Losartan + Idroclorotiazide Pensa

    Ultimo aggiornamento: 30/06/2023

    Cos'è Losartan + Idroclorotiazide Pensa?

    Losartan + Idroclorotiazide Pensa è un farmaco a base del principio attivo Losartan + Idroclorotiazide, appartenente alla categoria degli Antagonisti dell'angiotensina II + diuretici e nello specifico Bloccanti del recettore dell'angiotensina II (ARBs) e diuretici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Towa Pharmaceutical S.p.A..

    Losartan + Idroclorotiazide Pensa può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Losartan + Idroclorotiazide Pensa 100 mg/25 mg 28 compresse rivestite con film
    Losartan + Idroclorotiazide Pensa 50 mg/12,5 mg 28 compresse rivestite con film

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Towa Pharmaceutical S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Losartan + Idroclorotiazide
    Gruppo terapeutico: Antagonisti dell'angiotensina II + diuretici
    ATC: C09DA01 - Losartan e diuretici
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


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    Indicazioni

    Perché si usa Losartan + Idroclorotiazide Pensa? A cosa serve?
    Losartan + Idroclorotiazide PENSA è indicato per il trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti in cui la pressione sanguigna non è adeguatamente controllata con losartan o idroclorotiazide da soli.

    Posologia

    Come usare Losartan + Idroclorotiazide Pensa: Posologia
    Posologia
    Ipertensione
    Losartan/HCTZ non si deve usare come terapia iniziale, ma in pazienti in cui la pressione arteriosa non è adeguatamente controllata con losartan potassico o con idroclorotiazide da soli.
    È raccomandata la titolazione del dosaggio con i singoli principi attivi (Losartan + Idroclorotiazide).
    Quando ritenuto appropriato dal punto di vista clinico, può essere preso in considerazione un cambiamento diretto dalla monoterapia all'associazione fissa nei pazienti in cui la pressione arteriosa non è controllata adeguatamente.
    La dose abituale di LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA è di una compressa da 50 mg/12,5 mg (losartan 50 mg/ idroclorotiazide 12,5 mg) in monosomministrazione giornaliera.
    Per i pazienti che non rispondono adeguatamente a LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA 50 mg + 12,5 mg, il dosaggio può essere aumentato ad una compressa di LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA 100 mg + 25 mg (losartan 100 mg/idroclorotiazide 25 mg) in monosomministrazione giornaliera.
    Il dosaggio massimo è di una compressa di LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA 100 mg + 25 mg in monosomministrazione giornaliera.
    In generale l'effetto antiipertensivo viene raggiunto entro tre-quattro settimane dall'inizio della terapia.
    È disponibile Losartan/Idroclorotiazide 100 mg + 12,5 mg per i pazienti titolati a 100 mg di Losartan che richiedono un ulteriore controllo pressorio.
    Uso in pazienti con compromissione renale e pazienti emodializzati:
    Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio iniziale in pazienti con compromissione renale moderata (cioè clearance della creatinina 30-50 ml/min). Losartan e idroclorotiazide compresse non è raccomandato nei pazienti in emodialisi. Losartan e idroclorotiazide compresse non deve essere usato in pazienti con compromissione renale severa (clearance della creatinina <30 ml/min) (vedere paragrafo 4.3).
    Uso in pazienti con deplezione del volume intravascolare
    La deplezione di volume e/o di sodio deve essere corretta prima della somministrazione di Losartan e idroclorotiazide compresse.
    Uso in pazienti con compromissione epatica
    Losartan e idroclorotiazide è controindicato nei pazienti con compromissione epatica grave (vedere paragrafo 4.3).
    Uso negli anziani
    Solitamente non è necessario un aggiustamento del dosaggio negli anziani.
    Popolazione pediatrica
    Uso nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni di età)
    Non ci sono dati nei bambini e negli adolescenti. Losartan e idroclorotiazide non deve pertanto essere somministrato a bambini e adolescenti.
