Dantrium

    Ultimo aggiornamento: 08/11/2023

    Cos'è Dantrium?

    Dantrium è un farmaco a base del principio attivo Dantrolene Sale Sodico, appartenente alla categoria degli Miorilassanti e nello specifico Dantrolene e derivati. E' commercializzato in Italia dall'azienda Norgine Italia S.r.l..

    Dantrium può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Dantrium 20 mg polv. per inf. 12 flac.
    Dantrium 20 mg polv. per inf. 36 flac.

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Norgine Italia S.r.l.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: C
    Principio attivo: Dantrolene Sale Sodico
    Gruppo terapeutico: Miorilassanti
    ATC: M03CA01 - Dantrolene
    Forma farmaceutica: Polvere


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    Indicazioni

    Perché si usa Dantrium? A cosa serve?

    Dantrium 20 mg polvere per soluzione per infusione è indicato, in associazione ad adeguate misure di supporto, nel trattamento dell'ipertermia maligna negli adulti e nei bambini.


    Posologia

    Come usare Dantrium: Posologia

    Dantrium deve essere somministrato per iniezione endovenosa rapida ad almeno 2,5 mg/kg di peso corporeo (8-10 flaconcini negli adulti). L'iniezione in bolo deve essere ripetuta finché persistono i principali sintomi clinici di tachicardia, ipoventilazione, iperacidità sostenuta (necessario il monitoraggio di pH e pCO2) ed ipertermia. Nella maggior parte dei casi è sufficiente una dose complessiva di 10 mg/kg di peso corporeo nelle 24 ore. In casi specifici potrebbe essere necessario superare questa dose (10 mg/kg). Sono stati riportati usi sicuri fino a 40 mg/kg. Sulla base di questa esperienza, in casi isolati possono essere somministrati dosaggi più elevati, se necessario.

    Popolazione pediatrica

    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.

    Modo di somministrazione

    Per uso endovenoso.

    Ricostituire il flaconcino con 60 ml di acqua per preparazioni iniettabili e agitare fino a scioglimento della polvere.

    La soluzione ricostituita deve essere filtrata utilizzando il filtro monouso fornito.

    Per le istruzioni sulla ricostituzione e sulla filtrazione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.


    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Dantrium

    Ipersensibilità a dantrolene o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1


    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Dantrium

    Avvertenze e precauzioni

    L'impiego di Dantrium nel trattamento della crisi di ipertermia maligna non sostituisce le altre terapie di supporto.

    Queste devono essere continuate individualmente nelle loro rispettive modalità. Dantrium può essere infuso solo per via endovenosa. A causa dell'alto valore di pH della soluzione (pH 9,5), deve essere evitata l'iniezione/infusione extravascolare, poiché può portare alla necrosi dei tessuti. A causa del rischio di occlusione vascolare, devono essere evitate le iniezioni intrarteriose. Lo stravaso della soluzione sulla pelle deve essere evitato. Lavare la pelle con abbondate quantità d'acqua se si verifica una fuoriuscita

    Inoltre è sempre richiesto l'uso del dispositivo di filtrazione quando la soluzione viene aspirata, a causa della possibile comparsa di cristalli/particelle non disciolti nel prodotto ricostituito e il conseguente potenziale rischio di incremento di reazioni al sito di iniezione/necrosi tissutale indotte dai cristalli presenti nei flaconcini utilizzati.

    Ciascun flaconcino di Dantrium contiene 3 g di mannitolo (per la regolazione delle soluzioni isotoniche). Bisogna considerare questa quantità, se il mannitolo viene utilizzato per prevenire e trattare le complicanze renali legate all'ipertermia maligna.

    Occorre prestare cautela se si verificano sintomi di iperkaliemia (paralisi muscolare, alterazioni dell'ECG, aritmie bradicardiche) o in caso di iperkaliemia preesistente (insufficienza renale, intossicazione da digitale, ecc.), poiché in studi su animali si è verificato un aumento del potassio sierico a seguito del dantrolene.

    Durante la terapia con dantrolene può verificarsi danno epatico. Ciò dipende dal dosaggio e dalla durata della terapia e può avere un decorso letale.

    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23mg) per flaconcino, cioè essenzialmente “senza sodio”.


