Scandonest - Soluzione (uso Interno)

    Ultimo aggiornamento: 15/02/2023

    Cos'è Scandonest - Soluzione (uso Interno)?

    Scandonest - Soluzione (uso Interno) è un farmaco a base del principio attivo Mepivacaina Cloridrato, appartenente alla categoria degli Anestetici locali e nello specifico Amidi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Septodont S.r.l..

    Scandonest - Soluzione (uso Interno) può essere prescritto con Ricetta USPL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente da specialisti identificati, secondo disposizioni delle Regioni o delle Province autonome.


    Confezioni

    Scandonest 3% senza vasorestrittore soluzione iniettabile 50 tubofiale

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Septodont
    Concessionario: Septodont S.r.l.
    Ricetta: USPL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente da specialisti identificati, secondo disposizioni delle Regioni o delle Province autonome
    Classe: C
    Principio attivo: Mepivacaina Cloridrato
    Gruppo terapeutico: Anestetici locali
    ATC: N01BB03 - Mepivacaina
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Scandonest? A cosa serve?
    SCANDONEST 3% soluzione iniettabile è un anestetico locale indicato per l'anestesia locale e loco-regionale negli interventi odontoiatrici negli adulti, adolescenti e bambini di età superiore a 4 anni (ca. 20 kg di peso corporeo).

