Matever - Soluzione (uso Interno)

    Ultimo aggiornamento: 06/11/2021

    Cos'è Matever - Soluzione (uso Interno)?

    Matever - Soluzione (uso Interno) è un farmaco a base del principio attivo Levetiracetam, appartenente alla categoria degli Antiepilettici e nello specifico Altri antiepilettici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Ecupharma S.r.l..

    Matever - Soluzione (uso Interno) può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Matever 100 mg/ml 10 flaconcini 5 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Pharmathen S.A.
    Concessionario: Ecupharma S.r.l.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: C
    Principio attivo: Levetiracetam
    Gruppo terapeutico: Antiepilettici
    ATC: N03AX14 - Levetiracetam
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Matever? A cosa serve?
    Matever è indicato come monoterapia nel trattamento delle crisi ad esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria in adulti ed adolescenti a partire dai 16 anni di età con epilessia di nuova diagnosi.
    Matever è indicato quale terapia aggiuntiva
    • nel trattamento delle crisi ad esordio parziale con o senza secondaria generalizzazione in adulti adolescenti e bambini a partire dai 4 anni di età con epilessia
    • nel trattamento delle crisi miocloniche in adulti ed adolescenti a partire dai 12 anni di età con Epilessia Mioclonica Giovanile
    • nel trattamento delle crisi tonico-cloniche generalizzate primarie in adulti ed adolescenti a partire dai 12 anni di età con Epilessia Generalizzata Idiopatica.
    Matever concentrato è una alternativa per i pazienti quando non è temporaneamente possibile la somministrazione orale.

    Posologia

    Come usare Matever: Posologia
    Posologia
    La terapia con Matever può essere iniziata con la somministrazione endovenosa oppure orale.
    La conversione alla somministrazione endovenosa da quella orale o viceversa, può essere fatta direttamente senza titolazione. Devono essere mantenute la dose totale giornaliera e la frequenza di somministrazione.
    Monoterapia per adulti ed adolescenti a partire dai 16 anni di età
    La dose iniziale raccomandata è di 250 mg due volte al giorno che deve essere incrementata fino ad una dose terapeutica iniziale di 500 mg due volte al giorno dopo due settimane. La dose può essere ulteriormente aumentata di 250 mg due volte al giorno ogni due settimane sulla base della risposta clinica. La dose massima è di 1500 mg due volte al giorno.
    Terapia aggiuntiva per adulti (≥ 18 anni) ed adolescenti (da 12 a 17 anni) del peso di 50 kg o superiore
    La dose terapeutica iniziale è di 500 mg due volte al giorno. Questa dose può essere iniziata dal primo giorno di trattamento.
    Sulla base della risposta clinica e della tollerabilità, la dose giornaliera può essere aumentata fino ad un massimo di 1500 mg due volte al giorno. Gli aggiustamenti posologici possono essere fatti con aumenti o diminuzioni di 500 mg due volte al giorno ad intervalli di tempo compresi tra due a quattro settimane.
    Durata del trattamento
    Non c'è alcuna esperienza relativa alla somministrazione endovenosa di Levetiracetam per un periodo superiore ai 4 giorni.
    Interruzione del trattamento
    Se il trattamento con Matever deve essere interrotto si raccomanda una sospensione graduale (ad es. negli adulti e negli adolescenti di peso superiore a 50 kg: diminuzione di 500 mg due volte al giorno ad intervalli di tempo compresi tra due e quattro settimane; nei bambini e negli adolescenti di peso inferiore a 50 kg: la diminuzione della dose non deve superare i 10 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane.
    Popolazioni speciali
    Anziani (dai 65 anni in poi)
    Si raccomanda un aggiustamento della posologia nei pazienti anziani con ridotta funzionalità renale (vedere “Compromissione renale“ più sotto).
    Compromissione renale
    La dose giornaliera deve essere personalizzata in base alla funzionalità renale.
    Per i pazienti adulti, fare riferimento alla successiva tabella e modificare la posologia come indicato. Per utilizzare questa tabella posologica è necessario valutare la clearance della creatinina del paziente (CLcr) in ml/min. La CLcr in ml/min può essere calcolata dalla determinazione della creatinina sierica (mg/dl) utilizzando, per adulti ed adolescenti di peso superiore o uguale a 50 kg, la seguente formula:
    CLcr (ml/min) =  [140-età (anni)] x peso (kg)
    72 x creatinina sierica (mg/dl)
    (x 0,85 nelle donne)
    Inoltre, la CLcr è aggiustata per l'area della superficie corporea (BSA) come segue:
    CLcr (ml/min/1,73 m2)= CLcr (ml/min)
    BSA del soggetto (m2)
    x 1,73
    Aggiustamento posologico per pazienti adulti ed adolescenti di peso superiore a 50 kg con funzionalità renale alterata: 
    Gruppo
    Clearance della creatinina (ml/min/1,73 m2)
    Dose e numero di somministrazioni

