Vildagliptin E Metformina Teva

    Ultimo aggiornamento: 08/09/2023

    Cos'è Vildagliptin E Metformina Teva?

    Vildagliptin E Metformina Teva è un farmaco a base del principio attivo Vildagliptin + Metformina, appartenente alla categoria degli Metabolici: antidiabetici e nello specifico Associazioni di antidiabetici orali. E' commercializzato in Italia dall'azienda Teva Italia S.r.l. - Sede legale.

    Vildagliptin E Metformina Teva può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Vildagliptin e Metformina Teva 50 mg + 1000 mg 60 (2x30) compresse rivestite con film
    Vildagliptin e Metformina Teva 50 mg + 850 mg 60 (2x30) compresse rivestite con film

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Teva B.V.
    Concessionario: Teva Italia S.r.l. - Sede legale
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Vildagliptin + Metformina
    Gruppo terapeutico: Metabolici: antidiabetici
    ATC: A10BD08 - Metformina e vildagliptin
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


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    Indicazioni

    Perché si usa Vildagliptin E Metformina Teva? A cosa serve?
    Vildagliptin + Metformina Teva è indicato, in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico, per migliorare il controllo glicemico nei pazienti adulti con diabete mellito di tipo 2:
    • in pazienti che non sono adeguatamente controllati con la sola metformina cloridrato;
    • in pazienti che sono già in terapia con un'associazione di vildagliptin e metformina cloridrato, somministrate in compresse separate;
    • in associazione con altri medicinali per il trattamento del diabete, compresa l'insulina, quando questi medicinali non forniscono un controllo glicemico adeguato (per i dati disponibili sulle diverse associazioni vedere i paragrafi 4.4, 4.5 e 5.1).

