Amoxicillina E Acido Clavulanico Teva Group

    Ultimo aggiornamento: 31/01/2024

    Cos'è Amoxicillina E Acido Clavulanico Teva Group?

    Amoxicillina E Acido Clavulanico Teva Group è un farmaco a base del principio attivo Amoxicillina + Acido Clavulanico, appartenente alla categoria degli Antibatterici penicillinici e nello specifico Associazioni di penicilline, inclusi gli inibitori delle beta-lattamasi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Teva Italia S.r.l. - Sede legale.

    Amoxicillina E Acido Clavulanico Teva Group può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Amoxicillina e Acido Clavulanico Teva Group 80 mg/ml + 11,4 mg/ml polvere per sosp. orale flacone 140 ml
    Amoxicillina e Acido Clavulanico Teva Group 80 mg/ml + 11,4 mg/ml polvere per sosp. orale flacone 35 ml
    Amoxicillina e Acido Clavulanico Teva Group 80 mg/ml + 11,4 mg/ml polvere per sosp. orale flacone 70 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: ratiopharm GmbH (Gruppo Teva)
    Concessionario: Teva Italia S.r.l. - Sede legale
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Amoxicillina + Acido Clavulanico
    Gruppo terapeutico: Antibatterici penicillinici
    ATC: J01CR02 - Amoxicillina e inibitore della beta-lattamasi
    Forma farmaceutica: polveri orali


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    Indicazioni

    Perché si usa Amoxicillina E Acido Clavulanico Teva Group? A cosa serve?
    Amoxicillina + Acido Clavulanico Teva Group è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni negli adulti e nei bambini (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1)
    • Sinusite acuta batterica (adeguatamente diagnosticata).
    • Otite media acuta.
    • Esacerbazione acuta della bronchite cronica (adeguatamente diagnosticata).
    • Polmonite acquisita in comunità.
    • Cistite.
    • Pielonefrite.
    • Infezioni cutanee e dei tessuti molli, in particolare cellulite, morsi di animali, gravi ascessi dentali con cellulite diffusa.
    • Infezioni osteoarticolari, in particolare osteomielite.
    Si devono tenere in considerazione le linee-guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.

