Talzenna

    Ultimo aggiornamento: 06/05/2024

    Cos'è Talzenna?

    Talzenna è un farmaco a base del principio attivo Talazoparib, appartenente alla categoria degli Antineoplastici e nello specifico Inibitori della poli (ADP-ribosio) polimerasi (PARP). E' commercializzato in Italia dall'azienda Pfizer S.r.l..

    Talzenna può essere prescritto con Ricetta RNRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti.


    Confezioni

    Talzenna 0,25 mg 30 capsule rigide
    Talzenna 1 mg 30 capsule rigide

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Pfizer Europe MA EEIG
    Concessionario: Pfizer S.r.l.
    Ricetta: RNRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
    Classe: H
    Principio attivo: Talazoparib
    Gruppo terapeutico: Antineoplastici
    ATC: L01XK04 - Talazoparib
    Forma farmaceutica: capsula


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    Indicazioni

    Perché si usa Talzenna? A cosa serve?
    Cancro della mammella

    Talzenna è indicato come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con mutazioni germinali BRCA1/2, affetti da cancro della mammella HER2-negativo localmente avanzato o metastatico. I pazienti devono essere stati precedentemente trattati con una antraciclina e/o un taxano nel contesto (neo)adiuvante, localmente avanzato o metastatico, ad eccezione dei pazienti non idonei per tali trattamenti (vedere paragrafo 5.1).

    I pazienti con cancro della mammella positivo ai recettori ormonali (HR) devono essere stati precedentemente trattati con terapia endocrina o ritenuti non idonei alla terapia endocrina.
    Cancro della prostata
    Talzenna è indicato in combinazione con enzalutamide per il trattamento di pazienti adulti con cancro della prostata metastatico resistente alla castrazione (mCRPC) nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata.

    Posologia

    Come usare Talzenna: Posologia
    Il trattamento con Talzenna deve essere avviato e supervisionato da un medico esperto nell'uso di medicinali antitumorali.
    Selezione dei pazienti
    Cancro della mammella
    I pazienti devono essere selezionati per il trattamento del cancro della mammella con Talzenna sulla base della presenza di mutazioni germinali BRCA patogene o sospette patogene, riscontrate da un laboratorio qualificato mediante un metodo di analisi validato.
    La consulenza genetica per i pazienti con mutazioni BRCA deve essere eseguita secondo la normativa locale, ove applicabile.
    Cancro della prostata
    Non è richiesto il test di mutazione tumorale per la selezione dei pazienti con mCRPC per il trattamento con Talzenna.
    Posologia
    Monoterapia con Talzenna (cancro della mammella)
    La dose raccomandata è 1 mg di Talazoparib una volta al giorno. I pazienti devono essere trattati fino a progressione di malattia o comparsa di tossicità inaccettabile.
    Talzenna in combinazione con enzalutamide (cancro della prostata)
    La dose raccomandata è 0,5 mg di talazoparib in combinazione con 160 mg di enzalutamide una volta al giorno. I pazienti devono essere trattati fino alla progressione della malattia o fino alla comparsa di tossicità inaccettabile.
    La castrazione medica con l'analogo dell'ormone di rilascio dell'ormone luteinizzante (LHRH) deve essere continuata durante il trattamento nei pazienti non castrati chirurgicamente.
    Fare riferimento alle informazioni complete sul medicinale enzalutamide per la posologia raccomandata.
    Dose dimenticata
    Se il paziente vomita o salta una dose di Talzenna, non deve assumere una dose supplementare. La successiva dose prescritta deve essere assunta all'orario previsto.
    Aggiustamenti della dose

    Al fine di gestire eventuali reazioni avverse al farmaco, è necessario prendere in considerazione l'interruzione del trattamento o una riduzione della dose sulla base della severità e della presentazione clinica (vedere tabella 1). I livelli di riduzione della dose raccomandati per talazoparib in monoterapia (cancro della mammella) e per talazoparib quando usato in combinazione con enzalutamide (cancro della prostata) sono indicati rispettivamente nella tabella 2 e nella tabella 3.