    Posologia

    Come usare Scandonest: Posologia
    Il medicinale deve essere usato solo da o sotto il controllo di dentisti, stomatologi o altri medici sufficientemente qualificati e con esperienza nella diagnosi e nel trattamento di tossicità sistemica. La disponibilità di un'adeguata apparecchiatura di rianimazione, medicinali e personale adeguatamente qualificato è raccomandata prima di indurre una anestesia regionale con anestetici locali per consentire un trattamento immediato in qualsiasi caso di emergenza respiratoria e cardiovascolare. Lo stato di coscienza del paziente deve essere monitorato dopo ciascuna iniezione di anestesia locale.
    Posologia
    Dal momento che l'assenza di dolore è correlata alla sensibilità individuale del paziente, deve essere utilizzata la dose più bassa di anestetico che consente di ottenere un'anestesia efficace. Per procedure più estese possono essere necessarie una o più cartucce, senza superare la dose massima raccomandata.
    Per gli adulti, la dose massima raccomandata è di 4,4 mg/kg di peso corporeo con una dose massima assoluta raccomandata di 300 mg per gli individui con peso corporeo superiore a 70 kg, corrispondente a 10 ml di soluzione.
    Da notare che la quantità massima deve tenere conto del peso corporeo del paziente. Dal momento che i pazienti hanno un peso corporeo differente, ogni paziente può tollerare una differente quantità massima consentita di mepivacaina. In aggiunta, ci sono altre importanti variabilità individuali in relazione all'inizio e alla durata d'azione.
    La seguente tabella elenca le dosi massime consentite negli adulti per le tecniche anestetiche più comunemente utilizzate e l'equivalente in numero di cartucce:
    Peso (kg)
    Dose di mepicavaina cloridrato (mg)
    Volume (ml)
    Equivalente* in numero di cartucce (1,7 ml)
    Equivalente* in numero di cartucce (2,2 ml)
    50
    220
    7,3
    4,0
    3,0
    60
    264
    8,8
    5,0
    4,0
    ≥70
    300
    10,0
    5,5
    4,5
    *Si arrotonda alla semi-cartuccia più vicina
    Popolazione pediatrica
    SCANDONEST 3% è controindicato nei bambini con età inferiore a 4 anni (ca. 20 kg di peso corporeo) (vedere paragrafo 4.3).
    Dose terapeutica raccomandata:
    la quantità da iniettare deve essere determinata in base all'età e al peso del bambino e la complessità dell'operazione. La dose media è 0,75 mg/kg = 0,025 ml di soluzione di mepivacaina per kg di peso corporeo: ~ ¼ di cartuccia (15 mg di Mepivacaina Cloridrato) per un bambino di 20 kg.
    Dose massima raccomandata:
    La dose massima raccomandata nella popolazione pediatrica è 3 mg di mepivacaina cloridrato/kg (0,1 ml mepivacaina/kg).
    La tabella sotto illustra la dose massima raccomandata nei bambini e l'equivalente in numero di cartucce:
    Peso (kg)
    Dose di mepicavaina cloroidrato (mg)
    Volume (ml)
    Equivalente* in numero di cartucce (1,7 ml)
    Equivalente* in numero di cartucce (2,2 ml)
    20
    60
    2
    1,2
    0,9
    35
    105
    3,5
    2,0
    1,5
    45
    135
    4,5
    2,5
    2,0
    * Si arrotonda alla semi-cartuccia più vicina
    Popolazioni speciali
    A causa dell'assenza di dati clinici, devono essere adottate precauzioni particolari in modo da somministrare la dose minima necessaria per ottenere un'anestesia efficace nei:
    • pazienti anziani
    • pazienti con danno renale o compromissione epatica.
    Mepivacaina è metabolizzata dal fegato e i livelli plasmatici potrebbero aumentare nei pazienti con compromissione epatica, in particolare dopo un uso ripetuto. Nel caso in cui sia necessaria una re-iniezione, il paziente deve essere monitorato per identificare qualsiasi segno di relativo sovraddosaggio.
    Uso concomitante di sedativi per ridurre l'ansia da parte del paziente:
    Se viene somministrato un medicinale sedativo, la massima dose sicura di mepivacaina può essere ridotta a causa di un effetto additivo della combinazione sulla depressione del sistema nervoso centrale (vedere paragrafo 4.5).
    Modo di somministrazione
    Infiltrazione e uso perineurale
    Per uso singolo
    Precauzioni da prendere prima della somministrazione del medicinale
    Il medicinale non deve essere usato se appare torbido o se ha cambiato colore.
    La velocità di iniezione non deve superare 1 ml di soluzione al minuto.
    Gli anestetici locali devono essere iniettati con cautela quando è presente un'infiammazione e/o un'infezione nel sito di iniezione. La velocità di iniezione deve essere molto lenta (1 ml/min).
    Rischio associato con una iniezione intravascolare accidentale
