Tapazole

    Ultimo aggiornamento: 28/03/2024

    Cos'è Tapazole?

    Tapazole è un farmaco a base del principio attivo Tiamazolo, appartenente alla categoria degli Antitiroidei e nello specifico Derivati imidazolici contenenti zolfo. E' commercializzato in Italia dall'azienda Teofarma.

    Tapazole può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Tapazole 5 mg 100 compresse blister

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Teofarma
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Tiamazolo
    Gruppo terapeutico: Antitiroidei
    ATC: H03BB02 - Tiamazolo
    Forma farmaceutica: compressa


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    Indicazioni

    Perché si usa Tapazole? A cosa serve?
    Terapia medica dell'ipertiroidismo.
    La terapia a lungo termine può indurre la remissione della malattia.
    Tapazole può essere impiegato per la preparazione all'intervento di tiroidectomia subtotale ed alla terapia con iodio-radioattivo.
    Tapazole è inoltre indicato quando la tiroidectomia è controindicata o non consigliabile.

    Posologia

    Come usare Tapazole: Posologia
    Adulti
    La dose iniziale giornaliera è di 15 mg per l'ipertiroidismo di grado lieve, 30-40 mg per l'ipertiroidismo di grado moderato e di 60 mg per l'ipertiroidismo grave. La quantità giornaliera deve essere suddivisa in tre dosi da somministrare ad intervalli di 8 ore. La dose di mantenimento varia da 5 a 15 mg al giorno.
    Popolazione pediatrica
    Bambini di età uguale o inferiore ai 2 anni
    La sicurezza e l'efficacia di metimazolo nei bambini al di sotto dei 2 anni di età non sono state ancora stabilite. Pertanto il suo uso non è raccomandato in questa fascia di età.
    Se necessario, nella primissima infanzia il farmaco va somministrato nei casi di effettiva
    necessità e sotto il diretto controllo medico.
    Uso nei bambini e adolescenti (3-17 anni)
    La dose iniziale per il trattamento dei bambini di età superiore ai 3 anni e degli adolescenti deve essere calcolata in rapporto al loro peso corporeo. Generalmente, la dose iniziale giornaliera è di 0,5/mg/kg suddivisa in due o tre dosi uguali.
    Per la terapia di mantenimento, la dose giornaliera può essere ridotta in base alla risposta del paziente alla terapia. Un trattamento aggiuntivo con levotiroxina può essere necessario per evitare l'ipotiroidismo. Non superare la dose di 40 mg al giorno.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Tapazole
    Ipersensibilità al principio attivo o ai farmaci antitiroidei o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    Allattamento (vedere paragrafo 4.6).
    Pazienti con anamnesi di pancreatite acuta a seguito di somministrazione di metimazolo o del suo profarmaco carbimazolo.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Tapazole
    L'agranulocitosi è un effetto collaterale potenzialmente grave. Ai pazienti deve essere raccomandato di riferire al medico qualsiasi sintomo suggestivo di agranulocitosi, come ad esempio febbre o mal di gola. Possono anche verificarsi leucopenia, trombocitopenia ed anemia aplastica. Il farmaco deve essere sospeso in presenza di agranulocitosi, anemia aplastica, epatite o dermatite esfoliativa. La funzione emopoietica del paziente deve essere attentamente monitorata.
    A causa della tossicità epatica del metimazolo e del propiltiouracile, occorre prestare attenzione alle gravi reazioni epatiche verificatesi con questi farmaci. Sono stati segnalati rari casi di epatite fulminante, necrosi epatica, encefalopatia e morte. La comparsa di una sintomatologia suggestiva di un interessamento epatico (anoressia, prurito, dolore al quadrante addominale destro superiore, ecc.) deve pertanto indurre ad un'attenta valutazione della funzionalità epatica.
    La presenza di manifestazioni evidenti di una disfunzione epatica (ivi incluso un aumento delle transaminasi pari a 3 volte o più i limiti superiori della norma) rende necessaria una pronta interruzione del trattamento con metimazolo.
    I pazienti debbono essere strettamente controllati, prestando particolare attenzione ad ogni sintomo o segno di malattia da loro riferito, in particolare mal di gola, febbre, eruzioni cutanee, cefalea o malessere generale. In questi casi si deve eseguire un esame emocromocitometrico completo con formula leucocitaria al fin di escludere la possibilità di agranulocitosi. Queste precauzioni si rendono ancor più necessarie se il paziente riceve altri farmaci potenzialmente mielotossici.
    Poiché il metimazolo può causare ipoprotrombinemia ed emorragie, il tempo di protrombina deve essere monitorato, specialmente prima di interventi chirurgici.
    È infine necessario monitorare la funzione tiroidea in modo da effettuare le opportune riduzioni del dosaggio del metimazolo a seguito di elevati valori di TSH.
    Successivamente all'immissione in commercio sono stati segnalati casi di pancreatite acuta in pazienti trattati con metimazolo o con il suo profarmaco carbimazolo. In caso di pancreatite acuta, metimazolo deve essere interrotto immediatamente. Metimazolo non deve essere somministrato a pazienti con anamnesi di pancreatite acuta a seguito della somministrazione di metimazolo o del suo profarmaco carbimazolo. La riesposizione può comportare la recidiva della pancreatite acuta, con un tempo d'insorgenza ridotto.
    In pazienti in terapia con metimazolo sono stati riportati casi di vasculite che includevano: vasculite cutanea leucocitoclastica, danno renale acuto e glomerulonefrite, emorragia alveolare/polmonare, vasculite del SNC e neuropatia.
