Prednisone EG

    Ultimo aggiornamento: 13/03/2024

    Cos'è Prednisone EG?

    Prednisone EG è un farmaco a base del principio attivo Prednisone, appartenente alla categoria degli Corticosteroidi e nello specifico Glicocorticoidi. E' commercializzato in Italia dall'azienda EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AG.

    Prednisone EG può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Prednisone EG 25 mg 10 compresse
    Prednisone EG 5 mg 10 compresse
    Prednisone EG 5 mg 20 compresse

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AG
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Prednisone
    Gruppo terapeutico: Corticosteroidi
    ATC: H02AB07 - Prednisone
    Forma farmaceutica: compressa


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    Indicazioni

    Perché si usa Prednisone EG? A cosa serve?
    Trattamento a breve termine, come terapia aggiuntiva, in episodi acuti o riacutizzazioni di affezioni di interesse reumatologico (artrite reumatoide, malattia di Still, spondiliti anchilosanti, artrite gottosa acuta).
    Trattamento in riacutizzazioni o come terapia di mantenimento in casi particolari di lupus eritematosus sistemico, dermatomiosite, periartrite, cardite reumatica acuta o altre malattie del collagene.
    Trattamento di condizioni allergiche gravi o debilitanti, non rispondenti ad altre terapie, come asma bronchiale, dermatiti da contatto, dermatite atopica.
    Trattamento della sarcoidosi.
    Trattamento di affezioni ematologiche quali anemia emolitica acquisita (autoimmune).
    Trattamento palliativo di leucemie e linfomi degli adulti e leucemia acuta dell'infanzia.
    Coadiuvante nel trattamento della colite ulcerosa.

