Roclanda

    Ultimo aggiornamento: 15/04/2024

    Cos'è Roclanda?

    Roclanda è un farmaco a base del principio attivo Latanoprost + Netarsudil, appartenente alla categoria degli Antiglaucoma e nello specifico Analoghi delle prostaglandine. E' commercializzato in Italia dall'azienda Santen Italy S.r.l..

    Roclanda può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Roclanda 50 mcg/ml+200 mcg/ml collirio, soluzione flacone da 2,5 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Santen OY-FL
    Concessionario: Santen Italy S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Latanoprost + Netarsudil
    Gruppo terapeutico: Antiglaucoma
    ATC: S01EE51 - Latanoprost e netarsudil
    Forma farmaceutica: collirio


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    Indicazioni

    Perché si usa Roclanda? A cosa serve?
    Roclanda è indicato per la riduzione della pressione intraoculare (PIO) elevata in pazienti adulti con glaucoma primario ad angolo aperto o ipertensione dell'occhio nei quali la monoterapia con una prostaglandina o netarsudil determini una riduzione della PIO insufficiente.

    Posologia

    Come usare Roclanda: Posologia
    Il trattamento con Roclanda deve essere iniziato esclusivamente da un oculista o da un operatore sanitario qualificato in oftalmologia.
    Posologia
    Uso negli adulti, compresi gli anziani
    Il dosaggio raccomandato è di una goccia nello(negli) occhio(i) affetto(i) una volta al giorno alla sera. I pazienti non devono instillare più di una goccia nello(negli) occhio(i) affetto(i) ogni giorno.
    Se si dimentica una dose, il trattamento deve continuare con la dose successiva alla sera.
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di Roclanda nei bambini di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite.
    Non ci sono dati disponibili.
    Modo di somministrazione
    Per uso oftalmico.
    I dati sulle potenziali interazioni specifiche per latanoprost + netarsudil sono riportati nel paragrafo 4.5. Se l'associazione latanoprost + netarsudil deve essere usata in concomitanza con altri medicinali oftalmici per uso topico, ogni medicinale deve essere somministrato a distanza di almeno cinque minuti dall'altro. A causa delle proprietà vasodilatatorie di netarsudil, gli altri colliri devono essere somministrati prima di latanoprost + netarsudil. Gli unguenti oftalmici devono essere somministrati per ultimi.
    Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell'instillazione di latanoprost + netarsudil e possono essere riposizionate 15 minuti dopo la sua somministrazione (vedere paragrafo 4.4).
    Come per ogni collirio, per ridurre il possibile assorbimento sistemico si raccomanda di comprimere il sacco lacrimale a livello del canto mediale (occlusione puntale) per un minuto. Questa operazione deve essere effettuata immediatamente dopo aver instillato ogni goccia.
    Al fine di evitare la contaminazione della soluzione, la punta del contagocce non deve entrare in contatto con l'occhio, le strutture circostanti, le dita o qualsiasi altra superficie. Dall'uso di soluzioni contaminate possono derivare gravi danni agli occhi e conseguente perdita della vista.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Roclanda
    Ipersensibilità al(ai) principio(i) attivo(i) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Roclanda
    Pigmentazione dell'iride
    Latanoprost può causare una graduale alterazione del colore dell'occhio poiché aumenta la quantità di pigmento marrone presente nell'iride. Prima di istituire la terapia, i pazienti devono essere informati della possibilità di una variazione permanente del colore degli occhi. Il trattamento unilaterale può causare eterocromia permanente.
    L'aumento della pigmentazione dell'iride non ha mostrato di determinare conseguenze cliniche negative ed è possibile proseguire il trattamento con medicinali contenenti latanoprost anche dopo aver riscontrato la pigmentazione dell'iride. I pazienti devono comunque essere monitorati regolarmente e, nel caso in cui il quadro clinico lo richieda, il trattamento con medicinali contenenti latanoprost può essere sospeso.
    Cheratite erpetica
    I medicinali contenenti latanoprost devono essere usati con cautela in pazienti con anamnesi di cheratite erpetica e devono essere evitati nei casi di cheratite da herpes simplex in fase attiva e nei pazienti con anamnesi di cheratite erpetica ricorrente specificamente associata agli analoghi delle prostaglandine.
    Rischio di edema maculare
    Le segnalazioni di edema maculare con medicinali contenenti latanoprost hanno riguardato principalmente pazienti afachici, pseudofachici con rottura della capsula posteriore del cristallino o con lenti in camera anteriore o in pazienti con fattori di rischio noti per l'edema maculare cistoide (come la retinopatia diabetica e l'occlusione venosa retinica). I medicinali contenenti latanoprost devono essere usati con cautela nei pazienti afachici, pseudofachici con rottura della capsula posteriore del cristallino o con lenti in camera anteriore o nei pazienti con fattori di rischio noti per l'edema maculare cistoide.