    Normale

    > 80 da 500 a 1500 mg due volte al dì
    Lieve 50-79 da 500 a 1000 mg due volte al dì
    Moderato 30-49 da 250 a 750 mg due volte al dì
    Grave
    < 30
    da 250 a 500 mg due volte al dì
     Pazienti con malattia renale allo stadio finale (ESRD) sottoposti a dialisi (1)
    -
    da 500 a 1000 mg una volta al dì (2)
    (1) Una dose di carico pari a 750 mg è raccomandata nel primo giorno di trattamento con levetiracetam.
    (2) Dopo la dialisi si raccomanda una dose supplementare compresa tra 250 e 500 mg.
    Per i bambini con ridotta funzionalità renale, la dose di levetiracetam deve essere adattata sulla base della funzionalità renale dal momento che la clearance del levetiracetam è correlata alla funzionalità renale. Questa raccomandazione si basa su uno studio eseguito con pazienti adulti con ridotta funzionalità renale.
    Nei giovani adolescenti e nei bambini, la CLcr, in ml/min/1,73 m2, può essere stimata dalla determinazione della creatinina sierica (in mg/dl) utilizzando la seguente formula (formula di Schwartz):
    CLcr (ml/min/1,73 m2) = Altezza (cm) x ks
    Creatinina sierica (mg/dl)
    ks= 0,55 nei bambini di età inferiore a 13 anni e nelle femmine adolescenti; ks= 0,7 nei maschi adolescenti.
    Aggiustamento posologico per bambini ed adolescenti di peso inferiore ai 50 kg con funzionalità renale alterata: 
    Gruppo
    Clearance della creatinina (ml/min/1,73 m2)
    Dose e numero di somministrazioni
    Bambini da 4 anni di età ed adolescenti di peso inferiore ai 50 kg
    Normale
    > 80
    Da 10 a 30 mg/kg (da 0,10 a 0,30 ml/kg) due volte al giorno
    Lieve
    50-79
    Da 10 a 20 mg/kg (da 0,10 a 0,20 ml/kg) due volte al giorno
    Moderato
    30-49
    Da 5 a 15 mg/kg (da 0,05 a 0,15 ml/kg) due volte al giorno
    Grave
    < 30
    Da 5 a 10 mg/kg (da 0,05 a 0,10 ml/kg) due volte al giorno
    Pazienti con malattia renale allo stadio finale (ESRD) sottoposti a dialisi
    -
    Da 10 a 20 mg/kg (da 0,10 a 0,20 ml/kg) una volta al giorno (1) (2)
    (1) Si raccomanda una dose di carico di 15 mg/kg (0,15 ml/kg) il primo giorno di trattamento con levetiracetam.
    (2) Dopo la dialisi, si raccomanda una dose supplementare da 5 a 10 mg/kg (da 0,05 a 0,10 ml/kg).
    Compromissione epatica
    Non è richiesto adeguamento posologico nei pazienti con compromissione epatica di grado da lieve a moderato. In pazienti con grave compromissione epatica, la clearance della creatinina può far sottostimare il grado di insufficienza renale. Pertanto quando la clearance della creatinina è < 60 ml/min/1,73 m2 si raccomanda una riduzione del 50 % della dose di mantenimento giornaliera.
    Popolazione pediatrica
    Il medico deve prescrivere la forma farmaceutica e il dosaggio più appropriati in base all'età, al peso e alla dose.
    Monoterapia
    La sicurezza e l'efficacia di Matever somministrato in monoterapia a bambini ed adolescenti di età inferiore ai 16 anni non sono state stabilite.
    Nessun dato è disponibile.
    Terapia aggiuntiva per bambini da 4 a 11 anni di età ed adolescenti (da 12 a 17 anni) di peso inferiore ai 50 kg
    La dose terapeutica iniziale è di 10 mg/kg due volte al giorno.
    Sulla base della risposta clinica e della tollerabilità, la dose può essere aumentata fino a 30 mg/kg due volte al giorno. Gli aggiustamenti posologici non devono superare aumenti o diminuzioni di 10 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane. Deve essere usata la dose efficace più bassa.
    La dose in bambini di 50 kg o più è la stessa degli adulti.
    Dose raccomandata per bambini ed adolescenti: 
    Peso
    Dose iniziale:
    10 mg/kg due volte al giorno 
    Dose massima:
    30 mg/kg due volte al giorno
    15 kg(1)
    150 mg due volte al giorno
    450 mg due volte al giorno
    20 kg(1)
    200 mg due volte al giorno
    600 mg due volte al giorno
    25 kg
    250 mg due volte al giorno
    750 mg due volte al giorno
    Da 50 kg(2)
    500 mg due volte al giorno
    1.500 mg due volte al giorno
    (1) I bambini del peso di 25 kg o inferiore devono preferibilmente iniziare il trattamento con Matever 100 mg/ml soluzione orale.
    (2) La dose in bambini ed adolescenti del peso di 50 kg o superiore è la stessa degli adulti.
    Terapia aggiuntiva per infanti e bambini al di sotto dei 4 anni
    La sicurezza e l'efficacia di Matever concentrato per soluzione per infusione in infanti e bambini di età inferiore ai 4 anni non sono state stabilite.
    I dati attualmente disponibili sono descritti nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2 ma non può essere effettuata alcuna raccomandazione posologica.
    Modo di somministrazione
    Matever concentrato è destinato soltanto all'uso endovenoso e la dose raccomandata deve essere diluita in almeno 100 ml di un diluente compatibile e somministrata per via endovenosa come infusione endovenosa di 15 minuti (vedere paragrafo 6.6).

