Tecvayli

    Ultimo aggiornamento: 15/11/2023

    Cos'è Tecvayli?

    Tecvayli è un farmaco a base del principio attivo Teclistamab, appartenente alla categoria degli Antineoplastici e nello specifico Altri anticorpi monoclonali e coniugati anticorpo farmaco. E' commercializzato in Italia dall'azienda Janssen-Cilag S.p.A..

    Tecvayli può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Tecvayli 10 mg/ml soluzione iniettabile uso suttocutaneo 1 flaconcino 3 ml
    Tecvayli 90 mg/ml soluzione iniettabile uso suttocutaneo 1 flaconcino 1,7 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Janssen-Cilag International NV
    Concessionario: Janssen-Cilag S.p.A.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: C
    Principio attivo: Teclistamab
    Gruppo terapeutico: Antineoplastici
    ATC: L01FX24 - Teclistamab
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Tecvayli? A cosa serve?
    TECVAYLI in monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno tre precedenti terapie, compresi un agente immunomodulatore, un inibitore del proteasoma e un anticorpo anti-CD38, e che abbiano evidenziato progressione della malattia durante l'ultima terapia.

    Posologia

    Come usare Tecvayli: Posologia
    Il trattamento con TECVAYLI deve essere avviato e supervisionato da medici esperti nel trattamento del mieloma multiplo.
    TECVAYLI deve essere somministrato da un operatore sanitario e da personale medico adeguatamente formato, che abbia a disposizione attrezzature mediche idonee a gestire reazioni severe, tra cui la sindrome da rilascio di citochine (CRS) (vedere paragrafo 4.4).
    Posologia
    Prima di somministrare TECVAYLI secondo lo schema posologico incrementale devono essere somministrati medicinali di premedicazione (vedere di seguito).
    Lo schema posologico incrementale di TECVAYLI non deve essere somministrato a pazienti con un'infezione attiva (vedere Tabella 3 e paragrafo 4.4).
    Schema posologico raccomandato
    Lo schema posologico raccomandato per TECVAYLI è indicato nella Tabella 1. Le dosi raccomandate di TECVAYLI sono iniezioni sottocutanee (s.c.) di 1,5 mg/kg ogni settimana, precedute da dosi graduali di 0,06 mg/kg e 0,3 mg/kg. Nei pazienti che hanno mostrato una risposta completa o migliore per almeno 6 mesi, può essere presa in considerazione la possibilità di ridurre la frequenza della somministrazione della dose di mantenimento di 1,5 mg/kg s.c. ogni due settimane (vedere paragrafo 5.1).
    Il trattamento con TECVAYLI deve seguire lo schema posologico incrementale illustrato nella Tabella 1, per ridurre l'incidenza e la severità della sindrome da rilascio di citochine. A causa del rischio della sindrome da rilascio di citochine, i pazienti devono essere informati di rimanere in prossimità di una struttura sanitaria e monitorare segni e sintomi ogni giorno per 48 ore dopo la somministrazione delle dosi in accordo con lo schema posologico incrementale di TECVAYLI (vedere paragrafo 4.4).
    La mancata somministrazione delle dosi raccomandate o la non aderenza allo schema posologico terapeutico, oppure la ripresa della terapia dopo un ritardo nella somministrazione della dose, possono portare a un aumento della frequenza e della severità delle reazioni avverse correlate al meccanismo d'azione, in particolare della sindrome da rilascio di citochine (vedere paragrafo 4.4).
    Tabella 1. Schema posologico di TECVAYLI
    Schema posologico
    Giorno
    Dose a
    Tutti i pazienti
    Schema posologico incrementale b
    Giorno 1
    Dose incrementale 1
    Dose singola s.c. di 0,06 mg/kg
    Giorno 3 c
    Dose incrementale 2
    Dose singola s.c. di 0,3 mg/kg
    Giorno 5 d
    Prima dose di mantenimento
    Dose singola s.c. di 1,5 mg/kg
    Schema posologico settimanale b
    Una settimana dopo la prima dose di mantenimento e successivamente ogni settimana e
    Dosi successive di mantenimento
    1,5 mg/kg s.c. una volta alla settimana
    Pazienti che hanno una risposta completa o migliore per almeno 6 mesi
    Schema posologico bisettimanale (ogni due settimane) b
    Considerare la possibilità di ridurre la frequenza della somministrazione della dose di mantenimento di 1,5 mg/kg s.c. ogni due settimane.
    a La dose è basata sull'effettivo peso corporeo e deve essere somministrata per via sottocutanea.
    b Vedere la Tabella 2 per le raccomandazioni sulla ripresa del trattamento con TECVAYLI dopo ritardi nella somministrazione della dose.
    c La dose incrementale 2 può essere somministrata da due a sette giorni dopo la dose incrementale 1.
    d La prima dose di mantenimento può essere somministrata da due a sette giorni dopo la dose incrementale 2.Questa è la prima dose di trattamento completo (1,5 mg/kg).
    e Mantenere un intervallo minimo di cinque giorni tra le dosi di mantenimento settimanali.
    Durata del trattamento
    I pazienti devono essere trattati con TECVAYLI fino alla progressione della malattia o a tossicità inaccettabile.
    Medicinali di premedicazione
    Al fine di ridurre il rischio di sindrome da rilascio di citochine (vedere paragrafi 4.4 e 4.8) devono essere somministrati medicinali di premedicazione a tutti i pazienti da 1 a 3 ore prima di ogni dose dello schema posologico incrementale di TECVAYLI (vedere Tabella 1) come segue:
    • corticosteroide (desametasone 16 mg per via orale o endovenosa)
    • antistaminico (difenidramina 50 mg, o equivalente, per via orale o endovenosa)
    • antipiretici (paracetamolo da 650 a 1 000 mg, o equivalente, per via orale o endovenosa)

    La somministrazione di medicinali di premedicazione potrebbe essere necessaria anche prima delle dosi successive di TECVAYLI nei seguenti pazienti:

    • pazienti che ripetono le dosi dello schema posologico incrementale di TECVAYLI per ritardi nella somministrazione della dose (Tabella 2), oppure
    • pazienti che hanno sviluppato CRS dopo l'ultima dose somministrata (Tabella 3).

