Università degli Studi di MilanoFederazione Ordini Farmacisti Italiani
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Metformina





A cosa serve

La metformina è un antidiabetico, appartiene alla classe delle biguanidi. La metformina è disponibile per la somministrazione orale in forma di compresse rivestite con film e in forma di compresse a rilascio prolungato. La metformina può essere prescritto con ricetta RR. La metaformina agisce modulando il metabolismo degli zuccheri presenti nell'organismo senza agire sulle cellule beta pancreatiche responsabili della secrezione di insulina (ormone ad azione ipoglicemizzante), garantendo un buon controllo sia della glicemia basale che di quella post-prandiale e riducendo al minimo il rischio di incorrere in episodi di ipoglicemia.


Indicazioni

La metformina viene utilizzata nel trattamento del diabete mellito di tipo 2 sia in monoterapia che in terapia di associazione con altri antidiabetici orali o con insulina, quando gli interventi dietetici e l'esercizio fisico non sono sufficienti a controllare la malattia.


Posologia

Adulti.
Monoterapia e combinazione con altri antidiabetici orali: la dose iniziale abituale varia tra 500 mg (mezza compressa) e 850 mg di metformina cloridrato 2 o 3 volte al giorno, durante o dopo i pasti. Dopo 10 - 15 giorni, si consiglia di modificare la dose in rapporto ai livelli glicemici. Un lento aumento della dose puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. La dose giornaliera massima consigliata corrisponde a 3 g di metformina cloridrato. Se si intende iniziare il trattamento con metformina dopo una terapia con un altro antidiabeticoorale: interrompere l'assunzione dell'altro antidiabetico e iniziare il trattamento con metformina alla dose indicata. Combinazione con l'insulina La metformina e l'insulina possono essere prescritte insieme, al fine di ottenere un migliore controllo della glicemia. La metforminaviene somministrata alla dose iniziale abituale di 500 mg (mezza compressa) e 850 mg di metformina cloridrato due o tre volte al giorno, mentre il dosaggio dell'insulina verrà stabilito in base ai livelli glicemici. Anziani: a causa della possibile riduzione della funzionalita'renale nei pazienti anziani, si consiglia di adeguare il dosaggio di metformina cloridrato alla funzionalità renale. In questi pazienti è pertanto necessario un controllo regolare della funzionalità renale.

Bambini ed adolescenti.
Monoterapia e combinazione con insulina: il medicinale può essere impiegato nei bambini da 10 anni di età e negli adolescenti. La dose iniziale abituale varia tra 500 mg (mezza compressa) e 850 mg di metformina cloridrato una volta al giorno, durante o dopo i pasti. Dopo 10 - 15 giorni, si consiglia di modificare la dose in rapporto ai livelli glicemici. Un lento aumento della dose può migliorare la tollerabilità gastrointestinale. La dose giornaliera massima consigliata di metformina cloridrato è di 2 g, suddivisi in 2-3 dosi. Istruzioni per l'uso: a causa della forma a snap-tab, le compresse rivestite con film possono essere divise, come per le altre compresse, a mani nude o posizionando la linea di divisione più grande verso il basso su una superficie dura e piatta e applicando una pressione col pollice.


Medicinali che contengono il Principio Attivo Metformina


Controindicazioni

L'utilizzo del Metformina è controindicato nei seguenti casi:

  • In pazienti con ipersensibilità nota alla metformina;
  • In presenza di diabete chetoacidosico (complicanza del diabete);
  • In stato di pre-coma diabetico;
  • In presenza di grave riduzione della funzionalità renale;
  • In presenza di diabete incontrollato, ad esempio, con iperglicemia, nausea, vomito, disidratazione, rapida perdita di peso o chetoacidosi;
  • In presenza di disidratazione;
  • In presenza di gravi infezioni;
  • In caso di cure in corso per problemi cardiaci e/o in caso d'infarto recente;
  • In presenza di problemi circolatori;
  • In presenza di difficoltà respiratorie;
  • In caso d'insufficienza epatica;
  • In caso di eccessivo consumo di alcolici (intossicazione acuta da alcol o alcolismo);

