Azitrox

    Ultimo aggiornamento: 23/02/2023

    Cos'è Azitrox?

    Azitrox è un farmaco a base del principio attivo Azitromicina Diidrato, appartenente alla categoria degli Antibatterici macrolidi e nello specifico Macrolidi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Konpharma S.r.l..

    Azitrox può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Azitrox 500 mg 3 compresse rivestite con film

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Konpharma S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Azitromicina Diidrato
    Gruppo terapeutico: Antibatterici macrolidi
    ATC: J01FA10 - Azitromicina
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


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    Indicazioni

    Perché si usa Azitrox? A cosa serve?
    Trattamento delle infezioni causate da germi sensibili all'azitromicina.
    • infezioni delle alte vie respiratorie (sinusiti, tonsilliti e faringiti);
    • infezioni delle basse vie respiratorie (incluse bronchiti e polmoniti);
    • infezioni dell'orecchio medio (otite media);
    • infezioni odontostomatologiche;
    • infezioni della cute e dei tessuti molli;
    • uretriti non gonococciche (da Chlamydia trachomatis);
    • ulcera molle (da Haemophilus ducreyi).
    Devono essere prese in considerazione le linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.

    Posologia

    Come usare Azitrox: Posologia
    Posologia
    Adulti e giovani con peso corporeo pari e superiore a 45 Kg
    Per il trattamento delle infezioni delle alte e basse vie respiratorie, della cute e dei tessuti molli e delle infezioni odontostomatologiche: 500 mg al giorno in un'unica somministrazione, per tre giorni consecutivi.
    Per il trattamento delle malattie sessualmente trasmesse, causate da ceppi sensibili di Chlamydia trachomatis o di Haemophilus ducreyi: 1000 mg, assunti una sola volta, in un'unica somministrazione orale.
    Bambini e adolescenti di peso inferiore a 45 Kg
    Le compresse non sono indicate in questi pazienti. Possono essere usate altre forme farmaceutiche di azitromicina, come ad esempio le sospensioni.
    Anziani
    Negli anziani viene utilizzato lo stesso dosaggio degli adulti. Poiché i pazienti anziani possono essere pazienti con condizioni proaritmiche in corso, si raccomanda particolare cautela a causa del rischio di sviluppo di aritmia cardiaca e torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4).
    Alterata funzionalità renale
    Non è richiesto un aggiustamento posologico nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderato (GFR 10 - 80 ml/min.) (vedere paragrafo 4.4), mentre bisogna avere cautela in quelli con danno renale grave (GFR < 10 ml/min) (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
    Alterata funzionalità epatica
    Non è richiesto un aggiustamento posologico nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata (vedere paragrafo 4.4 e 5.2).
    Modo di somministrazione
    Questo medicinale deve essere assunto in dose singola giornaliera. Le compresse devono essere ingerite intere e possono essere assunte con o senza cibo. L'assunzione di cibo prima della somministrazione del prodotto può attenuare gli eventuali effetti indesiderati di tipo gastrointestinale causati dall'azitromicina.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Azitrox
    L'uso di questo prodotto è controindicato nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo, all'eritromicina, ad uno qualsiasi degli antibiotici macrolidi o ketolidi, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Azitrox
    La selezione di azitromicina per il trattamento di un singolo paziente deve tener conto dell'appropriatezza dell'uso dell'agente antibatterico macrolide sulla base di un'adeguata diagnosi per determinare l'eziologia batterica dell'infezione nelle indicazioni approvate e la prevalenza della resistenza all'azitromicina e ad altri macrolidi.
    Nelle aree con elevata incidenza di resistenza all'eritromicina A, è particolarmente importante tenere in considerazione l'evoluzione del modello di sensibilità all'azitromicina e agli altri antibiotici.
    Come per altri macrolidi, per azitromicina sono stati riferiti tassi elevati di resistenza elevata dello Streptococcus pneumoniae in alcuni paesi europei (vedere paragrafo 5.1). Ciò deve essere preso in considerazione nel trattamento di infezioni causate da Streptococcus pneumoniae.
