Azacid

    Ultimo aggiornamento: 19/09/2022

    Cos'è Azacid?

    Azacid è un farmaco a base del principio attivo Azitromicina Diidrato, appartenente alla categoria degli Antibatterici macrolidi e nello specifico Macrolidi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Genetic S.p.A..

    Azacid può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Azacid 500 mg 3 compresse rivestite con film

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Genetic S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Azitromicina Diidrato
    Gruppo terapeutico: Antibatterici macrolidi
    ATC: J01FA10 - Azitromicina
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


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    Indicazioni

    Perché si usa Azacid? A cosa serve?
    Trattamento delle infezioni causate da germi sensibili all'azitromicina.
    • infezioni delle alte vie respiratorie (incluse otiti medie, sinusiti, tonsilliti e faringiti);
    • infezioni delle basse vie respiratorie (incluse bronchiti e polmoniti);
    • infezioni odontostomatologiche;
    • infezioni della cute e dei tessuti molli;
    • uretriti non gonococciche (da Chlamydiatrachomatis);
    • ulcera molle (da Haemophilusducreyi).

    Posologia

    Come usare Azacid: Posologia
    Adulti
    Per il trattamento delle infezioni delle alte e basse vie respiratorie, della cute e dei tessuti molli e delle infezioni odontostomatologiche: 500 mg al giorno in un'unica somministrazione, per tre giorni consecutivi.
    Per il trattamento delle malattie sessualmente trasmesse, causate da ceppi sensibili di Chlamydiatrachomatiso di Haemophilusducreyi: 1000 mg, assunti una sola volta, in un'unica somministrazione orale.
    Anziani
    Il medesimo schema posologico può essere applicato al paziente anziano. Poiché i pazienti anziani possono trovarsi in condizioni di pro-aritmia in corso si raccomanda particolare cautela a causa del rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsione di punta (vedere il paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego)
    Bambini
    Per i bambini dal peso pari o superiore a 45 Kg può essere usato lo stesso dosaggio dell'adulto (500 mg/die per tre giorni consecutivi).
    La dose totale massima consigliata per qualsiasi terapia pediatrica è di 1500 mg.
    Il farmaco deve essere sempre somministrato in dose singola giornaliera.
    AZACID (azitromicina) compresse può essere assunto indifferentemente a stomaco vuoto o dopo i pasti. L'assunzione di cibo prima della somministrazione del prodotto può attenuare gli eventuali effetti indesiderati di tipo gastrointestinale causati dall'azitromicina.
    Le compresse devono essere deglutite intere.
    Alterata funzionalità renale
    Non è richiesto un aggiustamento posologico nei pazienti con alterazione della funzionalità renale da lieve a moderata (GFR 10 – 80 ml/min.) mentre bisogna avere cautelain quelli con grave compromissione (GFR < 10 ml/min.) (vedere 4.4 e 5.2).
    Alterata funzionalità epatica
    Nei pazienti con alterazione della funzionalità epatica da lieve a moderata può essere usato lo stesso dosaggio dei pazienti con funzionalità epatica normale (vedere 4.4 e 5.2).

