Lunsumio

    Ultimo aggiornamento: 22/04/2024

    Cos'è Lunsumio?

    Lunsumio è un farmaco a base del principio attivo Mosunetuzumab, appartenente alla categoria degli Antineoplastici e nello specifico Altri anticorpi monoclonali e coniugati anticorpo farmaco. E' commercializzato in Italia dall'azienda Roche S.p.A..

    Lunsumio può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Lunsumio 1 mg concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino da 1 ml
    Lunsumio 30 mg concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino da 1 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Roche Registration GmbH
    Concessionario: Roche S.p.A.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: H
    Principio attivo: Mosunetuzumab
    Gruppo terapeutico: Antineoplastici
    ATC: L01FX25 - Mosunetuzumab
    Forma farmaceutica: concentrato per soluzione per infusione


    Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it

    Indicazioni

    Perché si usa Lunsumio? A cosa serve?
    Lunsumio in monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da linfoma follicolare (LF) recidivante o refrattario che sono stati sottoposti ad almeno due terapie sistemiche precedenti.

    Posologia

    Come usare Lunsumio: Posologia
    Lunsumio deve essere somministrato soltanto sotto la supervisione di un medico esperto nell'uso di terapie oncologiche e in un ambiente con adeguata disponibilità di apparecchiature mediche di supporto per la gestione delle reazioni severe, come la sindrome da rilascio di citochine (Cytokine Release Syndrome, CRS) (vedere paragrafo 4.4).
    Posologia
    Profilassi e premedicazione
    Lunsumio deve essere somministrato in pazienti ben idratati.
    La premedicazione raccomandata per la CRS e le reazioni correlate all'infusione è illustrata in dettaglio nella Tabella 1.
    Tabella 1 Premedicazione da somministrare ai pazienti prima dell'infusione di Lunsumio
    Pazienti che necessitano di premedicazione
    Premedicazione
    Somministrazione
     