    Prevenzione della riattivazione dell'herpes zoster

    Prima di iniziare il trattamento con TECVAYLI si deve valutare la profilassi antivirale per prevenire la riattivazione del virus herpes zoster, in base alle linee guida locali.
    Ripresa del trattamento con TECVAYLI dopo un ritardo nella somministrazione della dose
    In caso di ritardo nella somministrazione di una dose di TECVAYLI, si deve riprendere la terapia in base alle raccomandazioni illustrate nella Tabella 2 e successivamente riprendere le somministrazioni di TECVAYLI in accordo allo schema posologico (vedere Tabella 1). I medicinali di premedicazione devono essere somministrati come indicato nella Tabella 2. I pazienti devono essere monitorati di conseguenza (vedere paragrafo 4.2).
    Tabella 2. Raccomandazioni per riprendere la terapia con TECVAYLI dopo un ritardo nella somministrazione della dose
    Ultima dose somministrata
    Durata del ritardo dall'ultima dose somministrata
    Azione
    Dose incrementale 1
    Più di 7 giorni
    Riprendere lo schema posologico incrementale di TECVAYLI alla dose incrementale 1 (0,06 mg/kg) a.
    Dose incrementale 2
    Da 8 a 28 giorni
    Ripetere la dose incrementale 2 (0,3 mg/kg)a e continuare lo schema posologico incrementale di TECVAYLI.
    Più di 28 giorni
    Riprendere lo schema posologico incrementale di TECVAYLI alla dose incrementale 1 (0,06 mg/kg) a.
    Qualsiasi dose di mantenimento
    Da 8 a 28 giorni
    Continuare TECVAYLI all'ultima dose e schema di mantenimento
    Più di 28 giorni
    Riprendere lo schema posologico di TECVAYLI alla dose incrementale 1 (0,06 mg/kg) a.
    I medicinali di premedicazione devono essere somministrati prima della dose di TECVAYLI e i pazienti devono essere monitorati di conseguenza.
    Modifiche della dose
    Il trattamento con TECVAYLI deve essere iniziato in base allo schema posologico incrementale illustrato nella Tabella 1.
    Non sono raccomandate riduzioni della dose di TECVAYLI.
    Ritardi nella somministrazione della dose potrebbero essere necessari per gestire le tossicità correlate a TECVAYLI (vedere paragrafo 4.4). Le raccomandazioni sulla ripresa del trattamento con TECVAYLI dopo un ritardo nella somministrazione della dose sono illustrate nella Tabella 2.
    Le azioni raccomandate in caso di reazioni avverse a seguito della somministrazione di TECVAYLI sono illustrate nella Tabella 3.
    Tabella 3. Azioni raccomandate in caso di reazioni avverse a seguito della somministrazione di TECVAYLI
    Reazioni avverse
    Grado
    Azioni
    Sindrome da rilascio di citochine a (vedere paragrafo 4.4)
    Grado 1
    · Temperatura ≥38°C b
    · Sospendere la terapia con TECVAYLI fino a quando la reazione avversa non si risolve.
    · Vedere la Tabella 4 per la gestione della sindrome da rilascio di citochine.
    · Somministrare i medicinali di premedicazione prima della dose successiva di TECVAYLI.
    Grado 2
    · Temperatura ≥38 °C b con:
    · ipotensione responsiva a infusione di liquidi endovena che non richiede vasopressori oppure
    · fabbisogno di ossigeno con cannula nasale a basso flusso c o a flusso libero (blow-by).
    Grado 3 (durata: meno di 48 ore)
    · Temperatura ≥38°C b con:
    · ipotensione che richiede un vasopressore con o senza vasopressina oppure
    · fabbisogno di ossigeno con cannula nasale ad alto flusso c, maschera facciale, maschera non rebreather o maschera di Venturi
    · Sospendere la terapia con TECVAYLI fino a quando la reazione avversa non si risolve.
    · Vedere la Tabella 4 per la gestione della sindrome da rilascio di citochine.
    · Somministrare i medicinali di premedicazione prima della dose successiva di TECVAYLI.
    · Monitorare il paziente ogni giorno per 48 ore dopo la dose successiva di TECVAYLI. Informare i pazienti di rimanere in prossimità di una struttura sanitaria per il monitoraggio quotidiano.
    Grado 3 (ricorrente o con durata maggiore di 48 ore)
    · Temperatura ≥38°C b con:
    · ipotensione che richiede un vasopressore con o senza vasopressina oppure
    · fabbisogno di ossigeno con cannula nasale ad alto flusso c, maschera facciale, maschera non-rebreather o maschera di Venturi.
    Grado 4
    · Temperatura ≥38°C b con:
    · ipotensione che richiede più vasopressori (esclusa vasopressina) oppure
    · fabbisogno di ossigeno a pressione positiva (per es. pressione continua positiva delle vie aeree [CPAP], pressione bilivello positiva delle vie aeree [BiPAP], intubazione e ventilazione meccanica).
    · Interrompere definitivamente la terapia con TECVAYLI.
    · Vedere la Tabella 4 per la gestione della sindrome da rilascio di citochine.
    Sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie (ICANS) d (vedere paragrafo 4.4)
    Grado 1
    · Sospendere la terapia con TECVAYLI fino a quando la reazione avversa non si risolve.
    · Vedere la Tabella 5 per la gestione della sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie.
    Grado 2