    Ipersensibilità
    Come con l'eritromicina e altri macrolidi sono state segnalate rare reazioni allergiche gravi, tra cui l'edema angioneurotico e l'anafilassi (raramente fatale), reazioni dermatologiche tra cui pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), sindrome di Stevens Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) (raramente fatale) ed eruzione cutanea con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). Alcune di queste reazioni associate ad AZITROX hanno provocato sintomi ricorrenti e hanno richiesto un periodo di osservazione e trattamento prolungati.
    Se si verifica una reazione allergica, la somministrazione del medicinale deve essere interrotta e deve essere iniziata una terapia adeguata. I medici devono essere consapevoli del fatto che quando la terapia sintomatica viene sospesa può verificarsi la comparsa di sintomi allergici.
    Insufficienza renale:
    Non è necessario un aggiustamento posologico nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata (GFR 10 - 80 ml/min.). Nei pazienti con grave compromissione renale (GFR <10 ml/min.) è stato osservato un aumento del 33% dell'esposizione sistemica all'azitromicina (vedere paragrafo 5.2).
    Epatotossicità:
    Poiché il fegato rappresenta la principale via di eliminazione per l'azitromicina, l'uso di azitromicina in pazienti con malattie epatiche importanti deve essere intrapreso con cautela.
    Con azitromicina sono stati segnalati casi di alterata funzionalità epatica, epatite, ittero colestatico, necrosi epatica ed epatite fulminante, potenzialmente causa di insufficienza epatica, alcuni dei quali sono risultati fatali (vedere paragrafo 4.8). Alcuni pazienti possono aver avuto una malattia epatica preesistente o possono aver assunto medicinali epatotossici.
    In caso di segni e sintomi di disfunzione epatica, quali rapido sviluppo di astenia associata a ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica, devono essere immediatamente eseguiti i test/esami di funzionalità epatica. La somministrazione di azitromicina deve essere interrotta in caso di disfunzione epatica.
    Derivati dell'ergotamina
    In pazienti in trattamento con derivati dell'ergotamina la co-somministrazione di antibiotici macrolidi ha precipitato crisi di ergotismo. Non vi sono dati a disposizione sulla possibilità di un'interazione tra ergotamina e azitromicina. Tuttavia, a causa della possibilità teorica di ergotismo, azitromicina ed ergotamina non devono essere somministrati in concomitanza (vedere paragrafo 4.5).
    Così come con ogni altra preparazione antibiotica, è raccomandata una particolare osservazione per l'eventuale insorgenza di superinfezioni con microrganismi non sensibili inclusi i funghi.
    Prolungamento dell'intervallo QT:
    Nel trattamento con i macrolidi, inclusa azitromicina, è stato riscontrato all'ECG un prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e dell'intervallo QT, con il rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, poiché le seguenti situazioni possono condurre ad un aumento del rischio di aritmie ventricolari (incluse torsioni di punta) che possono causare arresto cardiaco, azitromicina deve essere usata con cautela in pazienti con condizioni proaritmiche in corso (in particolare donne e pazienti anziani). I medici prescrittori devono tenere in considerazione il rischio del prolungamento dell'intervallo QT, che può essere fatale nel valutare i rischi-benefici di azitromicina in gruppi di pazienti a rischio, come:
    • Pazienti con prolungamento congenito o documentato dell'intervallo QT;
    • Pazienti in trattamento con altri principi attivi che prolungano l'intervallo QT, quali antiaritmici della classe IA (chinidina e procainamide) e della classe III (dofetilide, amiodarone e sotalolo), cisapride e terfenadina, farmaci antipsicotici come pimozide, antidepressivi come citalopram, fluorochinoloni come moxifloxacina e levofloxacina, cloroquina;
    • Pazienti con alterazioni degli elettroliti, specialmente nei casi di ipopotassiemia e ipomagnesiemia;
    • Pazienti con bradicardia clinicamente rilevante, aritmia cardiaca o grave insufficienza cardiaca;