    L'iniezione intravascolare accidentale (ad es., un'iniezione endovenosa involontaria nella circolazione sistemica, un'iniezione accidentale endovenosa o endoarteriosa nella zona della testa e del collo) può essere associata a gravi reazioni avverse, quali convulsioni, seguite da depressione del sistema nervoso centrale o cardiorespiratoria e coma, che possono condurre ad arresto respiratorio, dovute dell'improvviso elevato aumento dei livelli di mepivacaina nella circolazione sistemica.
    Pertanto, per assicurare che l'ago non penetri in un vaso sanguigno durante l'iniezione, deve essere eseguita un'aspirazione prima di iniettare l'anestetico locale. Tuttavia l'assenza di sangue nella siringa non garantisce che non sia stata evitata un'iniezione intravascolare.
    Rischio associato ad un'iniezione intraneurale
    L'iniezione intraneurale accidentale può determinare lo spostamento delmedicinale in maniera retrograda lungo il nervo. Al fine di evitare un'iniezione intraneurale e prevenire lesioni al nervo associate ai blocchi nervosi, l'ago deve essere sempre ritratto leggermente se il paziente avverte una sensazione di scossa elettrica durante l'iniezione o se l'iniezione è particolarmente dolorosa. Se si verifica una lesione del nervo dovuta all'ago, l'effetto neurotossico può essere peggiorato dalla potenziale neurotossicità chimica della mepivacaina, poiché questa può compromettere l'afflusso sanguigno perineurale e impedire l'eliminazione locale della mepivacaina.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Scandonest
    • Ipersensibilità al principio attivo (o a uno qualsiasi degli anestetici locali di tipo amidico) o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1,
    • Bambini di età inferiore ai 4 anni (ca. 20 kg di peso corporeo),
    • Gravi disturbi della conduzione atrioventricolare non compensati dal pacemaker,
    • Pazienti epilettici scarsamente controllati.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Scandonest
    Avvertenze speciali
    Se esiste un rischio di reazione allergica, scelga un medicinale differente per l'anestesia (vedere sezione 4.3).
    La mepivacaina deve essere usata in modo sicuro ed efficace in condizioni appropriate:
    Gli effetti anestetici locali potrebbero essere ridotti quando SCANDONEST 3% viene iniettato in un'area infiammata o infetta.
    Esiste il rischio di trauma da morso (labbra, guance, mucosa e lingua), soprattutto nei bambini; al paziente deve essere comunicato di evitare gomme da masticare o di mangiare fino a quando non riacquista la sensibilità.
    La mepivacaina deve essere utilizzata con cautela nei:
    Pazienti con malattie cardiovascolari:
    • Malattia vascolare periferica;
    • Aritmie, in particolare di origine ventricolare;
    • Disordini della conduzione atrio-ventricolare;
    • Insufficienza cardiaca;
    • Ipotensione.
    La mepivacaina deve essere somministrata con cautela nei pazienti con funzionalità cardiaca compromessa, poiché potrebbero avere una ridotta capacità di compensazione o peggiorare a causa del prolungamento della conduzione atrio-ventricolare.
    Pazienti epilettici:
    A causa della loro azione convulsiva, tutti gli anestetici locali devono essere utilizzati con estrema cautela.
    Per pazienti epilettici scarsamente controllati, veder paragrafo 4.3.
    Pazienti con malattia epatica:
    Deve essere utilizzata la dose minima che consente di ottenere un'anestesia efficace.
    Pazienti con malattia renale:
    Deve essere utilizzata la dose minima che consente di ottenere un'anestesia efficace.
    Pazienti con porfiria
    SCANDONEST 3% deve essere usato solo nei pazienti con porfiria acuta quando non è disponibile un'alternativa più sicura. Bisogna prestare cautela nei pazienti con porfiria, poiché questo medicinale potrebbe attivare la porfiria.
    Pazienti con acidosi
    Bisogna prestare cautela in caso di acidosi come un peggioramento dell'insufficienza renale o di diabete mellito di tipo 1 scarsamente controllato.
    Pazienti anziani:
    Il dosaggio deve essere ridotto nei pazienti anziani (per la mancanza di dati clinici).
    La mepivacaina deve essere somministrata con cautela nei pazienti che stanno assumendo medicinali antiaggreganti/anticoagulanti o che sono affette da un disordine della coagulazione, a causa dell'alto rischio di sanguinamento. Il rischio di sanguinamento più alto è associato più alla procedura, che al medicinale.
    Precauzioni d'impiego