    Grado 3 (primo episodio)
    · Sospendere la terapia con TECVAYLI fino a quando la reazione avversa non si risolve.
    · Vedere la Tabella 5 per la gestione della sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie.
    · Monitorare il paziente ogni giorno per 48 ore dopo la dose successiva di TECVAYLI. Informare i pazienti di rimanere in prossimità di una struttura sanitaria per il monitoraggio quotidiano.
    Grado 3 (ricorrente)
    Grado 4
    · Interrompere definitivamente la terapia con TECVAYLI.
    · Vedere la Tabella 5 per la gestione della sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie.
    Infezioni (vedere paragrafo 4.4)
    Tutti i gradi
    · Non somministrare lo schema posologico incrementale di TECVAYLI a pazienti con un'infezione attiva. Si può procedere con lo schema posologico incrementale di TECVAYLI non appena l'infezione attiva si sia risolta.
    Grado 3
    Grado 4
    · Sospendere le successive dosi di mantenimento di TECVAYLI (ovvero, dosi somministrate dopo lo schema posologico incrementale di TECVAYLI) fino a quando l'infezione non migliora al Grado 2 o inferiore.
    Tossicità ematologiche (vedere paragrafi 4.4 e 4.8)
    Conta assoluta dei neutrofili inferiore a 0,5x109/l
    · Sospendere la terapia con TECVAYLI fino a quando la conta assoluta dei neutrofili sia pari a 0,5x109/L o superiore.
    Neutropenia febbrile
    · Sospendere la terapia con TECVAYLI fino a quando la conta assoluta dei neutrofili è 1,0x109/L o superiore e la febbre si risolve.
    Emoglobina inferiore a 8 g/dL
    · Sospendere la terapia con TECVAYLI fino a quando l'emoglobina sia pari o superiore a 8 g/dL.
    Conta piastrinica inferiore a 25.000/µL
    Conta piastrinica tra 25.000/µL e 50.000/µL con emorragia
    · Sospendere la terapia con TECVAYLI fino a quando la conta piastrinica sia pari o superiore a 25.000/µL e non vi sia alcuna evidenza di emorragia.
    Altre reazioni avverse (vedere paragrafo 4.8) e
    Grado 3
    Grado 4
    · Sospendere la terapia con TECVAYLI fino a quando la reazione avversa scende al Grado 2 o inferiore.
    a In base alla classificazione della CRS della American Society for Transplantation and Cellular Therapy (ASTCT) (Lee et al, 2019).
    b Attribuita a CRS. La febbre potrebbe non presentarsi in concomitanza con ipotensione o ipossia, poiché potrebbe essere mascherata da farmaci quali antipiretici o da terapia anticitochinica (per es. tocilizumab o corticosteroidi).
    c La cannula nasale a basso flusso eroga ≤6 L/min, la cannula nasale ad alto flusso eroga >6 L/min
    d In base alla classificazione dell'ICANS dell'ASTCT.
    e In base alla versione 4.03 dei Criteri terminologici comuni per gli eventi avversi del National Cancer Institute (NCI-CTCAE).
    Popolazioni speciali
    Popolazione pediatrica
    Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di TECVAYLI nella popolazione pediatrica per il trattamento del mieloma multiplo.
    Anziani (età pari o superiore a 65 anni)
    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2).
    Compromissione renale
    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata (vedere paragrafo 5.2).
    Compromissione epatica
    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione epatica lieve (vedere paragrafo 5.2).
    Modo di somministrazione
    TECVAYLI è solo per iniezione sottocutanea.
    Per le istruzioni sulla manipolazione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Tecvayli
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Tecvayli
    Tracciabilità
    Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
    Sindrome da rilascio di citochine (CRS)
    I pazienti trattati con TECVAYLI possono sviluppare la sindrome da rilascio di citochine, che può comportare reazioni potenzialmente letali o fatali.
    I segni e i sintomi clinici della CRS possono comprendere, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, febbre, ipossia, brividi, ipotensione, tachicardia, cefalea ed enzimi epatici elevati. Le complicanze della CRS potenzialmente pericolose per la vita possono includere disfunzione cardiaca, sindrome da distress respiratorio nell'adulto, tossicità neurologiche, insufficienza renale e/o epatica e coagulazione intravascolare disseminata (CID).
    Il trattamento con TECVAYLI deve essere avviato seguendo lo schema posologico incrementale, per ridurre il rischio di CRS. Prima di ogni dose dello schema posologico incrementale di TECVAYLI devono essere somministrati medicinali di premedicazione (corticosteroidi, antistaminici e antipiretici) per ridurre il rischio di CRS (vedere paragrafo 4.2).
    I pazienti sotto riportati devono essere informati di rimanere in prossimità di una struttura sanitaria e devono essere monitorati quotidianamente per 48 ore:
    • pazienti che ricevono una qualsiasi dose nell'ambito dello schema posologico incrementale di TECVAYLI (per CRS)
    • pazienti che ricevono TECVAYLI dopo un evento di CRS di grado 2 o superiore.

