Letrozolo Zentiva

    Ultimo aggiornamento: 31/08/2023

    Cos'è Letrozolo Zentiva?

    Letrozolo Zentiva è un farmaco a base del principio attivo Letrozolo, appartenente alla categoria degli Inibitori enzimatici e nello specifico Inibitori dell'aromatasi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Zentiva Italia S.r.l..

    Letrozolo Zentiva può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Letrozolo Zentiva 2,5 mg 30 compresse rivestite con film

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Zentiva Italia S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Letrozolo
    Gruppo terapeutico: Inibitori enzimatici
    ATC: L02BG04 - Letrozolo
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


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    Indicazioni

    Perché si usa Letrozolo Zentiva? A cosa serve?
    • Trattamento adiuvante del carcinoma mammario invasivo in fase precoce in donne in postmenopausa con stato recettoriale ormonale positivo.
    • Trattamento adiuvante del carcinoma mammario ormonosensibile invasivo in fase precoce in donne in postmenopausa dopo trattamento adiuvante standard con tamoxifene della durata di 5 anni.
    • Trattamento di prima linea del carcinoma mammario ormonosensibile, in fase avanzata, in donne in postmenopausa.
    • Trattamento del carcinoma mammario in fase avanzata dopo ricaduta o progressione della malattia in donne in postmenopausa naturale o artificialmente indotta che siano state trattate in precedenza con antiestrogeni.
    • Trattamento neoadiuvante in donne in postmenopausa con carcinoma mammario con stato recettoriale ormonale positivo, HER-2 negativo in cui la chemioterapia non è possibile e un immediato intervento chirurgico non è indicato.
    L'efficacia non è stata dimostrata in pazienti con carcinoma mammario e stato recettoriale negativo.

    Posologia

    Come usare Letrozolo Zentiva: Posologia
    Posologia
    Pazienti adulte ed anziane
    La dose consigliata di Letrozolo è di 2,5 mg una volta al giorno. Non è richiesta alcuna modifica del dosaggio nelle pazienti anziane. Nelle pazienti con carcinoma alla mammella avanzato o metastatico, il trattamento con letrozolo deve essere continuato finché la progressione tumorale risulta evidente.
    Nel trattamento adiuvante e nel trattamento adiuvante dopo terapia standard con tamoxifene, il trattamento con letrozolo deve essere continuato per 5 anni o fino alla comparsa di recidiva del tumore, a seconda di cosa si verifichi per prima.
    Nel trattamento adiuvante può essere considerato anche uno schema di trattamento sequenziale (letrozolo per 2 anni seguito da tamoxifene per 3 anni) (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
    Nel trattamento neoadiuvante, il trattamento con Letrozolo Zentiva deve essere continuato da 4 a 8 mesi in modo da stabilire una riduzione ottimale del tumore. Se la risposta non è adeguata, il trattamento con Letrozolo Zentiva deve essere interrotto e deve essere programmato l'intervento chirurgico e/o devono essere discusse con la paziente ulteriori alternative terapeutiche.
    Popolazione pediatrica
    Letrozolo Zentiva non è raccomandato per l'uso nei bambini e negli adolescenti. La sicurezza e l'efficacia di Letrozolo Zentiva nei bambini e negli adolescenti fino a 17 anni di età non sono state ancora stabilite. Sono disponibili dati limitati e non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
    Danno renale
    Non è richiesta alcuna modifica della dose di Letrozolo Zentiva per le pazienti con insufficienza renale con clearance della creatinina ≥ 10 ml/min. Non sono disponibili dati sufficienti nei casi di insufficienza renale con clearance della creatinina inferiori a 10 ml/min (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
    Compromissione epatica
    Non è richiesta alcuna modifica della dose di Letrozolo Zentiva per le pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (Child-Pugh A o B). Non sono disponibili dati sufficienti per pazienti con insufficienza epatica grave. Pazienti con insufficienza epatica grave (Child-Pugh C) richiedono uno stretto controllo (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
    Modo di somministrazione
    Letrozolo Zentiva deve essere assunto per via orale e può essere assunto con o senza cibo.
    Una dose dimenticata deve essere assunta non appena il paziente si ricorda. Tuttavia, se è quasi ora della dose successiva (entro 2 o 3 ore), la dose dimenticata deve essere saltata e il paziente deve tornare al suo programma di dosaggio regolare. Le dosi non devono essere raddoppiate poiché con dosi giornaliere superiori alla dose raccomandata di 2,5 mg è stata osservata una sovra-proporzionalità nell'esposizione sistemica (vedere paragrafo 5.2).

