Paracetamolo Dr.Max

    Ultimo aggiornamento: 14/11/2023

    Cos'è Paracetamolo Dr.Max?

    Paracetamolo Dr.Max è un farmaco a base del principio attivo Paracetamolo, appartenente alla categoria degli Antipiretici, Analgesici FANS e nello specifico Anilidi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Dr. Max Pharma sro.

    Paracetamolo Dr.Max può essere prescritto con Ricetta OTC - medicinali non soggetti a prescrizione medica da banco.


    Confezioni

    Paracetamolo Dr.Max 500 mg 20 compresse
    Paracetamolo Dr.Max 500 mg 30 compresse

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Dr. Max Pharma sro
    Ricetta: OTC - medicinali non soggetti a prescrizione medica da banco
    Classe: C
    Principio attivo: Paracetamolo
    Gruppo terapeutico: Antipiretici, Analgesici FANS
    ATC: N02BE01 - Paracetamolo
    Forma farmaceutica: compressa


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    Indicazioni

    Perché si usa Paracetamolo Dr.Max? A cosa serve?
    Paracetamolo Dr. Max è usato per il sollievo del dolore da lieve a moderato come cefalea inclusa emicrania, mal di denti, nevralgie di varia origine, dolori reumatici specialmente dovuti a osteoartrite, dolori da ciclo mestruale, mal di schiena, dolore muscolare e articolare e mal di gola accompagnato da influenza o raffreddore acuto.
    Febbre.
    Paracetamolo Dr. Max è indicato negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di età superiore ai 6 anni (o bambini di peso pari almeno a 21 kg).

