Solacutan

    Ultimo aggiornamento: 26/04/2024

    Cos'è Solacutan?

    Solacutan è un farmaco a base del principio attivo Diclofenac Sodico, appartenente alla categoria degli Analgesici FANS e nello specifico Altri dermatologici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Mibe Pharma Italia S.r.l..

    Solacutan può essere prescritto con Ricetta RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti.


    Confezioni

    Solacutan 3% gel 1 tubo da 60 g
    Solacutan 3% gel 1 tubo da 90 g
    Solacutan 3% gel da 25 g

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Mibe Pharma Italia S.r.l.
    Ricetta: RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
    Classe: C
    Principio attivo: Diclofenac Sodico
    Gruppo terapeutico: Analgesici FANS
    ATC: D11AX18 - Diclofenac
    Forma farmaceutica: gel


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    Indicazioni

    Perché si usa Solacutan? A cosa serve?
    Per il trattamento della cheratosi attinica (CA).

    Posologia

    Come usare Solacutan: Posologia
    Posologia
    Adulti
    Solacutan deve essere applicato sull'area lesa della pelle due volte al giorno e massaggiato delicatamente. La quantità necessaria dipende dalle dimensioni dell'area da trattare.
    Generalmente si applicano 0,5 grammi di gel (le dimensioni di un pisello) su un'area lesa di 5x5 cm. La quantità massima giornaliera di 8 grammi di prodotto permette il trattamento simultaneo fino ad un'area di pelle di 200 cm2. La normale durata del trattamento va dai 60 ai 90 giorni. L'efficacia massima si ottiene con una durata del trattamento verso il livello più alto di questo intervallo.
    La guarigione completa delle lesioni o gli effetti terapeutici ottimali possono non risultare evidenti fino a 30 giorni dal completamento della terapia.
    Anziani
    Può essere usata la normale dose per adulti.
    Bambini e adolescenti:
    La CA è una condizione che generalmente non si osserva nella popolazione pediatrica e non è stata studiata. Pertanto, non sono state stabilite raccomandazioni posologiche e indicazioni per l'uso di Solacutan nei bambini e negli adolescenti.
    Modo di somministrazione
    Uso cutaneo.
    Successivamente, le mani devono essere pulite su un tovagliolo di carta e quindi lavate, a meno che non siano l'area da trattare. Il tovagliolo di carta deve essere smaltito nei rifiuti indifferenziati. Questo contribuisce a ridurre significativamente il rilascio di diclofenac nel sistema delle acque reflue (inquinante dell'acqua).