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Letrozolo Zentiva
    Letrozolo è controindicato in caso di:
    • Pazienti con nota ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1,
    • Stato ormonale premenopausale,
    • Gravidanza; allattamento (vedere paragrafo 4.6).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Letrozolo Zentiva
    Stato menopausale
    In pazienti dove lo stato postmenopausale non è chiaro, prima di iniziare il trattamento con Letrozolo devono essere misurati l'ormone luteinizzante (LH), l'ormone follicolo-stimolante (FSH) e/o l'estradiolo. Solo le donne con stato ormonale postmenopausale possono ricevere Letrozolo Zentiva.
    Danno renale
    Letrozolo non è stato studiato in un numero sufficiente di pazienti con una clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min. In tali pazienti deve essere attentamente considerato il potenziale rapporto rischio/beneficio prima della somministrazione di letrozolo.
    Compromissione della funzionalità epatica
    In pazienti con compromissione epatica grave (Child-Pugh C), l'esposizione sistemica e l'emivita terminale del prodotto erano approssimativamente doppi rispetto ai volontari sani.
    Queste pazienti devono quindi essere tenute sotto stretto controllo (vedere paragrafo 5.2).
    Effetti sull'osso
    Letrozolo è un potente agente nel ridurre il livello di estrogeni. Le pazienti con anamnesi di osteoporosi e/o di fratture o con rischio aumentato di osteoporosi devono essere sottoposte ad una valutazione della densità minerale ossea prima dell'inizio del trattamento adiuvante e del trattamento adiuvante dopo terapia standard e devono essere monitorate durante e dopo il trattamento con letrozolo. Il trattamento o la profilassi dell'osteoporosi devono essere iniziati in modo appropriato e monitorati attentamente. Nel trattamento adiuvante potrebbe essere considerato anche uno schema di trattamento sequenziale (letrozolo per 2 anni seguito da tamoxifene per 3 anni) sulla base del profilo di sicurezza della paziente (vedere paragrafi 4.2, 4.8 e 5.1).
    Altre avvertenze
    La somministrazione concomitante di Letrozolo Zentiva con tamoxifene, altri anti-estrogeni o terapie contenenti estrogeni deve essere evitata in quanto queste sostanze possono diminuire l'azione farmacologica del letrozolo (vedere paragrafo 4.5).
    Le compresse contengono lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Letrozolo Zentiva
    Il metabolismo del letrozolo è mediato in parte dal CYP2A6 e dal CYP3A4. La cimetidina, un inibitore debole aspecifico degli enzimi CYP450, non ha influenzato le concentrazioni plasmatiche del letrozolo. L'effetto degli inibitori potenti di CYP450 non è noto.
    Non vi è alcuna esperienza clinica relativa all'uso di letrozolo in associazione con estrogeni o altri farmaci antitumorali, oltre al tamoxifene. Il tamoxifene, altri anti-estrogeni o terapie contenenti estrogeni possono diminuire l'azione farmacologica del letrozolo. In aggiunta la somministrazione concomitante di tamoxifene con il letrozolo ha dimostrato di ridurre sostanzialmente le concentrazioni plasmatiche del letrozolo. La somministrazione concomitante di letrozolo con tamoxifene, altri agenti anti-estrogeni o estrogeni deve essere evitata.
    In vitro, il letrozolo inibisce l'isoenzima 2A6 e, moderatamente il 2C19, del citocromo P450 ma la rilevanza clinica non è nota. Pertanto, deve essere usata cautela qualora sia necessario somministrare il letrozolo in concomitanza con medicinali la cui eliminazione dipende soprattutto da questi isoenzimi e il cui indice terapeutico è ristretto (es. fenitoina, clopidogrel).