    Cicli 1 e 2: tutti i pazienti
    Cicli 3 e successivi: pazienti che hanno manifestato CRS di qualsiasi grado con la somministrazione precedente
    Corticosteroidi endovenosi: 20 mg di desametasone o 80 mg di metilprednisolone
    Completata almeno 1 ora prima dell'infusione di Lunsumio
    Antistaminico: 50-100 mg di difenidramina cloridrato o antistaminico equivalente orale o endovenoso
    Almeno 30 minuti prima dell'infusione di Lunsumio
    Antipiretico: 500-1000 mg di paracetamolo
    La dose raccomandata di Lunsumio per ogni ciclo di 21 giorni è illustrata in dettaglio nella Tabella 2.
    Tabella 2 Dose di Lunsumio per i pazienti affetti da linfoma follicolare recidivante o refrattario
    Giorno del trattamento
    Dose di Lunsumio
    Velocità di infusione
    Ciclo 1
    Giorno 1
    1 mg
    Nel Ciclo 1 le infusioni di Lunsumio devono essere somministrate nell'arco di almeno 4 ore.
    Giorno 8
    2 mg
    Giorno 15
    60 mg
    Ciclo 2
    Giorno 1
    60 mg
    Se nel Ciclo 1 le infusioni di Lunsumio risulteranno ben tollerate, quelle successive potranno essere somministrate nell'arco di
    2 ore.
    Cicli 3 e successivi
    Giorno 1
    30 mg
    Durata del trattamento
    Lunsumio deve essere somministrato per 8 cicli, salvo nel caso in cui il paziente manifesti tossicità inaccettabile o progressione della malattia.
    I pazienti che ottengono una risposta completa dopo 8 cicli di terapia non necessitano di ulteriore trattamento. Ai pazienti che ottengono una risposta parziale o presentano malattia stabile in risposta al trattamento con Lunsumio dopo 8 cicli devono essere somministrati ulteriori 9 cicli di trattamento (17 cicli in totale), salvo nel caso in cui il paziente manifesti tossicità inaccettabile o progressione della malattia.
    Dose ritardata o non somministrata
    Se l'assunzione di una dose nel Ciclo 1 viene ritardata per > 7 giorni, prima di riprendere il programma di trattamento previsto è necessario ripetere la somministrazione della dose precedentemente tollerata.
    Se tra il Ciclo 1 e il Ciclo 2 si verifica un'interruzione della dose comportante un intervallo libero da trattamento ≥ 6 settimane, Lunsumio deve essere somministrato alla dose di 1 mg il Giorno 1 e di 2 mg il Giorno 8; successivamente, il Giorno 15 deve essere ripreso il trattamento di 60 mg previsto per il Ciclo 2.
    Se dal Ciclo 3 in poi, tra un ciclo qualsiasi e il successivo, si verifica un'interruzione della dose comportante un intervallo libero da trattamento ≥ 6 settimane, Lunsumio deve essere somministrato alla dose di 1 mg il Giorno 1 e di 2 mg il Giorno 8; successivamente, il Giorno 15 deve essere ripreso il programma di trattamento previsto di 30 mg.
    Modifiche della dose
    Per i pazienti che manifestano reazioni di grado 3 o 4 (ad es. infezione grave, tumour flare, sindrome da lisi tumorale) il trattamento deve essere temporaneamente sospeso fino alla risoluzione dei sintomi (vedere paragrafo 4.4).
    La CRS deve essere identificata in base alla manifestazione clinica (vedere paragrafo 4.4). I pazienti devono essere valutati e trattati per altre cause di febbre, ipossia e ipotensione, quali infezioni/sepsi. Le reazioni correlate all'infusione (Infusion Related Reaction, IRR) potrebbero risultare clinicamente indistinguibili dai sintomi della CRS. In caso di sospetta CRS o IRR, la gestione del paziente deve avvenire secondo le raccomandazioni riportate nella Tabella 3.
    Tabella 3 Classificazione per grado1 e gestione della CRS
    Grado della CRS
    Gestione della CRS2
    Infusione successiva programmata di Lunsumio
    Grado 1
    Febbre ≥ 38ºC
    Se la CRS si manifesta durante l'infusione:
    - l'infusione deve essere interrotta e i sintomi devono essere trattati;
    - dopo la risoluzione dei sintomi l'infusione deve essere ripresa alla stessa velocità;
    - se la ripresa del trattamento si associa alla ricomparsa dei sintomi, l'infusione in corso deve essere interrotta.
    Se la CRS si manifesta dopo l'infusione:
    - i sintomi devono essere trattati.
    Se la durata della CRS è >48 ore dopo trattamento sintomatico:
    - deve essere valutata la somministrazione di desametasone3 e/o tocilizumab4,5.
    I sintomi devono essersi risolti per almeno 72 ore prima dell'infusione successiva.
    Il paziente deve essere monitorato con maggiore frequenza.
    Grado 2
    Febbre ≥ 38ºC
    e/o ipotensione che non richiedono terapia con vasopressori e/o ipossia che richiede ossigenoterapia a bassi flussi6 mediante cannula nasale o somministrazione di tipo blow-by
    Se la CRS si manifesta durante l'infusione:
    - l'infusione deve essere interrotta e i sintomi devono essere trattati;
    - dopo la risoluzione dei sintomi l'infusione deve essere ripresa al 50% della velocità;
    - se la ripresa del trattamento si associa alla ricomparsa dei sintomi, l'infusione in corso deve essere interrotta.
    Se la CRS si manifesta dopo l'infusione:
    - i sintomi devono essere trattati.
    In assenza di miglioramento dopo trattamento sintomatico:
    - deve essere valutata la somministrazione di desametasone3 e/o tocilizumab4,5.
    I sintomi devono essersi risolti per almeno 72 ore prima dell'infusione successiva.
    La premedicazione deve essere ottimizzata a seconda del caso7.
    Deve essere valutata la somministrazione dell'infusione successiva al 50% della velocità, da associarsi a un monitoraggio più frequente del paziente.
    Grado 3
    Febbre ≥ 38ºC
    e/o ipotensione che richiedono terapia con vasopressori (con o senza vasopressina)
    e/o ipossia che richiede ossigenoterapia ad alti flussi8 mediante cannula nasale, maschera facciale semplice, maschera facciale con reservoir o maschera di Venturi.
    Se la CRS si manifesta durante l'infusione:
    - l'infusione in corso deve essere interrotta;
    - i sintomi devono essere trattati;
    - devono essere somministrati desametasone3 e tocilizumab4,5.
    Se la CRS si manifesta dopo l'infusione:
    - i sintomi devono essere trattati;
    - devono essere somministrati desametasone3 e tocilizumab4,5.
    Se la CRS è refrattaria a desametasone e tocilizumab:
    - devono essere somministrati immunosoppressori alternativi9 e metilprednisolone per via endovenosa alla dose di 1000 mg/die fino al miglioramento clinico.
    I sintomi devono essersi risolti per almeno 72 ore prima dell'infusione successiva.
    I pazienti devono essere ricoverati in ospedale per l'infusione successiva.
    La premedicazione deve essere ottimizzata a seconda del caso7.
    L'infusione successiva deve essere somministrata al 50% della velocità
    Grado 4
    Febbre ≥ 38ºC
    e/o ipotensione che richiedono vasopressori multipli (ad esclusione della vasopressina)
    e/o ipossia che richiede ossigenoterapia mediante pressione positiva (ad es. CPAP, BiPAP,
    intubazione e ventilazione meccanica)
    Se la CRS si manifesta durante o dopo l'infusione:
    - il trattamento con Lunsumio deve essere interrotto definitivamente;
    - i sintomi devono essere trattati;
    - devono essere somministrati desametasone3 e tocilizumab4,5.
    Se la CRS è refrattaria a desametasone e tocilizumab:
    - devono essere somministrati immunosoppressori alternativi9 e metilprednisolone per via endovenosa alla dose di 1000 mg/die fino a miglioramento clinico.
    1 ASTCT = American Society for Transplant and Cellular Therapy. La premedicazione può mascherare la febbre, pertanto, se la manifestazione clinica è coerente con la CRS, si invita a seguire le suddette linee guida per la relativa gestione
    2 Se la CRS è refrattaria alla gestione medica, valutare altre cause, tra cui linfoistiocitosi emofagocitica
    3 Desametasone deve essere somministrato alla dose di 10 mg per via endovenosa ogni 6 ore (o equivalente) fino a miglioramento clinico
    4 Nello studio GO29781, tocilizumab è stato somministrato per via endovenosa alla dose di 8 mg/kg (non superare 800 mg per infusione), come necessario per la gestione della CRS
    5 In assenza di miglioramento clinico dei segni e sintomi della CRS dopo la prima dose, è possibile somministrare una seconda dose pari a 8 mg/kg di tocilizumab per via endovenosa ad almeno 8 ore di distanza (massimo 2 dosi per evento di CRS). Nell'ambito di ogni periodo di 6 settimane di trattamento con Lunsumio, la quantità totale delle dosi di tocilizumab non deve essere superiore a 3 dosi
    6 Per ossigenoterapia a bassi flussi si intende una somministrazione dell'ossigeno < 6 L/minuto.
    7 Per maggiori informazioni fare riferimento alla Tabella 1
    8 Per ossigenoterapia ad alti flussi si intende una somministrazione dell'ossigeno ≥ 6 L/minuto.
    9 Riegler L. et al. (2019)
    Popolazioni particolari
    Pazienti anziani
    Nei pazienti di età ≥ 65 anni non sono necessari aggiustamenti della dose di Lunsumio (vedere paragrafo 5.2).
    Compromissione renale
    L'uso di Lunsumio non è stato studiato in pazienti con compromissione renale severa. In base alla farmacocinetica, nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata non sono ritenuti necessari aggiustamenti della dose (vedere paragrafo 5.2).
    Compromissione epatica
    L'uso di Lunsumio non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica. In base alla farmacocinetica, non sono ritenuti necessari aggiustamenti della dose (vedere paragrafo 5.2).