    La maggior parte dei casi era associata a vasculite positiva per anticorpi anti-citoplasma dei neutrofili (ANCA). In alcuni casi, la vasculite si è risolta/migliorata con l'interruzione dell'assunzione del farmaco; tuttavia, i casi più gravi hanno richiesto un trattamento con misure immunosoppressorie aggiuntive. Se si sospetta una vasculite, si deve interrompere la terapia e avviare un intervento appropriato.
    Donne in età fertile e in gravidanza
    Le donne in età fertile devono utilizzare misure anticoncezionali efficaci durante il trattamento.
    L'uso di metimazolo nelle donne in gravidanza deve basarsi sulla valutazione del rapporto beneficio/rischio per ogni singolo caso. Se si utilizza metimazolo durante la gravidanza, occorre somministrare la dose efficace più bassa senza somministrazione supplementare di ormoni tiroidei. È raccomandato un attento monitoraggio della madre, del feto e del neonato (vedere paragrafo 4.6).
    Tapazole contiene lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Tapazole
    Anticoagulanti (orali): l'attività degli anticoagulanti può essere potenziata da un'azione anti-vitamina K attribuita al metimazolo.
    Beta-bloccanti: l'ipertiroidismo può causare un'aumentata clearance dei beta-bloccanti con alto indice di estrazione. Quando un paziente ipertiroideo diventa eutiroideo può essere necessaria una riduzione del dosaggio dei beta-bloccanti.
    Glicosidi digitalici: i livelli plasmatici dei farmaci digitalici possono risultare aumentati quando pazienti ipertiroidei in trattamento continuo con glicosidi digitalici divengono eutiroidei; in tali casi può essere necessaria una riduzione del dosaggio dei glicosidi digitalici.
    Teofillina: la clearance della teofillina può diminuire quando pazienti ipertiroidei in trattamento continuo con teofillina divengono eutiroidei; in tali casi può essere necessaria una riduzione del dosaggio della teofillina.
    Popolazione pediatrica
    Sono stati effettuati studi d‘interazione solo negli adulti.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Tapazole" insieme ad altri farmaci come “Aminofillina Galenica Senese”, “Aminofillina Salf”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne in età fertile
    Le donne in età fertile devono utilizzare misure anticoncezionali efficaci durante il trattamento (vedere paragrafo 4.4).
    Gravidanza
    Tapazole non è raccomandato durante la gravidanza.
    L'ipertiroidismo nelle donne in gravidanza deve essere adeguatamente trattato in modo da prevenire gravi complicazioni alla madre e al feto.
    Metimazolo può attraversare la placenta umana e può causare nel feto gozzo (aumento di volume della ghiandola tiroidea) e perfino cretinismo.
    Sulla base dei dati sull'uomo derivanti da studi epidemiologici e segnalazioni spontanee, si sospetta che la somministrazione di metimazolo durante la gravidanza possa provocare malformazioni congenite, in particolare durante il primo trimestre di gravidanza e a dosi elevate.
    Tra le malformazioni segnalate figurano aplasia cutanea congenita (specialmente del cuoio capelluto), malformazioni craniofacciali (atresia delle coane, ovvero occlusione di una o di entrambe le cavità nasali, dismorfismo della faccia), esonfalo, atresia esofagea (occlusione dell'esofago) con fistola tracheoesofagea (comunicazione anomala tra trachea ed esofago), assenza o sviluppo incompleto dei capezzoli, anomalie del dotto onfalo-mesenterico e difetto del setto ventricolare.
    Se il metimazolo viene usato durante la gravidanza, o il concepimento avviene durante il trattamento con questo farmaco, la paziente deve essere messa a conoscenza dei potenziali rischi per il feto.
    Poiché i suddetti difetti congeniti si sono verificati nella prole di pazienti trattate con metimazolo, nelle donne in gravidanza che richiedono un trattamento per l'ipertiroidismo il medico dovrà attentamente valutare le possibili alternative terapeutiche.
    Ad oggi non sono descritti difetti del cuoio capelluto e altre specifiche malformazioni congenite nei neonati di pazienti trattate con propiltiouracile; quindi questo farmaco può essere preferibile al metimazolo nelle donne gravide che necessitano di terapia antitiroidea, sempre tenendo presente il rischio di gozzo ed ipotiroidismo nel feto.
    In molte donne il grado di disfunzione tiroidea tende a diminuire con l'avanzare della gravidanza, e ciò può consentire di ridurre la dose. In alcuni casi, la somministrazione di Tapazole può essere sospesa 2 o 3 settimane prima del parto.
    Metimazolo deve essere somministrato durante la gravidanza soltanto a seguito di una rigorosa valutazione del rapporto beneficio/rischio per ogni singolo caso e solo alla dose efficace più bassa in assenza di somministrazione supplementare di ormoni tiroidei. Se si utilizza metimazolo durante la gravidanza, si raccomanda un attento monitoraggio della madre, del feto e del neonato (vedere paragrafo 4.4).
    Allattamento
    Tapazole è controindicato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.3) a causa del passaggio del medicinale nel latte materno.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Tapazole non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Tapazole
    Le reazioni avverse sotto riportate, derivanti dai dati post-marketing, sono classificate in base alla convenzione MedDRA sulla frequenza: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1000), molto raro <1/10.000), Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Classificazione per sistemi e organi
    Molto comune (≥1/10)
    Comune(≥1/100,<1/10)
    Non comune (≥1/1.000,<1/100)
    Raro
    (≥1/10.000
    <1/1.000)
    Molto raro (<1/10.000)
    Frequenza non nota
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
     