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne in stato perimenopausale o bambine in età potenzialmente fertile
    Letrozolo deve essere usato solo in donne con uno stato di post-menopausa definito chiaramente (vedere paragrafo 4.4). Poiché vi sono segnalazioni di donne che hanno recuperato la funzione ovarica durante il trattamento con letrozolo nonostante un chiaro stato postmenopausale all'inizio della terapia, il medico deve discutere di una contraccezione adeguata in caso di necessità.
    Gravidanza
    Sulla base dei dati sull'uomo in cui ci sono stati casi isolati di difetti alla nascita (fusione labiale, genitali ambigui), Letrozolo Zentiva può causare malformazioni congenite quando somministrato durante la gravidanza. Gli studi su animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
    Letrozolo è controindicato durante la gravidanza (vedere sezione 4.3 e 5.3).
    Allattamento
    Non è noto se il letrozolo/metaboliti siano escreti nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
    Letrozolo è controindicato durante l'allattamento (vedere sezione 4.3).
    Fertilità
    L'azione farmacologica del letrozolo è di ridurre la produzione di estrogeni attraverso l'inibizione dell'aromatasi. Nelle donne in premenopausa, l'inibizione della sintesi degli estrogeni determina come risposta aumenti nei livelli di gonadotropine (LH, FSH). Gli aumentati livelli di FSH stimolano a loro volta la crescita follicolare e possono indurre l'ovulazione.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Letrozolo ha una influenza minore sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Deve essere usata cautela quando si guidano o si usano macchinari dal momento che con l'uso di Letrozolo Zentiva sono stati riportati stanchezza e capogiri e non comunemente sonnolenza.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Letrozolo Zentiva
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le frequenze delle reazioni avverse per Letrozolo sono principalmente basate su dati raccolti da studi clinici.
    Fino a circa un terzo delle pazienti trattate con letrozolo nella fase metastatica e circa l'80% delle pazienti in trattamento adiuvante, così come nel trattamento adiuvante dopo terapia standard con tamoxifene, hanno manifestato delle reazioni avverse. La maggior parte delle reazioni avverse si sono manifestate durante le prime settimane di trattamento.
    Le reazioni avverse riportate con maggiore frequenza negli studi clinici sono state vampate, ipercolesterolemia, artralgia, affaticamento, aumento della sudorazione e nausea.
    Ulteriori reazioni avverse importanti che si possono manifestare con letrozolo sono: eventi scheletrici come osteoporosi e/o fratture ossee ed eventi cardiovascolari (comprendenti eventi cerebrovascolari e tromboembolici). La categoria di frequenza per queste reazioni avverse è descritta in Tabella 1.
    Le seguenti reazioni avverse da farmaco, riportate in tabella 1, sono state segnalate dagli studi clinici e dall'esperienza post-marketing con letrozolo.
    Tabella 1: Reazioni avverse
    Le reazioni avverse sono classificate all'interno di ciascuna classe di frequenza, in ordine decrescente di frequenza, usando la seguente convenzione di frequenza:
    Molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1000), molto raro (<1/10.000), frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

    MeDRA SOC

    Reazioni avverse

    Infezioni e infestazioni

    Non comune:

    Infezione del tratto urinario

    Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)

    Non comune:

    Dolore tumorale1

    Patologie del sistema emolinfopoietico

    Non comune:

    Leucopenia

    Disturbi del sistema immunitario

    Non noto

    Reazione anafilattica

    Disturbi del metabolismo e della nutrizione

    Molto comune

    Ipercolesterolemia

    Comune:

    Anoressia, appetito aumentato

    Disturbi psichiatrici

    Comune:

    Depressione

    Non comune:

    Ansia (incluso nervosismo), irritabilità

    Patologie del sistema nervoso

    Comune:

    Cefalea, capogiri

    Non comune:

    Sonnolenza, insonnia, deficit di memoria, disestesia (incluse parestesia e ipoestesia), alterazione del gusto, accidente cerebrovascolare, sindrome del tunnel carpale

    Patologie dell'occhio

    Non comune:

    Cataratta, irritazione agli occhi, vista offuscata

    Patologie cardiache

    Comune: Palpitazioni1

    Non comune:

    Tachicardia, eventi cardiaci ischemici (incluso evento nuovo o peggioramento dell'angina, angina che richiede intervento chirurgico, infarto miocardico e ischemia miocardica)

    Patologie vascolari

    Molto comune:

    Vampate di calore

    Comune:

    Ipertensione

    Non comune:

    Tromboflebite (incluse tromboflebite delle vene superficiali e profonde)

    Raro:

    Embolia polmonare, trombosi arteriosa, infarto cerebrovascolare

    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

    Non comune:

    Dispnea, tosse

    Patologie gastrointestinali

    Comune:

    Nausea, dispepsia1, costipazione, dolore addominale, diarrea, vomito

    Non comune:

    Stomatiti1, bocca secca

    Patologie epatobiliari

    Non comune:

    Enzimi epatici aumentati, iperbilirubinemia, ittero

    Non noto:

    Epatiti

    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

    Molto comune:

    Aumento della sudorazione

    Comune:

    Alopecia, eruzione cutanea (inclusi eruzione eritematosa, maculopapulare, psoriasiforme e vescicolare), pelle secca.

    Non comune:

    Prurito, orticaria

    Non noto:

    Angioedema, necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme

    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

    Molto comune:

    Artralgia

    Comune:

    Mialgia, dolore alle ossa1, osteoporosi, fratture ossee, artrite

    Non noto:

    Dito a scatto

    Patologie renali e urinarie

    Non comune:

    Aumento della frequenza urinaria

    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella

    Comune:

    Sanguinamento vaginale,

    Non comune:

    Secrezioni vaginali, secchezza vaginale, dolore alla mammella

    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

    Molto comune:

    Affaticamento (incluso astenia, malessere)

    Comune:

    Edema periferico, dolore toracico

    Non comune:

    Edema generalizzato, secchezza della mucosa, sete, piressia

    Esami diagnostici

    Comune:

    Aumento di peso

    Non comune:

    Perdita di peso

    1 Reazioni avverse al farmaco segnalate solo nel trattamento della fase metastatica
    Alcune reazioni avverse sono state segnalate con considerevoli differenze di frequenza nel trattamento adiuvante. Le tabelle seguenti forniscono informazioni sulle significative differenze tra letrozolo verso tamoxifene in monoterapia e tra letrozolo-tamoxifene in trattamento sequenziale:
    Tabella 2: Monoterapia adiuvante con letrozolo verso tamoxifene in monoterapia – eventi avversi con differenze significative

     

    letrozolo,

    N=2448

    tasso di incidenza

    Tamoxifene,

    Tasso di incidenza

    N=2447

     

    Durante il trattamento (Mediana 5 anni)

    Ogni volta dopo randomizzazione (Mediana 8 anni)

    Durante il trattamento (Mediana 5 anni)

    Ogni volta dopo randomizzazione (Mediana 8 anni)

    Fratture ossee

    10,2%

    (14,7%)

    7,2%

    (11,4%)

    Osteoporosi

    5,1%

    (5,1%)

    2,7%

    (2,7%)

    Eventi tromboembolici

    2,1%

    (3,2%)

    3,6%

    (4,6%)

    Infarto del miocardio

    1,0%

    (1,7%)

    0,5%

    (1,1%)

    Iperplasia endometriale /tumore endometriale

    0,2%

    (0,4%)

    2,3%

    (2,9%)

    Nota: “durante il trattamento“ comprende 30 giorni dopo l'ultima dose. “Ogni volta“ comprende il periodo di follow-up dopo il completamento o l'interruzione del trattamento in studio.

    Le differenze erano basate su rapporti di rischio e gli intervalli di confidenza al 95%.

    Tabella 3: Trattamento sequenziale verso letrozolo in monoterapia – eventi avversi con differenza significative

     

    letrozolo in monoterapia

    N=1535

    5 anni

    letrozolo→tamoxifene

    N=1527

    2 anni->3 anni

    Tamoxifene→letrozolo

    N=1541

    2 anni->3 anni

    Fratture ossee

    10%

    7,7%*

    9,7%

    Disturbi della proliferazione endometriale

    0,7%

    3,4%**

    1,7%**

    Ipercolesterolemia

    52,5%

    44,2%*

    40,8%*

    Vampate

    37,6%

    41,7%**

    43,9%**

    Sanguinamento vaginale

    6,3%

    9,6%**

    12,7%**

    * Significativamente minore rispetto a letrozolo in monoterapia

    ** Significativamente maggiore rispetto a letrozolo in monoterapia

    Nota: Il periodo riportato è quello durante il trattamento o quello compreso nei 30 giorni dopo l'interruzione del trattamento

    Descrizione di reazioni avverse selezionate

    Reazioni avverse cardiache
    Nel trattamento adiuvante, in aggiunta ai dati presentati in Tabella 2, sono state riportate le seguenti reazioni avverse rispettivamente per letrozolo e tamoxifene (alla durata mediana del trattamento di 60 mesi più 30 giorni): angina che ha richiesto un intervento chirurgico (1,0% vs. 1,0%); insufficienza cardiaca (1,1% vs. 0,6%); ipertensione (5,6% vs. 5,7%); accidente cerebrovascolare/attacco ischemico transiente (2,1% vs. 1,9%).
    Nel trattamento adiuvante dopo terapia standard con tamoxifene sono stati riportati rispettivamente per letrozolo (durata mediana del trattamento di 5 anni) e placebo (durata mediana del trattamento 3 anni): angina che ha richiesto un intervento chirurgico (0,8% vs. 0,6%); angina di nuova insorgenza o aggravamento di angina (1,4% vs. 1,0%); infarto del miocardio (1,0% vs. 0,7%); eventi tromboembolici* (0,9% vs. 0,3%); ictus/attacco ischemico transitorio* (1,5% vs. 0,8%).
    Gli eventi contrassegnati con * avevano differenze statisticamente significative nei due gruppi di trattamento.
    Reazioni avverse scheletriche
    Per i dati di sicurezza sugli eventi scheletrici nel trattamento adiuvante, si prega di fare riferimento alla Tabella 2.
    Nel trattamento adiuvante dopo terapia standard con tamoxifene, significativamente più pazienti trattate con letrozolo hanno riportato fratture ossee o osteoporosi (fratture ossee, 10,4% e osteoporosi 12,2%) rispetto ai pazienti nel gruppo (rispettivamente 5,8% e 6,4%). La durata mediana del trattamento era di 5 anni per letrozolo, rispetto a 3 anni per il placebo.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Letrozolo Zentiva
    Sono stati segnalati isolati casi di sovradosaggio con Letrozolo. Non è noto alcun trattamento specifico per il sovradosaggio. Il trattamento deve essere sintomatico e di supporto.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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