Komorebi

    Ultimo aggiornamento: 02/01/2023

    Cos'è Komorebi?

    Komorebi è un farmaco a base del principio attivo Ketorolac Sale Di Trometamolo, appartenente alla categoria degli Analgesici FANS e nello specifico Antinfiammatori non steroidei. E' commercializzato in Italia dall'azienda Fidia Farmaceutici S.p.A..

    Komorebi può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Komorebi 5 mg/ml gocce orali soluzione 1 flacone contagocce 10 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Fidia Farmaceutici S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: C
    Principio attivo: Ketorolac Sale Di Trometamolo
    Gruppo terapeutico: Analgesici FANS
    ATC: S01BC05 - Ketorolac
    Forma farmaceutica: gocce


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    Indicazioni

    Perché si usa Komorebi? A cosa serve?
    Komorebi è indicato per:
    • il trattamento del dolore e dell'infiammazione conseguenti alla chirurgia della cataratta;
    • l'inibizione della miosi intraoperatoria durante la chirurgia della cataratta;
    • il sollievo a breve termine della congiuntivite allergica.

    Posologia

    Come usare Komorebi: Posologia
    Posologia
    Trattamento del dolore e dell'infiammazione conseguenti alla chirurgia della cataratta:
    la dose raccomandata è 1 goccia 4 volte al giorno per 2-4 settimane
    Inibizione della miosi intraoperatoria durante la chirurgia della cataratta:
    la dose raccomandata è 1 goccia ogni 30 minuti, iniziando la somministrazione 2 ore prima dell'intervento chirurgico, per un totale di 4 gocce. L'ultima goccia deve essere somministrata 30 minuti prima della preparazione chirurgica.
    Sollievo a breve termine della congiuntivite allergica:
    la dose raccomandata è 1 goccia 4 volte al giorno per 1-2 settimane.
    Popolazione pediatrica
    La posologia raccomandata è identica alla dose raccomandata per gli adulti.
    L'efficacia e la sicurezza di questo medicinale non sono state ancora studiate in pazienti pediatrici, di età inferiore ai 14 anni.
    Popolazione speciale
    Anziani, pazienti con insufficienza renale e pazienti con insufficienza epatica
    Non sono stati eseguiti studi su questi gruppi di pazienti.
    Modo di somministrazione
    Applicare il collirio goccia a goccia nella dose raccomandata nella sacca congiuntivale dell'occhio da trattare, tirando con attenzione la palpebra inferiore verso il basso e guardando verso l'alto. I pazienti devono essere avvertiti di evitare di toccare l'occhio e le aree circostanti con la punta del contagocce.
    In caso di utilizzo di Komorebi in concomitanza con altri medicinali oftalmici per uso topico, si deve attendere almeno 5 minuti tra le somministrazioni di ciascun prodotto.
    Se si dimentica una dose, questa deve essere somministrata appena possibile. Successivamente, il trattamento deve essere seguito come previsto.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Komorebi
    Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    È possibile che vi sia una sensibilità crociata con acido acetilsalicilico e altri farmaci antinfiammatori non steroidei. Komorebi è controindicato nei pazienti ipersensibili che hanno precedentemente mostrato sensibilità a questi farmaci.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Komorebi
    Komorebi non deve essere utilizzato contemporaneamente alle lenti a contatto.
    Si consiglia di utilizzare Komorebi con cautela nei pazienti con tendenza emorragica o sottoposti a trattamento anticoagulante.
    Come per gli altri FANS, l'uso di ketorolac trometamolo collirio, soluzione può ritardare la cicatrizzazione delle ferite corneali, quindi il suo uso nei soggetti predisposti (con lesioni epiteliali persistenti, denervazione della cornea, diabete mellito, sindrome dell'occhio secco severa) deve essere valutato attentamente. L'uso prolungato di FANS può portare ad assottigliamento, erosione, ulcerazione o perforazione della cornea.
    I FANS topici devono essere utilizzati con cautela in pazienti che sono stati sottoposti a interventi chirurgici oculari complicati, che presentano denervazione della cornea, difetti dell'epitelio corneale, diabete mellito, patologie della superficie oculare (ad es. sindrome dell'occhio secco), artrite reumatoide oppure che sono stati sottoposti a ripetuti interventi chirurgici agli occhi in un breve lasso di tempo, perché possono essere maggiormente esposti al rischio di reazioni avverse a livello corneale che possono compromettere la capacità visiva.
    L'esperienza post-marketing con i FANS topici indica inoltre che l'uso oltre le 24 ore precedenti all'intervento chirurgico, oppure oltre 14 giorni dopo l'intervento, può aumentare il rischio di insorgenza e gravità di eventi avversi a livello corneale.
    L'uso concomitante di ketorolac trometamolo collirio, soluzione e dei corticosteroidi per uso topico deve essere attentamente monitorato nei pazienti predisposti alla rottura dell'epitelio corneale, a causa del ritardo nel processo di cicatrizzazione.
    Ogni ml di Komorebi contiene 0,05 mg di benzalconio cloruro. Il benzalconio cloruro può essere assorbito dalle lenti a contatto morbide e alterarne il colore. Le lenti a contatto devono essere rimosse prima di usare questo medicinale e riapplicate 15 minuti dopo.
    È stato riportato che il benzalconio cloruro causa irritazione agli occhi, sintomi di secchezza oculare e può influire sul film lacrimale e sulla superficie corneale. Deve essere usato con cautela in pazienti con occhio secco e in pazienti in cui la cornea può essere compromessa. I pazienti devono essere monitorati in caso di uso prolungato.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Komorebi
    Non sono stati effettuati studi di interazione.
    Il ketorolac trometamolo collirio, soluzione si è dimostrato ben tollerato quando impiegato in associazione con medicinali oftalmici e sistemici quali antibiotici, sedativi, ialuronidasi e/o anestetici (bupivacaina HCl, lidocaina HCl e tetracaina HCl), betabloccanti, inibitori dell'anidrasi carbonica, miotici, midriatici e cicloplegici.
    Utilizzare sotto monitoraggio nei pazienti con tendenza alle emorragie o sottoposti a trattamento anticoagulante.
    L'uso concomitante di farmaci antinfiammatori non-steroidei e corticosteroidi per uso topico può incrementare il rischio di problemi di cicatrizzazione (vedere paragrafo 4.4).