    Posologia

    Come usare Amoxicillina E Acido Clavulanico Teva Group: Posologia
    Posologia
    Le dosi sono espresse in termini di contenuto di amoxicillina/acido clavulanico, tranne quando le dosi sono definite nei termini di un singolo componente.
    La dose di amoxicillina/acido clavulanico che viene scelta per il trattamento di ogni singola infezione deve tenere conto di:
    • Patogeni attesi e loro probabile suscettibilità agli agenti antibatterici (vedere paragrafo 4.4)
    • Gravità e sito dell'infezione
    • Età, peso e funzionalità renale del paziente, come descritto di seguito.
    L'uso di formulazioni alternative di amoxicillina/acido clavulanico (ad esempio quelle che forniscono dosi più alte di amoxicillina e/o differenti rapporti di amoxicillina – acido clavulanico) deve essere preso in considerazione a seconda della necessità (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
    Per i bambini di peso < 40 kg, questa formulazione di amoxicillina/acido clavulanico fornisce un massimo di dose giornaliera di 1000-2800 mg di amoxicillina/143-400 mg di acido clavulanico, quando somministrata alla dose raccomandata. Se si considera necessario aumentare la dose giornaliera di amoxicillina, si raccomanda di identificare un'altra formulazione di amoxicillina/acido clavulanico per evitare la somministrazione di dosi elevate non necessarie di acido clavulanico (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
    La durata della terapia deve essere definita in base alla risposta del paziente. Alcune infezioni (ad esempio le osteomieliti) richiedono periodi di trattamento più lunghi. Il trattamento non deve essere proseguito oltre 14 giorni senza un controllo medico (vedere paragrafo 4.4 relativamente alla terapia prolungata).
    Adulti e bambini di peso ≥ 40 kg devono essere trattati con le formulazioni per adulti di amoxicillina/acido clavulanico.
    Bambini di peso < 40 kg
    Dosi raccomandate:
    • da 25 mg/3,6 mg/kg/die a 45 mg/6,4 mg/kg/die somministrati in due dosi separate;
    • per alcune infezioni possono essere considerate dosi fino a 70 mg/10 mg/kg/die in due dosi separate (come otite media, sinusite, infezioni del tratto respiratorio inferiore).
    I bambini possono essere trattati con amoxicillina/acido clavulanico in compresse, sospensioni o in bustine pediatriche. I bambini di età pari o inferiore a 6 anni dovrebbero preferibilmente essere trattati con amoxicillina/acido clavulanico in sospensione o in bustine pediatriche.
    Non sono disponibili dati clinici per le formulazioni di amoxicillina/acido clavulanico con rapporto 7:1 relativi a dosaggi superiori a 45 mg/6,4 mg/kg/die nei bambini al di sotto dei 2 anni di età.
    Non sono disponibili dati clinici per le formulazioni di amoxicillina/acido clavulanico con rapporto 7:1 nei pazienti al di sotto dei 2 mesi di età. Pertanto non è possibile fornire delle raccomandazioni di dosaggio per questa popolazione di pazienti.
    Anziani
    Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio.
    Compromissione renale
    Non è richiesto un aggiustamento del dosaggio nei pazienti con clearance della creatinina (CrCl) superiore a 30 ml/min.
    Nei pazienti con clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min, l'uso di formulazioni con rapporto amoxicillina/acido clavulanico pari a 7:1 non è raccomandato, poiché non sono disponibili raccomandazioni per aggiustamenti del dosaggio.
    Compromissione epatica
    La posologia deve essere stabilita con cautela e la funzionalità epatica deve essere monitorata ad intervalli regolari (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
    Modo di somministrazione
    Amoxicillina + Acido Clavulanico Teva Group è per uso orale.
    Somministrare il prodotto all'inizio di un pasto, in modo da ridurre una potenziale intolleranza gastrointestinale e ottimizzare l'assorbimento di amoxicillina/acido clavulanico.
    La terapia può iniziare per via parenterale in accordo al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto della formulazione IV e proseguire con una preparazione orale.
    Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Amoxicillina E Acido Clavulanico Teva Group
    • Ipersensibilità ai principi attivi, ad una qualsiasi penicillina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • Anamnesi di reazione di ipersensibilità immediata grave (per es. anafilassi) ad altri beta-lattamici (per es. cefalosporine, carbapenem o monobactam).
    • Anamnesi di ittero/compromissione epatica associati ad amoxicillina/acido clavulanico (vedere paragrafo 4.8).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Amoxicillina E Acido Clavulanico Teva Group
    Prima di iniziare la terapia con amoxicillina/acido clavulanico si deve svolgere un'accurata indagine su pregresse reazioni di ipersensibilità verso le penicilline, le cefalosporine o altri antibiotici beta-lattamici (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).
    Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità gravi e talvolta fatali (incluse reazioni anafilattoidi e reazioni avverse cutanee severe) in pazienti in terapia con penicilline. Le reazioni di ipersensibilità possono anche evolvere nella sindrome di Kounis, una grave reazione allergica che può provocare infarto del miocardio (vedere paragrafo 4.8). Queste reazioni hanno una maggiore probabilità di insorgenza in soggetti con un'anamnesi di ipersensibilità alle penicilline e nei soggetti atopici. Se si verifica una reazione allergica, si deve interrompere la terapia con amoxicillina/acido clavulanico ed istituire una terapia alternativa idonea.