    • Donne ed anziani che potrebbero mostrare maggiore sensibilità agli effetti (correlati al farmaco) dell'alterazione dell'intervallo QT.
    Infezioni da pneumococco:
    Come per altri macrolidi, per azitromicina sono stati riferiti tassi elevati di resistenza dello Streptococcus pneumoniae (>30%) in alcuni paesi europei (vedere paragrafo 5.1). Ciò deve essere preso in considerazione nel trattamento di infezioni causate da Streptococcus pneumoniae.
    In considerazione della resistenza crociata tra i macrolidi, nelle aree ad elevata incidenza di resistenza all'eritromicina, è particolarmente importante tenere in considerazione l'evoluzione del modello di sensibilità all'azitromicina e ad altri antibiotici (vedere paragrafo 5.1).
    Superinfezioni:
    Come per qualsiasi preparazione antibiotica, si deve prestare attenzione ai possibili sintomi di superinfezioni causate da agenti non sensibili quali i funghi. Una superinfezione può richiedere l'interruzione del trattamento con azitromicina e l'istituzione di misure appropriate.
    Malattie neurologiche o psichiatriche:
    L'azitromicina deve essere somministrata con cautela in pazienti affetti da malattie neurologiche o psichiatriche.
    Colite pseudomembranosa
    In seguito all'uso di antibiotici macrolidi sono stati riferiti casi di colite pseudomembranosa. Questa diagnosi deve pertanto essere presa in considerazione nei pazienti che soffrono di diarrea dopo l'inizio del trattamento con azitromicina. La colite pseudomembranosa può essere indotta da azitromicina, e dunque l'uso di agenti antiperistaltici deve essere controindicato.
    Diarrea associata a Clostridium difficile:
    Con l'uso di quasi tutti gli antibiotici, tra cui l'azitromicina, sono stati segnalati casi di diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD), la cui gravità può variare da diarrea lieve a colite fatale. Il trattamento con gli antibiotici altera la normale flora del colon e porta a una crescita eccessiva di C. difficile.
    Il C. difficile produce le tossine A e B che contribuiscono allo sviluppo della diarrea. I ceppi di C. difficile che producono tossine in eccesso causano un aumento dei tassi di morbilità e mortalità, poiché queste infezioni sono in genere refrattarie alla terapia antibatterica e richiedono spesso una colectomia. Bisogna considerare la possibilità di diarrea associata a C. difficile in tutti i pazienti che presentano diarrea a seguito di trattamento antibiotico. È inoltre necessaria un'attenta anamnesi poiché i casi di diarrea associata a C. difficile sono stati segnalati anche oltre due mesi dopo la somministrazione di antibiotici.
    Uso a lungo termine:
    Non c'è esperienza sulla sicurezza e l'efficacia dell'uso a lungo termine di azitromicina per le indicazioni menzionate. In caso di rapide infezioni ricorrenti, deve essere considerato il trattamento con un altro antibiotico.
    Si raccomanda di non utilizzare l'azitromicina per il trattamento delle ustioni infette.
    Nei pazienti in terapia con azitromicina sono stati riferiti casi di esacerbazione dei sintomi di miastenia grave e di sindrome di miastenia di nuova insorgenza (vedere paragrafo 4.8).
    Questo medicinale non è adatto per il trattamento di infezioni gravi nelle quali è necessario ottenere rapidamente elevate concentrazioni di antibiotico nel sangue.
    La sicurezza e l'efficacia della prevenzione o del trattamento di MAC (Mycobacterium avium complex) nei bambini non sono state stabilite.
    Le compresse di azitromicina contengono lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa rivestita con film, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Azitrox
    Antiacidi:
    Nel corso di uno studio di farmacocinetica sugli effetti derivanti dalla somministrazione contemporanea di antiacidi e azitromicina, non è stato rilevato nessun effetto sulla biodisponibilità totale dell'azitromicina, sebbene sia stata osservata una riduzione di circa il 25% delle massime concentrazioni sieriche. Pertanto, i pazienti in terapia con azitromicina e antiacidi non devono assumere i due farmaci contemporaneamente.
    Cetirizina:
    Nei volontari sani, la somministrazione contemporanea di un regime di 5 giorni di azitromicina e cetirizina 20 mg allo steady state non ha evidenziato interazioni farmacocinetiche né alterazioni significative dell'intervallo QT.