    Prima di iniziare la terapia con talazoparib è necessario eseguire un emocromo completo e continuare a monitorarlo mensilmente e quando clinicamente indicato (vedere tabella 1 e paragrafo 4.4).
    Tabella 1. Aggiustamenti della dose per reazioni avverse
     
    Sospendere Talzenna fino al raggiungimento di
    Riprendere Talzenna
    Emoglobina < 8 g/dL
    ≥ 9 g/dL
    Riprendere Talzenna alla dose inferiore successiva
    Conta piastrine < 50 000/μL
    ≥ 75 000/μL
    Conta neutrofili < 1 000/μL
    ≥ 1 500/µL
    Reazione avversa
    non-ematologica di Grado 3 o di Grado 4
     
    ≤ Grado 1
    Prendere in considerazione la ripresa di Talzenna alla dose inferiore successiva o interrompere il trattamento
    Tabella 2. Livelli di riduzione della dose per la monoterapia con talazoparib (cancro della mammella)
     
    Livello di dose di talazoparib (cancro della mammella)
    Dose iniziale raccomandata
    1 mg una volta al giorno
    Prima riduzione della dose
    0,75 mg una volta al giorno
    Seconda riduzione della dose
    0,5 mg una volta al giorno
    Terza riduzione della dose
    0,25 mg una volta al giorno
    Tabella 3. Livelli di riduzione della dose per talazoparib quando usato in combinazione con enzalutamide (cancro della prostata)
     
    Livello di dose di talazoparib (cancro della prostata)
    Dose iniziale raccomandata
    0,5 mg una volta al giorno
    Prima riduzione della dose
    0,35 mg una volta al giorno
    Seconda riduzione della dose
    0,25 mg una volta al giorno
    Terza riduzione della dose
    0,1 mg una volta al giorno
    Fare riferimento alle informazioni complete sul medicinale enzalutamide per l'aggiustamento della dose in caso di reazioni avverse associate a enzalutamide.
    La capsula da 0,1 mg deve essere utilizzata per supportare le modifiche della dose e non è intercambiabile con altri dosaggi.
    Trattamento concomitante con inibitori della P-glicoproteina (P-gp)
    Monoterapia con Talzenna (cancro della mammella)
    Forti inibitori della P-gp possono portare a una maggiore esposizione al talazoparib. Evitare l'utilizzo concomitante di forti inibitori della P-gp durante il trattamento con talazoparib. La somministrazione concomitante deve essere considerata solo dopo attenta valutazione dei benefici e dei rischi potenziali. Se la somministrazione concomitante di un forte inibitore della P-gp non può essere evitata, la dose di Talzenna deve essere ridotta alla dose inferiore successiva. Quando il forte inibitore della P-gp viene interrotto, la dose di Talzenna deve essere aumentata (dopo 3–5 emivite dell'inibitore della P-gp) alla dose usata prima dell'inizio della somministrazione del forte inibitore della P-gp (vedere paragrafo 4.5).
    Talzenna quando usato in combinazione con enzalutamide (cancro della prostata)
    L'effetto della co-somministrazione di inibitori della P-gp sull'esposizione a talazoparib quando talazoparib è somministrato in combinazione con enzalutamide non è stato studiato. Pertanto, l'uso concomitante di inibitori della P-gp durante il trattamento con talazoparib deve essere evitato (vedere paragrafo 4.5).
    Popolazioni particolari
    Compromissione epatica
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose per i pazienti con compromissione epatica lieve (bilirubina totale ≤ 1 × limite superiore di normalità [ULN] e aspartato aminotransferasi [AST] > ULN, o bilirubina totale da > 1,0 a 1,5 × ULN e AST qualsiasi), compromissione epatica moderata (bilirubina totale da > 1,5 a 3,0 × ULN e AST qualsiasi) o compromissione epatica severa (bilirubina totale > 3,0 × ULN e AST qualsiasi) (vedere paragrafo 5.2). Talzenna in combinazione con enzalutamide non è raccomandato in pazienti con compromissione epatica severa (classificazione Child-Pugh C) poiché la sicurezza e la farmacocinetica non sono state studiate in questi pazienti (vedere paragrafo 5.2).
    Compromissione renale
    Cancro della mammella
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose per i pazienti con compromissione renale lieve (60 mL/min ≤ clearance della creatinina [CrCL] < 90 mL/min). Per i pazienti con compromissione renale moderata (30 mL/min ≤ CrCL < 60 mL/min), la dose iniziale raccomandata di Talzenna è di 0,75 mg una volta al giorno. Per i pazienti con compromissione renale severa (15 mL/min ≤ CrCL < 30 mL/min), la dose iniziale raccomandata di Talzenna è di 0,5 mg una volta al giorno. Talzenna non è stato studiato in pazienti con CrCL < 15 mL/min o che necessitino di emodialisi (vedere paragrafo 5.2).
    Cancro della prostata
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose per i pazienti con compromissione renale lieve (60 mL/min ≤ clearance della creatinina [CrCL] < 90 mL/min). Per i pazienti con compromissione renale moderata (30 mL/min ≤ CrCL < 60 mL/min), la dose raccomandata di Talzenna è di 0,35 mg una volta al giorno in combinazione con enzalutamide per via orale una volta al giorno. Per i pazienti con compromissione renale severa (15 mL/min ≤ CrCL < 30 mL/min), la dose raccomandata di Talzenna è di 0,25 mg una volta al giorno in combinazione con enzalutamide una volta al giorno.
    Talzenna non è stato studiato in pazienti con CrCL < 15 mL/min o che necessitino di emodialisi (vedere paragrafo 5.2).
    Pazienti anziani
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani (≥ 65 anni) (vedere paragrafo 5.2).
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di Talzenna nei bambini e negli adolescenti < 18 anni di età non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
    Modo di somministrazione
    Talzenna è per uso orale. Per evitare il contatto con il contenuto della capsula, le capsule devono essere ingerite intere e non devono essere aperte o disciolte. Possono essere assunte con o senza cibo (vedere paragrafo 5.2).

