Anelor

    Ultimo aggiornamento: 08/03/2024

    Cos'è Anelor?

    Anelor è un farmaco a base del principio attivo Alprazolam, appartenente alla categoria degli Ansiolitici benzodiazepinici e nello specifico Derivati benzodiazepinici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Errekappa Consumer S.R.L..

    Anelor può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Anelor 750 mcg/1 ml gocce orali, soluzione 20 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Farto S.r.l. Farmaco Biochimico Toscano
    Concessionario: Errekappa Consumer S.R.L.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: C
    Principio attivo: Alprazolam
    Gruppo terapeutico: Ansiolitici benzodiazepinici
    ATC: N05BA12 - Alprazolam
    Forma farmaceutica: gocce


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    Indicazioni

    Perché si usa Anelor? A cosa serve?
    Ansia, tensione ed altre manifestazioni somatiche o psichiatriche associate con sindrome ansiosa.
    Attacchi di panico con o senza agorafobia.
    Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo è grave, disabilitante e sottopone il soggetto a grave disagio.

    Posologia

    Come usare Anelor: Posologia
    Il dosaggio ottimale di ANELOR va individualizzato a seconda della gravità dei sintomi e della risposta soggettiva del paziente.
    Le indicazioni posologiche riportate dovrebbero coprire le esigenze della maggior parte dei pazienti. Qualora fosse necessario un dosaggio più elevato le dosi vanno aumentate gradualmente per evitare rischi di effetti collaterali. In questi casi è consigliabile aumentare prima la dose serale di quella diurna tranne nei pazienti affetti da agorafobia e/o disturbo di attacchi di panico. In tal caso si veda il paragrafo dedicato.
    In generale i pazienti mai trattati con psicofarmaci richiedono dosi minori rispetto a quei pazienti precedentemente trattati con ansiolitici o sedativi, antidepressivi, ipnotici o a pazienti alcolisti cronici.
    Si consiglia di usare sempre la dose più bassa per evitare il rischio di sedazione residua o atassia.
    In caso di effetti collaterali già con la somministrazione iniziale si consiglia di diminuire il dosaggio.
    Il trattamento deve essere il più breve possibile.
    I pazienti devono essere rivalutati regolarmente e la necessità di un trattamento continuato deve essere valutata attentamente particolarmente, se il paziente è senza sintomi.
    La dose massima non deve essere superata.
    La dose serale del farmaco deve essere assunta appena prima di andare a letto.
    10 gocce corrispondono a 0,25 mg di Alprazolam, 20 gocce a 0,50 mg
    Ansia:
    La dose iniziale varia da 0,25 a 0,50 mg 3 volte al dì. Questo dosaggio verrà aumentato secondo le esigenze del paziente fino ad un massimo di 4 mg al giorno in somministrazioni suddivise per una durata non superiore a 8-12 settimane compreso un periodo di sospensione graduale.
    In determinati casi, può essere necessaria l'estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in tal caso, ciò non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente.
    Nei pazienti anziani, in pazienti con epatopatia grave e/o funzione renale alterata o in presenza di malattie organiche debilitanti, si consiglia di iniziare con 0,25 mg 2-3 volte al giorno e di aumentare in caso di necessità, solo se tollerato.
    Agorafobia e disturbo da attacchi di panico:
    Nei pazienti con agorafobia associata ad attacchi di panico o con disturbo da attacchi di panico con o senza evitamento fobico, la dose iniziale è di 0,5-1 mg, somministrata prima di coricarsi, per uno o due giorni. La dose deve quindi essere adattata secondo la risposta del singolo paziente. Gli incrementi del dosaggio non devono superare 1 mg ogni tre o quattro giorni. Gli incrementi di dosaggio possono essere effettuati dapprima a mezzogiorno, poi al mattino e infine nel pomeriggio/sera fino al raggiungimento di uno schema posologico 3 o 4 volte al giorno per una durata non superiore a 8 mesi.
    In uno studio multicentrico internazionale che ha coinvolto un elevato numero di pazienti, la dose media giornaliera è stata 5,7 mg/die; soltanto in alcuni rari casi è stato necessario raggiungere 10 mg/die.
    Interruzione della terapia
    Come buona regola clinica, la somministrazione deve essere sospesa lentamente.
    Si suggerisce di ridurre il dosaggio giornaliero di non più di 0,5 mg ogni tre giorni. Alcuni pazienti possono richiedere una riduzione ancora più graduale.
    Uso pediatrico:
    La sicurezza e l'efficacia di ANELOR in bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di età non sono state stabilite per cui l'uso dell'alprazolam non è raccomandato.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Anelor
    ANELOR è controindicato in pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti e nei pazienti affetti da glaucoma acuto ad angolo chiuso. Il prodotto può essere usato nei pazienti con glaucoma ad angolo aperto che ricevono una terapia appropriata.
    Miastenia gravis. Sindrome da apnea notturna.
    Insufficienza respiratoria grave. Insufficienza epatica grave. Non somministrare ai bambini, nel primo trimestre di gravidanza e durante l'allattamento.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Anelor
    Tolleranza
    Una certa perdita dell'efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine può svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane.