    La sindrome enterocolitica indotta da farmaco (DIES) è stata segnalata principalmente in bambini che assumevano amoxicillina/clavulanato (vedere paragrafo 4.8). La DIES è una reazione allergica con il sintomo principale di vomito prolungato (1-4 ore dopo l'assunzione) in assenza di sintomi allergici cutanei o respiratori. Ulteriori sintomi potrebbero comprendere dolore addominale, diarrea, ipotensione o leucocitosi con neutrofilia. Si sono verificati casi severi, inclusa la progressione allo shock.
    Qualora venga accertato che l'infezione è dovuta ad un organismo(i) sensibile(i) all'amoxicillina, si deve prendere in considerazione il passaggio dalla terapia con amoxicillina/acido clavulanico a quella con amoxicillina, secondo le linee guida ufficiali.
    Questa formulazione di amoxicillina/acido clavulanico non è adatta quando sussista un elevato rischio che i presunti patogeni coinvolti presentino una resistenza agli antibiotici beta-lattamici, non mediata da beta-lattamasi sensibili all'inibizione da parte dell'acido clavulanico. Questa formulazione non deve essere utilizzata per il trattamento di S. pneumoniae resistente alla penicillina.
    Nei pazienti con funzione renale compromessa o trattati con dosi elevate possono manifestarsi convulsioni (vedere paragrafo 4.8).
    La somministrazione di amoxicillina/acido clavulanico deve essere evitata qualora si sospetti mononucleosi infettiva, poiché in questa condizione l'utilizzo di amoxicillina è stato associato alla comparsa di esantema morbilliforme.
    L'uso concomitante di allopurinolo durante il trattamento con amoxicillina può aumentare la probabilità di insorgenza di reazione allergiche cutanee.
    L'uso prolungato può occasionalmente causare uno sviluppo eccessivo di microorganismi non sensibili.
    L'insorgenza all'inizio del trattamento di un eritema febbrile generalizzato associato a pustole può essere il sintomo di una pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) (vedere paragrafo 4.8). Questa reazione richiede l'interruzione del trattamento con amoxicillina/acido clavulanico e costituisce una controindicazione ad ogni successiva somministrazione di amoxicillina.
    Amoxicillina/acido clavulanico deve essere utilizzato con cautela in pazienti con evidenza di compromissione epatica (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 4.8).
    Eventi epatici sono stati riportati prevalentemente in pazienti di sesso maschile e anziani, e possono essere associati al trattamento prolungato. Tali eventi sono stati osservati molto raramente nei bambini. In tutte le popolazioni, i segni e i sintomi si manifestano generalmente durante il trattamento o poco dopo l'interruzione del trattamento, ma in alcuni casi possono non palesarsi fino a parecchie settimane dopo la conclusione del trattamento. Questi eventi sono solitamente di natura reversibile. Gli eventi epatici possono essere di seria entità e, in casi estremamente rari, sono stati riportati decessi. Questo tipo di manifestazione è stato quasi sempre osservato in pazienti con gravi patologie di base o trattati con terapie concomitanti a base di farmaci noti per produrre potenziali effetti epatici (vedere paragrafo 4.8).
    Colite associata agli antibiotici è stata segnalata con quasi tutti gli agenti antibatterici e può essere di gravità da lieve a pericolosa per la vita (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, è importante considerare questa diagnosi nei pazienti che presentino diarrea durante o dopo la somministrazione di qualsiasi tipo di antibiotico. Qualora si manifesti colite associata all'uso di antibiotici, si deve immediatamente interrompere la somministrazione di amoxicillina/acido clavulanico, consultare un medico ed istituire una terapia appropriata. I medicinali antiperistaltici sono controindicati in questa situazione.
    Nei trattamenti prolungati, sono raccomandabili controlli periodici delle funzioni organico-sistemiche, inclusi i controlli della funzionalità renale, epatica e della crasi ematica.
    Raramente è stato osservato un prolungamento del tempo di protrombina nei pazienti trattati con amoxicillina/acido clavulanico. In caso di prescrizione concomitante di anticoagulanti è richiesto un adeguato monitoraggio. Può rendersi necessario effettuare degli aggiustamenti del dosaggio degli anticoagulanti orali per mantenere il livello desiderato di anticoagulazione (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
    Nei pazienti con danno renale la dose deve essere aggiustata in base al grado del danno (vedere paragrafo 4.2).
    Nei pazienti con ridotta emissione di urina, è stata osservata molto raramente cristalluria (incluso danno renale acuto), soprattutto in seguito a terapia parenterale. Durante la somministrazione di amoxicillina a dosi elevate è consigliabile mantenere un apporto di liquidi e una produzione di urina adeguati, al fine di ridurre la possibilità di cristalluria dovuta ad amoxicillina. Nei pazienti con catetere vescicale deve essere eseguito un regolare controllo della pervietà del catetere (vedere paragrafi 4.8 e 4.9).
    Durante il trattamento con amoxicillina devono essere impiegati metodi enzimatici che utilizzano la glucosio ossidasi per eseguire il controllo della presenza di glucosio nelle urine, poiché l'impiego di metodi non enzimatici può dar luogo a risultati falsi positivi.
    La presenza di acido clavulanico in Amoxicillina + Acido Clavulanico Teva Group può causare un legame non specifico delle IgG e dell'albumina da parte delle membrane dei globuli rossi, che può produrre un falso positivo nel test di Coombs.
    Sono stati riportati risultati di test positivi utilizzando il test Bio-Rad Laboratories Platelia Aspergillus EIA in pazienti che ricevevano amoxicillina/acido clavulanico e che sono stati conseguentemente trovati liberi da infezioni da Aspergillus. Con il test bio-Rad Laboratories Platelia Aspergillus EIA sono state riportate reazioni incrociate con polisaccaridi non-Aspergillus e polifuranosio. Pertanto, risultati positivi nei test in pazienti che ricevono amoxicillina/acido clavulanico devono essere interpretati con cautela e confermati da altri metodi diagnostici.