    Rischio di irite/uveite
    Nei pazienti con noti fattori di rischio predisponenti allo sviluppo di irite/uveite, i medicinali contenenti latanoprost possono essere usati con cautela.
    Esacerbazione dell'asma
    Vi è un'esperienza limitata sull'uso di latanoprost in pazienti asmatici, ma dopo la commercializzazione del medicinale sono stati segnalati alcuni casi di esacerbazione dell'asma e/o della dispnea. I pazienti asmatici devono quindi essere trattati con cautela in attesa di acquisire un'esperienza sufficiente con l'associazione.
    Alterazione del colore della pelle periorbitale
    Nel corso del trattamento con medicinali contenenti latanoprost è stata osservata un'alterazione del colore della pelle periorbitale; la maggior parte delle segnalazioni ha riguardato pazienti giapponesi. L'esperienza acquisita finora dimostra che l'alterazione del colore della pelle periorbitale non è permanente e in alcuni casi risulta reversibile mentre si prosegue il trattamento con latanoprost.
    Cambiamenti nelle ciglia
    Il trattamento con medicinali contenenti latanoprost può gradualmente modificare le ciglia e la peluria dell'occhio trattato e delle aree circostanti; questi cambiamenti includono l'allungamento, l'ispessimento, la pigmentazione e l'infoltimento delle ciglia o della peluria e la crescita di ciglia con orientamento anomalo. I cambiamenti nelle ciglia sono reversibili con la sospensione del trattamento.
    Contenuto di benzalconio cloruro
    Questo medicinale contiene benzalconio cloruro.
    È stato segnalato che benzalconio cloruro provoca irritazione oculare, sintomi di secchezza oculare e può influire sul film lacrimale e sulla superficie corneale ed è noto per causare cambiamento di colore delle lenti a contatto morbide. Deve essere usato con cautela nei pazienti con occhi secchi e nei pazienti in cui la cornea può essere compromessa.
    I pazienti devono essere monitorati in caso di uso prolungato.
    L'efficacia di Roclanda non è stata studiata oltre i 12 mesi.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Roclanda
    Studi di interazione in vitro hanno mostrato che mischiando colliri contenenti timerosal a latanoprost + netarsudil si può formare del precipitato. Eventuali altri colliri devono essere applicati a distanza di almeno cinque minuti (vedere paragrafo 4.2).
    Studi in vitro hanno indicato che netarsudil è un potenziale inibitore degli isoenzimi del CYP450 nella cornea; tuttavia, finora non sono state osservate evidenze cliniche di interazioni farmacocinetiche locali.
    Sono stati riferiti casi di aumenti paradossi della PIO dopo la somministrazione oftalmica concomitante di due analoghi delle prostaglandine. L'uso di due o più prostaglandine, analoghi delle prostaglandine o derivati delle prostaglandine non è pertanto raccomandato.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Roclanda" insieme ad altri farmaci come “Acamba”, “Alduoviz”, “Amiriox”, “Bialviz - Collirio”, “Bimadoc - Collirio”, “Bimanext”, “Bimatoprost E Timololo EG”, “Bimatoprost E Timololo Mylan”, “Bimatoprost E Timololo Sandoz”, “Bimatoprost E Timololo Teva”, “Bimatoprost E Timololo Zentiva”, “Bimatoprost Mylan”, “Bimatoprost Sandoz Gbmh”, “Bisantim”, “Brinus - Collirio”, “Brunitrav”, “Duotrav”, “Ecbirio”, “Ganfort - Collirio”, “Izba”, “Loyada - Collirio”, “Lumigan - Collirio”, “Menezon”, “Safluround”, “Saflutan”, “Traglasin”, “Travatan”, “Traviop”, “Travofix”, “Travoprost DOC Generici”, “Travoprost EG”, “Travoprost E Timololo EG”, “Travoprost E Timololo Mylan”, “Travoprost E Timololo Zentiva”, “Travoprost Mylan”, “Travoprost Teva”, “Travoprost Zentiva”, “Umostil”, “Visublend”, “Visuplain”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di latanoprost + netarsudil in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.
    Non si ritiene che netarsudil possa causare effetti durante la gravidanza, dal momento che l'esposizione sistemica a netarsudil è trascurabile (vedere paragrafo 5.2). Gli studi sugli animali con somministrazione endovenosa di netarsudil non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva a esposizioni clinicamente rilevanti (vedere paragrafo 5.3).
    Latanoprost potrebbe causare effetti farmacologici dannosi durante la gravidanza e/o sul feto/neonato (vedere paragrafo 5.3).
    L'associazione latanoprost + netarsudil non deve pertanto essere usata durante la gravidanza.
    Allattamento
    Non è noto se netarsudil/metaboliti siano escreti nel latte materno. Tuttavia, sebbene non si ritenga che netarsudil possa causare effetti su neonati/lattanti, dal momento che l'esposizione sistemica a netarsudil di donne che allattano è prevedibilmente trascurabile, non sono disponibili dati clinici rilevanti (vedere paragrafo 5.2). Latanoprost e i suoi metaboliti potrebbero essere escreti nel latte materno. Si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Roclanda tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