    Posologia

    Come usare Paracetamolo Dr.Max: Posologia
    Posologia
    È necessario assumere sempre la dose efficace più bassa per il periodo di tempo più breve necessario al miglioramento dei sintomi.
    L'intervallo di tempo tra le dosi deve essere di almeno 4 ore. Non superare la dose raccomandata.
    Non assumere questo medicinale per più di 7 giorni negli adulti e 3 giorni nei bambini in assenza di raccomandazione del medico. Se non si ottengono miglioramenti dopo 3 giorni, o se i sintomi peggiorano, si deve consigliare ai pazienti di consultare il medico.
    Adulti e adolescenti al di sopra dei 15 anni
    1-2 compresse (500-1000 mg di Paracetamolo) secondo necessità, con intervalli di almeno 4 ore tra le dosi.
    Una compressa è indicata per persone di peso compreso tra 34 e 60 kg, 2 compresse per persone di peso superiore a 60 kg.
    La dose singola massima è di 1 g di paracetamolo (2 compresse). La dose massima giornaliera è 4 g di paracetamolo (8 compresse).
    Nel trattamento a lungo termine (oltre i 10 giorni), non superare la dose giornaliera di 2,5 g di paracetamolo (5 compresse).
    Popolazione pediatrica Adolescenti 12-15 anni
    500 mg di paracetamolo (1 compressa) come dose singola con un intervallo di almeno 4-6 ore tra le dosi.
    La dose massima giornaliera è 3 g di paracetamolo (6 compresse).
    Bambini 6-12 anni
    250 mg -500 mg di paracetamolo (1/2 -1 compressa) come dose singola con un intervallo di almeno 4-6 ore tra le dosi.
    Le dosi singole massime e le dosi massime giornaliere in base al peso corporeo sono mostrate di seguito:
    Peso corporeo
    Dose singola
    Dose massima giornaliera
    21 – 24 kg
    250 mg (1/2 compressa)
    1,25 g (2 1/2 compresse)
    25 – 32 kg
    1,5 g (3 compresse)
    33 – 40 kg
    500 mg (1 compressa)
    2 g (4 compresse)
    L'uso di questo medicinale non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 6 anni di età o con peso inferiore a 21 kg.
    Compromissione renale
    I pazienti affetti da compromissione renale devono consultare il medico prima di iniziare il trattamento.
    In caso di compromissione renale, si raccomanda una riduzione della dose di paracetamolo:
    • velocità di filtrazione glomerulare 50-10 ml/min: vengono somministrate dosi singole ad intervalli di almeno 6 ore
    • velocità di filtrazione glomerulare inferiore a 10 ml/min: intervalli di 8 ore
    Compromissione epatica
    I pazienti affetti da compromissione epatica devono consultare il medico prima di iniziare il trattamento. L'uso in pazienti con compromissione epatica grave è controindicato (vedere paragrafo 4.3).
    Modo di somministrazione
    Uso orale. Le compresse devono essere deglutite con acqua.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Paracetamolo Dr.Max
    • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • anemia emolitica grave
    • insufficienza epatica grave
    • epatite acuta.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Paracetamolo Dr.Max
    Contiene Paracetamolo. Si deve consigliare ai pazienti di non assumere in concomitanza altri medicinali a base di paracetamolo. La somministrazione concomitante di diversi medicinali a base di paracetamolo può portare ad un sovradosaggio.
    Il sovradosaggio di paracetamolo può causare insufficienza epatica che può portare alla necessità di trapianto di fegato o decesso. Una patologia epatica di base aumenta il rischio di sovradosaggio e di danno al fegato associato al paracetamolo.
    I pazienti con diagnosi di malattia epatica o renale devono consultare un medico prima di iniziare il trattamento con Paracetamolo Dr. Max. Il regolare monitoraggio della funzione epatica è necessario nei pazienti con alterazioni della funzione epatica e nei pazienti in terapia a lungo termine con dosi elevate di paracetamolo.
    È necessaria cautela anche nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 4.2). Durante il trattamento a lungo termine con Paracetamolo Dr. Max non si può escludere l'insufficienza renale.
    È necessaria maggiore cautela in pazienti con carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi.
    Il consumo di alcol deve essere evitato durante il trattamento con Paracetamolo Dr. Max. Il paracetamolo può essere epatotossico già a dosi superiori a 6 g al giorno. Tuttavia, si può verificare tossicità epatica a dosi molto inferiori in caso di attività concomitante di alcol, induttori epatici o altri agenti tossici per il fegato (vedere paragrafo 4.5). L'abuso di alcol a lungo termine aumenta in maniera significativa il rischio di tossicità epatica dovuta al paracetamolo.