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di Lunsumio nei bambini di età inferiore a 18 anni non sono state ancora stabilite.
    Modo di somministrazione
    Lunsumio è soltanto per uso endovenoso.
    Lunsumio deve essere diluito con tecnica asettica sotto la supervisione di un operatore sanitario. Deve essere somministrato mediante infusione endovenosa attraverso una linea dedicata. Per la somministrazione di Lunsumio non devono essere usati filtri in linea. Per la somministrazione di Lunsumio possono essere utilizzati filtri per camere di gocciolamento.
    Il primo ciclo di Lunsumio deve essere somministrato mediante infusione endovenosa della durata minima di 4 ore. Se nel Ciclo 1 le infusioni risultano ben tollerate, i cicli successivi possono essere somministrati mediante infusione della durata di 2 ore.
    Lunsumio non deve essere somministrato come push o bolo endovenoso.
    Per le istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Lunsumio
    Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Lunsumio
    Tracciabilità
    Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
    Sindrome da rilascio di citochine (CRS)
    In pazienti trattati con Lunsumio si è manifestata sindrome da rilascio di citochine (Cytokine Release Syndrome, CRS), ivi comprese reazioni potenzialmente letali (vedere paragrafo 4.8). I segni e sintomi hanno compreso piressia, brividi, ipotensione, tachicardia, ipossia e cefalea. Le reazioni correlate all'infusione possono risultare clinicamente indistinguibili dalle manifestazioni della CRS. Gli eventi di CRS si sono verificati prevalentemente nel Ciclo 1 e si sono principalmente associati alle somministrazioni della dose del Giorno 1 e del Giorno 15.
    Ai pazienti deve essere somministrata la premedicazione con corticosteroidi, antipiretici e antistaminici almeno fino al Ciclo 2. I pazienti devono ricevere un'adeguata idratazione prima della somministrazione di Lunsumio. I pazienti devono essere monitorati per rilevare l'eventuale insorgenza di segni e sintomi di CRS. Ai pazienti deve essere raccomandato di rivolgersi immediatamente al medico in caso di comparsa, in qualsiasi momento, di segni e sintomi di CRS. I medici devono istituire un trattamento con terapia di supporto, tocilizumab e/o corticosteroidi secondo quanto indicato (vedere paragrafo 4.2).
    In pazienti trattati con Lunsumio sono stati riportati casi di linfoistiocitosi emofagocitica (HLH), inclusi casi fatali. La HLH è una sindrome potenzialmente fatale caratterizzata da febbre, epotomegalia e citopenia. La HLH deve essere considerata quando la manifestazione della CRS è atipica o prolungata. I pazienti devono essere monitorati per i segni e i sintomi clinici della HLH (vedere paragrafo 4.2). In caso di sospetta HLH, Lunsumio deve essere interrotto e deve essere iniziato il trattamento per la HLH.
    Infezioni gravi
    In pazienti trattati con Lunsumio si sono manifestate infezioni gravi, quali polmonite, batteriemia e sepsi o shock settico, alcune delle quali si sono rivelate potenzialmente letali o si sono concluse con un esito fatale (vedere paragrafo 4.8). Dopo la somministrazione dell'infusione di Lunsumio sono stati osservati nei pazienti casi di neutropenia febbrile.
    Lunsumio non deve essere somministrato in presenza di infezioni attive. L'uso di Lunsumio deve essere valutato con cautela nei pazienti con positività anamnestica per infezioni ricorrenti o croniche (ad es. virus di Epstein-Barr attivo, cronico) che presentano condizioni sottostanti note per predisporre a infezioni o che sono stati sottoposti in precedenza a un trattamento immunosoppressivo significativo. A seconda del caso, devono essere somministrati ai pazienti, a scopo profilattico, farmaci antibatterici, antivirali e/o antimicotici. I pazienti devono essere monitorati, prima e dopo la somministrazione di Lunsumio, per rilevare l'eventuale insorgenza di segni e sintomi di infezione, e devono essere trattati in maniera adeguata. In caso di neutropenia febbrile, i pazienti devono essere valutati per l'infezione e devono essere trattati con antibiotici, liquidi e altre terapie di supporto, secondo quanto previsto dalle linee guida locali.
    Tumour flare
    In pazienti trattati con Lunsumio è stato segnalato tumour flare (vedere paragrafo 4.8). Le manifestazioni includevano versamento pleurico di nuova insorgenza o in peggioramento, dolore e gonfiore localizzati nelle sedi delle lesioni del linfoma e infiammazione tumorale. In linea con il meccanismo d'azione di Lunsumio, il tumour flare è probabilmente dovuto all'afflusso di cellule T nelle sedi tumorali a seguito della somministrazione del medicinale.
