Levetiracetam Tillomed

    Ultimo aggiornamento: 15/02/2024

    Cos'è Levetiracetam Tillomed?

    Levetiracetam Tillomed è un farmaco a base del principio attivo Levetiracetam, appartenente alla categoria degli Antiepilettici e nello specifico Altri antiepilettici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Tillomed Italia S.r.l..

    Levetiracetam Tillomed può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Levetiracetam Tillomed 100 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 10 flaconcini da 5 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Tillomed Italia S.r.l.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: C
    Principio attivo: Levetiracetam
    Gruppo terapeutico: Antiepilettici
    ATC: N03AX14 - Levetiracetam
    Forma farmaceutica: soluzione


    Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it

    Indicazioni

    Perché si usa Levetiracetam Tillomed? A cosa serve?
    Levetiracetam è indicato come monoterapia nel trattamento delle crisi ad esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria in adulti e adolescenti a partire dai 16 anni di età con epilessia di nuova diagnosi.
    Levetiracetam è indicato come terapia aggiuntiva
    • nel trattamento delle crisi ad esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria in adulti, adolescenti e bambini a partire dai 4 anni di età con epilessia
    • nel trattamento delle crisi miocloniche in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età con Epilessia Mioclonica Giovanile
    • nel trattamento delle crisi tonico-cloniche generalizzate primarie in adulti e adolescenti a partire dai 12 anni di età con Epilessia Generalizzata Idiopatica.
    Levetiracetam concentrato per soluzione per infusione rappresenta un'alternativa per i pazienti quando la terapia orale non è temporaneamente possibile.

    Posologia

    Come usare Levetiracetam Tillomed: Posologia
    Posologia
    La terapia con Levetiracetam può essere iniziata sia per via endovenosa sia per via orale.
    Il passaggio dalla via orale alla endovenosa e viceversa può essere fatto direttamente senza titolazione. La dose giornaliera totale e la frequenza di somministrazione devono essere mantenute.
    Crisi a esordio parziale
    Il dosaggio raccomandato per la monoterapia (a partire dai 16 anni di età) e per la terapia aggiuntiva è lo stesso come indicato di seguito.
    Tutte le indicazioni
    Adulti (≥18 anni) e adolescenti (da 12 a 17 anni) di peso uguale o superiore a 50 kg
    La dose terapeutica iniziale è di 500 mg due volte al giorno. Questa dose può essere iniziata dal primo giorno di trattamento. Tuttavia, potrà essere somministrata una dose iniziale inferiore di 250 mg due volte al giorno su valutazione del medico della riduzione delle crisi rispetto ai possibili effetti indesiderati. Questa potrà essere aumentata a 500 mg due volte al giorno dopo due settimane.
    Sulla base della risposta clinica e della tollerabilità, la dose giornaliera può essere aumentata fino a un massimo di 1500 mg due volte al giorno. Gli aggiustamenti posologici possono essere fatti con aumenti o diminuzioni di 250 mg o 500 mg due volte al giorno, ogni due fino a quattro settimane.
    Adolescenti (da 12 a 17 anni) di peso inferiore a 50 kg e bambini dai 4 anni di età
    Il medico deve prescrivere la forma farmaceutica, la formulazione e il dosaggio più appropriati in base al peso, all'età e alla dose. Per gli aggiustamenti del dosaggio in base al peso, fare riferimento al paragrafo Popolazione pediatrica.
    Durata del trattamento
    Non c'è alcuna esperienza relativa alla somministrazione endovenosa di levetiracetam per un periodo superiore a 4 giorni.
    Interruzione del trattamento
    Se si deve interrompere il trattamento con levetiracetam si raccomanda una sospensione graduale (per es. negli adulti e negli adolescenti di peso superiore a 50 kg: diminuzione di 500 mg due volte al giorno a intervalli di tempo compresi tra due e quattro settimane; nei bambini e negli adolescenti di peso inferiore a 50 kg: la diminuzione della dose non deve superare i 10 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane).
    Popolazioni speciali
    Anziani (dai 65 anni in poi)
    Si raccomanda un aggiustamento della posologia nei pazienti anziani con ridotta funzionalità renale (vedere “Compromissione renale” di seguito).
    Compromissione renale
    La dose giornaliera deve essere personalizzata in base alla funzionalità renale.
    Per i pazienti adulti, fare riferimento alla tabella seguente e modificare la posologia come indicato. Per utilizzare questa tabella posologica è necessario valutare la clearance della creatinina (CLcr) del paziente in ml/min. La CLcr in ml/min può essere calcolata dalla determinazione della creatinina sierica (mg/dl) utilizzando, per adulti ed adolescenti di peso superiore o uguale a 50 kg, la seguente formula:
    CLcr (ml/min) = [140-età (anni)] x peso (kg)