    Gli anestetici locali devono essere utilizzati solo dagli operatori sanitari che sono esperti nella diagnosi e nella gestione della tossicità dose correlata e delle altre emergenze acute che potrebbero insorgere dall'interruzione dell'utilizzo. Deve essere presa in considerazione la disponibilità immediata di ossigeno, di altri medicinali per la rianimazione, di un equipaggiamento per la rianimazione cardiopolmonare e personale necessario per la gestione di reazioni tossiche e emergenze correlate (vedere paragrafo 4.2). Il ritardo nella corretta gestione della tossicità correlata alla dose, sotto ventilazione per qualsiasi motivazione, e/o una sensibilità alterata possono portare allo sviluppo di acidosi, arresto cardiaco e eventualmente morte.
    Ipossiemia e acidosi metabolica possono potenziare la tossicità cardiovascolare. Un controllo precoce delle convulsioni e una gestione incisiva delle vie aeree per trattare l'ipossiemia e l'acidosi potrebbe prevenire l'arresto cardiaco.
    L'uso concomitante di altri medicinali potrebbe richiedere un monitoraggio approfondito (vedere paragrafo 4.5).
    Questo medicinale contiene 24,67 mg di sodio per 10 ml (dose massima raccomandata), equivalente al 1,23% dell'apporto giornaliero massimo di 2 g, raccomandato da WHO per gli adulti.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Scandonest
    Interazioni additive con altri anestetici locali
    La tossicità degli anestetici locali è additiva. La dose totale di mepivacaina somministrata non deve superare la dose massima raccomandata.
    Antistaminici H2 (cimetidina)
    È stato riportato un aumento dei livelli sierici di anestetici amidici dopo la somministrazione concomitante con cimetidina. La cimetidina riduce la crearance della mepivacaina.
    Sedativi (sedativi del sistema nervoso centrale)
    Se vengono usati i sedativi per ridurre l'apprensione del paziente, deve essere usata una dose ridotta dell'anestetico poiché gli anestetici locali, come i sedativi, sono farmaci depressivi del sistema nervoso centrale e se usati in combinazione possono avere un affetto additivo.
    Farmaci antiaritmici
    I pazienti che sono stati trattati con medicinali antiaritmici possono andare incontro ad un accumulo di effetti indesiderati dopo l'uso di mepivacaina a causa della similarità delle strutture (come i medicinali di Classe I ad es., lidocaina).
    Inibitori del CYP1A2
    La mepivacaina è metabolizzata principalmente dall'enzima CYP1A2. Gli inibitori di questo citocromo (ad es., ciprofloxacina, enoxacina, fluvoxamina) possono diminuire il suo metabolismo, aumentando il rischio di effetti avversi e contribuendo al prolungamento o tossicità dei livelli ematici. Livelli sierici aumentati di anestetici amidici sono stati anche riportati dopo la somministrazione concomitante con cimetidina, probabilmente a causa dell'effetto inibitorio della cimetidina su CYP1A2. Si raccomanda cautela quando il prodotto di interesse è associato con questi medicinali poiché il capogiro può avere una durata prolungata (vedere sezione 4.7).
    Propranololo
    La clearance della mepivacaina potrebbe essere ridotta quando associata con propanololo e ciò potrebbe portare ad aumentate concentrazioni sieriche di anestetico. Si raccomanda cautela quando mepivacaina è somministrata in concomitanza con propanololo.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Fertilità
    Nessun dato rilevante ha riportato effetti tossici sulla fertilità negli animali con la mepivacaina. Ad oggi, non ci sono dati disponibili sull'uomo.
    Gravidanza
    Non sono stati condotti studi clinici su donne in gravidanza e non sono stati riportati casi in letteratura di donne in gravidanza trattate con mepivacaina 30 mg/mL. Studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti per quanto riguarda la tossicità riproduttiva. Pertanto, come misura precauzionale, è preferibile evitare di usare questo medicinale durante la gravidanza.
    Allattamento
    Negli studi clinici con SCANDONEST 3% non sono state incluse donne in allattamento. Comunque, considerando la mancanza di dati per la mepivacaina, non può essere escluso il rischio per i neonati/lattanti. Pertanto, alle donne in allattamento è consigliato di non allattare nelle 10 ore successive all'anestesia con SCANDONEST 3%.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    SCANDONEST 3% può avere effetti minimi sulla capacità di guidare veicoli e di utilizzare macchinari. In seguito alla somministrazione di mepivacaina si possono verificare capogiri (compresi vertigini, disturbi alla vista e stanchezza) (vedere il paragrafo 4.8). I pazienti non devono lasciare lo studio dentistico (generalmente circa 30 minuti) fino a quando non recuperano le loro capacità dopo l'intervento odontoiatrico.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Scandonest
