Cos'è Azoto Protossido Linde Medicale?
Azoto Protossido Linde Medicale è un farmaco a base del principio attivo
Azoto Protossido, appartenente alla categoria degli
Gas medicinali e nello specifico
Altri anestetici generali. E' commercializzato in Italia dall'azienda
Linde Medicale S.r.l..
Azoto Protossido Linde Medicale può essere prescritto con
Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.
Azoto Protossido Linde Medicale gas medicinale liquefatto 12 bombole 50 lt in acciaio 450 kg
Azoto Protossido Linde Medicale gas medicinale liquefatto 12 bombole 50 lt in acciaio con valvola pin-index 450 kg
Azoto Protossido Linde Medicale gas medicinale liquefatto bombola 11,20 kg
Azoto Protossido Linde Medicale gas medicinale liquefatto bombola 3,8 kg
Azoto Protossido Linde Medicale gas medicinale liquefatto bombola 30 kg
Azoto Protossido Linde Medicale gas medicinale liquefatto bombola 40 kg
Azoto Protossido Linde Medicale gas medicinale liquefatto bombola 5,6 kg
Azoto Protossido Linde Medicale gas medicinale liquefatto bombola 7,5 kg
Azoto Protossido Linde Medicale gas medicinale liquefatto bombola con valvola pin-index 3,8 kg
Azoto Protossido Linde Medicale gas medicinale liquefatto bombola con valvola pin-index 30 kg
Azoto Protossido Linde Medicale gas medicinale liquefatto bombola con valvola pin-index 7,5 kg
Azoto Protossido Linde Medicale gas medicinale liquefatto criogenico fisso da 1125 kg
Azoto Protossido Linde Medicale gas medicinale liquefatto criogenico fisso da 2250 kg
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Linde Medicale S.r.l.Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
Classe: C
Principio attivo: Azoto ProtossidoGruppo terapeutico: Gas medicinali
Forma farmaceutica: gas
In anestesia, in combinazione con altri anestetici somministrati per via inalatoria o per via endovenosa.
In analgesia/sedazione in tutte le condizioni nelle quali sia richiesto sollievo del dolore/sedazione a insorgenza rapida e a rapida caduta di effetto (interventi chirurgici di breve durata, traumatologia, ustioni, odontoiatria, otorinolaringoiatria, parto).
Posologia
Come anestetico
Azoto Protossido, utilizzato esclusivamente in sala operatoria o in sala parto, deve essere somministrato in miscela con l'ossigeno a concentrazioni inferiori al 79% impiegando attrezzature idonee, che devono includere il monitoraggio della concentrazione dell'ossigeno e un sistema che rendano impossibile la somministrazione di una miscela ipossica (frazione di ossigeno (FiO2) <21% v/v).
Azoto protossido non deve essere somministrato in concentrazioni maggiori superiori al 79% v/v in modo che sia sempre garantita una opportuna FiO2. Nei pazienti con una ridotta saturazione dell'ossigeno, deve essere usata una FiO2 adeguata di.
Nelle donne in gravidanza la percentuale di azoto protossido non deve superare il 50% v/v nella miscela con ossigeno a causa della tossicità propria del farmaco.
Il tempo di induzione è di 2-5 minuti con una concentrazione di azoto protossido del 70-75% v/v.
Dopo l'induzione, si utilizza solitamente azoto protossido tra il 50 ed il 70% v/v, con supplemento di ossigeno. La percentuale di azoto protossido può essere diminuita in linea con i parametri clinici e in considerazione del piano anestesiologico attuato.
Azoto protossido alla massima concentrazione permessa non può indurre anestesia da solo ed è, quindi, utilizzato in associazione con altri anestetici, somministrati per via endovenosa o inalatoria.
Azoto protossido non deve essere somministrato per più di 12 ore consecutive, a causa della sua tossicità midollare. L'esposizione ininterrotta (>24 ore) a azoto protossido aumenta il rischio di depressione midollare.
Come analgesico
Azoto protossido utilizzato come analgesico (associato ad ossigeno) a concentrazioni inferiori al 50% v/v allevia il dolore, ha azione sedativa e riduce l'agitazione, e normalmente non influisce sul grado di consapevolezza o sulla capacità di sostenere un discorso. Respirando, la circolazione e riflessi rimangono invariati a queste concentrazioni.
L'effetto sulla riduzione del dolore e l'effetto sedativo è dose-dipendente come pure gli effetti sulle funzioni cognitive.