    Modo di somministrazione
    LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA può essere somministrato con altri farmaci antiipertensivi (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5 e 5.1). Le compresse di LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA devono essere deglutite intere con un bicchiere di acqua. LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA può essere somministrato indipendentemente dai pasti.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Losartan + Idroclorotiazide Pensa
    • Ipersensibilità a losartan, ai sulfonamide-derivati (come idroclorotiazide) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • Ipokalemia o ipercalcemia resistenti alla terapia
    • Severa compromissione epatica; colestasi e disturbi biliari ostruttivi
    • Iponatremia refrattaria
    • Iperuricemia sintomatica/gotta
    • Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6)
    • Severa compromissione renale (cioè clearance della creatinina <30 ml/min)
    • Anuria
    • L'uso concomitante di Losartan + Idroclorotiazide PENSA con medicinali contenenti aliskiren è controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocità di filtrazione glomerulare VFG < 60 ml/min/1.73 m2) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Losartan + Idroclorotiazide Pensa
    Losartan
    Angioedema
    I pazienti con storia di angioedema (gonfiore del volto, delle labbra, della gola, e/o della lingua) devono essere strettamente monitorati (vedere paragrafo 4.8).
    Ipotensione e deplezione del volume intravascolare
    Può verificarsi ipotensione sintomatica, specialmente dopo la prima dose, in pazienti volume e/o sodio-depleti da forte terapia diuretica, dieta iposodica, diarrea o vomito. Queste condizioni devono essere corrette prima della somministrazione di Losartan + Idroclorotiazide PENSA compresse (vedere paragrafi 4.2 e 4.3).
    Squilibri elettrolitici
    Gli squilibri elettrolitici si verificano comunemente in pazienti con compromissione renale, con o senza diabete, e devono essere tenuti in considerazione.
    Pertanto le concentrazioni plasmatiche di potassio e i valori della clearance della creatinina devono essere attentamente monitorati; soprattutto i pazienti con insufficienza cardiaca e clearance della creatinina tra 30-50 ml/min devono essere attentamente monitorati.
    L'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio o altri farmaci che possono aumentare il potassio sierico (ad es., prodotti contenenti trimetoprim) con losartan/idroclorotiazide non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
    Compromissione della funzione epatica
    In base a dati di farmacocinetica che dimostrano significativi aumenti delle concentrazioni plasmatiche di losartan nei pazienti cirrotici, LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA deve essere usato con cautela in pazienti con anamnesi di compromissione epatica da lieve a moderata. Non c'è esperienza terapeutica con losartan in pazienti con compromissione epatica severa. LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA è controindicato in pazienti con compromissione epatica severa (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 5.2).
    Compromissione della funzione renale
    Come conseguenza dell'inibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone, sono stati riportati cambiamenti della funzione renale inclusa l'insufficienza renale (in particolare, in pazienti la cui funzione renale dipende dal sistema renina-angiotensina-aldosterone, quali quelli con insufficienza cardiaca severa o con disfunzione renale preesistente).
    Come per altri farmaci che hanno effetti sul sistema renina-angiotensina-aldosterone, sono stati riportati anche aumenti dell'urea ematica e della creatinina sierica in pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria tributaria di un rene unico; queste alterazioni della funzione renale possono essere reversibili con l'interruzione della terapia.
    Losartan deve essere usato con cautela nei pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria di un rene unico.
    Trapianto renale
    Non ci sono dati disponibili in pazienti con recente trapianto renale.
    Iperaldosteronismo primario
    I pazienti con aldosteronismo primario generalmente non rispondono alle terapie antipertensive che agiscono tramite inibizione del sistema renina-angiotensina. Pertanto l'uso delle compresse di LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA non è raccomandato.
    Patologia cardiaca coronarica e patologia cerebrovascolare
    Come con altri agenti antipertensivi, un abbassamento eccessivo della pressione sanguigna in pazienti con patologia ischemica cardiovascolare e cerebrovascolare può provocare infarto del miocardio o ictus.
    Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS)
    Esiste l'evidenza che l'uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l'insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren non è pertanto raccomandato (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).
    Se la terapia del duplice blocco è considerata assolutamente necessaria, ciò deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalità renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna.
    Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.
    Insufficienza cardiaca
    In pazienti con insufficienza cardiaca, con o senza compromissione renale, c'è – come con altri farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina – un rischio di severa ipotensione arteriosa, e compromissione renale (spesso acuta).
    Stenosi della valvola mitralica e aortica, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva
    Come con altri vasodilatatori, particolare cautela è indicata in pazienti che soffrono di stenosi aortica o mitralica, o di cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.