    Didanosina (Didepxinosina):
    È stato osservato che la somministrazione contemporanea di azitromicina 1200 mg/die con didanosina 400 mg/die in 6 pazienti HIV positivi non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica allo steady state della didanosina rispetto al placebo.
    Digossina e colchicina: (substrati della glicoproteina P):
    È stato riportato che l'assunzione di antibiotici macrolidi, inclusa azitromicina con substrati della glicoproteina-P come la digossina e la colchicina: ha causato un aumento dei livelli sierici dei substrati della glicoproteina-P. Pertanto deve essere tenuta in considerazione la possibilità di un incremento dei livelli sierici di digossina in caso di assunzione concomitante di azitromicina e substrati della glicoproteina-P, come la digossina. Durante e dopo l'interruzione del trattamento con azitromicina, sono necessari il monitoraggio clinico e il monitoraggio del possibile aumento dei livelli di digossina.
    Zidovudina:
    La somministrazione di dosi singole da 1000 mg e di dosi multiple da 1200 mg o 600 mg di azitromicina ha avuto effetti scarsi sulla farmacocinetica plasmatica o l'escrezione urinaria della zidovudina o del suo metabolita glucuronide. Tuttavia, la somministrazione di azitromicina ha determinato un aumento delle concentrazioni della zidovudina fosforilata, suo metabolita clinicamente attivo, nelle cellule periferiche mononucleate. L'importanza clinica di questo dato non è chiara, ma può comunque costituire un beneficio per il paziente.
    L'azitromicina non interagisce significativamente con il sistema epatico del citocromo P450. Non si ritiene che sia coinvolta nelle interazioni farmacocinetiche come riscontrato con l'eritromicina e altri macrolidi. Con l'azitromicina, infatti, non si verifica induzione o inattivazione del citocromo P450 epatico tramite il complesso dei suoi metaboliti.
    Ergotamina:
    A causa della possibilità teorica di ergotismo, l'uso concomitante di azitromicina e derivati dell'ergotamina non è raccomandato (vedere paragrafo 4.4).
    Sono stati condotti studi di farmacocinetica tra l'azitromicina e i seguenti farmaci, per i quali è nota una significativa attività metabolica mediata dal citocromo P450.
    Inibitori della HMG-CoA reduttasi (Statine)
    La somministrazione concomitante di atorvastatina (10 mg/die) e azitromicina (500 mg/die) non ha causato alterazioni nelle concentrazioni plasmatiche di atorvastatina (in base al saggio di inibizione dell'attività HMG CoA reduttasica), e quindi non ha causato alterazioni dell'attività della HMG CoA reduttasi. Tuttavia, sono stati segnalati casi post-marketing di rabdomiolisi in pazienti in trattamento con prodotti medicinali a base di azitromicina e statine.
    Carbamazepina:
    Nel corso di uno studio di interazione farmacocinetica condotto su volontari sani, non è stato osservato alcun effetto significativo sui livelli plasmatici della carbamazepina o del suo metabolita attivo in pazienti che assumevano contemporaneamente azitromicina.
    Cimetidina:
    Nel corso di uno studio di farmacocinetica condotto per valutare gli effetti di una singola dose di cimetidina somministrata a distanza di 2 ore dall'azitromicina, non si sono evidenziate alterazioni nella farmacocinetica dell'azitromicina.
    Anticoagulanti orali di tipo cumarinico:
    Nel corso di uno studio di interazione farmacocinetica, l'azitromicina non ha modificato l'effetto anticoagulante di una singola dose di warfarin da 15 mg somministrata in volontari sani.
    Nella fase post-marketing di prodotti medicinali a base di azitromicina sono stati segnalati casi di potenziamento dell'azione anticoagulante a seguito della somministrazione concomitante di azitromicina e anticoagulanti orali di tipo cumarinico. Benché non sia stata stabilita una relazione causale, si consiglia di rivalutare la frequenza con cui monitorare il tempo di protrombina quando si somministra l'azitromicina a pazienti che ricevono anticoagulanti di tipo cumarinico.
    Ciclosporina:
    In uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani ai quali sono state somministrate una dose orale di 500 mg/die di azitromicina per 3 giorni e successivamente una dose orale unica di 10 mg/kg di ciclosporina, sono stati riscontrati innalzamenti significativi dei valori Cmax e AUC0-5 della ciclosporina. Pertanto, occorre esercitare cautela prima di considerare la somministrazione contemporanea dei due farmaci. Qualora la cosomministrazione dei due farmaci fosse strettamente necessaria, si dovranno attentamente monitorare i livelli della ciclosporina e il dosaggio di quest'ultima dovrà essere modificato di conseguenza.
    Efavirenz:
    La somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina da 600 mg e di efavirenz 400 mg al giorno per 7 giorni non ha prodotto interazioni farmacocinetiche clinicamente significative.
    Fluconazolo:
    La somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina 1200 mg non ha alterato la farmacocinetica di una dose singola di fluconazolo 800 mg. Il tempo di esposizione totale e l'emivita dell'azitromicina non sono state influenzate dalla somministrazione contemporanea di fluconazolo, mentre è stata osservata una diminuzione della Cmax (18%) clinicamente irrilevante.
    Idrossiclorochina
    L'azitromicina deve essere usata con cautela in pazienti che assumono medicinali noti per prolungare l'intervallo QT, come ad esempio idrossiclorochina, con la possibilità di indurre aritmia cardiaca.
    Indinavir:
    La somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina 1200 mg non ha evidenziato un effetto statisticamente significativo sulla farmacocinetica dell'indinavir somministrato tre volte al giorno per 5 giorni in dosi da 800 mg.
    Metilprednisolone:
    In uno studio di interazione di farmacocinetica condotto su volontari sani, l'azitromicina non ha influito in modo significativo sulla farmacocinetica del metilprednisolone.
    Midazolam:
    Nei volontari sani, la somministrazione concomitante di azitromicina 500 mg/die per 3 giorni non ha comportato cambiamenti clinicamente significativi della farmacocinetica e farmacodinamica di una dose singola di midazolam 15 mg.
    Nelfinavir:
    La somministrazione concomitante di azitromicina (1200 mg) e nelfinavir allo steady state (750 mg tre volte al giorno) ha prodotto un aumento delle concentrazioni dell'azitromicina. Non sono stati osservati effetti avversi clinicamente significativi e non è necessaria alcuna modifica del dosaggio.
    Rifabutina:
    La somministrazione concomitante di azitromicina e rifabutina non modifica le concentrazioni sieriche dei due farmaci.
    Casi di neutropenia sono stati osservati in soggetti che assumevano azitromicina e rifabutina contemporaneamente. Sebbene la neutropenia sia stata associata all'uso di rifabutina, non è stata stabilita una relazione di causalità con l'associazione con azitromicina (vedere paragrafo 4.8).
    Sildenafil:
    In volontari maschi sani normali non c'è stata evidenza di un effetto di azitromicina (500 mg al giorno per 3 giorni) sull'AUC e sulla Cmax di sildenafil o del suo principale metabolita in circolo.
    Terfenadina:
    Gli studi di farmacocinetica non hanno evidenziato interazioni tra azitromicina e terfenadina. Si sono verificati rari casi per i quali non è stato però possibile escludere completamente un'interazione; tuttavia non c'è stata specifica evidenza che questa interazione si sia verificata.
    Teofillina:
    La somministrazione contemporanea di azitromicina e teofillina a volontari sani non ha evidenziato un'interazione farmacocinetica clinicamente significativa.
    Triazolam:
    In 14 volontari sani, la somministrazione concomitante di azitromicina 500 mg il 1° giorno e 250 mg il 2° giorno e di triazolam 0,125 mg al 2° giorno non ha avuto effetti significativi sulle variabili farmacocinetiche del triazolam rispetto al triazolam e al placebo.
    Trimetoprim/Sulfametoxazolo:
    La somministrazione concomitante per 7 giorni di trimetoprim/sulfametoxazolo (160 mg/800 mg) e di azitromicina (1200 mg), al 7° giorno non ha prodotto alcun effetto significativo sulle concentrazioni di picco, sull'esposizione totale o sull'escrezione urinaria sia del trimetoprim che del sulfametoxazolo. Le concentrazioni sieriche di azitromicina sono simili a quelle riscontrate in altri studi.
    Substrati di CYP3A4:
    Anche se l'azitromicina non sembra inibire l'enzima CYP3A4, si consiglia cautela quando si associa il medicinale con chinidina, ciclosporina, cisapride, astemizolo, terfenadina, ergot alcaloidi, pimozide e altri farmaci a ristretto indice terapeutico metabolizzati principalmente da CYP3A4.
