Università degli Studi di MilanoFederazione Ordini Farmacisti Italiani
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Acetilcisteina





A cosa serve

L'acetilcisteina viene utilizzata per trattare i disturbi delle vie respiratorie caratterizzati da una sovrapproduzione di muco.

Indicazioni

È adatta in caso di: broncopneumopatie acute e croniche, bronchioliti, bronchiectasie, atelettasie, fibrosi cistica. Inoltre può essere utile in caso di complicazioni polmonari in seguito a trattamenti chirurgici, tracheotomie o anestesia.
Altri possibili utilizzi sono il trattamento dell'intossicazione da paracetamolo, la disintossicaizone durante il trattamento di uropatie causate da alcuni tipi di chemioterapia e il trattamento di ulcere della cornea o di altri problemi a questa struttura dell'occhio in cui a una ridotta lacrimazione è associata una produzione eccessiva di muco.

Posologia

I dosaggi suggeriti per un'adeguata supplementazione con Acetilcisteina sono generalmente quelli di 600 mg per 1-3 volte al giorno. Al fine di prevenire la rara possibilità di formazione di calcoli renali, si consiglia l'assunzione contestuale di abbondante acqua.


Medicinali che contengono il Principio Attivo Acetilcisteina


Controindicazioni

L'uso di Acetilcisteina è controindicato in pazienti affetti da cistinuria o con ipersensibilità nota al principio attivo o a principi attivi strutturalmente correlati.

Avvertenze

La terapia con Acetilcisteina dovrebbe essere preceduta da un’attenta visita medica atta a valutare l'appropriatezza prescrittiva e l'eventuale presenza di condizioni tali da ridurre l'efficacia e la sicurezza della terapia. Particolare cautela infatti andrebbe riservata ai pazienti incapaci di espettorare adeguatamente, noto l'effetto fluidificante dell'Acetilcisteina che potrebbe incrementare sensibilmente il volume dell'espettorato creando di conseguenza condizioni tali da richiedere broncoaspirazione. L'intero iter terapeutico dovrebbe essere supervisionato dal proprio medico, così da individuare rapidamente eventuali effetti collaterali, talvolta gravi come broncospasmi nei pazienti asmatici.

Interazioni

Al momento non sono note interazioni con farmaci, integratori alimentari, prodotti erboristici o alimenti in grado di alterare le normali caratteristiche biologiche della Acetilcisteina. Tuttavia, la contestuale assunzione di Nitrati o Carbamazepina, potrebbe alterare il normale profilo farmacocinetico di questi principi attivi e della stessa Acetilcisteina, con conseguenze poco prevedibili.


Effetti Indesiderati

Le reazioni avverse più frequentemente osservate in seguito all'uso di Acetilcisteina sono: nausea, vomito, diarrea, emicrania e rash cutanei. Solo raramente e soprattutto in seguito all'uso parenterale di Acetilcisteina si sarebbero descritte anche reazioni clinicamente più importanti, come orticaria, reazioni allergiche gravi, broncospasmo, ipotensione e prurito. Esistono, infine, alcune indicazioni secondo le quali l'uso di Acetilcisteina, in pazienti predisposti, potrebbe aumentare il rischio di litiasi renale.

Sovradosaggio

Quando somministrato per via orale, non sono stati osservati segni e sintomi particolari anche in soggetti trattati con alte dosi di Acetilcisteina. Il sovradosaggio può causare sintomi gastrointestinali quali nausea, vomito e diarrea. Non ci sono specifici trattamenti antidotici; la terapia del sovradosaggio si basa su un trattamento sintomatico.


Gravidanza e Allattamento

Nonostante studi sperimentali non evidenzino effetti collaterali particolarmente rilevanti per la salute del feto, l'assenza di trial clinici in grado di caratterizzare il profilo di sicurezza dell'Acetilcisteina per il feto esposto, estendono le suddette controindicazioni all'uso di Acetilcisteina anche alla gravidanza ed al successivo periodo di allattamento al seno.

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