Adtralza

    Ultimo aggiornamento: 18/12/2023

    Cos'è Adtralza?

    Adtralza è un farmaco a base del principio attivo Tralokinumab, appartenente alla categoria degli Dermatologici e nello specifico Preparati per dermatiti, escluso i corticosteroidi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Leo Pharma S.p.A..

    Adtralza può essere prescritto con Ricetta RNRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti.


    Confezioni

    Adtralza 150 mg/1 ml soluzione iniettabile uso sc. 4 (2x2) siringhe preriempite da 1 ml (confezione multipla)

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Leo Pharma A/S
    Concessionario: Leo Pharma S.p.A.
    Ricetta: RNRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
    Classe: H
    Principio attivo: Tralokinumab
    Gruppo terapeutico: Dermatologici
    ATC: D11AH07 - Tralokinumab
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Adtralza? A cosa serve?
    Adtralza è indicato per il trattamento della dermatite atopica da moderata a severa in pazienti adulti e adolescenti di età pari e superiore ai 12 anni che sono candidati alla terapia sistemica.

    Posologia

    Come usare Adtralza: Posologia
    Il trattamento deve essere avviato da operatori sanitari esperti nella diagnosi e nel trattamento della dermatite atopica.
    Posologia
    La dose raccomandata di Tralokinumab per i pazienti adulti e adolescenti di età pari e superiore ai 12 anni è una dose iniziale di 600 mg somministrata in:
    • quattro iniezioni da 150 mg eseguite con siringhe preriempite
      o
    • due iniezioni da 300 mg eseguite con penne preriempite

    Questa dose iniziale è seguita da un'iniezione da 300 mg somministrata ogni due settimane in:

    • due iniezioni da 150 mg eseguite con siringhe preriempite
      o
    • una iniezione da 300 mg eseguita con penna preriempita.

    A discrezione del medico prescrittore, è possibile prendere in considerazione una somministrazione ogni quattro settimane per i pazienti con una pelle guarita o quasi guarita dopo 16 settimane di trattamento. La probabilità di mantenere la pelle guarita o quasi guarita può essere inferiore con il dosaggio ogni quattro settimane (vedere paragrafo 5.1).