    Differenze etniche
    Come osservato per gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, losartan e gli altri antagonisti dell'angiotensina sono apparentemente meno efficaci nell'abbassare la pressione sanguigna in persone nere che in quelle non-nere, possibilmente a causa di una maggiore prevalenza di condizioni di bassa renina nella popolazione ipertesa nera.
    Gravidanza
    La terapia con antagonisti del recettore dell'angiotensina II (AIIRA) non deve essere iniziata durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene accertata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere interrotto immediatamente, e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).
    Idroclorotiazide
    Ipotensione e squilibrio idroelettrolitico
    Come con tutte le terapie antiipertensive, può verificarsi ipotensione sintomatica in alcuni pazienti. Si devono osservare i pazienti per la comparsa di segni clinici di squilibrio idroelettrolitico, come ad esempio deplezione del volume, iponatremia, alcalosi ipocloremica, ipomagnesemia, o ipokalemia che può verificarsi nel corso di diarrea o vomito intercorrenti. In questi pazienti deve essere effettuata la determinazione periodica degli elettroliti sierici ad intervalli appropriati. Iponatremia da diluizione può verificarsi in pazienti edematosi in periodi caldi.
    Effetti endocrini e metabolici
    La terapia con i tiazidi può alterare la tolleranza al glucosio. Può essere richiesto un aggiustamento del dosaggio dei farmaci antidiabetici, inclusa l'insulina (vedere paragrafo 4.5). Diabete mellito latente può diventare manifesto durante la terapia con tiazidi.
    I tiazidi possono diminuire l'escrezione di calcio urinario e possono causare un aumento lieve ed intermittente del calcio sierico. Un'ipercalcemia marcata può evidenziare un iperparatiroidismo latente. I tiazidi devono essere interrotti prima di effettuare test della funzione paratiroidea.
    Aumenti dei livelli di colesterolo e trigliceridi possono essere associati con la terapia diuretica tiazidica.
    La terapia tiazidica può dare luogo a iperuricemia e/o gotta in alcuni pazienti. Poiché losartan diminuisce l'acido urico, losartan in associazione con idroclorotiazide attenua l'iperuricemia indotta da diuretici.
    Compromissione epatica
    I tiazidi devono essere usati con cautela nei pazienti con compromissione della funzione epatica o epatopatia progressiva, in quanto possono causare colestasi intraepatica e poiché alterazioni minori dell'equilibrio idroelettrolitico possono portare a coma epatico.
    LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA è controindicato nei pazienti con compromissione epatica severa (vedere paragrafi 4.3 e 5.2).
    Cancro della pelle non melanoma
    In due studi epidemiologici basati sui dati del Registro nazionale dei tumori danese è stato osservato un aumento del rischio di cancro della pelle non-melanoma (NMSC) [carcinoma basocellulare (BCC) e carcinoma a cellule squamose (SCC)] associato all'aumento cumulativo della dose di idroclorotiazide (HCTZ) assunta. L'effetto fotosensibilizzante dell'HCTZ potrebbe rappresentare un possibile meccanismo dell'NMSC.
    I pazienti che assumono HCTZ devono essere informati del rischio di NMSC e consigliati di sottoporre a controllo regolare la cute per verificare la presenza di nuove lesioni e segnalare immediatamente eventuali lesioni cutanee sospette. Al fine di minimizzare il rischio di cancro cutaneo, occorre consigliare ai pazienti l'adozione di possibili misure preventive quali l'esposizione limitata alla luce solare e ai raggi UV e, in caso di esposizione, una protezione adeguata. Eventuali lesioni cutanee sospette devono essere esaminate immediatamente, possibilmente con l'ausilio di esami istologici su biopsie. Può essere inoltre necessario riconsiderare l'utilizzo di HCTZ nei pazienti che hanno manifestato NMSC in precedenza (vedere anche paragrafo 4.8).