    Posologia

    Come usare Prednisone EG: Posologia
    Somministrazione orale.
    La dose terapeutica d'attacco, nell'adulto di peso medio, corrisponde a mg 20-30 al giorno.
    Questa dose iniziale può essere ridotta entro una settimana ad una dose di mantenimento mediamente di 10-15 mg al giorno. Possono essere richiesti anche dosaggi minori in rapporto al peso corporeo ed all'età del paziente.
    La posologia di mantenimento deve essere sempre la minima capace di controllare la sintomatologia; una riduzione posologica va fatta sempre gradualmente.
    È IMPORTANTE SOTTOLINEARE CHE IL FABBISOGNO CORTICOSTEROIDEO È VARIABILE E QUINDI LA POSOLOGIA VA INDIVIDUALIZZATA TENENDO CONTO DELLA MALATTIA E DELLA RISPOSTA TERAPEUTICA DEL PAZIENTE.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Prednisone EG
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    Tubercolosi.
    Ulcera peptica.
    Psicosi.
    Herpes simplex oculare.
    Infezioni micotiche sistemiche.
    Osteoporosi di grado severo.
    Stati di immunodeficienza.
    Diabete instabile.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Prednisone EG
    I corticosteroidi possono mascherare alcuni segni di infezione e durante il loro impiego si possono verificare infezioni ricorrenti. In questi casi va valutata l'opportunità di istituire una adeguata terapia antibiotica.
    Nei pazienti in terapia corticosteroidea sottoposti a particolare stress, è indispensabile un adattamento della dose in rapporto all'entità della condizione stressante. Un eventuale stato di insufficienza surrenale secondaria, indotta dal cortisonico, può essere contenuto con una riduzione graduale delle dosi. Questo tipo di insufficienza relativa può persistere per mesi dopo la sospensione della terapia. Quindi, in qualsiasi situazione di stress che si manifestasse in questo periodo, dovrebbe essere istituita una adeguata terapia ormonale.
    Nei pazienti ipotiroidei o affetti da cirrosi epatica, la risposta ai corticosteroidi può essere aumentata.
    Durante la corticoterapia possono manifestarsi alterazioni psichiche di vario genere: euforia, insonnia, mutamenti dell'umore o della personalità, depressione grave o sintomi di vere e proprie psicosi. Una preesistente instabilità emotiva o tendenze psicotiche possono essere aggravate dai corticosteroidi (vedere Paragrafo 4.3).
    L'uso di Prednisone EG® nella tubercolosi attiva va limitato ai casi di malattia fulminante o disseminata, nei quali il corticosteroide va usato con appropriata terapia antitubercolare (vedere Paragrafo 4.3).
    Se i corticosteroidi vengono somministrati nei pazienti con tubercolosi latente o con risposta positiva alla tubercolina, è necessaria una stretta sorveglianza in quanto si può verificare un'attivazione della malattia.
    Nella corticoterapia prolungata questi pazienti devono ricevere un'adeguata chemioprofilassi.
    I corticosteroidi devono essere somministrati con cautela nei seguenti casi: colite ulcerativa non specifica con pericolo di perforazione, ascessi e infezioni piogene in genere, diverticolite, anastomosi intestinali recenti, insufficienza renale, ipertensione severa, diabete stabile, osteoporosi di grado moderato, miastenia grave, ulcera peptica attiva.
    Durante la terapia concomitante con warfarin, eventuali variazioni nel INR si verificano in 3-10 giorni; per questo è utile il monitoraggio dell'INR dopo l'inizio della terapia (vedere Paragrafo 4.5).
    Durante il trattamento corticosteroideo i pazienti non devono essere vaccinati contro il vaiolo o con altri vaccini vivi attenuati. Altri procedimenti immunizzati non vanno intrapresi in pazienti che ricevono corticosteroidi ad alte dosi, a causa di aumento del rischio di complicazioni neurologiche e di diminuita risposta anticorpale (vedere Paragrafo 4.5).
    I corticosteroidi riducono l'effetto ipoglicemizzante degli agenti antidiabetici (sulfaniluree), pertanto è importante controllare la glicemia nel corso del trattamento (vedere Paragrafo 4.5).
    Durante la terapia con glucocorticoidi, i livelli sierici di metaboliti della Vitamina D sono solitamente normali, mentre quelli del PTH sono spesso elevati, riflettendo uno stato di ipocalcemia da iperparatiroidismo secondario.
    Cautela deve essere prestata durante la terapia con prednisone in relazione ai potenziali effetti sul sistema nervoso centrale (vedere Paragrafi 4.7 e 4.8).
    In corso di trattamento contemporaneo con alcuni antibiotici (rifampicina) e broncodilatatori (efedrina), potrebbe essere necessario aumentare la dose di mantenimento del glucocorticoide.
    In corso di trattamento contemporaneo con estrogeni o preparazioni contenenti estrogeni, o con macrolidi (eritromicina, troleandomicina) (vedere Paragrafo 4.5), potrebbe essere necessario ridurre la dose del glucocorticoide.
    Crisi renale sclerodermica

    Si richiede cautela in pazienti con sclerosi sistemica a causa di un aumento dell'incidenza di crisi renale sclerodermica (possibilmente fatale) con ipertensione e diuresi diminuita osservate in seguito all'assunzione di una dose giornaliera pari o superiore a 15 mg di prednisolone. La pressione arteriosa e la funzione renale (creatinina s), pertanto, devono essere sottoposte a controlli regolari. In caso di sospetta crisi renale, la pressione arteriosa deve essere sottoposta a controlli accurati.