    Posologia

    Come usare Vildagliptin E Metformina Teva: Posologia
    Posologia
    Adulti con normale funzione renale (GFR ≥ 90 mL/min)
    La dose di terapia anti-iperglicemica con Vildagliptin + Metformina Teva deve essere individualizzata sulla base dell'attuale regime terapeutico del paziente, dell'efficacia e della tollerabilità senza superare la dose massima giornaliera raccomandata di 100 mg di vildagliptin. Vildagliptin e Metformina Teva può essere iniziato o con la compressa da 50 mg/850 mg o con la compressa da 50 mg/1000 mg due volte al giorno, una compressa al mattino e l'altra alla sera.
    • Per pazienti non adeguatamente controllati alla dose massima tollerata di metformina in monoterapia: la dose iniziale di Vildagliptin e Metformina Teva deve fornire 50 mg di vildagliptin due volte al giorno (100 mg di dose totale giornaliera) più la dose di metformina già in uso.
    • Per pazienti che passano da una co-somministrazione di vildagliptin e metformina in compresse separate: Vildagliptin e Metformina Teva deve essere iniziato con la dose di vildagliptin e metformina già in uso.
    • Per pazienti non adeguatamente controllati con la duplice associazione con metformina e una sulfonilurea: le dosi di Vildagliptin e Metformina Teva devono fornire 50 mg di vildagliptin due volte al giorno (100 mg di dose totale giornaliera) e una dose di metformina simile alla dose già in uso. Quando Vildagliptin e Metformina Teva è utilizzato in associazione con una sulfonilurea, per ridurre il rischio di ipoglicemia può essere presa in considerazione una dose di sulfonilurea più bassa.
    • Per pazienti non adeguatamente controllati con la duplice terapia di associazione con insulina e la dose massima tollerata di metformina: la dose di Vildagliptin e Metformina Teva deve fornire 50 mg di vildagliptin due volte al giorno (100 mg di dose totale giornaliera) e una dose di metformina simile alla dose già in uso.
    La sicurezza e l'efficacia di vildagliptin e metformina come terapia triplice orale in associazione con un tiazolidinedione non sono stati stabiliti.
    Popolazioni speciali
    Anziani (≥ 65 anni)
    Poiché la metformina viene escreta per via renale ed i pazienti anziani hanno la tendenza a presentare una riduzione della funzione renale (Glomerular Filtration Rate, GFR), si deve sottoporre a controllo regolare la funzione renale dei pazienti anziani che assumono Vildagliptin e Metformina Teva (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
    Compromissione renale
    La GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento con medicinali contenenti metformina e, successivamente, almeno una volta all'anno. Nei pazienti con aumentato rischio di ulteriore progressione della compromissione renale e negli anziani, la funzione renale deve essere valutata con maggior frequenza, ad es. ogni 3-6 mesi.
    La dose massima giornaliera di metformina deve essere preferibilmente suddivisa in 2-3 dosi giornaliere. I fattori che possono aumentare il rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4) devono essere riesaminati prima di prendere in considerazione l'inizio del trattamento con metformina in pazienti con GFR < 60 mL/min.
    Qualora non fosse disponibile un dosaggio adeguato di Vildagliptin e Metformina Teva, i singoli monocomponenti devono essere utilizzati al posto dell'associazione a dose fissa.
    GFR mL/min
    Metformina
    Vildagliptin
    60-89
    La massima dose giornaliera è 3.000 mg. Una riduzione della dose può essere presa in considerazione a fronte del peggioramento della funzione renale.
    Nessun aggiustamento di dose.
    45-59
    La massima dose giornaliera è 2.000 mg.
    La dose iniziale non deve superare metà della dose massima.
    La dose massima giornaliera totale è 50 mg.
    30-44
    La massima dose giornaliera è 1.000 mg.
    La dose iniziale non deve superare metà della dose massima.
    <30
    La metformina è controindicata.
    Compromissione della funzionalità epatica
    Vildagliptin e Metformina Teva non deve essere usato in pazienti con compromissione della funzionalità epatica, compresi i pazienti che prima del trattamento hanno valori di alanina aminotransferasi (ALT) o aspartato aminotransferasi (AST) > 3 volte il limite superiore della norma (ULN) (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 4.8).
    Popolazione pediatrica
    L'uso di Vildagliptin e Metformina Teva non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni). La sicurezza e l'efficacia di vildagliptin/metformina cloridrato nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni) non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
    Modo di somministrazione
    Uso orale.
    Assumere Vildagliptin e Metformina Teva con il cibo, oppure immediatamente dopo il pasto, può ridurre i sintomi gastrointestinali associati con la metformina (vedere anche paragrafo 5.2).