    Sebbene non siano stati individuati specifici fattori di rischio per il fenomeno di tumour flare, l'effetto massa secondario a quest'ultimo determina la sussistenza di un rischio aumentato di compromissione e morbilità in pazienti con tumori voluminosi localizzati in prossimità delle vie aeree e/o di un organo vitale. I pazienti trattati con Lunsumio devono essere monitorati e valutati per il tumour flare nelle sedi anatomiche critiche.
    Sindrome da lisi tumorale (TLS)
    In pazienti trattati con Lunsumio è stata segnalata sindrome da lisi tumorale (Tumour Lysis Syndrome, TLS) (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono ricevere un'adeguata idratazione prima della somministrazione di Lunsumio. A seconda del caso, ai pazienti deve essere somministrata terapia anti-iperuricemica (ad es. allopurinolo, rasburicase) a scopo profilattico. I pazienti, in particolare quelli con elevata carica tumorale o neoplasie a rapida proliferazione e con funzionalità renale ridotta, devono essere monitorati per rilevare l'eventuale insorgenza di segni e sintomi di TLS. I pazienti devono essere monitorati per i parametri ematochimici e le eventuali anomalie devono essere trattate tempestivamente.
    Immunizzazione
    La somministrazione di vaccini vivi e/o vivi attenuati non deve avvenire in concomitanza con Lunsumio. Non sono stati condotti studi in pazienti sottoposti a recenti vaccinazioni con vaccini vivi.
    Scheda per il paziente
    Il medico prescrittore deve illustrare al paziente i rischi associati alla terapia con Lunsumio. Il paziente deve ricevere la scheda per il paziente e istruzioni sulla necessità di portarla sempre con sé. La scheda per il paziente descrive i segni e sintomi comuni della CRS e fornisce indicazioni su quando il paziente deve richiedere immediatamente assistenza medica.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Lunsumio
    Non sono stati effettuati studi d'interazione.
    Non è possibile escludere un effetto transitorio clinicamente rilevante sui substrati di CYP450 con indice terapeutico ristretto (ad es. warfarin, voriconazolo, ciclosporina, ecc.), poiche´ l'avvio del trattamento con Lunsumio determina un aumento transitorio dei livelli di citochine che potrebbe causare l'inibizione degli enzimi del CYP450. All'avvio della terapia con Lunsumio in pazienti che assumono substrati di CYP450 con indice terapeutico ristretto, deve essere valutata la necessità del monitoraggio terapeutico. La dose del medicinale concomitante deve essere aggiustata secondo necessità.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Lunsumio" insieme ad altri farmaci come “BCG-Medac”, “Fluenz Tetra”, “M-M-Rvaxpro”, “Oncotice”, “Priorix Tetra”, “Priorix”, “Proquad”, “Qdenga”, “Rotarix”, “Rotateq”, “Stamaril”, “Varilrix”, “Varivax”, “Vaxchora”, “Zostavax”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne in età fertile/Contraccezione
    Le donne in età fertile devono utilizzare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento con Lunsumio e per almeno 3 mesi dopo la somministrazione dell'ultima infusione di Lunsumio.
    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di Lunsumio in donne in gravidanza non esistono. Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
    Lunsumio non è raccomandato durante la gravidanza e nelle donne in età fertile che non usano metodi contraccettivi.
    Allattamento
    Non è noto se Mosunetuzumab/metaboliti siano escreti nel latte materno umano. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. L'allattamento al seno deve essere interrotto durante il trattamento con Lunsumio.
    Fertilità
    Non sono disponibili dati sulla fertilità negli esseri umani. In studi di tossicità della durata di 26 settimane condotti su scimmie cynomolgus a esposizioni (AUC) simili a quelle di pazienti trattati con la dose raccomandata non è stata osservata alcuna compromissione degli organi riproduttivi maschili o femminili.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Lunsumio altera lievemente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
    I pazienti che manifestano eventi alteranti lo stato di coscienza devono essere valutati e deve essere loro consigliato di astenersi dal guidare veicoli e usare macchinari pesanti o potenzialmente pericolosi fino alla risoluzione degli eventi.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Lunsumio