    Dipendenza

    L'uso di benzodiazepine può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento: esso è maggiore in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool.
    La dipendenza può verificarsi a dosi terapeutiche e/o in pazienti senza nessun fattore di rischio individuale. Il rischio di dipendenza aumenta con l'uso concomitante di diverse benzodiazepine a prescindere dall'indicazione ansiolitica o ipnotica. Sono stati riportati anche casi di abuso.
    Una volta che la dipendenza fisica si è sviluppata, il termine brusco del trattamento sarà accompagnato da sintomi da astinenza.
    Questi possono consistere in cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione ed irritabilità. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremità, ipersensibilità alla luce al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o scosse epilettiche.
    ansia di rimbalzo
    All'interruzione del trattamento può presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata. Può essere accompagnata da altre reazioni, compresi i cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiché il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si suggerisce di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio.
    Durata del trattamento
    La durata del trattamento dovrebbe essere la più breve possibile (vedere “Posologia e modo di somministrazione“) e nel caso dell'ansia non dovrebbe superare le 8-12 settimane, compreso un periodo di sospensione graduale. L'estensione della terapia oltre questo periodo non dovrebbe avvenire senza rivalutazione della situazione clinica. Può essere utile informare il paziente quando il trattamento è iniziato che esso sarà di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio deve essere diminuito progressivamente.
    Inoltre è importante che il paziente sia informato della possibilità di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l'ansia riguardo a tali sintomi se dovessero accadere alla sospensione del medicinale.
    Ci sono elementi per prevedere che nel caso di benzodiazepine con una durata breve di azione, i sintomi da astinenza possono diventare manifesti all'interno dell'intervallo di somministrazione, tra una dose e l'altra particolarmente per dosaggi elevati.
    Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata di azione è importante avvisare il paziente che è sconsigliabile il cambiamento improvviso con una benzodiazepina con una durata di azione breve, poiché possono presentarsi sintomi di astinenza.
    Interruzione del trattamento
    Come con ogni altra benzodiazepina, il dosaggio di ANELOR deve essere ridotto gradualmente dal momento che l'interruzione brusca o troppo veloce può portare alla comparsa di sintomi da astinenza.
    I sintomi da astinenza possono includere lieve disforia e insonnia o presentarsi come sindromi maggiori con crampi muscolari e addominali, vomito, sudorazione, tremori.
    Occasionalmente possono comparire episodi convulsivi da astinenza in seguito a rapida diminuzione o interruzione brusca della terapia con Alprazolam.
    Questi sintomi, specialmente i più gravi, sono generalmente più comuni in quei pazienti che sono stati trattati con dosi eccessive per prolungati periodi di tempo. Comunque, sintomi da astinenza sono stati segnalati anche a seguito di brusca interruzione della somministrazione di dosaggi terapeutici di benzodiazepine. Pertanto l'interruzione brusca deve essere evitata e deve essere prescritta una riduzione graduale del dosaggio (vedi 4.2 “Posologia e modo di somministrazione“).
    Durante la sospensione del farmaco in pazienti affetti da disturbo da attacchi di panico, a volte, si possono osservare sintomi legati alla ricomparsa degli attacchi di panico che simulano quelli tipici da astinenza.
    Amnesia
    Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda. Ciò accade più spesso parecchie ore dopo l'ingestione del farmaco
    Reazioni psichiatriche e paradosse
    Quando si usano benzodiazepine è noto che possano accadere reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Se ciò dovesse avvenire, l'uso del medicinale dovrebbe essere sospeso. Tali reazioni sono più frequenti negli anziani e nei bambini.
    Gruppi specifici di pazienti
    La sicurezza e l'efficacia di ANELOR in bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di età non sono state stabilite per cui l'uso dell'alprazolam non è raccomandato.
    Le benzodiazepine non devono essere date ai bambini senza valutazione attenta dell'effettiva necessità del trattamento; la durata del trattamento deve essere la più breve possibile.
    Nei pazienti anziani e/o debilitati si consiglia di usare sempre la dose più bassa per evitare il rischio di sedazione residua o atassia.
    Gli anziani dovrebbero assumere una dose ridotta (vedere “Posologia e modo di somministrazione). Egualmente, una dose più bassa è suggerita per i pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria.
    Si raccomandano le usuali precauzioni nel trattamento di pazienti con alterata funzionalità renale e/o insufficienza epatica lieve o moderata, mentre nei pazienti con grave insufficienza epatica, le benzodiazepine non sono indicate in quanto possono precipitare l'encefalopatia. Le benzodiazepine non sono consigliate per il trattamento primario della malattia psicotica. Le benzodiazepine non dovrebbero essere usate da sole per trattare la depressione grave o l'ansia connessa con la depressione (il suicidio può essere precipitato in tali pazienti).
    ANELOR non dovrebbe essere usato in quei pazienti nei quali la depressione è caratterizzata da rallentamento psicomotorio; in pazienti affetti da depressione endogena, bipolare o con sintomi psicotici.
    L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti da interazione.
    Come con altri farmaci psicotropi, l'alprazolam in pazienti gravemente depressi o con tendenze suicide deve essere somministrato con le dovute precauzioni e prescritto in confezione appropriata.
    Al disturbo da attacchi di panico si associa una concomitante patologia depressiva (primaria o secondaria) con aumento dei casi di suicidio nei pazienti non trattati, è importante che la medesima precauzione sia presa quando ANELOR è impiegato per il trattamento dei pazienti con disturbo da attacchi di panico analogamente all'uso di un qualsiasi farmaco psicotropo nel trattamento di pazienti depressi o di quelli in cui si sospetta ideazione o tentativo di suicidio.
    Le benzodiazepine dovrebbero essere usate con attenzione estrema in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool.
    Pazienti che abitualmente abusino di alcool e/o sostanze stupefacenti, quando in trattamento con benzodiazepine devono essere tenuti sotto stretto controllo medico, a causa della predisposizione di tali soggetti all'assuefazione e alla dipendenza.
    Per lo stesso motivo i pazienti devono essere avvertiti dei pericoli connessi con la contemporanea assunzione di alcool o di altri farmaci aventi azione depressiva sul SNC.
    Sono stati riportati casi di ipomania e mania in associazione all'uso di alprazolam nei pazienti con depressione
    Il disturbo da attacco di panico è stato associato a disturbi depressivi maggiori primari e secondari e ad aumento dei casi di suicidio tra i pazienti non trattati. Pertanto, la medesima precauzione deve essere presa quando si utilizzano dosi più elevate di ANELOR nel trattamento di pazienti con disturbo da attacchi di panico sia quando si utilizza un qualsiasi farmaco psicotropo durante il trattamento di pazienti depressi o per coloro verso cui si sospetti ideazione o tentativo di suicidio.
    ANELOR gocce orali, soluzione
    Questo medicinale contiene etanolo (alcool).
    Avvertenze relative agli eccipienti

