Doxazosin Zentiva - Compressa Divisibile

    Ultimo aggiornamento: 18/05/2022

    Cos'è Doxazosin Zentiva - Compressa Divisibile?

    Doxazosin Zentiva - Compressa Divisibile è un farmaco a base del principio attivo Doxazosin Mesilato, appartenente alla categoria degli Alfabloccanti e nello specifico Antagonisti dei recettori alfa-adrenergici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Zentiva Italia S.r.l..

    Doxazosin Zentiva - Compressa Divisibile può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Doxazosin Zentiva 2 mg 30 compresse

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Zentiva Italia S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Doxazosin Mesilato
    Gruppo terapeutico: Alfabloccanti
    ATC: C02CA04 - Doxazosin
    Forma farmaceutica: compressa divisibile


    Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it

    Indicazioni

    Perché si usa Doxazosin Zentiva? A cosa serve?
    Ipertensione arteriosa essenziale. Doxazosin Zentiva è indicato per il trattamento dei sintomi clinici dell'iperplasia prostatica benigna (BPH).

    Posologia

    Come usare Doxazosin Zentiva: Posologia
    Posologia
    Ipertensione:
    La dose usuale è di 2 - 4 mg al giorno. La dose massima raccomandata è di 16 mg al giorno. Il dosaggio iniziale è di 1 mg da assumere prima di coricarsi, e tale regime posologico deve essere continuato per circa 1-2 settimane. Il dosaggio può quindi essere aumentato a 2 mg una volta al giorno per altre 1-2 settimane. Se necessario, a intervalli analoghi, il dosaggio può essere aumentato gradualmente a 4, 8 e 16 mg una volta al giorno, a seconda della risposta del paziente.
    In caso di necessità è possibile l'associazione con un diuretico tiazidico, un beta-bloccante, un calcio antagonista o un ACE inibitore, secondo il giudizio del medico.
    Iperplasia prostatica benigna (BPH):
    Il regime posologico raccomandato all'inizio della terapia è il seguente:
    • dalla 1a alla 8a giornata: 1 compressa di Doxazosin Zentiva 1 mg (1 mg di doxazosin) al giorno
    • dalla 9a alla 14a giornata: 1 compressa di Doxazosin Zentiva 2 mg (2 mg di doxazosin) al giorno
    A seconda delle caratteristiche urodinamiche e della sintomatologia del paziente, il dosaggio può essere aumentato a 4 mg e, successivamente, sino alla dose massima raccomandata di 8 mg. L'intervallo raccomandato di titolazione è di 1-2 settimane.
    Il dosaggio giornaliero raccomandato è di 2-4 mg. Doxazosin Zentiva va assunto una volta al giorno. Se la terapia con Doxazosin Zentiva è stata interrotta da diverso tempo, occorre ristabilire il dosaggio corretto.
    Uso nei pazienti anziani e nei pazienti con compromissione della funzione renale
    È raccomandato il normale dosaggio indicato per gli adulti in quanto la farmacocinetica non cambia nei pazienti affetti da disfunzione renale e non esistono prove di un effetto peggiorativo in caso di compromissione della funzione renale già presente. Tuttavia non può essere escluso un aumento della sensibilità, per cui potrebbe essere necessario iniziare la terapia con maggiore cautela.
    Doxazosin Zentiva non è eliminabile con la dialisi.
    Uso nei pazienti con compromissione della funzione epatica
    Non sono disponibili dati nei pazienti con compromissione della funzione epatica di grado severo, per cui il regime posologico deve essere aumentato con cautela (vedere paragrafo 4.4).
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia nei bambini e negli adolescenti non sono state ancora stabilite, pertanto non è consigliabile il suo utilizzo nei bambini e negli adolescenti.
    Modo di somministrazione
    Doxazosin Zentiva va assunto una volta al giorno assieme a una quantità sufficiente di acqua. La durata del trattamento deve essere stabilita dal medico.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Doxazosin Zentiva
    Doxazosin Zentiva è controindicato in
    1. pazienti con ipersensibilità nota alle chinazoline (ad es. prazosina, terazosina e doxazosin), o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1
    2. pazienti con storia di ipotensione ortostatica
    3. pazienti con iperplasia prostatica benigna (BPH) e concomitante congestione del tratto urinario superiore, infezione cronica delle vie urinarie o calcoli vescicali
    4. durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.6)
    Doxazosin è controindicato in monoterapia nei pazienti con incontinenza urinaria da rigurgito o con anuria, con o senza insufficienza renale progressiva.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Doxazosin Zentiva
