Momendol - Capsula Molle

    Ultimo aggiornamento: 15/01/2024

    Cos'è Momendol - Capsula Molle?

    Momendol - Capsula Molle è un farmaco a base del principio attivo Naproxene Sale Sodico, appartenente alla categoria degli Analgesici FANS e nello specifico Derivati dell'acido propionico. E' commercializzato in Italia dall'azienda Angelini Pharma S.p.A.

    Momendol - Capsula Molle può essere prescritto con Ricetta OTC - medicinali non soggetti a prescrizione medica da banco.


    Confezioni

    Momendol 220 mg 12 capsule molli

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Angelini Pharma S.p.A
    Ricetta: OTC - medicinali non soggetti a prescrizione medica da banco
    Classe: C
    Principio attivo: Naproxene Sale Sodico
    Gruppo terapeutico: Analgesici FANS
    ATC: M01AE02 - Naproxene
    Forma farmaceutica: capsula molle


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    Indicazioni

    Perché si usa Momendol? A cosa serve?
    Trattamento sintomatico di breve durata dei dolori lievi e moderati quali dolore muscolare ed articolare, mal di testa, mal di denti e dolori mestruali.
    Momendol può essere utilizzato anche nel trattamento della febbre.

    Posologia

    Come usare Momendol: Posologia
    Posologia
    Adulti ed adolescenti sopra i 16 anni:
    1 capsula molle ogni 8-12 ore.
    Se necessario, un migliore effetto può essere ottenuto iniziando, il primo giorno, con 2 capsule molli seguite da 1 capsula molle dopo 8-12 ore.
    Non superare le 3 capsule molli nelle 24 ore.
    Anziani e pazienti con insufficienza renale
    I pazienti anziani e i pazienti con insufficienza renale lieve o moderata non dovrebbero superare le 2 capsule molli nelle 24 ore. (Vedere paragrafo 4.3, “Controindicazioni“ e paragrafo 4.4 “Avvertenze speciali e speciali precauzioni d'impiego“).
    Non usare per più di 7 giorni per il dolore e per più di 3 giorni per la febbre.
    I pazienti devono essere informati di consultare un medico, qualora il dolore e la febbre persistano o peggiorino.
    Modo di somministrazione
    Momendol deve essere assunto con un bicchiere d'acqua preferibilmente dopo un pasto.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Momendol
    • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti (riportati al paragrafo 6.1) o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico,
    • pazienti con manifestazioni allergiche, quali asma, orticaria, rinite, polipi nasali, angioedema, e reazioni anafilattiche o anafilattoidi indotte da acido acetilsalicilico, analgesici, antinfiammatori non steroidei (FANS) e/o antireumatici, a causa della possibile sensibilità crociata,
    • pazienti con emorragia gastrointestinale o di altra natura, ad esempio cerebrovascolare,
    • pazienti con sanguinamento gastro-intestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti con farmaci antinfiammatori non steroidei, trattamenti in atto con farmaci potenzialmente gastrolesivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o più episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento),
    • ulcera dello stomaco e del duodeno in fase attiva,
    • gastropatia congestizia, gastrite atrofica,
    • malattie infiammatorie croniche intestinali (coliti ulcerose, morbo di Crohn),
    • grave insufficienza epatica,
    • severa insufficienza cardiaca,
    • grave insufficienza renale (clearance creatininica < 30 ml/min),
    • in corso di trattamento a dosaggio pieno con diuretici,
    • in soggetti con emorragia in atto e a rischio di emorragia in corso di terapia con anticoagulanti,
    • gravidanza e allattamento (Vedere paragrafo 4.6).
    • bambini e adolescenti al di sotto dei 16 anni.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Momendol
    Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per la durata di trattamento più breve possibile che occorre per controllare i sintomi (vedere i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari).
    Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso dei coxib e di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus). Sebbene alcuni dati suggeriscono che l'uso di naprossene (1000 mg/die) può essere associato a un più basso rischio, alcuni rischi non possono essere esclusi. Non ci sono dati sufficienti relativamente agli effetti di dosi di naprossene da 220 a 660 mg al giorno per arrivare a precise conclusioni su possibili rischi trombotici.
    Esiste una stretta correlazione tra dosaggio e comparsa di severi effetti indesiderati a livello gastrointestinale.
    Pertanto dovrebbe essere sempre usato il dosaggio minimo efficace.
    I pazienti anziani, che generalmente presentano qualche grado di compromissione delle funzioni renali, epatiche e cardiache, sono maggiormente esposti al rischio di insorgenza di effetti indesiderati correlati all'impiego di FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali che possono essere fatali. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. L'uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti. L'uso prolungato di FANS nell'anziano è sconsigliato.
    Prima di iniziare il trattamento con Momendol
