Peditrace

    Ultimo aggiornamento: 18/05/2022

    Cos'è Peditrace?

    Peditrace è un farmaco a base del principio attivo Zinco Cloruro + Rame Cloruro + Manganoso Cloruro + Sodio Selenito + Sodio Fluoruro + Potassio Ioduro, appartenente alla categoria degli Soluzioni endovena elettrolitiche e nello specifico Soluzioni elettrolitiche. E' commercializzato in Italia dall'azienda Fresenius Kabi Italia S.r.l..

    Peditrace può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Peditrace concentrato per soluz. per infusione 10 flaconcini 10 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Fresenius Kabi Italia S.r.l.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: H
    Principio attivo: Zinco Cloruro + Rame Cloruro + Manganoso Cloruro + Sodio Selenito + Sodio Fluoruro + Potassio Ioduro
    Gruppo terapeutico: Soluzioni endovena elettrolitiche
    ATC: B05XA30 - Associazioni di elettroliti
    Forma farmaceutica: preparazione iniettabile


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    Indicazioni

    Perché si usa Peditrace? A cosa serve?
    Peditrace viene indicato come supporto per garantire il fabbisogno basale di elementi traccia in neonati e bambini durante la nutrizione parenterale.

    Posologia

    Come usare Peditrace: Posologia
    Da non somministrare se non diluito.
    Il fabbisogno basale di elementi traccia per neonati e bambini è assicurato mediante somministrazione di 1 ml di Peditrace per Kg di peso vivo e per giorno fino ad una dose massima di 15 ml. Una dose giornaliera di 15 ml di Peditrace è in grado di soddisfare i fabbisogni basali di elementi traccia di bambini di peso superiore a 15 Kg.
    Pazienti con marcate carenze metaboliche o che richiedono nutrizione parenterale prolungata vanno monitorati dal punto di vista biochimico per verificare che i fabbisogni siano adeguatamente assicurati.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Peditrace
    Morbo di Wilson.
    Per il basso pH (pH 2) questa soluzione non va somministrata non diluita per vena periferica e tanto meno per via intramuscolare per il potenziale pericolo di flebite da infusione.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Peditrace
    Prima di additivare alle soluzioni per nutrizione parenterale totale, il medico deve valutarne l'effettiva necessità dei vari oligoelementi da parte del paziente.
    Per un giusto controllo dell'alimentazione parenterale è necessario eseguire frequenti valutazioni cliniche e determinazioni di laboratorio.
    L'aggiunta deve essere eseguita con tecnica strettamente asettica, possibilmente sotto cappa a flusso laminare.
    Per minimizzare il rischio di infezioni, la somministrazione deve essere completata entro le 24 ore. Inoltre è opportuno monitorare la temperatura corporea del bambino sia durante l'infusione che al termine della stessa.
    Frequenti determinazioni dei livelli dei vari oligoelementi nel siero vengono consigliate come riferimento guida per regolare il dosaggio.
    Peditrace deve essere usato con cautela in pazienti con ridotta funzione biliare e/o renale, nei quali l'escrezione di elementi traccia può essere significatamente ridotta. Peditrace deve essere usato con cautela anche in pazienti consegni/sintomi clinici di disfunzione epatica e/o evidenze significative di alterazione degli indicatori di funzionamento epatico (soprattutto in presenza di colestasi). Questi pazienti richiedono un attento monitoraggio biochimico.
    Il Rame ed il Manganese sono escreti di norma per via biliare mentre il Selenio e lo Zinco specie in pazienti in trattamento nutrizionale per via endovenosa, sono soprattutto escreti per via urinaria.
    Se il trattamento si prolunga per oltre le 4 settimane, è opportuno controllare i livelli di manganese.
    Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Peditrace
    In caso di aggiunta di altri medicamenti a Peditrace è necessario verificare la loro compatibilità e controllare la stabilità delle miscele finali.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Peditrace" insieme ad altri farmaci come “Aldactazide”, “Aldactone”, “Eplerenone Accord”, “Eplerenone Doc Generici”, “Eplerenone Krka”, “Eplerenone Mylan”, “Fluss 40”, “Inspra”, “Lasitone”, “Luvion”, “Spiridazide”, “Spirofur”, “Spirolang”, “Uractone”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Non pertinente

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non pertinente

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Peditrace
    Non sono stati riportati effetti indesiderati imputabili agli elementi traccia presenti in Peditrace. In particolare, non sono state segnalate, a tutt'oggi, reazioni allergiche imputabili allo iodio presente in Peditrace nei dosaggi raccomandati.
    In seguito alla somministrazione di soluzioni glucosate contenenti Peditrace sono state osservate tromboflebiti superficiali. Tuttavia non è stato possibile accertare se tali reazioni fossero correlate all'infusione di elementi traccia o meno.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Peditrace
    Zinco
    I sintomi da iperdosaggio di zinco sono: nausea, vomito, deidratazione, squilibri elettrolitici, vertigini, dolori addominali, letargia e mancanza di coordinamento dei movimenti.
    L'additivazione di calcio può ridurre la tossicità dello zinco.
    Rame
    I sintomi di tossicità da iperdosaggio di rame riferiti in letteratura comprendono: lo stato di prostrazione, i cambiamenti del comportamento, la diarrea, il marasma progressivo, l'ipotonia, la fotofobia, l'edema periferico; la D-penicillamina si è dimostrata efficace come antidoto.
    Manganese
    Finora non sono stati pubblicati casi di tossicità da manganese da eccessivo apporto nei cibi e/o nelle bevande, né tossicità da manganese è stata riferita in seguito su pazienti sottoposti a nutrizione parenterale totale.
    In pazienti con ridotta funzione renale i biliare il rischio di accumulo di elementi traccia aumenta. In caso di un sovraccarico cronico di ferro si verifica il rischio di emosiderosi, che in casi gravi e rari può essere trattata mediante flebotomia.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore a 25°C. Non congelare.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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