    Sono stati segnalati casi di disfunzione epatica e insufficienza epatica in pazienti con deplezione del glutatione, come nei casi di pazienti con grave malnutrizione o anoressia con indice di massa corporea molto basso, alcolismo cronico grave o pazienti con sepsi. In condizioni di deplezione di glutatione, l'uso di paracetamolo può aumentare il rischio di acidosi metabolica.
    Nei pazienti trattati con anticoagulanti orali e dosi elevate di paracetamolo il tempo di protrombina deve essere monitorato.
    Sono stati segnalati casi molto rari di reazioni cutanee gravi (vedere paragrafo 4.8). Con l'uso di medicinali a base di paracetamolo sono state segnalate raramente reazioni cutanee pericolose per la vita come sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) e pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP). I pazienti devono essere informati dei segni e sintomi e devono essere monitorati da vicino per eventuali reazioni cutanee. Se si verificano segni e sintomi di SJS, TEN o AGEP (ad es. eruzione cutanea progressiva, spesso con vesciche o lesioni della mucosa), i pazienti devono interrompere immediatamente l'assunzione di Paracetamolo Dr. Max e cercare assistenza medica.
    Si consiglia cautela se il paracetamolo viene somministrato in concomitanza con flucloxacillina a causa dell'aumentato rischio di acidosi metabolica con gap anionico elevato (HAGMA), in particolare nei pazienti con grave compromissione renale, sepsi, malnutrizione e altre fonti di carenza di glutatione (ad es. alcolismo cronico), così come in quelli che utilizzano le dosi massime giornaliere di paracetamolo. Si raccomanda un attento monitoraggio, inclusa la misurazione della 5-oxoprolina urinaria.
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.
    Popolazione pediatrica
    L'uso di Paracetamolo Dr. Max non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 6 anni di età o di peso inferiore ai 21 kg.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Paracetamolo Dr.Max
    Le sostanze epatotossiche possono aumentare il rischio di accumulo e sovradosaggio da paracetamolo. Il paracetamolo aumenta i livelli plasmatici dell'acido acetilsalicilico e del cloramfenicolo.
    L'uso concomitante a lungo termine di paracetamolo con acido acetilsalicilico o altri FANS può causare compromissione della funzione renale.
    Gli induttori degli enzimi microsomiali (ad es. barbiturici, inibitori della monoammino ossidasi, antidepressivi triciclici, erba di San Giovanni, antiepilettici (oltre a glutetimide, fenobarbitale, fenitoina, carbamazepina) e rifampicina) possono aumentare la tossicità di paracetamolo, causando una maggiore percentuale di epossido tossico durante la sua biotrasformazione.
    L'assorbimento di paracetamolo può essere aumentato da metoclopramide e domperidone e ridotto da colestiramina.
    Probenecid riduce la clearance e prolunga in maniera significativa l'emivita biologica del paracetamolo.
    L'effetto anticoagulante del warfarin e di altre cumarine può essere aumentato dall'uso giornaliero regolare e prolungato di paracetamolo con un aumento del rischio di sanguinamento. L'assunzione occasionale non ha effetti significativi.
    L'uso concomitante di farmaci che aumentano lo svuotamento gastrico, come la propantelina, può portare ad un lento assorbimento e ad un effetto ritardato del paracetamolo.
    È stata riportata una riduzione dell'efficacia della lamotrigina insieme e di un aumento della sua clearance epatica in pazienti in trattamento concomitante con paracetamolo.
    La somministrazione concomitante di paracetamolo e isoniazide può aumentare il rischio di tossicità epatica. È stato riportato sviluppo di neutropenia e tossicità epatica con l'uso concomitante di paracetamolo e zidovudina. Paracetamolo Dr. Max deve essere usato solo dopo attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio.
    Si deve prestare attenzione quando il paracetamolo è usato in concomitanza con flucloxacillina poiché l'assunzione concomitante è stata associata ad acidosi metabolica con gap anionico elevato, specialmente nei pazienti con fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4).