    72 x creatinina sierica (mg/dl)
    (x 0,85 nelle donne)
    Inoltre, la CLcr è aggiustata per l'area della superficie corporea (BSA) come segue:
    CLcr (ml/min/1,73 m2) = CLcr (ml/min)

    BSA del soggetto (m2)
    x 1,73
    Aggiustamento posologico per pazienti adulti e adolescenti di peso superiore a 50 kg con funzionalità renale alterata
    Gruppo
    Clearance della creatinina (ml/min/1,73 m2)
    Dose e numero di somministrazioni
    Normale ≥80 da 500 a 1.500 mg due volte al dì
    Lieve 50-79 da 500 a 1.000 mg due volte al dì
    Moderato 30-49 da 250 a 750 mg due volte al dì
    Grave <30 da 250 a 500 mg due volte al dì
    Pazienti con malattia renale allo stadio finale sottoposti a dialisi(1)
    --
    da 500 a 1.000 mg una volta al dì(2)
    (1) Una dose di carico pari a 750 mg è raccomandata nel primo giorno di trattamento con levetiracetam.
    (2) Dopo la dialisi si raccomanda una dose supplementare compresa tra 250 e 500 mg.
    Per i bambini con danno renale, la dose di levetiracetam deve essere adattata sulla base della funzionalità renale dal momento che la clearance del levetiracetam è correlata alla funzionalità renale. Questa raccomandazione si basa su uno studio eseguito su pazienti adulti con danno renale.
    Nei giovani adolescenti e nei bambini, la CLcr, in ml/min/1,73 m2, può essere stimata dalla determinazione della creatinina sierica (mg/dl), utilizzando la seguente formula (formula di Schwartz):
    CLcr (ml/min/1,73 m2) = Altezza (cm) x ks