    Effusione coroidale, miopia acuta e glaucoma ad angolo chiuso secondario:
    I farmaci sulfamidici o derivati da sulfamidici possono causare una reazione idiosincratica che determina effusione coroidale con difetti del campo visivo, miopia transitoria e glaucoma acuto ad angolo chiuso. I sintomi comprendono diminuzione dell'acuità visiva a insorgenza acuta o dolore oculare e generalmente si manifestano entro ore fino a settimane dall'inizio della somministrazione del farmaco. Il glaucoma acuto ad angolo chiuso non trattato può portare a una perdita permanente della vista. Il trattamento primario consiste nel sospendere la somministrazione del farmaco il prima possibile. Se la pressione intraoculare rimane incontrollata potrebbe essere necessario considerare un rapido trattamento medico o chirurgico. Un'anamnesi di allergia alle sulfonamidi o alle penicilline può considerarsi un fattore di rischio per lo sviluppo del glaucoma acuto ad angolo chiuso.
    Generali
    Nei pazienti trattati con tiazidi, possono verificarsi reazioni di ipersensibilità con o senza una storia di allergia o asma bronchiale. Con l'uso di tiazidi è stato riportato aggravamento o attivazione di lupus eritematoso sistemico.
    Tossicità respiratoria acuta
    Dopo l'assunzione di idroclorotiazide sono stati segnalati casi severi molto rari di tossicità respiratoria acuta, compresa la sindrome da distress respiratorio acuto (acute distress respiratory syndrome, ARDS). L'edema polmonare si sviluppa generalmente entro pochi minuti od ore dall'assunzione di idroclorotiazide. All'esordio i sintomi comprendono dispnea, febbre, deterioramento polmonare e ipotensione. Se si sospetta la diagnosi di ARDS, X deve essere interrotto e deve essere somministrato un trattamento appropriato. Non deve essere somministrato idroclorotiazide a pazienti che in precedenza hanno manifestato ARDS in seguito all'assunzione di idroclorotiazide.
    Eccipienti
    Questo medicinale contiene lattoso monoidrato. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale (vedere paragrafo 6.1).
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.
    Per chi svolge attività sportiva: l'uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test anti-doping.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Losartan + Idroclorotiazide Pensa
    Losartan
    È stato identificato che la rifampicina e il fluconazolo riducono i livelli di metabolita attivo. Le conseguenze cliniche di queste interazioni non sono state valutate.
    Come con altri medicinali che bloccano l'angiotensina II o i suoi effetti, l'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio (ad es., spironolattone, triamterene, amiloride), integratori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio, o altri medicinali che possono aumentare il potassio sierico (ad es., prodotti contenenti trimetoprim) possono portare ad un aumento del potassio sierico. La somministrazione concomitante non è consigliata.
    Come con altri medicinali che agiscono sull'escrezione di sodio, l'escrezione di litio può essere ridotta.
    Pertanto, i livelli sierici di litio devono essere attentamente monitorati se i sali di litio devono essere somministrati insieme agli antagonisti del recettore dell'angiotensina II.
    Quando gli antagonisti dell'angiotensina II vengono somministrati contemporaneamente ai FANS (cioè inibitori selettivi della Cox-2, acido acetilsalicilico a dosi antinfiammatorie e FANS non selettivi), può verificarsi un'attenuazione dell'effetto antipertensivo. L'uso concomitante di antagonisti dell'angiotensina II o diuretici e FANS può portare ad un aumento del rischio di peggioramento della funzione renale, inclusa possibile insufficienza renale acuta, ed un aumento del potassio sierico, soprattutto in pazienti con ridotta funzione renale pre-esistente. L'associazione deve essere somministrata con cautela, soprattutto negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia di associazione, ed in seguito periodicamente.
    In alcuni pazienti con funzione renale compromessa trattati con farmaci antinfiammatori non steroidei, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi 2, la somministrazione concomitante di antagonisti del recettore dell'angiotensina II può dare luogo ad un ulteriore deterioramento della funzione renale. Questi effetti sono di solito reversibili.
    I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, è associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l'insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1).
    Altre sostanze che inducono ipotensione come antidepressivi triciclici, antipsicotici, baclofene, amifostina: l'uso concomitante con questi farmaci che abbassano la pressione sanguigna, come effetto indesiderato o principale, possono aumentare il rischio di ipotensione.
    Idroclorotiazide
    Se somministrati in concomitanza, i seguenti medicinali possono interagire con i diuretici tiazidici:
    Alcool, barbiturici, narcotici o antidepressivi
    Può verificarsi un potenziamento dell'ipotensione ortostatica.