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Vildagliptin E Metformina Teva
    • Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • Qualsiasi tipo di acidosi metabolica acuta (come acidosi lattica, chetoacidosi diabetica).
    • Pre-coma diabetico.
    • Insufficienza renale severa (GFR < 30 mL/min) (vedere paragrafo 4.4).
    • Condizioni acute potenzialmente in grado di alterare la funzione renale, come:
      • disidratazione
      • infezione grave,
      • shock,
      • somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati (vedere paragrafo 4.4).
    • Patologie acute o croniche che possono causare ipossia tissutale, come:
      • insufficienza cardiaca o respiratoria,
      • recente infarto del miocardio,
      • shock.
    • Compromissione della funzionalità epatica (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 4.8).
    • Intossicazione alcolica acuta, alcolismo.
    • Allattamento al seno (vedere paragrafo 4.6).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Vildagliptin E Metformina Teva
    Generali
    Vildagliptin + Metformina Teva non è un sostituto dell'insulina nei pazienti insulino-dipendenti e non deve essere usato in pazienti con diabete di tipo 1.
    Acidosi lattica
    L'acidosi lattica, una complicanza metabolica molto rara ma grave, insorge con maggior frequenza a causa del peggioramento acuto della funzione renale o di malattia cardiorespiratoria o sepsi. L'accumulo di metformina si manifesta con il peggioramento acuto della funzionalità renale e aumenta il rischio di acidosi lattica.
    In caso di disidratazione (diarrea o vomito severi, febbre o ridotta assunzione di liquidi), la somministrazione di metformina deve essere interrotta temporaneamente e si deve raccomandare al paziente di rivolgersi a un operatore sanitario.
    Deve essere prestata cautela nell'iniziare il trattamento con medicinali che possano compromettere in modo acuto la funzione renale (come antipertensivi, diuretici e FANS) in pazienti trattati con metformina. Altri fattori di rischio di acidosi lattica sono l'eccessivo consumo di alcol, la compromissione epatica, il diabete scarsamente controllato, la chetosi, il digiuno prolungato e qualsiasi altra condizione associata ad ipossia, nonché l'uso in concomitanza di medicinali che possono causare acidosi lattica (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
    I pazienti e/o le persone che li assistono devono essere informati in merito al rischio di acidosi lattica. L'acidosi lattica è caratterizzata da dispnea acidotica, dolore addominale, crampi muscolari, astenia e ipotermia seguiti da coma. In presenza di sintomi sospetti, il paziente deve interrompere l'assunzione di metformina e richiedere immediata assistenza medica. I risultati di laboratorio di valore diagnostico sono pH ematico ridotto (< 7,35), aumentati livelli di lattato plasmatico (> 5 mmol/l) e aumentato gap anionico e rapporto lattato/piruvato.
    Somministrazione di agenti di contrasto iodati
    La somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati può portare a nefropatia indotta da mezzo di contrasto. Questo causa l'accumulo di metformina e aumenta il rischio di acidosi lattica. La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l'indagine di imaging e non deve essere ripresa finché non siano trascorse almeno 48 ore dall'esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile (vedere paragrafi 4.2 e 4.5.)
    Funzione renale
    La GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento e, successivamente, a intervalli regolari (vedere paragrafo 4.2). La metformina è controindicata in pazienti con GFR < 30 mL/min e deve essere interrotta temporaneamente in presenza di condizioni patologiche che alterano la funzione renale (vedere paragrafo 4.3).
    I medicinali concomitanti che possono influenzare la funzione renale, provocare una significativa variazione emodinamica o inibire il trasporto renale e aumentare l'esposizione sistemica alla metformina, devono essere utilizzati con cautela (vedere paragrafo 4.5).
    Compromissione della funzionalità epatica
    I pazienti con compromissione della funzionalità epatica, compresi i pazienti con ALT o AST > 3x ULN prima del trattamento, non devono essere trattati con Vildagliptin e Metformina Teva (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 4.8).
    Controllo degli enzimi epatici