L'esposizione del paziente all'azoto protossido come analgesico deve durare al massimo 1 ora e non deve essere ripetuta per più di 15 giorni consecutivi.
Modo di somministrazione
Per le raccomandazioni sulla sicurezza e istruzioni sulla modalità di somministrazione vedere paragrafo 6.6.
- Ipersensibilità al principio attivo
- Dilatazione e/o ostruzione intestinale
- Intervento chirurgico con rischio di embolia gassosa
- Chirurgia dell'orecchio medio
- Enfisema, pneumotorace ed embolia gassosa
- Primo e secondo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6)
- Indicazione per respirazione di ossigeno puro o difficoltà respiratoria
- Avvenuta immersione subacquea nelle ultime 48 ore
- Circolazione extracorporea con macchina cuore-polmoni
- Perforazione intestinale
- Recente iniezione intraoculare di gas (es SF6, C3F8)
- Ostruzione intestinale
- Otite, ostruzione dell'orecchio medio e sinusite
- Segni di confusione o altri segni che possono essere correlati ad un sospetto o noto incremento della pressione endocranica
- Diminuzione dello stato di coscienza e di collaborazione in corso di trattamento con Azoto Protossido in analgesia.
- Trauma cranico chiuso e gravi patologie craniche.
- Rischio di deficit di vitamina B12 e/o folati e di anemia megaloblastica, deficit di vitamina B12 non trattato, anemia di Biermer e morbo di Crohn.
- Patologie del sistema nervoso che possono compromettere la metilazione delle proteine basiche nelle guaine mieliniche.
- Noto deficit di enzima o substrato appartenente alla via metabolica della sintesi della metionina.
- Somministrazione per un periodo superiore alle 24 ore.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Assumere Azoto Protossido Linde Medicale durante la gravidanza e l'allattamento
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Azoto Protossido altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari perché altera la funzione cognitiva e psicomotoria. Anche se viene rapidamente eliminato dopo la somministrazione, come misura cautelativa, vanno evitate la guida dell'automobile, l'utilizzo di macchinari e altre attività che richiedano particolare attenzione nelle 24 ore successive all'anestesia con azoto protossido.
Dopo somministrazione a breve termine di azoto protossido per indurre analgesia, i pazienti ambulatoriali che devono guidare veicoli o usare macchinari devono essere tenuti sotto osservazione finché sono scomparsi tutti gli effetti ed il paziente è sufficientemente vigile.
Effetti indesiderati dovuti a sovradosaggio possono avere luogo in pazienti esposti a quantità di Azoto Protossido per lunghi periodi di tempo o con concentrazioni superiori a 80% v/v.
I primi segnali di tossicità da azoto protossido comprendono mal di testa, stordimento, confusione, debolezza, incoordinazione dei movimenti, vertigini, amnesia, afasia, sincope, aritmia, incoscienza e quindi la morte per asfissia.
Le manovre di emergenza e di supporto nel caso di sovradosaggio di azoto protossido sono quelle di sospendere la somministrazione, mantenere pervie le vie aeree fornire ossigenazione assistita coadiuvata dall'erogazione di ossigeno supplementare per conseguire sufficiente saturazione di rianimazione cardiopolmonare nei locali dove viene utilizzato azoto protossido.
Il monitoraggio mediante pulsimetria viene raccomandato finchè il paziente ha recuperato coscienza e non è più ipossico.
La sovraesposizione od esposizione per un lungo periodo a azoto protossido esita sempre in disturbi neurologici dovuti alla tossicità del farmaco nei confronti della Vit. B12.
Non esiste un antidoto specifico per azoto protossido.
Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmaco terapeutica:
Altri anestetici generali Codice ATC: NOIAX13
L'Azoto Protossido è un anestetico relativamente debole con buone proprietà analgesiche. Il meccanismo d'azione con cui esso agisce non è
...
Proprietà farmacocinetiche
Azoto Protossido è somministrato per inalazione. L'assorbimento dipende dal gradiente pressorio fra il gas inalato e il sangue a livello degli alveoli polmonari. La distribuzione nei diversi tessuti corporei dipende ...
Dati preclinici di sicurezza
Esperimenti su animali dopo esposizione a lungo termine con Azoto Protossido hanno dimostrato effetti teratogeni; in particolare, risultati ottenuti da test effettuati su animali e sull'uomo indicano che un uso ...
Non applicabile