    Medicinali antidiabetici (per via orale ed insulina)
    Il trattamento con un tiazide può alterare la tolleranza al glucosio. Può essere richiesto un aggiustamento del dosaggio del medicinale antidiabetico. La metformina deve essere usata con cautela a causa del rischio di acidosi lattica indotta da una possibile insufficienza renale funzionale connessa all'idroclorotiazide.
    Altri medicinali antiipertensivi
    Effetto additivo
    Resine colestiramina e colestipolo
    La presenza di resine a scambio anionico interferisce con l'assorbimento dell'idroclorotiazide. Singole dosi delle resine colestiramina o colestipolo legano l'idroclorotiazide e ne riducono l'assorbimento dal tratto gastrointestinale fino all'85% ed al 43%, rispettivamente.
    Corticosteroidi, ACTH
    Aumento della deplezione elettrolitica, in particolare della ipokaliemia.
    Amine pressorie (ad es., adrenalina)
    L'effetto delle amine pressorie può essere diminuito ma non abbastanza da precluderne l'uso.
    Miorilassanti, non depolarizzanti (ad es.: tubocurarina)
    Possibile aumento della risposta ai miorilassanti.
    Litio
    I diuretici riducono la clearance renale del litio e aggiungono un rischio alto di tossicità da litio; l'uso concomitante non è raccomandato.
    Medicinali utilizzati nel trattamento della gotta (probenecid, sulfinpirazone e allopurinolo)
    Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio dei medicinali uricosurici poiché l'idroclorotiazide può aumentare i livelli di acido urico sierico. Un aumento del dosaggio di probenecid o sulfinpirazone può essere necessario. La somministrazione concomitante di un tiazidico può aumentare l'incidenza di reazioni di ipersensibilità all'allopurinolo.
    Agenti anticolinergici (ad es., atropina, biperidina)
    Aumento della biodisponibilità ai diuretici simil tiazidici attraverso una diminuzione della motilità gastrointestinale e della velocità di svuotamento dello stomaco.
    Agenti citotossici (ad es., ciclofosfamide, metotrexato)
    I tiazidi possono ridurre l'escrezione renale di medicinali citotossici e potenziare il loro effetto mielosoppressore.
    Salicilati
    In caso di alti dosaggi di salicilati, l'idroclorotiazide può aumentare l'effetto tossico dei salicilati sul sistema nervoso centrale.
    Metildopa
    Sono stati riportati casi isolati di anemia emolitica con l'uso concomitante di idroclorotiazide e metildopa.
    Ciclosporina
    Il trattamento concomitante con ciclosporina può aumentare il rischio di iperuricemia e complicanze del genere della gotta.
    Glucosidi digitalici
    L'ipokalemia o l'ipomagnesemia indotta dai tiazidi possono favorire l'insorgenza di aritmie cardiache indotte dalla digitale.
    Medicinali influenzati da alterazioni del potassio sierico
    Un monitoraggio periodico del potassio sierico e dell'ECG è raccomandato quando losartan/idroclorotiazide è somministrato con medicinali influenzati da alterazioni del potassio sierico (ad es., glucosidi digitalici e antiaritmici) e con i seguenti medicinali che inducono torsione di punta (tachicardia ventricolare) (inclusi alcuni antiaritmici), essendo l'ipokalemia un fattore predisponente alla torsione di punta (tachicardia ventricolare):
    • Antiaritmici di classe Ia (ad es., chinidina, idrochinidina, disopiramide).
    • Antiaritmici di classe III (ad es., amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide).
    • Alcuni antipsicotici (ad es., tioridazina, clorpromazina, levomepromazina, trifluoperazina, ciamemazina, sulpiride, sultopride, amisulpride, tiapride, pimozide, aloperidolo, droperidolo).
    • Altri (ad es., bepridil, cisapride, difemanil, ertiromicina IV, alofantrin, mizolastin, pentamidine, terfenadine, vincamine IV).
    Sali di calcio
    I diuretici tiazidici possono aumentare i livelli di calcio sierico a causa di una diminuzione dell'escrezione. Se devono essere prescritti integratori di calcio, i livelli di calcio sierico devono essere monitorizzati ed il dosaggio di calcio aggiustato di conseguenza.