    Cisapride:
    La cisapride è metabolizzata nel fegato dall'enzima CYP3A4. Poiché i macrolidi inibiscono questo enzima, la somministrazione concomitante di cisapride può aumentare il prolungamento dell'intervallo QT, le aritmie ventricolari e le torsioni di punta.
    Astemizolo e alfentanil:
    Non sono disponibili dati sulle interazioni con astemizolo e alfentanil. Si deve esercitare cautela con l'uso concomitante di questi agenti e azitromicina in vista del potenziamento descritto dei suoi effetti durante l'uso concomitante dell'antibiotico macrolide eritromicina.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Azitrox" insieme ad altri farmaci come “Corlentor”, “Eptadone”, “Idrossiclorochina Doc”, “Ivabradina Accord”, “Ivabradina Aristo”, “Ivabradina Aurobindo”, “Ivabradina Doc Generici”, “Ivabradina EG”, “Ivabradina Krka”, “Ivabradina Mylan Pharma”, “Ivabradina Teva Italia”, “Ivabradina Zentiva”, “Metadone Cloridrato G.L.”, “Metadone Cloridrato Molteni”, “Plaquenil”, “Procoralan”, “Ritmodan”, “Ritmodan Retard”, “Ryeqo”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Non ci sono dati adeguati sull'utilizzo di azitromicina nelle donne durante la gravidanza. La sicurezza dell'azitromicina durante la gravidanza non è stata verificata. Pertanto l'azitromicina deve essere utilizzata in gravidanza soltanto se il beneficio supera il rischio.
    Gravidanza
    Sono stati condotti studi di riproduzione animale con l'utilizzo di dosi scalari fino al raggiungimento di concentrazioni materne moderatamente tossiche. Da questi studi non è emersa alcuna evidenza di pericoli per il feto dovuti ad azitromicina. Negli studi di tossicologia riproduttiva negli animali azitromicina ha dimostrato di passare la placenta, ma non sono stati osservati effetti teratogeni. Non sono tuttavia disponibili studi adeguati e ben controllati nelle donne in gravidanza.
    Poiché gli studi di riproduzione animale non sono sempre predittivi della risposta umana, azitromicina durante la gravidanza deve essere usata soltanto se ritenuto strettamente necessario.
    Allattamento
    Le informazioni limitate disponibili dalla letteratura pubblicata, indicano che l'azitromicina è presente nel latte umano ad una dose giornaliera mediana più alta stimata tra 0,1 e 0,7 mg/kg/die. Non sono stati osservati effetti indesiderati sui neonati allattati al seno.
    Deve essere deciso se interrompere l'allattamento o interrompere/astenersi dalla terapia con azitromicina prendendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e quello della terapia per la donna.
    Fertilità
    In studi sulla fertilità condotti sui ratti è stata notata una riduzione del tasso di fertilità in seguito alla somministrazione di azitromicina. La rilevanza di questi risultati nell'uomo non è nota.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non c'è evidenza che suggerisca che azitromicina possa avere un effetto sulla capacità dei pazienti di guidare veicoli e sull'uso dei macchinari.
    Tuttavia, questo medicinale può indurre copogiri (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, se si manifestano questo o altri effetti indesiderati che riducono la capacità di concentrazione, va evitata la guida di veicoli o l'utilizzo di macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Azitrox
    Nella tabella sottostante sono elencate le reazioni avverse identificate durante la conduzione degli studi clinici e nel corso della sorveglianza post-marketing, suddivise in base alla classificazione sistemico-organica e alla frequenza. Le reazioni avverse identificate nell'esperienza post-marketing sono incluse in corsivo. Il gruppo di frequenza viene definito utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
    Reazioni avverse possibilmente o probabilmente correlate all'azitromicina sulla base dell'esperienza degli studi clinici e della sorveglianza post-marketing:
    Molto comune
    ≥1/10
    Comune
    ≥1/100, <1/10
    Non comune
    ≥1/1.000, <1/100
    Raro
    ≥1/10.000, <1/1.000
    Molto raro
    <1/10.000
    Non nota
    la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili
    Infezioni ed infestazioni
     