    Con vildagliptin sono stati riportati rari casi di disfunzione epatica (compresa epatite). In questi casi i pazienti sono stati generalmente asintomatici, senza conseguenze cliniche e gli esami di funzionalità epatica sono ritornati nella norma dopo la sospensione del trattamento. Prima di iniziare il trattamento con Vildagliptin e Metformina Teva si devono effettuare esami di funzionalità epatica per conoscere il valore basale del paziente. Durante il trattamento con Vildagliptin e Metformina Teva la funzionalità epatica deve essere controllata ogni tre mesi durante il primo anno di trattamento e in seguito periodicamente. I pazienti che sviluppano un aumento dei livelli delle transaminasi devono essere controllati con una seconda valutazione della funzionalità epatica per confermare i risultati e devono essere poi seguiti con frequenti test di funzionalità epatica fino a quando la(le) anomalia(e) ritorna(no) a valori normali. Se l'aumento dei livelli di AST o ALT persiste a 3 volte il limite superiore della norma o oltre, si raccomanda di sospendere la terapia con Vildagliptin e Metformina Teva. I pazienti che sviluppano ittero o altri segni che suggeriscono disfunzione epatica devono sospendere il trattamento con Vildagliptin e Metformina Teva.
    Dopo la sospensione del trattamento con Vildagliptin e Metformina Teva e la normalizzazione dei parametri della funzionalità epatica, il trattamento con Vildagliptin e Metformina Teva non deve essere ripreso.
    Patologie della cute
    In studi non clinici di tossicologia, con vildagliptin sono state riportate lesioni della pelle, incluse vescicole ed ulcerazioni, alle estremità delle scimmie (vedere paragrafo 5.3). Benché negli studi clinici non sia stato osservato un aumento dell'incidenza di lesioni della cute, l'esperienza in pazienti con complicanze diabetiche della cute è limitata. Inoltre, ci sono state segnalazioni post- marketing di lesioni cutanee bollose ed esfoliative. In conformità alla cura routinaria del paziente diabetico, si raccomanda pertanto il monitoraggio di eventuali patologie della cute, come vescicole e ulcerazioni.
    Pancreatite acuta
    L'uso di vildagliptin è stato associato al rischio di sviluppo di pancreatite acuta. I pazienti devono essere informati del sintomo caratteristico della pancreatite acuta.
    Nel caso si sospetti pancreatite, vildagliptin deve essere sospeso; se la pancreatite acuta è confermata, vildagliptin non deve essere ripreso. Deve essere prestata cautela in pazienti con una storia di pancreatite acuta.
    Ipoglicemia
    È noto che le sulfoniluree causano ipoglicemia. I pazienti che ricevono vildagliptin in associazione con una sulfonilurea possono essere a rischio di ipoglicemia. Quindi, per ridurre il rischio di ipoglicemia, può essere presa in considerazione una dose più bassa di sulfonilurea.
    Interventi chirurgici
    La metformina deve essere interrotta al momento di un intervento chirurgico in anestesia generale, spinale o epidurale. La terapia può essere ripresa non prima delle 48 ore successive all'intervento chirurgico o al riavvio della nutrizione orale, sempre che la funzionalità renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Vildagliptin E Metformina Teva
    Non sono stati condotti studi formali di interazione per l'associazione a dose fissa di vildagliptin/metformina cloridrato. Quanto segue riflette le informazioni disponibili sulle singole sostanze attive.
    Vildagliptin
    Vildagliptin ha un basso potenziale di interazione quando associato ad altri medicinali. Poiché vildagliptin non è un substrato dell'enzima citocromo P (CYP) 450 e non inibisce o induce gli enzimi CYP 450, non è probabile l'interazione con sostanze attive che sono substrati, inibitori o induttori di questi enzimi.
    I risultati degli studi clinici effettuati con gli antidiabetici orali pioglitazone, metformina e gliburide in associazione con vildagliptin non hanno evidenziato interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti nella popolazione di riferimento.
    Studi di interazione tra farmaci effettuati con digossina (substrato della p-glicoproteina) e warfarin (substrato del CYP2C9) in soggetti sani non hanno evidenziato interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti in seguito a somministrazione contemporanea con vildagliptin.
    Sono stati effettuati studi di interazione tra farmaci con amlodipina, ramipril, valsartan e simvastatina in soggetti sani. In questi studi non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti in seguito a somministrazione contemporanea con vildagliptin. Questa evidenza non è stata tuttavia confermata nella popolazione di riferimento.