    Fertilità
    Non sono disponibili dati relativi agli effetti di netarsudil sulla fertilità maschile o femminile. Tuttavia, non sono previsti effetti, poiché l'esposizione sistemica a netarsudil è trascurabile (vedere paragrafo 5.2). Gli studi sugli animali hanno dimostrato che latanoprost non ha effetto sulla fertilità maschile o femminile (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Roclanda altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
    In caso di visione annebbiata transitoria durante l'instillazione, prima di guidare veicoli o usare macchinari il paziente deve attendere che la visione torni nitida.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Roclanda
    Riassunto del profilo di sicurezza
    La reazione avversa oculare più comunemente osservata è l'iperemia congiuntivale, segnalata nel 46% dei pazienti. Altre reazioni avverse oculari riferite sono dolore in sede di instillazione (14%), cornea verticillata (12%) e prurito oculare (7%). La maggior parte delle reazioni avverse segnalate negli studi clinici con Roclanda erano oculari, di entità da lieve a moderata. Sulla base degli studi clinici, l'iperemia congiuntivale, segnalata in circa il 46% dei pazienti, ha portato alla sospensione nel 4,9% dei pazienti.
    Tabella delle reazioni avverse
    Le seguenti reazioni avverse sono state segnalate con l'associazione latanoprost + netarsudil, somministrata una volta al giorno e durante gli studi clinici e la sorveglianza post-commercializzazione con i singoli componenti Latanoprost + Netarsudil. Le reazioni avverse sono presentate in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA. All'interno di ciascuna classe sistemico-organica, le reazioni avverse sono classificate in base alla frequenza e alla seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000).
    Classificazione per sistemi e organi
    Frequenza
    Reazioni avverse
    Infezioni ed infestazioni
    Raro
    cheratite erpetica2
    Disturbi del sistema immunitario
    Non comune
    ipersensibilità,
    vomito
    Patologie del sistema nervoso
    Non comune
    cefalea,
    contrazioni muscolari involontarie,
    capogiro,
    difetto del campo visivo3
    Patologie dell'occhio
    Molto comune
    iperemia congiuntivale1,
    cornea verticillata1,
    dolore in sede di instillazione,
    iperpigmentazione dell'iride2,
    cambiamenti delle ciglia o della peluria delle palpebre (allungamento, ispessimento, pigmentazione e aumento del numero delle ciglia)2
    Comune
    emorragia della congiuntiva,
    visione offuscata,
    lacrimazione aumentata,
    eritema della palpebra,
    prurito oculare,
    irritazione oculare,
    acuità visiva ridotta,
    edema delle palpebre,
    cheratite puntata,
    disturbo corneale,
    edema congiuntivale,
    congiuntivite allergica,
    dolore oculare,
    occhio secco,
    sensazione di corpo estraneo negli occhi,
    croste del margine palpebrale,
    blefarite,
    eritema in sede di instillazione,
    fastidio in sede di instillazione,
    colorazione vitale della cornea presente
    Non comune
    prurito della palpebra,
    disturbo della congiuntiva,
    opacità corneale,
    secrezione oculare,
    depositi corneali,
    congiuntivite,
    dacriostenosi acquisita,
    infiammazione oculare,
    parestesia dell'occhio,
    follicoli della congiuntiva,
    tumefazione degli occhi,
    disfunzione delle ghiandole di Meibomio,
    pigmentazione corneale,
    diplopia,
    congiuntivite non infettiva,
    sensibilità oculare anormale,
    cheratite,
    disturbo della rifrazione,
    flare della camera anteriore,
    irritazione della congiuntiva,
    pressione intraoculare aumentata,
    eruzione cutanea della palpebra,
    secchezza cutanea della palpebra,
    crescita delle ciglia,
    affezione lacrimale,
    irite,
    compromissione della visione,
    distrofia della cornea,
    secchezza in sede di instillazione,
    prurito in sede di instillazione,
    reazione in sede di instillazione,
    complicazione oculare associata a dispositivo, stanchezza,
    parestesia in sede di instillazione,
    edema maculare, incluso edema maculare cistoide2,
    uveite2,
    iperemia oculare,
    retinopatia diabetica3,
    allergia oculare3,
    fastidio oculare,
    disturbo palpebrale3,
    ectropion3,
    opacità lenticolari3,
    astenopia3,
    iperemia episclerale3,
    visione con alone3,
    infiammazione della camera anteriore3,
    cecità3,
    congiuntivocalasia,
    eczema delle palpebre3,
    glaucoma3,
    aderenze dell'iride3,
    iride bombé3,
    ipertensione dell'occhio3,
    irritazione in sede di instillazione3,
    occhi vitrei3,
    edema in sede di instillazione3,
    colorazione della congiuntiva3,
    rapporto fovea/disco del nervo ottico aumentato3,
    madarosi3
    pigmentazione delle palpebre,
    disturbi dell'occhio,
    emorragia retinica,
    fotofobia
     