     
    Candidiasi
    Infezione vaginale
    Polmonite
    Infezione fungina
    Infezione batterica
    Faringite
    Gastroenterite
    Disturbi respiratori
    Rinite
    Candidiasi orale
     
     
    Colite pseudomembranosa (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
     
    Leucopenia
    Neutropenia
    Eosinofilia
     
     
    Trombocitopenia, anemia emolitica
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
    Angioedema
    Ipersensibilità
     
     
    Reazione anafilattica (vedere paragrafo 4.4.)
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
     
    Anoressia
     
     
     
    Disturbi psichiatrici
     
     
    Nervosismo
    Insonnia
    Agitazione
     
    Aggressività
    Ansia
    Delirio
    Allucinazione
    Patologie del sistema nervoso
     
     
    Cefalea
     
    Capogiri
    Sonnolenza
    Disgeusia
    Parestesia
     
     
     
    Sincope
    Convulsioni
    Ipoestesia
    Iperattività psicomotoria
    Anosmia
    Ageusia
    Parosmia
    Miastenia gravis
    (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie dell'occhio
     
     
    Compromissione della vista
     
     
     
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
     
     
    Disturbo dell'orecchio
    Vertigini
     
     
    Udito compromesso, inclusa sordità e/o
    tinnito
    Patologie cardiache
     
     
    Palpitazioni
     
     
    Torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4)
    Aritmia (vedere paragrafo 4.4) inclusa tachicardia ventricolare
    Intervallo QT dell'elettrocardiogramma, prolungato(vedere paragrafo 4.4).
    Patologie vascolari
     
     
    Vampate di calore
     
     
    Ipotensione
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
     
    Dispnea
    Epistassi
     
     
     
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea
    Vomito
    Dolore addominale
    Nausea
    Stipsi
    Flatulenza
    Dispepsia
    Gastrite
    Disfagia
    Distensione addominale
    Secchezza del cavo orale
    Eruttazione
    Ulcerazioni della bocca
    Ipersecrezione salivare
     