    Cautela è richiesta prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca non grave poichè in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema.
    Diuresi e funzionalità renale dovrebbero essere ben monitorate, in particolare negli anziani, nei pazienti in trattamento con diuretici, o in seguito ad interventi chirurgici maggiori che comportano ipovolemia.
    Si consiglia particolare cautela nei pazienti con precedenti di malattie gastrointestinali o insufficienza epatica non gravi, soprattutto anziani.
    L'uso del medicinale deve essere evitato nei casi di dolore di origine gastrointestinale.
    L'uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato in pazienti anziani, in pazienti con malattie gastrointestinali non gravi e per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedi sotto e paragrafo 4.5).
    Si consiglia cautela nel trattamento di nei consumatori abituali di alte dosi di alcool, in quanto a rischio di sanguinamento gastrico.
    L'uso di Momendol deve essere evitato in concomitanza di FANS inclusi inibitori selettivi della COX-2.
    Durante il trattamento con Momendol
    Se insorgono disturbi visivi il trattamento con Momendol deve essere sospeso.
    Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS (vedi 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Momendol deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
    Il naprossene, come ogni altro FANS, può mascherare i sintomi di concomitanti malattie infettive.
    In casi isolati è stata riportata, in connessione temporale con l'uso di FANS, una esacerbazione di infiammazioni su base infettiva (es. lo sviluppo di fasciti necrotizzanti).
    Durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.
    Pazienti con problemi di tollerabilità gastrica, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento.
    Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono concomitantemente farmaci che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'aspirina (vedi paragrafo 4.5).
    Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Momendol il trattamento deve essere sospeso.
    Il naprossene inibisce l'aggregazione piastrinica e può prolungare il tempo di sanguinamento.
    Pazienti con alterazioni della coagulazione o in terapia con medicinali che interferiscono con l'emostasi devono essere attentamente monitorizzati durante l'assunzione di Momendol.
    Per quanto riguarda le associazioni con altri farmaci che richiedono cautela, vedere paragrafo 4.5 “Interazione con altri medicinali e altre forme di interazione“.
    Momendol capsule molli contiene sorbitolo: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, non devono assumere questo medicinale.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Momendol
    Associazioni controindicate
    Anticoagulanti
    Il naprossene può aumentare l'effetto degli anticoagulanti, come gli anticoagulanti di tipo cumarinico (ad esempio warfarin, dicumarolo) perchè prolunga il tempo di protrombina e riduce l'aggregazione piastrinica, aumentando il rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
    Associazioni non consigliate
    Antinfiammatori non steroidei (FANS) o corticosteroidi
    La somministrazione di naprossene con altri antinfiammatori non steroidei (FANS) o corticosteroidi non è consigliata in quanto aumenta il rischio di ulcere e sanguinamento gastro-duodenale (vedere paragrafo 4.4).
    Litio
    La combinazione tra naprossene e litio dovrebbe essere evitata; quando necessaria, si consiglia uno stretto monitoraggio dei livelli plasmatici di litio ed un aggiustamento del dosaggio. L'aumento dei livelli di litio può indurre nausea, polidipsia, poliuria, tremori e confusione.
    Antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs)
    L'uso concomitante di antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs) aumenta il rischio di emorragia gastrointestinale (vedi paragrafo 4.4).
    Ciclosporina
    Gli inibitori della sintesi delle prostaglandine come il naprossene, a causa del loro effetto sulle prostaglandine renali, possono provocare un aumento della nefrotossicità della ciclosporina.
    Tacrolimus
    La contemporanea assunzione di antiinfiammatori non steroidei e tacrolimus può determinare insufficienza renale acuta
    Metotressato
    È stato anche osservato un grave aumento della tossicità del metotressato in caso di terapia combinata con naprossene. Non è chiaro il meccanismo di questa interazione, che può essere dovuta alla riduzione della clearance renale del metotressato.
    Associazioni da impiegare con precauzione
    Derivati idantoinici e sulfamidici
    A causa dell'elevato legame del naprossene con le proteine plasmatiche si consiglia cautela nel trattamento concomitante con derivati idantoinici o sulfamidici.
    Sulfaniluree
    È importante tener conto della possibilità di un accentuarsi degli effetti dei legami delle sulfaniluree (antidiabetici orali) dovuto all'inibizione delle proteine plasmatiche.
    Furosemide e diuretici d'ansa
    L'uso in concomitanza con la furosemide può portare ad una riduzione dell'effetto natriuretico del diuretico.
    Beta-bloccanti