    Raro
    edema corneale2,
    erosione della cornea2,
    edema periorbitale2,
    trichiasi2,
    distichiasi2,
    cisti dell'iride2,
    reazione cutanea localizzata sulle palpebre2,
    scurimento della pelle delle palpebre2,
    pseudopemfigoide della congiuntiva oculare2
    Molto raro
    alterazioni periorbitali e palpebrali che provocano un approfondimento del solco palpebrale2
    Patologie cardiache
    Non comune
    angina2,
    palpitazioni2
    Molto raro
    angina instabile2
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Non comune
    epistassi,
    congestione nasale,
    fastidio nasale3,
    rinalgia3
    asma2,
    dispnea2
    Raro
    esacerbazione di asma2
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Comune
    dermatite da contatto
    Non comune
    lichenificazione,
    cute secca,
    eritema,
    malattia della pelle,
    dermatite allergica3
    petecchie,
    eczema
    Raro
    prurito2
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Non comune
    dolore alla mandibola/mascella,
    mialgia2,
    artralgia2,
    policondrite3,
    debolezza muscolare,
    sindrome di Sjögren
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Non comune
    dolore toracico2
    Traumatismi, intossicazioni e complicazioni da procedura
    Non comune
    escoriazione3
    1 Per ulteriori informazioni, vedere Descrizione di reazioni avverse selezionate
    2 Ulteriore reazione avversa osservata con latanoprost in monoterapia
    3 Ulteriore reazione avversa osservata con netarsudil in monoterapia
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Iperemia della congiuntiva
    L'iperemia della congiuntiva è stata la reazione avversa più frequentemente segnalata associata al trattamento con latanoprost + netarsudil nelle sperimentazioni cliniche ed è attribuita all'effetto di vasodilatazione della classe di medicinali inibitori della Rho-chinasi. L'iperemia della congiuntiva era tipicamente di severità lieve e sporadica. Tuttavia, una percentuale relativamente ridotta di soggetti con iperemia moderata o severa ha sospeso il trattamento a causa di questa reazione avversa (5,0% negli studi clinici di fase 3).
    Cornea verticillata
    La cornea verticillata si è verificata in circa il 13% dei pazienti in studi clinici controllati di fase 3. La cornea verticillata osservata nei pazienti trattati con latanoprost + netarsudil è stata riscontrata per la prima volta dopo 4 settimane di somministrazione giornaliera. Questa reazione non ha comportato alcuna apparente alterazione funzionale visiva nei pazienti. La maggior parte dei casi di cornea verticillata si è risolta con la sospensione del trattamento. L'incidenza della cornea verticillata è stata più elevata in alcune sottopopolazioni: anziani (≥ 65 anni) rispetto a non anziani (18,8 contro 11,5%); maschi rispetto a femmine (18,8 contro 13,0%) e nei bianchi rispetto ad altre razze (21,7 contro 2,5%).
    Pigmentazione dell'iride
    Roclanda contiene latanoprost, che è un analogo della prostaglandina F2α. La maggior parte delle reazioni avverse associate a latanoprost è di natura oculare. In uno studio della durata di 5 anni sulla sicurezza di latanoprost, la pigmentazione dell'iride è stata riscontrata nel 33% dei pazienti (vedere paragrafo 4.4).