     
    Pancreatite
    Alterazione del colore della lingua
    Patologie epatobiliari
     
     
     
    Funzione epatica anormale
    Ittero colestatico
     
     
    Insufficienza epatica (raramente fatale) (vedere paragrafo 4.4)
    Epatite fulminante
    Necrosi epatica
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
     
    Rash
    Prurito
    Orticaria
    Dermatite
    Pelle secca
    Iperidrosi
     
    Reazione di fotosensibilità,
    eruzione da farmaci con eosinofilia e sintomi
    sistemici (DRESS) §
    Pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) §
     
    Sindrome di Stevens-Johnson
    Necrolisi epidermica tossica
    Eritema multiforme
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
     
    Osteoartrosi e Mialgia
    Mal di schiena
    Dolore al collo
     
     
    Artralgia
    Patologie renali e urinarie
     
     
    Disuria
    Dolore renale
     
     
    Insufficienza renale acuta,
    Nefrite interstiziale
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
     
     
    Metrorragia
    Disturbi testicolari
     
     
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
     
    Edema
    Astenia
    Malessere
    Fatica
    Edema facciale
    Dolore toracico
    Piressia
    Dolore
    Edema periferico
     
     
     
    Esami diagnostici
     
    Conta linfocitaria diminuita
    Conta eosinofila aumentata Bicarbonato ematico diminuito
    Basofili aumentati
    Monociti aumentati
    Neutrofili aumentati
     
    Aspartato aminotrasferasi (AST) aumentata,
    Alanina aminotrasferasi (ALT) aumentata, Bilirubina ematica aumentata
    Urea ematica aumentata
    Creatinina ematica aumentata
    Alterazioni del potassio ematico
    Fosfatasi alcalina ematica aumentata
    Cloruro aumentato
    Glucosio aumentato
    Piastrine aumentate
    Ematocrito ridotto
    Bicarbonato ematico aumentato
    Alterazioni dei livelli di sodio
     
     
    QT prolungato all'elettrocardiogramma (vedere paragrafo 4.4)
    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
     
     
    Complicazione post-procedurale
     
     
     
    •  Frequenza ADR rappresentata dal limite superiore stimato dell'intervallo di confidenza del 95% calcolato utilizzando la "Regola del 3"
    Reazioni avverse possibilmente o probabilmente correlate alla profilassi e al trattamento del Mycobacterium Avium Complex sulla base dell'esperienza degli studi clinici e della sorveglianza post-marketing. Queste reazioni avverse differiscono da quelle riferite con le formulazioni a rilascio immediato o prolungati, sia per tipo che per frequenza:
     
    Molto comune
    (≥ 1/10)
    Comune
    (≥ 1/100, < 1/10)
    Non comune
    (≥ 1/1.000, < 1/100)
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
    Anoressia
     
    Patologie del sistema nervoso
     
    Capogiro
    Emicrania
    Parestesia
    Disgeusia
    Ipoestesia
    Patologie dell'occhio
     
    Compromissione della visione
     
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
     
    Sordità
    Compromissione dell'udito
    Tinnito
    Patologie cardiache
     
     
    Palpitazioni
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea
    Dolore addominale
    Nausea
    Flatulenza
    Disturbo addominale
    Perdita di feci
     
     
    Patologie epatobiliari
     
     
    Epatite
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Eruzione cutanea
    Prurito
    Sindrome di Stevens-Johnson
    Reazione di fotosensibilità
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
    Artralgia
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
    Stanchezza
    Astenia
    Malessere
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo:

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Azitrox
    Gli eventi avversi verificatisi con dosi superiori a quelle raccomandate sono stati simili a quelli registrati con dosi normali. In caso di sovradosaggio, sono indicate le appropriate misure generali sintomatiche e di supporto.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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