    Prima della dose successiva di TECVAYLI, ai pazienti che hanno sviluppato CRS dopo l'ultima dose somministrata, devono essere somministrati medicinali di premedicazione.

    I pazienti devono essere invitati a rivolgersi a un medico qualora dovessero presentarsi segni o sintomi di CRS. Al primo segno di CRS, i pazienti devono essere immediatamente valutati per il ricovero ospedaliero. Deve essere istituito un trattamento con cure di supporto, tocilizumab e/o corticosteroidi, in base alla severità, come indicato nella Tabella 4. In caso di CRS, l'utilizzo di fattori di crescita mieloidi, in particolare il fattore di crescita dei granulociti e dei macrofagi, (GM-CSF), può potenzialmente peggiorare i sintomi della CRS e deve essere evitato. Il trattamento con TECVAYLI deve essere sospeso fino alla risoluzione della CRS, come indicato nella Tabella 3 (vedere paragrafo 4.2).
    Gestione della sindrome da rilascio di citochine
    La CRS deve essere identificata in base alla presentazione clinica. I pazienti devono essere valutati e trattati per altre cause di febbre, ipossia e ipotensione.
    Se si sospetta CRS, TECVAYLI deve essere sospeso fino alla risoluzione della reazione avversa (vedere Tabella 3). La CRS deve essere gestita secondo le raccomandazioni riportate nella Tabella 4. Si devono somministrare cure di supporto per la CRS (tra cui, a titolo esemplificativo, agenti antipiretici, somministrazione di liquidi endovena, vasopressori, ossigenoterapia, ecc.) secondo necessità. Si deve valutare l'esecuzione di esami di laboratorio per escludere segni di coagulazione intravascolare disseminata (CID), monitorare i parametri ematologici, nonché la funzionalità polmonare, cardiaca, renale ed epatica.
    Tabella 4. Raccomandazioni per la gestione della sindrome da rilascio di citochine con tocilizumab e corticosteroidi
    Gradoe
    Sintomi presenti
    Tocilizumab a
    Corticosteroidi b
    Grado 1
    Temperatura ≥38°C c
    Da valutare
    Non applicabile
    Grado 2
    Temperatura ≥38°C c con:
    · ipotensione responsiva ai liquidi endovena che non richiede vasopressori oppure
    · necessità di ossigeno con cannula nasale a basso flusso d o a flusso libero.
    Somministrare tocilizumabb 8 mg/kg per via endovenosa nell'arco di 1 ora (non superare gli 800 mg).
    Ripetere la somministrazione di tocilizumab ogni 8 ore secondo necessità, se non responsivo ai liquidi per via endovenosa o all'incremento dell'ossigenoterapia.
    Limitare a un massimo di 3 dosi in un periodo di 24 ore; massimo 4 dosi totali.
    Se non si osservano miglioramenti entro 24 ore dall'inizio del trattamento con tocilizumab, somministrare metilprednisolone 1 mg/kg per via endovenosa due volte al giorno o desametasone 10 mg per via endovenosa ogni 6 ore.
    Continuare l'uso di corticosteroidi fino a quando l'evento migliora a grado 1 o inferiore, quindi ridurre gradualmente il dosaggio nell'arco di 3 giorni.
    Grado 3
    Temperatura ≥38°C c con:
    · ipotensione che richiede un vasopressore con o senza vasopressina oppure
    · necessità di ossigeno con cannula nasale ad alto flusso d, maschera facciale, maschera non rebreather o maschera di Venturi
    Somministrare tocilizumab 8 mg/kg per via endovenosa nell'arco di 1 ora (non superare gli 800 mg).
    Ripetere la somministrazione di tocilizumab ogni 8 ore secondo necessità, se non responsivo ai liquidi per via endovenosa o all'incremento dell'ossigenoterapia.
    Limitare a un massimo di 3 dosi in un periodo di 24 ore; massimo 4 dosi totali.
    Se non si osservano miglioramenti, somministrare metilprednisolone 1 mg/kg per via endovenosa due volte al giorno o desametasone 10 mg per via endovenosa ogni 6 ore.
    Continuare l'uso di corticosteroidi fino a quando l'evento migliora a grado 1 o inferiore, quindi ridurre gradualmente il dosaggio nell'arco di 3 giorni.
    Grado 4
    Temperatura ≥38°C c con:
    · ipotensione che richiede più vasopressori (esclusa vasopressina) oppure
    · necessità di ossigeno a pressione positiva (per es. pressione positiva continua delle vie aeree [CPAP], pressione positiva bilivello delle vie aeree [BiPAP], intubazione e ventilazione meccanica)
    Somministrare tocilizumab 8 mg/kg per via endovenosa nell'arco di 1 ora (non superare gli 800 mg).
    Ripetere il trattamento con tocilizumab ogni 8 ore secondo necessità se non reattivo ai liquidi per via endovenosa o all'incremento dell'ossigenoterapia.
    Limitare a un massimo di 3 dosi in un periodo di 24 ore; massimo 4 dosi totali.
    Come sopra oppure somministrare metilprednisolone 1 000 mg per via endovenosa al giorno per 3 giorni, a discrezione del medico.
    Se non si osservano miglioramenti o se le condizioni peggiorano, considerare la possibilità di alternare gli immunosoppressori b.
    a Per i dettagli consultare le informazioni di prescrizione di tocilizumab.
    b Trattare la CRS non responsiva secondo le linee guida standard.
    c Attribuita a CRS. La febbre potrebbe non essere sempre presente in concomitanza con ipotensione o ipossia, poiché potrebbe essere mascherata da interventi quali antipiretici o terapia anticitochinica (per es. tocilizumab o corticosteroidi).
    d La cannula nasale a basso flusso eroga ≤6 L/min, la cannula nasale ad alto flusso eroga >6 l/min.
    e In base alla classificazione della CRS dell'ASTCT (Lee et al, 2019).
    Tossicità neurologiche
    A seguito del trattamento con TECVAYLI possono verificarsi tossicità neurologiche severe o potenzialmente letali, tra cui la sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie (ICANS).
    I pazienti devono essere monitorati per segni o sintomi di tossicità neurologiche durante la terapia e trattati tempestivamente.
    I pazienti devono essere informati di rivolgersi immediatamente a un medico qualora dovessero presentarsi segni o sintomi di tossicità neurologica. Al primo segno di tossicità neurologica, tra cui ICANS, i pazienti devono essere immediatamente valutati e trattati in base alla severità. I pazienti che manifestano ICANS di grado 2 o superiore o in caso di prima comparsa di ICANS di grado 3 dopo l'ultima dose assunta di TECVAYLI devono rimanere nelle vicinanze di una struttura sanitaria e devono essere monitorati per i segni e i sintomi ogni giorno per 48 ore.
    In caso di ICANS e altre tossicità neurologiche il trattamento con TECVAYLI deve essere sospeso come indicato nella Tabella 3 (vedere paragrafo 4.2).