    Questa alterazione del colore dell'occhio è stata osservata in prevalenza in pazienti con iridi di colore misto, ossia blu-marrone, grigio-marrone, giallo-marrone e verde-marrone. Negli studi su latanoprost, l'insorgenza dell'alterazione è stata generalmente osservata nei primi 8 mesi di trattamento, raramente durante il secondo o terzo anno e mai dopo il quarto anno di trattamento. La frequenza di progressione della pigmentazione dell'iride si riduce nel tempo ed è stabile per cinque anni. L'effetto dell'aumentata pigmentazione dell'iride oltre i cinque anni non è stato valutato. Nella maggior parte dei casi l'alterazione del colore dell'iride è lieve e spesso non osservabile clinicamente. L'incidenza in pazienti con iridi di colore misto oscilla tra il 7 e l'85% e l'incidenza maggiore si osserva nelle iridi di colore giallo-marrone. L'alterazione non è stata osservata in pazienti con occhi di colore blu omogeneo ed è stata riscontrata solo raramente in pazienti con occhi di colore grigio, verde o marrone omogeneo.
    L'alterazione del colore è dovuta a un aumento del contenuto di melanina nei melanociti dello stroma dell'iride e non a un aumento del numero di melanociti. Di solito la pigmentazione marrone attorno alla pupilla si diffonde concentricamente verso la zona periferica dell'occhio interessato, ma può imbrunire anche tutta l'iride o settori dell'iride. Dopo la sospensione del trattamento non è stata osservata un'ulteriore pigmentazione marrone dell'iride. Negli studi clinici condotti finora, questo effetto non si è associato ad alcun sintomo o alterazione patologica.
    Nevi ed efelidi dell'iride non sono stati influenzati dal trattamento. Gli studi clinici non hanno evidenziato un accumulo di pigmento nella rete trabecolare o in altre zone della camera anteriore.
    Altre popolazioni speciali
    Anziani
    Ad eccezione della cornea verticillata (vedere sopra), non è stata osservata alcuna differenza nel profilo di sicurezza di latanoprost + netarsudil tra soggetti di età < 65 o ≥ 65 anni.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all´indirizzo: Agenzia Italiana del Farmaco. Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Roclanda
    L'esposizione sistemica al componente netarsudil dell'associazione latanoprost + netarsudil in seguito a somministrazione oftalmica topica si è dimostrata trascurabile.
    Eccetto irritazione oculare e iperemia della congiuntiva, non sono noti altri effetti indesiderati oculari correlati al sovradosaggio di latanoprost.
    In caso di ingestione accidentale di latanoprost, possono essere utili le seguenti informazioni: un flacone contiene 125 microgrammi di latanoprost. Più del 90% è metabolizzato durante il primo passaggio nel fegato. L'infusione endovenosa di 3 microgrammi/kg in volontari sani non ha indotto sintomi, ma una dose di 5,5-10 microgrammi/kg ha causato nausea, dolore addominale, capogiro, stanchezza, vampate di calore e sudorazione. Latanoprost è stato somministrato per infusione endovenosa nella scimmia a dosi fino a 500 microgrammi/kg senza causare effetti importanti sul sistema cardiovascolare.
    Somministrazioni endovenose di latanoprost nella scimmia sono state correlate a broncocostrizione transitoria. Tuttavia, se applicato per via topica nell'occhio ad una dose sette volte superiore a quella usata in clinica, latanoprost non ha indotto broncocostrizione in pazienti affetti da asma bronchiale moderata.
    In caso di sovradosaggio topico di latanoprost + netarsudil, lo(gli) occhio(i) può(possono) essere lavato(i) con acqua corrente. Il trattamento del sovradosaggio include una terapia di supporto e sintomatica.

    Scadenza

    3 anni.
    Flacone aperto: 4 settimane dopo la prima apertura del flacone. Non conservare a temperatura superiore a 25°C.

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (2°C – 8°C). Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
    Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura vedere paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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