    Eccipienti
    Aspartame (E951)
    Aspartame ingerito oralmente è idrolizzato nel tratto gastrointestinale. Fenilalanina è il principale prodotto della sua idrolisi. Può essere dannoso per i pazienti affetti da fenilchetonuria (PKU).
    Non sono disponibili studi né non-clinici né clinici sull'uso di aspartame nei bambini al di sotto delle 12 settimane di età.
    Sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per 5 ml di sospensione pronta all'uso cioè essenzialmente ‘senza sodio'.
    Sorbitolo (E420)
    L'effetto additivo della co-somministrazione di medicinali contenenti sorbitolo (o fruttosio) e l'assunzione giornaliera di sorbitolo (o fruttosio) con la dieta deve essere considerato.
    Il contenuto di sorbitolo in medicinali per uso orale può modificare la biodisponibilità di altri medicinali per uso orale co-somministrati.
    Zolfo Diossido
    Raramente può causare gravi reazioni di ipersensibilità e broncospasmo.
    Alcol benzilico
    Alcol benzilico può causare reazioni allergiche.
    Grandi quantità di alcol benzilico possono accumularsi nel corpo e causare effetti indesiderati (come l'acidosi metabolica). Devono essere usati con cautela e solo se necessario, specialmente in pazienti con insufficienza epatica o renale, in donne in gravidanza o in allattamento.
    Non usi per più di una settimana nei bambini piccoli (meno di 3 anni di età), a causa di un aumento del rischio dovuto all'accumulo.
    Alcool benzilico è stato associato al rischio di gravi effetti indesiderati inclusi problemi respiratori (sindrome da respiro agonico) nei bambini piccoli.
    La somministrazione endovenosa di alcol benzilico è stata associata a gravi eventi avversi e morte in neonati (sindrome da respiro agonico). Non è nota la minima quantità di alcol benzilico per cui si manifesta la tossicità. Non deve essere somministrato a neonati fino a 4 settimane di età se non diversamente raccomandato dal medico.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Amoxicillina E Acido Clavulanico Teva Group
    Anticoagulanti orali
    Gli anticoagulanti orali e le penicilline sono stati ampiamenti utilizzati nella pratica clinica senza segnalazioni di interazioni. Tuttavia, in letteratura vi sono casi di rapporto internazionale normalizzato aumentato in pazienti trattati con acenocumarolo o warfarin sottoposti ad un ciclo di amoxicillina. Qualora sia ritenuta necessaria la somministrazione concomitante, con l'aggiunta o la sospensione di amoxicillina si devono monitorare attentamente il tempo di protrombina o il rapporto normalizzato internazionale. Inoltre, possono essere necessari aggiustamenti delle dosi degli anticoagulanti orali (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
    Metotressato
    Le penicilline possono ridurre l'escrezione di metotressato causando un potenziale aumento della sua tossicità.
    Probenecid
    L'uso concomitante di probenecid non è raccomandato. Il probenecid diminuisce la secrezione tubulare renale dell'amoxicillina. La contemporanea somministrazione di probenecid può indurre un aumento ed un prolungamento nel tempo dei livelli ematici di amoxicillina ma non di acido clavulanico.
    Micofenolato mofetile
    Nei pazienti trattati con micofenolato mofetile, a seguito dell'inizio di trattamento con amoxicillina ed acido clavulanico orale, si è riscontrata la riduzione della concentrazione pre-dose di acido micofenolico metabolita attivo (MPA) di circa il 50%. La variazione del livello pre-dose può non rappresentare accuratamente le modifiche dell'esposizione complessiva di MPA. Pertanto, un cambiamento della dose di micofenolato mofetile non dovrebbe di norma essere necessario in assenza di segni clinici di disfunzione del trapianto. Tuttavia, deve essere eseguito uno stretto monitoraggio clinico durante la combinazione e subito dopo il trattamento antibiotico.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Amoxicillina E Acido Clavulanico Teva Group" insieme ad altri farmaci come “Vaxchora”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla gravidanza, lo sviluppo embrionale/fetale, il parto o lo sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3). Dati limitati sull'uso di amoxicillina/acido clavulanico durante la gravidanza umana non indicano un aumento del rischio di malformazioni congenite. Nel corso di uno studio singolo in donne con rottura prematura pretermine delle membrane fetali, è stato osservato che il trattamento profilattico con amoxicillina/acido clavulanico può essere associato ad un aumento del rischio di enterocolite necrotizzante nei neonati. L'uso deve quindi essere evitato in gravidanza, a meno che non sia ritenuto essenziale dal medico.
    Allattamento
    Entrambe le sostanze sono escrete nel latte materno (non si sa nulla sugli effetti dell'acido clavulanico sul neonato allattato al seno). Conseguentemente, nel bambino allattato al seno si possono manifestare diarrea ed infezione micotiche delle mucose ed in tal caso può essere necessario sospendere l'allattamento. Occorre tenere in considerazione la possibilità di sensibilizzazione. L'associazione amoxicillina/acido clavulanico si deve usare durante l'allattamento dopo attenta valutazione del rapporto rischi/benefici da parte del medico curante.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. Tuttavia, possono manifestarsi effetti indesiderati (per es. reazioni allergiche, capogiri, convulsioni) che possono influenzare la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari (vedere paragrafo 4.8).

