Sodio Cloruro Galenica Senese - Soluzione (uso Interno)

    Ultimo aggiornamento: 20/07/2021

    Cos'è Sodio Cloruro Galenica Senese - Soluzione (uso Interno)?

    Sodio Cloruro Galenica Senese - Soluzione (uso Interno) è un farmaco a base del principio attivo Sodio Cloruro, appartenente alla categoria degli Soluzioni endovena elettrolitiche e nello specifico Soluzioni elettrolitiche. E' commercializzato in Italia dall'azienda Industria Farmaceutica Galenica Senese S.r.l..

    Sodio Cloruro Galenica Senese - Soluzione (uso Interno) può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Sodio Cloruro Galenica Senese 20 meq/10 ml concentrato per soluzione per infusione 10 fiale 10 ml
    Sodio Cloruro Galenica Senese 20 meq/10 ml concentrato per soluzione per infusione 10 ml
    Sodio Cloruro Galenica Senese 20 meq/10 ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml
    Sodio Cloruro Galenica Senese 3 meq/ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale 10 ml
    Sodio Cloruro Galenica Senese 3 meq/ml concentrato per soluzione per infusione fiale 10 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Industria Farmaceutica Galenica Senese S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: C
    Principio attivo: Sodio Cloruro
    Gruppo terapeutico: Soluzioni endovena elettrolitiche
    ATC: B05XA03 - Sodio cloruro
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Sodio Cloruro Galenica Senese? A cosa serve?
    Apporto esogeno di sodio e di cloro nel corso della Nutrizione Parenterale Totale (NPT), in pazienti adulti e pediatrici nei quali si è instaurata una deficienza di questi ioni in seguito ad eccessiva diuresi o ad eccessiva restrizione salina. Nel trattamento di stati patologici in cui è necessario ripristinare l'osmolarità fornendo ioni sodio e cloro.

    Posologia

    Come usare Sodio Cloruro Galenica Senese: Posologia
    Il medicinale deve essere somministrato per infusione endovenosa.
    La dose è dipendente dall'età, peso, condizioni cliniche, quadro elettrolitico e osmolarità, ed è in rapporto al deficit calcolato di sodio. La posologia è quindi in funzione delle richieste metaboliche del paziente individuate sulla base dei dati di laboratorio e della valutazione clinica.
    Il deficit teorico di sodio può essere calcolato mediante la seguente formula:
    DEFICIT (mEq) = (140 – P) x V
    P = concentrazione plasmatica di sodio (in mEq/l)

    V = volume di acqua corporea (pari al 60% del peso corporeo per i bambini e

    per i maschi adulti, 50% per le donne adulte, 50% e 45% rispettivamente per

    gli uomini e le donne anziane).