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Talzenna
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    Allattamento al seno (vedere paragrafo 4.6).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Talzenna
    Mielosoppressione
    Sono stati riportati casi di mielosoppressione inclusa anemia, leucopenia/neutropenia e/o trombocitopenia in pazienti trattati con Talazoparib (vedere paragrafo 4.8). La terapia con talazoparib non deve essere iniziata prima che i pazienti abbiano recuperato dalla tossicità ematologica causata dalla precedente terapia (≤ Grado 1).
    È necessario adottare le opportune precauzioni per il monitoraggio di routine dei parametri ematologici e dei segni e sintomi associati ad anemia, leucopenia/neutropenia e/o trombocitopenia in pazienti trattati con talazoparib. Se si verifica uno di questi eventi, si raccomanda di apportare modifiche della dose (riduzione o interruzione) (vedere paragrafo 4.2). Trattamenti di supporto con o senza trasfusione di sangue e/o piastrine e/o somministrazione di fattori di crescita delle colonie possono essere usati quando appropriato.
    Sindrome mielodisplastica/Leucemia mieloide acuta
    Sono stati riportati casi di sindrome mielodisplastica/leucemia mieloide acuta (SMD/LMA) in pazienti che hanno ricevuto PARP-inibitori (inibitori della poli [adenosina difosfato-ribosio] polimerasi), incluso il talazoparib. Complessivamente, sono stati riportati casi di SMD/LMA in < 1% di pazienti con tumori solidi trattati con talazoparib nell'ambito di studi clinici (vedere paragrafo 4.8). Potenziali fattori contribuenti allo sviluppo di SMD/LMA includono: precedente chemioterapia a base di platino, altri agenti che danneggiano il DNA o radioterapia. È necessario eseguire un emocromo completo al basale, seguito da monitoraggio su base mensile volto a rilevare eventuali segni di tossicità ematologica durante il trattamento. In caso di diagnosi di SMD/LMA, è necessario interrompere l'assunzione di talazoparib.
    Eventi tromboembolici venosi
    In pazienti con mCRPC è stata osservata una maggiore incidenza di eventi tromboembolici venosi con Talzenna in combinazione con enzalutamide rispetto a enzalutamide in monoterapia. I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi clinici di trombosi venosa profonda ed embolia polmonare e trattati come appropriato dal punto di vista medico (vedere paragrafo 4.8).
    Contraccezione in donne in età fertile
    Talazoparib è risultato clastogenico in un test di aberrazione cromosomica in vitro condotto su linfociti del sangue periferico umano e in un test in vivo del micronucleo nel midollo osseo di topo, ma non mutageno nel test di Ames (vedere paragrafo 5.3), e può causare danni al feto se somministrato a una donna incinta. Le donne in gravidanza devono essere messe al corrente del rischio potenziale per il feto (vedere paragrafo 4.6). Le donne in età fertile non devono iniziare una gravidanza durante la terapia con Talzenna e non devono essere in stato di gravidanza all'inizio del trattamento. Tutte le donne in età fertile devono sottoporsi a test di gravidanza prima di iniziare il trattamento.
    Le pazienti di sesso femminile devono usare un metodo contraccettivo altamente efficace durante il trattamento con Talzenna e per almeno 7 mesi dopo il completamento della terapia. Poiché la contraccezione ormonale non è raccomandata nelle pazienti con cancro della mammella, devono essere usati 2 metodi contraccettivi non-ormonali e complementari tra di loro (vedere paragrafo 4.6).
    È necessario informare gli uomini con partner femminili in età fertile, o in stato di gravidanza, della necessità di usare una misura contraccettiva efficace (persino in seguito a vasectomia), durante il trattamento con Talzenna e per almeno 4 mesi dopo la dose finale.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Talzenna
    Talazoparib è un substrato delle proteine di trasporto del farmaco P-gp e BCRP (breast cancer resistance protein, proteina di resistenza del cancro della mammella) e viene eliminato principalmente per escrezione renale come composto immodificato.
    Agenti che possono influire sulle concentrazioni di talazoparib nel plasma
    Inibitori della P-gp
    Effetto di enzalutamide