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Matever
    Ipersensibilità al principio attivo o ad altri derivati pirrolidonici o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Matever
    Compromissione renale
    La somministrazione di Levetiracetam in pazienti con danno renale può richiedere un aggiustamento posologico. In pazienti con funzionalità epatica gravemente compromessa si raccomanda di valutare la funzionalità renale prima di stabilire la posologia (vedere paragrafo 4.2).
    Lesione renale acuta
    L'uso di levetiracetam è stato molto raramente associato a lesione renale acuta, con un tempo d'insorgenza che varia da pochi giorni a diversi mesi.
    Conta delle cellule ematiche
    Sono stati descritti rari casi di diminuita conta delle cellule ematiche (neutropenia, agranulocitosi, leucopenia, trombocitopenia e pancitopenia) in associazione con la somministrazione di levetiracetam, generalmente all'inizio del trattamento. Si consiglia emocromo completo in pazienti che presentano debolezza accentuata, piressia, infezioni ricorrenti o disturbi della coagulazione (paragrafo 4.8).
    Suicidio
    Casi di suicidio, tentato suicidio, ideazione e comportamento suicida sono stati riportati in pazienti trattati con antiepilettici (incluso levetiracetam). Una meta-analisi di studi randomizzati e controllati verso placebo, condotti con medicinali antiepilettici, ha mostrato un lieve incremento del rischio di ideazione e comportamento suicida. Il meccanismo di tale rischio non è noto.
    Di conseguenza, i pazienti devono essere monitorati per quanto riguarda la comparsa di segni di depressione e/o ideazione e comportamento suicida, e un trattamento appropriato deve essere preso in considerazione. I pazienti (e coloro che se ne prendono cura) devono essere avvisati che, nel caso in cui emergano segni di depressione e/o ideazione o comportamento suicida, è necessario consultare un medico.
    Popolazione pediatrica
    Dai dati disponibili nei bambini non si evince una influenza sulla crescita e sulla pubertà. Tuttavia, gli effetti a lungo termine sull'apprendimento, l'intelligenza, la crescita, la funzione endocrina, la pubertà e sul potenziale riproduttivo nei bambini non sono noti.
    Eccipienti
    Questo medicinale contiene 57.21 mg di sodio per singola dose massima equivalente a 2,86 % del WHO raccomandato come dosaggio massimo giornaliero di 2 g di sodio per gli adulti. Questo deve essere tenuto in considerazione nei pazienti sottoposti a dieta iposodica.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Matever
    Medicinali antiepilettici
    I dati provenienti da studi clinici pre-marketing, condotti negli adulti, indicano che levetiracetam non influenza le concentrazioni sieriche degli antiepilettici esistenti (fenitoina, carbamazepina, acido valproico, fenobarbital, lamotrigina, gabapentin e primidone) e che questi antiepilettici non influenzano la farmacocinetica di levetiracetam.
    Come negli adulti, nei pazienti pediatrici a cui sono state somministrate dosi fino a 60 mg/kg/die di levetiracetam, non c'è evidenza di interazioni clinicamente significative con altri medicinali.
    Una valutazione retrospettiva di interazioni farmacocinetiche, in bambini ed adolescenti affetti da epilessia (da 4 a 17 anni), ha confermato che la terapia aggiuntiva con levetiracetam somministrato per via orale non aveva influenzato le concentrazioni sieriche allo steady-state di carbamazepina e valproato somministrati contemporaneamente. Tuttavia i dati hanno suggerito una clearance del levetiracetam del 20 % più elevata nei bambini che assumono medicinali antiepilettici con un effetto di induzione enzimatica. Non è richiesto un adattamento della dose.
    Probenecid
    Probenecid (500 mg quattro volte al giorno), un agente bloccante della secrezione tubulare renale, ha mostrato di inibire la clearance renale del metabolita primario ma non di levetiracetam. Tuttavia, la concentrazione di questo metabolita rimane bassa.
    Metotrexato
    La somministrazione concomitante di levetiracetam e metotrexato ha fatto registrare una diminuzione della clearance del metotrexato, risultante in un aumento/prolungamento della concentrazione di metotrexato nel sangue fino a livelli potenzialmente tossici.
    I livelli plasmatici di metotrexato e levetiracetam nel sangue devono essere attentamente monitorati in pazienti in trattamento concomitante con i due medicinali.
    Contraccettivi orali e altre interazioni farmacocinetiche
    Levetiracetam 1000 mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica dei contraccettivi orali (etinilestradiolo e levonorgestrel); i parametri endocrini (ormone luteinizzante e progesterone) non sono stati modificati. Levetiracetam 2000 mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica di digossina e warfarin; i tempi di protrombina non sono stati modificati. La somministrazione concomitante di digossina, contraccettivi orali e warfarin non ha influenzato la farmacocinetica di levetiracetam.
    Alcol