    Creatinina sierica (mg/dl)
    ks= 0,55 nei bambini di età inferiore a 13 anni e nelle femmine adolescenti; ks= 0,7 nei maschi adolescenti
    Aggiustamento posologico per bambini e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg con funzionalità renale compromessa:
    Gruppo
    Clearance della creatinina (ml/min/1,73 m2)
    Dose e frequenza di somministrazione
    Bambini dai 4 anni e adolescenti di peso inferiore ai 50 kg
    Normale
    ≥80
    Da 10 a 30 mg/kg (da 0,10 a 0,30 ml/kg) due volte al giorno
    Lieve
    50-79
    Da 10 a 20 mg/kg (da 0,10 a 0,20 ml/kg) due volte al giorno
    Moderato
    30-49
    Da 5 a 15 mg/kg (da 0,05 a 0,15 ml/kg) due volte al giorno
    Grave
    <30
    Da 5 a 10 mg/kg (da 0,05 a 0,10 ml/kg) due volte al giorno
    Pazienti con malattia renale allo stadio finale sottoposti a dialisi
    --
    Da 10 a 20 mg/kg (da 0,10 a 0,20 ml/kg) una volta al giorno (1)(2)
    (1) Si raccomanda una dose di carico di 15 mg/kg (0,15 ml/kg) il primo giorno di trattamento con levetiracetam.
    (2) Dopo la dialisi, si raccomanda una dose supplementare da 5 a 10 mg/kg (da 0,05 a 0,10 ml/kg).
    Compromissione epatica
    Non è richiesto alcun adeguamento posologico nei pazienti con compromissione epatica di grado da lieve a moderato. In pazienti con compromissione epatica grave, la clearance della creatinina può far sottostimare il grado di insufficienza renale. Pertanto quando la clearance della creatinina è <60 ml/min/1,73 m2 si raccomanda una riduzione del 50% della dose di mantenimento giornaliera.
    Popolazione pediatrica
    Il medico deve prescrivere la forma farmaceutica, la via di somministrazione e il dosaggio più appropriati in base all'età, al peso e alla dose.
    Monoterapia
    La sicurezza e l'efficacia di Levetiracetam somministrato in monoterapia a bambini e adolescenti di età inferiore ai 16 anni non sono state stabilite.
    Non ci sono dati disponibili.
    Adolescenti (16 e 17 anni di età) di peso uguale o superiore a 50 kg con crisi a esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria con epilessia di nuova diagnosi
    Fare riferimento al paragrafo di cui sopra su Adulti (≥ 18 anni) e adolescenti (da 12 a 17 anni) di peso uguale o superiore a 50 kg.
    Terapia aggiuntiva per bambini da 4 a 11 anni e adolescenti (da 12 a 17 anni) di peso inferiore ai 50 kg
    La dose terapeutica iniziale è di 10 mg/kg due volte al giorno.
    Sulla base della risposta clinica e della tollerabilità, la dose può essere aumentata fino a 30 mg/kg due volte al giorno. Gli aggiustamenti posologici non devono superare aumenti o diminuzioni di 10 mg/kg due volte al giorno ogni due settimane. Deve essere usata la dose minima efficace per tutte le indicazioni.
    La dose in bambini di peso pari o superiore a 50 kg è la stessa degli adulti per tutte le indicazioni.
    Fare riferimento al paragrafo di cui sopra su Adulti (≥ 18 anni) e adolescenti (da 12 a 17 anni) di peso uguale o superiore a 50 kg per tutte le indicazioni.
    Dose raccomandata per bambini e adolescenti:
    Peso
    Dose iniziale:
    10 mg/kg due volte al giorno
    Dose massima:
    30 mg/kg due volte al giorno
    15 kg(1)
    150 mg due volte al giorno
    450 mg due volte al giorno
    20 kg(1)
    200 mg due volte al giorno
    600 mg due volte al giorno
    25 kg
    250 mg due volte al giorno
    750 mg due volte al giorno
    Da 50 kg(2)
    500 mg due volte al giorno
    1500 mg due volte al giorno
    (1) I bambini di peso pari o inferiore a 25 kg devono preferibilmente iniziare il trattamento con levetiracetam 100 mg/ml soluzione orale.
    (2) La dose in bambini e adolescenti di peso pari o superiore a 50 kg o superiore è la stessa degli adulti.
    Terapia aggiuntiva per lattanti e bambini di età inferiore a 4 anni
    La sicurezza e l'efficacia di Levetiracetam concentrato per soluzione per infusione in lattanti e bambini con meno di 4 anni non sono state stabilite.
    I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
    Modo di somministrazione

    Levetiracetam concentrato per soluzione per infusione è solo per uso endovenoso e la dose raccomandata deve essere diluita in almeno 100 ml di un diluente compatibile e somministrata per via endovenosa mediante infusione endovenosa della durata di 15 minuti (vedere paragrafo 6.6). 