    La co-somministrazione con enzalutamide 160 mg aumenta l'esposizione a talazoparib di circa 2 volte. La somministrazione di talazoparib 0,5 mg al giorno in combinazione con enzalutamide raggiunge approssimativamente la stessa concentrazione minima (Ctrough) allo stato stazionario riportata per talazoparib 1 mg al giorno (vedere paragrafo 5.2). Quando Talzenna viene co- somministrato con enzalutamide, la dose iniziale di Talzenna è 0,5 mg (vedere paragrafo 4.2). L'interazione di dosi diverse da 160 mg di enzalutamide con talazoparib non è stata quantificata.
    L'effetto della co-somministrazione di altri inibitori della P-gp sull'esposizione a talazoparib quando talazoparib è somministrato in combinazione con enzalutamide non è stato studiato. Se la co- somministrazione di inibitori della P-gp non può essere evitata, quando Talzenna viene somministrato con enzalutamide, il paziente deve essere monitorato per un potenziale aumento delle reazioni avverse.
    Effetto di altri inibitori della P-gp
    I dati ottenuti da uno studio di interazione farmaco-farmaco in pazienti con tumori solidi in stadio avanzato hanno evidenziato che la somministrazione concomitante di dosi giornaliere multiple di un inibitore della P-gp, itraconazolo 100 mg due volte al giorno, e una singola dose di 0,5 mg di talazoparib ha incrementato l'esposizione complessiva a talazoparib (AUCinf) e la concentrazione di picco (Cmax) rispettivamente del 56% e del 40% circa, rispetto a una singola dose di 0,5 mg di talazoparib somministrata da sola. L'analisi di farmacocinetica (PK) di popolazione ha inoltre mostrato che l'uso concomitante di forti inibitori della P-gp ha incrementato l'esposizione al talazoparib del 45% rispetto al talazoparib somministrato da solo.
    L'uso concomitante di forti inibitori della P-gp (inclusi ma non limitati ad amiodarone, carvedilolo, claritromicina, cobicistat, darunavir, dronedarone, eritromicina, indinavir, itraconazolo, ketoconazolo, lapatinib, lopinavir, propafenone, chinidina, ranolazina, ritonavir, saquinavir, telaprevir, tipranavir e verapamil) deve essere evitato. Se la somministrazione concomitante di un forte inibitore della P-gp non può essere evitata, la dose di Talzenna deve essere ridotta (vedere paragrafo 4.2).
    Induttori della P-gp
    I dati ottenuti da uno studio di interazione farmaco-farmaco in pazienti con tumori solidi in stadio avanzato hanno evidenziato che la somministrazione concomitante di una singola dose di 1 mg di talazoparib e di dosi giornaliere multiple di un induttore della P-gp, rifampina 600 mg, somministrato 30 minuti prima del talazoparib nel giorno della dose del talazoparib, ha incrementato la Cmax di circa il 37%, lasciando invariata la AUCinf rispetto a una singola dose di 1 mg di talazoparib somministrata da sola. Questo è probabilmente l'effetto combinato di entrambe le azioni di induzione e di inibizione della P-gp indotte dalla rifampina, osservate nelle condizioni sperimentali durante lo studio di interazione farmaco-farmaco. Non sono necessari aggiustamenti della dose di talazoparib in caso di somministrazione concomitante con rifampina. Tuttavia, gli effetti di altri induttori della P-gp sull'esposizione al talazoparib non sono stati studiati. Altri induttori della P-gp (inclusi ma non limitati a carbamazepina, fenitoina ed Erba di San Giovanni, o iperico) possono ridurre l'esposizione al talazoparib.
    Inibitori della BCRP
    L'effetto degli inibitori della BCRP sulla PK di talazoparib non è stato studiato in vivo. La somministrazione concomitante di talazoparib e inibitori della BCRP può incrementare l'esposizione a talazoparib. L'uso concomitante di forti inibitori della BCRP (inclusi ma non limitati a curcumina e ciclosporina) deve essere evitato. Se la somministrazione concomitante di forti inibitori della BCRP non può essere evitata, il paziente deve essere monitorato al fine di rilevare eventuali incrementi delle reazioni avverse.
    Effetto degli agenti antiacidi
    L'analisi di farmacocinetica di popolazione indica che la somministrazione concomitante di agenti antiacidi, inclusi inibitori di pompa protonica e antagonisti dei recettori H2 dell'istamina (H2RA) o altri agenti antiacidi, non ha avuto un impatto rilevante sull'assorbimento di talazoparib.
    Contraccezione ormonale per via sistemica