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Komorebi" insieme ad altri farmaci come “Coumadin”, “Sintrom”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    La sicurezza dell'uso del medicinale in donne in gravidanza non è stata stabilita.
    I risultati degli studi condotti su animali non hanno evidenziato il rischio di tossicità riproduttiva (vedere il paragrafo 5.3).
    Ad oggi non esistono studi controllati sull'uso di ketorolac trometamolo collirio, soluzione in donne in gravidanza. Pertanto l'uso del medicinale in queste situazioni deve essere preso in considerazione solo se i benefici superano i rischi. A causa dei rischi noti associati all'uso di FANS durante il terzo trimestre di gravidanza (chiusura prematura del dotto arterioso), il ketorolac trometamolo collirio, soluzione non deve essere utilizzato in questa fase della gravidanza.
    Allattamento
    L'uso di Komorebi non è raccomandato in donne che allattano al seno. Il ketorolac trometamolo viene escreto, dopo somministrazione sistemica, nel latte materno.
    Fertilità
    Gli studi sugli animali non hanno mostrato reazioni avverse sulla fertilità.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Komorebi non altera la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
    Tuttavia, immediatamente dopo la somministrazione, la visione può essere transitoriamente offuscata, pertanto i pazienti non devono guidare o usare macchinari fino a quando non si ristabilisce la normale visione.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Komorebi
    Gli effetti collaterali sono elencati in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/.1000 a <1/100), rara (da ≥1/10.000 a <1/1.000), molto rara (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Disturbi del sistema immunitario
    Comune: reazioni allergiche
    Patologie dell'occhio
    Molto comune: irritazione oculare (compresa sensazione di bruciore), dolore oculare (compreso dolore pungente)
    Comune: cheratite superficiale, edema oculare e/o palpebrale, prurito oculare, iperemia congiuntivale, infezione oculare, infiammazione oculare
    Non comune: ulcera corneale, infiltrati corneali, offuscamento e/o riduzione della vista, secchezza oculare, irite
    Non nota: assottigliamento della cornea, erosione corneale, rottura dell'epitelio o perforazione della cornea.
    A causa della possibilità di assorbimento sistemico di ketorolac trometamolo collirio, soluzione somministrato per via topica, possono verificarsi, benché raramente, gli effetti collaterali riportati per l'uso sistemico, quali cefalee, sintomi simil-influenzali, nausea, vomito, emorragia e ulcera peptica.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Komorebi
    Non sono stati riportati casi di sovradosaggio con questa forma farmaceutica.

    Scadenza

    30 mesi.
    Dopo prima apertura: 28 giorni

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore a 25ºC.
    Tenere il flacone ben chiuso.
    Conservare il flacone nella confezione originale, per proteggere il medicinale dalla luce e dall'umidità.
    Tenere fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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