Exemestane Sandoz

    Ultimo aggiornamento: 16/10/2023

    Cos'è Exemestane Sandoz?

    Exemestane Sandoz è un farmaco a base del principio attivo Exemestane, appartenente alla categoria degli Inibitori enzimatici e nello specifico Inibitori dell'aromatasi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Sandoz S.p.A..

    Exemestane Sandoz può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Exemestane Sandoz 25 mg 30 compresse rivestite

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Sandoz S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Exemestane
    Gruppo terapeutico: Inibitori enzimatici
    ATC: L02BG06 - Exemestan
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


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    Indicazioni

    Perché si usa Exemestane Sandoz? A cosa serve?
    Exemestane Sandoz è indicato per il trattamento coadiuvante delle donne in post-menopausa con tumore al seno in fase iniziale invasivo e positivo per i recettori degli estrogeni, dopo 2-3 anni di terapia iniziale coadiuvante con tamoxifene.
    Exemestane Sandoz è indicato nel trattamento del carcinoma mammario in fase avanzata nelle donne in post-menopausa naturale o indotta, la cui malattia è progredita dopo la terapia anti-estrogenica. L'efficacia non è stata dimostrata nelle pazienti con recettori estrogenici negativi.

    Posologia

    Come usare Exemestane Sandoz: Posologia
    Adulti e pazienti anziani
    La dose raccomandata di Exemestane Sandoz è di una compressa da 25 mg da prendere una volta al giorno dopo un pasto.
    Nelle pazienti con tumore al seno in fase iniziale il trattamento con Exemestane Sandoz deve proseguire fino al completamento di cinque anni di terapia ormonale coadiuvante sequenziale combinata (tamoxifene seguito da Exemestane Sandoz) o fino a quando si verifica una recidiva del tumore.
    Nelle pazienti con tumore al seno in fase avanzata il trattamento con Exemestane Sandoz deve proseguire fino a quando è evidente la progressione del tumore.
    Pazienti con insufficienza epatica o renale
    Non è necessario alcun aggiustamento di dosaggio nelle pazienti con insufficienza epatica o renale (vedere il paragrafo 5.2).
    Popolazione pediatrica
    L'uso nei bambini non è raccomandato.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Exemestane Sandoz
    L'uso di Exemestane Sandoz è controindicato nelle pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, nelle donne in pre-menopausa e in quelle in gravidanza o in allattamento (vedere il paragrafo 4.6).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Exemestane Sandoz
    Exemestane Sandoz non deve essere somministrato alle donne con uno stato endocrino di pre-menopausa. Pertanto, se clinicamente adeguato, lo stato di post-menopausa deve essere verificato valutando i livelli di LH, FSH ed estradiolo.
    Exemestane Sandoz deve essere usato con cautela nelle pazienti con compromissione epatica o danno renale.
    Exemestane Sandoz contiene una sostanza proibita che è in grado di determinare un risultato positivo nei test antidoping.
    Exemestane è un potente agente di riduzione degli estrogeni e dopo la sua somministrazione sono state osservate una riduzione della densità minerale ossea e una maggiore incidenza di fratture (vedere il paragrafo 5.1). All'inizio del trattamento coadiuvante con exemestane le donne con osteoporosi o a rischio di osteoporosi devono sottoporsi a un trattamento basale sulla salute minerale ossea secondo pratiche e guide cliniche correnti. La densità minerale ossea (BMD) dei pazienti con disturbo in fase avanzato deve essere valutata caso per caso. Sebbene non siano disponibili sufficienti dati in grado di dimostrare gli effetti della terapia nel trattamento della perdita di densità minerale ossea causata da exemestane, le pazienti trattate con exemestane devono essere attentamente monitorate e nelle pazienti a rischio deve essere iniziato il trattamento o la profilassi per l'osteoporosi.
    Si deve prendere in considerazione la valutazione di routine dei livelli di 25-idrossi vitamina D prima dell'inizio del trattamento con inibitori dell'aromatasi, a causa dell'elevata prevalenza di grave carenza in donne con cancro al seno in fase iniziale (EBC). Le donne con deficit di vitamina D dovrebbero ricevere un supplemento di vitamina D.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Exemestane Sandoz
    Studi condotti in vitro hanno dimostrato che il farmaco viene metabolizzato dal citocromo P450 (CYP) 3A4 e dalle aldo-cheto reduttasi (vedere il paragrafo 5.2) e che non inibisce alcuno dei principali isoenzimi CYP. In uno studio clinico di farmacocinetica l'inibizione specifica del CYP 3A4 da parte di ketoconazolo non ha mostrato effetti significativi sulla farmacocinetica di exemestane.
    In uno studio di interazione con rifampicina, un potente induttore del CYP450, alla dose di 600 mg al giorno e una singola dose di exemestane 25 mg, l'AUC di exemestane è risultata ridotta del 54% e la Cmax del 41%. Poiché la rilevanza clinica di questa interazione non è stata valutata, la co-somministrazione di farmaci quali rifampicina, anticonvulsivanti (per esempio fenitoina e carbamazepina) e preparati a base di erbe contenenti Hypericum perforatum (erba di S. Giovanni), noti per indurre il CYP3A4, può ridurre l'efficacia di Exemestane Sandoz.