    Non sono disponibili dati sulla interazione di levetiracetam con alcol.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne in età fertile
    Deve essere richiesto il parere di uno specialista nel caso di donne in età fertile. Quando una donna sta pianificando una gravidanza, il trattamento con Levetiracetam deve essere riconsiderato. Come con tutti i medicinali antiepilettici, l'improvvisa interruzione di levetiracetam deve essere evitata, in quanto ciò potrebbe portare alla comparsa improvvisa di crisi convulsive che potrebbero avere gravi conseguenze per la donna e per il nascituro. Si deve preferire la monoterapia ogni qualvolta sia possibile, poichè la terapia con più farmaci antiepilettici potrebbe essere associata ad un più alto rischio di malformazioni congenite rispetto alla monoterapia, a seconda degli antiepilettici dati in associazione.
    Gravidanza
    Un ampio numero di dati post-marketing in donne in gravidanza esposte a levetiracetam in monoterapia (più di 1800, in più di 1500 delle quali l'esposizione si è verificata durante il 1° trimestre) non suggeriscono un aumento del rischio di malformazioni congenite maggiori. Sono disponibili solo limitate evidenze sullo sviluppo neurologico di bambini esposti a Keppra in monoterapia in utero. Tuttavia, studi epidemiologici recenti (su circa 100 bambini) non suggeriscono un aumento del rischio di disturbi o ritardi dello sviluppo neurologico.
    Levetiracetam può essere usato durante la gravidanza, se, dopo attenta valutazione, ciò viene considerato clinicamente necessario. In tal caso, si raccomanda la più bassa dose efficace.
    Alterazioni fisiologiche associate con la gravidanza possono influenzare le concentrazioni plasmatiche di levetiracetam. Durante la gravidanza, è stata osservata una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di levetiracetam. Questa riduzione è più pronunciata durante il terzo trimestre (fino al 60 % della concentrazione basale prima della gravidanza). Le donne in gravidanza trattate con levetiracetam devono essere accuratamente seguite dal punto di vista clinico.
    Allattamento
    Levetiracetam è escreto nel latte materno umano. Pertanto, l'allattamento con latte materno non è raccomandato. Tuttavia, se il trattamento con levetiracetam si rendesse necessario durante l'allattamento, il rapporto rischio/beneficio del trattamento deve essere valutato, tenendo in considerazione l'importanza dell'allattamento con latte materno.
    Fertilità
    Non è stato rilevato alcun impatto sulla fertilità negli studi sugli animali (vedere paragrafo 5.3). Non sono disponibili dati clinici; il rischio potenziale nell'uomo è sconosciuto.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Levetiracetam ha scarsa o moderata influenza sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.
    Data la possibile differente sensibilità individuale, alcuni pazienti possono manifestare sonnolenza o altri sintomi legati all'azione sul sistema nervoso centrale, specialmente all'inizio del trattamento o in seguito ad un incremento della dose. Si raccomanda pertanto cautela nei pazienti che sono impegnati in attività che richiedono elevata concentrazione, quali guidare autoveicoli o azionare macchinari. I pazienti devono essere avvertiti di non guidare o utilizzare macchinari finchè non è accertato che la loro abilità ad eseguire queste attività non è influenzata.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Matever
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse più frequentemente riportate sono state rinofaringite, sonnolenza, cefalea, affaticamento e capogiro. Il profilo degli eventi avversi di seguito presentato si basa sull'analisi degli studi clinici controllati verso placebo aggregati, relativi a tutte le indicazioni studiate, per un totale di 3416 pazienti trattati con Levetiracetam. Questi dati sono integrati con l'uso di levetiracetam in corrispondenti studi di estensione in aperto, così come dall'esperienza post-marketing. Il profilo di sicurezza del levetiracetam è generalmente simile nell'ambito dei diversi gruppi di età (pazienti adulti e pediatrici) e delle indicazioni approvate nel trattamento dell'epilessia. Dal momento che l'esposizione a levetiracetam per uso endovenoso è limitata e poichè la formulazione orale e quella endovenosa sono bioequivalenti, le informazioni sulla sicurezza di levetiracetam per uso endovenoso si basano su quelle di levetiracetam per uso orale.
    Tabella delle reazioni avverse
    Le reazioni avverse segnalate nel corso di studi clinici (adulti, adolescenti, bambini ed infanti di età superiore ad 1 mese) e nell'esperienza post-marketing sono elencate nella seguente tabella in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza. Le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità e la loro la frequenza è così definita: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1000) e molto raro (<1/10.000). 
    Classificazione per sistemi ed organi (MedDRA)
    Categoria di frequenza
    Molto comune
    Comune
    Non comune
    Raro
    Infezioni ed infestazioni
    Rinofaringite
     