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Azacid
    L'uso del prodotto è controindicato nei pazienti con ipersensibilità all'azitromicina, all'eritromicina, ad uno qualsiasi degli antibiotici macrolidi o ketolidi, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 (Elenco degli eccipienti).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Azacid
    Come con l'eritromicina e altri macrolidi sono state raramente riportate reazioni allergiche gravi, incluse angioedema e anafilassi (raramente fatale). Alcune di queste reazioni con azitromicina hanno comportato recidive e richiedono un periodo prolungato di osservazione e trattamento.
    Poiché il fegato è la principale via di eliminazione dell'azitromicina, il suo impiego nei pazienti con patologie epatiche significative deve essere intrapreso con cautela. Con azitromicina sono stati segnalati casi di epatite fulminante, potenzialmente causa di insufficienza epatica tale da costituire rischio per la vita (vedere paragrafo 4.8). Alcuni pazienti potrebbero aver sofferto di disturbi epatici pre-esistenti o potrebbero essere stati in trattamento con altri medicinali epatotossici. Nei casi in cui si sviluppano segni e sintomi di compromissione della funzionalità epatica, quali astenia a comparsa rapida associata ad ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica, si devono eseguire immediatamente analisi/esami diagnostici per la funzionalità epatica. Se emergono disfunzioni epatiche si deve subito interrompere la somministrazione di azitromicina.
    In pazienti in trattamento con derivati dell'ergotamina la co-somministrazione di antibiotici macrolidi ha precipitato crisi di ergotismo. Attualmente non vi sono dati a disposizione sulla possibilità di un'interazione tra ergotamina e azitromicina. Tuttavia, a causa della possibilità teorica di ergotismo, azitromicina ed i derivati dell'ergotamina non devono essere somministrate contemporaneamente.
    Così come con ogni altra preparazione antibiotica, è raccomandata una particolare osservazione per l'eventuale insorgenza di superinfezioni con microrganismi non sensibili inclusi i funghi.
    Con l'uso di quasi tutti gli antibiotici, compresa l'azitromicina, sono stati segnalati casi di diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD), la cui gravità può variare da diarrea lieve a colite fatale. Il trattamento con gli antibiotici altera la normale flora del colon e porta a una crescita eccessiva di C. difficile.
    Il C. difficile produce le tossine A e B che contribuiscono allo sviluppo della diarrea. I ceppi di C. difficile che producono tossine in eccesso causano un aumento dei tassi di morbilità e mortalità, poichè queste infezioni possono essere refrattarie alla terapia antibatterica e possono richiedere una colectomia. Bisogna considerare la possibilità di diarrea associata a C. difficile in tutti i pazienti che presentano diarrea a seguito di trattamento antibiotico. È inoltre necessaria un'attenta anamnesi poichè i casi di diarrea associata a C. difficile sono stati segnalati anche oltre due mesi dopo la somministrazione di antibiotici.
    Nei pazienti con grave compromissione della funzionalità renale (GFR < 10 ml/min.), è stato osservato un aumento del 33% dell'esposizione sistemica all'azitromicina (vedere paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche).
    Nel trattamento con altri macrolidi compresa azitromicina è stato riscontrato un prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e dell'intervallo QT, con il rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta (vedere paragrafo 4.8 Effetti indesiderati). Pertanto, poichè le seguenti situazioni possono aumentare il rischio di aritmie ventricolari (compresa la torsione di punta) che potrebbero causare un arresto cardiaco, l'azitromicina dovrebbe essere usata con cautela nei pazienti in condizioni di pro-aritmia in corso (specialmente donne e pazienti anziani) quali i pazienti:
    • con prolungamento congenito o documentato dell'intervallo QT;
    • in corso di trattamento con altri principi attivi noti per prolungare l'intervallo QT, quali antiaritmici delle classi IA (chinidina e procainamide) e III, (dofetilide, amiodarone e sotalolo), cisapride e terfenadina; agenti antipsicotici come pimozide, antidepressivi come citalopram, e fluorochinoloni come moxifloxacina e levofloxacina
    • con alterazioni degli elettroliti, specialmente nei casi di ipopotassiemia e ipomagnesiemia
    • con bradicardia clinicamente rilevante, aritmia cardiaca o insufficienza cardiaca grave.
    Nei pazienti in terapia con azitromicina sono stati riportate esacerbazione dei sintomi della miastenia gravis e comparsa iniziale di sindrome miastenica (vedere paragrafo 4.8).
    La sicurezza e l'efficacia della prevenzione o del trattamento del Micobatterio AviumComplex nei bambini non è stata provata
    Le compresse contengono lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Azacid
    Antiacidi
    Nel corso di uno studio di farmacocinetica sugli effetti derivanti dalla somministrazione contemporanea di antiacidi e azitromicina, non è stato rilevato nessun effetto sulla biodisponibilità dell'azitromicina, sebbene sia stata osservata una riduzione di circa il 25% delle massime concentrazioni sieriche. Pertanto, i pazienti in terapia con azitromicina e antiacidi non devono assumere i due farmaci contemporaneamente.