    Questo prodotto medicinale contiene solo piccole quantità di etanolo (alcool etilico): meno di 100 mg per singola dose (10-20 gocce). 


    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Anelor
    Le benzodiazepine producono effetti depressivi aggiuntivi sul SNC quando somministrate in concomitanza di alcool o altri farmaci aventi azione depressiva sul SNC.
    L'assunzione concomitante con alcool va evitata. L'effetto sedativo può essere aumentato quando il medicinale è assunto congiuntamente ad alcool. Ciò influenza negativamente la capacità di guidare o di usare macchinari.
    Particolare attenzione, specialmente nei pazienti anziani, deve essere usata con i farmaci ad azione deprimente respiratoria come gli oppioidi (analgesici, sedativi della tosse, trattamenti sostitutivi).
    Alprazolam deve essere usato con cautela in combinazione con altri deprimenti del SNC Associazione con i deprimenti dell'SNC: l'effetto depressivo centrale può essere accresciuto nel caso di uso concomitante con antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, antiepilettici, anestetici, e antistaminici H1 sedativi.
    Nel caso di analgesici narcotici può avvenire aumento dell'euforia conducendo ad un aumento della dipendenza psichica.
    Molecole che inibiscono determinati enzimi epatici (specialmente citocromo P 450) possono aumentare la concentrazione plasmatica di alprazolam e potenziare la sua attività.
    In grado inferiore, questo si applica anche alle benzodiazepine che sono metabolizzate soltanto per coniugazione.
    La co-somministrazione di alprazolam con potenti inibitori del CYP3A4 come antifungini azolici (ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo, voriconazolo), inibitori della proteasi o di alcuni macrolidi (eritromicina, claritromicina, telitromicina) deve essere effettuata con cautela e deve essere presa in considerazione una riduzione sostanziale della dose.
    Studi clinici e in vitro con l'alprazolam e studi clinici con farmaci metabolizzati come l'alprazolam, mostrano variabilità di interazioni e possibilità di interazioni tra alprazolam e diversi farmaci. In base al grado di interazione e al tipo di dati disponibili, devono essere prese in considerazione le seguenti raccomandazioni:
    • Si sconsiglia la somministrazione concomitante di ANELOR con ketoprofene, itraconazolo o altri antifungini del gruppo degli azoli.
    • Si raccomanda attenzione e cautela nel diminuire la dose quando ANELOR è somministrato in concomitanza con nefazodone, fluvoxamina e cimetidina.
    • Si raccomanda cautela quando ANELOR è somministrato in concomitanza a fluoxetina, propossifene, contraccettivi orali, diltiazem o antibiotici macrolidi come eritromicina e troleandomicina.
    • Le interazioni tra gli inibitori della proteasi HIV (es. ritonavir) e l'alprazolam sono complesse e tempo dipendenti. Basse dosi di ritonavir causano una riduzione della clearance di alprazolam, prolungano la sua emivita di eliminazione e aumentano gli effetti clinici. Tuttavia, a seguito di una prolungata esposizione al ritonavir, l'induzione del CYP3A compensa questa inibizione.
    Questa interazione richiederà un aggiustamento della dose o un'interruzione del trattamento con ANELOR.
    Le concentrazioni plasmatiche allo steady-state di imipramina e desipramina aumentano rispettivamente del 31% e del 20% a seguito di somministrazione concomitante di ANELOR in dosi fino a 4 mg/die.
    Sono state descritte interazioni cinetiche tra le benzodiazepine ed altri farmaci. Per esempio, la clearance dell'alprazolam e di alcune altre benzodiazepine può essere diminuita dalla somministrazione concomitante di cimetidina o antibiotici macrolidi.