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Paracetamolo Dr.Max" insieme ad altri farmaci come “Cormeto”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Una grande quantità di dati sulle donne in gravidanza non indicano né tossicità malformativa, né fetale/neonatale. Studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico nei bambini esposti al Paracetamolo in utero mostrano risultati non conclusivi. Se clinicamente necessario, il paracetamolo può essere usato durante la gravidanza, tuttavia dovrebbe essere usato alla dose efficace più bassa per il più breve tempo possibile e con la più bassa frequenza possibile.
    Allattamento
    Il paracetamolo è escreto nel latte materno. Né il paracetamolo né i suoi metaboliti sono stati rilevati nelle urine del lattante. Studi con paracetamolo nell'uomo non hanno mostrato effetti dannosi sull'allattamento o sul bambino allattato. Durante il trattamento a breve termine con paracetamolo non è necessario interrompere l'allattamento se il neonato è sottoposto a stretto monitoraggio.
    Fertilità
    Studi sulla tossicità cronica da paracetamolo negli animali hanno mostrato insorgenza di atrofia testicolare e inibizione della spermatogenesi. La rilevanza di questo dato non è nota.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Paracetamolo Dr. Max non altera la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Paracetamolo Dr.Max
    Le reazioni avverse derivate da dati storici di studi clinici con Paracetamolo sono non comuni e provenienti da un numero esiguo di pazienti esposti. In base a ciò, la seguente tabella elenca le reazioni avverse segnalate provenienti da un'estesa esperienza post-marketing con l'uso di dosi terapeutiche ed è considerata appropriata. Le reazioni avverse sono classificate in base alla classificazione per sistemi e organi e per frequenza.
    Le frequenze sono definite come segue: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100, <1/10), Non comune (≥1/1.000, <1/100), Raro (≥1/10.000, <1/1.000), Molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Classificazione per organi
    MedDRA
    Frequenza
    Effetto indesiderato
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Molto raro
    trombocitopenia
    Disturbi del sistema immunitario
    Molto raro
    anafilassi
    Raro
    dermatite allergica (reazioni di ipersensibilità incluse eruzione cutanea, angioedema)
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Molto raro
    broncospasmo (asma analgesica) in pazienti
    predisposti
    Patologie epatobiliari
    Raro
    livelli aumentati di transaminasi nel fegato (funzione epatica compromessa)
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Molto raro
    reazioni avverse cutanee gravi, quali necrolisi epidermica tossica (TEN), sindrome di Stevens- Johnson (SJS), pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) (vedere paragrafo 4.4)
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Paracetamolo Dr.Max
    In caso di sovradosaggio da Paracetamolo, è necessaria immediata assistenza medica, anche se non sono presenti sintomi di sovradosaggio.
    Il sovradosaggio di dosi di paracetamolo relativamente basse (8 g -15 g a seconda del peso corporeo del paziente) può dar luogo a grave compromissione epatica che conduce a trapianto di fegato o persino morte, e a volte a necrosi tubolare renale acuta. È stata osservata pancreatite acuta con compromissione epatica o tossicità epatica.
    Sintomi
    I sintomi di sovradosaggio di paracetamolo nelle prime 24 ore possono includere nausea, vomito, letargia e sudorazione. Il dolore addominale può essere il primo segno di un danno al fegato e si verifica entro 1-2 giorni. Possono svilupparsi insufficienza epatica, encefalopatia, coma e morte. Le complicanze dell'insufficienza epatica includono acidosi metabolica, edema cerebrale, manifestazioni di sanguinamento, ipoglicemia, ipotensione, infezione e insufficienza renale. Il prolungamento del tempo di protrombina è uno degli indicatori di una funzione epatica compromessa e pertanto si raccomanda il suo monitoraggio. I pazienti che assumono induttori enzimatici (carbamazepina, fenitoina, barbiturici, rifampicina) o con storia di abuso di alcol, sono più predisposti al danno epatico. L'insufficienza renale acuta può verificarsi anche senza danno epatico grave. Un'altra manifestazione di intossicazione è danno miocardico.
    Trattamento
    In caso di sovradosaggio è necessaria immediata assistenza medica anche in assenza di sintomi. L'ospedalizzazione è essenziale. Nei pazienti che hanno assunto paracetamolo nelle 4 ore precedenti sono indicati vomito e lavanda gastrica. Successivamente è necessario somministrare metionina (2,5 g per via orale), in seguito sono appropriate misure di supporto. Ci sono dubbi circa il trattamento con carbone attivo per ridurre l'assorbimento gastrointestinale. Si raccomanda il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di paracetamolo. È necessario somministrare l'antidoto specifico N-acetilcisteina entro 8-15 ore dal sovradosaggio di paracetamolo, tuttavia sono stati osservati effetti benefici anche con somministrazioni successive a tale intervallo. N-acetilcisteina è solitamente somministrata ad adulti e bambini per via endovenosa in infusione con glucosio 5% con una dose iniziale di 150 mg/kg nell'arco di 15 minuti, poi 50 mg/kg per via endovenosa in infusione con glucosio 5% per 4 ore e successivamente 100 mg/kg fino a 16 ore, rispettivamente 20 ore dopo l'inizio della terapia. N-acetilcisteina può essere utilizzata anche per via orale, 70-140 mg/kg tre volte al giorno, entro 10 ore dopo il sovradosaggio di paracetamolo. In caso di intossicazione molto grave, sono possibili l'emodialisi e l'emoperfusione.

    Scadenza

    5 anni

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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