    Interazioni con i test di laboratorio
    A causa dei loro effetti sul metabolismo del calcio, i tiazidi possono interferire con i test per la funzione paratiroidea (vedere paragrafo 4.4).
    Carbamazepina
    Rischio di iponatremia sintomatica. È necessario il monitoraggio clinico e biologico.
    Mezzi di contrasto iodati
    In caso di disidratazione indotta da diuretici, c'è un aumentato rischio di insufficienza renale acuta, specialmente con alte dosi di prodotto iodato.
    I pazienti devono essere reidratati prima della somministrazione.
    Amfotericina B (per via parenterale), corticosteroidi, ACTH, lassativi stimolanti o glicirizzina (che si trova nella liquirizia).
    L'idroclorotiazide può aumentare lo squilibrio elettrolitico, soprattutto ipokalemia.
    Amantidina
    La somministrazione concomitante di amantidina e idroclorotiazide può aumentare i possibili effetti avversi dell'amantidina.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Losartan + Idroclorotiazide Pensa" insieme ad altri farmaci come “Abelcet Complesso Lipidico”, “AmBisome”, “Benzilpenicillina Potassica K24 Pharmaceuticals”, “Fluss 40”, “Fungizone”, “Furosemide Aurobindo”, “Furosemide DOC Generici - Compressa”, “Furosemide Fisiopharma”, “Furosemide Galenica Senese”, “Furosemide Hexal”, “Furosemide L.F.M.”, “Furosemide Mylan Generics - Compressa Divisibile”, “Furosemide Mylan Generics - Compressa”, “Furosemide Salf”, “Furosemide Teva”, “Furosemide Teva Generics”, “Lasitone”, “Lasix - Compressa”, “Lasix - Compressa, Soluzione (uso Interno)”, “Lasix Fiale”, “Lasix - Soluzione”, “Sigmacillina”, “Spirofur”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Antagonisti del Recettore dell'Angiotensina II (AIIRA):
    L'uso degli Antagonisti del Recettore dell'Angiotensina II (AIIRA) non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L'uso degli AIIRA è controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
    L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicità susseguente all'esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non può essere escluso un piccolo aumento del rischio. Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con Antagonisti del Recettore dell'Angiotensina II (AIIRA), un simile rischio può esistere anche per questa classe di medicinali. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene accertata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa.
    É noto che nella donna l'esposizione ad AIIRA durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza induce tossicità fetale (ridotta funzione renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere paragrafo 5.3).
    Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzione renale e del cranio.
    I neonati le cui madri abbiano assunto AIIRA devono essere attentamente osservati per quanto riguarda l'ipotensione (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
    Idroclorotiazide:
    C'è limitata esperienza con idroclorotiazide durante la gravidanza, specialmente durante il primo trimestre. Gli studi sugli animali sono insufficienti.
    Idroclorotiazide attraversa la placenta. In base al meccanismo d'azione l'uso farmacologico dell'idroclorotiazide, il suo uso durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza può compromettere la perfusione feto placentare e può causare effetti sul feto o sul neonato quali ittero, disturbo dell'equilibrio elettrolitico e trombocitopenia.
    Idroclorotiazide non deve essere usata per il trattamento dell'edema gestazionale, l'ipertensione gestazionale o la preeclampsia a causa del rischio di diminuzione del volume plasmatico e di ipoperfusione placentare senza un effetto benefico sul decorso della malattia.
    Idroclorotiazide non deve essere usata per il trattamento dell'ipertensione essenziale nelle donne in gravidanza eccetto in rare situazioni nelle quali no può essere usato nessun altro trattamento.
    Allattamento
    Antagonisti del Recettore dell'Angiotensina II (AIIRA):
    Poiché non è disponibile alcuna informazione sull'uso di Losartan + Idroclorotiazide PENSA durante l'allattamento, non è raccomandato l'uso di LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA e sono da preferirsi trattamenti alternativi con comprovato migliore profilo di sicurezza per l'uso durante l'allattamento, specialmente in caso di allattamento di un neonato o di un neonato prematuro.