    Associazione con ACE-inibitori
    Vi può essere un rischio maggiore di angioedema in pazienti che assumono in concomitanza ACE- inibitori (vedere paragrafo 4.8).
    Come per altri antidiabetici orali, l'effetto ipoglicemico di vildagliptin può essere ridotto da alcuni principi attivi, compresi tiazidi, corticosteroidi, medicinali per la tiroide e simpaticomimetici.
    Metformina
    Uso concomitante non raccomandato
    Alcol
    L'intossicazione acuta da alcol è associata a un aumentato rischio di acidosi lattica, in particolare nei casi di digiuno, malnutrizione o compromissione epatica.
    Agenti di contrasto iodati
    La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l'indagine di imaging e non deve essere ripresa finché non siano trascorse almeno 48 ore dall'esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
    Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso
    Alcuni medicinali possono influire negativamente sulla funzione renale, aumentando quindi il rischio di acidosi lattica, ad es. FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi (COX) II, gli ACE-inibitori, gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II e i diuretici, in particolare i diuretici dell'ansa. Quando questi medicinali vengono utilizzati in associazione alla metformina, si rende necessario un attento monitoraggio della funzione renale.
    I glucocorticoidi, i beta-2-agonisti ed i diuretici possiedono attività iperglicemizzante intrinseca. Il paziente ne deve essere informato e deve essere effettuato con maggiore frequenza il controllo del glucosio ematico, specialmente all'inizio del trattamento. Se necessario, il dosaggio di Vildagliptin e Metformina Teva può essere regolato durante la terapia concomitante ed al momento della sua interruzione.
    Gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE-inibitori) possono diminuire i livelli ematici di glucosio. Se necessario, il dosaggio del farmaco ipoglicemizzante deve essere regolato durante la terapia con l'altro medicinale assunto in concomitanza ed al momento della sua interruzione.
    L'uso concomitante di medicinali che interferiscono con i normali sistemi di trasporto tubulare renale coinvolti nell'eliminazione renale della metformina (ad es. il trasportatore di cationi organici-2 [OCT2] /gli inibitori della proteina di estrusione multifarmaco e tossine [MATE] quali ranolazina, vandetanib, dolutegravir e cimetidina), possono aumentare l'esposizione sistemica alla metformina.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Vildagliptin E Metformina Teva" insieme ad altri farmaci come “Gastrografin”, “Neomedil - Soluzione”, “Neoxinal Alcolico”, “Omnipaque 300”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non vi sono dati sufficienti sull'uso dell'associazione a dose fissa di vildagliptin/metformina cloridrato in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali con vildagliptin hanno mostrato una tossicità riproduttiva ad alte dosi. Gli studi sugli animali con metformina non hanno mostrato una tossicità riproduttiva. Gli studi con Vildagliptin + Metformina effettuati su animali non hanno evidenziato teratogenicità, ma effetti fetotossici a dosi tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto. Vildagliptin e Metformina Teva non deve essere usato durante la gravidanza.
    Allattamento
    Gli studi su animali hanno mostrato che sia vildagliptin sia metformina sono escreti nel latte. Non è noto se vildagliptin sia escreto nel latte materno, ma la metformina viene escreta in piccole quantità nel latte umano. Vildagliptin e Metformina Teva non deve essere utilizzato durante l'allattamento, sia per il potenziale rischio di ipoglicemia nel neonato dovuto alla metformina, che per la mancanza di dati nell'essere umano con vildagliptin (vedere paragrafo 4.3).
    Fertilità
    Non sono stati condotti studi sull'effetto dell'associazione a dose fissa di vildagliptin/metformina cloridrato sulla fertilità umana (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono stati effettuati studi sugli effetti sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. I pazienti che manifestano capogiri come reazione avversa devono evitare di guidare veicoli o di utilizzare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Vildagliptin E Metformina Teva
    Riassunto del profilo di sicurezza