    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Levetiracetam Tillomed
    Ipersensibilità al principio attivo o ad altri derivati pirrolidonici o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Levetiracetam Tillomed
    Danno renale
    La somministrazione di Levetiracetam in pazienti con danno renale può richiedere un aggiustamento posologico. In pazienti con funzionalità epatica gravemente compromessa, si raccomanda di valutare la funzionalità renale prima di stabilire la posologia (vedere paragrafo 4.2).
    Lesione traumatica renale acuta
    L'uso di levetiracetam è stato molto raramente associato a lesione traumatica renale acuta, con un tempo d'insorgenza che varia da pochi giorni a diversi mesi.
    Conta delle cellule ematiche
    Sono stati descritti rari casi di diminuita conta delle cellule ematiche (neutropenia, agranulocitosi, leucopenia, trombocitopenia e pancitopenia) in associazione con la somministrazione di levetiracetam, generalmente all'inizio del trattamento. Si consiglia emocromo completo in pazienti che presentano debolezza accentuata, piressia, infezioni ricorrenti o disturbi della coagulazione (paragrafo 4.8).
    Suicidio
    Casi di suicidio, tentato suicidio, ideazione e comportamento suicida sono stati riportati in pazienti trattati con farmaci antiepilettici (incluso levetiracetam). Una meta-analisi di studi randomizzati e controllati verso placebo, condotti con medicinali antiepilettici, ha mostrato un lieve incremento del rischio di ideazione e comportamento suicida. Il meccanismo di tale rischio non è noto.
    Di conseguenza, i pazienti devono essere monitorati per quanto riguarda la comparsa di segni di depressione e/o ideazione e comportamento suicida e un trattamento appropriato deve essere preso in considerazione. I pazienti (e coloro che se ne prendono cura) devono essere avvisati che, nel caso in cui emergano segni di depressione e/o ideazione o comportamento suicida, è necessario consultare un medico.
    Comportamenti anormali e aggressivi
    Levetiracetam può causare sintomi psicotici e comportamenti anormali comprese irritabilità e aggressività. I pazienti trattati con levetiracetam devono essere monitorati per lo sviluppo di segni psichiatrici che indichino cambiamenti importanti di umore e/o personalità. Se si notano questi cambiamenti, si deve considerare la modifica o la sospensione graduale del trattamento. In caso di sospensione del trattamento, bisogna fare riferimento al paragrafo 4.2.
    Peggioramento delle crisi convulsive
    Come per altri tipi di medicinali antiepilettici, levetiracetam può raramente peggiorare la frequenza o la gravità delle crisi convulsive. Questo effetto paradosso è stato segnalato principalmente entro il primo mese dopo l'inizio del trattamento con levetiracetam o l'aumento della dose ed è risultato reversibile dopo l'interruzione del medicinale o la riduzione della dose. I pazienti devono essere avvertiti della necessità di consultare immediatamente il proprio medico in caso di aggravamento dell'epilessia.
    Prolungamento dell'intervallo QT all'elettrocardiogramma
    Rari casi di prolungamento dell'intervallo QT all'ECG sono stati osservati durante la sorveglianza post-marketing. Levetiracetam deve essere usato con cautela in pazienti con prolungamento dell'intervallo QTc, in pazienti trattati contemporaneamente con medicinali che influenzano l'intervallo QTc o in pazienti con patologie cardiache pre-esistenti rilevanti o alterazioni elettrolitiche.
    Popolazione pediatrica
    Dai dati disponibili nei bambini non si evince un'influenza sulla crescita e sulla pubertà. Tuttavia, gli effetti a lungo termine sull'apprendimento, l'intelligenza, la crescita, la funzione endocrina, la pubertà e sul potenziale riproduttivo nei bambini non sono noti.
    Eccipienti
    Questo medicinale contiene 19,1 mg di sodio per flaconcino (5 ml), equivalenti allo 0,796% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.".