    Idroclorotiazide:
    Idroclorotiazide viene escreta nel latte materno in piccole quantità. I diuretici tiazidici ad alte dosi provocano intensa diuresi che può inibire la produzione di latte. L'uso di LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA durante l'allattamento al seno non è raccomandato. Se LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA viene assunto durante l'allattamento, le dosi devono essere mantenute ai livelli più bassi possibili.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Deve tuttavia essere tenuto in considerazione il fatto che si possono occasionalmente verificare capogiro o sonnolenza quando si guidano veicoli o si usano macchinari durante la terapia antiipertensiva, in particolare all'inizio del trattamento o con l'aumento del dosaggio.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Losartan + Idroclorotiazide Pensa
    Le reazioni avverse di seguito sono riportate, dove appropriato, secondo la classificazione per sistemi e organi, e le frequenze secondo le seguenti convenzioni
    Molto comuni: ≥ 1/10
    Comuni: ≥ 1/100, < 1/10
    Non comuni: ≥ 1/1,000, < 1/100
    Rari: ≥ 1/10.000, < 1/1.000
    Molto rari: < 1/10.000
    Non nota: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili
    Negli studi clinici condotti con losartan potassico e idroclorotiazide non sono state osservate reazione avverse specifiche di questo medicinale di associazione. Le reazioni avverse sono state limitate a quelle riportate in precedenza con losartan potassico e/o idroclorotiazide.
    Negli studi clinici controllati sull'ipertensione essenziale, il capogiro è stata l'unica reazione avversa come correlata al medicinale, che si è verificato con un'incidenza più elevata di quella osservata con placebo nell'1% o più dei pazienti trattati con Losartan + Idroclorotiazide.
    Oltre a questi effetti, le seguenti ulteriori reazioni avverse sono state riportate dopo l'introduzione del prodotto sul mercato:
    Patologie epatobiliari
    Rare: epatite
    Esami diagnostici
    Rare: iperkalemia, aumento delle ALT
    Le reazioni avverse osservate con uno dei singoli componenti e che possono essere potenziali eventi avversi di losartan potassico/idroclorotiazide sono i seguenti:
    Losartan
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Non comuni: anemia, porpora di Henoch-Schonlein, ecchimosi, emolisi
    Disturbi del sistema immunitario
    Rari: reazioni anafilattiche, angioedema, orticaria
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Non comuni: anoressia, gotta
    Disturbi psichiatrici
    Comuni: insonnia
    Non comuni: ansia, disturbi legati all'ansia, panico, confusione, depressione, sogni anomali, disturbi del sonno, sonnolenza, alterazione della memoria
    Patologie del sistema nervoso
    Comuni: cefalea, capogiro
    Non comuni: nervosismo, parestesia, neuropatia periferica, tremore, emicrania, sincope
    Non nota: disgeusia
    Patologie dell'occhio
    Non comuni: visione offuscata, bruciore/dolore puntorio nell'occhio, congiuntivite, diminuzione dell'acuità visiva
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Non comuni: vertigini, tinnito
    Patologie cardiache
    Non comuni: ipotensione, ipotensione ortostatica, dolore allo sterno, angina pectoris, blocco atrio-ventricolare di grado II, eventi cerebrovascolari, infarto del miocardio, palpitazioni, aritmie (fibrillazioni atriali, bradicardia sinusale, tachicardia, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare)
    Patologie vascolari
    Non comuni: vasculite
    Non nota: effetti ortostatici correlati alla dose
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Comuni: tosse, infezioni del tratto respiratorio superiore, congestione nasale, sinusite, disturbi dei seni paranasali
    Non comuni: fastidio faringeo, faringite, laringite, dispnea, bronchite, epistassi, rinite, congestione respiratoria
    Patologie gastrointestinali
    Comuni: dolore addominale, nausea, diarrea, dispepsia
    Non comuni: stipsi, dolore dentale, secchezza delle fauci, flatulenza, gastrite, vomito
    Patologie epatobiliari
    Non nota: anormalità della funzione epatica
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Non comuni: alopecia, dermatite, cute secca, eritema, vampate, fotosensibilità, prurito, rash cutaneo, orticaria, sudorazione.
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Comuni: crampi muscolari, dolore alla schiena, dolore alle gambe, mialgia.
    Non comuni: dolore alle braccia, gonfiore alle articolazioni, dolore alle ginocchia, dolore muscoloscheletrico, dolore alle spalle, rigidità, artralgia, artrite, , fibromialgia, debolezza muscolare.