    A causa dei possibili eventi di ICANS, i pazienti devono essere informati di non guidare e di non utilizzare macchinari pesanti durante il trattamento secondo lo schema posologico incrementale con TECVAYLI e per 48 ore dopo aver completato lo schema posologico incrementale di TECVAYLI e in caso di sintomi neurologici di nuova insorgenza (vedere paragrafo 4.7).
    Gestione delle tossicità neurologiche
    Al primo segno di tossicità neurologica, tra cui ICANS, valutare la necessità di una visita neurologica. Devono essere escluse altre cause dei sintomi neurologici. TECVAYLI deve essere sospeso fino alla risoluzione della reazione avversa (vedere Tabella 3). In caso di tossicità neurologiche severe o potenzialmente letali devono essere adottate misure di terapia intensiva e di supporto. La gestione generale delle tossicità neurologiche (per es. ICANS con o senza CRS concomitante) è riassunta nella Tabella 5.
    Tabella 5. Linee guida per la gestione della sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie (ICANS)
    Grado
    Sintomi presenti a
    CRS concomitante
    In assenza di CRS concomitante
    Grado 1
    Punteggio ICE 7-9 b
    Oppure ridotto livello di coscienza c: si sveglia spontaneamente.
    Gestione della CRS secondo la Tabella 4.
    Monitorare i sintomi neurologici e valutare un consulto o una visita neurologica, a discrezione del medico.
    Monitorare i sintomi neurologici e valutare un consulto o una visita neurologica, a discrezione del medico.
    Valutare l'uso di medicinali anticonvulsivanti non sedativi (per es. levetiracetam) per la profilassi delle crisi epilettiche.
    Grado 2
    Punteggio ICE 3-6 b
    Oppure ridotto livello di coscienza c: si sveglia al suono della voce.
    Somministrare tocilizumab secondo la Tabella 4 per la gestione della CRS.
    Se non si osservano miglioramenti dopo l'inizio del trattamento con tocilizumab, somministrare desametasone d 10 mg per via endovenosa ogni 6 ore, se il paziente non sta già assumendo altri corticosteroidi. Continuare con desametasone fino alla risoluzione a grado 1 o inferiore, quindi ridurre gradualmente il dosaggio.
    Somministrare desametasone d 10 mg per via endovenosa ogni 6 ore.
    Continuare con desametasone fino alla risoluzione a grado 1 o inferiore, quindi ridurre gradualmente il dosaggio.
    Valutare l'uso di medicinali anticonvulsivanti non sedativi (per es. levetiracetam) per la profilassi delle crisi epilettiche. Valutare un consulto neurologico e con altri specialisti per ulteriori accertamenti, se necessario.
    Grado 3
    Punteggio ICE 0-2 b
    Oppure ridotto livello di coscienza c: si sveglia solo con stimoli tattili
    oppure crisi convulsive c:
    · qualsiasi crisi convulsiva clinica, focale o generalizzata, che si risolve rapidamente oppure
    · crisi non-convulsive in base all'elettroencefalogramma (EEG) che si risolvono con un intervento
    oppure aumento della pressione endocranica: edema focale/localizzato all'imaging neurologico c.
    Somministrare tocilizumab secondo la Tabella 4 per la gestione della CRS.
    Inoltre, somministrare desametasone d 10 mg per via endovenosa con la prima dose di tocilizumab e ripetere la somministrazione ogni 6 ore. Continuare con desametasone fino alla risoluzione a grado 1 o inferiore, quindi ridurre gradualmente il dosaggio.
    Somministrare desametasone d 10 mg per via endovenosa ogni 6 ore.
    Continuare con desametasone fino alla risoluzione a grado 1 o inferiore, quindi ridurre gradualmente il dosaggio.
    Valutare l'uso di medicinali anticonvulsivanti non sedativi (per es. levetiracetam) per la profilassi delle crisi epilettiche. Valutare un consulto neurologico e con altri specialisti per ulteriori accertamenti, se necessario.
    Grado 4
    Punteggio ICE 0 b
    oppure ridotto livello di coscienza:
    · paziente non risvegliabile o che richiede stimoli tattili vigorosi o ripetitivi per svegliarsi
    oppure
    · stupor o coma
    oppure crisi convulsive c:
    · crisi prolungata potenzialmente letale (>5 min)
    oppure
    · ripetute crisi convulsive cliniche o evidenza elettrica delle stesse senza ritorno al valore basale fra l'una e l'altra
    oppure esiti motori c:
    · debolezza motoria focale profonda, come emiparesi o paraparesi,
    oppure aumento della pressione intracranica/edema cerebralec, con segni/sintomi quali:
    · edema cerebrale diffuso all'imaging neurologico
    oppure
    · postura decerebrata o decorticata oppure
    · paralisi del VI nervo cranico oppure
    · papilledema oppure
    · triade di Cushing
    Somministrare tocilizumab secondo la Tabella 4 per la gestione della CRS.
    Come sopra o valutare la somministrazione di metilprednisolone 1 000 mg al giorno per via endovenosa con la prima dose di tocilizumab e continuare metilprednisolone 1 000 mg al giorno per via endovenosa per 2 o più giorni.
    Come sopra o valutare la somministrazione di metilprednisolone 1 000 mg al giorno per via endovenosa per 3 giorni; se il paziente migliora, gestire come descritto sopra.
    Valutare l'uso di medicinali anticonvulsivanti non sedativi (per es. levetiracetam) per la profilassi delle crisi convulsive. Valutare un consulto neurologico e con altri specialisti per ulteriori accertamenti, se necessario. In caso di aumento della pressione intracranica/edema cerebrale, fare riferimento alle linee guida per la gestione.
    a La gestione è determinata dall'evento più severo, non attribuibile ad altre cause.
    b Se il paziente è risvegliabile e in grado di eseguire la valutazione dell'encefalopatia associata alle cellule effettrici immunitarie (ICE), valutare: Orientamento (orientato su anno, mese, città, ospedale = 4 punti); Denominazione (nomina 3 oggetti, per es. indica l'orologio, la penna, il bottone = 3 punti); Eseguire i comandi (per es. “mostra 2 dita” o “chiudi gli occhi e tira fuori la lingua” = 1 punto); Scrittura (capacità di scrivere una frase standard = 1 punto); e Attenzione (contare a ritroso da 100 a 0 di dieci in dieci = 1 punto). Se il paziente non è risvegliabile e non è in grado di eseguire la valutazione ICE (ICANS Grado 4) = 0 punti.
    c Non attribuibile ad altre cause.
    d La somministrazione di desametasone si riferisce a desametasone o equivalente.
    Infezioni