    Cetirizina
    Nei volontari sani, la somministrazione contemporanea di un regime di 5 giorni di azitromicina e cetirizina 20 mg allo steady state non ha evidenziato interazioni farmacocinetiche né alterazioni significative dell'intervallo QT.
    Didanosina
    È stato osservato che la somministrazione contemporanea didosi giornaliere di azitromicina 1200 mg/die e didanosina 400 mg/die in 6 pazientiHIV positivinon ha avutoalcun effetto sulla farmacocinetica allo steady state della didanosina rispetto al placebo.
    Digossina
    La somministrazione contemporanea di antibiotici macrolidi, compresa azitromicina, con farmaci substrati della glicoproteina-P quali la digossina, ha comportato un incremento del livello dei farmaci substrati della glicoproteina-P. Pertanto se viene somministrata contemporaneamente azitromicina e farmaci substrati della glicoproteina-P quali la digossina, bisogna tener conto della possibilità di un elevato incremento della concentrazione sierica del substrato.
    Zidovudina
    La somministrazione di dosi singole da 1000 mg e di dosi multiple da 1200 mg o 600 mg di azitromicina ha leggermente modificato la farmacocinetica plasmatica o l'escrezione urinaria della zidovudina o del suo metabolita glucuronide. Tuttavia, la somministrazione di azitromicina ha determinato un aumento delle concentrazioni della zidovudina fosforilata, suo metabolita clinicamente attivo, nelle cellule periferiche mononucleate. L'importanza clinica di questo dato non è chiara, ma può comunque costituire un beneficio per il paziente.
    L'azitromicina non interagisce significativamente con il sistema epatico del citoctromo P450. Non si ritiene che sia coinvolta nelle interazioni farmacocinetiche come riscontrato con l'eritromicina e altri macrolidi. Con l'azitromicina, infatti, non si verifica induzione o inattivazione del citocromo P450 epatico tramite il complesso dei suoi metaboliti.
    Ergotamina
    A causa della possibile insorgenza di crisi di ergotismo, l'uso concomitante di azitromicina e derivati dell'ergotamina è sconsigliato (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego).
    Sono stati condotti studi di farmacocinetica tra l'azitromicina e i seguenti farmaci, per i quali è nota una significativa attività metabolica mediata dal citocromo P450.
    Atorvastatina
    La somministrazione concomitante di atorvastatina (10 mg/die) e azitromicina (500 mg/die) non ha causato alterazioni delle concentrazioni plasmatiche di atorvastatina (basate sull'inibizione della HMG CoA reduttasi). Comunque nel periodo post-marketing sono stati riportati casi di rabdomiolisi in pazienti in trattamento con azitromicina e statine
    Carbamazepina
    Nel corso di uno studio di interazione farmacocinetica condotto su volontari sani, non è stato osservato alcun effetto significativo sui livelli plasmatici della carbamazepina o del suo metabolita attivo in pazienti che assumevano contemporaneamente azitromicina.
    Cimetidina
    Nel corso di uno studio di farmacocinetica condotto per valutare gli effetti di una singola dose di cimetidina somministrata a distanza di 2 ore dall'azitromicina, non si sono evidenziate alterazioni nella farmacocinetica dell'azitromicina.
    Anticoagulanti orali di tipo cumarinico
    Nel corso di uno studio di interazione farmacocinetica condotto su volontari sani è stato osservato che l'azitromicina non modifica l'effetto anticoagulante di una singola dose di warfarin da 15 mg.
    Nella fase post-marketing sono stati segnalati casi di potenziamento dell'azione anticoagulante a seguito della somministrazione concomitante di azitromicina e anticoagulanti orali di tipo cumarinico. Benché non sia stata stabilita una relazione causale, si consiglia di rivalutare la frequenza con cui monitorare il tempo di protrombina quando si somministra l'azitromicina a pazienti che ricevono anticoagulanti di tipo cumarinico.
    Ciclosporina
    In uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani ai quali sono state somministrate una dose orale di 500 mg/die di azitromicina per 3 giorni e successivamente una dose orale unica di 10 mg/kg di ciclosporina, sono stati riscontrati innalzamenti significativi dei valori Cmax e AUC0-5 della ciclosporina. Pertanto, l'eventuale somministrazione contemporanea dei due farmaci richiede cautela. Qualora la cosomministrazione dei due farmaci fosse strettamente necessaria, si dovranno attentamente monitorare i livelli della ciclosporina e il dosaggio di quest'ultima dovrà essere modificato di conseguenza.
    Efavirenz
    La somministrazione concomitante di una dose singola giornaliera di azitromicina (600 mg) e di efavirenz (400 mg) per 7 giorni non ha prodotto interazioni farmacocinetiche clinicamente significative.
    Fluconazolo
    La somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina (1200 mg) non ha alterato la farmacocinetica di una dose singola di fluconazolo (800 mg). Il tempo di esposizione totale e l'emivita dell'azitromicina non sono state influenzate dalla somministrazione contemporanea di fluconazolo, mentre è stata osservata una diminuzione della Cmax (18%) clinicamente irrilevante.
    Indinavir
    La somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina (1200 mg) non ha evidenziato un effetto statisticamente significativo sulla farmacocinetica dell'indinavir somministrato tre volte al giorno per 5 giorni in dosi da 800 mg.