    In studi clinici randomizzati controllati verso placebo, i dati di sicurezza sono stati ottenuti da un totale di 6197 pazienti esposti a vildagliptin/metformina. Di questi, 3698 pazienti hanno ricevuto vildagliptin/metformina e 2499 pazienti hanno ricevuto placebo/metformina.
    Non sono stati condotti studi clinici a scopo terapeutico sull'associazione a dose fissa di vildagliptin/metformina cloridrato. È stata tuttavia dimostrata la bioequivalenza del prodotto di associazione con Vildagliptin + Metformina somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 5.2).
    La maggior parte delle reazioni avverse è stata di natura lieve e transitoria e non ha richiesto l'interruzione della terapia. Non è stata rilevata alcuna associazione tra le reazioni avverse e l'età, l'etnia, la durata dell'esposizione o la dose giornaliera. L'uso di vildagliptin è associato al rischio di sviluppo di pancreatite. A seguito dell'uso di metformina è stata segnalata acidosi lattica, soprattutto nei pazienti con sottostante compromissione renale (vedere paragrafo 4.4).
    Tabella delle reazioni avverse
    In studi clinici in doppio-cieco, le reazioni avverse segnalate in pazienti che hanno ricevuto vildagliptin sia come monoterapia che in terapie di associazione aggiuntiva (add-on), sono elencate di seguito secondo la classificazione per sistemi e organi e la frequenza assoluta. La frequenza è definita come molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1 000, <1/100), raro (≥1/10 000, <1/1 000), molto raro (<1/10 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
    Tabella 1 Reazioni avverse segnalate in pazienti che hanno ricevuto vildagliptin e metformina (come singoli componenti o come associazione a dose fissa) o in associazione con altri trattamenti antidiabetici, durante gli studi clinici e nell'uso successivo all'immissione in commercio
    Classificazione per sistemi e organi – reazione avversa
    Frequenza
    Infezioni e infestazioni
    Infezione delle vie respiratorie superiori
    Comune
    Nasofaringite
    Comune
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Ipoglicemia
    Non comune
    Perdita dell'appetito
    Non comune
    Assorbimento della vitamina B12 diminuito e acidosi lattica
    Molto raro*
    Patologie del sistema nervoso
    Capogiro
    Comune
    Cefalea
    Comune
    Tremore
    Comune
    Gusto metallico
    Non comune
    Patologie gastrointestinali
    Vomito
    Comune
    Diarrea
    Comune
    Nausea
    Comune
    Malattia da reflusso gastroesofageo
    Comune
    Flatulenza
    Comune
    Stipsi
    Comune
    Dolore addominale incluso dolore addominale superiore
    Comune
    Pancreatite
    Non comune
    Patologie epatobiliari
    Epatite
    Non comune
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Iperidrosi
    Comune
    Prurito
    Comune
    Eruzione cutanea
    Comune
    Dermatite
    Comune
    Eritema
    Non comune
    Orticaria
    Non comune
    Lesioni cutanee esfoliative e bollose, incluso pemfigoide
    bolloso
    Non nota
    Vasculite cutanea
    Non nota
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Artralgia
    Comune
    Mialgia
    Non comune
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Astenia
    Comune
    Stanchezza
    Non comune
    Brividi
    Non comune
    Edema periferico
    Non comune
    Esami diagnostici
    Prove di funzionalità epatica anormali
    Non comune
    * Reazioni avverse segnalate in pazienti che hanno ricevuto metformina in monoterapia e che non sono state osservate in pazienti che hanno ricevuto l'associazione fissa di vildagliptin + metformina. Per ulteriori informazioni si rimanda al riassunto delle caratteristiche del prodotto di metformina.
    Sulla base dell'esperienza successiva all'immissione in commercio.
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Vildagliptin
    Compromissione epatica
    Con vildagliptin sono stati riportati rari casi di disfunzione epatica (compresa epatite). In questi casi i pazienti sono stati generalmente asintomatici, senza conseguenze cliniche e la funzionalità epatica è ritornata nella norma dopo la sospensione del trattamento. Dai dati di studi controllati in monoterapia o in terapia di associazione aggiuntiva (add-on) della durata massima di 24 settimane, l'incidenza degli aumenti dei livelli di ALT o AST ≥ 3 volte il limite superiore della norma (classificato come presente in almeno 2 controlli consecutivi o alla visita finale durante il trattamento) è risultata rispettivamente dello 0,2%, 0,3% e 0,2% per vildagliptin 50 mg una volta al giorno, vildagliptin 50 mg due volte al giorno e tutti i farmaci di confronto. Questi aumenti delle transaminasi sono stati generalmente asintomatici, di natura non progressiva e non associati a colestasi o ittero.