    Nei pazienti trattati con TECVAYLI sono state segnalate infezioni severe, potenzialmente letali o fatali (vedere paragrafo 4.8). Durante la terapia con TECVAYLI sono state osservate infezioni virali o riattivazioni virali. Durante la terapia con TECVAYLI è stata segnalata leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML).
    I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di infezione prima e durante la terapia con TECVAYLI e devono essere trattati adeguatamente. La profilassi antimicrobica deve essere somministrata secondo le linee guida locali.
    I pazienti con infezione attiva non devono iniziare lo schema posologico incrementale di TECVAYLI. Per le dosi successive, TECVAYLI deve essere sospeso come indicato nella Tabella 3 (vedere paragrafo 4.2).
    Riattivazione del virus dell'epatite B
    Nei pazienti trattati con medicinali diretti contro le cellule B può verificarsi la riattivazione del virus dell'epatite B (HBV), in alcuni casi con conseguente epatite fulminante, insufficienza epatica e decesso.
    I pazienti con evidenze sierologiche di positività all'HBV devono essere monitorati per segni clinici e di laboratorio che suggeriscano la riattivazione dell'HBV durante il trattamento con TECVAYLI e per almeno sei mesi dopo la conclusione del trattamento con TECVAYLI.
    Nei pazienti trattati con TECVAYLI che hanno sviluppato la riattivazione dell'HBV il trattamento con TECVAYLI deve essere sospeso come indicato nella Tabella 3 e gestito in base alle linee guida locali (vedere paragrafo 4.2).
    Ipogammaglobulinemia
    Nei pazienti trattati con TECVAYLI è stata segnalata ipogammaglobulinemia (vedere paragrafo 4.8).
    I livelli di immunoglobuline devono essere monitorati durante il trattamento con TECVAYLI. La terapia di somministrazione di immunoglobuline per via endovenosa o sottocutanea è stata utilizzata per trattare l'ipogammaglobulinemia nel 39% dei pazienti. I pazienti devono essere trattati secondo le linee guida locali, che prevedono anche il monitoraggio delle infezioni, la profilassi antibiotica e antivirale, e la somministrazione di terapia sostitutiva con immunoglobuline.
    Vaccini
    La risposta immunitaria ai vaccini può essere ridotta quando si assume TECVAYLI.
    La sicurezza dell'immunizzazione con vaccini virali vivi durante o dopo il trattamento con TECVAYLI non è stata studiata. La vaccinazione con vaccini contenenti virus vivi non è raccomandata nelle 4 settimane precedenti all'inizio del trattamento, durante il trattamento e per almeno 4 settimane dopo il trattamento.
    Neutropenia
    Nei pazienti trattati con TECVAYLI sono state segnalate neutropenia e neutropenia febbrile (vedere paragrafo 4.8).
    L'emocromo completo deve essere monitorato al basale e periodicamente durante il trattamento. Le cure di supporto devono essere fornite in accordo alle linee guida standard locali.
    Nei pazienti che presentano neutropenia devono essere monitorati eventuali segni di infezione.
    Il trattamento con TECVAYLI deve essere sospeso come indicato nella Tabella 3 (vedere paragrafo 4.2).
    Eccipienti
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Tecvayli
    Non sono stati effettuati studi d'interazione con TECVAYLI.
    Il rilascio iniziale di citochine associate all'avvio del trattamento con TECVAYLI potrebbe sopprimere gli enzimi CYP450. Il rischio più alto di interazione è previsto dall'avvio dello schema posologico incrementale di TECVAYLI fino a 7 giorni dopo la prima dose di mantenimento o durante un evento di CRS. Durante questo periodo la tossicità o le concentrazioni del medicinale (per es. ciclosporina) devono essere monitorate nei pazienti che stanno ricevendo un trattamento concomitante con substrati del CYP450 con un indice terapeutico ristretto. La dose del medicinale concomitante deve essere aggiustata secondo necessità.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Tecvayli" insieme ad altri farmaci come “BCG-Medac”, “Fluenz Tetra”, “M-M-Rvaxpro”, “Oncotice”, “Priorix Tetra”, “Priorix”, “Proquad”, “Qdenga”, “Rotarix”, “Rotateq”, “Stamaril”, “Varilrix”, “Varivax”, “Vaxchora”, “Zostavax”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne in età fertile/Misure contraccettive negli uomini e nelle donne
    Prima di iniziare il trattamento con TECVAYLI deve essere verificato lo stato di gravidanza delle donne in età fertile.
    Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e per almeno cinque mesi dopo la dose finale di TECVAYLI. Negli studi clinici, i pazienti di sesso maschile con una partner in età fertile hanno usato un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento e per tre mesi dopo l'ultima dose di Teclistamab.
    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di teclistamab in donne in gravidanza non esistono. Non sono stati condotti studi sugli animali per valutare i rischi di teclistamab in gravidanza.
    È noto che le IgG umane attraversano la placenta dopo il primo trimestre di gravidanza. Pertanto, teclistamab, un anticorpo IgG4 umanizzato, può potenzialmente essere trasmesso dalla madre al feto in via di sviluppo. TECVAYLI non è raccomandato durante la gravidanza.
    TECVAYLI è associato a ipogammaglobulinemia, pertanto deve essere presa in considerazione la misurazione dei livelli di immunoglobuline nei neonati di madri trattate con TECVAYLI.
    Allattamento
    Non è noto se teclistamab sia escreto nel latte materno umano o animale o se abbia effetti sui neonati allattati al seno o sulla produzione di latte.
    A causa delle possibili reazioni avverse associate a TECVAYLI nei neonati allattati al seno, le pazienti devono essere informate di non allattare al seno durante il trattamento con TECVAYLI e per almeno cinque mesi dopo avere assunto l'ultima dose.
    Fertilità
    Non esistono dati relativi agli effetti di teclistamab sulla fertilità. Non sono stati condotti studi sugli animali per valutare gli effetti di teclistamab sulla fertilità maschile e femminile.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    TECVAYLI compromette la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
    A causa della possibilità di eventi di ICANS, i pazienti che ricevono TECVAYLI sono a rischio di riduzione del livello di coscienza (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere informati di astenersi dalla guida e dall'uso di macchinari pesanti o potenzialmente pericolosi durante e per 48 ore dopo il completamento dello schema posologico incrementale di TECVAYLI, e in caso di nuova insorgenza di eventuali sintomi neurologici (Tabella 1) (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Tecvayli
