Famotidina EG

    Ultimo aggiornamento: 08/03/2024

    Cos'è Famotidina EG?

    Famotidina EG è un farmaco a base del principio attivo Famotidina, appartenente alla categoria degli Antiulcera e nello specifico Antagonisti dei recettori H2. E' commercializzato in Italia dall'azienda EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AG.

    Famotidina EG può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Famotidina EG 40 mg 10 compresse rivestite con film
    Famotidina EG 40 mg 20 compresse rivestite con film

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AG
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Famotidina
    Gruppo terapeutico: Antiulcera
    ATC: A02BA03 - Famotidina
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


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    Indicazioni

    Perché si usa Famotidina EG? A cosa serve?
    • Ulcera duodenale
    • Ulcera gastrica benigna
    • Sindrome di Zollinger-Ellison
    • Trattamento della esofagite da reflusso da lieve a moderata

    Posologia

    Come usare Famotidina EG: Posologia
    Posologia
    Ulcere duodenali e ulcere gastriche benigne
    40 mg di Famotidina una volta al giorno, prima di coricarsi.
    Sindrome di Zollinger-Ellison
    Si raccomanda, nei pazienti in cui la sindrome di Zollinger-Ellison non è stata ancora trattata con una terapia farmacologica antisecretoria, di iniziare il trattamento con l'assunzione di 20 mg di famotidina (per questo sono disponibili compresse rivestite con 20 mg di famotidina) ogni 6 ore. In funzione della secrezione acida e della risposta clinica del paziente, il dosaggio deve essere adattato come trattamento continuo finché non si raggiungono i livelli di acido desiderati (per es. < 10 mEq/h nell'ora precedente la dose successiva di famotidina). Se l'inibizione desiderata della secrezione acida non può essere raggiunta con un dosaggio di 800 mg/die, deve essere considerato un trattamento alternativo per regolare la secrezione acida, in quanto non è stata riportata esperienza di trattamenti a lungo termine con dosaggi giornalieri di famotidina superiori a 800 mg.
    Il trattamento deve essere continuato secondo la necessità clinica.
    I pazienti che sono già stati sottoposti a precedente trattamento con antagonisti dei recettori H2 possono passare direttamente ad un dosaggio di famotidina superiore al dosaggio raccomandato all'inizio del trattamento. Il dosaggio dipende dalla gravità della malattia e dalla posologia dei farmaci precedenti.
    Esofagite da reflusso da lieve a moderata
    Nella esofagite da reflusso da lieve a moderata in trattamento, è raccomandato un dosaggio di 40 mg di famotidina due volte al giorno (corrispondenti a due compresse rivestite con film di Famotidina EG 40 mg).
    Famotidina è eliminata principalmente per via renale. Per i pazienti con compromissione della funzionalità renale nei quali la clearance della creatinina è inferiore a 30 ml/min, il dosaggio giornaliero di famotidina deve essere ridotto del 50%.
    Anche i pazienti in dialisi devono assumere dosaggi ridotti del 50%. Famotidina EG 40 mg deve essere somministrata alla fine o dopo la seduta di dialisi, poiché una parte del farmaco viene eliminata dalla dialisi.
    Modo di somministrazione e durata del trattamento
    Le compresse rivestite con film di Famotidina EG 40 mg devono essere deglutite intere con del liquido. Non necessitano di essere assunte con i pasti.
    Ulcere duodenali e ulcere gastriche benigne
    Per le ulcere duodenali e le ulcere gastriche benigne in trattamento, la terapia deve essere continuata per 4-8 settimane. Questo periodo, comunque, può essere ridotto se l'endoscopia rivela che l'ulcera è guarita. Se l'esame endoscopico non rivela questa guarigione, il trattamento deve proseguire per un altro periodo di 4 settimane.
    Sindrome di Zollinger-Ellison
    Il trattamento deve essere continuato fino a scomparsa della sintomatologia clinica.
    Esofagite da reflusso da lieve a moderata
    Generalmente il trattamento deve essere continuato per 6 settimane, se 6 settimane di trattamento non portano alla guarigione, il trattamento deve essere continuato per altre 6 settimane.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Famotidina EG
    Ipersensibilità al principio attivo, o ad uno qualsiasi degli altri eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    In caso di manifestazione dei sintomi di ipersensibilità, la somministrazione di Famotidina deve essere sospesa.
    Non esistono informazioni sufficienti relative alla sicurezza ed efficacia della famotidina nei bambini. Per questo motivo, i bambini non devono essere trattati con famotidina.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Famotidina EG
    Non può essere necessariamente esclusa una neoplasia quando il trattamento con Famotidina è efficace sulla sintomatologia. Appropriate misure diagnostiche devono essere intraprese per escludere la nonmalignità di un'ulcera prima di iniziare il trattamento con famotidina.
    Famotidina è escreta principalmente per via renale ed è parzialmente metabolizzata dal fegato. Conseguentemente si raccomanda prudenza nei pazienti affetti da compromissione della funzionalità renale.
    Il dosaggio giornaliero dei pazienti affetti da compromissione della funzionalità renale deve essere ridotto (vedi posologia).
    Non somministrare famotidina in caso di disturbi gastrointestinali minori.
    Nei pazienti affetti da ulcere duodenali e da ulcere gastriche benigne, si deve verificare la presenza di H. pylori. Se possibile, i pazienti positivi all'H. pylori, devono sottoporsi a terapia di eradicazione per eliminare i batteri.
    La co-somministrazione di antagonisti dei recettori H2, come famotidina con atazanavir/ritonavir in combinazione con tenofovir deve essere evitata (vedere paragrafo 4.5).