     
    Infezione
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
     
    Trombocitopenia, leucopenia
    Pancitopenia, neutropenia, agranulocitosi
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
     
    Reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)
    Ipersensibilità (incluso angioedema e anafilassi
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
    Anoressia
    Perdita di peso, aumento di peso
    Iponatriemia
    Disturbi psichiatrici
     
    Depressione, ostilità/aggressività, ansia, insonnia, nervosismo/irritabilità
    Tentato suicidio, idea suicida, disturbo psicotico, comportamento anormale, allucinazioni, collera, stato confusionale, attacco di panico, labilità affettiva /sbalzi d'umore, agitazione
    Suicidio , disturbo della personalità, pensiero anormale
    Patologie del sistema nervoso
    Sonnolenza, cefalea
    Convulsione, disturbo dell'equilibrio, capogiro, letargia, tremore
    Amnesia, deterioramento della memoria, coordinazione anormale/atassia, parestesia, alterazione dell'attenzione
    Coreoatetosi, discinesia, ipercinesia, alterazione dell'andatura
    Patologie dell'occhio
     
     
    Diplopia, visione offuscata
     
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
     
    Vertigine
     
     
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
    Tosse
     
     
    Patologie gastrointestinali
     
    Dolore addominale, diarrea, dispepsia, vomito, nausea
     
    Pancreatite
    Patologie epatobiliari
     
     
    Test della funzionalità epatica anormali
    Insufficienza epatica, epatite
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Rash
    Alopecia, eczema, prurito
    Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
     
    Debolezza muscolare, mialgia
    Rabdomiolisi e creatinfosfochinasi ematica aumentata*
    Patologie renali e urinarie
     
     
     
    Lesione renale acuta
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
    Astenia/affaticamento
     