    Prendere in considerazione l'interruzione del trattamento nei pazienti che non hanno mostrato risposta dopo 16 settimane di trattamento. Alcuni pazienti con risposta iniziale parziale possono in seguito migliorare ulteriormente con la prosecuzione del trattamento ogni due settimane oltre le 16 settimane.
    Tralokinumab può essere usato con o senza corticosteroidi topici. L'uso di corticosteroidi topici, se appropriato, può fornire un effetto aggiuntivo all'efficacia complessiva di tralokinumab (vedere paragrafo 5.1). Possono essere usati inibitori della calcineurina topici, ma devono essere riservati solo alle aree problematiche, quali viso, collo, zone intertriginose e genitali.
    Dose saltata
    Una dose saltata deve essere somministrata prima possibile. Successivamente, riprendere la somministrazione alla normale data programmata.
    Popolazioni speciali
    Anziani
    Non è raccomandato l'aggiustamento della dose nei pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2). Sono disponibili dati limitati nei pazienti di età >75 anni.
    Compromissione renale
    Non è necessario l'aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale. Sono disponibili dati molto limitati nei pazienti con compromissione renale severa (vedere paragrafo 5.2).
    Compromissione epatica
    Non è necessario l'aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione epatica. Sono disponibili dati molto limitati nei pazienti con compromissione epatica moderata o severa (vedere paragrafo 5.2).
    Peso corporeo elevato
    Per i pazienti con un peso corporeo elevato (>100 kg), che raggiungono una condizione di pelle guarita o quasi guarita dopo 16 settimane di trattamento, ridurre la dose a ogni quarta settimana può non essere appropriato (vedere paragrafo 5.2).
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di tralokinumab nei bambini di età inferiore ai 12 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili.
    Modo di somministrazione
    Uso sottocutaneo.
    La siringa preriempita o la penna preriempita non deve essere agitata. Dopo aver tolto le siringhe preriempite o le penne preriempite dal frigorifero, lasciare che raggiungano la temperatura ambiente aspettando:
    • 30 minuti prima dell'iniezione con la siringa preriempita
    • 45 minuti prima dell'iniezione con la penna preriempita
    Tralokinumab viene somministrato mediante iniezione sottocutanea nella coscia o nell'addome, eccetto l'area di 5 cm intorno all'ombelico. Se l'iniezione è somministrata da un'altra persona, si può utilizzare anche la parte superiore del braccio.
    Per la dose iniziale di 600 mg, devono essere somministrate quattro siringhe preriempite di 150 mg consecutive o due penne preriempite di 300 mg consecutive in sedi di iniezione diverse nella stessa area del corpo.
    Si raccomanda di ruotare la sede di iniezione a ogni dose. Tralokinumab non deve essere iniettato nella pelle dolente, danneggiata o che presenta lividi o cicatrici.
    Tralokinumab può essere auto-iniettato dal paziente oppure da chi lo assiste se l'operatore sanitario stabilisce che ciò sia opportuno. Prima dell'uso, i pazienti e/o chi li assiste dovranno ricevere un apposito addestramento sulla somministrazione di tralokinumab. Le istruzioni dettagliate per l'uso sono incluse alla fine del foglio illustrativo.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Adtralza
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Adtralza
    Tracciabilità
    Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
    Ipersensibilità
    Nel caso in cui si verifichi una reazione da ipersensibilità (immediata o ritardata), la somministrazione di Tralokinumab deve essere interrotta e deve essere iniziata una terapia adeguata.
    Congiuntivite
    I pazienti trattati con tralokinumab che sviluppano una congiuntivite che non si risolve dopo il trattamento standard devono sottoporsi ad un esame oftalmologico (vedere paragrafo 4.8).
    Infezione da elminti
    I pazienti con infezioni note da elminti sono stati esclusi dalla partecipazione agli studi clinici. Non è noto se tralokinumab possa influenzare la risposta immunitaria contro le infezioni da elminti inibendo la segnalazione di IL-13.
    I pazienti con infezioni pre-esistenti da elminti devono essere trattati prima di iniziare il trattamento con tralokinumab. Se i pazienti si infettano durante il trattamento con tralokinumab e non rispondono alla terapia anti-elminti, il trattamento con tralokinumab dovrà essere interrotto fino alla risoluzione dell'infezione.
    Vaccinazioni