    Le reazioni avverse di qualsiasi grado più comuni nei pazienti sono state ipogammaglobulinemia (75%), sindrome da rilascio di citochine (72%), neutropenia (71%), anemia (55%), dolore muscoloscheletrico (52%), stanchezza (41%), trombocitopenia (40%), reazione in sede di iniezione (38%), infezione delle vie respiratorie superiori (37%), linfopenia (35%), diarrea (28%), infezione polmonare (28%), nausea (27%), piressia (27%), cefalea (24%), tosse (24%), stipsi (21%) e dolore (21%).
    Reazioni avverse gravi si sono verificate nel 65% dei pazienti che hanno ricevuto TECVAYLI, tra cui infezione polmonare (16%), COVID-19 (15%), sindrome da rilascio di citochine (8%), sepsi (7%), piressia (5%), dolore muscoloscheletrico (5%), danno renale acuto (4,8%), diarrea (3,0%), cellulite (2,4%), ipossia (2,4%), neutropenia febbrile (2,4%), ed encefalopatia (2,4%).
    Tabella delle reazioni avverse
    I dati relativi alla sicurezza di TECVAYLI sono stati valutati nello studio MajesTEC-1, che ha incluso 165 pazienti adulti affetti da mieloma multiplo che hanno ricevuto il regime posologico raccomandato di TECVAYLI in monoterapia. La durata mediana del trattamento con TECVAYLI è stata di 8,5 mesi (intervallo: da 0,2 a 24,4 mesi).
    Nella Tabella 6 sono riassunte le reazioni avverse osservate nei pazienti trattati con TECVAYLI.I dati relativi alla sicurezza di TECVAYLI sono stati valutati includendo tutti i pazienti trattati (N=302), senza che siano state segnalate ulteriori reazioni avverse.
    Le reazioni avverse osservate durante gli studi clinici sono elencate di seguito in base alla frequenza. Le categorie di frequenza sono definite come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), rara (≥1/10.000, <1/1.000), molto rara (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    All'interno di ciascun gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.
    Tabella 6. Reazioni avverse in pazienti affetti da mieloma multiplo trattati con TECVAYLI nello studio MajesTEC-1 alla dose raccomandata in monoterapia
    Classificazione per sistemi e organi
    Reazione avversa
    Frequenza
    (Tutti i gradi)
    N=165
    n (%)
    Qualsiasi grado
    Grado 3 o 4
    Infezioni ed infestazioni
    Infezione polmonare
    Molto comune
    46 (28%)
    32 (19%)
    Sepsi2
    Comune
    13 (7,9%)
    11 (6,7%)
    COVID-193
    Molto comune
    30 (18%)
    20 (12%)
    Infezione delle vie respiratorie superiori4
    Molto comune
    61 (37%)
    4 (2,4%)
    Cellulite
    Comune
    7 (4,2%)
    5 (3,0%)
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Neutropenia
    Molto comune
    117 (71%)
    106 (64%)
    Neutropenia febbrile
    Comune
    6 (3,6%)
    5 (3,0%)
    Trombocitopenia
    Molto comune
    66 (40%)
    35 (21%)
    Linfopenia
    Molto comune
    57 (35%)
    54 (33%)
    Anemia5
    Molto comune
    90 (55%)
    61 (37%)
    Leucopenia
    Molto comune
    29 (18%)
    12 (7,3%)
    Ipofibrinogenemia
    Comune
    16 (9,7%)
    2 (1.2%)
    Disturbi del sistema immunitario
    Sindrome da rilascio di citochine
    Molto comune
    119 (72%)
    1 (0,6%)
    Ipogammaglobulinemia6
    Molto comune
    123 (75%)
    3 (1,8%)
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Iperamilasemia
    Comune
    6 (3,6%)
    4 (2,4%)
    Iperkaliemia
    Comune
    8 (4,8%)
    2 (1,2%)
    Ipercalcemia
    Molto comune
    19 (12%)
    5 (3,0%)
    Iponatremia
    Comune
    13 (7,9%)
    8 (4,8%)
    Ipokaliemia
    Molto comune
    23 (14%)
    8 (4,8%)
    Ipocalcemia
    Comune
    12 (7,3%)
    0
    Ipofosfatemia
    Molto comune
    20 (12%)
    10 (6,1%)
    Ipoalbuminemia
    Comune
    4 (2,4%)
    1 (0,6%)
    Ipomagnesiemia
    Molto comune
    22 (13%)
    0
    Appetito ridotto
    Molto comune
    20 (12%)
    1 (0,6%)
    Patologie del sistema nervoso
    Sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie
    Comune
    5 (3,0%)
    0
    Encefalopatia7
    Comune
    16 (9,7%)
    0
    Neuropatia periferica8
    Molto comune
    26 (16%)
    1 (0,6%)
    Cefalea
    Molto comune
    39 (24%)
    1 (0,6%)
    Patologie vascolari
    Emorragia9
    Molto comune
    20 (12%)
    5 (3,0%)
    Ipertensione10
    Molto comune
    21 (13%)
    9 (5,5%)
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Ipossia
    Comune
    16 (9,7%)
    6 (3,6%)
    Dispnea11
    Molto comune
    22 (13%)
    3 (1,8%)
    Tosse12
    Molto comune
    39 (24%)
    0
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea
    Molto comune
    47 (28%)
    6 (3,6%)
    Vomito
    Molto comune
    21 (13%)
    1 (0,6%)
    Nausea
    Molto comune
    45 (27%)
    1 (0,6%)
    Stipsi
    Molto comune
    34 (21%)
    0
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Dolore muscoloscheletrico13
    Molto comune
    85 (52%)
    14 (8,5%)
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Piressia
    Molto comune
    45 (27%)
    1 (0,6%)
    Reazione in sede di iniezione14
    Molto comune
    62 (38%)
    1 (0,6%)
    Dolore15
    Molto comune
    34 (21%)
    3 (1,8%)
    Edema16
    Molto comune
    23 (14%)
    0
    Stanchezza17
    Molto comune
    67 (41%)
    5 (3,0%)
    Esami diagnostici
    Creatinina ematica aumentata
    Comune
    9 (5,5%)
    0
    Aumento delle transaminasi 18
    Comune
    16 (9,7%)
    4 (2,4%)
    Lipasi aumentata
    Comune
    10 (6,1%)
    2 (1,2%)
    Fosfatasi alcalina ematica aumentata
    Molto comune
    18 (11%)
    3 (1,8%)
    Gamma glutamil transferasi aumentata
    Comune
    16 (9,7%)
    5 (3,0%)
    Tempo di tromboplastina parziale attivata prolungato
    Comune
    13 (7,9%
    2 (1,2%)
    Rapporto internazionale normalizzato aumentato
    Comune
    10 (6,1%)
    2 (1,2%)
    Gli eventi avversi sono classificati utilizzando la versione MedDRA 24.0.
    Nota: la tabella include la diagnosi di CRS e ICANS; i sintomi della CRS o ICANS sono esclusi.
    1 L'infezione polmonare include polmonite da Enterobacter, infezione delle vie respiratorie inferiori, infezione virale delle vie respiratorie inferiori, polmonite da Metapneumovirus, polmonite da Pneumocystis jirovecii, infezione polmonare, polmonite da Adenovirus, polmonite batterica, polmonite da Klebsiella, polmonite da Moraxella, polmonite pneumococcica, polmonite da Pseudomonas, polmonite da virus respiratorio sinciziale, polmonite stafilococcica e polmonite virale.