Avvertenze

Acidosi lattica: l'acidosi lattica è una complicanza metabolica rara, ma grave (con un'alta mortalità in assenza di trattamento immediato), che può verificarsi in seguito all'accumulo di metformina. I casi di acidosi lattica documentati nei pazienti trattati con metformina si sono verificati soprattutto in pazienti diabetici con una grave insufficienza renale. L'incidenza dell'acidosi lattica può e deve essere ridotta mediante l'accertamento degli altri fattori di rischio associati(come il diabete mal controllato, la chetonemia, il digiuno, l'eccessivo consumo di alcool, l'insufficienza epatica e qualsiasi condizione associata all'ipossia). Diagnosi: l'acidosi lattica è caratterizzata da una dispnea acidosica, da dolori addominali e ipotermia, seguiti dal coma. I reperti degli esami di laboratorio comprendono: pH ematico ridotto, livelli plasmatici di lattato superiori a 5 mmol/l e aumento del gap anionico e del rapporto lattato/piruvato. In caso di sospetta acidosi metabolica, sospendere la somministrazione di metformina e ricoverare immediatamente il paziente. Funzionalità renale: Poiché' la metformina viene escreta dal rene, è necessario determinare i livelli sierici della creatinina, prima dell'inizio del trattamento e a trattamento avviato a intervalli regolari: almeno una volta all'anno nei pazienti con funzionalità renale normale; almeno due o quattro volte all'anno nei pazienti con livelli sierici di creatinina ai limiti superiori della norma e negli anziani. Nei pazienti anziani, una funzionalità renale ridotta è frequente e asintomatica. Occorre particolare cautela in tutte le situazioni in cui la funzionalità renale può risultare alterata (ad esempio, all'inizio di un trattamento antipertensivo o diuretico, e all'inizio di una terapia con farmaci antinfiammatori nonsteroidei (FANS). Somministrazione di mezzi di contrasto iodati: poiché' la somministrazione intravascolare di mezzi di contrasto iodati per indagini radiologiche può provocare un'insufficienza renale, la somministrazione di metformina cloridrato deve essere sospesa prima o al momento dell'indagine e può essere ripresa non prima di 48 ore dopo l'indagine stessa, e solo dopo che sia stato eseguito un ulteriore esame della funzionalità renale con reperto nell'ambito della norma. Interventi chirurgici: sospendere la somministrazione di metformina cloridrato 48 ore prima di un intervento chirurgico programmato, da eseguirsi in anestesia generale, spinale o peridurale. Riprendere il trattamento non prima di 48 ore dopo l'intervento o dopo la ripresa dell'alimentazione orale, e solo dopo che sia stata verificata una normale funzionalità renale. Bambini e adolescenti: la diagnosi per il diabete mellito di tipo 2 deve essere confermata prima di iniziare il trattamento con metformina. Non sono stati evidenziati effetti di metformina sulla crescita e sulla pubertà durante studi clinici controllati della durata di un anno ma non sono disponibili dati a lungo termine per questi casi. Perciò si raccomanda un attento follow-up post-marketing dell'effetto di metformina su questi parametri in bambini trattati e specialmente in adolescenti prima della pubertà. Bambini tra i 10 e 12 anni: solamente 15 soggetti tra 10 e 12 anni furono inclusi in studi clinici controllati eseguiti su bambini adolescenti. Benché' l'efficacia e la sicurezza di metformina in bambini al di sotto dei 12 anni non differisce da quella in adolescenti di maggiore età, si consiglia di usare cautela nel prescrivere a bambini tra i 10 e 12 anni. Altre precauzioni: tutti i pazienti devono continuare a seguire il loro regime dietetico, con una distribuzione adeguata dell'assunzione dei carboidrati nell'arco della giornata. I pazienti in sovrappeso devono continuare la loro dieta con un apporto energetico ridotto. Gli abituali esami di laboratorio per il monitoraggio del diabete devono essere eseguiti regolarmente. La metformina da sola non provoca mai un'ipoglicemia, ma è richiesta prudenza se viene impiegata in combinazione con l'insulina o con le sulfoniluree..