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse (Adverse Reaction, AR) descritte nel presente paragrafo sono state individuate nell'ambito dello studio clinico registrativo GO29781 in pazienti trattati alla dose raccomandata (n=218). I pazienti presentavano linfoma follicolare (41,3%), linfoma diffuso a grandi cellule B/linfoma follicolare trasformato (40,4%), linfoma a cellule mantellari (11,5%), trasformazione di Richter (6,4%) e altre istologie (0,5%). Il numero mediano di cicli ricevuti di Lunsumio è stato pari a 8 (range 1-17), il 37% dei pazienti ha ricevuto 8 cicli e il 15% più di 8 cicli, fino a un massimo di 17.
    Le reazioni avverse osservate con maggiore frequenza (≥ 20%) sono state sindrome da rilascio di citochine, neutropenia, piressia, ipofosfatemia e cefalea. Le reazioni avverse gravi osservate con maggiore frequenza (≥ 2%) hanno compreso sindrome da rilascio di citochine (21% in base al sistema di classificazione ASTCT), piressia (5%) e infezione polmonare (3%). Nove dei 218 pazienti (4,1%) hanno interrotto l'assunzione di Lunsumio a causa di un evento avverso. La sindrome da rilascio di citochine è stata l'unica reazione avversa a comportare l'interruzione del trattamento in più di un paziente (2 pazienti [0,9%]).
    Tabella delle reazioni avverse
    Le reazioni avverse di seguito elencate sono presentate in base alla classificazione per sistemi ed organi (SOC) e alle categorie di frequenza secondo MedDRA. Le categorie di frequenza sono definite in funzione della seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000) o non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
    Tabella 4 Reazioni avverse verificatesi in pazienti trattati con Lunsumio
    Classificazione per sistemi e organi/termine preferito o reazione avversa
    Tutti i gradi
    Grado 3-4
    Infezioni ed infestazioni
    Infezione delle vie aeree superiori
    Comune
    Comune
    Infezione delle vie urinarie
    Comune
    Comune
    Infezione polmonare
    Comune
    Comune
    Tumori benigni, maligni e non specificati (incl. cisti e polipi)
    Tumour flare
    Comune
    Comune
    Patologie del sangue e del sistema linfatico
    Neutropenia1
    Molto comune
    Molto comune
    Anemia
    Molto comune
    Comune
    Trombocitopenia2
    Molto comune
    Comune
    Neutropenia febbrile
    Comune
    Comune
    Linfoistiocitosi emofagocitica
    Non comune
    Non comune
    Disturbi del sistema immunitario
    Sindrome da rilascio di citochine3
    Molto comune
    Comune
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Ipofosfatemia
    Molto comune
    Molto comune
    Ipokaliemia
    Molto comune
    Comune
    Ipomagnesemia
    Molto comune
    Molto raro
    Sindrome da lisi tumorale
    Non comune
    Non comune
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea
    Molto comune
    Non comune
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea
    Molto comune
    Molto raro
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Eruzione cutanea
    Molto comune
    Non comune
    Prurito
    Molto comune
    Molto raro
    Pelle secca
    Molto comune
    Molto raro
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Piressia
    Molto comune
    Comune
    Brividi
    Molto comune
    Non comune
    Esami diagnostici
    Alanina aminotransferasi aumentata
    Molto comune
    Comune
    Aspartato aminotransferasi aumentata
    Comune
    Comune
    1 Il termine “neutropenia” comprende neutropenia e conta dei neutrofili diminuita.
    2 Il termine “trombocitopenia” comprende trombocitopenia e conta delle piastrine diminuita.
    3 Secondo la classificazione dell'American Society for Transplant and Cellular Therapy (ASTCT).
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Sindrome da rilascio di citochine (CRS)
    Il 39% (86/218) dei pazienti trattati con Lunsumio ha manifestato sindrome da rilascio di citochine (Cytokine release syndrome, CRS; sistema di classificazione ASTCT) di qualsiasi grado, il 14% CRS di grado 2, il 2,3% CRS di grado 3 e lo 0,5% CRS di grado 4. L'unico paziente che ha presentato l'evento di grado 4 era affetto da LF in fase leucemica che ha manifestato anche TLS concomitante.
    La CRS di qualsiasi grado ha riguardato il 15% dei pazienti dopo la somministrazione della dose del Giorno 1 del Ciclo 1, il 5% dopo la somministrazione della dose del Giorno 8 del Ciclo 1, il 33% dopo la somministrazione della dose del Giorno 15 del Ciclo 1, il 5% dopo la somministrazione del Ciclo 2 e l'1% nei Cicli 3 e successivi. Il tempo mediano all'insorgenza della CRS dall'inizio della somministrazione è risultato pari a 5 ore (range: 1-73 ore) il Giorno 1 del Ciclo 1, pari a 28 ore (range: 5-81 ore) il Giorno 8 del Ciclo 1, pari a 25 ore (range: 0,1-391 ore) il Giorno 15 del Ciclo 1 e pari a 46 ore (range: 12-82 ore) il Giorno 1 del Ciclo 2. La CRS si è risolta in tutti i pazienti e la durata mediana dei relativi eventi si è attestata a 3 giorni (range: 1-29 giorni).