    Frequenza non nota: rabdomiolisi
    Patologie renali ed urinarie:
    Non comuni: nicturia, aumentata frequenza della minzione, infezione del tratto urinario
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Non comuni: diminuzione della libido, impotenza
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comuni: astenia, affaticamento, dolore toracico
    Non comuni: edema facciale, edema, febbre
    Non nota: sintomi simil-influenzali, malessere
    Indagini diagnostiche
    Comuni: iperkalemia, lieve riduzione dell'ematocrito e dell'emoglobina, ipoglicemia
    Non comuni: lieve aumento dei livelli sierici di urea e creatinina
    Molto rari: aumento degli enzimi epatici e della bilirubina
    Non nota: iponatriemia
    Idroclorotiazide:
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Non comuni: agranulocitosi, anemia aplastica, anemia emolitica, leucopenia, porpora, trombocitopenia
    Patologie del sistema immunitario
    Rari: reazioni anafilattiche
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Non comuni: ipocloremia, ipomagnesiemia, ipercalcemia, ipocalciuria, ipovolemia/disidratazione, alcalosi metabolica, gotta, ipercolesterolemia (aumento del colesterolo totale, LDL e VLDL) e ipertrigliceridemia.
    Disturbi psichiatrici
    Non comuni: depressione
    Patologie del sistema nervoso:
    Comuni: cefalalgia
    Patologie dell'occhio:
    Non comuni: visione offuscata transitoria, xantopsia
    Non nota: miopia acuta e glaucoma acuto secondario ad angolo chiuso, effusione coroidale
    Patologie cardiache:
    Non comune: aritmie
    Patologie vascolari
    Non comuni: ipotensione
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:
    Non comuni: polomonite interstiziale
    Molto rare: Sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie gastrointestinali:
    Non comuni: secchezza delle fauci
    Patologie epatobiliari:
    Non comuni: ittero (colestasi intraepatica), pancreatite
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
    Non comuni: rush, pseudoporfiria
    Non nota: Lupus eritematoso cutaneo
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo:
    Non comuni: crampi muscolari
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella:
    Non comune: disfunzione sessuale.
    Patologie renali ed urinarie:
    Non comuni: glicosuria, nefrite interstiziale, disfunzione renale, insufficienza renale
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Non comuni: febbre, capogiro
    Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)
    Non nota“: cancro cutaneo non melanoma (carcinoma basocellulare e carcinoma a cellule squamose)
    Descrizione di reazioni avverse selezionate Cancro cutaneo non melanoma: sulla base dei dati disponibili provenienti da studi epidemiologici, è stata osservata un'associazione tra HCTZ e NMSC, correlata alla dose cumulativa assunta (vedere anche i paragrafi 4.4. e 5.1).
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Losartan + Idroclorotiazide Pensa
    Non sono disponibili informazioni specifiche sul trattamento del sovradosaggio con Losartan + Idroclorotiazide PENSA. Il trattamento è sintomatico e di supporto. La terapia con LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE PENSA deve essere interrotta ed il paziente posto sotto stretta osservazione. Misure suggerite includono induzione dell'emesi in caso di ingestione recente, e correzione della disidratazione, dello squilibrio elettrolitico, del coma epatico e dell'ipotensione tramite procedure validate.
    Losartan
    Sono disponibili dati limitati sul sovradosaggio nell'uomo. Le manifestazioni più probabili del sovradosaggio sono l'ipotensione e la tachicardia; potrebbe verificarsi bradicardia da stimolazione parasimpatica (vagale). Se si dovesse verificare ipotensione sintomatica, istituire il trattamento di supporto.
    Né il losartan né il suo metabolica attivo possono essere rimossi dall'emodialisi.
    Idroclorotiazide
    I segni e i sintomi più comuni osservati sono quelli causati dalla deplezione di elettroliti (ipokalemia, ipocloremia, iponatremia) e la disidratazione conseguenza di diuresi eccessiva. In presenza di terapia con digitale, l'ipokalemia può accentuare le aritmie cardiache.
    Non è stato accertato in che misura l'idroclorotiazide viene rimossa dall'emodialisi.

    Scadenza

    3 anni

    Conservazione

    Conservare a temperatura non superiore a 25°C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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