Lacidipina Teva

    Ultimo aggiornamento: 31/10/2023

    Cos'è Lacidipina Teva?

    Lacidipina Teva è un farmaco a base del principio attivo Lacidipina, appartenente alla categoria degli Calcioantagonisti e nello specifico Derivati diidropiridinici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Teva Italia S.r.l. - Sede legale.

    Lacidipina Teva può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Lacidipina Teva 4 mg 28 compresse rivestite con film

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Teva Italia S.r.l. - Sede legale
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Lacidipina
    Gruppo terapeutico: Calcioantagonisti
    ATC: C08CA09 - Lacidipina
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


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    Indicazioni

    Perché si usa Lacidipina Teva? A cosa serve?
    Lacidipina Teva è indicata per il trattamento dell'ipertensione in monoterapia o in associazione ad altri farmaci antipertensivi, compresi beta-adrenocettori antagonisti, diuretici e ACE-inibitori.

    Posologia

    Come usare Lacidipina Teva: Posologia
    Modo di somministrazione
    Per somministrazione orale.
    Posologia
    Adulti:
    il trattamento dell'ipertensione deve essere adattato alla gravità della patologia e in base alla risposta individuale.
    La dose iniziale raccomandata è di 2 mg una volta al giorno, preferibilmente al mattino, con o senza cibo. La dose può essere aumentata a 4 mg (e poi, se necessario, a 6 mg) una volta trascorso un tempo adeguato per l'instaurarsi del completo effetto farmacologico. In pratica, tale intervallo di tempo non deve essere inferiore a 3-4 settimane, a meno che la condizione clinica non richieda un aumento graduale del dosaggio più rapido. Dosi giornaliere superiori a 6 mg non hanno dimostrato un'efficacia significativamente maggiore.
    Lacidipina Teva deve essere assunto ogni giorno alla stessa ora, preferibilmente al mattino.
    Pazienti con compromissione epatica
    Non è richiesta alcuna modifica della dose in pazienti con compromissione epatica.
    Pazienti con danno renale
    Dal momento che Lacidipina Teva non viene eliminato dai reni, la dose non richiede alcun adeguamento nei pazienti con danno renale.
    Popolazione pediatrica
    Dal momento che non è stata acquisita alcuna esperienza con lacidipina in merito alla sicurezza e all'efficacia nei bambini, questo farmaco non è raccomandato per bambini e adolescenti sotto i 18 anni.
    Anziani
    Non è necessario alcun adeguamento della dose. Il trattamento può essere continuato ad oltranza.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Lacidipina Teva
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. La Lacidipina deve essere usata solo con grande attenzione nei pazienti con una precedente reazione allergica a un'altra diidropiridina, poichè sussiste il rischio teorico di reattività crociata.
    Come per altri diidropiridine, la lacidipina è controindicata in pazienti con stenosi aortica grave.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Lacidipina Teva
    In studi specializzati la Lacidipina ha dimostrato di non influire sulla funzione spontanea del nodo senoatriale (SA) o causare una conduzione prolungata nel nodo atrioventricolare (AV). Tuttavia, occorre tener conto del potenziale teorico che un calcioantagonista influisca sull'attività dei nodi SA e AV e quindi Lacidipina Teva deve essere usata con cautela nei pazienti con anomalie pregresse dell'attività dei nodi SA e AV.
    Come segnalato con alcuni calcioantagonisti diidropiridinici, la lacidipina deve essere usata con cautela nei pazienti con prolungamento dell'intervallo QT congenito o documentato come acquisito. La lacidipina deve essere usata con cautela anche nei pazienti trattati in concomitanza con farmaci che notoriamente prolungano l'intervallo QT, come antiaritmici di classe I e III, antidepressivi triciclici, alcuni antipsicotici, antibiotici (ad es. eritromicina) e alcuni antistaminici (ad es. terfenadina).
    Come con altri calcioantagonisti, la lacidipina deve essere usata con cautela nei pazienti con scarsa riserva cardiaca.
    Come con altri calcioantagonisti diidropiridinici, la lacidipina deve essere usata con cautela nei pazienti con angina pectoris instabile e nei pazienti che presentano angina instabile durante il trattamento.
    La lacidipina deve essere usata con cautela nei pazienti che hanno avuto recentemente un infarto miocardico.
    Non esiste prove sperimentali del fatto che la lacidipina sia utile per la prevenzione secondaria dell'infarto miocardico.
    L'efficacia e la sicurezza di Lacidipina Teva nel trattamento dell'ipertensione maligna non sono state stabilite.
    La lacidipina deve essere usata con cautela nei pazienti con funzionalità epatica ridotta, in quanto l'effetto antipertensivo può aumentare.
    Non esistono prove sperimentali del fatto che la lacidipina interferisca con la tolleranza al glucosio o alteri il controllo diabetico.
    Eccipienti
    Lattosio
    I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
    Sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Lacidipina Teva
    La co-somministrazione di Lacidipina Teva con altri farmaci che hanno un dichiarato effetto ipotensivo, compresi gli antipertensivi (ad es. diuretici, beta-bloccanti o ACE-inibitori), può avere un effetto ipotensivo additivo. Tuttavia, non sono stati identificati problemi specifici di interazione negli studi con gli agenti antiipertensivi di uso comune (ad esempio betabloccanti e diuretici) o con digossina, tolbutamide o warfarin.
    Il livello plasmatico della lacidipina può essere aumentato con la somministrazione contemporanea di cimetidina.
    La lacidipina si lega in maniera elevata alle proteine plasmatiche (95%) albumina e alfa-1-glicoproteina.
    Come per tutti gli antipertensivi vasodilatatori, è necessaria cautela in caso di consumo concomitante di alcool, in quanto l'alcool può potenziare gli effetti di questi farmaci.
    Come con altre diidropiridine, Lacidipina Teva non deve essere assunta con succo di pompelmo che ne potrebbe alterare la biodisponibilità.
    Non sono stati identificati problemi d'interazione farmacodinamica specifici in studi con antipertensivi comuni o con tolbutamide o warfarin.
    In uno studio clinico condotto su pazienti sottoposti a trapianto renale e trattati con ciclosporina, la lacidipina ha invertito la diminuzione del flusso plasmatico renale e la velocità di filtrazione glomerulare indotta dalle ciclosporine.
    La lacidipina viene notoriamente metabolizzata dal citocromo CYP3A4 e pertanto gli inibitori e gli induttori del CYP3A4 (ad esempio rifampicina, itraconazolo) somministrati in concomitanza possono interagire con il metabolismo e l'eliminazione della lacidipina.
    L'uso concomitante di lacidipina e corticosteroidi o tetracosactide può diminuire l'effetto antiipertensivo.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non ci sono dati relativi all'uso di Lacidipina in donne in gravidanza.
    Studi su animali non hanno dimostrato effetti teratogeni o di compromissione della crescita (vedere il paragrafo 5.3 “Dati preclinici di sicurezza“).
    La lacidipina deve essere usata durante la gravidanza solo se i potenziali benefici per la madre superano la possibilità di effetti avversi nel feto o nel neonato.
    Deve inoltre essere presa in considerazione la possibilità che la lacidipina possa causare il rilassamento del muscolo uterino a termine (vedere il paragrafo 5.3 “Dati preclinici di sicurezza“).
    Allattamento
    Sudi sulla somministrazione di latte in animali ha dimostrato che la lacidipina (o i suoi metaboliti) possono essere escreti nel latte materno.
    La lacidipina deve essere usata durante l'allattamento solo se i potenziali benefici per la madre superano la possibilità di effetti avversi nel feto o nel neonato.
    Fertilità:
    In alcuni pazienti trattati con calcioantagonisti sono state segnalate alterazioni biochimiche reversibili della testa degli spermatozoi che possono impedire la fecondazione.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    La Lacidipina può causare capogiri. I pazienti devono essere avvisati di non guidare o usare macchinari se avvertono capogiri o sintomi correlati.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Lacidipina Teva
    Sono stati usati dati di sperimentazioni cliniche su vasta scala (interne e pubblicate) per stabilire la frequenza di effetti avversi da comuni a non comuni.
    È stata utilizzata la seguente convenzione per la classificazione della frequenza: molto comune ≥1/10, comune da ≥1/100 a <1/10, non comune da ≥1/1.000 a <1/100, raro da ≥1/10.000 a <1/1.000, molto raro <1/10.000, non nota (la frequenza non può essere definiti sulla base dei dati disponibili).
    Per ogni raggruppamento in base alla frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di gravità decrescente.
    Normalmente la Lacidipina è ben tollerata. Alcuni pazienti possono manifestare effetti avversi minori che sono correlati alla sua nota azione farmacologica di vasodilatazione periferica. Tali effetti, indicati dal simbolo del cancelletto (#) sono normalmente transitori e solitamente scompaiono con il proseguimento della somministrazione di lacidipina alla stessa dose.
    Classificazione per sistemi e organi
    Reazione avversa
    Disturbi psichiatrici
     