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Levetiracetam Tillomed
    Medicinali antiepilettici
    I dati provenienti da studi clinici pre-marketing, condotti negli adulti, indicano che levetiracetam non influenza le concentrazioni sieriche dei medicinali antiepilettici esistenti (fenitoina, carbamazepina, acido valproico, fenobarbitale, lamotrigina, gabapentin e primidone) e che questi antiepilettici non influenzano la farmacocinetica di levetiracetam.
    Come negli adulti, nei pazienti pediatrici a cui sono state somministrate dosi fino a 60 mg/kg/die di levetiracetam, non c'è evidenza di interazioni clinicamente significative con altri medicinali.
    Una valutazione retrospettiva di interazioni farmacocinetiche in bambini e adolescenti affetti da epilessia (da 4 a 17 anni) ha confermato che la terapia aggiuntiva con levetiracetam somministrato per via orale non aveva influenzato le concentrazioni sieriche allo steady-state di carbamazepina e valproato somministrati contemporaneamente. Tuttavia, i dati hanno suggerito una clearance del levetiracetam del 20% più elevata nei bambini che assumono medicinali antiepilettici con un effetto di induzione enzimatica. Non è richiesto un adattamento della dose.
    Probenecid
    Probenecid (500 mg quattro volte al giorno), un agente bloccante della secrezione tubulare renale, ha mostrato di inibire la clearance renale del metabolita primario ma non di levetiracetam. Tuttavia, la concentrazione di questo metabolita rimane bassa.
    Metotressato
    È stato riportato che la somministrazione concomitante di levetiracetam e metotressato diminuisce la clearance di metotressato, risultante in una concentrazione ematica di metotressato aumentata/prolungata fino a livelli potenzialmente tossici. I livelli ematici di metotressato e levetiracetam devono essere monitorati attentamente nei pazienti trattati con entrambe le sostanze.
    Contraccettivi orali e altre interazioni farmacocinetiche
    Levetiracetam 1.000 mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica dei contraccettivi orali (etinilestradiolo e levonorgestrel); i parametri endocrini (ormone luteinizzante e progesterone) non sono stati modificati. Levetiracetam 2.000 mg al giorno non ha influenzato la farmacocinetica di digossina e warfarin; i tempi di protrombina non sono stati modificati. La somministrazione concomitante di digossina, contraccettivi orali e warfarin non ha influenzato la farmacocinetica di levetiracetam.
    Alcool
    Non sono disponibili dati sulle interazioni di levetiracetam con alcool.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne in età fertile
    Deve essere richiesto il parere di uno specialista nel caso di donne in età fertile. Il trattamento con Levetiracetam deve essere riconsiderato quando una donna sta pianificando una gravidanza. Come per tutti i medicinali antiepilettici, deve essere evitata l'interruzione improvvisa di levetiracetam, in quanto ciò potrebbe portare alla comparsa di crisi convulsive subentranti che potrebbero avere gravi conseguenze per la donna e per il nascituro. Laddove possibile si deve sempre preferire la monoterapia, poiché la terapia con più medicinali antiepilettici può essere associata a un maggiore rischio di malformazioni congenite rispetto alla monoterapia, a seconda degli antiepilettici dati in associazione.
    Gravidanza
    Una grande quantità di dati post-marketing relativi a donne in gravidanza esposte a levetiracetam in monoterapia (più di 1800, in più di 1500 delle quali l'esposizione si è verificata durante il 1° trimestre) non suggerisce un aumento del rischio di malformazioni congenite maggiori. Sono disponibili solo limitate evidenze sullo sviluppo neurologico di bambini esposti a levetiracetam in monoterapia in utero. Tuttavia, studi epidemiologici recenti (su circa 100 bambini) non suggeriscono un aumento del rischio di disturbi o ritardi del neurosviluppo.
    Levetiracetam può essere usato durante la gravidanza, se, dopo attenta valutazione, ciò viene considerato clinicamente necessario. In tal caso, si raccomanda la minima dose efficace.
    I fisiologici cambiamenti osservati nel corso della gravidanza possono influenzare le concentrazioni plasmatiche di levetiracetam. Durante la gravidanza, è stata osservata una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di levetiracetam. Questa riduzione è più pronunciata durante il terzo trimestre (fino al 60% della concentrazione basale prima della gravidanza). Deve essere garantita un'adeguata gestione clinica delle donne in gravidanza trattate con levetiracetam.
    Allattamento
    Levetiracetam è escreto nel latte materno umano. Pertanto, l'allattamento con latte materno non è raccomandato.
    Tuttavia, se il trattamento con levetiracetam si rendesse necessario durante l'allattamento, il rapporto rischio/beneficio del trattamento deve essere valutato, tenendo in considerazione l'importanza dell'allattamento con latte materno.
    Fertilità
    Non è stato rilevato alcun impatto sulla fertilità negli studi sugli animali (vedere paragrafo 5.3). Non sono disponibili dati clinici; il rischio potenziale nell'uomo non è noto.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Levetiracetam ha un'influenza bassa o moderata sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. Data la possibile differente sensibilità individuale, alcuni pazienti possono manifestare sonnolenza o altri sintomi legati all'azione sul sistema nervoso centrale, specialmente all'inizio del trattamento o in seguito a un incremento della dose. Si raccomanda pertanto cautela nei pazienti che sono impegnati in attività che richiedono elevata concentrazione, quali guidare autoveicoli o azionare macchinari. I pazienti devono essere avvertiti di non guidare o utilizzare macchinari finché non sia accertato che la loro abilità ad eseguire queste attività non sia influenzata.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Levetiracetam Tillomed
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse più frequentemente riportate sono state rinofaringite, sonnolenza, cefalea, affaticamento e capogiro. Il profilo delle reazioni avverse di seguito presentato si basa sull'analisi degli studi clinici controllati verso placebo aggregati, relativi a tutte le indicazioni studiate, per un totale di 3.416 pazienti trattati con Levetiracetam. Questi dati sono integrati con l'uso di levetiracetam in corrispondenti studi di estensione in aperto, così come dall'esperienza post-marketing. Il profilo di sicurezza del levetiracetam è generalmente simile nell'ambito dei diversi gruppi di età (pazienti adulti e pediatrici) e delle indicazioni approvate nel trattamento dell'epilessia. Poiché l'esposizione di levetiracetam per via endovenosa è limitata e poiché le formulazioni orale ed endovenosa sono bioequivalenti, le informazioni di sicurezza di levetiracetam per uso endovenoso si baseranno sull'uso di levetiracetam per via orale.
    Tabella delle reazioni avverse
    Le reazioni avverse segnalate nel corso di studi clinici (adulti, adolescenti, bambini e lattanti di età superiore ad 1 mese) e nell'esperienza post-marketing sono elencate nella seguente tabella in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza. Le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità e la loro frequenza è così definita: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 e <1/10); non comune (≥1/1.000 e <1/100); rara (≥1/10.000 e <1/1.000); molto rara (<1/10.000).
    Classificazione per sistemi ed organi MedDRA
    Categoria di frequenza
    Molto comune
    Comune
    Non comune
    Rara
    Infezioni e infestazioni
    Rinofaringite
     