    L'associazione di Momendol con i betabloccanti può ridurre il loro effetto antipertensivo.
    Probenecid
    L'assunzione concomitante di probenecid aumenta i livelli plasmatici di naprossene e allunga notevolmente l'emivita plasmatica.
    Diuretici tiazidici, ACE inibitori e Antagonisti dell'angiotensina II
    I FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici tiazidici e di altri farmaci antiipertensivi.
    In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile.
    I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante, specialmente nei pazienti anziani.
    Digossina
    L'assunzione concomitante di Momendol con digossina può alterare i livelli sierici di quest'ultima.
    Esami di laboratorio
    Il naprossene può alterare il tempo di sanguinamento (che può risultare aumentato fino a 4 giorni dall'interruzione della terapia), la clearance della creatinina (può diminuire), l'azotemia ed i livelli ematici di creatinina e potassio (possono aumentare), i test della funzionalità epatica (si può osservare aumento delle transaminasi).
    Il naprossene può indurre falsi positivi nella determinazione dei valori urinari del 17-chetosteroide e può interferire con le determinazioni urinarie dell'acido 5-idrossi-indolacetico.
    La terapia con naprossene dovrebbe essere interrotta almeno 72 ore prima dell'esecuzione dei test di funzionalità cortico-surrenalica.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Momendol - Capsula Molle" insieme ad altri farmaci come “Acido Acetilsalicilico Aurobindo”, “Acido Acetilsalicilico DOC Generici”, “Acido Acetilsalicilico + Acido Ascorbico Coop”, “Acido Acetilsalicilico EG”, “Acido Acetilsalicilico Krka - Compressa Gastroresistente”, “Acido Acetilsalicilico L.F.M.”, “Acido Acetilsalicilico Mylan”, “Acido Acetilsalicilico Sandoz”, “Acido Acetilsalicilico Tecnigen”, “Acido Acetilsalicilico Teva Italia”, “Acido Acetilsalicilico Zentiva Italia”, “Algopirina”, “Alkaeffer”, “Antireumina”, “Asadrox”, “Ascriptin”, “Aspirina”, “Aspirinaact”, “Aspirinaact Dolore E Infiammazione”, “Aspirina C”, “Aspirina Dolore E Infiammazione”, “Aspirina Efferv. + Vitamina C - Granulato”, “Aspirina Influenza Naso Chiuso”, “Aspirina Rapida”, “Aspirinetta”, “Cardioaspirin”, “Cardioral”, “Carin”, “Clopidogrel E Acido Acetil Salicilico Mylan”, “Coumadin”, “Duoplavin”, “Euspiflu”, “Frobeflu”, “Neonisidina C”, “Neonisidina”, “Rosuasa”, “Sintrom”, “Vivin C”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Fertilità
    Ci sono alcune evidenze che i farmaci che inibiscono la sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi potrebbero causare problemi alla fertilità femminile attraverso un effetto sull'ovulazione. Questo è reversibile se si interrompe il trattamento.
    L'uso di Momendol, come di qualsiasi farmaco inibitore della sintesi delle prostaglandine e della cicloossigenasi è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza.
    La somministrazione di Momendol dovrebbe essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.
    Gravidanza
    L'inibizione della sintesi di prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale.
    Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%. È stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico.
    Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre:
    il feto a:
    • tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
    • disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios;
    la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a:
    • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse;
    • inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio,
    Conseguentemente, Momendol è controindicato durante la gravidanza (vedi paragrafo 4.3).
    Allattamento
    Poiché i FANS sono escreti nel latte materno,
    Il medicinale è controindicato durante l'allattamento (vedi paragrafo 4.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    A causa della possibile insorgenza di sonnolenza, capogiro, vertigini o insonnia Momendol può compromettere la capacità di guidare e di usare macchinari.
    Evitare, in tal caso, queste attività o altre che richiedano particolare vigilanza.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Momendol
    Come altri FANS, il naprossene può indurre i seguenti effetti indesiderati.
    Gli effetti indesiderati osservati più comunemente sono di natura gastrointestinale.
    Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso dei coxib e di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4).
    Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedi sezione 4.4).
    Dopo somministrazione di Momendol sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedi sezione 4.4).
    Meno frequentemente sono state osservate gastriti.
    Reazioni bollose includenti Sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica (molto raramente).
    In associazione al trattamento con i FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca.
    Come per altri FANS, possono verificarsi reazioni allergiche di tipo anafilattico o anafilattoide in pazienti con o senza una precedente esposizione a farmaci appartenenti a questa classe.