    Inizio della terapia: in relazione alle proprietà alfa-bloccanti di doxazosin, nei pazienti può verificarsi ipotensione posturale manifestata con vertigini e debolezza, o, raramente, perdita di coscienza (sincope), in particolare all'inizio della terapia. Pertanto, è prudente pratica medica monitorare la pressione arteriosa all'inizio della terapia per minimizzare il rischio di effetti posturali. A tali pazienti deve essere raccomandato di evitare le situazioni che potrebbero provocare infortunio in caso di capogiri o debolezza durante la fase iniziale del trattamento con doxazosin. Anche quando si aumenta il dosaggio, il paziente deve essere monitorato (pressione sanguigna) al fine di ridurre il rischio di effetti quali ipotensione e sincope con i cambiamenti posturali. Occorre fare particolare attenzione negli anziani, nei pazienti affetti da insufficienza epatica o renale, nei pazienti che seguono una dieta iposodica e in quelli in trattamento con diuretici. All'inizio della terapia con Doxazosin Zentiva, a detti pazienti si raccomanda di evitare situazioni in cui capogiri o la debolezza possono causare infortuni.
    Uso in pazienti con patologie cardiache acute
    Come con qualsiasi altro vasodilatatore anti-ipertensivo è prudente pratica medica usare cautela nel somministrare doxazosin a pazienti con le seguenti condizioni cardiache acute:
    • edema polmonare dovuto a stenosi aortica o mitralica
    • insufficienza cardiaca ad alta gittata
    • insufficienza ventricolare destra conseguente a embolia polmonare o a effusione pericardica
    • insufficienza ventricolare sinistra con ridotta pressione di riempimento
    Nei pazienti con disturbo cardiaco ischemico grave, una diminuzione rapida o marcata della pressione sanguigna può portare all'esacerbazione dei sintomi dell'angina.
    Occorre inoltre prestare attenzione quando Doxazosin Zentiva è somministrato in associazione con medicinali che possono modificare il metabolismo epatico (ad es. cimetidina).
    Doxazosin Zentiva contiene lattosio monoidrato. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
    Doxazosin Zentiva deve essere somministrato con cautela nei pazienti con neuropatia autonomica diabetica.
    Uso nei pazienti con compromissione epatica
    Come con altri farmaci interamente metabolizzati dal fegato Doxazosin Zentiva deve essere somministrato con particolare cautela nei pazienti con ridotta funzionalità epatica (vedere paragrafo 4.2). Poiché non è disponibile alcuna esperienza clinica nei pazienti con compromissione epatica grave, l'uso di Doxazosin Zentiva in questi pazienti non è raccomandato.
    Uso con inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5
    L'uso concomitante di inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (ad es. sildenafil, tadalafil, vardenafil) e Doxazosin Zentiva può determinare l'insorgenza di ipotensione sintomatica in alcuni pazienti. Per ridurre il rischio di ipotensione ortostatica, il paziente deve essere emodinamicamente stabilizzato con alfa-bloccanti prima di iniziare la terapia con inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5.
    Inoltre, si raccomanda di iniziare il trattamento con la dose più bassa di inibitore della fosfodiesterasi di tipo 5, rispettando 6 ore di intervallo di tempo dall'assunzione di doxazosin. Non sono stati condotti studi con doxazosin in formulazioni a rilascio prolungato. Inoltre, i medici devono consigliare i propri pazienti sul da farsi in caso di sintomatologia ipotensiva ortostatica.
    Uso pediatrico
    Poiché la sicurezza e l'efficacia di Doxazosin Zentiva nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite, si sconsiglia la somministrazione del farmaco nei bambini e adolescenti.
    Uso in pazienti sottoposti a chirurgia della cataratta
    Durante interventi di chirurgia della cataratta alcuni pazienti, precedentemente trattati o in trattamento con farmaci contenenti tamsulosina, hanno manifestato la “Intra-operative Floppy Iris Sindrome“ (IFIS, una variante della sindrome dell'iride a bandiera). Si sono verificati casi isolati con altri antagonisti alfa – 1 adrenergici e non può essere esclusa la possibilità di un effetto di classe. Poiché la comparsa di tale sindrome può aumentare le complicanze chirurgiche durante l'intervento di cataratta, il chirurgo oftalmico prima di procedere con l'intervento deve essere al corrente del trattamento in corso o precedente con antagonisti alfa – 1 adrenergici.