    I vaccini vivi e vivi attenuati non devono essere somministrati in concomitanza con tralokinumab perché la sicurezza e l'efficacia cliniche non sono state stabilite. Sono state valutate le risposte immunitarie ai vaccini antitetanici e antimeningococcici non vivi (vedere paragrafo 4.5). Si raccomanda che i pazienti abbiano completato le immunizzazioni vive e vive attenuate, in conformità alle linee guida locali di immunizzazione, prima di iniziare il trattamento con tralokinumab.
    Contenuto di sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose da 150 mg, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Adtralza
    La sicurezza e l'efficacia dell'uso concomitante di tralokinumab con vaccini vivi e vivi attenuati non sono state studiate.
    Le risposte immunitarie a vaccini non vivi sono state valutate in uno studio in cui pazienti adulti con dermatite atopica sono stati trattati con una dose iniziale di 600 mg (quattro iniezioni da 150 mg) seguita da 300 mg ogni due settimane, somministrati come iniezione sottocutanea. Dopo 12 settimane di somministrazione di tralokinumab, i pazienti sono stati vaccinati con un vaccino combinato contro tetano, difterite e pertosse acellulare e un vaccino antimeningococcico; le risposte immunitarie sono state valutate 4 settimane dopo. Le risposte anticorpali al vaccino antitetanico e al vaccino antimeningococcico sono risultate simili nei pazienti trattati con tralokinumab e in quelli trattati con placebo. Nello studio non sono state osservate interazioni avverse tra uno qualsiasi dei vaccini non vivi e tralokinumab. Pertanto, ai pazienti trattati con tralokinumab possono essere somministrati in concomitanza vaccini inattivati o non vivi.
    Per informazioni sui vaccini vivi e vivi attenuati, vedere paragrafo 4.4.
    Interazioni con il citocromo P450
    Non si prevede che tralokinumab venga metabolizzato dagli enzimi epatici o dall'eliminazione renale. Non sono attese interazioni clinicamente rilevanti tra tralokinumab e inibitori, induttori o substrati degli enzimi che metabolizzano i farmaci, e non è necessario alcun aggiustamento della dose.
    Gli effetti di tralokinumab sulla farmacocinetica (PK) dei substrati del CYP, caffeina (substrato di CYP1A2), warfarin (substrato di CYP2C9), metoprololo (substrato di CYP2D6), omeprazolo (substrato di CYP2C19) e midazolam (substrato di CYP3A), sono stati valutati in pazienti con dermatite atopica dopo somministrazione ripetuta. Non sono stati osservati effetti per caffeina e warfarin. Piccole variazioni numeriche, non clinicamente significative, sono state osservate per Cmax di omeprazolo, AUC di metoprololo e AUC e Cmax di midazolam (la differenza maggiore riguarda la Cmax di midazolam con una diminuzione del 22%). Pertanto, non si prevede che tralokinumab influisca in maniera clinicamente rilevante sulla farmacocinetica dei medicinali concomitanti metabolizzati dagli enzimi CYP.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Adtralza" insieme ad altri farmaci come “BCG-Medac”, “Fluenz Tetra”, “M-M-Rvaxpro”, “Oncotice”, “Priorix Tetra”, “Priorix”, “Proquad”, “Qdenga”, “Rotarix”, “Rotateq”, “Stamaril”, “Varilrix”, “Varivax”, “Vaxchora”, “Zostavax”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di Tralokinumab in donne in gravidanza sono in numero limitato.
    Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
    A scopo precauzionale, è preferibile evitare l'uso di tralokinumab durante la gravidanza.
    Allattamento
    Non è noto se tralokinumab sia escreto nel latte materno o assorbito per via sistemica dopo l'ingestione. Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia con tralokinumab tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
    Fertilità
    Gli studi sugli animali non hanno mostrato effetti sugli organi riproduttivi maschili e femminili e sulla conta, sulla motilità e sulla morfologia spermatiche (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Tralokinumab non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Adtralza
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse più comuni sono infezioni delle vie respiratorie superiori (23,4%; prevalentemente segnalate come raffreddore comune), reazioni in sede di iniezione (7,2%), congiuntivite (5,4%) e congiuntivite allergica (2,0%).
    Tabella delle reazioni avverse
    Le reazioni avverse osservate negli studi clinici sono presentate in Tabella 1 secondo la classificazione per sistemi e organi e frequenza, utilizzando le seguenti categorie: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1 000, < 1/100); raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000); molto raro (< 1/10 000). All'interno di ciascun raggruppamento di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità. Le frequenze sono basate sul periodo di trattamento iniziale fino a 16 settimane nel pool di 5 studi condotti nella popolazione con dermatite atopica.