     
    Infezioni
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
     
    Trombocitopenia, leucopenia
    Pancitopenia, neutropenia, agranulocitosi
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
     
    Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), ipersensibilità (inclusi angioedema e anafilassi)
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
    Anoressia
    Perdita di peso, aumento di peso
    Iponatremia
    Disturbi psichiatrici
     
    Depressione, ostilità/aggressività, ansia, insonnia, nervosismo/irritabilità
    Tentato suicidio, idea suicida, disturbo psicotico, comportamento anormale, allucinazioni, collera, stato confusionale, attacco di panico, labilità affettiva/sbalzi d'umore, agitazione
    Suicidio riuscito, disturbo della personalità, pensiero anormale delirium
    Patologie del sistema nervoso
    Sonnolenza, cefalea
    Convulsione, disturbo dell'equilibrio, capogiro, letargia, tremore
    Amnesia, compromissione della memoria, coordinazione anormale/atassia, parestesia, alterazione dell'attenzione
    Coreoatetosi, discinesia, ipercinesia, alterazione dell'andatura encefalopatia aggravamento delle crisi convulsive, sindrome neurolettica maligna*
    Patologie dell'occhio
     
     
    Diplopia, visione offuscata
     
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
     
    Vertigini
     
     
    Patologie cardiache
     
     
     
    QT prolungato all'elettrocardiogramma
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
    Tosse
     
     
    Patologie gastrointestinali
     
    Dolore addominale, diarrea, dispepsia, vomito, nausea
     
    Pancreatite
    Patologie epatobiliari
     
     
    Test di funzionalità epatica anormali
    Insufficienza epatica, epatite
    Patologie renali e urinarie
     
     
     
    Lesione traumatica renale acuta
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Rash
    Alopecia, eczema, prurito
    Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
     
    Debolezza muscolare, mialgia
    Rabdomiolisi e creatinfosfochinasi ematica aumentata*
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
    Astenia/affaticamento
     
     
     