     
     
    Inibizione della mielopoiesi (agranulocitosi e trombocitopenia), anemia aplastica, Ipoprotrombinemia
    Linfoadenopatia, inibizione della mielopoiesi (granulocitopenia)
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
     
     
     
    Sindrome da insulina-resistenza (che può provocare coma ipoglicemico)
    Patologie del sistema nervoso
     
     
     
     
    Parestesia, ageusia, cefalea, sonnolenza, neurite
     
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
     
     
     
     
    Vertigini
     
    Patologie vascolari
     
     
     
     
    Vasculite
    Periarterite
    Patologie gastrointestinali
     
     
     
     
    Nausea, vomito, epigastralgia, scialoadenopatia,
    Pancreatite acuta
    Patologie epatobiliari
     
     
     
     
    Ittero, epatite (l'ittero può persistere per molte settimane dopo la sospensione del farmaco)
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
     
     
     
    Sindrome di Stevens-Johnson, dermatite, eruzione cutanea, orticaria, perdita dei capelli, prurito
    Pigmentazione cutanea
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
     
     
     
    Artralgia, mialgia, sindrome lupus-simile
     
    Patologie renali e urinarie
     
     
     
     
     
    Nefrite
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
     
     
     
    Edema, iperpiressia
    Febbre da farmaco
    È da notare che circa il 10% dei pazienti con ipertiroidismo non trattati presenta leucopenia con granulocitopenia relativa.
    Popolazione pediatrica
    La frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse nei bambini appaiono comparabili a quelle degli adulti.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette

    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. 


    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Tapazole
    Segni e sintomi: sono stati riportati segni e/o sintomi come nausea, vomito, epigastralgia, cefalea, febbre, prurito, edema e dolore in sede articolare. Con frequenza minore si possono verificare dermatite esfoliativa, epatite, sindrome nefrosica, neuropatie, stimolazione o depressione del sistema nervoso centrale.
    Entro alcune ore o giorni possono manifestarsi anemia aplastica e agranulocitosi. Sebbene non sia ancora noto il meccanismo che scatena l'agranulocitosi, il fenomeno è associato generalmente all'assunzione di dosi di metimazolo superiori o uguali ai 40 mg in pazienti di più di 40 anni.
    Trattamento: nella valutazione del sovradosaggio, è da considerare la possibilità di sovradosaggi dovuti a più farmaci, di interazioni tra farmaci e di una farmacocinetica particolare nel paziente.
    Il paziente va seguito attentamente, controllando in particolar modo lo stato delle vie aeree assicurando la ventilazione e la perfusione. Monitorare e mantenere entro limiti accettabili i parametri vitali del paziente, l'emogasanalisi, gli elettroliti sierici e la funzione emopoietica.
    L'assorbimento intestinale del farmaco può essere ridotto somministrando carbone attivo che, in molti casi, è più efficace dell'emesi o della lavanda gastrica. Valutare l'impiego del carbone attivo come trattamento alternativo o in aggiunta alla lavanda gastrica. La somministrazione ripetuta di carbone attivo può facilitare l'eliminazione di altri farmaci che potrebbero essere stati assunti. Controllare attentamente le vie aeree del paziente durante la lavanda gastrica e nell'uso del carbone attivo.
    Non è noto se la diuresi forzata, la dialisi peritoneale, l'emodialisi e l'emoperfusione con carbone attivo possono essere efficaci per il trattamento del sovradosaggio di metimazolo.

    Scadenza

    2 anni.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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