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Solacutan
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    A causa di potenziali reazioni crociate, il gel non deve essere usato in pazienti che hanno manifestato reazioni da ipersensibilità, con sintomi quali asma, riniti allergiche o orticaria, all'acido 2-acetossibenzoico (acido acetilsalicilico) o ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
    L'uso di Solacutan è controindicato nel terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Solacutan
    Grazie al basso assorbimento sistemico di Solacutan la possibilità che si verifichino reazioni avverse sistemiche a seguito dell'uso esterno di Solacutan è bassa rispetto alla frequenza delle reazioni avverse che si verificano con il diclofenac somministrato per via orale. Tuttavia, la possibilità di eventi avversi sistemici con l'applicazione di diclofenac a livello topico non può essere esclusa se il preparato viene usato su aree cutanee estese e per un periodo prolungato (vedere informazioni sulle forme sistemiche di diclofenac).
    Questo medicinale deve essere usato con cautela nei pazienti con anamnesi di ulcere o sanguinamenti gastrointestinali attivi o in pazienti con ridotte funzioni cardiache, renali o del fegato in quanto sono stati riportati casi isolati di reazioni avverse sistemiche (come affezioni renali) dopo uso topico di farmaci antiinfiammatori.
    È noto che i FANS possono avere funzione antipiastrinica. Pertanto, nonostante la probabilità di reazioni avverse a livello sistemico sia bassa, è richiesta cautela nei pazienti con emorragia endocranica e diatesi emorragica.
    Durante il trattamento deve essere evitata l'esposizione diretta al sole e la frequentazione di solarium. In caso si verifichino reazioni di ipersensibilità a livello cutaneo, il trattamento deve essere interrotto.
    L'applicazione di diclofenac a livello topico deve avvenire solo sulla pelle integra, evitando lesioni cutanee, ferite aperte, aree infette e dermatiti esfoliative. Il gel non deve venire a contatto con gli occhi o le mucose e non deve essere ingerito.
    Interrompere il trattamento se si manifesta un'eruzione cutanea (generalizzata) dopo l'applicazione del medicinale.
    Diclofenac topico può essere usato con bendaggi non occlusivi, ma non deve essere usato con un bendaggio occlusivo che non lasci passare aria.
    L'alcol benzilico può causare reazioni allergiche e lieve irritazione locale.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Solacutan
    Poiché l'assorbimento sistemico di diclofenac da una formulazione topica è molto basso, tali interazioni sono molto improbabili.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    La concentrazione sistemica di diclofenac è più bassa dopo somministrazione topica rispetto a quella delle formulazioni orali.
    Con riferimento all'esperienza con l'uso sistemico di farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) sistemici, si raccomanda:
    • L'inibizione della sintesi delle prostaglandine può influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo fetale. Dati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto spontaneo, malformazioni cardiache e gastroschisi dopo l'uso di inibitori della sintesi delle prostaglandine all'inizio della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiovascolari è aumentato da meno dell'1% a circa 1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia.
    • Studi nell'animale hanno mostrato tossicità riproduttiva. Nell'animale, la somministrazione di inibitori della sintesi delle prostaglandine ha mostrato un aumento delle perdite pre e postimpianto e mortalità embrio-fetale. Inoltre, somministrando inibitori della sintesi delle prostaglandine ad animali nel periodo organogenetico, si è registrato un aumento dell'incidenza di varie malformazioni, incluse quelle cardiovascolari.
    Nel primo e nel secondo trimestre di gravidanza, diclofenac non deve essere assunto se non strettamente necessario. Se diclofenac è assunto da donne che tentano il concepimento o che sono nel primo e nel secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta bassa (< 30% della superficie corporea) e la durata del trattamento la più breve possibile (non più di tre settimane).
    Nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto ai seguenti rischi:
    • Disfunzione renale nel feto. Dalla 12esima settimana: oligoidramniosi (di regola reversibile dopo l'interruzione della terapia) oppure anamniosi (in particolare associata a esposizione prolungata). Dopo la nascita: l'insufficienza renale può persistere (in particolare a seguito dell'esposizione tardiva e prolungata);
    • Tossicità cardiopolmonare nel feto (ipertensione polmonare con chiusura prematura del dotto arterioso). Il rischio sussiste dall'inizio del 6° mese e aumenta se la somministrazione è prossima al termine della gravidanza.
    Alla fine della gravidanza (durante il terzo trimestre), tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre la madre e il neonato ai seguenti rischi:
    • Possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, effetto antiaggregante che si può manifestare anche a dosi molto basse;
    • Inibizione delle contrazioni uterine con conseguente ritardo o prolungamento del travaglio;
    • Aumentato rischio della formazione di edema per la madre.
    Di conseguenza, diclofenac è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
    Allattamento
    Come altri FANS, diclofenac passa nel latte materno in piccola quantità. Tuttavia, alle dosi terapeutiche raccomandate per Solacutan non si prevedono effetti nel lattante.
    Data la mancanza di studi controllati nelle donne che allattano, il medicinale deve essere usato nelle donne che allattano solo su consiglio di un operatore sanitario. In queste circostanze, Solacutan non deve essere applicato sul seno delle puerpere nel periodo di allattamento, né in altre ampie aree della pelle o per periodi prolungati (vedere paragrafo 4.4).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    L'applicazione cutanea di diclofenac topico non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Solacutan
    Reazioni avverse comuni
    Le reazioni avverse segnalate con maggior frequenza comprendono reazioni cutanee localizzate, come dermatite da contatto, eritema ed eruzione cutanea oppure reazioni a livello della sede di applicazione come infiammazione, irritazione della pelle, dolore e vescicazione.
    Gli studi condotti ad oggi non hanno evidenziato un incremento delle reazioni correlato all'età o un andamento delle reazioni specifico all'età.
    Le reazioni avverse sono elencate nella Tabella 1 secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA e nel seguente ordine decrescente di frequenza:
    Molto comune (≥1/10)
    Comune (da ≥1/100 a <1/10)
    Non comune (da ≥1/1.000 a <1/100)
    Raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000)
    Molto raro (<1/10.000)
    Non nota (la frequenza non può essere stimata sulla base dei dati disponibili).
    Tabella 1:
    Classificazione per sistemi e organi
    Comune (da ≥1/100 a <1/10)
    Non comune (da ≥1/1.000 a <1/100)
    Raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000)
    Molto raro (<1/10.000)
    Infezioni e infestazioni
     