    Tabella 1. Elenco delle reazioni avverse
    Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA
    Frequenza
    Reazione avversa
    Infezioni ed infestazioni
    Molto comune
    Infezioni delle vie respiratorie superiori
    Comune
    Congiuntivite
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Comune
    Eosinofilia
    Patologie dell'occhio
    Comune
    Congiuntivite allergica
    Non comune
    Cheratite
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comune
    Reazioni in sede di iniezione
    La sicurezza a lungo termine di Tralokinumab è stata valutata nei 2 studi in monoterapia fino a 52 settimane, in uno studio di associazione con corticosteroidi topici fino a 32 settimane. La sicurezza a lungo termine di tralokinumab è stata ulteriormente valutata in uno studio in estensione in aperto (ECZTEND) per un periodo di trattamento fino a 5 anni in adulti e adolescenti con DA (dermatite atopica) da moderata a severa che hanno ricevuto 300 mg di tralokinumab ogni due settimane (Q2W). I dati di sicurezza ad interim fino a 39 mesi sono stati generalmente coerenti con il profilo di sicurezza osservato fino alla settimana 16 nel pool di 5 studi su adulti.
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Congiuntivite ed eventi correlati
    La congiuntivite si è verificata con maggiore frequenza nei pazienti con dermatite atopica trattati con tralokinumab (5,4%) rispetto a quelli trattati con placebo (1,9%) durante il periodo di trattamento iniziale fino a 16 settimane nel pool di 5 studi. La congiuntivite è stata segnalata con una frequenza più alta nei pazienti con dermatite atopica severa rispetto ai soggetti con dermatite atopica moderata sia nel gruppo tralokinumab (6,0 vs 3,3%; periodo di trattamento iniziale) che nel gruppo placebo (2,2 vs 0,8%; periodo di trattamento iniziale). La maggior parte dei pazienti è guarita o era in via di guarigione durante il periodo di trattamento.
    Il tasso della congiuntivite nei dati di sicurezza ad interim dello studio di estensione a lungo termine in aperto (ECZTEND) è stato di 3,37 eventi/100 pazienti/anni di esposizione, rispetto a 22,0 eventi/100 pazienti/anni di esposizione nel periodo di trattamento iniziale di 16 settimane.
    È stata segnalata cheratite nello 0,5% dei soggetti trattati con tralokinumab durante il periodo di trattamento iniziale. Metà di questi casi è stata classificata come cheratocongiuntivite, nessuno dei casi è stato grave e tutti i casi sono stati di severità lieve o moderata; nessun caso ha determinato l'interruzione del trattamento.
    Il tasso della cheratite nei dati di sicurezza ad interim dello studio di estensione a lungo termine in aperto (ECZTEND) è stato di 0,15 eventi/100 pazienti/anni di esposizione, rispetto a 1,7 eventi/100 pazienti/anni di esposizione nel periodo di trattamento iniziale di 16 settimane.
    Eosinofilia
    Sono state segnalate reazioni avverse di eosinofilia nell'1,3% dei pazienti trattati con tralokinumab e nello 0,3% di quelli trattati con placebo durante il periodo di trattamento iniziale fino a 16 settimane nel pool di 5 studi. I pazienti trattati con tralokinumab hanno mostrato un maggiore aumento iniziale medio della conta eosinofila dal basale rispetto a quelli trattati con placebo. È stata misurata eosinofilia (≥5 000 cellule/mcL) nell'1,2% dei pazienti trattati con tralokinumab e nello 0,3% di quelli trattati con placebo nel periodo di trattamento iniziale. Tuttavia, l'aumento nei pazienti trattati con tralokinumab è stato transitorio e le conte eosinofile medie sono ritornate ai valori basali durante il trattamento continuato. Il profilo di sicurezza dei soggetti con eosinofilia era sovrapponibile a quello di tutti i soggetti.
    Eczema erpetico
    È stato segnalato eczema erpetico nello 0,3% dei soggetti trattati con tralokinumab e nell'1,5% di quelli nel gruppo placebo durante il periodo di trattamento iniziale fino a 16 settimane nel pool di 5 studi condotti sulla dermatite atopica. Il tasso di eczema erpetico nel periodo iniziale di trattamento di 16 settimane è stato di 1,2 eventi/100 pazienti/anni di esposizione. Il tasso di eczema erpetico nei dati di sicurezza ad interim dello studio di estensione a lungo termine in aperto (ECZTEND) è stato di 0,60 eventi/100 pazienti/anni di esposizione.
    Immunogenicità
    Come con tutte le proteine terapeutiche, con tralokinumab esiste un potenziale di immunogenicità.