    Non sono stati condotti studi di interazione farmaco-farmaco tra talazoparib e contraccettivi orali.



    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Talzenna" insieme ad altri farmaci come “Ciqorin”, “Ikervis”, “Sandimmun - Capsula Molle”, “Sandimmun Neoral - Capsula Molle”, “Sandimmun Neoral - Soluzione”, “Sandimmun - Soluzione”, “Sandimmun - Soluzione (uso Interno)”, “Verkazia”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne in età fertile/Contraccezione in uomini e donne

    Le donne in età fertile non devono iniziare una gravidanza durante la terapia con Talzenna e non devono essere in stato di gravidanza all'inizio del trattamento. Tutte le donne in età fertile devono sottoporsi a test di gravidanza prima di iniziare il trattamento (vedere paragrafo 4.4).
    Le donne in età fertile devono adottare misure contraccettive altamente efficaci (vedere paragrafo 4.4) prima di iniziare il trattamento con Talazoparib, durante il trattamento e per 7 mesi dopo l'interruzione del trattamento con talazoparib. Poiché la contraccezione ormonale non è raccomandata nelle pazienti con cancro della mammella, devono essere usati 2 metodi contraccettivi non-ormonali e complementari tra di loro. È necessario informare gli uomini con partner femminili in età fertile o in stato di gravidanza della necessità di usare misure contraccettive efficaci (persino in seguito a vasectomia) durante il trattamento con Talzenna e per almeno 4 mesi dopo la dose finale (vedere paragrafo 4.4).
    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di Talzenna in donne in gravidanza non sono disponibili. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità embrio-fetale (vedere paragrafo 5.3). Talzenna può causare danni al feto se somministrato a una donna incinta. Talzenna non è raccomandato durante la gravidanza o in donne in età fertile che non usano misure contraccettive (vedere paragrafo 4.4).
    Allattamento
    Non è noto se talazoparib sia escreto nel latte materno umano. Il rischio per i neonati allattati al seno non può essere escluso, pertanto e controindicato (vedere paragrafo 4.3) ) l'allattamento al seno durante il trattamento con Talzenna e per almeno 1 mese dopo la dose finale.
    Fertilità
    Non sono disponibili informazioni sulla fertilità nei pazienti. Sulla base dei risultati preclinici ottenuti su testicoli (parzialmente reversibili) e ovaie (reversibili), Talzenna può compromettere la fertilità negli uomini in età fertile (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Talzenna altera lievemente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. In seguito all'assunzione di Talazoparib si possono avvertire stanchezza/astenia o capogiro.
    Quando Talzenna viene somministrato in combinazione con enzalutamide, fare riferimento anche alle informazioni complete sul medicinale enzalutamide per gli effetti di enzalutamide sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Talzenna
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Il profilo di sicurezza complessivo di Talzenna è basato sui dati aggregati di 1 088 pazienti, compresi 690 pazienti che hanno ricevuto Talazoparib in monoterapia ad una dose di 1 mg al giorno in studi clinici sui tumori solidi e 398 pazienti con mCRPC che hanno ricevuto talazoparib 0,5 mg in combinazione con enzalutamide 160 mg nello studio TALAPRO-2.