    Metilprednisolone
    Uno studio di interazione farmacocinetica condotto su volontari sani, ha evidenziato che l'azitromicina non influisce in modo significativo sulla farmacocinetica del metilprednisolone.
    Midazolam
    Nei volontari sani, la somministrazione concomitante di azitromicina 500 mg/die per 3 giorni non ha comportato cambiamenti clinicamente significativi della farmacocinetica e farmacodinamica di una dose singola di midazolam 15 mg.
    Nelfinavir
    La somministrazione concomitante di azitromicina (1200 mg) e nelfinavir allo steady state (750 mg tre volte al giorno) ha prodotto un aumento delle concentrazioni dell'azitromicina. Non sono state osservate reazioni avverse clinicamente significative e non è necessaria alcuna modifica del dosaggio.
    Rifabutina
    La somministrazione concomitante di azitromicina e rifabutina non modifica le concentrazioni sieriche dei due farmaci.
    Casi di neutropenia sono stati osservati in alcuni pazienti che assumevano i due farmaci contemporaneamente; sebbene sia noto che la rifabutina determini neutropenia, non è stato possibile stabilire una relazione di causalità tra i suddetti episodi di neutropenia e l'associazione rifabutina-azitromicina (vedere paragrafo 4.8 Effetti indesiderati).
    Sildenafil
    Nei volontari sani di sesso maschile non sono stati riscontrati effetti di azitromicina (500 mg/die per 3 giorni) sulle AUC e Cmax del sildenafil o del suo principale metabolita in circolo.
    Terfenadina
    Gli studi di farmacocinetica non hanno evidenziato interazioni tra azitromicina e terfenadina. Sono stati segnalati alcuni rari casi in cui la possibilità di una tale interazione non poteva essere del tutto esclusa; non c'è tuttavia alcuna prova scientifica che l'interazione si sia verificata.
    Teofillina
    La somministrazione contemporanea di azitromicina e teofillina a volontari sani non ha evidenziato un'interazione farmacocinetica clinicamente significativa tra i due farmaci.
    Triazolam
    In 14 volontari sani, la somministrazione concomitante di azitromicina 500 mg il 1° giorno e 250 mg il 2° giorno e di triazolam 0,125 mg al 2° giorno non ha avuto effetti significativi sulle variabili farmacocinetiche del triazolam rispetto al triazolam e al placebo.
    Trimetoprim/Sulfametoxazolo
    Dopo somministrazione concomitante per 7 giorni di trimetoprim/sulfametoxazolo (160 mg/800 mg) e di azitromicina (1200 mg), al 7° giorno non è stato riscontrato alcun effetto significativo sulle concentrazioni di picco, sul tempo di esposizione o sull'escrezione urinaria sia del trimetoprim che del sulfametoxazolo. Le concentrazioni sieriche di azitromicina sono simili a quelle riscontrate in altri studi.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Azacid" insieme ad altri farmaci come “Corlentor”, “Eptadone”, “Idrossiclorochina Doc”, “Ivabradina Accord”, “Ivabradina Aristo”, “Ivabradina Aristo Pharma”, “Ivabradina Aurobindo”, “Ivabradina Doc Generici”, “Ivabradina EG”, “Ivabradina Krka”, “Ivabradina Mylan Pharma”, “Ivabradina Teva Italia”, “Ivabradina Zentiva”, “Metadone Cloridrato Molteni”, “Plaquenil”, “Procoralan”, “Ritmodan”, “Ritmodan Retard”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Non sono disponibili studi adeguati sull'uso di azitromicina nelle donne in gravidanza
    In uno studio di tossicità riproduttiva condotto sugli animali è stato dimostrato che l'azitromicina attraversa la placenta, ma non si è riscontrato effetto teratogenico. La sicurezza dell'azitromicina in gravidanza non è stata confermata, pertanto, l'azitromicina durante la gravidanza deve essere usata soltanto se il beneficio è superiore al rischio. È stato riscontrato che l'azitromicina viene escreta nel latte materno ma non sono disponibili studi clinici adeguati e ben controllati condotti sulle donne durante l'allattamento che abbiano caratterizzato la farmacocinetica dell'escrezione dell'azitromicina nel latte materno.
    Fertilità
    In studi di fertilità condotti sui ratti, è stata notata una riduzione del tasso di gravidanze a seguito della somministrazione di azitromicina.. L'importanza di questo risultato non è nota all'uomo.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non esistono prove per cui l'azitromicina potrebbe avere effetti sulla capacità dei pazienti di guidare o azionare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Azacid
    Nella tabella sottostante sono elencate le reazioni avverse identificate durante la conduzione degli studi clinici e nel corso della soveglianza post-marketing, suddivise in base alla classificazione sistemico-organica e alla frequenza. Le reazioni avverse identificate nel corso della sorveglianza post-marketing sono riportate in corsivo. La frequenza viene definita utilizzando i seguenti parametri: Molto comune (≥1/10); Comune (da ≥ 1/100 a <1/10); Non comune (da ≥1/1.000 a <1/100); Raro (da ≥ 1/10.000 a <1/1.000); Molto raro (< 1/10.000); e Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Nell'ambito di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine di gravità decrescente.
    Reazioni avverse con correlazione possibile o probabile all'azitromicina sulla base dei risultati degli studi clinici e della sorveglianza post-marketing.
     