    Il significato clinico di questi effetti non è stato definito.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Anelor" insieme ad altri farmaci come “Daktarin - Gel”, “Decoderm”, “Loramyc”, “Miconal - Lavaggio/bagni”, “Micotef - Crema”, “Micotef - Gel”, “Micotef - Soluzione”, “Neomedil - Soluzione”, “Neoxinal Alcolico”, “Nizacol”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Una grande quantità di dati basati su studi in coorte indicano che l'esposizione alle benzodiazepine durante il primo trimestre non è associata ad un aumento del rischio di malformazioni maggiori. Tuttavia, alcuni primi studi epidemiologici caso-controllo hanno evidenziato un aumentato rischio di schisi orale. I dati hanno indicato che il rischio di avere un bambino con una schisi orale, dopo un'esposizione materna alle benzodiazepine è inferiore a 2/1000 a fronte di un tasso atteso per tali difetti di circa 1/1000 nella popolazione generale. Il trattamento con benzodiazepine a dosi elevate, durante il secondo e/o il terzo trimestre di gravidanza, ha rivelato una diminuzione di movimenti attivi fetali e una variabilità del ritmo cardiaco fetale. Quando il trattamento deve essere somministrato per ragioni mediche durante l'ultima parte della gravidanza, anche a basse dosi, si possono osservare i sintomi della sindrome “floppy infant“ quali ipotonia assiale e problemi di suzione che portano ad un ridotto aumento di peso. Questi segni sono reversibili, ma possono durare da 1 a 3 settimane, secondo l'emivita del prodotto. Dosi elevate, durante l'ultimo periodo della gravidanza o durante il travaglio, possono causare effetti nel neonato quali depressione respiratoria o apnea e ipotermia, dovuti all'azione farmacologica del farmaco. Se il trattamento con Alprazolam è necessario durante l'ultima parte della gravidanza, devono essere evitate dosi elevate, e i sintomi di astinenza e/o della sindrome “floppy infant“ devono essere monitorati nel neonato. Inoltre, sintomi da astinenza neonatale come ipereccitabilità, agitazione e tremore si possono osservare alcuni giorni dopo la nascita, anche se non si osserva la sindrome “floppy infant“. La comparsa di sintomi di astinenza dopo la nascita dipende dal tempo di dimezzamento del prodotto.
    A causa di potenziali rischi di malformazioni congenite, già osservate con altre benzodiazepine, non somministrare il farmaco nel primo trimestre di gravidanza.
    Se il prodotto viene prescritto ad una donna in età fertile, ella deve mettersi in contatto con il proprio medico, sia se intende iniziare una gravidanza, sia se sospetta di essere incinta, per quanto riguarda la sospensione del medicinale; la paziente deve essere informata circa il potenziale pericolo per il feto.
    Tenendo conto di questi dati, l'uso di alprazolam durante la gravidanza può essere preso in considerazione, solo se le indicazioni terapeutiche e la posologia sono rigorosamente rispettati.
    Allattamento
    L'alprazolam viene escreto nel latte materno a basso livello. Tuttavia, l'uso di ANELOR non è raccomandato durante l'allattamento.
    Poiché le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, esse non dovrebbero essere somministrate alle madri che allattano al seno.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    La sedazione, l'amnesia, l'alterazione della concentrazione e della funzione muscolare possono influenzare negativamente la capacità di guidare e utilizzare macchinari. Se la durata del sonno è stata insufficiente, la probabilità che la vigilanza sia alterata può essere aumentata (vedere “Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione“).
    Dato l'effetto depressivo sul SNC dell'Alprazolam, i pazienti in trattamento con il farmaco devono essere avvertiti che potrebbe essere per loro pericoloso dedicarsi ad attività che richiedano una completa attenzione mentale, quale lavorare a macchinari pericolosi o guidare autoveicoli, fino a che non sia possibile escludere per ogni paziente una compromissione dell'attenzione e dei riflessi a seguito dell'assunzione del farmaco.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Anelor
    Gli eventuali effetti indesiderati di Alprazolam vengono osservati generalmente all'inizio del trattamento e solitamente si risolvono con il proseguimento della terapia o riducendo le dosi.
    Durante il trattamento con alprazolam sono stati osservati e riportati i seguenti effetti indesiderati con le seguenti frequenze: molto comune (≥ 1 / 10), comune (≥ 1 / 100, <1 / 10), non comune (≥ 1 / 1000 a <1 / 100), raro (≥ 1 / 10, 000 a <1 / 1, 000), molto raro (<1 / 10, 000), non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    MedDRA
    Classe organo-sistemica
     