    Le reazioni avverse più comuni (≥ 20%) in pazienti trattati con talazoparib in questi studi clinici sono state anemia (55,6%), stanchezza (52,5%), nausea (35,8%), neutropenia (30,3%), trombocitopenia (25,2%) e appetito ridotto (21,1%). Le reazioni avverse di Grado ≥ 3 più comuni (≥ 10%) di talazoparib sono state anemia (39,2%), neutropenia (16,5%) e trombocitopenia (11,1%).
    Modifiche della dose (riduzioni o interruzioni della dose) a causa di reazioni avverse si sono verificate nel 58,7% dei pazienti trattati con Talzenna 1 mg in monoterapia. Le reazioni avverse più comuni, che hanno reso necessarie modifiche della dose, sono state anemia (33,5%), neutropenia (11,7%) e trombocitopenia (9,9%). L'interruzione definitiva dovuta a una reazione avversa si è verificata nel 2,9% dei pazienti trattati con Talzenna; la reazione più comune è stata l'anemia (0,6%). La durata mediana dell'esposizione è stata di 5,6 mesi (intervallo 0,0-70,2).
    Interruzioni della dose di Talzenna dovute a reazioni avverse si sono verificate nel 62,1% dei pazienti con mCRPC trattati con Talzenna in combinazione con enzalutamide; la reazione più comune è stata l'anemia (44%). Riduzioni della dose di Talzenna dovute a reazioni avverse si sono verificate nel 52,8% dei pazienti; la reazione più comune è stata l'anemia (43,2%). L'interruzione definitiva di Talzenna a causa di reazioni avverse si è verificata nel 18,8% dei pazienti; la reazione più comune è stata l'anemia (8,3%). La durata mediana dell'esposizione a talazoparib è stata di 86 settimane (intervallo 0,29-186,14).
    Tabella con elenco delle reazioni avverse
    Le reazioni avverse sono riepilogate nella tabella 4 sulla base di un set di dati aggregati ed elencate per sistemi e organi e categoria di frequenza. Le categorie di frequenza sono definite come: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10) e non comune (≥ 1/1 000, < 1/100). All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.
    Tabella 4. Reazioni avverse sulla base del set di dati aggregati da 8 studi (N = 1 088)
    Classificazione per sistemi e organi
    Tutti i gradi n (%)
    Grado 3 n (%)
    Grado 4 n (%)
    Frequenza      
    Termine preferito
         
    Tumori benigni, maligni e non specificati (inclusi cisti e polipi)
     
     
     
    Non comune      
    Sindrome mielodisplastica/Leucemia mieloide acutaa
    2 (0,2)
    1 (< 0,1)
    1 (< 0,1)
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
     
     
    Molto comune      
    Trombocitopeniab 274 (25,2)
    88 (8,1)
    33 (3,0)
    Anemiac 605 (55,6) 411 (37,8) 16 (1,5)
    Neutropeniad 330 (30,3) 163 (15,0) 17 (1,6)
    Leucopeniae 195 (17,9) 52 (4,8) 2 (0,2)
    Comune
     
     
     
    Linfopeniaf
    88 (8,1)
    37 (3,4)
    4 (0,4)
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
     
     
    Molto comune      
    Appetito ridotto
    230 (21,1)
    11 (1,0)
    0 (0,0)
    Patologie del sistema nervoso
     
     
     
    Molto comune      
    Capogiri 157 (14,4) 4 (0,4) 1 (< 0,1) N.A.
    Cefalea 207 (19,0) 8 (0,7)  
    Comune    
     
    Disgeusia
    68 (6,3)
    0 (0,0)
     0 (0,0)
    Patologie vascolari
     
     
     