    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Dantrium

    Segnalazioni di casi isolati e studi su animali mostrano un'interazione tra dantrolene e i calcio-antagonisti, come verapamil e diltiazem, sotto forma di insufficienza cardiaca. Si raccomanda di non utilizzare contemporaneamente Dantrium e i calcio-antagonisti.

    La somministrazione concomitante di Dantrium con miorilassanti non depolarizzanti come il vecuronio può aumentare il loro effetto.



    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Dantrium" insieme ad altri farmaci come “Altiazem”, “Diladel”, “Diltiazem DOC Generici”, “Diltiazem EG”, “Diltiazem Mylan Generics”, “Diltiazem Sandoz”, “Dilzene”, “Isoptin - Compressa A Rilascio Modificato, Compresse Rivestite”, “Isoptin - Soluzione (uso Interno)”, “Tildiem”, “Verapamil DOC Generici”, “Verapamil EG”, “Verapamil Hexal”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza

    I dati relativi all'uso di dantrolene in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

    Il dantrolene attraversa la placenta e deve essere usato durante la gravidanza solo quando il potenziale beneficio per la madre e il bambino supera il possibile rischio.

    Allattamento

    Non ci sono informazioni disponibili sull'utilizzo di dantrolene durante l'allattamento. In accordo al suo profilo di sicurezza, il rischio per un neonato allattato al seno non può essere escluso poiché dantrolene viene escreto nel latte materno. Pertanto, l'allattamento deve essere interrotto durante la somministrazione di dantrolene. In base all'emivita di eliminazione di dantrolene, l'allattamento può essere ripreso 60 ore dopo l'ultima dose.

    Fertilità

    Non ci sono dati sugli effetti di dantrolene sulla fertilità nell'uomo.


    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Dantrium compromette la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari, poiché può portare a debolezza, capogiri e stordimento. Ciò vale in particolare in combinazione con alcol o altri medicinali che deprimono il sistema nervoso centrale.


    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Dantrium

    Tabella delle reazioni avverse.

    Le reazioni avverse relative al dantrolene sodico sono elencate di seguito in base alla frequenza e alla classificazione per sistemi e organi. La frequenza è definita utilizzando la seguente convenzione:

    Molto comune ( ≥ 1/10)

    Comune (≥ 1/100, < 1/10)

    Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100)

    Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000)

    Molto raro (< 1/10.000)

    Non nota: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili

    Classificazione per sistemi e organi
    Frequenza
    Reazioni avverse
    Disturbi del sistema immunitario Non nota Reazioni allergiche, anafilassi
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non nota Iperkaliemia
    Patologie del sistema nervoso
    Non nota
    Sonnolenza, capogiri, debolezza generale, sonnolenza, convulsioni, disturbo del linguaggio, cefalea
    Patologie cardiache
    Non nota
    Insufficienza cardiaca, bradicardia, tachicardia
    Patologie vascolari Non nota Tromboflebiti
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Non nota
    Edema polmonare,
    Versamento pleurico, insufficienza respiratoria,
    Depressione respiratoria
    Patologie gastrointestinali
    Non nota
    Dolore addominale/crampi, nausea, vomito, emorragia gastrointestinale, diarrea
    Patologie epatobiliari
    Non nota
    Ittero, epatite, disfunzione epatica inclusa insufficienza epatica fatale, malattie epatiche idiosincratiche o ipertensive
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Non nota
    Orticaria, eritema, iperidrosi
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non nota Debolezza muscolare, affaticamento muscolare
    Patologie renali e urinarie
    Non nota
    Cristalluria
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella Non nota Ipotonia uterina
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Non nota
    Stanchezza, reazioni al sito di somministrazione
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.


    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Dantrium

    Dantrium 20 mg polvere per soluzione per infusione va somministrato a basse concentrazioni con elevate quantità di fluidi, per tale motivo non è stato possibile valutarne la tossicità acuta nell'animale.

    Non sono disponibili dati che permettono di definire la sintomatologia di un sovradosaggio di Dantrium.

    Se del caso, il trattamento dovrà essere sintomatico e di supporto.


    Scadenza

    3 anni.


    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.

    Il contenuto del flaconcino deve essere protetto dalla luce diretta e impiegato entro 6 ore dalla preparazione.

    La soluzione non deve essere esposta a temperature inferiori a 15°C e superiori a 25°C.


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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