    Classificazione sistemico-organica
    Molto comune
    (≥1/10)
    Comune
    (da ≥ 1/100
    a <1/10)
    Non comune
    da ≥1/1.000
    a <1/100)
    Raro
    (da ≥ 1/10.000 a <1/1.000)
    Frequenza non nota
    Infezioni e infestazioni
     
     
    Candidiasi, infezioni vaginali, polmonite, infezioni fungine, infezioni batteriche, faringite, gastroenterite, disturbi respiratori, rinite, candidiasi orale
     
    Colite pseudomembranosa (vedere par. 4.4)
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
     
    Leucopenia, neutropenia, eosinofilia
     
    Trombocitopenia, anemia emolitica
    Disturbi del sistema immunitario
       
     
    Angioedema, ipersensibilità
     
    Reazione anafilattica (vedere par. 4.4)
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione      
     
     
    Anoressia
     
     
    Disturbi psichiatrici
     
     
    Nervosismo, insonnia
    Agitazione
    Agitazione, aggressione, ansia, delirio, allucinazione
    Disturbi del sistema nervoso
       
    Cefalea
    Capogiri, sonnolenza, disgeusia, parestesia
     
    Sincope, convulsioni, ipoestesia, iperattività psicomotoria, anosmia, ageusia, parosmia, miastenia gravis (vedere par. 4.4)
    Patologie dell'occhio
     