    Comune      
    Tromboembolia venosa*g
    36 (3,3%)
    23 (2,1%)
    2 (0,2%)
    Patologie gastrointestinali
     
     
     
    Molto comune      
    Vomito 167 (15,3) 9 (0,8) 0 (0,0)
    Diarrea 205 (18,8) 4 (0,4) 0 (0,0) N.A.
    Nausea 389 (35,8) 10 (0,9) N.A.
    Dolore addominaleh 162 (14,9) 12 (1,1)
    N.A.
    Comune      
    Stomatite 54 (5,0) 0 (0,0)  0 (0,0)
    Dispepsia
    69 (6,3)
    0 (0,0)  N.A
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
     
     
    Molto comune      
    Alopecia
    189 (17,4)
    N.A.
    N.A.
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
     
     
    Molto comune      
    Stanchezzai
    571 (52,5)
    58 (5,3)
    N.A.
    Abbreviazioni: n = numero di pazienti; N.A. = non applicabile.
    * Sono state riportate reazioni avverse di Grado 5.
    a. Vedere anche paragrafo 4.4.
    b. Include i termini preferiti trombocitopenia e conta delle piastrine diminuita.
    c. Include i termini preferiti anemia, ematocrito diminuito, emoglobina diminuita e conta eritrocitaria diminuita.
    d. Include i termini preferiti neutropenia e conta dei neutrofili diminuita.
    e. Include i termini preferiti leucopenia e conta dei leucociti diminuita.
    f. Include i termini preferiti conta linfocitaria diminuita e linfopenia.
    g. Include i termini preferiti embolia polmonare, trombosi venosa profonda, embolia venosa e trombosi venosa. Vedere paragrafo 4.4.
    h. Include i termini preferiti dolore addominale, dolore addominale superiore, fastidio addominale e dolore addominale inferiore.
    i. Include i termini preferiti stanchezza e astenia.
    Descrizione di reazioni avverse specifiche
    Mielosoppressione
    Sono stati riportati casi molto frequenti di reazioni avverse correlate alla mielosoppressione quali anemia, neutropenia e trombocitopenia in pazienti trattati con talazoparib. Sono stati riportati eventi di Grado 3 e Grado 4 correlati alla mielosoppressione: anemia 37,8% e 1,5% dei pazienti, neutropenia 15,0% e 1,6% e trombocitopenia 8,1% e 3,0%. Non sono stati riportati decessi dovuti a reazioni avverse correlate alla mielosoppressione.
    Negli studi in monoterapia (popolazione trattata con 1 mg/giorno), gli eventi avversi correlati alla mielosoppressione più frequenti associati alle modifiche della dose sono stati anemia (33,5%), neutropenia (11,7%) e trombocitopenia (9,9%), riportati in circa il 30% dei pazienti nella popolazione trattata con talazoparib 1 mg/giorno, mentre l'evento associato all'interruzione definitiva del farmaco in studio è stata l'anemia, riportata nello 0,6% dei pazienti.
    Nei pazienti con mCRPC trattati con talazoparib in combinazione con enzalutamide, l'anemia ha determinato l'interruzione della dose di talazoparib nel 44,0% dei pazienti, una conta dei neutrofili diminuita nel 13,6% e una conta delle piastrine diminuita nel 7,8%. Nel complesso, il 42,5% dei pazienti ha avuto bisogno di trasfusioni di sangue. La trasfusione di sangue più comune è stata quella di eritrociti concentrati (39,2%). L'interruzione del trattamento a causa di anemia, neutropenia e trombocitopenia si è verificata rispettivamente nell'8,3%, nel 3,3% e nello 0,5% dei pazienti.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni- avverse.


    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Talzenna
    Le informazioni note sul sovradosaggio di Talazoparib sono limitate. Non sono state riportate reazioni avverse in un paziente che ha accidentalmente assunto trenta capsule da 1 mg di talazoparib il giorno 1 e che è stato immediatamente trattato con decontaminazione gastrica. I sintomi del sovradosaggio non sono stati determinati. In caso di sovradosaggio, è necessario interrompere il trattamento con talazoparib e il medico deve prendere in considerazione la decontaminazione gastrica, adottare misure di supporto generali e trattare il paziente in base ai sintomi.

    Scadenza

    4 anni.


    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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