    Frequenza
     
    Effetti indesiderati
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Comune
    Diminuzione dell'appetito
    Non comune
    Cambiamenti di peso
    Disturbi psichiatrici
    Comune
    Stato confusionale, depressione, disorientamento, diminuzione della libido
    Non comune
    Ansia, insonnia, nervosismo
    Patologie del sistema nervoso
    Molto comune
    Sedazione, sonnolenza
     Comune
    Atassia, compromissione dell'equilibrio, problemi di coordinazione, compromissione della memoria, disartria, disturbo dell'attenzione, ipersonnia, letargia, capogiri, cefalea, biascicamento, difficoltà di concentrazione, vertigini.
    Non comune
    Amnesia, tremore
    Patologie dell'occhio
    Comune
    Offuscamento della vista
    Patologie gastrointestinali
    Comune
    Stipsi, secchezza delle fauci, nausea
    Non comune
    Vomito
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Non comune
    Debolezza muscolare
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comune
    Affaticamento, irritabilità
    Sconosciuta
    Edema periferico
    A seguito dell'esperienza post-marketing, sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati aggiuntivi:
    MedDRA
    Classe organo-sistemica
    Frequenza
    Effetti indesiderati
    Patologie endocrine
    Non comune
    Iperprolattinemia
    Disturbi psichiatrici
     
