cardiaco1, aritmia1, insufficienza cardiaca1, insufficienza cardiaca congestizia1, dolore toracico1, palpitazioni1, edema1
    Patologie vascolari
    Ipotensione1, fenomeno di Raynaud1, mani e piedi freddi1
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Esacerbazione dell'asma2, esacerbazione della BPCO2, tosse1
    Patologie gastrointestinali
    Nausea1,2, diarrea1, dispepsia1, bocca secca1, dolore addominale1, vomito1
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Eruzione cutanea psoriasiforme1 o esacerbazione di psoriasi1, eruzione cutanea1
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Mialgia1
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Disfunzione sessuale1, libido diminuita1
    Patologie generali e condizioni relative alla sede
    di somministrazione
    Astenia1,2
    Esami diagnostici
    Anomalie dei test di funzionalità epatica (LFT)2
    1 Reazioni avverse osservate con timololo
    2 Reazioni avverse osservate con bimatoprost
    Reazioni avverse segnalate con colliri contenenti fosfato
    Molto raramente sono stati riportati casi di calcificazione della cornea associati all'utilizzo di colliri contenenti fosfati in pazienti con cornea significativamente danneggiata.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Visublend
    È improbabile che si verifichi un sovradosaggio topico con bimatoprost + timololo o che questo sia associato a tossicità.
    Bimatoprost
    Nel caso in cui Visublend venga ingerito accidentalmente, può essere utile sapere che: in studi effettuati su ratti e topi della durata di due settimane, la somministrazione orale di dosi di bimatoprost fino a 100 mg/kg al giorno non ha determinato alcuna tossicità. Tale dose espressa in mg/m2 è almeno 70 volte superiore alla dose contenuta in un flacone di Visublend accidentalmente somministrata a un bambino di 10 kg.
    Timololo
    I sintomi da sovradosaggio del timololo per via sistemica includono: bradicardia, ipotensione, broncospasmo, cefalea, capogiri, respiro corto e arresto cardiaco. Uno studio condotto su alcuni pazienti con insufficienza renale ha dimostrato che il timololo non viene dializzato rapidamente.
    In caso di sovradosaggio, è necessario un trattamento sintomatico e di sostegno.

    Scadenza

    2 anni.
    Dopo la prima apertura del flacone: utilizzare entro 28 giorni. Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
    Dopo la prima apertura del flacone:
    Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura vedere paragrafo 6.3.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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