    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
     
     
    Traumatismo
     
    *La prevalenza è significativamente più elevata nei pazienti giapponesi rispetto ai pazienti non giapponesi.
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Il rischio di anoressia è più elevato quando il levetiracetam è somministrato insieme a topiramato.
    In numerosi casi di alopecia, è stata osservata guarigione dopo la sospensione del trattamento con levetiracetam.
    In alcuni dei casi di pancitopenia è stata identificata soppressione del midollo osseo.
    Si sono verificati casi di encefalopatia, in genere all'inizio del trattamento (da pochi a giorni a qualche mese), e sono risultati reversibili dopo l'interruzione del trattamento.
    Popolazione pediatrica
    In pazienti di età compresa tra 1 mese e meno di 4 anni, un totale di 190 pazienti è stato trattato con levetiracetam in studi controllati con placebo e in studi di estensione in aperto. Sessanta di questi pazienti sono stati trattati con levetiracetam in studi controllati con placebo. In pazienti di età compresa tra 4 e 16 anni, un totale di 645 pazienti è stato trattato con levetiracetam in studi controllati con placebo e in studi di estensione in aperto. 233 di questi pazienti sono stati trattati con levetiracetam in studi controllati con placebo. In entrambi questi intervalli di età pediatrica, questi dati sono integrati con l'esperienza post-marketing relativa all'uso di levetiracetam.
    Inoltre, 101 lattanti di età inferiore ai 12 mesi sono stati sottoposti a uno studio sulla sicurezza post autorizzazione. Nessun nuovo problema di sicurezza per il levetiracetam è stato identificato per i lattanti di età inferiore a 12 mesi con epilessia.
    Il profilo delle reazioni avverse del levetiracetam è generalmente simile nell'ambito dei diversi gruppi di età e delle indicazioni approvate nel trattamento dell'epilessia. Negli studi clinici controllati con placebo, i risultati sulla sicurezza nei pazienti pediatrici sono stati coerenti con il profilo di sicurezza di levetiracetam negli adulti, ad eccezione delle reazioni avverse comportamentali e psichiatriche, che sono state più comuni nei bambini rispetto che negli adulti. Nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 4 e 16 anni, sono stati riportati più frequentemente che in altri gruppi di età o nel profilo di sicurezza complessivo vomito (molto comune, 11,2%), agitazione (comune, 3,4%), sbalzi d'umore (comune, 2,1%), labilità affettiva (comune, 1,7%), aggressività (comune, 8,2%), comportamento anormale (comune, 5,6%) e letargia (comune, 3,9%). In lattanti e bambini di età compresa tra 1 mese e meno di 4 anni, sono state riportate più frequentemente che in altri gruppi di età o nel profilo di sicurezza complessivo, irritabilità (molto comune, 11,7%) e coordinazione anormale (comune, 3,3%).
    Uno studio di sicurezza sui pazienti pediatrici, condotto secondo un disegno di non inferiorità, in doppio cieco e controllato verso placebo, ha valutato gli effetti cognitivi e neuropsicologici di levetiracetam in bambini da 4 a 16 anni di età con crisi ad esordio parziale. Levetiracetam si è dimostrato non differente (non inferiore) rispetto al placebo per quanto riguarda la modifica rispetto al basale nel punteggio ottenuto ai subtest “Attenzione e Memoria“ della scala di Leiter-R (Memory Screen Composite score) nella popolazione per-protocollo. I risultati correlati alle funzioni comportamentali ed emozionali hanno indicato un peggioramento, nei pazienti trattati con levetiracetam, del comportamento aggressivo misurato in maniera standardizzata e sistematica, con l'utilizzo di uno strumento convalidato (CBCL – Achenbach Child Behaviour Checklist).
    Tuttavia, i soggetti che hanno assunto levetiracetam nello studio in aperto di follow-up a lungo termine non hanno manifestato, mediamente, un peggioramento delle loro funzioni comportamentali ed emozionali; in particolare, le valutazioni del comportamento aggressivo non sono peggiorate rispetto al basale.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sito: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Levetiracetam Tillomed
    Sintomi
    Sonnolenza, agitazione, aggressività, ridotto livello di coscienza, depressione respiratoria e coma sono stati osservati con sovradosaggi di Levetiracetam.
    Trattamento del sovradosaggio
    Non esiste un antidoto specifico per levetiracetam. Il trattamento del sovradosaggio di levetiracetam dovrà essere sintomatico e può includere l'emodialisi. L'efficienza di estrazione mediante dialisi è del 60% per levetiracetam e del 74% per il metabolita primario.

    Scadenza

    Flaconcino chiuso: 3 anni.
    La stabilità chimica e fisica durante l'uso è stata dimostrata per 24 ore a 25 °C e ± 2 °C (temperatura ambiente) in flaconi in polipropilene e sacche flessibili in PVC.
    Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente dopo la diluizione. Se non utilizzato immediatamente, i tempi di conservazione durante l'uso e le condizioni di conservazione prima dell'uso sono responsabilità dell'utilizzatore e normalmente non devono superare le 24 ore a 2-8 °C, a meno che non sia stato diluito in condizioni asettiche controllate e convalidate.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.
    Per le condizioni di conservazione del medicinale dopo la diluizione, vedere il paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


       © 2022 EDRA S.p.A. - P.iva 08056040960
      DPO - dpo@lswr.it