    Exemestane Sandoz deve essere usato con cautela con farmaci che vengono metabolizzati attraverso il CYP3A4 e che presentano una ristretta finestra terapeutica. Non esiste esperienza clinica sull'uso concomitante di Exemestane Sandoz con altri farmaci antitumorali.
    Exemestane Sandoz non deve essere somministrato in concomitanza con medicinali contenenti estrogeni, poichè questi annullerebbero la sua azione farmacologica.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non sono disponibili dati clinici sull'esposizione a Exemestane in gravidanze. Gli studi sugli animali mostrano tossicità riproduttiva (vedere il paragrafo 5.3). Exemestane Sandoz è pertanto controindicato in gravidanza.
    Allattamento
    Non è noto se exemestane è escreto nel latte umano. Exemestane Sandoz non deve essere somministrato alle donne in allattamento.
    Donne in peri-menopausa o in stato potenzialmente fertile
    Il medico deve discutere la necessità di una contraccezione adeguata con le donne che potenzialmente potrebbero rimanere incinte, comprese le donne che sono in peri-menopausa o che sono recentemente entrate in menopausa, fino a quando il loro stato di post-menopausa non sia completamente consolidato (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Con l'uso del farmaco sono stati riportati casi di torpore, sonnolenza, astenia e capogiri. Le pazienti devono essere informate che, se insorgono tali effetti, le capacità fisiche e/o mentali necessarie all'utilizzo di macchinari o alla guida di veicoli possono essere compromesse.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Exemestane Sandoz
    Exemestane è stato generalmente ben tollerato in tutti gli studi clinici effettuati con una dose standard di 25 mg/die e gli effetti indesiderati sono stati generalmente da lievi a moderati.
    L'incidenza di sospensione dovuta a eventi avversi è stata del 7,4% nelle pazienti con tumore al seno in fase iniziale che ricevevano un trattamento coadiuvante con exemestane dopo una terapia coadiuvante iniziale con tamoxifene. Le reazioni avverse riportate più comunemente sono state vampate di calore (22%), artralgia (18%) e affaticamento (16%).
    L'incidenza di sospensione dovuta a eventi avversi è stata del 2,8% nella popolazione globale delle pazienti con tumore al seno in fase avanzata. Le reazioni avverse riportate più comunemente sono state vampate di calore (14%) e nausea (12%).
    La maggior parte delle reazioni avverse può essere attribuita alle normali conseguenze farmacologiche della deprivazione estrogenica (per esempio le vampate di calore).
    Le reazioni avverse segnalate da studi clinici e esperienza post-marketing sono elencate di seguito, suddivise per classificazione sistemica organica e per frequenza.
    Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1000 a <1/100); raro (da ≥1/10.000 a <1/1000); molto raro (<1/10.000), frequenza sconosciuta (non può essere stimata sulla base dei dati disponibili).
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Non comune
    Leucopenia (**)
    Raro
    Trombocitopenia (**)
    Non nota
    Diminuita conta leucocitaria (**)
    Disturbi del sistema immunitario
    Non comune
    Ipersensibilità
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Comune
    Anoressia
    Disturbi psichiatrici
    Molto comune
    Insonnia
    Comune
    Depressione
    Patologie del sistema nervoso
    Molto comune
    Cefalea
    Comune
    Capogiri, sindrome del tunnel carpale, parestesia
    Non comune
    Sonnolenza
    Patologie vascolari
    Molto comune
    Vampate di calore
    Patologie gastrointestinali
    Molto comune
    Nausea
    Comune
    Dolore addominale, vomito, stipsi, dispepsia, diarrea
    Patologie epatobiliari
    Non comune
    Epatite (†) , epatite colestatica (†), aumento degli enzimi epatici (†), aumento della bilirubina nel sangue (†), aumento della fosfatasi alcalina nel sangue (†)
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Molto comune
    Aumento della sudorazione
    Comune
    Rash, alopecia, orticaria, prurito
    Non comune
    Esantema pustoloso acuto generalizzato (†)
    Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo
    Molto comune
    Dolore articolare e muscolo-scheletrico (*)
    Comune
    Osteoporosi, fratture
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Molto comune
    Affaticamento
    Comune
    Dolore, edema periferico
    Non comune
    Astenia
    (*) Includono: artralgia e, meno frequentemente, dolore articolare nelle estremità, osteoartrite, mal di schiena, artrite, mialgia e rigidità articolare.
    (**) Nelle pazienti con tumore al seno in fase avanzata sono state segnalate raramente trombocitopenia e leucopenia. Un'occasionale diminuzione dei linfociti è stata osservata in circa il 20% delle pazienti trattate con exemestane, soprattutto nelle pazienti con linfopenia pre-esistente; tuttavia i valori medi dei linfociti in queste pazienti non sono cambiati in modo significativo nel tempo e non è stato osservato alcun corrispondente aumento delle infezioni virali. Questi effetti non sono stati osservati nelle pazienti trattate nei primi studi sul tumore al seno.
    (†) Frequenza calcolata su base 3/X
    La tabella seguente presenta la frequenza di eventi avversi pre-specificati e di malattie nello studio del tumore al seno in fase iniziale (IES), indipendentemente dalla causalità, riportati nelle pazienti sottoposte alla sperimentazione della terapia e fino a 30 giorni dopo la sospensione della sperimentazione della terapia.