    Priapismo
    Nell'esperienza post-marketing, sono stati riportati erezioni prolungate e priapismo con alfa-1 bloccanti, compreso doxazosin. Se il priapismo non viene trattato immediatamente, potrebbe determinare un danno ai tessuti del pene e la perdita permanente della potenza pertanto, il paziente deve rivolgersi immediatamente a un medico.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Doxazosin Zentiva
    La somministrazione concomitante di Doxazosin Zentiva con inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (ad es. sildenafil, tadalafil, vardenafil) può causare ipotensione sintomatica in alcuni pazienti (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego). Non sono stati condotti studi con doxazosin in formulazioni a rilascio prolungato.
    La maggior parte (98%) del doxazosin plasmatico è legato alle proteine. Dati in vitro su plasma umano indicano che doxazosin non ha alcun effetto sul legame proteico di digossina, warfarin, fenitoina o indometacina.
    Studi in vitro indicano che doxazosin è un substrato del citocromo P450 3A4 (CYP 3A4). Deve essere prestata attenzione quando si somministra contemporaneamente doxazosin con un forte inibitore del CYP 3A4, come claritromicina, indinavir, itraconazolo, ketoconazolo, nefazodone, nelfinavir, ritonavir, saquinavir, telitromicina o voriconazolo (vedere paragrafo 5.2).
    L'esperienza clinica ha dimostrato che la somministrazione di doxazosin nelle formulazioni standard non comporta interazioni con diuretici tiazidici, furosemide, betabloccanti, FANS, antibiotici, ipoglicemizzanti orali, agenti uricosurici e anticoagulanti. Tuttavia, non sono disponibili dati provenienti da studi di interazione farmacologica.
    Doxazosin Zentiva potenzia l'effetto ipotensivo di altri alfa-bloccanti e di altri antiipertensivi.
    L'effetto ipotensivo può essere più forte quando Doxazosin Zentiva è somministrato in associazione con vasodilatatori e nitrati.
    I farmaci simpaticomimetici possono ridurre l'effetto ipotensivo di Doxazosin Zentiva; il doxazosin può inibire l'effetto sulla pressione e sulle reazioni dei vasi sanguigni di dopamina, efedrina, epinefrina, metaraminolo e fenilefrina.
    Doxazosin Zentiva può interferire con l'attività della renina plasmatica e con l'escrezione dell'acido vanillil-mandelico nell'urina. Tali interazioni devono essere considerate quando si interpretano i dati di laboratorio.
    In uno studio clinico open-label, randomizzato, controllato con placebo condotto su 22 volontari maschi sani, la somministrazione di una dose singola di 1 mg/die di doxazosin il 1° giorno di un regime terapeutico della durata di quattro giorni con cimetidina per via orale (400 mg due volte al giorno) ha determinato un aumento del 10% dell'AUC media di doxazosin e nessuna alterazione statisticamente significativa della Cmax media e dell'emivita media di doxazosin. L'aumento del 10% della AUC media per doxazosin con cimetidina rimane nell'ambito della variazione inter-soggetto (27%) della AUC media di doxazosin con placebo.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Per l'indicazione nell'ipertensione:
    Gravidanza
    Sebbene non siano stati osservati effetti teratogeni in esperimenti su animali, una ridotta sopravvivenza fetale è stata osservata negli animali a dosi estremamente elevate (vedere paragrafo 5.3).
    Poiché non vi sono studi adeguati e ben controllati in donne in gravidanza, la sicurezza del doxazosin durante la gravidanza non è stata stabilita. Di conseguenza, durante la gravidanza il doxazosin deve essere usato solo se i potenziali benefici superano i rischi.
    Allattamento
    È stato dimostrato che l'escrezione del doxazosin nel latte materno è molto bassa (con la corrispondente dose nel lattante inferiore all'1%), tuttavia i dati nell'uomo sono molto limitati. Il rischio per il neonato o lattante non può essere escluso pertanto il doxazosin deve essere utilizzato solo quando, secondo il parere del medico, il potenziale beneficio supera il potenziale rischio.
    Per l'indicazione nell'iperplasia prostatica benigna: questo paragrafo non è applicabile.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    La capacità di guidare o usare macchinari può essere compromessa, soprattutto all'inizio della terapia con doxazosin.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Doxazosin Zentiva
    Gli effetti indesiderati sono in gran parte dovuti alle caratteristiche farmacologiche del farmaco. La maggior parte degli effetti indesiderati è di natura transitoria e sono tollerabili nel trattamento continuativo.