    Le risposte anticorpali anti-farmaco (ADA) non sono state associate ad alcun impatto sull'esposizione, la sicurezza o l'efficacia di tralokinumab.
    Negli studi ECZTRA 1, ECZTRA 2, ECZTRA 3 e nello studio sulla risposta vaccinale, l'incidenza di ADA fino a 16 settimane è stata dell'1,4% per i pazienti trattati con tralokinumab e dell'1,3% per quelli trattati con placebo; sono stati osservati anticorpi neutralizzanti nello 0,1% dei pazienti trattati con tralokinumab e nello 0,2% di quelli trattati con placebo.
    L'incidenza di ADA nei soggetti trattati con tralokinumab fino a 52 settimane è stata del 4,6%; lo 0,9% ha mostrato ADA persistenti e l'1,0% ha sviluppato anticorpi neutralizzanti.
    Reazioni in sede di iniezione
    Le reazioni in sede di iniezione (inclusi dolore e arrossamento) si sono verificate con maggiore frequenza nei pazienti con dermatite atopica trattati con tralokinumab (7,2%) rispetto a quelli trattati con placebo (3,0%) durante il periodo di trattamento iniziale fino a 16 settimane nel pool di 5 studi. In tutti i periodi di trattamento nel pool di 5 studi condotti sulla dermatite atopica, la stragrande maggioranza (99%) delle reazioni in sede di iniezione è stata di severità lieve o moderata e pochi pazienti (< 1%) hanno interrotto il trattamento con tralokinumab. La maggior parte delle reazioni in sede di iniezione segnalate è stata di breve durata e circa il 76% degli eventi si è risolto entro 1-5 giorni.
    Il tasso delle reazioni nella sede di iniezione ad interim nei dati di sicurezza dello studio di estensione a lungo termine in aperto (ECZTEND) è stato di 5,8 eventi/100 pazienti/anni di esposizione, rispetto a 51,5 eventi/100 pazienti/anni di esposizione nel periodo di trattamento iniziale di 16 settimane.
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza di tralokinumab è stata valutata in pazienti di età compresa tra 12 e 17 anni (adolescenti) con dermatite atopica da moderata a severa in uno studio di monoterapia condotto in 289 pazienti (ECZTRA 6) e in uno studio di estensione a lungo termine in aperto (ECZTEND) che ha incluso 127 adolescenti trasferiti da ECZTRA 6. Il profilo di sicurezza di tralokinumab in questi pazienti seguiti per l'intero periodo di trattamento iniziale fino a 16 settimane e nel periodo di trattamento a lungo termine di 52 settimane (ECZTRA 6), così come nei dati di sicurezza ad interim dallo studio di estensione a lungo termine in aperto fino a 21 mesi (ECZTEND) sono risultati simili al profilo di sicurezza osservato negli studi condotti negli adulti. Tuttavia, è stata osservata una frequenza di congiuntivite inferiore nei soggetti adolescenti (1,0%) rispetto agli adulti (5,4%) trattati con tralokinumab, e a differenza degli adulti, la frequenza di congiuntivite allergica nei pazienti adolescenti era simile per tralokinumab e placebo.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Adtralza
    Non esiste nessun trattamento specifico per il sovradosaggio di Tralokinumab. Negli studi clinici su tralokinumab, è stato osservato che dosi endovenose singole fino a 30 mg/kg e dosi sottocutanee multiple di 600 mg ogni 2 settimane per 12 settimane sono state ben tollerate.

    Scadenza

    3 anni.
    Adtralza 150 mg soluzione iniettabile in siringa preriempita
    Se necessario, le siringhe preriempite possono essere conservate a temperatura ambiente nella scatola originaria fino a 25°C per un massimo di 14 giorni, entro il loro periodo di validità, senza essere refrigerate nuovamente durante questo periodo. Non conservare a temperatura superiore a 25°C. Se la scatola deve essere estratta definitivamente dal frigorifero, è possibile annotarvi la data in cui è stata estratta. Dopo essere stato estratto dal frigorifero, Adtralza deve essere usato entro 14 giorni o smaltito.
    Adtralza 300 mg soluzione iniettabile in penna preriempita
    Se necessario, le penne preriempite possono essere conservate a temperatura ambiente nella scatola originaria fino a 30°C per un massimo di 14 giorni, entro il periodo di validità, senza essere refrigerate nuovamente durante questo periodo. Non conservare a temperatura superiore a 30°C. Se la scatola deve essere estratta definitivamente dal frigorifero, è possibile annotarvi la data in cui è stata estratta. Dopo essere stato estratto dal frigorifero, Adtralza deve essere usato entro 14 giorni o smaltito.

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (2°C – 8°C).
    Non congelare.
    Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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