    Eventi avversi e malattie
    (N=2249)
    Tamoxifene
    (N=2279)
    Vampate di calore
    491 (21,8%)
    457 (20,1%)
    Affaticamento
    367 (16,3%)
    344 (15,1%)
    Cefalea
    305 (13,6%)
    255 (11,2%)
    Insonnia
    290 (12,9%)
    204 (9,0%)
    Aumento della sudorazione
    270 (12,0%)
    242 (10,6%)
    Disturbi ginecologici
    235 (10,5%)
    340 (14,9%)
    Capogiri
    224 (10,0%)
    200 (8,8%)
    Nausea
    200 (8,9%)
    208 (9,1%)
    Osteoporosi
    116 (5,2%)
    66 (2,9%)
    Emorragia vaginale
    90 (4,0%)
    121 (5,3%)
    Altri tumori primari
    84 (3,6%)
    125 (5,3%)
    Vomito
    50 (2,2%)
    54 (2,4%)
    Disturbi visivi
    45 (2,0%)
    53 (2,3%)
    Tromboembolismo
    16 (0,7%)
    42 (1,8%)
    Fratture osteoporotiche
    14 (0,6%)
    12 (0,5%)
    Infarto miocardico
    13 (0,6%)
    4 (0,2%)

    Nello studio IES la frequenza degli eventi cardiaci ischemici nei bracci di trattamento con exemestane e con tamoxifene è stata rispettivamente del 4,5% vs. il 4,2%. Non è stata osservata alcuna differenza significativa per un qualsiasi singolo evento cardiovascolare, inclusi ipertensione (9,9% vs. 8,4%), infarto miocardico (0,6% vs. 0,2%) e insufficienza cardiaca (1,1% vs. 0,7%).
    Nello studio IES exemestane è stato associato a una maggiore incidenza di ipercolesterolemia rispetto a tamoxifene (3,7% vs. 2,1%).
    In uno studio separato, randomizzato e in doppio cieco, condotto su donne in post-menopausa con tumore al seno in fase iniziale a basso rischio trattate con exemestane (n=73) o placebo (n=73) per 24 mesi, exemestane è stato associato a una riduzione media del 7-9% del colesterolo HDL, rispetto a un aumento dell'1% per il placebo. Si è anche verificata una riduzione del 5-6% dell'apolipoproteina A1 nel gruppo exemestane, rispetto allo 0-2% del gruppo placebo. L'effetto sugli altri parametri lipidici analizzati (colesterolo totale, colesterolo LDL, trigliceridi, apolipoproteina-B e lipoproteina-A) è stato molto simile nei due gruppi di trattamento. Il significato clinico di questi risultati non è chiaro.
    Nello studio IES è stata osservata ulcera gastrica con una frequenza più elevata nel braccio exemestane rispetto al braccio tamoxifene (0,7% vs. <0,1%). La maggior parte delle pazienti con ulcera gastrica trattate con exemestane ha ricevuto un trattamento concomitante con agenti antinfiammatori non steroidei e/o presentava un'anamnesi precedente.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Exemestane Sandoz
    Sono stati effettuati studi clinici con la somministrazione di Exemestane Sandoz fino alla dose di 800 mg in dose singola a volontarie sane e fino a 600 mg al giorno a donne in post-menopausa con tumore al seno in fase avanzata; tali dosaggi sono stati ben tollerati. Non è nota la singola dose di Exemestane Sandoz che potrebbe causare sintomi potenzialmente fatali. Nei ratti e nei cani è stata osservata mortalità dopo somministrazioni di dosi singole orali equivalenti rispettivamente a 2000 e 4000 volte la dose raccomandata nell'uomo, calcolata sulla base del rapporto mg/m2. Non esiste alcun antidoto specifico al sovradosaggio e il trattamento deve essere sintomatico. Sono indicate terapie generali di supporto, compreso il monitoraggio frequente dei segni vitali e la stretta osservazione della paziente.

    Scadenza

    30 mesi.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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