     
    Compromissione della vista
     
     
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
     
     
    Disturbi uditivi, vertigini
     
    Danni all'udito compresa sordità e/o tinnito
    Patologie cardiache
     
     
    Palpitazioni  
     
    Torsione di punta, aritmia compresa tachicardia ventricolare , prolungamento dell'intervallo QT all'elettrocardiogramma (vedere par.4.4)
    Patologie vascolari  
     
     
    Vampate di calore
     
    Ipotensione  
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
     
    Dispnea, epistassi
     
     
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea
    Vomito, dolore addominale, nausea
    Stipsi, flatulenza, dispepsia, gastrite, disfagia, distensione addominale, bocca secca, eruttazione, ulcere della bocca, ipersecrezione salivare
     
    Pancreatite, scolorimento della lingua
    Patologie epatobiliari
     
     
     
    Alterazione della funzionalità epatica, ittero colestatico
    Insufficienza epatica (che raramente ha determinato il decesso) (vedere par. 4.4), epatite fulminante, necrosi epatica
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
     
    Rash, prurito, orticaria, dermatite, secchezza della pelle, iperidrosi
    Reazione di fotosensibilità
    Sindrome di Stevens-Johnson ,necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo  
     
     
    Osteoartrite, mialgia, dolore alla schiena, dolore al collo
     
    Artralgia
    Patologie renali e urinarie
     
     
    Disuria, dolore renale
     
    Insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
     
     
    Metrorragia, disturbi testicolari
     
     
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
    Dolore in sede di iniezione,* infiammazione in sede di iniezione*
    Edema, astenia, sensazione di malessere, affaticamento, edema facciale, dolore toracico, febbre, dolore, edema periferico
     
     
    Esami diagnostici
     
    Diminuzione della conta linfocitaria, aumento della conta degli eosinofili, diminuzione del bicarbonato ematico, aumento dei basofili, aumento dei monociti, aumento dei neutrofili
    Aumento dell'aspartato aminotransferasi, aumento dell'alanina aminotransferasi, aumento della birilubina ematica, aumento dell'urea ematica, aumento della creatinina ematica, alterazioni del potassio ematico, aumento della fosfatasi alcalina ematica, aumento dei cloruri, aumento del glucosio, aumento delle piastrine, diminuzione dell'ematocrito, aumento dei bicarbonati, alterazione anomala del sodio
     
     
    Ferite e avvelenamento
     
     
    Complicazione post procedurale
     
     
    * soltanto per la polvere per soluzione per infusione
    Reazioni avverse con correlazione possibile o probabile alla profilassi e al trattamento del Mycobacteriumaviumcomplex e al trattamento sulla base dei risultati degli studi clinici e della sorveglianza post-marketing.
     
    Classificazione sistemico-organica
    Molto comune
    (≥1/10)
    Comune
    (da ≥ 1/100
    a <1/10)
    Non comune
    da ≥1/1.000
    a <1/100)
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione      
     
    Anoressia
     
    Disturbi del sistema nervoso
     
    Capogiri, cefalea, parestesia, disgeusia
    Ipoestesia
    Patologie dell'occhio
     
    Compromissione della vista
     
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
     
    Sordità
    Danni all'udito, tinnito
    Patologie cardiache
     
     
    Palpitazioni  
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea, dolore addominale, nausea, flatulenza, disturbo intestinale, feci molli
     
     
    Patologie epatobiliari
     
     
    Epatite
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Rash, prurito
    Sindrome di Stevens-Johnson, reazione di fotosensibilità
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo  
     
    Artralgia
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
    Affaticamento
    Astenia, sensazione di malessere
     

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Azacid
    Gli eventi avversi verificatisi con dosi superiori a quelle consigliate sono stati simili a quelli registrati con dosi normali. In caso di sovradosaggio, sono indicate le appropriate misure generali sintomatiche e di supporto.

    Scadenza

    36 mesi

    Conservazione

    Conservare a temperatura non superiore a 30 °C.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


       © 2022 EDRA S.p.A. - P.iva 08056040960
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