     
     
    Eruzione cutanea pustolosa
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
     
    Tutti i tipi di reazioni di ipersensibilità (inclusi orticaria, angioedema)
    Patologie del sistema nervoso
    Iperestesia, ipertonia, parestesia localizzata
     
     
     
    Patologie dell'occhio
    Congiuntivite
    Dolore oculare, disturbi della lacrimazione
     
     
    Patologie vascolari
     
    Emorragia (sanguinamento cutaneo)
     
     
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
     
     
    Asma
    Patologie gastrointestinali
     
    Dolore addominale, diarrea, nausea
     
    Emorragia gastrointestinale
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Dermatite (inclusa dermatite da contatto), eczema, pelle secca, eritema, edema, prurito, eruzione cutanea, esantema squamoso, ipertrofia cutanea, ulcera cutanea, eruzione cutanea vescicolo bollosa
    Alopecia, edema facciale, eruzione maculopapulosa, seborrea
    Dermatite bollosa
    Reazioni da fotosensibilità
    Patologie renali e urinarie
     
     
     
    Insufficienza renale
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Reazioni a livello della sede di applicazione (compresi infiammazione, irritazione della cute, dolore e formicolio o vescicazione a livello della sede di trattamento)
     
     
     
    È stata riferita un'alterazione temporanea del colore dei peli nella zona di applicazione, che generalmente si risolve quando si interrompe il trattamento.
    I patch test condotti su pazienti sottoposti a terapia pregressa indicano che la probabilità di dermatite allergica da contatto per sensibilizzazione (tipo IV) al diclofenac è pari al 2,18%. La rilevanza clinica di questi risultati non è nota. È improbabile la cross-reattività con gli altri FANS. I test sierici condotti su oltre 100 pazienti indicano l'assenza di anticorpi anti-diclofenac di tipo I.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Solacutan
    Il basso tasso di assorbimento sistemico del diclofenac tipico rende il sovradosaggio molto improbabile. Se il dosaggio raccomandato viene significativamente superato, il gel deve essere rimosso (ad esempio con un tovagliolo di carta, da smaltire nei rifiuti indifferenziati) e la zona di applicazione sciacquata con acqua. Non si sono verificati casi clinici di sovradosaggio da ingestione di gel contenente diclofenac.
    Tuttavia, in caso di ingestione accidentale di diclofenac topico (1 tubo da 100 g contiene l'equivalente di 3000 mg di Diclofenac Sodico) possono essere previsti effetti indesiderati simili a quelli osservati a seguito del sovradosaggio di compresse di diclofenac. In caso di ingestione accidentale che determini effetti indesiderati significativi, andranno adottate le misure terapeutiche generali normalmente adottate nel trattamento di avvelenamenti con farmaci antinfiammatori non steroidei.
    Per la gestione di complicazioni quali insufficienza renale, convulsioni, irritazione gastrointestinale e depressione respiratoria, devono essere somministrati trattamenti di supporto e sintomatici. Devono essere prese in considerazione la decontaminazione gastrica e l'uso di carbone attivo, soprattutto entro breve tempo dall'ingestione.
    Terapie specifiche (quali la diuresi forzata e la dialisi) non avranno probabilmente effetti terapeutici nell'eliminazione dei FANS a causa dell'elevato potere legante per le proteine di legame dei FANS.

    Scadenza

    3 anni.
    Dopo la prima apertura: 6 mesi.

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore a 25 °C.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Solacutan a base di Diclofenac Sodico sono: Dicloreum Antinfiammatorio Locale - Schiuma, Itamidol, Solaraze, Voltalgan

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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