    Molto Raro
    Depressione
    Patologie del sistema nervoso
    Comune
    #Cefalea, #capogiri
     
     
    Molto raro
    Tremore
    Frequenza non nota
    È stata segnalata sindrome extrapiramidale con alcuni calcioantagonisti
    Patologie cardiache
    Comune
    #Palpitazioni, tachicardia
    Non comune
    Peggioramento dell'angina già presente , sincope, ipotensione
     
    Come con altre diidropiridine il peggioramento dell'angina già presente è stato riportato in un piccolo numero di individui, specialmente all'inizio del trattamento. Questo è più probabile nei pazienti con cardiopatia ischemica sintomatica.
    Patologie vascolari
    Comune
    #Vampate
    Patologie gastrointestinali
     
    Comune
    Disturbi allo stomaco, nausea
    Non comune
    Iperplasia gengivale
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Comune
    Eruzione cutanea (tra cui eritema e prurito)
    Raro
    Angioedema, orticaria
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Raro
    Crampi muscolari
    Patologie renali e urinarie
    Comune
    Poliuria
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comune
    Astenia, #edema
    Esami diagnostici
    Comune
    Aumento reversibile della fosfatasi alcalina (aumenti clinicamente significativi non sono comuni).
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Lacidipina Teva
    Non sono stati segnalati casi di sovradosaggio con Lacidipina.
    Sintomi e Segni
    Il problema più comune può essere vasodilatazione periferica prolungata, associata a ipotensione e tachicardia.
    Può teoreticamente verificarsi bradicardia o conduzione AV prolungata.
    Trattamento
    Non esiste un antidoto specifico. Devono essere usate misure generali standard per il monitoraggio della funzione cardiaca ed appropriate misure terapeutiche e di supporto.

    Scadenza

    2 anni

    Conservazione

    Tenere il blister nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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