Interazioni

Combinazioni sconsigliate. Alcool: nell'intossicazione alcoolica acuta esiste un rischio aumentato di acidosi lattica, soprattutto in caso di: digiuno o malnutrizione; insufficienza epatica. Evitare il consumo di alcool e di medicinali contenenti alcool. Mezzi di contrasto iodati. La somministrazione intravascolare di mezzi di contrasto iodati può provocare un'insufficienza renale, con conseguente accumulo di metformina e aumento del rischio di acidosi lattica. Pertanto, la somministrazione di metformina cloridrato deve essere sospesa prima o al momento dell'indagine e può essere ripresa non prima di 48 ore dopo l'indagine stessa, e solo dopo che sia stato eseguito un ulteriore esame della funzionalità renale con reperto nell'ambito della norma. Combinazioni che richiedono specifiche precauzioni d'impiego I glucocorticoidi (somministrati sia per via sistemica che locale), i beta2 agonisti ed i diuretici possiedono un effetto intrinseco iperglicemizzante. Informare il paziente e controllare la glicemia con maggiore frequenza, soprattutto all'inizio del trattamento. Se necessario, modificare il dosaggio del medicinale antidiabetico nel corso e oltre il termine del trattamento con l'altro medicinale. Gli inibitori ACE possono abbassare la glicemia. Se necessario, modificare il dosaggio del medicinale antidiabetico nel corso e oltre il termine del trattamento con l'altro medicinale.


Effetti Indesiderati

Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati del Metformina organizzati secondo la classificazione sistemica e organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati

Disturbi muscolari

Rabdomiolisi (rottura delle cellule del muscolo scheletrico e rilascio nel circolo ematico delle sostanze presenti all'interno della muscolatura);

Alterazioni del metabolismo e della nutrizione

Diminuzione dell'assorbimento di vitamina B12 e dei suoi livelli sierici

Patologie del sistema nervoso

Alterazioni del gusto

Patologie gastrointestinali

Nausea, vomito, mal di stomaco, diarrea, disturbi digestivi, dolore addominale, perdita dell’appetito

Patologie epatobiliari

Test anormali della funzionalità epatica o epatite che guarisce dopo interruzione della terapia

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Reazioni della cute come eritema, prurito, ed orticaria


Sovradosaggio

Sintomi
Il sovradosaggio di metformina si manifesta con irritazione gastrointestinale, acidosi metabolica, acidosi lattica, ipoglicemia, ipovolemia, convulsioni, oliguria, anuria, depressione respiratoria, shock, coma.
Trattamento
In caso di sovradosaggio da metformina si potrebbe andare incontro allo sviluppo di acidosi lattica. Il trattamento deve essere effettuato in ospedale. Per eliminare il lattato e l'eccesso di metformina assunto potrebbe rivelarsi utile il ricorso all'emodialisi. Indurre il vomito ed effettuare lavanda gastrica, somministrare carbone attivato, mantenere la pervietà delle vie aeree e mantenere la funzionalità cardiovascolare e respiratoria. Monitorare la glicemia, la concentrazione di lattato e di piruvato, il pH plasmatico.

Gravidanza e Allattamento

Al momento attuale non sono disponibili dati epidemiologici di rilievo. Gli studi condotti sugli animali non indicano effetti dannosi relativi alla gravidanza, allo sviluppo embrionale e fetale, al parto e allo sviluppo post-natale. Durante la gravidanza e se una paziente sta programmando una gravidanza, il diabete non deve essere trattato con metformina, ma con l'insulina, che deve essere somministrata per mantenere i livelli glicemici il più possibile vicini alla norma, al fine di ridurre il rischio di comparsa di malformazioni fetali associate a livelli glicemici anomali. Nei ratti, metformina viene secreta nel latte. Per la specie umana non sono disponibili dati simili, e pertanto è necessario scegliere se interrompere l'allattamento o interrompere la somministrazione di metformina, tenendo in considerazione l'importanza del principio attivo per la paziente.

 


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