    Disturbi visivi

    Con l'uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi. Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l'uso di corticosteroidi sistemici e topici

    Popolazione pediatrica
    Nella primissima infanzia il medicinale va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.
    I bambini sottoposti a prolungata corticoterapia devono essere strettamente sorvegliati dal punto di vista della crescita e dello sviluppo.
    Informazioni importanti su alcuni eccipienti
    I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Prednisone EG
    Si ritiene che il trattamento concomitante con inibitori di CYP3A, compresi i medicinali contenenti cobicistat, possa aumentare il rischio di effetti indesiderati sistemici. L'associazione deve essere evitata a meno che il beneficio non superi il maggior rischio di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi; in questo caso è necessario monitorare i pazienti per verificare l'assenza di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi.
    Farmaci Antiepilettici: fenobarbital, primidone, carbamazepina, fenitoina riducono l'efficacia degli steroidi sistemici, tanto da rendere necessario un aumento della dose degli steroidi.
    Diltiazem: è stato dimostrato un potenziamento degli effetti indesiderati da prednisone durante la terapia concomitante con diltiazem a causa del rallentamento del metabolismo del prednisone
    Farmaci Anticoagulanti: i corticosteroidi possono sia aumentare che diminuire l'azione anticoagulante; è necessario quindi controllare strettamente i soggetti che assumono sia anticoagulanti orali che corticosteroidi. In particolare l'uso concomitante del prednisone durante la somministrazione di Warfarin, potenzia l'effetto anticoagulante di quest'ultimo con conseguente aumento dell'INR (vedere Paragrafo 4.4).
    Antidiabetici (sulfaniluree): i corticosteroidi riducono l'effetto ipoglicemizzante degli agenti antidiabetici (vedere Paragrafo 4.4).
    Macrolidi: l'uso concomitante di corticosteroidi durante la terapia antibiotica con macrolidi (eritromicina, troleandomicina) può determinare un aumento della concentrazione degli steroidi (vedere Paragrafo 4.4).
    Agenti antinfiammatori non steroidei (FANS): i corticosteroidi possono aumentare l'incidenza e/o la gravità del sanguinamento e dell'ulcerazione gastrointestinale causate dai FANS. I corticosteroidi possono ridurre i livelli sierici di salicilato con conseguente diminuzione dell'efficacia.
    Nei pazienti con ipoprotrombinemia si consiglia prudenza nell'associare l'acido acetilsalicilico ai corticosteroidi.
    Vaccini: il prednisone diminuisce la risposta anticorpale ai vaccini aumentando il rischio di eventi avversi (vedere Paragrafo 4.4).


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Prednisone EG" insieme ad altri farmaci come “Alcool Idroabietilico Allergeaze”, “Aloneb - Compresse Rivestite”, “Keytruda”, “Lobidiur - Compresse Rivestite”, “Nebivololo E Idroclorotiazide Doc Generici”, “Nebivololo E Idroclorotiazide EG”, “Nebivololo E Idroclorotiazide Mylan”, “Nebivololo E Idroclorotiazide Sandoz”, “Nebivololo E Idroclorotiazide Teva Italia”, “Nobizide - Compresse Rivestite”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Nelle donne in stato di gravidanza, in allattamento il medicinale va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo medico.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Sebbene non siano note interferenze sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari durante la terapia con Prednisone, l'uso dei corticosteroidi è stato associato a disturbi psicotici, cognitivi e dell'umore (vedere Paragrafo 4.4 e 4.8).

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Prednisone EG
    Gli effetti indesiderati sono organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA.
    La frequenza è definita attraverso la seguente convenzione: [Molto comune (≥ 1/10) Comune (≥ 1/100, < 1/10) Non comune (≥ 1/1.000,< 1/100) Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000) Molto raro (< 1/10.000) Frequenza non nota (non può essere stimata dai dati disponibili)]
    La frequenza e la gravità degli effetti indesiderati elencati di seguito dipende dal dosaggio e dalla durata del trattamento.
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Comune
    Anemia, Neutropenia, Anemia secondaria
    Non comune
    Trombocitopenia, Leucocitosi, Anemia microcitica, Pancitopenia, Aplasia midollare ossea.
    Raro
    Ematoma spontaneo.
    Patologie cardiache
    Comune
    Tachicardia, Patologia cardiaca.
    Non comune
    Scompenso cardiaco, Bradicardia.
    Patologie endocrine
     