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Amoxicillina E Acido Clavulanico Teva Group
    Le reazioni avverse al farmaco (ADR) più comunemente riportate sono state diarrea, nausea e vomito.
    Le ADR provenienti da studi clinici e dalla sorveglianza post-marketing con amoxicillina/acido clavulanico, classificate per sistemi e organi secondo MedDRA, sono elencate di seguito.
    Per classificare l'insorgenza di effetti indesiderati sono state utilizzate le seguenti convenzioni sulla frequenza:
    Molto comune (≥1/10)
    Comune (≥1/100, <1/10)
    Non comune (≥1/1000, <1/100)
    Raro (≥1/10000, <1/1000)
    Molto raro (<1/10000)
    Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Infezioni ed infestazioni
    Candidiasi mucocutanea
    Comune
    Crescita eccessiva di organismi non suscettibili
    Non nota
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Leucopenia reversibile (compresa neutropenia)
    Raro
    Trombocitopenia
    Raro
    Agranulocitosi reversibile
    Non nota
    Anemia emolitica
    Non nota
    Prolungamento del tempo di sanguinamento e del tempo di protrombina1
    Non nota
    Disturbi del sistema immunitario10
    Edema angioneurotico
    Non nota
    Anafilassi
    Non nota
    Sindrome tipo malattia da siero
    Non nota
    Vasculite da ipersensibilità
    Non nota
    Patologie del sistema nervoso
    Capogiro
    Non comune
    Cefalea
    Non comune
    Iperattività reversibile
    Non nota
    Convulsioni2
    Non nota
    Meningite asettica
    Non nota
    Patologie cardiache
     