     
    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
     
     
    Traumatismo
     
    * La prevalenza è significativamente più elevata nei pazienti giapponesi rispetto ai pazienti non giapponesi.
    Raramente dopo la somministrazione di levetiracetam sono stati osservati casi di encefalopatia. Questi effetti indesiderati si sono verificati in genere all'inizio del trattamento (da pochi giorni a qualche mese) e sono risultati reversibili dopo l'interruzione del trattamento.
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Il rischio di anoressia è più elevato quando levetiracetam è co-somministrato con topiramato. In numerosi casi di alopecia, è stata osservata guarigione dopo la sospensione del trattamento con levetiracetam.
    In alcuni dei casi di pancitopenia è stata identificata soppressione del midollo osseo.
    Popolazione pediatrica
    In pazienti di età compresa tra 1 mese e meno di 4 anni, un totale di 190 pazienti è stato trattato con levetiracetam in studi controllati con placebo ed in studi di estensione in aperto. Sessanta di questi pazienti sono stati trattati con levetiracetam in studi controllati con placebo. In pazienti di età compresa tra 4 e 16 anni, un totale di 645 pazienti è stato trattato con levetiracetam in studi controllati con placebo ed in studi di estensione in aperto. 233 di questi pazienti sono stati trattati con levetiracetam in studi controllati con placebo. In entrambi questi intervalli di età pediatrica, questi dati sono integrati con l'esperienza post marketing relativa all'uso di levetiracetam.
    In aggiunta, 101 infanti con età inferiore a 12 mesi sono stati sottoposti ad uno studio post autorizzativo di safety, Non è stato identificato nessun nuovo problema di sicurezza per gli infanti con età inferiore a 12 mesi con epilessia Il profilo delle reazioni avverse da levetiracetam è generalmente simile nell'ambito dei diversi gruppi di età e delle indicazioni approvate nel trattamento dell'epilessia. Negli studi clinici controllati con placebo, i risultati sulla sicurezza nei pazienti pediatrici sono stati coerenti con il profilo di sicurezza di levetiracetam negli adulti, ad eccezione delle reazioni avverse comportamentali e psichiatriche che sono state più comuni nei bambini rispetto che negli adulti. Nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 4 e 16 anni, sono stati riportati più frequentemente che in altri gruppi di età o nel profilo di sicurezza complessivo vomito (molto comune, 11,2%), agitazione (comune, 3,4%), sbalzi d'umore (comune, 2,1%), labilità affettiva (comune, 1,7%), aggressività (comune, 8,2%), comportamento anormale (comune, 5,6%) e letargia (comune, 3,9%). In infanti e bambini di età compresa tra 1 mese e meno di 4 anni, sono state riportate più frequentemente che in altri gruppi di età o nel profilo di sicurezza complessivo irritabilità (molto comune, 11,7%) e coordinazione anormale (comune, 3,3%).
    Uno studio di sicurezza sui pazienti pediatrici, condotto secondo un disegno di non inferiorità, in doppio cieco e controllato verso placebo, ha valutato gli effetti cognitivi e neuro-psicologici di Levetiracetam in bambini da 4 a 16 anni di età con crisi ad esordio parziale. Levetiracetam si è dimostrato non differente (non inferiore) rispetto al placebo per quanto riguarda la modifica rispetto al basale nel punteggio ottenuto ai subtest “Attenzione e Memoria“ della scala di Leiter-R (MemoryScreenComposite score) nella popolazione per-protocol.I risultati correlati alle funzioni comportamentali ed emozionali hanno indicato un peggioramento, nei pazienti trattati con Levetiracetam, del comportamento aggressivo misurato in maniera standardizzata e sistematica, con l'utilizzo di uno strumento validato (CBCL –Achenbach Child Behavior Checklist). Tuttavia, i soggetti che hanno assunto Levetiracetam nello studio in aperto di follow-up a lungo termine non hanno manifestato, mediamente, un peggioramento delle loro funzioni comportamentali ed emozionali; in particolare, le valutazioni dell'aggressività nei comportamenti non sono peggiorate rispetto al basale.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Matever
    Sintomi
    Sonnolenza, agitazione, aggressività, ridotto livello di coscienza, depressione respiratoria e coma sono stati osservati con sovradosaggi di Matever.
    Trattamento del sovradosaggio
    Non esiste un antidoto specifico per Levetiracetam. Il trattamento del sovradosaggio di levetiracetam dovrà essere sintomatico e può includere l'emodialisi. L'efficienza di estrazione mediante dialisi è del 60 % per levetiracetam e del 74 % per il metabolita primario.

    Scadenza

    2 anni.
    Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente dopo la diluizione. Se non è utilizzato immediatamente, il tempo di conservazione durante l'uso e le condizioni precedenti all'uso sono responsabilità dell'utilizzatore e normalmente non dovrebbero essere superiori alle 24 ore tra 2 e 8°C, a meno che la diluizione sia stata eseguita in condizioni di asepsi controllate e validate.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
    Per le condizioni di conservazione del medicinale diluito, vedere paragrafo 6.3.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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