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse successive alla somministrazione di SCANDONEST 3% sono simili a quelle osservate con altri anestetici locali di tipo amidico. Tali reazioni avverse sono generalmente correlate alla dose e possono essere causate da livelli plasmatici elevati dovuti a sovradosaggio, rapido assorbimento o iniezione intravascolare accidentale. Possono altresì essere dovute a ipersensibilità, idiosincrasia o ridotta tolleranza da parte dei singoli pazienti.
    Le reazioni avverse gravi sono in genere sistemiche.
    Tabella delle reazioni avverse
    Le reazioni avverse riferite provengono da segnalazioni spontanee, studi clinici e dalla letteratura.
    La classificazione della frequenza segue la convenzione: Molto comune (≥ 1/10), Comune (≥1/100, <1/10), Non comune (≥1/1.000, <1/100), Raro (≥1/10.000, <1/1.000) e Molto raro (< 10.000) e “Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)“.
    Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA
    Frequenza
    Reazioni avverse
    Disturbi del sistema immunitario
    Raro
    Ipersensibilità
    Reazioni anafilattiche / anafilattoidi
    Angioedema (Edema della faccia/ lingua / labbra/ gola / laringe1/ periorbitale)
    Broncospasmo/ asma2
    Orticaria
    Disturbi psichiatrici
    Non nota
    Umore euforico
    Ansia/Nervosismo3
    Patologie del sistema nervoso
    Comune
    Cefalea
    Raro
    Neuropatia4:
    Nevralgia (dolore neuropatico)
    Parestesia (es., bruciore, parestesia, prurito, vellichio, sensazione locale di calore o freddo, senza causa fisica apparente) delle strutture orali e periorali
    Ipoestesia / intorpidimento (orale e periorale)
    Disestesia (orale e periorale),
    inclusa disgeusia (es., gusto metallico, alterazione del gusto), ageusia
    capogiro (lieve confusione)
    Tremore3
    Profonda depressione del SNC:
    Perdita di coscienza
    Coma
    Convulsione(incluse crisi tonico-cloniche)
    Pre-sincope, sincope;
    Stato confusionale, disorientamento,
    Disturbo del linguaggio3 (ad es., disartria, logorrea)
    Irrequietezza/ agitazione3
    Disturbi dell'equilibrio (disequilibrio)
    Sonnolenza
    Non nota
    Nistagmo
    Patologie dell'occhio
    Raro
    Compromissione della visione
    Visione offuscata
    Disturbo dell'accomodazione
    Non nota
    Sindrome di Horner
    Ptosi palpebrale
    Enoftalmo,
    Diplopia, (paralisi dei muscoli oculomotori)
    Amaurosi (cecità)
    Midriasi
    Miosi
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Raro
    Vertigine
    Non nota
    Fastidio auricolare
    Tinnito
    Iperacusia
    Patologie cardiache
    Raro
    Arresto cardiaco,
    Bradiaritmia,
    Bradicardia,
    Tachiaritmia (incluse extrasistole ventricolari e fibrillazioni ventricolare)5
    Angina pectoris6
    Disturbi della conduzione (blocco atrio-ventricolare)
    Tachicardia
    Palpitazioni
    Non nota
    Depressione miocardica
    Patologie vascolari
    Raro
    Ipotensione (con possibile collasso circolatorio)
    Molto Raro
    Ipertensione
    Non nota
    Vasodilatazione
    Iperemia locale/regionale
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Raro
    Depressione respiratoria
    Bradipnea,
    Apnea (arresto respiratorio)
    Sbadigli
    Dispnea2
    Tachipnea
    Non nota
    Ipossia7 (inclusa celebrale)
    Ipercapnia7
    Disfonia (raucedine1)
    Patologie gastrointestinali
    Raro
    Nausea
    Vomito
    Esfoliazione della gengiva/mucosa orale (sfaldamento)/ ulcerazione
    Tumefazione8 della lingua, labbra, gengive
    Non nota
    Stomatite, glossite, gengivite
    Ipersecrezione salivare
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Raro
    Rash (eruzione cutanea)
    Eritema
    Prurito
    Tumefazione del volto
    Iperidrosi (sudorazione o perspirazione)
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Raro
    Contrazione muscolare
    Brividi (tremore)
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Raro
    Edema locale
    Tumefazione in sede di iniezione
    Non nota
    Dolore toracico
    Stanchezza, astenia (debolezza)
    Sensazione di calore
    Dolore nella sede di iniezione
    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
    Non nota
    Traumatismo di nervo
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    1 L'edema laringo-faringeo può tipicamente manifestarsi con raucedine e/o disfagia;
    2 Il broncospasmo (broncocostrizione) può tipicamente manifestarsi con dispnea;
    3 Vari eventi avversi come agitazione, ansietà/ tremore da nervosismo, disordini del linguaggio possono essere segni di avvertimento prima della depressione del SNC. In presenza di questi segni, ai pazienti deve essere richiesto di iperventilare e devono essere sorvegliati (vedere paragrafo 4.9).