    Sindrome di Kounis
    Non nota
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea
    Comune
    Nausea3
    Comune
    Vomito
    Comune
    Indigestione
    Non comune
    Colite da antibiotici4
    Non nota
    Lingua villosa nigra
    Non nota
    Alterazione del colore del dente11
    Non nota
    Sindrome enterocolitica indotta da farmaco
    Non nota
    Pancreatite acuta
    Non nota
    Patologie epatobiliari
    Innalzamenti dei livelli di AST e/o ALT5
    Non comune
    Epatite6
    Non nota
    Ittero colestatico6
    Non nota
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo7
    Esantema della cute
    Non comune
    Prurito
    Non comune
    Orticaria
    Non comune
    Eritema multiforme
    Raro
    Sindrome di Stevens-Johnson
    Non nota
    Necrolisi tossica epidermica
    Non nota
    Dermatite esfoliativa bollosa
    Non nota
    Pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP)9
    Non nota
    Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)
    Non nota
    Malattia da IgA lineari
    Non nota
    Patologie renali ed urinarie
    Nefrite interstiziale
    Non nota
    Cristalluria (compreso danno renale acuto)8
    Non nota
    1 Vedere paragrafo 4.4
    2 Vedere paragrafo 4.4
    3 La nausea è più spesso associata ad elevate dosi orali. Se si manifestano evidenti reazioni di tipo gastrointestinale, queste possono essere ridotte assumendo amoxicillina/acido clavulanico all'inizio di un pasto.
    4 Comprese colite pseudomembranosa e colite emorragica (vedere paragrafo 4.4).
    5 Un moderato innalzamento dei valori di AST e/o ALT è stato notato in pazienti trattati con antibiotici della classe dei beta-lattamici, ma la significatività di questo dato non è nota.
    6 Questi eventi sono stati osservati con altre penicilline e cefalosporine (vedere paragrafo 4.4).
    7 Se si verificano reazioni di ipersensibilità di tipo dermatologico, il trattamento deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.4).
    8 Vedere paragrafo 4.9
    9 Vedere paragrafo 4.4
    10 Vedere paragrafi 4.3 e 4.4
    11 Variazione del colore della superficie dei denti è stata segnalata molto raramente nei bambini. una buona igiene orale può aiutare nel prevenire la variazione del colore dei denti in quanto di solito può essere eliminata con lo spazzolamento.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Amoxicillina E Acido Clavulanico Teva Group
    Sintomi e segni di sovradosaggio
    Possono manifestarsi sintomi gastrointestinali e alterazioni dell'equilibrio idroelettrolitico.
    È stata osservata cristalluria da amoxicillina, che in alcuni casi può causare insufficienza renale (vedere paragrafo 4.4).
    Si possono manifestare convulsioni in pazienti con funzione renale compromessa o trattati con alti dosaggi.
    È stato segnalato che l'amoxicillina precipita nei cateteri vescicali, prevalentemente dopo somministrazione endovenosa di dosi elevate. Deve essere mantenuto un regolare controllo della pervietà del catetere (vedere paragrafo 4.4).
    Trattamento dell'intossicazione
    I sintomi gastrointestinali possono essere trattati con misure sintomatiche, prestando attenzione all'equilibrio idroelettrolitico.
    L'associazione amoxicillina/acido clavulanico può essere rimossa dal circolo mediante emodialisi.

    Scadenza

    2 anni
    La sospensione ricostituita resta stabile per 7 giorni quando conservata a 2°C – 8°C.

    Conservazione

    La sospensione una volta ricostituita deve essere conservata in frigorifero (2°C – 8°C) ed utilizzata entro 7 giorni.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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