    Angioedema
    Sono stati riportati rari casi di angioedema con vildagliptin, con un'incidenza simile al gruppo di controllo. La maggioranza dei casi è stata riportata quando vildagliptin è stato somministrato in associazione a un ACE-inibitore. La maggior parte degli eventi è stata di gravità moderata e si è risolta nel corso del trattamento con vildagliptin.
    Ipoglicemia
    L'ipoglicemia è risultata non comune (0,4%) quando vildagliptin è stato utilizzato come monoterapia in studi comparativi controllati in monoterapia verso un confronto attivo o con placebo (0,2%). Non sono stati segnalati casi di ipoglicemia severi o gravi. Quando utilizzato in aggiunta a metformina, l'ipoglicemia si è manifestata nell'1% dei pazienti trattati con vildagliptin e nello 0,4% dei pazienti trattati con placebo. Quando è stato aggiunto pioglitazone, l'ipoglicemia si è manifestata nello 0,6% dei pazienti trattati con vildagliptin e nell'1,9% dei pazienti trattati con placebo. Quando è stata aggiunta sulfonilurea, l'ipoglicemia si è manifestata nell'1,2% dei pazienti trattati con vildagliptin e nello 0,6% dei pazienti trattati con placebo. Quando sono stati aggiunti sulfonilurea e metformina, l'ipoglicemia si è manifestata nel 5,1% dei pazienti trattati con vildagliptin e nell'1,9% dei pazienti trattati con placebo. Nei pazienti che hanno assunto vildagliptin in associazione con insulina, l'incidenza dell'ipoglicemia è risultata del 14% per vildagliptin e del 16% per il placebo.
    Metformina
    Assorbimento della vitamina B12 diminuito
    Molto raramente è stata osservata una riduzione nell'assorbimento della vitamina B12 con riduzione dei livelli serici in pazienti trattati a lungo termine con metformina. Se il paziente presenta anemia megaloblastica, si raccomanda di considerare tale eziologia.
    Funzionalità epatica
    Sono stati riportati casi isolati di anomalie dei test di funzionalità epatica o epatite, che si sono risolti dopo sospensione della metformina.
    Patologie gastrointestinali
    Le reazioni avverse gastrointestinali si verificano più frequentemente all'inizio della terapia e nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente. Per prevenirli si raccomanda di assumere la metformina in 2 dosi giornaliere, durante o dopo i pasti. Anche un lento aumento della dose può migliorare la tollerabilità gastrointestinale.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Vildagliptin E Metformina Teva
    Non sono disponibili dati sul sovradosaggio con l'associazione a dose fissa di vildagliptin/metformina cloridrato.
    Vildagliptin
    Le informazioni sul sovradosaggio con vildagliptin sono limitate.
    Sintomi
    Informazioni sui probabili sintomi di sovradosaggio con vildagliptin sono state desunte da uno studio di tollerabilità a dosi incrementali in soggetti sani, trattati con vildagliptin per 10 giorni. A 400 mg, si sono verificati tre casi di dolore muscolare e casi individuali di parestesia lieve e transitoria, febbre, edema ed un aumento transitorio dei livelli di lipasi. A 600 mg, un soggetto ha sviluppato edema ai piedi e alle mani e un aumento dei livelli di creatin-fosfochinasi (CPK), AST, proteina C-reattiva (CRP) e mioglobina. Altri tre soggetti hanno sviluppato edema ai piedi, con parestesia in due casi. Tutti i sintomi e le anomalie di laboratorio si sono risolte senza trattamento dopo la sospensione del medicinale in studio.
    Metformina
    Un grave sovradosaggio di metformina (o il coesistente rischio di acidosi lattica) può portare ad acidosi lattica, che costituisce una condizione medica di emergenza e deve essere trattata in ospedale.
    Trattamento
    Il metodo più efficace per rimuovere la metformina è l'emodialisi. Vildagliptin, invece, non può essere eliminato con l'emodialisi, mentre può essere eliminato con questo metodo il principale metabolita derivato dall'idrolisi (LAY 151). Si raccomanda un trattamento di supporto.

    Scadenza

    2 anni

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore a 25°C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidità.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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