    Comune
    Iperglicemia, Insulino-resistenza.
    Non comune
    Diabete mellito, Diabete da steroidi, Mestruazioni irregolari, Irsutismo, Globulina legante gli ormoni sessuali maschili diminuita.
    Raro
    Aspetto Cushingoide, Facies lunare, Disturbo ipotalamo-ipofisario.
    Molto raro
    Paralisi periodica tireotossica.
    Patologie dell'occhio
    Comune
    Bruciore agli occhi.
    Non comune
    Disturbo del cristallino, Glaucoma acuto, Glaucoma ad angolo aperto, Emorragia congiuntivale, Cheratite, Ipertensione oculare, Cataratta sottocapsulare posteriore.
    Raro
    Cecità in un occhio, Corioretinopatia, Edema periorbitale.
    Non Noto Visione offuscata**
    Patologie gastrointestinali
    Molto comune
    Dolore di stomaco, Diarrea, Nausea, Vomito, Afte, Gonfiore addominale, Sensazione di bruciore allo stomaco, Dolore addominale, Crampi addominali.
    Comune
    Epigastralgia, Dispepsia, Gastroenterite, Gastrite, Bruciore retrosternale, Esofagite.
    Non comune
    Secchezza orale, Formicolio alla lingua, Costipazione, Ulcera duodenale, Melena, Emorragia gastrointestinale, Emorragia del retto, Ulcera peptica.
    Raro
    Ematemesi, Esofagite erosiva, Ulcera esofagea, Gastroduodenite, Perdita di denti, Denti fragili, Diverticolite, Ileo paralitico.
    Non noto
    Pancreatite acuta
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Molto comune
    Astenia, Malessere generale, Febbre.
    Comune
    Gonfiore della mucosa NAS, Rossore, Edema.
    Non comune
    Neutropenia febbrile, Iperpiressia, Mucosite NAS, Guarigione ritardata di ferita, Dolore
    Raro
    Sepsi NAS, Insufficienza multiorgano.
    Patologie epatobiliari
    Comune
    Ipertransaminasemia, Iperbilirubinemia.
    Non comune
    Colecistite acuta, Colangite.
    Raro
    Epatotossicità, Epatite acuta, Riattivazione di epatite B.
    Disturbi del sistema immunitario
    Molto comune
    Orticaria, Ponfi.
    Comune
    Gonfiore del viso. 
    Non comune
    Eruzione cutanea, Orticaria acuta, Eritema orticarioide.
    Raro
    Angioedema.
    Infezioni ed infestazioni
    Molto comune
    Dissenteria, Infezione.
    Comune
    Infezione da Salmonella NAS, Gastroenterite da Escherichia, Ascesso, Sensibilità alle infezioni aumentata.
    Non comune
    Herpes zoster, Herpes labiale, Sepsi batterica, Corioretinite da Citomegalovirus, Infezione da Pneumocystis jiroveci, Setticemia da Staphylococcus aureus, Polmonite da Legionella.
    Raro
    Setticemia, Shock settico, Endocardite NAS, Ascesso della parete addominale, Sarcoma di Kaposi.
    Molto raro
    Infezione da Alternaria, Infezione da Nocardia, Infezione da Aspergillus Fumigatus, Criptococcosi, Colite da Clostridium.
    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
    Non comune
    Lesione del tendine di Achille, Rottura del tendine di Achille.
    Esami diagnostici
    Comune
    Transaminasi NAS aumentata, Amilasi elevata, Lipasi aumentata, Glucosio ematico aumentato, INR aumentato, Enzimi epatici aumentati. 
    Non comune
    Peso aumentato, Ipoalbuminemia, Ipopotassiemia, Ipersodiemia, Ipercreatinemia
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Non comune
    Apporto di liquidi ridotto, Fame anormale, Aumento anomalo di peso, Introito di cibo marcatamente ridotto, Ipocalcemia, Ipercalcinuria, Ritardo di crescita.
    Raro
    Frattura vertebrale complessiva, Alcalosi ipocloremica, Acidosi metabolica (acidosi diabetica esclusa)
    Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo
    Comune