    Ipomania, mania (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni per l'uso), allucinazioni, collera, aggressività, comportamenti ostili, agitazione, alterazione della libido, pensieri anomali, iperattività psicomotoria
    Patologie del sistema nervoso
    Non comune
    Distonia
    Sconosciuta
    Squilibrio del sistema nervoso autonomo
    Patologie gastrointestinali
    Non comune
    Patologia gastrointestinale
    Patologie epatobiliari
    Non comune
    Epatite, alterazioni della funzionalità epatica
    Sconosciuta
    Epatiti
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Non comune
    Dermatiti
    Sconosciuta
    Angioedema
    Patologie renali e urinarie
    Non comune
    Incontinenza, ritenzione urinaria
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Non comuni
    Disfunzioni sessuali, irregolarità nel ciclo mestruale
    Patologie dell'occhio
    Non comuni
    Aumento della pressione intraoculare
    L'uso (anche a dosi terapeutiche) può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia può causare fenomeni di sospensione o di astinenza. Può verificarsi dipendenza psichica. L'abuso di benzodiazepine è stata riportata (vedi avvertenze e precauzioni d'impiego). In molte delle segnalazioni spontanee per gli effetti avversi sul comportamento, i pazienti sono stati trattati in concomitanza con altri farmaci per il SNC e/o avevano mostrato problemi psichici preesistenti. I pazienti con problemi di personalità borderline, con una storia pregressa di comportamenti aggressivi o violenti, o che abusano di alcool o altre sostanze, possono essere a rischio di tali eventi. Reazioni di irritabilità, ostilità e pensieri invasivi sono stati riportati a seguito dell'interruzione del trattamento con ANELOR in pazienti con disturbo post-traumatico da stress.
    Amnesia
    Anche se per alprazolam ad oggi non sono pervenute segnalazioni in merito, le benzodiazepine possono provocare amnesia anterograda. Questa può avvenire anche ai dosaggi terapeutici ed il rischio aumenta ai dosaggi più alti. Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento (vedere “Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego“).
    Depressione
    Durante l'uso di benzodiazepine può essere smascherato uno stato depressivo preesistente.
    Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino-simili possono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento.
    Tali reazioni possono essere abbastanza gravi: sono più probabili negli anziani.
    Dipendenza
    L'uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia può provocare fenomeni di rimbalzo o da astinenza (vedere “Avvertenze speciali e opportune precauzioni d'impiego“). Può verificarsi dipendenza psichica. È stato segnalato abuso di benzodiazepine.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Anelor
    I sintomi di sovradosaggio si manifestano come aumento dell'attività farmacologica soprattutto atassia e sonnolenza.
    Come per le altre benzodiazepine, una dose eccessiva non dovrebbe presentare rischio per la vita, a meno che non vi sia assunzione concomitante di altri deprimenti del SNC (incluso l'alcool).
    Nel trattamento del sovradosaggio di qualsiasi farmaco, dovrebbe essere considerata la possibilità che siano state assunte contemporaneamente altre sostanze.
    A seguito di una dose eccessiva di benzodiazepine per uso orale, dovrebbe essere indotto il vomito (entro un'ora) se il paziente è cosciente o intrapreso il lavaggio gastrico con protezione delle vie respiratorie se il paziente è privo di conoscenza.
    Se non si osserva miglioramento con lo svuotamento dello stomaco, dovrebbe essere somministrato carbone attivo per ridurre l'assorbimento. Attenzione speciale dovrebbe essere prestata alla funzione respiratoria e cardiovascolare nella terapia d'urgenza. Il sovradosaggio di benzodiazepine si manifesta solitamente con vario grado di depressione del sistema nervoso centrale che varia dall'obnubilamento al coma. Nei casi lievi, i sintomi includono: obnubilamento, confusione mentale e letargia. Nei casi più gravi i sintomi possono includere: atassia, ipotonia, ipotensione, depressione respiratoria, raramente coma e molto raramente morte.
    Il flumazenil può essere utile come antidoto.
    Esperimenti effettuati in animali indicano che dopo una dose massiva per via endovenosa di Alprazolam (oltre 195 mg/kg: più di 975 volte la massima dose giornaliera nell'uomo) può manifestarsi collasso cardiocircolatorio.
    Gli animali furono trattati con ventilazione meccanica ed infusione endovenosa di noradrenalina. Altri esperimenti su animali hanno dimostrato che l'emodialisi e la diuresi forzata sono di scarsa utilità nel trattamento del sovradosaggio.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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