    4 Le patologie neurali si possono manifestare con vari sintomi di alterazione delle sensazioni (ad es., parestesia, ipoestesia, disestesia, iperestesia, ecc.) a carico di labbra, lingua e tessuti orali. Questi dati provenienti da casi segnalati dopo la commercializzazione, soprattutto a seguito dei blocchi nervosi nella mandibola, coinvolgono vari rami del nervo trigemino;
    5 Per lo più in pazienti con malattia cardiaca pre-esistente o in pazienti che assumono determinati medicinali;
    6 Nei pazienti predisposti o in quelli con fattori di rischio di cardiopatia ischemica.
    7 L'ipossia e l'ipercapnia sono secondarie alla depressione respiratoria e/o alle convulsioni e a sforzo muscolare prolungato;
    8 Dovuta al morsicamento o masticamento accidentale delle labbra o della lingua mentre persiste l'effetto dell'anestesia
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Scandonest
    Tipi di sovradosaggio
    Il sovradosaggio di anestetici locali può essere assoluto, derivante dall'iniezione di dosi eccessive, o relativo, derivante dall'iniezione di una dose normalmente non tossica in particolari circostanze. Questi includono l'iniezione intravascolare involontaria o il rapido assorbimento anormale nella circolazione sistemica, o il ritardo del metabolismo e dell'eliminazione del medicinale.
    Sintomi
    In caso di sovradosaggio relativo, i pazienti presentano generalmente sintomi entro 1-3 minuti. Mentre in caso di sovradosaggio assoluto, i segni di tossicità, a seconda del sito di iniezione, compaiono circa 20-30 minuti dopo l'iniezione.
    Gli effetti tossici sono dose-dipendenti, comprendenti manifestazioni neurologiche progressivamente più severe, seguite da segni vascolari, respiratori e infine cardiovascolari come ipotensione, bradicardia, aritmia e arresto cardiaco.
    La tossicità del SNC si verifica gradualmente, con sintomi e reazioni di severità progressivamente crescente. I sintomi iniziali comprendono agitazione, sensazione di intossicazione, sensazione di intorpidimento delle labbra e della lingua, parestesia intorno alla bocca, vertigini, disturbi visivi e uditivi e ronzii alle orecchie. La manifestazione di questi effetti durante l'iniezione del medicinale è un segnale di avvertimento e l'iniezione deve essere immediatamente interrotta.
    I sintomi cardiovascolari si verificano a livelli plasmatici che superano quelli che inducono tossicità del SNC e sono quindi generalmente preceduti da segni di tossicità del SNC, a meno che il paziente sia in anestesia generale o fortemente sedato (ad esempio da una benzodiazepina o un barbiturico). La perdita di coscienza e l'insorgenza di crisi generalizzate possono essere preceduti da sintomi premonitori come rigidità articolare e muscolare o spasmi. Le convulsioni possono durare da pochi secondi a diversi minuti e portare rapidamente all'ipossia e all'ipercapnia, a causa dell'aumento dell'attività muscolare e della ventilazione insufficiente. Nei casi più gravi, può verificarsi l'arresto respiratorio.
    Gli effetti tossici indesiderati possono comparire a concentrazioni plasmatiche superiori a 5 mg / L, e le convulsioni possono comparire con concentrazioni di 10 mg / L o superiori. Sono disponibili dati limitati sul sovradosaggio.
    L'acidosi peggiora gli effetti tossici degli anestetici locali.
    Se viene somministrata un'iniezione intravascolare rapida, un'alta concentrazione ematica di mepivacaina nelle arterie coronarie può portare all'insufficienza miocardica, probabilmente seguita da arresto cardiaco, prima che il SNC sia interessato. I dati su questo effetto rimangono controversi (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
    Gestione
    Se compaiono segni di tossicità sistemica acuta, l'iniezione dell'anestetico locale deve essere interrotta immediatamente.
    I sintomi del SNC (convulsioni, depressione del sistema nervoso centrale) devono essere prontamente trattati con adeguato supporto delle vie aeree / respiratorie e la somministrazione di medicinali anticonvulsivanti.
    L'ossigenazione e la ventilazione ottimali, il supporto circolatorio così come il trattamento dell'acidosi sono di vitale importanza.
    Se si verifica depressione cardiovascolare (ipotensione, bradicardia), deve essere considerato un trattamento appropriato con liquidi per via endovenosa, vasopressore e / o agenti inotropi. Ai bambini devono essere somministrate dosi commisurate all'età e al peso.
    Se si verifica un arresto cardiaco, un esito positivo può richiedere sforzi rianimatori prolungati.
    La dialisi non è efficace nel trattamento di un sovradosaggio di mepivacaina. L'eliminazione può essere accelerata acidificando l'urina.

    Scadenza

    3 anni

    Conservazione

    Non congelare.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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