    Tra gli 86 pazienti che hanno sviluppato CRS, i segni e sintomi più frequentemente manifestati hanno compreso piressia (98%), brividi (36%), ipotensione (35%), tachicardia (24%), ipossia (22%) e cefalea (16%).
    Tocilizumab e/o corticosteroidi sono stati utilizzati per trattare un evento di CRS nel 16% dei pazienti: il 6% ha ricevuto tocilizumab in monoterapia, il 6% monoterapia corticosteroidea e il 4% entrambi i farmaci (tocilizumab più corticosteroide). Del 10% dei pazienti trattati con tocilizumab (con o senza un corticosteroide), l'86% ha ricevuto una sola dose di tocilizumab, con non più di due dosi di tocilizumab somministrate per un singolo evento di CRS. Il 48% dei pazienti che hanno manifestato CRS di grado 2 ha ricevuto un trattamento sintomatico senza corticosteroidi né tocilizumab, il 18% tocilizumab in monoterapia, il 21% monoterapia corticosteroidea e il 12% tocilizumab in associazione al corticosteroide. Ai pazienti con CRS di grado 3 o 4 sono stati somministrati tocilizumab, corticosteroidi, vasopressori e/o ossigenoterapia. Dopo la somministrazione di Lunsumio il 3% dei pazienti ha manifestato ipotensione e/o ipossia senza febbre; il 2% dei pazienti ha ricevuto tocilizumab e/o un corticosteroide in assenza di febbre.
    La CRS ha comportato ricoveri ospedalieri per il 21% dei pazienti, con una durata mediana della degenza pari a 5 giorni (range: 0-30 giorni).
    Neutropenia
    La neutropenia di qualsiasi grado ha riguardato il 28% dei pazienti, di cui il 24% con eventi di grado 3-4. Il tempo mediano all'insorgenza della prima neutropenia/diminuzione della conta dei neutrofili è risultato pari a 48 giorni (range: 1-280 giorni), con una durata mediana di 8 giorni (range: 1-314 giorni). Il 68% dei 60 pazienti che hanno manifestato eventi di neutropenia/ conta dei neutrofili diminuita è stato sottoposto a terapia con G-CSF per il trattamento degli eventi.
    Infezioni gravi
    Lo sviluppo di infezioni gravi di qualsiasi grado ha riguardato il 17% dei pazienti. L'1,8% dei pazienti ha manifestato infezioni gravi in concomitanza con neutropenia di grado 3-4. Il tempo mediano all'insorgenza della prima infezione grave è risultato pari a 50 giorni (range: 1-561 giorni), con una durata mediana di 12 giorni (range: 2-174 giorni). Nello 0,9% dei pazienti si sono verificati eventi di grado 5, che hanno compreso infezione polmonare e sepsi.
    Tumour flare
    Il tumour flare (versamento pleurico e infiammazione tumorale compresi) ha riguardato il 4% dei pazienti, di cui l'1,8% con eventi di grado 2 e il 2,3% con eventi di grado 3. Il tempo mediano all'insorgenza è risultato pari a 13 giorni (range: 5-84 giorni), mentre la durata mediana si è attestata a 10 giorni (range: 1-77 giorni).
    Sindrome da lisi tumorale (TLS)
    La sindrome da lisi tumorale (Tumour Lysis Syndrome, TLS) ha riguardato lo 0,9% dei pazienti, verificandosi in concomitanza con CRS. Un paziente che ha manifestato TLS di grado 4 era affetto da linfoma follicolare in fase leucemica. L'insorgenza della TLS è stata riscontrata nei giorni 2 e 24, con conseguente risoluzione entro rispettivamente 4 e 6 giorni.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Lunsumio
    In caso di sovradosaggio, i pazienti devono essere sottoposti a un attento monitoraggio per rilevare l'eventuale comparsa di segni e sintomi di reazioni avverse, e deve essere istituito il trattamento sintomatico appropriato.

    Scadenza

    Flaconcino integro
    3 anni
    Soluzione diluita
    La stabilità chimica e fisica durante l'utilizzo è stata dimostrata per 24 ore a una temperatura compresa tra 2°C e 8°C e per 24 ore a una temperatura compresa tra 9°C e 30°C.
    Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente. Se non viene usato immediatamente, il periodo e le condizioni di conservazione durante l'uso sono sotto la responsabilità dell'utilizzatore e di norma non si dovrebbero superare le 24 ore a una temperatura compresa tra 2°C e 8°C, a meno che la diluizione sia avvenuta in condizioni di asepsi controllate e validate.

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (2°C - 8°C). Non congelare.
    Tenere il flaconcino nella confezione esterna per proteggerlo dalla luce.
    Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione del medicinale vedere paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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