    I sintomi caratteristici di una reazione anafilattica sono: ipotensione grave ed improvvisa, accelerazione o rallentamento del battito cardiaco, stanchezza o debolezza insolite, ansia, agitazione, perdita di conoscenza, difficoltà della respirazione o della deglutizione, prurito, orticaria con o senza angioedema, arrossamento della cute, nausea, vomito, dolori addominali crampiformi, diarrea.
    Nella tabella che segue sono elencati gli effetti indesiderati, utilizzando le seguenti scale di valori di frequenza: molto comune (>1/10); comune (>1/100, < 1/10); non comune (> 1/1000, < 1/100); raro (> 1/10.000, < 1/1000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Classificazione
    per sistemi e organi
    Categoria di frequenza
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Molto raro: anemia aplastica o emolitica, eosinofilia, trombocitopenia, leucopenia, granulocitopenia come agranulocitosi
    Disturbi del sistema immunitario
    Non comune: reazioni allergiche (inclusi edema del viso e angioedema).
    Disturbi psichiatrici
    Non comune: disturbo del sonno, eccitazione
    Molto raro: depressione, difficoltà di concentrazione
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Raro: iperglicemia, ipoglicemia
    Patologie del sistema nervoso
    Comune: cefalea, sonnolenza, vertigini, stordimento
    Non comune: sopore, insonnia
    Molto raro: reazione simil-meningite meningite asettica in pazienti con malattie autoimmuni, disordini cognitivi, convulsioni
    Patologie dell'occhio
    Non comune: disturbi della vista
    Molto raro: opacità corneale, papillite, neurite ottica retrobulbare, papilledema
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Non comune: tinnito, disturbi dell'udito
    Molto raro: calo dell'udito
    Patologie cardiache
    Molto raro: in concomitanza con il trattamento con i FANS sono stati osservati tachicardia, edema, ipertensione e insufficienza cardiaca
    Patologie vascolari
    Non comune: ecchimosi
    Molto raro: vasculite
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Molto raro: dispnea, asma, polmonite eosinofila, alveoliti
    Patologie gastrointestinali
    Comune: nausea, dispepsia, vomito, pirosi, gastralgia, flatulenza
    Non comune: diarrea, costipazione
    Raro: ulcera peptica, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, talvolta fatale; soprattutto nei soggetti anziani, si può verificare ematemesi, stomatite ulcerativa, un peggioramento della colite e malattia di Crohn (si veda paragrafo 4.4)
    Molto raro: colite, stomatite, pancreatite, ulcere aftose, esofagite. Meno frequentemente è stata osservata
    Non nota: gastrite
    Patologie epatobiliari
    Molto raro:ittero, epatite (compresi casi fatali), funzionalità epatica ridotta
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Non comune: eruzione cutanea/prurito
    Molto raro: fotosensibilità compresa la porfiria cutanea tarda (“pseudoporfiria“) o l'epidermolisi bollosa, alopecia, eczema vescicolare, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, eritema multiforme, eritema nodosa, eritema fisso, lichen planus, pustole, lupus eritematoso sistemico, porpora, sudorazione
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Raro: mialgia, debolezza muscolare
    Patologie renali e urinarie
    Non comune: funzionalità renale ridotta
    Raro: glomerulonefrite
    Molto raro: nefrite interstiziale, necrosi papillare, sindrome nefrosica, sindrome nefritica, insufficienza renale, nefropatia, ematuria, proteinuria
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Non comune: brividi, edema (incluso edema periferico)
    Raro: piressia
    Molto raro: sete, malessere
    Esami diagnostici
    Molto raro: aumento della pressione arteriosa, aumento della creatinina sierica, alterazione dei test di funzionalità epatica, iperkaliemia
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
    Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Momendol
    Come segni di sovradosaggio possono verificarsi stato di torpore, bruciori di stomaco, diarrea, nausea, vomito, dolori addominali, vertigini, disorientamento, emorragia gastrica, sonnolenza, aumento dei livelli ematici di sodio, acidosi metabolica, convulsioni, alterazioni della funzionalità epatica, ipoprotrombinemia, disfunzione renale, apnea.
    In caso di ingestione/somministrazione di una forte quantità di prodotto, accidentale o volontaria, il medico deve mettere in atto le normali misure richieste in questi casi.
    Si raccomandano lo svuotamento dello stomaco e le abituali misure di supporto.
    La pronta somministrazione di una adeguata quantità di carbone attivo può ridurre l'assorbimento del medicinale.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore a 25°C.
    Conservare nel contenitore originario per proteggere il prodotto dall'umidità.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Momendol - Capsula Molle a base di Naproxene Sale Sodico sono: Ilmodol Antinfiammatorio E Antireumatico, Lasonil Antinfiammatorio E Antireumatico, Momendol - Compresse Rivestite

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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