    I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati e riportati durante il trattamento con doxazosin con le seguenti frequenze: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, <1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Infezioni ed infestazioni
    Comune: infezioni del tratto respiratorio, infezioni del tratto urinario.
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Molto raro: leucopenia e trombocitopenia.
    Disturbi del sistema immunitario
    Non comune: ipersensibilità al farmaco.
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Non comune: gotta, aumento dell'appetito, anoressia.
    Raro: ipoglicemia.
    Disturbi psichiatrici
    Non comune: agitazione, depressione, ansia, insonnia, nervosismo.
    Patologie del sistema nervoso
    Comune: sonnolenza, vertigini, cefalea.
    Non comune: accidente cerebrovascolare, ipoestesia, sincope, tremore.
    Molto raro: vertigine posizionale, parestesia.
    Patologie dell'occhio
    Comune: disturbi dell'accomodazione.
    Non comune: anormale lacrimazione oculare, fotofobia.
    Molto raro: visione offuscata, congiuntivite.
    Non nota: intraoperative floppy iris syndrome (IFIS) (vedere paragrafo 4.4).
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Comune: vertigini.
    Non comune: tinnito.
    Patologie cardiache
    Comune: palpitazioni, tachicardia.
    Non comune: angina pectoris, infarto del miocardio.
    Molto raro: bradicardia, aritmie cardiache.
    Patologie vascolari
    Comune: ipotensione, ipotensione posturale.
    Molto raro: vampate di calore.
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.
    Comune: bronchite, tosse, dispnea, rinite.
    Non comune: epistassi.
    Molto raro: broncospasmo.
    Patologie gastrointestinali
    Comune: dolore addominale, dispepsia, secchezza delle fauci, nausea.
    Non comune: costipazione, flatulenza, vomito, diarrea, gastroenterite.
    Patologie epatobiliari
    Non comune: reperti anormali degli enzimi e della funzionalità epatica.
    Molto raro: colestasi, epatite, ittero.
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Comune: prurito.
    Non comune: rash cutanei.
    Molto raro: orticaria, alopecia, porpora.
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Comune: dolore lombare, mialgia.
    Non comune: artralgia.
    Raro: crampi muscolari, debolezza muscolare.
    Patologie renali e urinarie
    Comune: cistite, incontinenza urinaria.
    Non comune: disuria, minzione frequente, ematuria.
    Raro: poliuria.
    Molto raro: aumento della diuresi, disturbi della minzione, nicturia.
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Non comune: impotenza.
    Molto raro: ginecomastia, priapismo.
    Non nota: eiaculazione retrograda.
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comune: astenia, dolore toracico, sintomi simil-influenzali, edema periferico.
    Non comune: dolore, edema del viso.
    Molto raro: affaticamento, malessere.
    Esami diagnostici
    Non comune: aumento di peso.
    In alcuni casi
    Aumento dei livelli dell'azoto e della creatinina nel sangue, diminuzione degli eritrociti. All'inizio del trattamento può verificarsi ipotensione ortostatica e - in rari casi - sincope, particolarmente a dosi elevate. Questi eventi possono comparire anche quando il trattamento viene ripreso dopo una breve interruzione.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Doxazosin Zentiva
    Se il sovradosaggio dovesse provocare ipotensione, occorre mettere immediatamente il paziente in posizione supina con la testa in giù.
    Se questa misura è inadeguata, lo shock deve prima essere trattato con espansori di volume. Se necessario, deve essere utilizzato un agente vasopressore.
    Nei singoli casi possono essere appropriate altre misure di supporto (ad es. la somministrazione di espansori del volume plasmatico o farmaci vasocostrittori in caso di ipotensione grave). La funzione renale deve essere controllata e, all'occorrenza, aiutata. Poiché il doxazosin si lega fortemente alle proteine plasmatiche, la dialisi non è indicata.

    Scadenza

    Blister in PVC/PVDC/Al: 3 anni.
    Contenitore in HDPE: 2 anni.

    Conservazione

    Conservare il farmaco nella confezione originale.
    Tenere ben chiuso il contenitore.
    Nessuna temperatura particolare di conservazione.


    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


       © 2022 EDRA S.p.A. - P.iva 08056040960
      DPO - dpo@lswr.it