    Disturbo muscolare, Osteopenia, Osteoporosi.
    Non comune
    Osteonecrosi, Artralgia, Artrite, Miopatia, Dolori muscolari generalizzati, Frattura.
    Raro
    Rabdomiolisi.
    Patologie del sistema nervoso
    Molto comune
    Cefalea, Emicrania, Capogiro.
    Comune
    Parestesia, Sonnolenza, Vertigini, Parestesia della mano.
    Non comune
    Epilessia parziale, Diplopia, Acuità visiva ridotta, Lipotimia, Tremori.
    Raro
    Neuropatia sensitiva periferica, Sindrome da leucoencefalopatia posteriore reversibile.
    Molto raro
    Leucoencefalopatia
    Disturbi psichiatrici
    Comune
    Agitazione, Irascibilità, Insonnia, Confusione, Difficoltà a dormire.
    Non comune
    Disturbi psichiatrici, Attacco di panico, Idee di riferimento, Depressione, Ansia, Euforia, Disturbo di memoria.
    Raro
    Sindrome depressiva, Tentato suicidio con sovradosaggio di farmaci, Stato psicotico, Allucinazioni uditive e visive. 
    Patologie renali ed urinarie
    Non comune
    Ritenzione idrica, Poliuria, Ematuria.
    Raro
    Insufficienza renale.
    Non Nota Crisi renale sclerodermica*.
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Molto comune
    Irritazione della gola, Tosse.
    Comune
    Broncopolmonite, Polmonite.
    Non comune
    Polmonite bilaterale, Iperventilazione, Dispnea.
    Non nota Singhiozzo.
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Molto comune
    Rash, Prurito, Strie della cute, Acne, Esantema maculare.
    Comune
    Eruzione della faccia,Eritema della faccia, Dermatite da contatto, Esantema papulare. 
    Non comune
    Eritema diffuso, Prurito generalizzato, Esantema eritematoso, Pelle screpolata, Petecchie, Reazione cutanea diffusa, Porpora.
    Raro
    Esantema aggravato, Porocheratosi.
    Patologie vascolari
    Comune
    Fragilità capillare, Ematoma.
    Non comune
    Ipertensione, Episodio ipertensivo, Ipertensione Sistolica, Coagulazione intravascolare disseminata, Trombosi, Tromboflebite, Vasculite leucocitoclastica, Flebite.
    Raro
    Crisi ipertensiva, Shock ipovolemico.
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    * Crisi renale sclerodermica
    Tra le diverse sottopopolazioni, l'insorgenza di crisi renali sclerodermiche varia. Il rischio più elevato è stato segnalato in pazienti con sclerosi sistemica diffusa; il rischio più basso è stato segnalato in pazienti con sclerosi sistemica limitata (2%) e sclerosi sistemica ad esordio giovanile (1%).
    ** vedere anche il paragrafo 4.4.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse“.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Prednisone EG
    In corso di terapia prolungata e con dosi elevate, se si dovesse verificare un'alterazione del bilancio elettrolitico, è opportuno adeguare l'apporto di sodio e di potassio. I corticosteroidi aumentano l'escrezione urinaria di calcio ed inibiscono il suo assorbimento intestinale (vedere Paragrafo 4.4).
    In caso di sovradosaggio si raccomanda di effettuare, in concomitanza con le misure abituali per l'eliminazione del farmaco non assorbito (lavanda gastrica, carbone vegetale, ecc.), il controllo clinico delle funzioni vitali del paziente.

    Scadenza

    5 anni.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Prednisone EG a base di Prednisone sono: Cison, Cortirex, Deltacortene, Prednisone Doc Generici, Prednisone Mylan Pharma, Prednisone Teva, Prednisone Zentiva, Soflon

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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