    2 La sepsi include batteriemia, sepsi meningococcica, sepsi neutropenica, batteriemia da Pseudomonas, sepsi da Pseudomonas, sepsi e batteriemia stafilococcica.
    3 COVID-19 include COVID-19 asintomatica e COVID-19.
    4 Le infezioni delle vie respiratorie superiori includono bronchite, nasofaringite, faringite, infezioni delle vie respiratorie, infezioni batteriche delle vie respiratorie, rinite, infezione da rinovirus, sinusite, tracheite, infezione delle vie respiratorie superiori e infezione virale delle vie respiratorie superiori.
    5 L'anemia include anemia, carenza di ferro e anemia da carenza di ferro.
    6 L'ipogammaglobulinemia include pazienti con eventi avversi di ipogammaglobulinemia, ipoglobulinemia, immunoglobuline ridotte e/o pazienti con livelli di laboratorio delle IgG inferiori a 500 mg/dl dopo il trattamento con Teclistamab.
    7 L'encefalopatia include stato confusionale, riduzione del livello di coscienza, letargia, compromissione della memoria e sonnolenza.
    8 La neuropatia periferica include disestesia, ipoestesia, ipoestesia orale, nevralgia, parestesia, parestesia orale, neuropatia sensitiva periferica e sciatica.
    9 L'emorragia include emorragia congiuntivale, epistassi, ematoma, ematuria, emoperitoneo, emorragia emorroidaria, emorragia del tratto gastrointestinale inferiore, melena, emorragia dalla bocca ed ematoma subdurale.
    10 L'ipertensione include ipertensione essenziale e ipertensione.
    11 La dispnea include insufficienza respiratoria acuta, dispnea e dispnea da sforzo.
    12 La tosse include tosse allergica, tosse, tosse produttiva e sindrome della tosse delle vie respiratorie superiori.
    13 Il dolore muscoloscheletrico include artralgia, dolore dorsale, dolore osseo, dolore toracico muscoloscheletrico, dolore muscoloscheletrico, mialgia, dolore al collo e dolore a un arto.
    14 La reazione in sede di iniezione include lividura in sede di iniezione, cellulite in sede di iniezione, fastidio in sede di iniezione, eritema in sede di iniezione, ematoma in sede di iniezione, indurimento in sede di iniezione, infiammazione in sede di iniezione, edema in sede di iniezione, prurito in sede di iniezione, eruzione cutanea in sede di iniezione, reazione in sede di iniezione e tumefazione in sede di iniezione.
    15 Il dolore include dolore all'orecchio, dolore al fianco, dolore all'inguine, dolore toracico non cardiaco, dolore orofaringeo, dolore, dolore alla mandibola/mascella, mal di denti e dolore tumorale.
    16 L'edema include edema facciale, sovraccarico di liquidi, edema periferico e tumefazione periferica.
    17 La stanchezza include astenia, stanchezza e malessere.
    18 L'aumento delle transaminasi include alanina aminotransferasi aumentata e aspartato aminotransferasi aumentata.
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Sindrome da rilascio di citochine
    Nello studio MajesTEC-1 (N=165) è stata segnalata CRS dopo il trattamento con TECVAYLI nel 72% dei pazienti. Un terzo (33%) dei pazienti ha sviluppato più di un evento di CRS. La maggior parte dei pazienti ha sviluppato CRS dopo la dose incrementale 1 (44%), la dose incrementale 2 (35%) o la dose di mantenimento (24%). Meno del 3% dei pazienti ha sviluppato il primo evento di CRS in seguito a dosi successive di TECVAYLI. Gli eventi di CRS sono stati di grado 1 (50%) e grado 2 (21%) oppure di grado 3 (0,6%). Il tempo mediano di insorgenza della CRS è stato di 2 giorni (intervallo: da 1 a 6) dopo la dose più recente, con una durata mediana di 2 giorni (intervallo: da 1 a 9).
    I segni e i sintomi associati a CRS più frequenti sono stati febbre (72%), ipossia (13%), brividi (12%), ipotensione (12%), tachicardia sinusale (7%), cefalea (7%) ed enzimi epatici elevati (aspartato aminotransferasi e alanina aminotransferasi elevate) (3,6% ciascuno).
    Nello studio MajesTEC-1 sono stati usati tocilizumab, corticosteroidi e tocilizumab in associazione a corticosteroidi per trattare la CRS rispettivamente nel 32%, nell'11% e nel 3% degli eventi di CRS.
    Tossicità neurologiche
    Nello studio MajesTEC-1 (N=165) si sono manifestati eventi di tossicità neurologica nel 15% dei pazienti trattati con TECVAYLI. Gli eventi di tossicità neurologica sono stati di grado 1 (8,5%), grado 2 (5,5%) o grado 4 (<1%). L'evento di tossicità neurologica più frequente è stato la cefalea (8%).
    ICANS si è verificata nel 3% dei pazienti trattati con TECVAYLI alla dose raccomandata. Le manifestazioni cliniche più frequenti dell'ICANS sono state stato confusionale (1,2%) e disgrafia (1,2%). L'insorgenza di tossicità neurologica può essere concomitante alla CRS, seguire la risoluzione della CRS o avvenire in assenza di CRS. Sette dei nove eventi di ICANS (78%) sono stati concomitanti alla CRS (durante la CRS o entro 7 giorni dalla risoluzione della CRS). Il tempo mediano di insorgenza dell'ICANS è stato di 4 giorni (intervallo: da 2 a 5 giorni) dopo la dose più recente, con una durata mediana di 3 giorni (intervallo: da 1 a 20 giorni).
    Immunogenicità
    Nei pazienti trattati con teclistamab per via sottocutanea in monoterapia (N = 238) nello studio MajesTEC-1 è stata valutata la presenza di anticorpi contro teclistamab utilizzando un dosaggio immunologico basato sull'elettrochemiluminescenza. Un soggetto (0,4%) ha sviluppato anticorpi neutralizzanti contro teclistamab con basso titolo.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Tecvayli
    Sintomi e segni
    La dose massima tollerata di Teclistamab non è stata determinata. Negli studi clinici sono state somministrate dosi fino a 6 mg/kg.
    Trattamento
    In caso di sovradosaggio, i pazienti devono essere attentamente monitorati per rilevare segni o sintomi di reazioni avverse e deve essere predisposto immediatamente un trattamento sintomatico appropriato.

    Scadenza

    Flaconcino non aperto
    18 mesi
    Siringa preparata
    Le siringhe preparate devono essere somministrate immediatamente. Se non è possibile la somministrazione immediata, i tempi di conservazione per l'uso della siringa preparata non devono superare le 20 ore a 2°C – 8°C o a temperatura ambiente (15°C – 30°C). In caso di mancato utilizzo, gettare dopo 20 ore.

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (2°C – 8°C).
    Non congelare.
    Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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      DPO - dpo@lswr.it