    Utilizzando soluzioni ipertoniche, somministrare metà dose nelle prime 8 ore fino ad un massimo di 100 ml/ora; somministrare quindi la dose rimanente fino a raggiungere una concentrazione plasmatica di sodio pari a 130 mEq/l o fino a quando i sintomi non migliorino.
    In condizioni di grave deplezione sodica e nel trattamento di gravi sintomi legati all'iponatriemia cronica, somministrare soluzioni ipertoniche di Sodio Cloruro in modo da aumentare la concentrazione plasmatica di sodio di 1-2 mmol/l/ora. Porre attenzione che la correzione non ecceda le 10-12 mmol/l nelle 24 ore e le 18 mmol/l nelle 48 ore.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Sodio Cloruro Galenica Senese
    Ipernatriemia
    Pletore idrosaline.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Sodio Cloruro Galenica Senese
    I sali di sodio devono essere somministrati con cautela in pazienti con ipertensione, insufficienza cardiaca, edema periferico o polmonare, funzionalità renale ridotta, pre-eclampsia, o altre condizioni associate alla ritenzione di sodio (vedere par. 4.5).
    Il medicinale deve essere utilizzato con precauzione, a velocità controllata di infusione.
    Usare con grande cautela in pazienti con scompenso cardiaco congestizio, insufficienza renale grave e in stati clinici in cui esiste edema con ritenzione salina; in pazienti in trattamento con farmaci corticosteroidei o corticotropinici.
    La somministrazione continua senza aggiunta di potassio può causare ipokaliemia.
    Usare con cautela nei bambini.
    Durante l'infusione è buona norma monitorare il bilancio dei fluidi, gli elettroliti, l'osmolarità plasmatica e l'equilibrio acido-base.
    Il medicinale, essendo una soluzione concentrata per la quale non è prevista la somministrazione diretta se non dopo diluizione in un grande volume di fluidi, non deve essere iniettato come tale ma solo dopo opportuna diluizione e miscelazione e deve essere utilizzato esclusivamente come soluzione da addizionare alle miscele per la Nutrizione Parenterale Totale (NPT).
    Usare subito dopo l'apertura del contenitore. La soluzione deve essere limpida, incolore e priva di particelle visibili. Serve per una sola ed ininterrotta somministrazione e l'eventuale residuo non può essere utilizzato.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Sodio Cloruro Galenica Senese
    I corticosteroidi sono associati con la ritenzione di sodio e acqua, con conseguente edema e ipertensione: pertanto, è necessario usare cautela nella somministrazione contemporanea di sali di sodio e corticosteroidi (vedere par. 4.4).
    Sebbene sodio cloruro sia compatibile con un elevato numero di soluzioni e medicinali, è opportuno verificarne comunque la compatibilità con gli altri componenti della miscela per NPT con altri medicinali che si intende cosomministrare.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Sebbene non si siano evidenziati effetti sullo sviluppo del feto, il medicinale va somministrato solo in caso di effettiva necessità e solo dopo aver valutato con il proprio medico il rapporto rischio/benefico.
    Il medicinale è compatibile con l'allattamento.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non pertinente.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Sodio Cloruro Galenica Senese
    Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati del Sodio Cloruro, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati.
    Disordini dell'equilibrio idrico ed elettrolitico
    Ipernatriemia, ipervolemia, ipoosmolarità plasmatica (per le soluzioni allo 0,45%), ipercloremia (che può causare una perdita di bicarbonati con conseguente acidosi)
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea, vertigini, irrequietezza, febbre, irritabilità, debolezza, rigidità muscolare, convulsioni, coma, morte
    Disturbi psichiatrici
    Sonnolenza, stati confusionali
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Dispnea, arresto respiratorio.
    Patologie gastrointestinali
    Sete, ridotta salivazione, nausea, vomito, diarrea, dolori addominali.
    Patologie cardiache
    Tachicardia.
    Patologie dell'occhio
    Ridotta lacrimazione.
    Patologie renali e urinarie
    Insufficienza renale.
    Patologie vascolari
    Ipotensione, ipertensione, edema polmonare e periferico.
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Infezione nel sito di infusione, dolore o reazione locale, irritazione venosa, trombosi o flebite venosa che si estende dal sito di infusione, stravaso.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Sodio Cloruro Galenica Senese
    Sintomi
    La soluzione allo 0,45% è ipotonica con il sangue e determina riduzione dell'osmolarità plasmatica: il sovradosaggio può quindi portare ad ipoosmolarità plasmatica.
    La somministrazione di dosi eccessive di soluzioni isotoniche ed ipertoniche di Sodio Cloruro può portare, a seconda delle condizioni cliniche del paziente, ad iperniatriemia, ipercloriemia e/o ipervolemia.
    L'ipernatriemia (associata principalmente alla somministrazione di soluzioni ipertoniche) e la ritenzione eccessiva di sodio laddove sussista una difettosa escrezione di sodio a livello renale determina disidratazione degli organi interni, in particolar modo del cervello, e l'accumulo di fluidi extracellulari con edemi che possono interessare il circolo cerebrale, polmonare e periferico con comparsa di edema polmonare e periferico.
    L'accumulo di ioni cloro determina riduzione della concentrazione di ioni bicarbonato portando acidosi.
    Trattamento
    In caso di eccessiva infusione accidentale, il trattamento dovrà essere sospeso ed il paziente dovrà essere tenuto sotto osservazione per valutare la comparsa di eventuali segni e sintomi correlabili al farmaco somministrato, garantendo al paziente le relative misure sintomatiche e di supporto a seconda della necessità.
    In caso di sovradosaggio, la terapia deve essere mirata al ripristino delle concentrazioni fisiologiche dello ione sodio. In questi casi è raccomandata la somministrazione endovenosa di glucosio 5% o soluzioni di sodio cloruro ipotoniche o isotoniche (in quanto risultano ipotoniche per il paziente ipernatremico).
    In caso di elevata natremia si possono impiegare diuretici dell'ansa.
    Una natremia superiore a 200 mmol/l può richiedere l'impiego della dialisi.

    Scadenza

    36 mesi dalla data di preparazione.
    Usare subito dopo l'apertura del contenitore. La soluzione deve essere limpida, incolore e priva di particelle visibili. Serve per una sola ed ininterrotta somministrazione e l'eventuale residuo non può essere utilizzato.

    Conservazione

    Conservare nel contenitore ermeticamente chiuso. Non congelare né refrigerare.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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