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Famotidina EG
    Clinicamente non sono state registrate importanti interazioni metaboliche con altri farmaci o sostanze.
    Durante l'uso concomitante di sostanze il cui assorbimento è influenzato dal pH gastrico, si deve considerare un possibile cambiamento nell'assorbimento di tali sostanze. L'assorbimento di ketoconazolo o di itraconazolo può essere ridotto; il ketoconazolo deve essere somministrato 2 ore prima della somministrazione di famotidina.
    L'uso concomitante di famotidina e antiacidi può ridurre l'assorbimento di famotidina e portare a concentrazioni plasmatiche più basse della stessa. Per questo motivo, la famotidina deve essere somministrata 1-2 ore prima di prendere un antiacido.
    L'uso concomitante di sucralfato inibisce l'assorbimento di famotidina. Perciò, il sucralfato come regola, non deve essere somministrato entro le due ore dall'assunzione di famotidina.
    La somministrazione di probenecid può ritardare l'eliminazione di famotidina. Si deve evitare l'uso concomitante di probenecid e di famotidina.
    La famotidina ha dimostrato di ridurre la biodisponibilità di atazanavir in modo dose-dipendente. Questo può essere compensato da un aumento della dose di atazanavir. Tuttavia, quando atazanavir/ritonavir vengono assunti insieme a tenofovir, non è dimostrata alcuna dose-dipendenza di tale riduzione. Pertanto, ai pazienti che stanno assumendo tenofovir si raccomanda un trattamento con al massimo 20 mg di famotidina, oppure, se è necessaria una dose più elevata, si dovrebbe prendere in considerazione un aumento della dose di atazanavir. I pazienti che stanno assumendo atazanavir/ritonavir in combinazione con tenofovir non devono essere trattati con famotidina (vedere paragrafo 4.4).
    Rischio di perdita di efficacia del carbonato di calcio se somministrato in concomitanza con famotidina come legante del fosfato nei pazienti in emodialisi.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Famotidina EG" insieme ad altri farmaci come “Cefodox - Compresse Rivestite”, “Cefodox - Granulato”, “Cefpodoxima Mylan - Compresse Rivestite”, “Cefpodoxima Mylan - Polvere”, “Cefpodoxima Sandoz - Compresse Rivestite”, “Cefpodoxima Sandoz - Polvere”, “Dasatinib EG”, “Dasatinib Krka”, “Dasatinib Mylan”, “Dasatinib Sandoz”, “Dasatinib Zentiva”, “Gefitinib Accord”, “Gefitinib EG”, “Gefitinib Medac”, “Gefitinib Teva”, “Iressa”, “Isentress - Compressa Masticabile”, “Isentress - Compresse Rivestite”, “Lumykras”, “Otreon - Compresse Rivestite”, “Otreon - Granulato”, “Sprycel - Compresse Rivestite”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Nella pratica clinica, un gran numero di dati su donne in gravidanza esposte a Famotidina (oltre 1.000 esiti in gravidanza) non indica né effetti malformativi né fetotossici.
    La famotidina può essere utilizzata durante la gravidanza se necessario.
    Allattamento
    La famotidina viene escreta nel latte materno umano in piccole quantità e la quantità ricevuta dal bambino corrisponde a circa il 2% della dose materna aggiustata al peso. Non sono stati riportati effetti deleteri nei bambini allattati al seno. Pertanto, la famotidina può essere utilizzata durante l'allattamento.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non vi sono studi riguardanti gli effetti sulla capacità di guidare veicoli e usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Famotidina EG
    In questo paragrafo le frequenze degli effetti indesiderati sono definite come seguono: Molto comune (≥
    1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Classificazione per sistemi e organi
    Comune
    Non comune
    Raro
    Molto raro
    Non nota
    Esami diagnostici
     
     
    innalzamento dei valori di laboratorio (transaminasi, gamma-GT, fosfatasi alcalina, bilirubina)
     
     
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
     
     
    trombocitopenia, leucopenia, agranulocitosi e pancitopenia
     
    Patologie del sistema nervoso
    cefalee, capogiri
     
     
    parestesia, sonnolenza, insonnia, convulsioni epilettiche
    (grande male)
     
    Patologie gastrointestinali
    costipazione, diarrea
    bocca secca, nausea, vomito, disturbi gastrointestinali,
     
     
     
     
     
    flatulenza, perdita dell'appetito
     
     
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    rash, prurito
    orticaria
    alopecia
    gravi reazioni cutanee (sindrome di
    Stevens-
    Johnson/necrolisi epidermica tossica talvolta fatale)
    Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo
     
     
    artralgia
    crampi muscolari
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede
    di
    somministrazione
     
    affaticamento
     
    sensazione di tensione al petto
     
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
    reazioni di ipersensibilità
    (anafilassi,
    edema
    angioneurotico, broncospasmo)
     
     
    Patologie epatobiliari
     
     
    colestasi intraepatica (segno visibile:
    ittero)
     
    epatite
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
     
     
     
    impotenza, diminuzione della libido
     
    Disturbi psichiatrici
     
     
     
    disturbi psichici reversibili (come allucinazioni, disorientamento, confusione, ansia, agitazione, depressione)
     
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Famotidina EG
    Non sono stati riportati casi di sovradosaggio con Famotidina.
    In caso di sovradosaggio, si deve fare di tutto per impedire l'assorbimento della sostanza ed alleviare i sintomi.
    Le usuali pratiche per rimuovere del materiale non assorbito dal tratto gastrointestinale, devono essere sempre utilizzate con un monitoraggio clinico ed una terapia di supporto.

    Scadenza

    4 anni

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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